Hai cercato:  all'anno 49 --- Titoli trovati: : 131
 
Pag.: oggetti:
 
ordina per
aiuto su ricerche
Pag.: oggetti:
Herman woody i grandi del jazz: woody herman
lp [edizione] originale  mono  ita  1945  fabbri 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good jazz
copertina apribile (con qualche segno di invecchiamento), con libretto di otto pagine con foto e note attaccato all' interno, etichetta bianca, nera e rossa; pubblicato in Italia nella collana "I grandi del jazz" della Fabbri, questo album contiene otto composizioni del grande clarinettista e band leader Woody Herman, e permette di assaporare due diversi momenti della carriera di Herman: sul lato A troviamo incisioni effettuate fra il 1945 ed il 1947 ("Northwest passage", "Wild root", "Summer sequence", "Four brothers"), mentre sul lato B i brani risalgono agli anni 1965-67, effettuate con diverse formazioni di grandi dimensioni ("I remember Clifford", "Toot toot tootsie", "April showers" e "Tomorrow's blues today"). Woody Herman e' stato uno dei principali conduttori di big band dell'epoca d'oro dello swing, in particolare negli anni '40; la sua musica era contraddistinta da grande esuberanza ed energia ma anche da un forte spirito blues, all'epoca assai inusuale per un musicista bianco che impiegava principalmente strumentisti bianchi nel proprio complesso. La composizione della sua orchestra varia moltissimo nel corso della sua lunga carriera, iniziata negli anni '30 e terminata con la propria morte avvenuta nel 1987. Nei suoi Ensemble, che venivano chiamati "herds", cioe' greggi, militarono musicisti di prim'ordine come Stan Getz, Zoot Simms, Al Cohn e l'arrangiatore Neal Hefti. Herman era anche attento all'evoluzione stilistica del jazz, dandone dimostrazione nella seconda meta' degli anni '40, quando dallo swing si avvicino' al be bop ed al cool jazz; tale era il suo prestigio che Stravinskij gli dedico' lo "Ebony concert" nel 1945.
Euro
5,00
codice 209367
scheda
Herman woody Jumpin' with woody herman's first herd
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1939  joker 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Prima stampa italiana, copertina (con davvero lievi segni di usura) con la piccola porzione staccabile sul retro ancora integra e fissata, label nera ed argento, catalogo SM3059, data sul trail off "apr. 70", timbro Siae del primo tipo, in uso tra il '70 ed il '75, con diametro di circa 13/13,5 mm., piu' piccolo dei successivi. Pubblicata nel 1970 dalla Joker in Italia, uscita anche in Germania Occidentale ed in Giappone, questa antologia compila dodici registrazioni risalenti al periodo 1939-1942; sebbene il titolo faccia riferimento al primo "Herd" di Herman, queste incisioni sono di qualche anno precedenti alla sua formazione, in quanto esso fu messo insieme solo nel 1944. Quello fra il 1939 ed il 1942 è il periodo dei primi importanti successi dello Herman band leader, a partire da "Woodchopper's ball", che fu il suo primo hit e che qui apre la scaletta, a base di delizioso jazz dal sapore swing e con alcune inclinazioni dixieland. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: "Woodchopper's Ball" (New York, 12.4.1939), "Blues Downstairs" (New York, 12.4.1939), "Blues Upstairs" (New York, 12.4.1939), "Casbah Blues" (New York, 24.5.1939), "Jumpin' Blue" (New York, 18.7.1939), "Blues On Parade" (New York, 13.12.1939), "Blue Flame" (New York, 13.2.1941), "Fur Trapper's Ball" (New York, 13.22.1941), "Bishop's Blues" (Los Angeles, 21.8.1941), "Woodsheddin' With Woody" (Los Angeles, 21.8.1941), "Hot Chestnuts" (Los Angeles, 10.9.1941), "Four Or Five Times" (Los Angeles, 24.7.1942). Woody Herman e' stato uno dei principali conduttori di big band dell'epoca d'oro dello swing, in particolare negli anni '40; la sua musica era contraddistinta da grande esuberanza ed energia ma anche da un forte spirito blues, all'epoca assai inusuale per un musicista bianco che impiegava principalmente strumentisti bianchi nel proprio complesso. La composizione della sua orchestra varia moltissimo nel corso della sua lunga carriera, iniziata negli anni '30 e terminata con la propria morte avvenuta nel 1987. Nei suoi Ensemble, che venivano chiamati "herds", cioe' greggi, militarono musicisti di prim'ordine come Stan Getz, Zoot Simms, Al Cohn e l'arrangiatore Neal Hefti. Herman era anche attento all'evoluzione stilistica del jazz, dandone dimostrazione nella seconda meta' degli anni '40, quando dallo swing si avvicino' al be bop ed al cool jazz; tale era il suo prestigio che Stravinskij gli dedico' lo "Ebony concert" nel 1945.
Euro
18,00
codice 336485
scheda
Hines earl 57 Varieties (reissue of "earl 'fatha' hines" 1957 lp)
Lp [edizione] ristampa  mono  ita  1928  cbs 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
ristampa italiana del 1969 su CBS, con titolo cambiato in "57 varieties", copertina esclusiva, ordine dei brani in scaletta parzialmente modificato e due tracce in più (versioni alternative di "Love me tonight" e "Dawn among the sheltering palms"), dell'album originariamente pubblicato nel 1957 nel Regno Unito dalla Philips, con il titolo di "Earl 'Fatha' Hines"; copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) laminata sul fronte e flipback su due lati sul retro, label arancio con scritte nere, logo CBS nero al centro, logo "Vi piace il jazz" nero in alto, marchio "D.R." ("Diritti Riservati") in riquadro a destra, senza logo né timbro SIAE (introdotti nel 1970), senza data sul trail off. Questo album ci presenta due diverse fasi della carriera del fondamentale pianista afroamericano: sulla prima facciata ascoltiamo brani per solo pianoforte incisi nei primi anni della sua carriera, il 1928 a Chicago ed il 1932 a New York, mentre sulla seconda facciata trovano posto brani incisi nel 1950, sempre a New York, in una formazione a trio in cui Hines è accompagnato da J.C. Heard (batteria) ed Al McKibbon (contrabbasso). Ascoltiamo quindi il pianista in uno dei periodi di massimo splendore, quando guidava le proprie prime bands e brillava sulla scena jazz di Chicago a cavallo fra gli anni '20 e '30, e poi durante una fase in cui venne "riscoperto" e riprese a suonare con il vecchio amico Louis Armstrong (1948-1951), anche se in queste sessioni del 1950 è lui alla guida di un piccolo ensemble. Questa la scaletta: "Caution Blues", "A Monday Date", "57 Varieties", "I Ain't Got Nobody" (Chicago, 12/12/28); "Love Me Tonight (1st Take)", "Love Me Tonight (2nd Take)", "Down Among The Sheltering Palms (1st Take)", "Down Among The Sheltering Palms (2nd Take)" (New York, 14/7/32); "I Hadn't Anyone 'Till You", "You Can Depend On Me", "'Deed I Do", "These Foolish Things", "Rosetta", "Diane" (New York, 17/7/50). Earl Hines e' stato uno dei pianisti piu' importanti della storia del jazz, definito da molti addirittura come il primo pianista jazz moderno. Comincia a suonare negli anni '20 e presto si trova a collaborare con l'Ensemble di Louis Armstrong. Il suo stile, che parte dallo stride, e' inedito e personale nonche' assai espressivo: sara' definito "trumpet stile", per la somiglianza con il modo di suonare gli strumenti a fiato. Nel 1928 forma a Chicago la sua big band con la quale suonera' fino al 1940, e negli anni '40 dirige una formazione in cui suonano Charlie Parker, Dizzy Gillespie e Sarah Vaughan, definita da Duke Ellington "l'incubatrice del bop". Difficolta' economiche lo costringono poi a sciogliere la sua orchestra alla fine degli anni '40; torna a suonare con Armstrong per alcuni anni e poi prosegue la sua carriera, che riprendera' lustro a partire dagli anni '60 e fino alla sua morte avvenuta nel 1983.
