Hai cercato: dall'anno 80 all'anno 89 --- Titoli trovati: : 7564
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Wreckless eric
Big smash
LP2 [edizione] originale stereo uk 1980 stiff
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
Doppio album, prima stampa inglese, copertina (con diversi segni di invecchiamento) apribile semilucida senza barcode, inner sleeve neutre nere con sagomatura al centro e sul lato di apertura, label custom rossa ed arancio con artwork diverso su ciascuna delle quattro facciate, scritte nere e bianche, catalogo SEEZ21, scritta "steeve..." incisa sul trail off della quarta facciata. Pubblicato dalla Stiff nel febbraio del 1980 in Gran Bretagna, dove giunse al 30esimo posto in classifica, e nell'aprile dello stesso anno negli USA, il terzo album, uscito dopo ''The wonderful world of...'' (1978) e prima di ''Le beat electrique'' (1989). Wreckless Eric realizza qui un lavoro dai toni leggermente piu' morbidi, anche nell' humor dei suoi testi, rispetto ai dischi precedenti, mantendendo comunque un sound energico ed una vena qua' e la' intrigantemente bizarra. Nato come Eric Goulden nel 1950 a Newhaven in Inghilterra, Wreckless Eric si fa le ossa nel corso degli anni '70 nel circuito del pub rock, finche' l'esplosione del punk nel 1977 non lo vede pubblicare il primo singolo ''Whole wide world'', prodotto da Nick Lowe, con la Stiff: il 7'' diventa una piccola hit negli ambienti punk ed Eric incide l'anno successivo il primo eponimo album. L'approccio eclettico ed ironico, che e' indubbiamente vicino anche al punk ma si contamina con altri stili come il pop ed il rock'n'roll, lo fa accostare a personaggi come Ian Dury; le sue esibizioni sono note per il folle e comico atteggiamento da ubriaco di Eric sul palco e dietro le quinte. Dopo un tentativo di ampliare la sua audience con il terzo album ''Big smash'' (1980), Wreckless Eric si ritira dalle scene per alcuni anni, per poi riapparire nel 1984 con i Captains Of Industry e due anni dopo con i Len Bright Combo; nel 1988 riprende ad incidere con il proprio vecchio nome d'arte e nel 1993 pubblica l'eloquente lp ''the Donovan of trash''. Ormai un personaggio di culto, gli anni successivi lo vedono proseguire la sua attivita' musicale in modo sporadico.
Wreckless eric
Big smash
Lp [edizione] originale stereo por 1980 stiff
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio portoghese, copertina lucida fronte retro senza barcode, label azzurra con bordo biancom scritte nere e logo Stiff bianco e nero in alto, catalogo SEEZ21NP. Pubblicato dalla Stiff nel febbraio del 1980 in Gran Bretagna, dove giunse al 30esimo posto in classifica, e nell'aprile dello stesso anno negli USA, il terzo album, uscito dopo ''The wonderful world of...'' (1978) e prima di ''Le beat electrique'' (1989). Wreckless Eric realizza qui un lavoro dai toni leggermente piu' morbidi, anche nello humor dei suoi testi, rispetto ai dischi precedenti, mantendendo comunque un sound energico ed una vena qua' e la' intrigantemente bizarra. Nato come Eric Goulden nel 1950 a Newhaven in Inghilterra, Wreckless Eric si fa le ossa nel corso degli anni '70 nel circuito del pub rock, finche' l'esplosione del punk nel 1977 non lo vede pubblicare il primo singolo ''Whole wide world'', prodotto da Nick Lowe, con la Stiff: il 7'' diventa una piccola hit negli ambienti punk ed Eric incide l'anno successivo il primo eponimo album. L'approccio eclettico ed ironico, che e' indubbiamente vicino anche al punk ma si contamina con altri stili come il pop ed il rock'n'roll, lo fa accostare a personaggi come Ian Dury; le sue esibizioni sono note per il folle e comico atteggiamento da ubriaco di Eric sul palco e dietro le quinte. Dopo un tentativo di ampliare la sua audience con il terzo album ''Big smash'' (1980), Wreckless Eric si ritira dalle scene per alcuni anni, per poi riapparire nel 1984 con i Captains Of Industry e due anni dopo con i Len Bright Combo; nel 1988 riprende ad incidere con il proprio vecchio nome d'arte e nel 1993 pubblica l'eloquente lp ''the Donovan of trash''. Ormai un personaggio di culto, gli anni successivi lo vedono proseguire la sua attivita' musicale in modo sporadico.
