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Burial Burial
lp2 [edizione] nuovo  stereo  UK  2006  hyperdub/cargo 
indie 2000
Vinile doppio, copertina liscia a busta, label custom fotografica marrone sfumato con scritte marroni. Pubblicato nel 2006 dalla Hyperdub/Cargo Records, questo e' il primo eponimo album di Burial, precedente a ''Untrue'' (2007). Il misterioso musicista elettronico inglese esordisce con questo album dai toni malinconici e dalle atmosfere notturne e spettrali, mescolando rap, jungle rallentata ed elettronica e dando vita a brani lenti e soffusi, con sporadici interventi vocali hip hop e percussioni ipnotiche e misurate. Accostato da alcuni critici al filone garage inglese ed inserito nell'ambito dubstep e grime, ''Burial'' e' un disco dalle tinte piu' fosche e dalle atmosfere piu' plumbee rispetto al successivo ''Untrue'' (2007), contraddistinto da maggiori interventi vocali e da un approccio musicale lievemente piu' energico. Misterioso ed elusivo musicista elettronico della zona sud di Londra, Burial e' artefice di un'elettronica dilatata ed oscura, con i ritmi presenti generalmente sullo sfondo, interventi vocali rap ed accostamenti a dub, grime e garage inglese. Inserito da alcuni nel filone dubstep, Burial e' influenzato dall'elettronica dance (ad esempio Luke Slater, Digital) ma la sua musica e' piu' d'atmosfera e votata all'ascolto. Il primo eponimo album esce nel 2006, seguito un anno dopo da ''Untrue''.
Euro
39,00
codice 2135970
scheda
Butterfield blues band The paul butterfield blues band
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1965  vedette 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Prima molto rara stampa italiana in (presuto) mono, copertina (con qualche segno di invecchiamento sul retro) laminata sul fronte, etichetta nera ed argento, con "small deep groove", con "Biem" a sinistra, catalogo VRM 36053 su copertina e vinile; la data sul trail off dei due lati e' "26-8-67", il disco usci' in Italia infatti solo nel 1967, il catalogo sul trail off e' indicato come VRMS 353, come in tutte le copie "mono" italiane di questo disco, che pero' all' ascolto si rivelano essere stereo. Pubblicato dalla Elektra in USA nell' ottobre del 1965 prima di "East - West '' non entrato nelle classifiche USA ne' in quelle Uk dove venne pubblicato nel maggio del 1966. Il primo album. E' questo il lavoro in cui per la prima volta, un chitarrista bianco riesce ad assorbire ed elaborare pienamente la musica di Bluesman quali Howlin' Wolf e Muddy Waters, registrato da Mike Bloomfield con Elvin Bishop, Jerome Arnold , Sam Lay e Mark Naftalin, l'opera e' il simbolo del White Chicago blues e ne raccoglie tutte le anime, i brani eseguiti sono del calibro di "Born in Chicago", "Mellow Down Easy", "Our Love Is Drifting", "Shake Your Money Maker", "Blues With a Feeling" e "I Got My Mojo Working", il tutto pressoche' in contemporanea con gli esperimenti che sul blues si compivano in Inghilterra e che come in questo album stavano creando un suono potente e diverso, un suono nuovo, che filtra attraverso i '60 la musica del diavolo. Un anno dopo il gruppo pubblichera' il capolavoro, ''East West'', che conterra' lo stesso grande blues, ma con una intesita' ed una angolazione completamente diverse.
Euro
65,00
codice 264882
scheda
Cactus cactus (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  music on vinyl 
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura uscita in Usa su Atco. Pubblicato in Usa nel luglio del 1970 prima di "One Way...Or Another'', giunto al numero 59 delle classifiche Usa e al numero 88 di quelle Uk, il primo album del supergruppo composto dalla sezione ritmica dei Vanilla Fudge (Tim Bogert e Carmine Appice), dall' ex-Amboy Duke Rusty Day alla voce (ed all' armonica) e dall' ex Detroit Wheels Jim McCarty alla chitarra. Questo loro primo lavoro vede una band in forma straordinaria, potente e precisa, con brani strepitosi e davvero indimenticabili quali la versione di "You Can't Judge a Book By the Cover", quella di "Parchment Farm" di Mose Allison (superiore forse anche alla versione dei Blue Cheer) o l' originale "Let Me Swim", senza dimenticare "Oleo" e "Feel So Good", che fanno figurare certamente questo esordio come uno dei capolavori dell' hard rock dei primi anni ''70, ovvero del maggior periodo di gloria dell'intero movimento. Purtoppo la band , anche a causa dei problemi interni e del conseguente disinteresse per il progetto, non riusci' a bissare negli anni successivi la creativita' di questo esordio. I Cactus sono stati uno dei piu' celebri supergrupi degli anni '70; rimandato il progetto di un gruppo con Jeff Beck, a causa dell' incidente d' auto del grande chitarrista inglese, i newyorkesi Carmine Appice e Tim Bogert, gia' sezione ritmica dei Vanilla Fudge, ripiegarono sulla formazione dei Cactus, gruppo di heavy rock comprendente anche i due ex Detroit Wheels Rusty Day (poi negli Amboy Dukes) e Jim Mc Carty (gia' pure con Buddy Miles e nei Detroit Wheels), suonando un hard rock chitarristico, con un approccio ora molto rock'n'rollistico e talora prossimo a certo glam rock inglese. Tra le maggiori band dell' hard rock americano dei primi anni '70, ovvero del maggior periodo di gloria dell' intero movimento. Purtoppo la band , anche a causa dei problemi interni e del conseguente disinteresse per il progetto, non ebbe che una breve vita. Carmine Appice e Tim Bogert continueranno insieme nei Beck, Bogert and Appice (finalmente con Jeff Beck), poi Appice sara' nei Kgb di Mike Bloomfield.