Euro
23,00
codice 334906
scheda
Holiday billie complete commodore masters
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1939  waxtime 
jazz
Ristampa del 2015, in vinile 180 grammi, rimasterizzata con distema DMM (Direct Metal Mastering) della bellissima raccolta uscita per la prima volta in Giappone nel 1965 con titolo "Commodore Jazz Classics", qui con la copertina che ricalca sul fronte quella della seconda versione del 1972, uscita sempre in giappone con titolo "Sixteen Of Her Greatest Interpretations";la raccolta presentava sedici incisioni effettuate nel 1939 e nel 1944 da Billie Holiday, ed originariamente pubblicate per la piccola label jazz Commodore, che le aveva dato la possibilita' di incidere la sua controversa interpretazione di ''Strange fruit'', rifiutata da quella che era all'epoca (1939) la sua etichetta, la Columbia, per il tema del brano (il linciaggio ed il razzismo); il brano fu un notevole successo nonostante l'ostracismo di alcune radio, e divento' poi uno dei cavalli di battaglia del suo repertorio negli anni successivi; dopo la sessione del 1939, Holiday torno' alla Commodore per altre registrazioni nel 1944. Questi i brani presenti: ''Strange fruit'', ''Yesterdays'', ''Fine and mellow'', ''I gotta right to sing the blues'' (20/4/39); ''How I am to know'', ''My old flame'', ''I'll get by'', ''I cover the waterfront'' (25/3/44); ''I'll be seing you'', ''I'm yours'', ''Embraceable you'', ''As time goes by'' (1/4/44); ''He's funny that way'', ''Lover, come back to me'', ''Billie's blues'', ''On the sunny side of the street'' (8/4/44). Una delle piu' grandi cantanti della storia del jazz e della musica afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) e' ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Euro
22,00
codice 2130416
scheda
Holiday billie Lover man (ltd. 180 gr. different tracklist)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1944  waxtime 
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi, label blu e nera con logo WaxTime nero e blu in alto, catalogo 772335. Pubblicata nel 2023 dalla WaxTime, questa raccolta, sebbene abbia lo stesso artwork di fronte copertina e ne condivida alcuni brani, non è una ristampa dello storico album "Lover man" edito nel 1958 dalla Decca, dal quale si differenzia per una scaletta più ampia ed in gran parte composta da brani diversi dal vecchio lp sopracitato; tuttavia, come quello, essa contiene incisioni effettuate dalla Holiday fra il 1944 ed il 1947 con diverse formazioni di supporto. Quegli anni appartengono al periodo di maggior successo commerciale per la grande cantante, che peraltro nel 1946 prese parte come attrice all'unico film famoso della sua carriera, "New Orleans", diretto da Arthur Lubin, e proprio nel 1944, allora ventinovenne, firmò con la label Decca. Le sue registrazioni con la nuova etichetta includevano non di rado arrangiamenti orchestrali di archi, una svolta rispetto alle sue sessioni degli anni '30, che la vedevano solitamente all'opera con piccoli complessi. Questa la scaletta: "Lover Man (Oh, Where Can You Be?)", "No More", "That Ole Devil Called Love", "Don't Explain", "You Better Go Now", "What Is This Thing Called Love?", "Good Morning Heartache", "No Good Man", "Big Stuff", "Baby I Don't Cry Over You", "I'll Look Around", "The Blues Are Brewin'", "Guilty", "Deep Song", "There Is No Greater Love", "Easy Living". Una delle più grandi cantanti della storia del jazz e della musica afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) è ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Euro
21,00
codice 3516134
scheda
Hooker john lee Sings the blues (180 gr. + bonus tracks)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1948  blues joint 
blues rnr coun
Vinile da 180 grammi. Ristampa del 2023 ad opera della Blues Joint, pressoché identica alla prima tiratura, ma con ben sei bonus tracks ("Crawlin' King Snake", "Hobo Blues", "Maudie", poste alla fine della prima facciata, "I Need Some Money", "Burnin' Hell", "I'm In The Mood", poste alla fine della seconda). Originariamente pubblicata nel 1962 dalla Crown, questa antologia compila una selezione di brani registrati fra il 1948 ed il 1954, la prima splendida fase della carriera discografica di Hooker: sono canzoni dagli arrangiamenti molto scarni ma potenti e vibranti, caratterizzate dall'andamento ipnotico, minimalista verrebbe da dire, in cui la voce di Hooker è accompagnata da chitarra elettrica e dal battito dei piedi sul pavimento negli episodi più spartani, da pochi altri strumenti nei pezzi arrangiati in maniera meno scarna, ma sempre rispettando la sua personalissima estetica, radicata nell'amarezza del blues, che nella voce e nella chitarra di Hooker raggiunge altissimi vertici di malinconia, sposata però ad una forza granitica che tiene lo spirito a galla. Questa la scaletta: "Hug & Squeeze You", "I Love You Baby", "The Syndicate", "Boogie Woogie All Night Long", "Good Rockin Mama", "Let Your Daddy Ride", "Turn Over A New Leaf", "Don't You Remember Me", "Driftin From Door To Door", "She Left Me On My Bended Knee". Una delle figure fondamentali della storia del blues, John Lee Hooker (1917-2001) nasce a Clarkdale nel Mississippi, da una famiglia religiosa che lo porta a contatto con gli spiritual e, successivamente, il patrigno Will Moore lo introduce al blues e lo influenza con il proprio stile. In gioventù vive al Sud, in particolare a Cincinnati, prima di trasferirsi a Detroit nel 1943, dove comincia a farsi un nome con il suo stile ipnotico, un personalissimo senso del ritmo ed una voce ruvida e profonda. Poco dopo si cimenta anche con la chitarra elettrica, dando alle stampe uno dei suoi brani piu' celebri, l'abrasiva e primitiva ''Boogie chillen'', nel 1948. L'attività di hooker fra gli anni '40 ed i '50 è di grande importanza per la crescita del blues, in quanto costruisce un ponte fra il vecchio blues acustico del Sud ed il nuovo blues elettrico delle metropoli del Nord. Prima di accasarsi presso la Vee Jay nel 1955 e di dare quindi inizio al suo periodo di maggiore fama, Hooker incide per una miriade di etichette sotto molteplici pseudonimi al fine di evitare le limitazioni contrattuali. L'attività prosegue nei decenni successivi, rendendolo una leggenda vivente del blues, ispiratore anche di molti gruppi rock inglesi come Animals e Yardbirds, fino alla scomparsa avvenuta nel 2001.