Wretched
finira' mai? (+2 inserts)
7"ep [edizione] originale stereo ita 1984 autoproduzione
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
Ep in formato 7", l' originale molto rara tiratura, per la seconda volta nel nostro catalogo, dello storico secondo 7" della harcore band di Milano, copertina con moderati segni di invecchiamento ma alcune piccole scritte a penna biro cancellate con un pennarello nero sul fronte), completa dei due originari inserti apribili, etichetta custom in bianco e nero, foro al centro piccolo. Pubblicato nel marzo 1984, totalmente autoprodotto, realizzato dopo alcuni cambiamenti nella line up, il disco rappresento' una maturazione sorprendente e straordinaria nella musica della band rispetto al precedente "In nome del oloro potere tutto e' stato fatto"; nei cinque brani contenuti ("Mai arrendersi" / "Questa e' la mia vita" / "Finira' mai?" / "Senza fine" / "Nelle loro mani"), senza perdere nulla nella ferocia del proprio violentissimo impatto, i Wretched rivelano il desiderio di trascendere i limiti musicalmente ristretti dell' hardcore, e ci riescono con risultati straordinari che non possono non far pensare ai primi Husker Du, con una musica imprevedibile e corrosiva, di impatto ancora piu' devastante, segnata da una chitarra al vetriolo, e da testi piu' urlati che cantati, con liriche fortemente politicizzate, scagliate contro il consumismo, il potere ed antimilitariste. Ancora un album, un mini ed un ultimo singolo nel 1988 consegneranno definitivamente la band al mito dell hardcore piu' estremo, inseguito dai collezionisti di tutto il mondo proprio per la sua inaudita ferocia.
Wretched
Libero e selvaggio (1982/88 singles and eps)
lp [edizione] originale stereo eu 1982 agipunk
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophnaata, l' originale stampa, nella versione in vinile nero, copertina apribile senza barcode, corredata di inner sleeve con testi e foto, etichetta custom in bianco e nero, catalogo AGI00; pubblicato nel febbraio del 2017, questo album contiene ben 21 brani, ovvero (per la prima volta raccolti ufficialmente) tutti quelli contenuti nei rarissimi singoli ed eps pubblicati tra il 1982 ed il 1988 dalla storica hardcore band italiana di Milano, amatissima in tutto il mondo. I primi sei brani sono quelli dello storico 7" split con gli Indigesti, autoprodotto nel 1982, i successivi otto brani sono quelli del primo disco in proprio, il 7"ep autoprodotto "In Nome Del Loro Potere Tutto E' Stato Fatto...", del 1983; quindi i cinque brani del 7"ep Finira' Mai?" del 1984 (sempre autoprodotto), ed infine i due brani del 7" "In Controluce" del 1988. Brani straordinariamente veloci e soprattutto di rara ferocia, vero e proprio prototipo di un hardcore italiano che proprio per la sua estrema violenza, di impatto davvero devastante, e' divenuto famoso nel mondo, rendendo dischi come quelli dei Wretched preda dei collezionisti in tutto il globo. Un hardcore violentissimo, accompagnato dai testi piu' urlati che cantati, con liriche fortemente politicizzate, scagliate contro il consumismo, il potere ed antimilitariste, vicini "idealmente" e musicalmente agli inglesi Discharge.
Wright gary (art, spooky tooth)
Right place
Lp [edizione] originale stereo ger 1981 warner bros
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Copia ancora incellophanata, prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve con testi e sagomatura sugli angoli superiori, label bianca con righe grigie orizzontali, scritte nere, logo Warner Bros rosso e argento in alto, scritte lungo la circonferenza su due righe, catalogo WBK56919. Pubblicato nel 1981 dalla Warner Bros in Europa e negli USA, dove giunse al 79esimo posto in classifica, l'ottavo album solista (inclusa la colonna sonora di ''Benjamin''), successivo a ''Headin' home'' (1979) e precedente ''Who I am'' (1988). Prodotto da Gary Wright e Dean Parks, che contribuisce alle incisioni anche come multistrumentista, e' un lavoro di AOR pop dal suono ormai proiettato nel mainstream anni '80, con tastiere in preminenza, armonie vocali accattivanti e morbide, che pero' non fu premiato dalle classifiche se non con il singolo ''Really wanna know you'', giunto al sedicesimo posto nella billboard hot 100. Gary Wright , gia' con gli Art e gli Spooky Tooth, e' un musicista americano nato nel New Jersey, ma divenuto celebre in Inghilterra dove arriva con la sua band, il gruppo soul/rock New York Times, per un tour europeo, per poi rimanere in pianta stabile a Londra nell'estate del 1967. Qui il boss della Island Chris Blackwell lo scopre e Wright entra nel giro della Island, divenendo un membro degli Art e poi dopo il loro cambiamento di nome in Spooky Tooth, con i quali rimane per i primi tre album prima di lascitare nel 1970 per dedicarsi prima alla produzione con Splinter e Tim Rose e poi al lavoro di studio con George Harrison, Ringo Starr ed i Badfinger, tra gli altri. La sua carriera solista sara' ricca di soddisfazioni critiche ma con scarso riscontro commerciale, con una musica che si basava su un potente organo e chitarre in stile tipicamente progressive; dopo essere rientrato negli Spooky Tooth e nuovamente uscitone nel 1974, firma un contratto con la Warner Brothers e fa uscire l'album ''Dream Weaver'' nel 1975, che finalmente gli garantisce un moderato successo, in particolare negli Stati Uniti.