Euro
29,00
codice 2135908
scheda
Car seat headrest The scholars
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  matador 
indie 2000
doppio vinile, booklet di 28 pagine con illustrazioni e testi, copertina apribile. A distanza di cinque anni da "making a door less open" del 2020, il (probabile... vista la complessa discografia) tredicesimo album dei Car Seat Headrest . Un album così presentato dall'etichetta: Da Shakespeare a Mozart all'opera classica, Will Toledo dei Car Seat Headrest ha attinto ai classici per ideare i testi e l'arco narrativo di "The Scholars", mentre la musica attinge, con attenzione, a cicli di canzoni rock classiche come "Tommy" degli Who e "Ziggy Stardust" di David Bowie. "Un aspetto che può essere problematico nelle opere rock è che le singole canzoni vengono in un certo senso sacrificate per il flusso della trama", osserva Toledo. "Non volevo sacrificare questo aspetto per creare una narrazione molto fluida. E quindi questa è una sorta di via di mezzo in cui ogni canzone può essere un personaggio ed è come se ognuno emergesse al centro della scena con la sua canzone e il suo ballo". Mentre i Car Seat Headrest sono nati come progetto solista di Toledo, il quartetto è ora una band a tutti gli effetti. "Quello che abbiamo fatto di più negli ultimi anni è stato semplicemente tastarci il polso a vicenda", dice Toledo. "Fino a questo disco non mi sembrava che le cose si sincronizzassero a livello di sentimento interiore, con quell'energia interiore condivisa. Ed è diventata per me quella sensazione di band in un modo molto più concreto. È stato un grande viaggio". Car Seat Headrest, vero nome Will Toledo, è un musicista cresciuto a Williamsburg (Virginia). Al liceo ha suonato nella band sinfonica della scuola, al college si è appassionato ad artisti come Radiohead, Modest Mouse, R.E.M., Animal Collective e Swans, cominciando a scrivere canzoni al computer e facendosi chiamare Car Seat Headrest, ossia "sedile posteriore della macchina" dove era solito registrare le parti vocali. Inizia poi a suonare dal vivo con una band di musicisti, continuando, però, a registare le canzoni a casa suonando tutti gli strumenti e cantando tutte le parti vocali. A partire dal maggio 2010 pubblica online una lunga serie - circa una decina - di album autoprodotti fino al 2014. Perché poi arriva il contratto con la Matador Records, nel 2015 esce "Teens of Style", seguito nel 2016 da "Teens of denial". Toledo aka Car Seat Headrest è autore di un classico indie rock, dalle tinte power/noise pop e lo-fi.
Euro
35,00
codice 2135885
scheda
Cave nick Boatman's call
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1997  mute / bmg 
punk new wave
Ristampa in vinile 180 grammi, corredata di inner sleeve con testi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo LPSEEDS10. Uscito nel marzo del 1997, dopo "Murder Ballads" e prima di "No More Shall We Part", giunto al 22esimo posto delle classifiche inglesi ed al quinto di quelle australiane. Il decimo album in studio per l' artista australiano di Melbourne, ex Boys Next Door e Birthday Party, qui come sempre con i fidi Bad Seeds (per l' occasione composti da Mick Harvey, Blixa Bargeld, Martyn P. Casey, Conway Savage, Warren Ellis, Jim Sclavunos, Thomas Wydler, musicisti sul cui pedigree evitiamo di dilungarci...). Tra i dischi di Nick Cave, forse il piu' intimista ed uno dei piu' amati, composto da ballete composte e suonate al piano, con gli arrangiamenti scarni e misuratissimi, ma davvero preziosi, dei Bad Seeds, ed un tono carico di languori e malinconie, come evidente anche dai testi, parte dei quali pare dedicati a PJ Harvey, con cui Cave ebbe all' epoca una breve relazione ("West Country Girl", "Black Hair" e "Green Eyes"). Ne vennero tratti i singoli "Into My Arms" e "(Are You) The One That I've Been Waiting For?". Storica formazione fondata dal cantante e paroliere australiano Nick Cave in seguito allo scioglimento del suo precedente gruppo Birthday Party, i Bad Seeds presero spunto dal post punk e dal rock gotico, contaminandoli con gospel, blues ed art rock, a sorreggere le liriche oscure di Cave, spesso incentrate su amore e morte, dalle tinte forti e dallo stile quasi letterario. Fra i loro numerosi album, lavori come l'esordio ''From her to eternity'' (1984), ''Tender prey'' (1988) e ''Abattoir blues/The lyre of Orpheus'' (2004) beneficiano del plauso della critica, all'interno di una discografia complessivamente molto considerata.
Euro
30,00
codice 2135957
scheda
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1996  mute / bmg 
punk new wave
Doppio album in vinile 180 grammi, ristampa rimasterizzata, con i dieci brani originari distribuiti su due vinili per una migliore qualita' di ascolto, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo LPSEEDS9. Il nono album in studio con i Bad Seeds, da molti ritenuto uno dei capolavori dell' australiano ex Boys Next Door e Birthday Party, pubblicato nel febbraio del 1996 dalla Mute in Gran Brategna, dove giunse all'ottavo posto in classifica, e dalla Reprise negli USA, a quasi due anni di distanza dal precedente "Let Love In", e registrato tra il '93 ed il '95 con i fidi Bad Seeds, ovvero i soliti Mick Harvey (anche lui ex Boys Next Door e Birthday Party) e Blixa Bargeld degli Einsturzende Neubauten, oltre qui a Thomas Wydler dei Die Haut, Conway Savage, Martyn P.Casey (ex Triffids) e Jim Sclavunous (ex 8 Eyed Spy e Cramps). Il titolo non lascia spazio a dubbi, si tratta di canzoni di morte, permeate di un umore macabro, con alcuni episodi pervasi da humor sottile altri da sobrio orrore, ma pure di un romantico e torbido lirismo; le parti strumentali, suonate dai Bad Seeds, sono in genere scarne ed essenziali, e sottolineano con grande incisivita' l'atmosfera sinistra del disco, con uno stile che come al solito varia dal blues, al country, al lounge-jazz. In due distinti episodi Cave duetta con Kylie Minogue ("Where the wild roses grow") e P.J. Harvey (la ripresa del traditional "Henry lee"), e certo si tratta di due tra i piu' incisivi episodi del disco, insieme almeno a "O' malley's bar", brano di 10 minuti il cui testo racconta il massacro in un bar ad opera di un pazzo, che lentamente e metodicamente assassina una dozzina di avventori, e alla conclusiva cover di Dylan "Death is not the End", in cui Cave duetta con l' indimenticato Pogues Shane McGowan. "Murder Ballads" fu l' album fino a quel momento di maggior successo di Cave, ma soprattutto ne confermo' uno stato di ritrovata grazia, che gia' "Let Love In" aveva evidenziato e che il successivo "The Boatman's Call" confermera' presto. Una delle piu' intense e migliori prove mai registrate da Nick Cave con i Bad Seeds.