Euro
18,00
codice 2129911
scheda
Houston cisco Passing through
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1940  verve folkways 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Copia con foro promozionale sulla copertina in basso a sinistra, prima stampa USA in stereo, copertina cartonata semilucida sul fronte e liscia sul retro, etichetta oro opaco con logo "Folkways" nero in alto, sotto al logo "Verve" bianco, catalogo FVS9002. Pubblicato postumo nel 1965 dalla Verve Folkways negli USA, questo album compila quattordici brani fino ad allora inediti del grande chitarrista e cantante folk americano, la cui opera e' da affiancare a quella dell'amico Woody Guthrie: con la sua voce baritonale e la sua chitarra acustica, Houston canta il folk dell'America piu' povera di meta' '900, quella dei minatori, degli operai della ferrovia, degli hobo, con grande forza emotiva. Notevoli le interpretazioni di pezzi come "Down in the valley" e "Barbara Allen", espresse con una semplicità ed una essenzialità che esaltano la loro bellezza. Questi i brani presenti: "It Takes A Worried Man", "Stewball", "Red River Valley", "Barbara Allen", "Down In The Valley", "Children Go Where I Send Thee", "The Cat Came Back", "East Virginia #2", "Little Dogie #2", "Mole In The Ground", "Old Blue", "John Henry", "Trouble In Mind", "Passing Through". Nato nel 1918 in Delaware, cresce a Los Angeles negli anni '20 e nel decennio successivo inizia a vagabondare con la sua chitarra tra la California ed il Colorado. Amico di Woody Guthrie, Leadbelly e Will Geer, Tra gli anni '30 e '40 si esibisce spesso con Guthrie; incidera' insieme a lui molti brani. Arruolatosi nella marina mercantile, al suo ritorno si stabilisce a Hollywood. Le sue prime incisioni sono della fine degli anni '40 per la Folkways. Nel '59 suona in tour in India con Sonny Terry e Brownie McGhee, fermandosi in Inghilterra, e nel '60 partecipa al Newport Folk Festival. Fra la fine del '60 ed il '61 appare per le ultime volte a New York, poi torna in California, dove muore il 29 aprile del 1961, ucciso dal cancro.
Euro
32,00
codice 335956
scheda
Lp [edizione] seconda stampa  mono  uk  1926  ace of hearts 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Seconda stampa inglese degli anni '60, in mono, con copertina non più flipback sul retro e con label senza più il "deep groove", copertina laminata sul fronte e liscia sul retro, con indicazioni "laminated by clarifoil" e "printed in england by robert stace" sul retro, label color vinaccia ed argento, con scritte argentate e logo Ace of Hearts argento e vinaccia in alto, catalogo AH41, logo BIEM/NCB in riquadro a sinistra. Originariamente pubblicata nei primi anni '60 (circa 1962/63) dalla Ace oOf Hearts nel Regno Unito, questa antologia compila dodici brani registrati fra il 1926 ed il 1931 dalla Connie's Inn Orchestra, ensemble jazz afroamericano che era la "house band" del Connie's Inn, storico locale di Harlem dell'epoca, che rivaleggiava con il celeberrimo Cotton Club; il gruppo ebbe varie formazioni nel corso del tempo, ed anche diversi direttori musicali, fra i quali il grande Fletcher Henderson, che è alla guida dell'orchestra in tutti i brani qui compilati, brillanti esempi del jazz per big band dell'epoca d'oro, vivace e scatenato per i tempi, prima che la grande crisi del '29 mettesse in crisi la scena musicale dell'epoca. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: "Sugar foot stomp" (4/31), "I'm crazy 'bout my baby" (4/31), "Radio rhythm" (7/31), "Stockholm stomp" (1/27), "Have it ready" (1/27), "Hot mustard" (12/26), "Sensation" (3/27), "Low down on the bayou" (7/31), "The house of david blues" (7/31), "You rascal you" (7/31), "Singin' the blues" (4/31), "Just blues" (4/31). Nato nel 1897 a Cuthbert in Georgia, Fletcher Henderson è stato un importantissimo protagonista del jazz degli anni '20 e '30, guidando la prima vera e grande big band di jazz, lavorando come un abile arrangiatore, compositore e scopritore di talenti; nel corso di quei due decenni, moltissimi giovani talenti afroamericani, destinati a diventare giganti del jazz, lavorarono nella sua orchestra: fra di essi, citiamo Louis Armstrong, Coleman Hawkins, Roy Eldridge, Ben Webster, Benny Carter, Sid Catlett e Fats Waller, solo per citarne una piccola parte. Ciononostante, la sua orchestra era relativamente poco conosciuta durante l'epoca d'oro dello swing. Uomo colto, Henderson era laureato in chimica e matematica e, quando si trasferì a New York nei primi anni '20, sperava di trovare lavoro come chimico, ma le prospettive professionali di un giovane afroamericano erano limitate dal clima discriminatorio dell'epoca, e così si fece strada nella vivace scena musicale della città: già nel 1924 guidava la sua big band, ed alla fine di quell'anno accolse nella sua orchestra un giovane Louis Armstrong, il quale contribuì ad elevare lo status artistico dell'ensemble, insieme alla pregevole opera di arrangiatore di Don Redman. Successivamente, negli anni '30, Henderson dette prova di essere a sua volta un eccellente arrangiatore, ma la sua fama rimase più circoscritta rispetto ad altri direttori di big band prebellici. Morì nel 1952.
Euro
18,00
codice 332643
scheda
Johnson james p. From ragtime to jazz
Lp [edizione] seconda stampa  mono  hol  1921  cbs 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Seconda stampa europea di pressaggio olandese, copertina senza barcode, inner sleeve con ricche note biografiche in lingue francese ed inglese, label rossa con logo CBS bianco in alto, BIEM/STEMRA a destra, catalogo CBS85387. Pubblicata nel 1985 dalla CBS in Europa, questa bella antologia è sottotitolata "The complete piano solos (1921-1939)", e compila diciannove tracce per solo pianoforte incise da Johnson fra il 1921 ed il 1939, alcuni dei quali sono dei capisaldi assoluti dello stile stride, di cui egli era riconosciuto maestro, esprimendosi con una energia inesauribile ed al tempo stesso con raffinata tecnica; queste incisioni sono un resoconto storico di alto livello sul periodo di trasformazione che dal ragtime portò al jazz. Questa la scaletta, con luogo e data di incisione fra parentesi: "The harlem strut" (New York, 8/21), "Keep off the grass" (New York, 18/10/21), "Carolina shout" (New York, 18/10/21), "Weeping blues" (New York, 28/6/23), "Worried and lonesome blues" (New York, 28/6/23), "Scouting around" (New York, 8/8/23), "Toddlin'" (New York, 8/8/23), "All that I had is gone" (New York, 25/2/27), "Snowy morning blues" (New York, 25/2/27), "Riffs" (New York, 22/1/29), "Feelin' blue" (New York, 22/1/29), "How could I be blue?" (New York, 31/1/30), "I've found a new baby" (New York, 31/1/30), "If dreams come true" (New York, 14/6/39), "Fascination" (New York, 14/6/39), "A flat dream" (New York, 14/6/39), "The mule walk" (New York, 14/6/39), "Lonesome reverie" (New York, 14/6/39), "Blueberry rhyme" (New York, 14/6/39). Ricordato come uno dei più grandi pianisti jazz di sempre, James Price Johnson (1894-1955), originario di New Brunswick, New Jersey, è stato uno dei più importanti esponenti della musica jazz prebellica. Definito dalla critica come il re dei pianisti stride durante gli anni '20, lavorava sulla vivace scena newyorchese già dal decennio precedente ed ebbe una grande influenza su di un giovane Duke Ellington, oltre a divenire maestro di un altro geniale pianista, Fats Waller. Le sue prime incisioni risalgono al 1921, e nel corso del decennio fu una star di Harlem ma si fece apprezzare anche a Broadway. Fra le sue composizioni più celebri ed influenti, citiamo "Carolina shout", "The charleston" e "Old fashioned love". Un artista fra i più raffinati del jazz prebellico, Johnson era però anche capace di eccellere come accompagnatore di cantanti blues quali Bessie Smith ed Ethel Waters; negli anni '30 si dedicò alla composizione di pezzi di lunga durata, molti dei quali purtroppo andati perduti, poi la sua carriera fu rallentata da seri problemi di salute, che lo portarono alla morte nel 1955.
Euro
18,00
codice 333656
scheda
Johnson james p. here is.... vol 1
Lp [edizione] originale  mono  ita  190  kings of jazz 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
raccolta di brani del grande pioniere dello "stride piano", stile pianistico successivo storicamente al ragtime e da quello chiaramente derivato, ma al tempo stesso contaminato da molti altri elementi ripresi dalla musica classica europea, dal blues e dai canti religiosi neri. Si trattava di uno stile ricco e composito: il pianoforte doveva svolgere contemporaneamente le funzioni melodica, armonica e ritmica e sostanzialmente agire " a mo' di orchestra": di qui l'espressione "pianismo orchestrale" attribuita proprio al qui presente James P. Johnson, considerato, fra l'altro, il decano dello Harlem Stride.