Wyatt Robert
nothing can stop us
lp [edizione] nuovo stereo usa 1982 domino
rock 60-70
rock 60-70
Edizione in vinile pesante, con incluso il coupon per il download dell'album. Copertina pressoche' identica alla prima tiratura del 1982, come le primissime copie pressate all' epoca senza il brano ''Shipbuilding'' che fu aggiunto posteriormente nello stesso anno, corredata di inner sleeve rossa e verde. Pubblicato in Inghilterra nell'aprile del 1982 dopo ''Ruth is stranger than richard'' e prima di "Old Rottenhat'', non entrato in classifica ne' in UK ne' in USA, giunto pero' al quarto posto delle classifiche indipendenti inglesi. Il quarto album, documenta il fondamentale periodo Rough Trade, tra il marzo del 1980 e l'agosto del 1981, in cui Wyatt incise solo quattro 45 giri, geniali capolavori (tutti qui inclusi con aggiunti due brani inedito). Tutti i brani sono supportati dalla meravigliosa voce di Robert Wyatt qui particolarmente velata di profonda tristezza. Ecco la scaletta con le note: ''born again cretin'' (inedito), ''at last i'm free'' (singolo del novembre 1980), ''caimanera'' (singolo del marzo 1980), ''grass'' (singolo dell' agosto 1981), ''stalin wasn't stallin'' (singolo del febbraio 1981), red flag'' (inedito), ''strange fruit'' (singolo del novembre 1980), ''arauco'' (singolo del marzo 1980), ''trade union'' (singolo del novembre 1980), ''stalingrad'' (singolo del febbraio 1981).
Wyatt Robert
Old rottenhat
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1985 domino
rock 60-70
rock 60-70
ristampa, inner sleeve, copertina pressocche' identica a quella della prima tiratura. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre 1985 prima di "Dondestan" e dopo "Work in progress" non entrato nelle classifiche Uk, ne' in quelle Usa. Il quinto album. Wyatt dichiaro' all epoca dell'uscita di questo album che si trattava di "a conscious attempt to make un-misusable music", ovvero, un album che NON potesse essere trasmesso dalla radio ufficiale statunitense Voice of America. In effetti, la visione politica di Wyatt, impegnatissimo nel periodo, in battaglie a favore dei piu' deboli in tutto il mondo, non si confaceva comunque molto alla radio di stato americana, i temi trattati nei brani sono l' imperialismo, la tragedia di Timor East, la ascesa delle ideologie del radicalismo di destra negli Usa ed in Europa, il terzomondismo. Il lavoro nasce dopo che negli anni precedenti Wyatt si era concentrato soprattutto sulle covers, o meglio, trasfigurazioni, di brani atipici ed eclettici non rock e spesso non appartenenti alla tradizione ne' euroopea ne' statunitense, ma in questo lavoro invece l'artista torna al clima malinconico e nebbioso tipicamente inglese che vede la tastiera e la voce in grande risalto. Si tratta di un opera al solito magnifica, con brani intensi fino allo struggimento e carichi di pulsioni, idee, riflessioni, registrato pressoche' in solitudine tra il 1984 ed il 1985 in Inghilterra, e' un' opera magistrale e straordinariamente intensa, non ci sono brani minori o inutili in questo album, ma vi figurano invece alcune delle piu' belle canzoni che Wyatt abbia mai scritto, tra queste: ''alliance'', ''united states of amnesia'', 'speechless'', ''the age of self ''.