Euro
39,00
codice 2135918
scheda
Chameleons Script of the bridge
lp2 [edizione] nuovo  stereo  uk  1983  blue apple 
punk new wave
doppio album in vinile 180 grammi, ristampa rimasterizzata agli Abbey Road Studios, con i brani dell' originario album distribuiti su due vinili per una migliore resa sonora (scelta opportuna vista la straordinaria lunghezza del disco), e con codice per il download digitale, copertina con medesimo disegno ma in tinta diversa rispetto alla originaria tiratura su Statik. Il primo grande album della band di Manchester guidata da Mark Burgess, uscito nell' agosto del 1983, uno degli album d'esordio piu' innovativi ed originali prodotti dalla perfida albione nella prima meta' degli '80, da parte di uno dei gruppi piu' scandalosamente ignorati dalla critica musicale di quel paese, sin dal primo singolo del 1981, cosi' spesso pronta ad idolatrare effimeri gruppetti buoni per un singolo o due, ed invece incapace di cogliere la bellezza della musica di questo gruppo, sospesa tra post punk, psichedelia, delicata e maestosa insieme, sognante ed oscura, con testi immginifici e poetici. Da sempre amati nel resto dell' Europa e seguiti da un pubblico di culto, sono stati, non a caso, celebrati da innumerevoli albums postumi, e sono qui "fotografati" nel loro primigenito splendore, nell' album che contiene peraltro "Second Skin'', uno dei piu' bei brani di tutta la new wave britannica, primo tassello di una trilogia di albums che ha pochi eguali nell' ambito del post punk inglese. Reg Smithies, Dave Fielding, e Mark Burgess si conoscono dall'infanzia, vengono tutti da Middleton, sobborgo a nord di Manchester. Formano i Chameleons, cominciano a farsi conoscere in ambito locale, ma colpiscono presto l'attenzione del grande John Peel, leggendario DJ di Radio 1, che contribuisce alla diffusione del loro primo singolo, inciso per la Epic. Nel frattempo i Chameleons sono diventati quattro, con l'inserimento del batterista John Lever. Sono anni di grande fermento per la scena musicale britannica, i gruppi candidati a diventare "the next big thing" sono molti, e anche i quattro di Middleton possono giocare lo loro carte. Nel 1983 esce il primo album, "Script of the Bridge", un gioiello che e' salutato con favore da buona parte della critica specializzata. "They could be the next underground Cult, or the next U2", scrive Carole Linfield a chiusura della recensione pubblicata su Sounds. Il suono vigoroso dei Chameleons, con i crescendo delle chitarre e le pulsazioni decise del basso e della batteria, trova l'espressione compiuta nella voce profonda di Burgess, autore di tutti i testi. Si trovano molti rimandi ai suoni Sixties, e' forte l'influenza dark dei contemporanei Cure e Echo & the Bunnymen, e a tratti si riconosce la stessa intensita' degli irlandesi U2. Il disco e' un autentico gioiello, insieme elegante ed energico, melodico e intenso, qualche pezzo ha la potenzialita' per diventare un grande successo, ma per il grande pubblico i Chameleons restano poco conosciuti. Nel 1985 esce un secondo album, "What Does Anything Mean? Basically", che rimane all'altezza del precedente, e ugualmente porta consensi di critica e un successo solo parziale nel riscontro con un pubblico piu' vasto. Pero' la fama dei Chameleons si e' estesa a molti paesi europei, e l'interesse delle grandi case discografiche apre nuove prospettive per il loro futuro commerciale. Nel 1986 firmano per la potente Geffen, e poco dopo esce il terzo album, "Strange Times", destinato a una forte promozione sul mercato statunitense. Sono sulla rampa di lancio per il grande successo, sono in molti a credere che arriveranno al grande pubblico come sta accadendo ai Cure. E invece la fine del gruppo giunge improvvisa, a troncare anche i sogni dei discografici, all'indomani della morte del manager Tony Fletcher. Come se fosse venuto meno il collante, la ragione per essere un gruppo, i quattro Chameleons si separano bruscamente all'inizio del 1987. La storia finisce li', o almeno sembra. Per quasi tredici anni la storia comune dei quattro sembra davvero chiusa. Mark Burgess continua nel suo percorso dando vita in successione a The Sun and the Moon, Mark Burgess & the Sons of God, Invincible, Mark Burgess & Yves Altana. Pubblica dischi di costante insuccesso commerciale, continua l'attivita' dal vivo, e soprattutto scopre che l'affetto per i Chameleons non si e' spento, ma se possibile si e' rafforzato con gli anni. Le vendite dei tre album continuano a dare qualche frutto, i vecchi e i nuovi fans non smettono di chiedere a Burgess di suonare i classici del gruppo, e ancora piu' singolare e' il fatto che stelle come Liam Gallagher degli Oasis dichiarino pubblicamente il loro debito verso il gruppo di Middleton.
Euro
36,00
codice 2135909
scheda
Church Gold afternoon fix
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1990  arista 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, e con adesivo sul cellophane che indica la presenza di tre brani del disco, l' originale rara stampa americana, copertina con parti lucide su sfondo opaco, con barcode, etichetta nera con sagoma di montagne e cielo blu e rosa con logo Arista nero, catalogo AL-8579, con il primo brano del disco indicato come "Pharoah" sia sulla label che sul retro copertina. Il settimo album, registrato a Los Angeles e pubblicato nel febbraio del 1990, della band australiana di Sydney, coprodotto, come il precedente "Starfish" di due anni prima da Waddy Watchel. Steve Kilbey, Marty Willson-Piper e Peter Koppes (per l' ultima volta accompagnati dal batterista Richard Ploog), tutti reduci da interessanti lavori solisti dopo l' ottimo riscontro del disco precedente, si ritrovano per un album che li vede intrecciare ancora piu' fittamente le loro energie creative, con gran parte dei brani del disco cofirmati da tutti i 4 componenti del gruppo, ed inoltre Willson-Piper alla voce in un brano ("Russian Autumn Heart") e Koppes in un altro ("Transient"), offrendo una interessante alternativa alla bellissima voce del solito Kilbey. Difficile ripetere il successo di "Starfish", soprattutto perche' nel frattempo la scena musicale ha visto l' esplosione del grunge, del crossover e quant'altro, ed la musica tra folk rock, neopsichedelia e reminescenze wave della band ha perso il suo potenziale impatto commerciale, mantenendo pero' inalterato il suo fascino ammaliante ed il suo malinconico e delicato lirismo. Ne vennero tratti i singoli "Metropolis", "You're Still Beautiful" e "Terra Nova Cain", ed il disco giunse al decimo posto delle classifiche autraliane, vendendo pure 250.000 copie negli Stati Uniti; due anni dopo sra' il turno dell' interlocutorio "Priest=Aura".