Euro
10,00
codice 300584
scheda
Johnson robert king of the delta blues singers (ltd. turquoise)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1936  sony / legacy 
blues rnr coun
ristampa in vinile turchese, rimasterizzata, copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rarissima tiratura su Columbia, ma corredata di due tracce aggiunte per l' occasione, "I Believe I'll Dust My Broom" e "Sweet Home Chicago" (originariamente incluse in "King Of The Delta Blues Singers Vol. II" del 1970). Il fondamentale album uscito nel 1961, raccolta di 78 giri usciti originariamente nel 1937 e di brani in versioni inedite, per un totale di 16 brani, delle sessions registrate il 23, 26 e 27 Novembre del 1936 ed il 19 e 20 Giugno del 1937, le prime in una stanza d'albergo a San Antonio e le seconde a Dallas in un ufficio da Don Law. Robert Johnson Š sicuramente la figura piu' mitica di tutto il blues del delta, tantopiu' in quanto la sua biografia resta avvolta da un alone di mistero, era gia' una leggenda nel 1938, mori' giovanissimo, pare avvelenato da un pappone, dopo una vita marchiata dall'alcol, le donne e le prigioni del sud degli States, con lui nasce il mito della musica del demonio, gli Stones si ispirano a lui per ''Beggar's banquet'', suoi e qui inclusi brani leggendari ripresi nel corso degli anni da innumerevoli gruppi ed artisti, quali ''Crossroads blues'', "Rambling on my mind'', ''Come on in my kitchen'', ''Me and the devil blues''....Ecco comunque la lista completa dei brani: "Cross Road Blues", "Terraplane Blues", "Come On In My Kitchen", "Walkin' Blues", "Last Fair Deal Gone Down", "6. 32-20 Blues", "Kind Hearted Woman Blues", "If I Had Possession Over Judgement Day", "Preachin' Blues (Up Jumped The Devil)", "When You Got A Good Friend", "Ramblin' On My Mind", "Stones In My Passway", "Traveling Riverside Blues", "Milkcow's Calf Blues", "Me And The Devil Blues" e "Hell Hound On My Trail". Fondamentale, il disco ebbe un secondo volume approntato alla fine degli anni '60, rinnovando l' influenza di Johnson presso le nuove generazioni.
Euro
25,00
codice 3035421
scheda
Johnson robert king of the delta blues singers 2
Lp [edizione] nuovo  mono  eu  1936  music on vinyl 
blues rnr coun
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, rimasterizzata per l' occasione, pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita su Columbia nel 1970. Il secondo volume che completa la raccolta di tutte le sue registrazioni, dopo il primo volume pubblicato sempre dalla Columbia nel 1961; contiene un totale di 16 brani tratti dalle sessions registrate il 23, 26 e 27 Novembre del 1936 ed il 19 e 20 Giugno del 1937, le prime in una stanza d'albergo a San Antonio e le seconde a Dallas in un ufficio da Don Law. Ecco la lista del materiale compreso- Kind hearted woman blues, I' believe i'll dust my broom, Sweet home chicago, Rambling on my mind, Phonograph blues, They're red hot, Dead shrimp blues, Preachin' blues, I'm a steady rollin' man, From four til late, Little queen of spades, Malted milk, Drunken hearted man, Stop breakin' down blues, Honeymoon blues, Love in vain. Robert Johnson (1911-1938) e' sicuramente la figura piu' mitica di tutto il blues del delta, tantopiu' in quanto la sua biografia resta avvolta da un alone di mistero, era gia' una leggenda nel 1938, mori' giovanissimo, pare avvelenato da un pappone, dopo una vita marchiata dall'alcol, le donne e le prigioni del sud degli States, con lui nasce il mito della musica del demonio, gli Stones si ispirano a lui per ''Beggar's banquet''; sono suoi brani leggendari ripresi nel corso degli anni da innumerevoli gruppi ed artisti, quali ''Crossroads blues'', "Rambling on my mind'', ''Come on in my kitchen'', ''Me and the devil blues''.
Euro
31,00
codice 2124667
scheda
Kenton stan Artistry in rhythm
10" [edizione] ristampa  mono  usa  1946  capitol 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good jazz
Copia con alcuni segni di usura sulla copertina, la prima rara stampa americana del 1950 in versione lp a 10" del disco originariamente come quadruplo 78 giri nel 1946; copertina cartonata, label viola con scritte argento e "deep groove", logo Capitol con cupola in alto, scritta "long playing microgroove" in basso, scritta "nonbreakable" a destra, catalogo H-167. Originariamente pubblicato nel 1946 dalla Capitol sotto forma di quadruplo 78 giri, "Artistry in rhythm" contiene otto brani incisi nel 1945/46 dall'orchestra di Stan Kenton: parteciparono a queste sessioni Al Anthony (sax alto), Boots Mussulli (sax alto), Pete Rugolo (arrangiatore), Bob Gioga (sax baritono), Eddie Safranski (contrabbasso), Bonb Ahern (batteria), Shelly Manne (batteria), Stan Kenton (pianoforte, leader), Bob Cooper (sax tenore), Vido Musso (sax tenore), Bart Varsalona (trombone), Kai Winding (trombone), Miff Sines (trombone), Milt Kabak (trombone), Buddy Childers (tromba), Chico Alvarez (tromba), Ken Hanna (tromba), Ray Wetzel (tromba) e June Christy (voce). Ricordato dal critico Scott Yanow come un eccellente campionario della musica orchestrale di Kenton di metà anni '40, "Artistry in rhythm" propone un jazz per big band dinamico e scoppiettante, nel quale sembrano convivere in un brillante contrasto caratteri molto popolari della musica americana con spunti innovativi e sperimentali. Questa la scaletta: "Come back to sorrento", "Fantasy", "Opus in pastels", "Artistry in percussion", "Ain't no misery in me", "Safranski – artistry in bass", "Willow weep for me", "Artistry in bolero". Il pianista e direttore d'orchestra Stan Kenton (1911-1979) è uno dei personaggi più controversi della storia del jazz. Amato da alcuni e detestato da altri, Kenton aveva senza dubbio una sua originale ed innovativa concezione della jazz big band, dando maggior risalto alla potenza del suono ed agli arrangiamenti rispetto allo swing: le sue orchestre erano note per la capacità di eseguire esplosivi crescendo di potenza quasi sinfonica.