Wyatt robert
Peel Sessions (10th september 1974)
12'' [edizione] originale stereo uk 1987 rough trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ep in formato 12", prima davvero molto rara stampa inglese, copertina con effetto metallizzato/rame in rilievo "textured" fronte e retro, senza barcode, etichetta bianca nera e grigia, catalogo SFPS037, copia corredata di inserto-booklet apribile di quattro pagine con recensioni da altre uscite della Strange Fruit (scritte da Shaun Phillips di Sounds) ed immagini. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1987, giunto al 37esimo posto delle classifiche indie inglesi, contiene straordinarie registrazioni effettuate per il programma radiofonico della BBC condotto su Radio One da John Peel, il 10 settembre del 1974, poco dopo l' uscita del secondo epocale album" Rock Bottom", e messe in onda il 26 settembre dello stesso anno. I brani, registrati come di consueto live in studio, vedono quattro spettrali versioni di ''Soup Song'' (rielaborazione di "Slow Walkin' Talk", brano nel repertorio dei Wylde Flower, composta da Brian Hopper, e gia' registrata da Wyatt nel 1968 con Jimi Hendrix al basso, e poi registrata in studio per essere inserita nel terzo album di Wyatt "Ruth Is Stranger Than Richard"), ''Alifib'' (gia' su "Rock Bottom"), il singolo "I'm A Believer'' e ''Sea Song'' (gia' su "Rock Bottom"), registrate dal solo Wyatt accompagnato dalla leggendaria tastiera Riviera e dal pianoforte.
Wyatt Robert
robert wyatt (italian only)
lp [edizione] originale stereo ita 1982 base record
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
La prima stampa italiana, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) con l' originario indirizzo sul retro "Via Castiglione 109, Bologna, Italy, 534697 - Telex 511483", etichetta bianca e nera con logo rosso, nella versione con "Made in Italy" in basso a destra e con "Base Record" e non "A Base Record" sil alto lungo la circonferenza, catalogo RT0007. Pubblicato esclusivamente in Italia dalla Base Record nel 1981, questo album contiene otto brani, tratti dai fondamentali singoli originariamente usciti su Rough Trade in Inghilterra tra il marzo 1980 e l' agosto 1981; i Germania usci' nello stesso 1981 un 12" con quettro di questi brani, mentre solo nel 1982 in Inghilterra vennero raccolti, aggiungendo due inediti, in un album che avra' il titolo "Nothing Can Stop Us". Questo straordinaria fase artistica del grande artista inglese, la cui voce raggiunge forse qui la sua maggiore espressivita' ed intensita', sempre venata di profonda e commovente tristezza, non fu testimoniata da alcun album, il che rende indispesabile la conoscenza di questi brani (tra cui due, a dire il vero, accreditati non a Wyatt). Ecco la scaletta e la originaria pubblicazione dei brani: ''Caimanera'' (celeberrimo traditional cubano) e "Arauco" di Violetta Parra (i due brani del singolo del marzo 1980), ''Stalin wasn't stallin'' gospel del Golden Gate Quartet (singolo del febbraio 1981), ''Grass'' di Ivor Cutler, originariamente intitolata "Go and Sit upon the Grass" (singolo dell' agosto 1981), ''Strange fruit'' (struggente cover del brano portato al successo da Billie Holiday) e ''At last i'm free'', geniale cover del brano degli Chic (i due brani del singolo del novembre 1980), ''Trade union song'' (b-side di "Grass", ed accreditata a Disharhi), ''Stalingrad'' (b-side di "Stalin Wasn't Stalling", ed accreditata a Peter Blackman).
Wyatt Robert
Theatre royal drury lane
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1981 domino
rock 60-70
rock 60-70
Doppio lp in vinile pesante corredato di inserto in cartoncino blu e rosa, etichette custom blu e rosa. Si tratta della bella uscita del 2008, per la prima volta in vinile, in versione ampliata dell'album uscito in veste semiufficiale nel 1981 in 500 copie, noto come "Las Vegas Fandango, con nastri forniti da Wyatt stesso, contenente la registrazione dell'ultimo vero concerto tenuto da Wyatt, al Drury Lane Theatre di Londra l' 8 settembre del 1974, con Fred Frith, Nick Mason, Mike Oldfield, Dave Stewart, Hugh Hopper, Julie Tippets. Il concerto, rimasto nella storia della musica rock come uno dei piu' memorabili e avvincenti live di tutto il decennio, propone una scaletta da brividi, con versioni spesso dilatatissime e irriconoscibili di classici brani di Wyatt. Ecco la scaletta completa del concerto, che comprende anche l 'introduzione fatta da John Peel: Dedicated to you but you weren't listening, Memories, Sea song, A last straw, Little red riding hood, Alife, Alifib, Mind of child, Instant pussy, Signed curtain, Calyx, Little red Robin Hood hit the road, I'm a believer.