Euro
36,00
codice 264841
scheda
Citta' frontale el tor (ltd. clear red)
Lp [edizione] nuovo  stereo  ita  1975  fonit / vinyl magic 
rock 60-70
Ristampa del 2021, edizione limitata in vinile rosso trasparente, copertina pressoche' identica alla prima tiratura pubblicata nel 1975 su Fonit, senza barcode, completa di inner sleeve con foto e testi, etichetta Fonit nera con logo e scritte bianchi, catalogo VMLP135. L'unico album del gruppo di Napoli, collegati con gli Osanna, si formano quando questi ultimi si sciolgono nel 1974 su impulso di Lino Vairetti e Massimo Guarino. Ma c'era gi… stato a Napoli un gruppo chiamato Citt… Frontale, nel 1970, prima della formazione degli Osanna con quattro dei futuri componenti di quel gruppo e il tastierista Gianni Leone, che lasci• per unirsi al Balletto di Bronzo. I nuovi Citt… Frontale conservarono alcuni elementi caratteristici del suono-Osanna, come il grande uso di sax e flauto e la miscela di sonorit… progressive con il folklore mediterraneo, ma con un approccio pi— melodico. Rispetto ai primi quattro album degli Osanna, El Tor ha un suono molto pi— luminoso e arrangiato. Con una bella copertina disegnata dal batterista Massimo Guarino (che aveva anche realizzato il bel disegno di copertina del quarto album degli Osanna) l'LP si apre con la lunga Alba di una citt… /Solo uniti, che avrebbe potuto facilmente essere su Landscape of life degli Osanna, il disco vede anche alcune influenze zappiane o jazz-rock. Note tratte da Augusto Croce.
Euro
31,00
codice 3037632
scheda
Lp [edizione] ristampa  stereo  uk  1969  c5 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Ristampa del 1990, realizzata dalla inglese C5 Records, copertina lucida con barcode, pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura, con qualche modifica grafica sul retro, vinile stampato in Francia come in tutte le copie, catalogo C5 556. Uscito nel 1969 su Parlophone in Gran Bretagna e pubblicato anche negli USA dalla Sire, il secondo album, il primo uscito dopo il cambiamento di nome da ''Climax Chicago Blues Band'', uscito dopo "Climax Chicago blues band" e prima di "A Lot of Bottle", non entrato nelle classifiche inglesi. Inciso dopo piccoli ritocchi rispetto alla line up precedente, con Arthur Wood alle tastiere, e' un lavoro in gran parte strumentale, diviso tra il piu' sanguigno blues, tipico della band, ed una manciata di episodi vagamente contaminati dalla nascente corrente progressive, come la lunga iniziale "Flight", ma alla base dell'album c'e' quasi sempre un solido groove rock blues. Questo gruppo inglese si formo' nei tardi anni '60 nell'area di Stafford, inizialmente sotto la forte influenza del blues elettrico di Chicago, come indicava anche la loro originaria denominazione (Climax Chicago Blues Band), che in alcune occasioni si lascio' contaminare dal prog nel secondo lp, per poi tornare ad un duro e rovente blues rock; rimasero in attivita' anche negli anni '80, e riapparirono anche nel 1994, con l'album ''Blues from the attic''.
Euro
24,00
codice 264873
scheda
Cloth Pink silence (ltd pink)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  rock action 
indie 2000
edizione limitata in vinile rosa, adesivo su cellophane. Il secondo album del duo scozzese di Glasgow formato dai gemelli Rachael e Paul Swinton. In questo disco con un cast di collaboratori che include Adrian Utley dei Portishead e Stuart Braithwaite dei Mogwai che impreziosiscono la texture degli arrangiamenti chitarristici. L'ispirazione per l'album, secondo la descrizione fornita dalla band, è nata dalla scoperta e dallo sviluppo, da parte di Paul, dell'idea di "Pink Silence" uno stato d'animo ed un modo per descrivere le sensazioni che si provano al mattino presto o alla sera, quando il cielo si illumina di calde tonalità di rosa e varianti viola ed arancio. Un disco, prodotto da Ali Chant, che musicalmente conferma la valida proposta del duo fatta di un gentile e raffinato dream pop, vicino al post rock, con influenze che vedono gli anni 80 dei Cocteau twins e la scena C86 e similitudini con King Hannah, XX, Big Thief.
Euro
31,00
codice 2135884
scheda
Cocorosie Little death wishes (ltd blue)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  joyful noise 
indie 2000
edizione limitata in vinile colorato "aqua blue". Ottavo album per le sorelle Sierra e Bianca Casady. Dopo oltre vent'anni di carriera, le Cocorosie continuano a esplorare territori musicali audaci e originali, fondendo elementi di folk sperimentale, elettronica lo-fi e influenze teatrali utilizzando strumentazione non usuale come tastiere giocattolo ed utensili quotidiani. Duo indie folk formato a Parigi dalle sorelle americane Casady, Sierra (voce, chitarra e flauto) e Bianca (voce e percussioni), autrici di una musica con elementi pop, blues, opera, elettronica e hip hop, definita 'freak folk'. Hanno realizzato sette LP tra cui "La maison de mom reve" nel 2004, con cui rivelano il loro personalissimo folk/bues, mutuato in ballate lo fi hip hop attraverso una grande e sperimentale creativita', cui succedono, "The "Noah's ark" nel 2005, "The adventures of ghosthorse and stillborn" nel 2007 , "Grey Oceans" nel 2010, dopo essere passate alla Sub pop, e "Tales of a grasswidow".