Euro
18,00
codice 332245
scheda
Kenton stan Kenton era
Lp [edizione] ristampa  stereo  usa  1940  creative world 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Ristampa degli anni '70 ad opera della Creative World, con copertina cambiata, cartonata apribile, vinile quadruplo che assume colore ambrato se posto controluce, due inserti con note e scaletta, label gialla con scritte nere e logo Creative World in alto, catalogo AT1030. Originariamente pubblicata nel 1955 dalla Capitol negli USA sotto forma di cofanetto, la raccolta con quattro vinili di materiale in gran parte raro e di storica importanza nella discografia di Stan Kenton. Il primo dei bei quattro volumi presenta sul lato A un prologo nel quale Kenton spiega a parole e con l'aiuto musicale della sua orchestra lo sviluppo della sua musica, mentre il lato B raccoglie una serie di registrazioni al Rendezvous di Los Angeles, tra le quali e' bene ricordare ''Artistry In Rhythm'', brano che definira' il suo futuro orizzonte musicale; con una unica eccezione, quella di ''Etude for saxophones'', pezzo registrato in un negozio di musica insieme ad altri otto musicisti e che ben rappresenta il desiderio da parte di Kenton di suonare, all'epoca, un jazz nuovo e diverso. Questa la scaletta dei brani del primo vinile: ''Prologue'' (1955), ''Artistry in rhythm'' (1/9/41), ''Two moods'' (25/7/41), ''Etude for saxophones'' (1/11/40), ''I got it bad and that ain't good'' (17/8/41), ''Lamento gitano'' (1/9/41), ''Reed rapture'' (25/7/41), ''La cumparsita'' (17/8/41), ''St. James infirmary'' (1/9/41), ''Arkansas traveler'' (17/8/41), ''Artistry in rhythm (closing theme)'' (1/9/41). Il secondo dei quattro volumi presenta sul lato A, intitolato "Growing Pains", alcune performances, tutte registrate nel 1944, dal vivo alla Band Rehearsal di Hollywood ed al Civic Auditorium di Pasadena; con l' unica eccezione di "I'm going mad for a pad", una sorta di "racconto swingante", registrata in studio sempre ad Hollywood; mentre sul lato B, intitolato "Artistry in Rhythm", troviamo alcuni tra i pezzi che hanno decretato il successo dell' Orchestra di Kenton e che hanno definito il suo modo di intendere il jazz. Tra i musicisti qui presenti vanno ricordati Stan Getz e Shelly Manne. Questa la scaletta dei brani del secondo vinile: ''Russian lullaby'' (6/12/44), ''I lost my sugar in salt lake city'' (14/1/44), ''Opus a dollar three eighty'' (6/12/44), ''I know that you know'' (20/4/44), I'm going mad for a pad'' (20/5/44), ''Ol' man river'' (15/4/44), ''I'll remember April'' (20/4/44), ''Liza'' (14/1/44), ''One twenty'' (20/12/45), ''Body and soul'' (27/11/45), ''Tea for two'' (20/12/45), ''I never thought I'd sing the blues'' (20/12/45), ''I've got the world on a string'' (18/7/46), ''Everybody swing'' (19/7/46), ''You may not love me'' (19/7/46), ''More than you know'' (18/7/46). Il terzo dei quattro volumi presenta sul lato A, intitolato "Progressive Jazz", i brani piu' famosi e maggiormente eseguiti dal vivo dall'orchestra di Kenton, durante i mesi tra il '47 ed il '48, periodo che vide la vera e propria creazione e nascita del jazz progressivo di Kenton. Sul lato B, intitolato "Innovations", troviamo invece una eloquente documentazione di quelle innovazioni e di quegli esperimenti che Kenton introdusse, tra il '50 ed il '51, nel tradizionale repertorio di un'orchestra jazz, attraverso dissonanze, ritmi intricati e tonalita' musicali decisamente nuove. Tra i musicisti presenti vale la pena ricordare Shelly Manne, Boots Mussulli e Laurindo Almeida. Questa la scaletta dei brani del terzo vinile: ''Artistry in harlem swing'' (1/4/47), ''If I could be with you'' (1/4/47), ''By the river st. Marie'' (1/4/47), ''Sophisticated lady'' (1/4/47), Interlude'' (12/6/48), ''Over the rainbow'' (13/12/47), ''Machito'' (12/6/48), ''Elegy for alto'' (12/6/48), ''In veradero'' (5/2/50), ''Amazonia'' (3/2/50), ''Salute'' (14/10/51), ''Coop's solo'' (14/10/51), ''Ennui'' (14/10/51), ''Samana'' (14/10/51). Il quarto ed ultimo volume e' diviso in due parti intitolate "Contemporary" ed "Epilogue", ed illustra in maniera assai efficace la avanzata concezione musicale di Kenton nel periodo piu' importante della sua maturita' artistica, dove il suo jazz sfuma decisamente nella musica sinfonica e nel virtuosismo dei musicisti. Tra i brani qui presenti e' senz'altro da ricordare "Swing house", il pezzo che apre la prima facciata, composto da Gerry Mulligan e con Lee Konitz al sax alto. ''Epilogue'', che occupa l'intera seconda facciata, e' un brano parlato in cui Stan Kenton tira le fila di questa mastodontica raccolta. Questa la scaletta dei brani del quarto vinile: ''Swing house'' (15/9/52), ''You go to my head'' (15/9/52), ''Baa-too-kee'' (30/1/53), ''Stella by starlight'' (28/1/53), ''Bill's blues'' (20/3/52), ''Modern opus'' (19/3/52), ''Zoot'' (18/9/53), ''Epilogue''. Il pianista e direttore d'orchestra Stan Kenton (1911-1979) e' uno dei personaggi piu' controversi della storia del jazz. Amato da alcuni e detestato da altri, Kenton aveva senza dubbio una sua originale ed innovativa concezione della jazz big band, dando maggior risalto alla potenza del suono ed agli arrangiamenti rispetto allo swing: le sue orchestre erano note per la capacita' di eseguire esplosivi crescendo di potenza quasi sinfonica.
Euro
28,00
codice 319233
scheda
King oliver King oliver's creole jazz band 1923
Lp [edizione] originale  mono  ita  1923  music parade 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good jazz
prima stampa italiana su Music Parade, copertina (con qualche segno di invecchiamento) in cartoncino sottile flipback su due lati sul retro, label gialla con scritte nere e logo Music Parade Cetra nero in alto, catalogo LEL187, data sul trail off 5/9/73, timbro SIAE del primo tipo, in uso dal 1970 al 1975, con diametro di circa 13/13,5 mm., piu' piccolo dei successivi. Pubblicato nel 1973 dalla Les Disques Pierre Cardin in Francia e dalla Music Parade in Italia, questo album compila storiche registrazioni effettuate da Oliver con la sua Creole Jazz Band nel corso del 1923, quasi tutte a Richmond, nell' Indiana, tranne alcune che ebbero luogo a Chicago. Tutti i brani vedono anche la presenza nel gruppo di un giovane Louis Armstrong, del quale Oliver fu mentore e maestro. Si tratta di una delle orchestre classiche del jazz di scuola New Orleans, cosi' influente nei primi decenni del XX secolo, caratterizzate dalla preminenza dell'improvvisazione collettiva su quella individuale. Questa la scaletta, con date di incisione: ''Just gone'' (31/3/23), ''Canal street blues'' (31/3/23), ''Mandy lee blues'' (31/3/23), ''I'm going away to wear off my mind'' (31/3/23), ''Chimes blues'' (31/3/23), ''Weather bird rag'' (6/4/23), ''Dippermouth blues'' (6/4/23), ''Mabel's dream'' (dicembre 1923), ''Froggie moore'' (6/4/23), ''Snake rag'' (6/4/23), ''Southern stomps'' (dicembre 1923), ''Riverside blues'' (dicembre 1923), ''Alligator hop'' (5/10/23), ''Krooked blues'' (5/10/23), ''Working man's blues'' (5/10/23), ''Zulu's ball'' (5/10/23). Nato a New Orleans, il cornettista Joe ''King'' Oliver (1885-1938) e' una delle figure piu' importanti ed influenti del jazz di New Orleans della prima meta' del '900, e di conseguenza un protagonista assoluto della storia del jazz. Nei primi anni '20 guido' una delle ultime orchestre jazz che enfatizzavano l'improvvisazione collettiva rispetto agli assoli: di essa faceva parte il giovane e talentuoso Louis Armstrong, che di Oliver fu pupillo ed allievo; sebbene poi ''Satchmo'' fosse destinato a tracciare un proprio sentiero personale e piu' moderno, altrettanto influente, che differenzio' il suo stile da quello di Oliver, egli non cesso' mai di celebrare il suo mentore. Secondo la ricostruzione di Scott Yanow, l'influenza di King Oliver si senti' ancor piu' che su Armstrong, su colleghi quali Mugsy Spanier e Tommy Ladnier.