Wyatt robert / peter blackman
stalin wasn't stalling / stalingrad
7" [edizione] originale stereo uk 1980 rough trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Singolo in formato 7", l' originale stampa inglese, coperitna in cartoncino, flipback su due lati sul retro e con sagomatura sul lato di apertura per il disco, posta in alto, etichetta custom gialla e rossa, foro al centro piccolo, catalogo RT046, "I JUST WANNA BE YOUR TEDDY BEAR" e "STEEL-SKIN" incisi sul trail off delle rispettive facciate. Pubblicato nel gennaio del 1981 dalla Rough Trade in Inghilterra, il singolo contiene sul alto A la cover del brano di Bill Johnson "Stalin wasn't stalling", un omaggio in parte disincantato al Partito Comunista inglese, di cui è membro l' ex batterista dei Soft Machin, e sul lato B, una poesia-discorso di Peter Blackman su Stalingrado. Il disco fa parte della trilogia comunista a 45 giri di Wyatt. In copertina una foto scattata in USSR nel 1945 da Yevgeni Khaldei con "un mucchio di elmetti", sul retro copertina una citazione da A.J.P. Taylor. Decisamente un disco esemplare ed emblematico!
Wyman bill (rolling stones)
(Si si ) je suis un rock star (promo!)
Lp [edizione] promozionale stereo usa 1981 a&m
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
rara stampa promozionale USA, copertina (con qualche segno di invecchiamento) senza barcode, che indica come B-side il brano ''Rio de Janeiro'' (ma sul vinile e sulla label di questa stampa promo sono presenti solo due versioni della title track, mentre ''Rio de Janeiro'' e' assente), label grigio/argento con grande logo A&M oro/marrone e scritte nere, logo Ripple a destra, scritta ''promotion copy – not for sale'' lungo il bordo in alto, catalogo SP-12041. Pubblicato nel 1981 dalla A&M in Gran Bretagna, dove giunse al 14esimo posto in classifica, e negli USA, il primo singolo tratto dal terzo eponimo album solista del bassista dei Rolling Stones. Questa edizione 12'' contiene due versioni di '' (Si Si ) Je Suis Un Rock Star'', entrambe di durata diversa rispetto a quella inserita nel sopracitato album, una infatti arriva quasi a 7 minuti e mezzo, l'altra e' invece lunga poco piu' di tre minuti. La canzone e' molto lontana dallo stile rollingstoniano, e' si presenta quasi come una ''novelty song'', eccentrica e leggera.
Wyman bill (rolling stones)
bill wyman
lp [edizione] originale stereo uk 1982 a&m
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa inglese, con copertina semilucida senza barcode con timbro dorato promozionale sul retro, etichetta grigia/argento con logo marrone. Il terzo album solista del bassista dei Rolling Stones, uscito nell' aprile del 1982 e giunto al 55esimo posto delle classifiche inglesi, non entrato in quelle americane, pubblicato dopo "Stone Alone" e prima della partecipazione alla colonna sonora del film "Green Ice". Bill Wyman da' qui la migliore rappresentazione della sua miscela di rock & roll e humor cinico, in un lavoro interessante che realizza una buona commistione tra influenze diverse, tra 60's e 70's, con sonorita' pero' decisamente moderne, talora influenzate dalla new wave. Invece di utilizzare la classica all stars band che peraltro dominava i suoi passati lavori, suona tutto da solo tranne che per la batteria ed alcuni interventi di rari ospiti. Tra i brani la celebre "Si, Si, Je Suis Un Rock Star". Un disco interessante ed assai originale, molto diverso dall' altro materiale da lui pubblicato.
Wyman bill (rolling stones)
Green ice
lp [edizione] originale stereo uk 1981 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa Inglese, copertin ain cartoncino liscio fronte retro, etichetta rossa con logo bianco e nero in alto e 'stereo 33'' per esteso in orizzntale. pubblicato in Inghilterra nel maggio 1981 dopo ''stone Alone'' e prima di Bill Wyman'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. il terzo album. La colonna sonora del film 'Green Ice' con Ryan O'Neal, Anne Archer ed Omar Sharif , include l' hit single Si Si Je Suis Un Rock Star ed altri bani che wyman ha scritto espresamente per il film, con l'eccezione di 'Emerald Walz' composta da Terry Tayor.
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Ain' t love grand
Lp [edizione] originale stereo ita 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la prima stampa italiana, copertina senza barcode, label rossa e nera. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed i difetti dell' album ma resta un episodio memorabile, come "My Soul Cires Your Name", l' intensa "Around My Heart"la tirata e bella, una "LIttle Honey" scritta da John Doe con Dave Alvin dei Blasters, e la conclusiva, "Supercharged", piu' legata al sound dei dischi precedenti. E c'e' anche una cover di "All or Nothing" degli Small Faces.
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Ain' t love grand
Lp [edizione] originale stereo ger 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
la prima stampa europea, pressata in Germania, copertina (con una piccola abrasione in alto a destra in corrispondenza probabilmente dell' asportazione di una piccola etichetta adesiva) con barcode, label rossa e nera. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed i difetti dell' album ma resta un episodio memorabile, come "My Soul Cires Your Name", l' intensa "Around My Heart"la tirata e bella, una "LIttle Honey" scritta da John Doe con Dave Alvin dei Blasters, e la conclusiva, "Supercharged", piu' legata al sound dei dischi precedenti. E c'e' anche una cover di "All or Nothing" degli Small Faces.