Euro
35,00
codice 2136019
scheda
Colosseum valentyne suite
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  music on vinyl 
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura uscita in Uk su Vertigo. Pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1969 dopo ''Those who are about to die'' e prima di ''Daughter of time'', giunto al 32esimo posto delle classifiche Uk e non pubblicato in Usa (dove usci' con il titolo ''The grass is greener'' con la stessa copertina ma solo 4 brani in comune con questo "Valentine Suite", e con sovraincisioni ad opera di Dave Clempson, ancora assente nella formazione ai tempi della pubblicazione del disco in Inghilterra). Il secondo album. Considerato il loro capolavoro, e' questo l'ultimo lavoro della formazione originale; presenta il loro brano piu' celebre, ''The kettle'', oltre alla lunga ''Valentyne suite'' che copre l' intero lato 2. Uno dei primi esempi di jazz-rock Inglese, ma ancora strettamente collegato alle radici blues , e' considerato uno dei masterpieces della sua epoca, in brani quali "The Machine Demands a Sacrifice,"il lavoro dell'organista Dave Greenslade e del sassofonista Dick Heckstall-Smith sono passati alla leggenda, ma il cuore dell'opera e' certamente la mini syuite "The Valentyne Suite," in cui il gruppo si avvicina al progressive ''reinventando'' di fatto il genere in un contesto jazz blues ed anticipando la vigilia dell'esplosione del movimento nche avveraa' nei primi anni ''70. certamente uno dei classici assoluti della musica rock di alta epoca.
Euro
30,00
codice 2135910
scheda
Come Don't ask don't tell
Lp [edizione] originale  stereo  Uk  1994  beggars banquet 
  [vinile]  excellent  [copertina]  Excellent indie 90
Prima rara stampa inglese, copertina ruvida, completa di inner sleeve in cartoncino con testi e foto, con piccola sagomatura per l' estrazione del vinile, etichetta custom fotografica in bianco e nero su un lato, nera con scritte bianche e grigie sull' altro, catalogo BBQ LP 160. Pubblicato nel Regno Unito dalla Baggars banquet nel settembre 1994, prima di "Near life experience" (1996) e dopo "Eleven: eleven" 19(92), il secondo album della band di Boston. Opera meno oppressiva del debutto, presenta intense sonorita' blues rock con un attitudine metropolitana, nervosa e a tratti decadente, ma anche fortemente emozionale, passionale ed espressiva con temi trattati come l'alienazione, il dolore e un certo malessere esistenziale, espressi dalla voce 'blues' della Zelek e dalle tensioni create dagli intrecci chitarristici. Le ipotetiche cordinate di riferimento portano ad una combinazione fra Sonic Youth, Nirvana, Black Sabbath e Patti Smith. Band formata nel 1990 a Boston dall'incontro fra Thalia Zedek (gia' in bands post-punk come Dangerous birds, Uzi e Live skull) e Chris Brokaw (batterista dei Codeine, pionieri dello slow-core). Realizzano poco dopo il primo singolo su Sub Pop, "Car", 7 minuti di rock epico, oscuro, malato ed intenso in uno stile blues-noir fra i Birthday party e i These immortal Souls. Nel 1992 esce il debutto full lenght, "11. 11" molto apprezato sia dal pubblico, che dalla critica, dopo cui Brokaw lascia i Codeine per dedicarsi totalmente ai Come. Da segnalare la presenza della spendida cover degli Stones "I got the blues". Due anni dopo esce "Don't ask, don't tell", ugualmente intenso come il debutto, forse piu' calmo e meno oppressivo. Il terzo "Near life experience" esce nel 96 e vede una serie di musicisti, incluso mac McNeilly dei Jesus Lizard e John McEntire dei Tortoise.
Euro
38,00
codice 264891
scheda
Cooper Alice easy action
Lp [edizione] originale  stereo  SaF  1970  warner bros 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
prima molto rara stampa sudafricana, copia con lievissimi segni di invecchiamento sulla copertina, che pero' sul retro presenta una striscia di nastro adesivo che pubblicizza un negozio di dischi di Johannesburg, Sud Africa, copertina apribile textured in rilievo fronte e retro ed all' interno, flipback all' interno, etichetta Warner Bros verde, catalogo WBC1197. Pubblicato dalla Straight in Usa nel giugno del 1970 dopo ''Pretties for you'' e prima di ''Love it to death'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il secondo album. Steve Demorest, il piu' accurato biografo di Alice Cooper, sostiene che questo e' il disco piu' sottovalutato e geniale dell' artista americano; prodotto dal produttore piu' volte al lavoro con Neil Young, David Briggs, coglie in pieno l' evoluzione che portera' Alice Cooper dopo un anno, nel 1971, alla pubblicazione di ''Love It To Death''. Tra i brani "Mr. & Misdemeanor" vede la voce di Cooper assumere i connotati che lo renderanno celeberrimmo nel futuro; il gruppo e' creativo e carico di energia, "Shoe Salesman" e' suonata con una verve che ricorda la migliore psichedelia pop di San Francisco, in tutti i brani vi e' una definita e splendida atmosfera anarcoide britpop/punk che fornira' la base sulla quale Ezrin costruira' il suono hard rock del futuro. Il disco presenta influenze caleidoscopiche ed innumerevoli, che vanno dallo Zappa del periodo Verve agli Who, passando per la West Coast ed i Jefferson Airplane, la scena garage di L.A. e la psichedelia. Camaleontico ed imprevedibile come un altro astro che emergeva in quegli anni, ovvero David Bowie, che lo spirito dell' album ricorda assai da vicino: entrambi rappresentavano l' elemento androgino e per questo ebbero la copertina su Rolling Stone, inoltre le similitudini stilistiche tra "Laughing at Me'' e "Man Who Sold the World" sono ancora fonte di discussione per la critica americana. Un album fondamentale, assolutamente geniale, originalissimo e veramente profetico nel suo anticipare molte se non tutte le tendenze della musica americana ma anche europea che avrebbero preso campo negli anni '70.
Euro
40,00
codice 264897
scheda
Courting Lust for life, or: ‘how to thread the needle and come out the other side to tell the story'
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  play it again sam 
indie 2000
adesivo su busta esterna. Il terzo album, brevissimo nei suoi 25 minuti di durata, " l'intenzione è quella di riunire tutto ciò che i Courting hanno creato finora in un disco conciso e diretto" con brani che sperimentano tra punk-dance, elettronica e pop. gruppo di Liverpool, debutta con l'ep Grand National del 2021, seguito dall'album "guitar music" del 2021. Indie rock principalmente orecchiabile con colorazioni art-post-punk, britpop e contaminazioni elettroniche noise. Testi che cercano nell'ironia riflessi della società contemporanea. Riferimenti che possono passare da Franz ferdinand a Blur a Shame e Dry cleaning.