Euro
15,00
codice 328215
scheda
Krupa gene Drum boogie
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1940  big band era 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent jazz
Bella copia con il vinile lievemente ondulato, ma senza conseguenze sull' ascolto, prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina senza barcode, label bianca con scritte rosse, logo Big Band Era rosso in alto, logo MCPS a sinistra, "made in west germany" su retro copertina e su etichetta, catalogo 20178. Pubblicato nel 1985 dalla Big Band Era, questo album compila sedici brani registrati negli anni '40 da Gene Krupa, alla guida di una scoppiettante festa di jazz wing e per big band, strumentale e vocale. La mancanza di note sull'album non rende possibile identificare con chiarezza le date precise ed il personale di queste sessioni, risalenti comunque quasi certamente agli anni '40. Questa la scaletta: "Drum boogie", "Bugle call rag", "It's up to you", "Lost", "Lemon drop", "I'm getting sentimental", "Wire brush stomp", "Fish market", "Gene's boogie", "Big noise from winnetka", "Disc jockey jump", "Out of nowhere", "All by myself", "King porter stomp", "Blue lou", "I can't get started". Il primo batterista jazz a diventare una star, il chicagoano Gene Krupa (1909-1973) emerse con vigore nel corso degli anni '30, mostrando come la batteria potesse essere non solo uno strumento di supporto nel jazz, ma anche uno solista, popolarizzando l'uso dell'assolo di batteria anche in virtù del proprio carisma. Celebre ed acclamata è la sua collaborazione con il grande Benny Goodman, cominciata nel 1934, quanto si unì all'orchestra di quest'ultimo.
Euro
10,00
codice 331272
scheda
Lewis furry walter In his prime 1927-1928 (ltd. 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  mono  usa  1927  yazoo 
blues rnr coun
Edizione limitata in vinile da 180 grammi, copertina senza codice a barre. Ristampa degli anni 2010, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicata nel 1975 dalla Yazoo negli USA, questa raccolta presenta quattordici incisioni di Furry Lewis, risalenti al periodo 1927-28, la sua prima fase come musicista di studio. Lewis era allora un bluesman di culto nella zona di Memphis, e fra queste incisioni troviamo anche le prime, effettuate a Chicago con Landers Waller (chitarra in tre brani) e Charlie Jackson (aka Charles Johnson, mandolino negli stessi tre brani), e poco dopo in solitudine. Un classico country blues, che mostra un artista già in possesso di uno stile canoro proprio e distinto. Questa la scaletta: ''Good Looking Girl Blues Side'' (1927), ''Falling Down Blues'' (1927), ''Mean Old Bedbug Blues'' (1927), "Furry's blues" (1928), ''Mistreatin' Mama'' (1928), ''Cannon Ball Blues" (1928), "I Will Turn Your Money Green (alternate take)" (1928), ''Jelly Roll'' (1927), "Why Don't You Come Home Blues'' (1927), ''Kassie Jones – pt.1'' (1928), ''Kassie Jones – pt.2'' (1928), ''Everybody's Blues'' (1927), ''Rock Island Blues'' (1927), ''Judge Harsh Blues (alternate take)'' (1928). Stimatissimo e longevo bluesman, Walter ''Furry'' Lewis (nato fra il 1893 ed il 1900, morto nel 1981) e' ricordato come uno dei maggiori esponenti del blues di Memphis, la cui importanza e' riconoscita dalla critica anche per avere egli contribuito a mantenere viva la memoria dello stile blues di quell'area degli Stati Uniti, quando venne riscoperto da Sam Charters alla fine degli anni '50, tornando poi alla ribalta con il blues revival degli anni '60 e diventando uno dei bluesmen del delta piu' celebri degli anni '70.
Euro
26,00
codice 2113865
scheda
Manne shelly Shelly manne & co.
Lp [edizione] originale  mono  ita  1944  contact 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent jazz
Bella copia con leggerissimi segni di invecchiamento sul vinile, che provocano qualche lieve rumore di fondo all'ascolto, prima rara stampa italiana in mono, copertina apribile laminata all'esterno e liscia all'interno, vinile estraibile dal lato interno, label nera e bianca con scritte nere lungo il bordo ed argentate al centro, logo Contact nero e rosso in alto a sinistra, logo "D.R." ("Diritti Riservati") a sinistra, senza logo né timbro SIAE (introdotti nel 1970), data sul trail off 12/10/65. Pubblicato nel 1965 dalla Stateside nel Regno Unito e dalla Contact negli USA, questo album compila incisioni effettuate a New York in tre diverse sessioni, nel corso del 1944, che vedono Shelly Manne suonare con tre differenti gruppi: il Barney Bigard Trio (22 gennaio, Barney Bigard – clarinetto, Eddie Heywood – pianoforte, e Manne alla batteria); Eddie Heywood e la sua Orchestra (2 maggio, Ray Nance – tromba e violino, Aaron Sachs – clarinetto, Don Byas – sax tenore, Eddie Heywood – pianoforte, John Simmons – contrabasso, e Manne alla batteria); infine con lo Eddie Haywood Trio (26 maggio, Johnny Hodges – sax alto, Eddie Heywood – pianoforte, e Manne alla batteria). Si tratta di alcune delle primissime sessioni di incisioni per un giovane Shelly Manne, che qui spazia fra elementi stilistici be bop, blues, jazz tradizionale e swing. Questa la scaletta: "How high the moon", "When we're alone (penthouse serenade)", "On the sunny side of the street", "Time on my hands", "Moonglow", "Tea for two", "Them there eyes", "Sarcastic lady", "Night and day", "Flamingo", "Step steps up", "Step steps down". Uno dei più apprezzati e registrati batteristi del jazz moderno, il newyorchese Shelly Manne (1920-1984) ha lavorato con diversi stili, dalla big band al bop al cool jazz. Autore di moltissimi dischi dagli anni '40 agli '80, è ricordato come un band leader gioviale e non egocentrico; fra il 1946 ed il 1952 suonò nell'orchestra del celebre Stan Kenton, per poi trasferirsi a Los Angeles e diventare uno dei batteristi più richiesti nel mondo del jazz, oltre a condurre le proprie formazioni, misurandosi nel corso dei decenni con differenti stili, dallo swing al bop, dalla big band al cool, dal dixieland al post bop ed alla fusion, oltre a lavorare intensamente anche nel mondo delle colonne sonore.
Euro
18,00
codice 335005
scheda
Maxfield richard Richard maxfield
lp2 [edizione] nuovo  mono  hol  1949  slowscan 
classica cont.
Edizione limitata a duecento copie, vinile doppio, copertina apribile senza codice a barre con scritta ''made in holland'' sul retro, label bianca con scritte nere. Slowscan Volume 23. Pubblicato nell'aprile del 2014 dalla storica label olandese Slowscan, questo album compila alcune interviste ed incisioni effettuate fra la fine degli anni '40 e la meta' degli anni '60 da Richard Maxfield (1927-1969), un autentico pioniere della musica elettronica americana. Nato a Seattle, studio' sotto la guida del compositore Roger Sessions alla fine degli anni '40 quindi, dopo aver studiato con John Cage nel 1958 a New York, assunse il ruolo di docente appartenuto all'illustre sperimentatore losangelino, prendendo sotto la sua ala un giovane LaMonte Young in qualita' di assistente, e diventando secondo molti il primo vero insegnante di musica elettronica negli Stati Uniti. Egli fu anche, probabilmente, il primo musicista americano a realizzare musica elettronica con strumenti da lui costruiti, ed e' considerato il primo non europeo a produrre una musica elettronica slegata dai principi della musica concreta. Membro del movimento Fluxus ed importante esponente dell'avanguardia musicale newyorchese, Maxfield si trasferi' a Los Angeles nel 1968, ma scomparve poco dopo in modo tragico, suicida a soli 42 anni. Questo album raccoglie alcune delle sue prime realizzazioni nel campo della musica elettronica. Questa la scaletta: ''Richard maxfield interview 1'' (11/11/1960), ''Richard maxfield interview 2'' (11/11/1960), ''Richard maxfield interview 3'' (11/11/1960), ''Fermentation for tape'' (1960), ''Richard maxfield interview 4'' (11/11/1960), ''Cough music for tape'' (1959), ''Perspectives II for LaMonte Young for violin'' (1961), ''Piano sonata no. II'' (1948/49), ''Structures for 10 wind instruments'' (1951), ''For sonny wilson for tape'' (circa 1966).