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Ain' t love grand
Lp [edizione] originale stereo usa 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora avvolta nel cellophane (apeto) e con cut promozionale sulla costola superiore della copertina, prima stampa USA, copertina con barcode, label rossa e nera con scritte argento al centro e bianche lungo il bordo, logo Elektra bianco e rosso in alto, catalogo 60430-1. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed i difetti dell' album ma resta un episodio memorabile, come "My Soul Cires Your Name", l' intensa "Around My Heart"la tirata e bella, una "LIttle Honey" scritta da John Doe con Dave Alvin dei Blasters, e la conclusiva, "Supercharged", piu' legata al sound dei dischi precedenti. E c'e' anche una cover di "All or Nothing" degli Small Faces.
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ain' t love grand (white label promo!)
Lp [edizione] promozionale stereo usa 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
la rara stampa promozionale CON "WHITE LABEL PROMO", etichetta bianca promozionale, e timbro dorato promozionale sul retro, copertina con lievi segni di invecchiamento, catalogo 60430-1, copia ancora fornita della originaria busta interna della Elektra, rossa e nera. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed i difetti dell' album ma resta un episodio memorabile, come "My Soul Cires Your Name", l' intensa "Around My Heart"la tirata e bella, una "LIttle Honey" scritta da John Doe con Dave Alvin dei Blasters, e la conclusiva, "Supercharged", piu' legata al sound dei dischi precedenti. E c'e' anche una cover di "All or Nothing" degli Small Faces.
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ain' t love grand (white label promo!)
LP [edizione] promozionale stereo usa 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la rara stampa promozionale CON "WHITE LABEL PROMO", etichetta bianca promozionale, e timbro dorato promozionale sul retro. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed
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Live at the whisky a go-go
lp2 [edizione] originale stereo usa 1988 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, E CON ADESIVO DI PRESENTAZIONE SUL CELLOPHANE, l' originale stampa americana, copertina (con cut promozionale in alto a sinistra) lucida fronte retro con barcode, label nera in alto e rossa in basso, catalogo 9 60788-1 sulla copertina, 60788-1 sull' etichetta. Il bellissimo doppio album, pubblicato nel maggio del 1988 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, giunto al numero 175 delle classifiche americane, contiene ventiquattro brani (tre in piu' rispetto all' edizione in cd), tratti da tre esibizioni dal vivo effettuate il 13, 15 e 16 dicembre del 1987 al Whisky A Go-Go di Los Angeles, la' dove la loro carriera aveva avuto inizio 10 anni prima. Per quanto dischi come "Ain't Love Grand" e "See How We Are" meritino una rivalutazione, QUESTI X sono quelli dei primi lavori, ovvero senza dubbio alcuno la piu' grande punk rock'n'roll band che abbia mai calcato le scene: i brani sono secchi e tiratissimi, l' esecuzione di quelle che non si dimenticano, e certo non lo avranno fatto gli spettatori di questo concerto organizzato per il decennale della band, non a caso con una scaletta magnifica che attinge soprattutto dai primi lavori della band (ma anche i brani piu' recenti acquisiscono nuova luce in queste versioni...); e ci sono anche due episodi inediti: "Skin Deep Town" e "So Long", entrabe dai forti accenti country, e la prima non a caso ripresa anni dopo dai Knitters (progetto parallelo degli X dedito a sonorita' country-roots). Ecco i brani, giusto per intendersi: Los Angeles, In This HouseThat I Call Home, The New World, Around My Heart, Surprise Surprise, Beacause I Do, Burning House Of Love, My Goodness, Blue Spark, The Once Over Twice, In The Time It Takes, Devil Doll, Hungry Wolf, Just Another Perfect Day, Unheard Music, Riding With Mary, The World's A Mess, True Love, White Girl, Skin Deep Town, So Long (cober da Woody Guthrie), The Call of the Wreckin' Ball (dal repertorio del progetto parallelo Knitters), Year One e Johny Hit and Run Paulene. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
Live at the whisky a go-go
lp2 [edizione] originale stereo usa 1988 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa americana, copertina (con piccolo cut promozionale in basso a destra) lucida fronte retro con barcode, label nera in alto e rossa in basso, catalogo 9 60788-1 sulla copertina, 60788-1 sull' etichetta. Il bellissimo doppio album, pubblicato nel maggio del 1988 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, giunto al numero 175 delle classifiche americane, contiene ventiquattro brani (tre in piu' rispetto all' edizione in cd), tratti da tre esibizioni dal vivo effettuate il 13, 15 e 16 dicembre del 1987 al Whisky A Go-Go di Los Angeles, la' dove la loro carriera aveva avuto inizio 10 anni prima. Per quanto dischi come "Ain't Love Grand" e "See How We Are" meritino una rivalutazione, QUESTI X sono quelli dei primi lavori, ovvero senza dubbio alcuno la piu' grande punk rock'n'roll band che abbia mai calcato le scene: i brani sono secchi e tiratissimi, l' esecuzione di quelle che non si dimenticano, e certo non lo avranno fatto gli spettatori di questo concerto organizzato per il decennale della band, non a caso con una scaletta magnifica che attinge soprattutto dai primi lavori della band (ma anche i brani piu' recenti acquisiscono nuova luce in queste versioni...); e ci sono anche due episodi inediti: "Skin Deep Town" e "So Long", entrabe dai forti accenti country, e la prima non a caso ripresa anni dopo dai Knitters (progetto parallelo degli X dedito a sonorita' country-roots). Ecco i brani, giusto per intendersi: Los Angeles, In This HouseThat I Call Home, The New World, Around My Heart, Surprise Surprise, Beacause I Do, Burning House Of Love, My Goodness, Blue Spark, The Once Over Twice, In The Time It Takes, Devil Doll, Hungry Wolf, Just Another Perfect Day, Unheard Music, Riding With Mary, The World's A Mess, True Love, White Girl, Skin Deep Town, So Long (cober da Woody Guthrie), The Call of the Wreckin' Ball (dal repertorio del progetto parallelo Knitters), Year One e Johny Hit and Run Paulene. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
Live at the whisky a go-go
lp2 [edizione] originale stereo usa 1988 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa americana, copertina lucida fronte retro con barcode, label nera in alto e rossa in basso, catalogo 9 60788-1 sulla copertina, 60788-1 sull' etichetta. Il bellissimo doppio album, pubblicato nel maggio del 1988 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, giunto al numero 175 delle classifiche americane, contiene ventiquattro brani (tre in piu' rispetto all' edizione in cd), tratti da tre esibizioni dal vivo effettuate il 13, 15 e 16 dicembre del 1987 al Whisky A Go-Go di Los Angeles, la' dove la loro carriera aveva avuto inizio 10 anni prima. Per quanto dischi come "Ain't Love Grand" e "See How We Are" meritino una rivalutazione, QUESTI X sono quelli dei primi lavori, ovvero senza dubbio alcuno la piu' grande punk rock'n'roll band che abbia mai calcato le scene: i brani sono secchi e tiratissimi, l' esecuzione di quelle che non si dimenticano, e certo non lo avranno fatto gli spettatori di questo concerto organizzato per il decennale della band, non a caso con una scaletta magnifica che attinge soprattutto dai primi lavori della band (ma anche i brani piu' recenti acquisiscono nuova luce in queste versioni...); e ci sono anche due episodi inediti: "Skin Deep Town" e "So Long", entrabe dai forti accenti country, e la prima non a caso ripresa anni dopo dai Knitters (progetto parallelo degli X dedito a sonorita' country-roots). Ecco i brani, giusto per intendersi: Los Angeles, In This HouseThat I Call Home, The New World, Around My Heart, Surprise Surprise, Beacause I Do, Burning House Of Love, My Goodness, Blue Spark, The Once Over Twice, In The Time It Takes, Devil Doll, Hungry Wolf, Just Another Perfect Day, Unheard Music, Riding With Mary, The World's A Mess, True Love, White Girl, Skin Deep Town, So Long (cober da Woody Guthrie), The Call of the Wreckin' Ball (dal repertorio del progetto parallelo Knitters), Year One e Johny Hit and Run Paulene. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
Los angeles
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita in usa su Slash, e corredata dell' originario inserto. A pochi mesi di distanza dall'album dei Germs, la piccola etichetta locale Slash produce un altro degli album fondamentali degli '80, il primo della punk band di Los Angeles attiva dal '77 (e gia' autrice del singolo "Adult Books" nel '78 e della partecipazione alla storica raccolta "Yes L.A."), gia' da tempo vera band guida della scena di L.A.; prodotto da Ray Manzarek dei Doors, che vi suona anche l' organo qua e la' con grande efficacia (dei Doors gli X eseguono una infuocata cover di "Soul kitchen"), "Los Angeles" e' il disco della band piu' grezzo e selvaggio insieme al secondo "Wild Gift", prima della comunque apprezzabile svolta "roots", e contiene una serie di episodi davvero strepitosi, di intensita' a tratti dolorosa, a cui l' alternarsi ed il sovrapporsi delle voci di John Doe ed Exene Cervenka conferisce una rara potenza emotiva. Da citare almeno le aggressive e liriche a tempo stesso "Johnny Hit and Run Paulene" e "The World's a Mess; It's in My Kiss", l' indimenticabile "Nausea" (dove la voce della Cervenka ricorda a tratti quella di Siouxsie), l' anthem "Los Angeles", la lunga e cupa "The Unheard Music". Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