Euro
34,00
codice 2136017
scheda
Cranberries No need to argue (expanded)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  ims 
indie 90
ristampa del 2020 espansa su doppio vinile con bonus tracks e l'inedita "yesterday's gone" registrata per l'Mtv unplugged. copertina apribile The Cranberries, gruppo pop/rock irlandese attivo dal 1989 al 2003. E poi riformatosi nel 2009. In origine si chiamano “The Cranberry Saw Us” gioco di parole su un alimento, la “cranberry sauce”. Con l’entrata in formazione di Dolores O’Riordan cambiano (definitivamente) nome in Cranberries, nome che li porterà al successo. Il nucleo della line up è formato dai fratelli Noel (basso) e Mike Hogan (chitarra, backing vocals) ma l’elemento contraddistintivo della band è la voce della O’Riordan, dolce, tenue, soprattutto nei primissimi dischi, più dream pop, “Everybody Else Is Doing It, So Why Can't We?” (1993) e “No Need to Argue” (1994). Il gruppo di Limerick riesce però scrive, con notevole riscontro di pubblico, canzoni in pieno stile alternative rock è il caso di “Zombie”, brano che ha caratterizzato la prima metà degli anni novanta e contenuta in “No need to argue”, l’album dei Cranberries apprezzato da critica e pubblico. Negli anni novanta e duemila pubblicano anche “To the Faithful Departed” (1996), “Bury the Hatchet” (1999), “Wake Up and Smell the Coffee” (2001), “Roses” (2012).
Euro
39,00
codice 2135932
scheda
Cranberries No need to argue (expanded)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  ims 
indie 90
ristampa del 2020 espansa su doppio vinile con bonus tracks e l'inedita "yesterday's gone" registrata per l'Mtv unplugged. copertina apribile The Cranberries, gruppo pop/rock irlandese attivo dal 1989 al 2003. E poi riformatosi nel 2009. In origine si chiamano “The Cranberry Saw Us” gioco di parole su un alimento, la “cranberry sauce”. Con l’entrata in formazione di Dolores O’Riordan cambiano (definitivamente) nome in Cranberries, nome che li porterà al successo. Il nucleo della line up è formato dai fratelli Noel (basso) e Mike Hogan (chitarra, backing vocals) ma l’elemento contraddistintivo della band è la voce della O’Riordan, dolce, tenue, soprattutto nei primissimi dischi, più dream pop, “Everybody Else Is Doing It, So Why Can't We?” (1993) e “No Need to Argue” (1994). Il gruppo di Limerick riesce però scrive, con notevole riscontro di pubblico, canzoni in pieno stile alternative rock è il caso di “Zombie”, brano che ha caratterizzato la prima metà degli anni novanta e contenuta in “No need to argue”, l’album dei Cranberries apprezzato da critica e pubblico. Negli anni novanta e duemila pubblicano anche “To the Faithful Departed” (1996), “Bury the Hatchet” (1999), “Wake Up and Smell the Coffee” (2001), “Roses” (2012).
Euro
39,00
codice 2135891
scheda
Creedence clearwater revival 1969 (green river + willy and the poor boys)
lp2 [edizione] ristampa  stereo  usa  1969  fantasy 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
doppio album, ristampa americana dei primi anni '80, copertina apribile senza barcode, etichetta blu con logo viola in alto, catalogo CCR-69, della pubblicazione uscita per la prima volta nel 1978 che rendeva disponibili, in una unica confezione, il terzo e quarto album della grande band americana: "Green River" (1969) e "Willy & the Poor Boys" (1969). Queste le note ai rispettivi album: "GREEN RIVER": Pubblicato in USA nel Settembre del 1969 dopo ''Bayou Country'' e prima di ''Willie And The Poor Boys'', giunto al numero 1 delle classifiche USA ed al numero 20 di quelle UK dove usci' nel Dicembre dello stesso anno. Il terzo album. Contiene alcuni brani storici, quali ''Green River'', ''Lodi'', ''Bad Moon Rising'' , "Wrote A Song For Everyone'', ''Cross-Tie Walker'', ''Tombstone Shadow'', oltre alla incredibile versione di ''The Night Time Is The Right Time'', considerato, a ragione, come uno dei capolavori del gruppo, riesce a condensare in un mirabile equilibrio compositivo ed artistico tutte le variegate anime della band. Uno dei dischi piu' riusciti dell'intera produzione statunitense della fine degli anni '60. "WILLY & THE POOR BOYS": Pubblicato in USA nel Novembre del 1969 dopo ''Green River'' e prima di ''Cosmo's Factory'', giunto al numero 3 delle classifiche USA ed al numero 10 di quelle UK dove usci' nel Marzo del 1970. Il quarto album. Lavoro dai toni solari, epici e carichi di energia, lontano dalle nebbie oscure di Green River, legato nei testi alla Working Class Americana cantati con rabbia e convinzione da un Fogerty in forma eccezionale, suonato con potenza devastante dal gruppo, forse al suo acme interpretativo, e' un album che suona fresco e moderno come quando usci' intorno a 40 anni fa. Include "Fortunate Son", uno dei piu' grandi brani di rock and roll di tutta la storia del gruppo, "Down on the Corner", "Poorboy Shuffle", "Feelin' Blue", "Don't Look Now", "Cotton Fields" e la meravigliosa interpretazione di "The Midnight Special", tutti brani passati alla storia del gruppo e piu' in generale a quella della musica americana degli anni '60, sicuramente uno dei loro episodi piu' belli e tersi, nonche' uno dei piu' grandi e riusciti lavori di rock and roll di sempre.