Euro
40,00
codice 3507613
scheda
Lp [edizione] ristampa  stereo  usa  1927  yazoo 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
Ristampa dei tardi anni '80, copertina (con una piccola abrasione di circa 1,5 x 1 centimetri di estensione sul fronte) ruvida fronte retro, senza barcode e con indirizzo sul retro "P.O. Box 810 Newton, New Jersey 07860" (adottato dopo che la Yazoo fu acquisita dalla Shanachie, nel 1989), label bianca e marrone con disegno di pavone multicolore in alto, logo Yazzo marrone sfumato in basso, catalogo L-1037, vinile che assume colore ambrato se posto controluce. Originariamente pubblicata nel 1974 dalla Yazoo, questa antologia compila quattordici brani del grande bluesman cieco della Georgia registrati fra il 1927 ed il 1935; risalgono quindi al primo periodo di incisione nell'ambito della sua carriera, quando McTell incideva per la Victor, ma anche per la Okeh, la Vocalion, la Decca e la Columbia. Un'occasione per accostarsi alla musica di uno dei maggiori interpreti del blues acustico del sud degli Stati Uniti, sul piano di gente come Charley Patton e Robert Johnson. Questa la scaletta, che contiene anche due collaborazioni con la cantante blues Ruth Day (aka Ruth Mary willis): "Ticket Agent Blues" (1935), "B&O Blues No. 2" (1933), "It's A Good Little Thing" (1933), "Cold Winter Day" (1935), "Kind Mama" (1929), "Experience Blues" (1931, con Ruth Day), "Southern Can Mama" (1933), "My Baby's Gone" (1933), "Painful Blues" (1931, con Ruth Day), "Razor Ball" (1930), "Stole Rider Blues" (1927), "God Don't Like It" (1935), "Scarey Day Blues" (1931), "Atlanta Strut" (1929). Nato a Thomson in Georgia nel 1901 e cieco fin dalla nascita, Blind Willie McTell e' stato uno dei grandi del blues anteguerra. Di scuola east coast, chitarrista e cantante dotato di una voce alta e leggermente nasale, esordisce su disco nel '27 per la Victor di Atlanta. Dopo una intensa attivita' discografica per tutti gli anni '30 (Victor, Columbia, Okeh, Vocalion e Decca), nel '40 incontra Alan Lomax e incide brani per la Library of Congress. A suo agio sia con il "fingerpicking" che con il "bottleneck", molto attivo come musicista di strada, ruoto' per tutti gli anni '40 intorno al ristorante Pig' n' Whistle di Atlanta, in seguito divenuto famoso. Riprese ad incidere per la Atlantic e la Regal nel '49. Solo di recente e' stata scoperta la sua data di morte (1959).
Euro
18,00
codice 336316
scheda
Mctell blind willie Complete Recorded Works In Chronological Order Volume 1
lp [edizione] nuovo  mono  usa  1927  third man 
blues rnr coun
copertina senza barcode, etichetta nera e arancio/gialla. Uscito nel 2013, questo album contiene quindici brani del grande bluesman cieco della Georgia registrati fra il 1927 ed il 1929, tratti da ovviamente rarissimi 78 giri (con anche una traccia inedita) originariamnte pubblicati dalla Victor e dalla Columbia, primo volume di una serie di quattro albums che ne presentano l' opera omnia; un'occasione per accostarsi alla musica di uno dei maggiori interpreti del blues acustico del sud degli Stati Uniti, sul piano di gente come Charley Patton e Robert Johnson. Questa la scaletta, con date di incisione, tutte effettuate ad Atlanta in Georgia: ''Writing paper blues'', ''Stole rider blues'', ''Mamma, tain't long fo' day'', ''Mr. McTell got the blues (take 1)'', ''Mr. McTell got the blues (take 2)'' (18/10/1927); ''Three women blues'', ''Dark night blues'', ''Statesboro blues'', ''Loving talking blues'' (17/10/1927); ''Atlanta strut'', ''Travelin' blues'', ''Come around to my house mama'' (30/10/1929, registrate a nome Blind Sammie); ''Kind mama'' (31/10/1929, registrata a nome Blind Sammie); ''Drive away blues'' (26/11/1929); ''Love changing blues'' (29/11/1929). Nato a Thomson in Georgia nel 1901 e cieco fin dalla nascita, Blind Willie McTell e' stato uno dei grandi del blues anteguerra. Di scuola east coast, chitarrista e cantante dotato di una voce alta e leggermente nasale, esordisce su disco nel '27 per la Victor di Atlanta. Dopo una intensa attivita' discografica per tutti gli anni '30 (Victor, Columbia, Okeh, Vocalion e Decca), nel '40 incontra Alan Lomax e incide brani per la Library of Congress. A suo agio sia con il "fingerpicking" che con il "bottleneck", molto attivo come musicista di strada, ruoto' per tutti gli anni '40 intorno al ristorante Pig' n' Whistle di Atlanta, in seguito divenuto famoso. Riprese ad incidere per la Atlantic e la Regal nel '49. Solo di recente e' stata scoperta la sua data di morte (1959).
Euro
22,00
codice 2077052
scheda
Mctell blind willie Complete recorded works in chronological order volume 2
Lp [edizione] nuovo  mono  usa  1930  third man 
blues rnr coun
Copertina senza codice a barre, label nera con parti gialle e scritte gialle, catalogo TMR173. Pubblicato nel 2013 dalla Third Man, questo e' il secondo volume delle raccolte che insieme contengono le incisioni complete di uno dei piu' grandi bluesmen della prima meta' del '900: questo disco compila i brani incisi fra il 17 aprile del 1930 ed il 14 settembre del 1933, alcuni dei quali furono pubblicati non a nome di McTell ma sotto diversi pseudonimi come Blind Sammy, Georgia Bill e Hot Shot Willie (quest'ultimo insieme a Ruby Glaze, alias Kate McTell, cantante e moglie di Willie). I brani sono quasi tutti tratti da rari 78 giri dell'epoca, uaciti su etichette come Columbia, Okeh, Vocalion e Victor, tranne ''It's your time to worry'' che e' INEDITO. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: ''Talkin’ To Myself'' (17/4/30), ''Razor Ball'' (17/4/30), ''Southern Can Is Mine'' (23/10/31), ''Broke Down Engine Blues'' (23/10/31), ''Stomp Down Rider'' (23/10/31), ''Scarey Day Blues'' (23/10/31), ''Rough Alley Blues'' (23/10/31), ''Experience Blues'' (23/10/31), ''Painful Blues'' (23/10/31), ''Low Rider’s Blues'' (31/10/31), ''Georgia Rag'' (31/10/31), ''Low Down Blues'' (31/10/31), ''Rollin’ Mama Blues'' (22/2/32), ''Lonesome Day Blues'' (22/2/32), ''Mama, Let Me Scoop For You'' (22/2/32), ''Searching The Desert For The Blues'' (22/2/32), ''Warm It Up To Me'' (14/9/33), ''It’s Your Time To Worry'' (14/9/33), ''It’s A Good Little Thing'' (14/9/33). Nato a Thomson in Georgia nel 1901 e cieco fin dalla nascita, Blind Willie McTell e' stato uno dei grandi del blues anteguerra. Di scuola east coast, chitarrista e cantante dotato di una voce alta e leggermente nasale, esordisce su disco nel '27 per la Victor di Atlanta. Dopo una intensa attivita' discografica per tutti gli anni '30 (Victor, Columbia, Okeh, Vocalion e Decca), nel '40 incontra Alan Lomax e incide brani per la Library of Congress. A suo agio sia con il "fingerpicking" che con il "bottleneck", molto attivo come musicista di strada, ruoto' per tutti gli anni '40 intorno al ristorante Pig' n' Whistle di Atlanta, in seguito divenuto famoso. Riprese ad incidere per la Atlantic e la Regal nel '49. Solo di recente e' stata scoperta la sua data di morte (1959).