Los angeles (+ inner sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1980 fat possum
punk new wave
punk new wave
Ristampa con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in usa su Slash, e corredata di inner sleeve. A pochi mesi di distanza dall'album dei Germs, la piccola etichetta locale Slash produce un altro degli album fondamentali degli '80, il primo della punk band di Los Angeles attiva dal '77 (e gia' autrice del singolo "Adult Books" nel '78 e della partecipazione alla storica raccolta "Yes L.A."), gia' da tempo vera band guida della scena di L.A.; prodotto da Ray Manzarek dei Doors, che vi suona anche l' organo qua e la' con grande efficacia (dei Doors gli X eseguono una infuocata cover di "Soul kitchen"), "Los Angeles" e' il disco della band piu' grezzo e selvaggio insieme al secondo "Wild Gift", prima della comunque apprezzabile svolta "roots", e contiene una serie di episodi davvero strepitosi, di intensita' a tratti dolorosa, a cui l' alternarsi ed il sovrapporsi delle voci di John Doe ed Exene Cervenka conferisce una rara potenza emotiva. Da citare almeno le aggressive e liriche a tempo stesso "Johnny Hit and Run Paulene" e "The World's a Mess; It's in My Kiss", l' indimenticabile "Nausea" (dove la voce della Cervenka ricorda a tratti quella di Siouxsie), l' anthem "Los Angeles", la lunga e cupa "The Unheard Music". Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
More fun in the new world
Lp [edizione] originale stereo ger 1983 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, prima stampa europea di pressaggio tedesco, copia distribuita in Italia con adesivo import Siae bianco e rosso sul retro, a scopo promozionale (con dicitura "Omaggio Vietata Vendita" punzonata in alto a destra), copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve in carta sagomata sugli angoli superiori e con testi, label rossa con scritte in basso lungo il bordo su tre righe, logo Elektra bianco in alto, "Siae" riquadrato a sinistra, catalogo 96-0283-1. Il quarto album della grande punk rock band californiana di Los Angeles guidata da Exene Cervenka e John Doe. Uscito nel settembre del 1983, e giunto all' 86esimo posto della classifica americana, "More Fun in the New World" e' l' ultimo album della band che vede alla produzione l' ex Doors Ray Manzarek, quasi un membro aggiunto del gruppo sin dai tempi del primo epocale "Los Angeles", e soprattutto ne e' l' ultimo capolavoro, giacche' il successivo "Ain't Love Grand", due anni dopo, sebbene assai sottovalutato, esporra' al giudizio della critica e del pubblico una band ormai lontana dalla freschezza trascinante dei tempi migliori (benche' preceduto da "Poor Little Critter in the World", in cui Exene Cervenka, John Doe ed il batterista D.J. Donebrake, a nome Knitters, compirono un vero e proprio tuffo nella purezza delle sonorita' country che gia' qui' affiorano in piu' di una occasione). "More Fun..." e' pero' ancora un disco di grande bellezza, all' altezza di "Los Angels", "Wild Gift" e "Under The Big Black Sun"; di quest' ultimo prosegue il cammino verso una musica certo meno aggressiva e punk che nei primi lavori, ed ancora piu' esplicita nel suo richiamo alle "radici", caratterizzato da una maggiore immediatezza che avrebbe certo meritato un maggiore riscontro commerciale, ma senza rinunciare alla viscerale sincerita' di un songwriting ancora una volta straordinario, che da' vita a nuovi classici indimenticabili marchiati indelebilmente dagli splendidi intrecci vocali di Exene e John, come la magnifica "The New World", le aggressive ed ancora una volta graffianti "We' re Having Much More Fun" e "Make the Music Go Bang", la trascinante cover del classico rock'n'roll "Breathless" (portata al successo tra gli altri da Jerry Lee Lewis), per la gioia di Billy Zoom, chitarrista che non ha mai nascosto le sue radici rockabilly, l' immensa "I Must Not Think Bad Thouths", il cui crescendo emotivo e' davvero raro, o semplicemente il grande rock di "Drunk in My Past". La chiusura e' affidata ad un bizarro esperimento, che fece gridare allo scandalo i fans della band, "True Love Pt.2", dedicata a James Brown e George Clinton, dalle ritmiche smaccatamente funky e interpretabile come un divertito "scherzo" della band, che nulla toglie alla bellezza di un disco superbo.
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