Euro
30,00
codice 264889
scheda
Lp [edizione] terza stampa  stereo  uk  1970  atlantic 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Terza stampa inglese, di pochissimo successiva alle prime due tirature e generalmente considerata originale, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) apribile textured in rilievo in similpelle con i caratteri in oro e la foto del gruppo ''paste-on'', incollata sul fronte, nella versione con lista dei brani sul retro e senza catalogo SD 7200 in alto sul fronte, pressata da "E.J.Day Group", etichetta rossa e porpora, con la scritta ''Under licence from Atlantic Recording Corpn., U.S.A.'' in alto sopra la striscia bianca, catalogo 2401001, nella versione con uno spazio tra le prime quattro cifre e le successive, e con i publishing credits relativi al brano 4 del lato A ed ai brani 4a e 4b del lato B "Robbins Music" e non piu' "Warner Bros.", "trail off matrix "...A1" e "...B1". Pubblicato in Usa nel marzo del 1970, prima di ''4 Way Street'', e giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al numero 5 di quelle Uk, il primo straordinario album. Registrato con Dallas Taylor alla batteria e Gregory Reeves al basso, fu uno dei piu' attesi lps della storia, registrato in 800 ore da ''un gruppo che non era un vero gruppo ma che suonava come tale''. Prodotto, registrato e suonato come meglio non si puo', vede l' ingesso di Neil Young nella formazione di Crosby, Stills & Nash; questo, oltre alle composizioni del canadese, dona un nuovo equilibrio vocale e compositivo, oltre a quel dualismo chitarristico, elettrico, violento e sognante, che sara' il marchio di fabbrica del quartetto. I brani sono perlopiu' eseguiti, a parte "Carry On" e la cover di Joni Mitchell "Woodstock", con tre dei membri che lavorano alle dipendenze del quarto a rotazione; David Crosby registra finalmente quella "Almost Cut My Hair" che risale addirittura all' epoca dei Byrds, e la title track, che ha richiesto ben 100 ore di registrazione e che rappresenta l' evoluzione del vecchio suono di "Mind Gardens" dei Byrds, Graham Nash scrive "Teach Your Children" ed "Our House", Stephen Stills in "4+20" precorre le escursioni blues progressive che verranno alla luce nei suoi lavori solisti, e Neil Young propone "Helpless" e "Everybody I Love You,"leggendario brano inedito risalente ai tempi dei Buffalo Springfield. "Deja vu" e' un album di varieta' incredibile ma anche con un filo conduttore preciso, un vero capolavoro senza eta' che riesce a chiudere idealmente gli anni '60 ed ad aprire nuovi orizzonti per la musica rock, che verranno approfonditi ed ulteriormente rivelati nel tour dell' album dal quale sara' tratto l' altrettanto magnifico doppio live ''4 Way Street''.
Euro
60,00
codice 264881
scheda
Crosby, stills, nash & young so far (with Ohio / Find the coast of freedom)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1974  atlantic / rhino 
rock 60-70
ristampa del 2018, copertina ruvida pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato in Usa nell'agosto del 1974 e giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al numero 25 di quelle Uk. Album celebrativo che riunisce in un unico album alcuni dei piu' celebri brani di Crosby, Stills & Nash e Crosby, Stills, Nash & Young, tra cui i due brani, all' epoca inediti su album altrimenti, del singolo di Crosby, Stills, Nash & Young "Ohio"/"Find the coast of freedom". Contiene i seguenti brani: "Deja vu" (dall' album "Deja vu", marzo 1070), "Helplessy hoping" (dall' album "Crosby, Stills & Nash", luglio 1969), "Wooden ships" (da "Crosby Stlls & Nash"), "Teach your children" (da "Deja Vu"), "Ohio" (singolo di Crosby, Stills, Nash & Young del giugno 1970, inedita su album), "Find the coast of freedom" (b-side del singolo "Ohio"; inedita su album), "Woodstock" (da "deja Vu"), "Our house" (da "Deja Vu"), "Helpless" (da Deja Vu"), "Guinnevere" (da "Crosby Stlls & Nash"), "Suite Judy blue eyes" (da "Crosby, Stills & Nash).
Euro
23,00
codice 2135892
scheda
Crystal castles Crystal castles ii
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2010  play it again sam 
indie 2000
ristampa del 2025, copertina apribile cartonata. doppio Lp pubblicato dalla Fiction nel 2010, dopo "Crystal castles" (08), il secondo full lenght per il duo canadese. Le coordinate si inseriscono sempre nell'ambito di un'elettronica dance, composta da noise, lo-fi e disco, meno abrasiva rispetto all'esordio, pricipalmente per un minor uso di partiture vocali fatte di grida lancinanti e feroci (presenti in isolati momenti come"Fainting spells" e "Doe deer") a favore di melodie piu' calde ed avvolgenti. Le ritmiche sono martellanti ed ovattate, vicine ad una sorta di disco music distorta, resa ancor piu' straniante da sonorita' glitch e da un synth-pop squillante di matrice anni 80. I riferimenti sono Royksopp e Heartsrevolution, oltre che ai Local Natives e Fleet Foxes. Attivi dal 2004, i Crystal castles, sono un duo canadese proveniente da Toronto, Ontario, composto dal produttore Ethan Kath e dalla cantante Alice Grass; fautori di una musica elettronica sperimentale 'casareccia', nella quale mischiano ritmi dance, melodie suoni glitch e sintetizzatori, hanno debuttato nel 2008, con l'album eponimo, che raccoglie quasi tutta la loro produzione, seguito da "Crystal Castles II" nel 2010
Euro
36,00
codice 2136041
scheda
Cure bbc sessions 1979 - 1981
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1978  dbqp 
punk new wave
Album private press, realizzato nel 2023, sorta di versione condensata del doppio (anche quello non ufficiale) "Early BBC Sessions 1979-1985", di cui replica anche in parte la copertina. Contiene tredici brani registrati in quattro differenti sessions radiofoniche effettuate tra il 1979 ed il 1981 per la trasmissione radiofonica di John Peel presso Radio One della BBC inglese. Ecco di seguito nei dettagli il contenuto: I primi quattro brani sono registrati il 9 maggio del 1979, pochi giorni dopo l' uscita del primo album "Three Imaginary Boys": Grinding Halt", "Accuracy" e "Subway Song", sono presenti sull' album citato, e "Plastic Passion", di li' a pochi giorni retro del singolo "Boys don't cry", e poi anche sull' album "americano" "Boys Don't Cry". A seguire quattro brani registrati il 3 marzo 1980, poco prima dello storico singolo "A Forest", con la stessa "A Forest", in una splendida versione quantomai cupa, "17 Seconds", "Play For Today" e "M", tutte poi sul secondo album "Seventeen Seconds", ma qui anche queste in versioni non poco diverse. Dalla session del 7 gennaio 1981, assolutamente splendida ed imperdibile, un paio di mesi prima dell' uscita del terzo album "Faith", provengono "Holy Hour", "Forever" ed "All Cats Are Grey" (il secondo di questi brani rimarra' assolutamente inedito, gli altri saranno inclusi nelle versioni in studio, davvero molto diverse, su "Faith"). Infine dalla session registrata il 21 dicembre 1981, alcuni mesi prima del quarto album "Pornography", provengono "Siamese Twins" e "A Hundred Years", poi su "Pornography" stesso. I Cure sono stati uno dei piu' importanti gruppi della decade ottanta, nonche' uno dei piu' grandi della storia del rock,formati a Crawley, Sussex, nel 1976, hanno rappresentato in maniera mirabile e perfetta il primo punk wave prima ed il dark post punk poi, producendo piu' di un album realmente immortale. Inizialmente il gruppo muovera' i primi passi utilizzando il nome Easy Cure, sigla che vedeva protagonisti Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey e con la quale produrranno un unico e raro singolo straniero alle sonorita' future che caratterizzeranno il gruppo nel volgere di pochi anni. L'esordio ufficiale della formazione, a nome The Cure, risale al 1978 per la Small Wonder con il singolo Killing an Arab. Le potenzialita' del gruppo e il carisma di Robert Smith sono evidenti ed il gruppo incontra immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album e' essenzialmente un album post-punk anche se il brano Three Imaginary Boys lasciava presagire la loro carica intimista del gruppo. I successivi tre album, oltre a vedere l'entrata di Simon Gallup, sono e rimangono le piu' belle realizzazioni della formazione, una triologia affascinante che sara' capace di caratterizzare gli anni ottanta e conquistera' intere generazioni. Dopo questa le poetiche di Robert Smith abbracceranno sonorita' pop-psichedeliche mantenendo una venatura decadente, uno strano ma irresistibile ibrido che crea un rapporto di amore-odio con i vecchi fans, ma che comunque riesce ad accattivarsi sia le simpatie dei locali alternativi, sia le classifiche internazionali, e sara' questo il maggior pregio della seconda fase evolutiva dei Cure dovuto alla poesia ed al carisma egocentrico ed affascinante di Robert Smith agitatore di sogni e soavi incubi di intere generazioni.
Euro
25,00
codice 2135855
scheda
Cure songs of a live world - troxy london mmxxiv
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  polydor / fiction 
punk new wave
Vinile 180 grammi, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina con cartoncino nero all' interno, corredata di inner sleeve, etichetta custom. Pubblicato (con proventi che andranno devoluti a scopo benefico per l' associazione War Child) nel dicembre del 2024 in cd, e nel febbraio del 2025 in questa edizione vinilica, questo live segue a breve distanza l' ultimo album in studio "Songs of a Lost World" (novembre 2024), e contiene l' esecuzione live dell' album (con gli stessi brani, e nello stesso ordine) registrata dal vivo l' 1 novembre del 2024, presentazione al pubblico dell' album all' epoca ancora in uscita da parte della storica band inglese guidata come sempre da Robert Smith, ancora con Simon Gallup al basso, unico altro membro storico del gruppo. I Cure si formano nel 1976 a Crawley nel Sussex (UK), da Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey; quello che sara' uno dei nomi piu' importanti nel panorama underground post-punk, dark e pop degli anni ottanta, ha le sue origini da una primordiale formazione chiamata Malice, successivamente verra' utilizzato lo pseudonimo Easy Cure, trasfigurato in breve tempo in The Cure. La formazione nel 1978 pubblichera' per la gloriosa Small Wonder, il singolo Killing An Arab; le potenzialita' della gruppo e il carisma di Robert Smith sono subito evidenti e questo permettera' loro di incontrare immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album (Three Imaginary Boys) e' essenzialmente un album post-punk, anche se l'omonimo brano lasciava presagire la loro carica intimista; i successivi tre album (Seventeen Seconds, Faith, Pornography) oltre a vedere l'entrata in formazione di Simon Gallup, sono e rimangono le piu' belle realizzazioni dei The Cure, una triologia affascinante capace di caratterizzare molte delle sonorita' underground degli anni ottanta e molte di quelle a venire. Queste sonorita' saranno la base delle future emanazioni di Robert Smith che, travisandole, abbraccera' melodie pop-psichedeliche, mantenendo comunque una costante ed irriducibile venatura decadente; uno strano ma irresistibile ibrido capace di accattivarsi i favori della critica, del pubblico e di imporsi costantemente nelle classifiche internazionali per oltre venti anni, consegnando meritatamente e indiscutibilmente alla storia i The Cure come una delle piu' seminali ed influenti formazioni degli anni ottanta.
Euro
35,00
codice 2135971
scheda
Current 93 Stars on their horsies (turquoise translucent)
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  uk  2018  spheres 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, seconda stampa del novembre 2018, in vinile turchese trasparente, con l' artwork di fronte e retro copertina invertito ed in colori diversi rispetto a quello della molto rara prima tiratura di alcuni mesi prima, senza codice a barre, etichetta custom, catalogo THE SPHERES TWENTYONE. Originariamente pubblicato nel luglio del 2018 dalla The Spheres, questo album esce a circa tre anni di distanza dal precedente ''The moons at your door'' (2015) e pochi mesi prima del successivo ''The light is leaving us all'' (10/2018). Composto da un unico lungo brano di circa quaranta minuti (qui inevitabilmente distribuito su due facciate), questo lavoro e' ispirato da due incubi avuti da David Tibet, il quale ne traspose le impressioni in musica, appena svegliatosi, attraverso atmosfere cupe e rabbrividenti. Gruppo tanto controverso quanto importante nell'ambito del post punk piu' esoterico, oltreche' seminale capitolo nella vicenda del folk apocalittico, i Current 93 si formano a Londra nel 1983. Il cupo e torturato menestrello David Tibet e' l'unica presenza costante nella cangevole formazione del gruppo, di cui egli e' indubbiamente la mente. Dopo una prima fase vicina allo industrial, con venature gotiche, nel corso degli anni '80, che frutto' album come ''Nature unveiled'', i Current 93 si spostano verso il 1987-88 su sonorita' sempre piu' acustiche ed influenzate dal folk, mantenendo le venature elettroniche, le atmosfere oscure e spettrali ed i riferimenti all'esoterismo, diventando cosi' i principali esponenti di quello che viene definito ''folk apocalittico''. Tibet si e' avvalso nel corso degli anni della collaborazione di musicisti come Steven Stapleton (Nurse With Wound), Michael Cashmore, Douglas Pierce (Death In June), John Balance (Psychic TV e Coil) e persino Shirley Collins (in ''Thunder perfect mind'', 1992).
Euro
26,00
codice 264847
scheda

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