Euro
22,00
codice 2077053
scheda
Mctell blind willie Complete recorded works in chronological order volume 3
Lp [edizione] nuovo  mono  usa  1933  third man / document 
blues rnr coun
Copertina senza barcode, catalogo TMR181. Uscito nel 2013, questo album contiene diciannove brani del grande bluesman cieco della Georgia registrati fra il 18 ed il 21 settembre del 1933 per la ARC e per la Vocalion; ben UNDICI dei diciannove brani erano INEDITI fino a questa pubblicazione, terzo volume di una serie di quattro album che insieme compilano le incisioni complete di McTell prima del 1949; un'occasione per accostarsi alla musica di uno dei maggiori interpreti del blues acustico del sud degli Stati Uniti, sul piano di gente come Charley Patton e Robert Johnson. Qui di seguito la scaletta, con date di incisione, tutte effettuate a New York. Brani incisi il 18/9/1933: ''You was born to die'' (inedito), ''Dirty mistreater'' (inedito), ''Lord have you mercy if you please'', ''Don't you see how this world made a change'', ''Savannah mama'', ''Broke down engine'', ''Broke down engine no. 2 (take 1)'' (inedito), ''Broke down engine no. 2 (take 3)'' (inedito), ''My baby's gone''; brani incisi il 19/9/1933: ''Love-makin' mama (take 1)'' (inedito), ''Love-makin' mama (take 2)'' (inedito), ''Death room blues (take 1)'' (inedito), ''Death room blues (take 2)'' (inedito), ''Death cell blues'', ''Lord, send me an angel (take 1)'' (inedito), ''Lord, send me an angel (take 1)'' (inedito); brani incisi il 21/9/1933: ''B and O blues no. 2 (take 1)'', ''B and O blues no. 2 (take 2)'' (inedito), ''Weary hearted blues''. Nato a Thomson in Georgia nel 1901 e cieco fin dalla nascita, Blind Willie McTell e' stato uno dei grandi del blues anteguerra. Di scuola east coast, chitarrista e cantante dotato di una voce alta e leggermente nasale, esordisce su disco nel '27 per la Victor di Atlanta. Dopo una intensa attivita' discografica per tutti gli anni '30 (Victor, Columbia, Okeh, Vocalion e Decca), nel '40 incontra Alan Lomax e incide brani per la Library of Congress. A suo agio sia con il "fingerpicking" che con il "bottleneck", molto attivo come musicista di strada, ruoto' per tutti gli anni '40 intorno al ristorante Pig' n' Whistle di Atlanta, in seguito divenuto famoso. Riprese ad incidere per la Atlantic e la Regal nel '49. Solo di recente e' stata scoperta la sua data di morte (1959).
Euro
22,00
codice 2077051
scheda
Mctell blind willie trying to get home - 1949
Lp [edizione] nuovo  mono  usa  1949  sutro park 
blues rnr coun
Vinile da 180 grammi, copertina cartonata. Ristampa del 2011 ad opera della Sutro Park, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato dalla Biograph Records nel 1974, questo album vede il grande bluesman in eta' piu' matura rispetto alle sue storiche incisioni degli anni '30; Incisi nel 1949 ad Atlanta con insieme a Curley Weaver (chitarra, voce narrante, accordion), gli undici brani qui presenti includono un buon numero di pezzi di musica gospel (quasi tutta la prima facciata), accanto a canzoni dai temi piu' mondani e blues. Questa la scaletta: ''Hide me in the bosom'', ''Honey it must be love'', ''Sending up my timber (take 1)'', ''Sending up my timber (take 2)'', ''Lord have mercy if you please'', ''It's my desire'', ''Trying to get home'', ''Don't forget it'', ''Good little thing'', ''You can't get stuff no more'', ''Pal of mine (take 2)''. Nato a Thomson in Georgia nel 1901 e cieco fin dalla nascita, Blind Willie McTell e' stato uno dei grandi del blues anteguerra. Di scuola east coast, chitarrista e cantante dotato di una voce alta e leggermente nasale, esordisce su disco nel '27 per la Victor di Atlanta. Dopo una intensa attivita' discografica per tutti gli anni '30 (Victor, Columbia, Okeh, Vocalion e Decca), nel '40 incontra Alan Lomax e incide brani per la Library of Congress. A suo agio sia con il "fingerpicking" che con il "bottleneck", molto attivo come musicista di strada, ruoto' per tutti gli anni '40 intorno al ristorante Pig' n' Whistle di Atlanta, in seguito divenuto famoso. Riprese ad incidere per la Atlantic e la Regal nel '49. Solo di recente e' stata scoperta la sua data di morte (1959).
Euro
24,00
codice 3504957
scheda
Memphis minnie Down home girl
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1929  night 
blues rnr coun
Copertina senza codice a barre, label in bianco e nero, catalogo NR03. Pubblicata nel 2017 dalla Night Records, questa raccolta compila sedici brani incisi dalla cantante e chitarrista blues Memphis Minnie insieme a diversi sidemen (spesso accompagnata dal chitarrista Little Son Joe, suo consorte dal 1942), fra il 1929 ed il 1953; in alcuni episodi del 1929 / 30 è accompagnata dal bluesman Kansas Joe McCoy, talentuoso chitarrista, all'epoca marito di Minnie (riportato da alcune fonti come il suo primo consorte); fra l'altro i due furono autori del brano ''When the levee breaks'' nel 1929, che sarebbe poi stato rielaborato in chiave hard rock dai Led Zeppelin nel loro quarto album (1971). Queste incisioni danno modo di apprezzare il celebrato stile chitarristico di Memphis Minnie, capace di farsi rispettare nell'ambiente maschile dei bluesmen. Questa la scaletta: "Down home girl" (1949), "Night watchman blues" (1949), "Broken heart" (11/7/52), "Lake michigan" (11/7/52), "Kissing in the dark" (5/10/53), "World of trouble" (5/10/53), "Conjur man" (11/7/52), "Moaning blues" (26/2/46), "I'm so glad" (26/2/46), "I'm not a bad girl" (12/12/41), "In my girlish days" (12/12/41), "Boy friend blues" (27/6/40), "My baby don't want me no more" (17/6/37), "Moonshine" (12/11/36), ''Bumble bee'' (20-21/2/30), "Frisco town" (18/6/29). Leggendaria interpete del canto e della chitarra blues, Memphis Minnie (vero nome Lizzie Douglas, 1897-1973) è stata una vera e propria ''blueswoman'', interprete di un blues esterno a quello della tradzione vaudeville e quindi in linea di massima appannaggio maschile; Minnie seppe tuttavia farsi rispettare come musicista sia dai discografici che dal pubblico, oltreché dai colleghi: Big Bill Broonzie disse di lei che era la miglior chitarrista femminile che avesse mai sentito. Il suo stile, sebbene avesse lontane radici nel profondo sud rurale degli Stati Uniti, è però inserito dalla critica nell'ambito del Chicago blues. La sua carriera durò quattro decenni, dagli anni '20 alla fine degli anni '50, fruttando una vasta produzione discografica e generando una significativa influenza su generazioni successive di musicisti blues.
Euro
19,00
codice 2127603
scheda

Page: 3 of 6


Pag.: oggetti: