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Parsons Alan project
the turn of a friendly card
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
ristampa pressoché identica all'originale, in vinile 180 grammi per audiofili. Pubblicato novembre del 1980 dopo ''Eve'' e prima di ''Eye in the sky'', giunto al numero 13 delle classifiche Uk ed al numero 38 di quelle Usa. Il quinto album. Contiene due delle piu' celebri canzoni del gruppo: "Time" e "Games People Play", anche se il centro dell'album e' da ricercarsi nella mini suite in 5 parti "The Turn of a Friendly Card", e rimane uno dei loro lavori migliori. Concept sul gioco d'azzardo come metafora dell' esistenza, si avvale alla voce di Lenny Zakatek e della collaborazione di Eric Woolfson. Leggendario personaggio, tecnico del suono straordinario, produttore, arrangiatore, fu alla consolle negli anni '60 agli Abbey Road studios e lavoro' con George Martin per "Abbey Road" dei Beatles e con i Pink Floyd di "Dark side of the moon" (sara' poi anche l' artefice dei suoni di ''Year of the cat'' di Al Stewart). Nel 1976 forma la sua band, di straordinario successo, a base di pop sinfonico con testi mistici e partiture epiche, che influenzeranno moltissimo tutto il pop degli anni '80.
Paternoster
Paternoster
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1972 now again
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa rimasterizzata, copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rarissima tiratura, con qualche modifica grafica sul retro. Gli austriaci Paternoster furono autori nel 1972 di un ricercato album eponimo, pubblicato in Austria nel 1972 dalla Cbs, rimasto il loro unico lp per decenni; si tratta di un lavoro sostanzialmente prog rock, con brani lunghi e complessi che lasciano ampio spazio ad assoli di chitarra sostenuti da tappeti sonori a base di organo, mentre le sonorita' mescolano i toni epici del progressive con atmosfere spesso spaziali e dilatate che ricordano i Pink Floyd. Questa estetica era già presente, embrionalmente, nella colonna sonora che i Paternoster incisero nel 1971 per il film "Die ersten tage", rimasta inedita fino al 2018.
Pearls before swine
these things too
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 Reprise
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima rara stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento) laminata fronte e retro, pressata da "Garrod & Lofthouse" etichetta Reprise tricolore, catalogo RSLP6364. Pubblicato in Usa nel 1969 dopo ''Balaklava'' e prima di "Use of Ashes'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il terzo album. Lavoro non troppo dissimile dal geniale ed ispiratissimo folk-rock-psichedelico dei primi due albums, e' in sostanza il primo solo di Tom Rapp, infatti gli originali Pearls Before Swine non esistono piu', e Rapp lavora con una serie di nuovi musicisti, con una line up che accredita il solo Wayne Harley reduce dalla vecchia formazione, la moglie Elisabeth Joosten Rapp e l' ex Cryan Shames Jim Fairs, mentre tra gli altri musicisti accreditati ci sono anche il Seatrain Richard Greene al violino e la batteria affidata al jazzista Grady Tate. Il disco vede arrangiamenti molto piu' curati rispetto ai primi lavori su Esp, anche a causa del fatto che questa volta il musicista lavora per una major, la Reprise, con studio e tempo a disposizione; vi figurano fiati, archi, celeste, cupe orchestrazioni notturne, effetti sonori e parlati al contrario di Elisabeth Rapp. Il disco, che presenta un unico brano non originale, la cover di Bob Dylan "I Shall Be Released", presenta varie bizzarrie, un brano eseguito in due diverse versioni ("Frog in the Window"), riferimenti criptici, etc., e si rivela un capitolo ancora una volta affascinante e dall'indiscusso carisma e mistero. Tom Rapp nacque nel Nord Dakota, ma trascorse gli anni della crescita tra il Minnesota, la Pennsylvania e la Florida. Cantautore folk delicato e personalissimo, anche dal punto di vista vocale, interessato all' arte ed alla letteratura europee, organizzo' la prima formazione dei Pearls Before Swine ricorrendo ad amici e compagni di studio; ma piuttosto che di un gruppo vero e proprio si trattava di un progetto personale di Rapp: una sola loro esibizione e' riportata fino al '71, ed i dischi a loro nome furono registrati con continui cambiamenti d' organico. Nel '65 un nastro di registrazioni casalinghe fu inviato all' etichetta newyorkese ESP, per la quale, trasferitisi nella grande mela, registrarono tra il '67 ed il '68 due dischi entrati nella leggenda del rock americano piu' sotterraneo. "One Nation Underground" e "Balaklava" sono due capolavori di folk delicato e trasognato, con qualche influenza orientaleggiante, arricchiti da contenuti visionari e misticheggianti, riferimenti letterari ed inquietanti copertine tratte da opere rispettivamente di Hieronimus Bosch e Bruegel il Vecchio. Il secondo contiene peraltro una bella rilettura di "Suzanne" di Leonard Cohen, tra le costanti influenze di Rapp, omaggiato con altre covers anche in alcuni dei successivi lavori. Come i compagni di scuderia Fugs passarono nel '69 alla Reprise, continuando la serie di ottimi albums, tra i quali almeno "The Use of Ashes" all' altezza dei primi due. Prima di abbandonare momentaneamente le scene musicali Rapp pubblico' anche due albums per la Blue Thumb, senza peraltro ottenere i meritati riscontri, riconosciutigli solo molti anni dopo, quando i Pearls Before Swine diventeranno giustamente uno dei gruppi di culto piu' amati della piu' ricca stagione del rock americano. Tra i tanti musicisti presenti sui dischi ricordiamo almeno Roger Crissinger, tastierista fino al primo album, poi negli One che incisero un disco per la Grunt, ed il suo sostituto Lee Crabtree, presente solo nel secondo lavoro e contemporaneamente nei Fugs.
Pearls before swine
use of ashes
Lp [edizione] terza stampa stereo aus 1970 Reprise
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Terza bella stampa australiana, copertina laminata sul fronte, con "Distributed by Wea..." sul retro, etichetta marrone senza il piccolo logo "W" in basso lungo la circonferenza, con autore e titolo scritti su due righe diverse, catalogo RS6405. Pubblicato nel giugno del 1970 prima di "Beautiful lies you could live" e dopo "Those things too". Non entrato nelle classifiche Usa, ne' in quelle Uk. Il quarto album. Registrato con musicisti di Nashville ed una piccola orchestra fu composto quando lui e la moglie vivevano in Olanda, il che conferisce quel tono di tristezza un po' romantica al disco. "Jeweller" (riletta splendidamente dai This Mortal Coil molti anni dopo) apre l' album, ed il tono e' in effetti sognante ed originale come ai tempi dei due lavori su Esp, il clavicembalo di David Briggs rende splendida "From the Movie of the Same Name," le voci vedono all'opera sia Rapp che la moglie Elisabeth , da notare la presenza di "Rocket Man" che predata il brano di Elton John di diversi anni e che Bernie Taupin citera' come ispirazione per l'hit del 1972 , il tema del testo e' ripreso da un racconto di Ray Bradbury , ma vi sono anche episodi elettrici come "God Save the Child" con la presenza di Kenneth A. Buttrey e Charlie McCoy, o jazzati, "Tell Me Why", un album bellissimo e spesso sottovalutato per essere posteriori a due capolavori dalla fama ingombrante come "One nation underground'' e ''Balaklava''.
Pentagram
Relentless
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1985 peaceville
heavy metal
heavy metal
Ristampa del 2022, copertina non apribile, corredata di inner sleeve. L' album originariamente pubblicato con questo titolo dalla stessa etichetta nel 1993, in realta' riedizione con diverso titolo del primo eponimo album dei Pentagram, originariamente pubblicato dal gruppo stesso nel 1985, e poi pubblicato appunto dalla Peaceville nel 1993 con questo nuovo titolo. Il disco dimostra appieno come i Pentagram possano essere considerati fra i pionieri del doom metal: prendendo spunto dalla lezione dei maestri assoluti Black Sabbath, Booby Leibling e compagni danno luogo ad un metal granitico e monolitico, con brani spesso lenti o in mid tempo, dai toni oscuri e dal sound potentissimo, basato piu' sull'intensita' e la devastazione sonora che sui virtuosismi del metal dominante negli anni '80. Storica formazione heavy metal, i Pentagram sono considerati fra i primi gruppi doom. Formatisi nel 1971 in Virginia, hanno vagato per lo underground per quasi quindici anni, prima di riuscire a pubblicare il seminale eponimo lp d'esordio (1985, poi ristampato con il titolo di ''Relentless''); il loro e' un sound sabbathiano fino al midollo, basato su di un minaccioso magma chitarristico immerso in atmosfere oscure e quasi apocalittiche. La formazione ha attraversato numerosi cambiamenti nell'organico, ruotando attorno al cantante e fondatore Bobby Leibing.
Pentangle
Cruel sister (clear)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1971 renaissance
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2024, rimasterizzata ed in vinile trasparente, pesante 180 grammi, copertina apribile, pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inner sleeve. Pubblicato in Uk nel novembre del 1970 dopo ''Basket of light'' e prima di ''Reflection'' , giunto al numero 51 delle classifiche britanniche e non entrato nelle charts Usa. Il quarto album. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei dischi fondamentali del folk-rock inglese, considerato da larga parte della critica come un assoluto capolavoro, connubio riuscitissimo tra le radici folk, jazz, blues e popolari della band, contieene solo 5 brani, paragonabili per raffinatezza e complessita' alle trame piu' fini dei migliori sumak di alta epoca, e' anche il lavoro in cui john renbourn imbraccia la chitarra elettrica, questo pero' non rende il gruppo piu' simile ai contemporanei steeleye span o fairport convention, infatti la peculiarita' degli arrangiamenti e la immane complessita' della scrittura sono ancora uniche ed irripetibili, jaquie mcshee e' qui all'apice della sua carriera di cantante, e nella lunghissima suite di ''jack orion'' il gruppo prende le distanze da ogni forma di musica acustica allora conosciuta e fonde in un mirabile caleidoscopio tradizione ed innovazione consegnandoci un album addirittura irreale che vede pero' nella intensissima e struggente ''lord franklin'' il punto piu' alto in assoluto del lavoro ed uno dei vertici del decennio. un album assolutamente perfetto che racchiude e trasforma in se le molte anime della musica britannica dell'inizio decennio.
Pentangle
pentangle
Lp [edizione] originale stereo fra 1968 joc
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
L' originale rara stampa francese, coeprtina (con lievi segni di invecchiamento ed un paio di scritte a pennarello rosso sul retro) laminata sul fronte, flipback su due lati sul retro, etichetta viola con scritte e logo neri, catalogo 30FS121. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1968 prima di ''Sweet Child'', giunto al numero 21 delle classifiche Uk e non entrato in quelle Usa, il primo album. Sicuramente uno dei dischi fondamentali del folk-rock inglese, fu tra i primi lavori del genere usciti in gran bretagna, pubblicato pochi mesi dopo il contratto diccografico, le radici jazz affiorano qui in maniera evidente, ma sempre mischiate al folk progressivo che diverra' il loro vero marchio di fabbrica, e' un album maestoso e rigoroso al tempo stesso. Lavoro tra i piu' celebrati ed archetipici dell'intera scena folk Inglese di sempre, vede per la prima volta all'opera il gruppo di Bert Jansch e John Renbourn, Danny Thompson e Terry Cox e la voce di Jacqui McShee, l'opera illustra immediatamente l'originalissimo ed irripetibile mix di folk, blues rock e jazz che li caratterizzera' nel corso della loro vicenda, tra i brani le magnifiche e spettrali "Hear My Call" , "Pentangling," , "Way Behind the Sun" , "Bells" , "Waltz" , opera che vede tradizionali, originali, strumentali mischiati senza soluzione di continuita' e' una assoluta pietra di paragone della musica Inglese di ogni tempo ed un capolavoro assoluto.
Pesky gee (black widow)
Exclamation mark
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 wiseraven
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2024, edizione limitata di 500 copie, numerate sull' adesivo di presentazione posto sul cellophane, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Originariamente pubblicato in Inghilterra su Pye nel 1969, l'unico album del gruppo che sarebbe divenuto l'anno successivo BLACK WIDOW!!! Qui con la cantante Kay Garrett, i Pesky Gee si formarono nelle Midlands inglesi nel 1966 e furono autori di un solo album, questo, e di un 45 giri uscito anch'esso nel 1969, peraltro qui compreso. Il gruppo e' vicino ad un progressive pop con influenze '60 e soul/r'n'b, amalgama che prendera' corpo nel primo album dei Black Widow, con fiati, un bell'organo Hammond in stile Brian Auger, arrangiamenti complessi e brani di lungo respiro. Sia il loro album che il singolo non ebbero praticamente alcun successo, diventando cosi' rari oggetti di collezione nel corso del tempo.
Pink floyd
Dark side of the moon demo (marbled grey)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 radical
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile grigio con effetto marmorizzato, copertina con barcode pressoche' identica alla prima tiratura, etichetta custom con fascia multicolore su sfondo nero, catalogo 7782. Pubblicazione private press del 2021, questo album contiene versione demo (ottima la qualita' di registrazione) dei brani del celeberrimo "The Dark Side of The Moon", con gli stessi brani di qello storico disco presentati nel medesimo ordine, ma ovviamente in versioni diverse, talora anche notevolmente diverse; "Us and Them" e' presente in due versioni, tra cui una interessante "piano version". Ecco la lista completa dei brani: "Speak to me", "Breathe", "On the Run", "Time", "The Great Gig in the Sky", "Money", "Us and Them" (piano version), "Us and Them", "Any Colour You Like", "Brain Damage" e "Eclipse".
Pink floyd
Live At Concertgebouw Amsterdam, Netherlands September 17, 1969
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 dbqp
rock 60-70
rock 60-70
Pubblicato nel 2023, questo album, caratterizzato da una buona qualita' sonora, contiene parte del concerto (piu' volte testimoniato gia' da altre pubblicazioni private press) che i Pink Floyd tennero ad Amsterdam il 17 settembre del 1969 alla Concertgebouw, trasmesso anche alla radio, in cui presentarono le leggendarie suite "The man" e "The Journey", che si prefiggevano di raccontare la vita di un essere umano dalla nascita alla morte. Ne avrebbe dovuto essere ricavato un album, ma non venne mai realizzato, ed invece alcuni segmenti di queste suite comparvero poi negli albums "More" e "Ummagumma". L' album contiene i seguenti brani: "Daybreak (Grantchester Meadows)", "Works", "Afternoon (Biding My Time)", "Nightmare (Cymbaline)", "The Beginning (Green Is The Colour/Careful With that Axe, Eugene)", "The Narrow Way", "The Pink Jungle (Pow R Toc H)", "The End Of The Beginning (A Saucerful Of Secrets)".
Placebo
meds
Lp [edizione] nuovo stereo ec 2006 elevator/emi
indie 90
indie 90
ristampa del 2018, copertina liscia apribile corredata di inner, sagomata sul lato dell' apertura, con foto e testi, etichetta verde scuro cerchiata di verde chiaro, su uno dei lati, marrone cerchiata in fucsia, sull'altro, adesivo sulla copertina. il quinto album, uscito dopo "sleeping with ghosts", registrato in un periodo di 8 settimane negli studi RAK di Londra, prodotto da Dimitri Tikovoi, vuole essere un ritorno al suono originario del gruppo, piu' asciutto e privo di orpelli, pervaso da un'urgenza espressiva da performance live. la title track vede Alison Mosshart dei Kills come guest vocals; altro ospite illustre Michael Stipe dei R.E.M. in "broken promises". gruppo inglese formato nel '94 nel sud di Londra da Brian Molko e dagli svedesi Stefan Olsdal e Robert Schultzberg (che lascera' la formazione dopo il primo disco). la band raggiungera' il successo internazionale fin dagli inizi grazie al tenebroso carisma androgino di Molko, ad una serie di trascinanti brani ed intriganti ballate 'dark', in cui vengono miscelate sonorita' post grunge alla Smashing Pumpkins, influssi glam (Bowie, T. Rex), alternative metal ed atmosfere dark-wave.
Placebo
Sleeping with ghosts
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2003 elevator/virgin
indie 90
indie 90
Ristampa, copertina apribile, inner sleeve. Il quarto album dei Placebo, originariamente pubblicato nel marzo del 2003 dalla Elevator/Virgin e giunto all'undicesimo posto in classifica in Gran Bretagna, Uscito dopo ''Black market music'' (2000) e prima di ''Meds'' (2006), questo lavoro dei Placebo coniuga le sonorita' potenti, cupe e cariche di tensione dei lavori precedenti, sotto l'influsso del punk, del glam e dello hard rock, con sonorita' spesso ammorbidite e rese rarefatte, che danno luogo a qualche momento di distensione e quiete nel corso dell'album, per poi lasciar riesplodere la potenza sonora chitarristica del trio britannico. Celebre gruppo inglese formato nel '94 nel sud di Londra da Brian Molko e dagli svedesi Stefan Olsdal e Robert Schultzberg (che lascera' la formazione dopo il primo disco, sostituito da Steven Hewitt ), i Placebo raggiungono il successo internazionale fin dagli inizi grazie al tenebroso carisma androgino di Molko, ad una serie di trascinanti brani ed intriganti ballate dai toni scuri, in cui vengono miscelate sonorita' post grunge alla Smashing Pumpkins, influenze glam (Bowie, T. Rex), alternative metal ed atmosfere dark-wave.
Placebo
Without you i'm nothing
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1998 elevator music/universal
indie 90
indie 90
ristampa, copertina ruvida apribile, inner sleeve. Pubblicato in Inghilterra nell'ottobre 1998, prima di "Black market music" (00) e dopo "Placebo" (96), il secondo album della band, primo per una maior, che giunse al n.7 delle classifiche inglesi e che contiene il loro primo singolo di successo mondiale "Pure morning"; "Without you I'm nothing" è un album il cui suono si differenzia dal precedente, piùin sintonia con il rock alternativo dei novanta (Smashing pumpkins, etc), in quanto presenta riferimenti al glam-rock dei settanta e al punk, che uniti ad elementi di avant-guarde rock, fanno dei Placebo fautori di un metal-celebrale. Band formata a Londra nel 94, dai compagni di scuola Brian Molko (voce e chitarra) e Stefan Olsdal (basso), i cui gusti generali e musicali sono in perfetta sintonia nel senso: bisessuale il primo e gay il secondo, influenzati dalla musica dei Sonic youth, dei Pixies, dei Nirvana, ma anche dalla musica glam e androgena dei settanta e dal punk, sviluppano, attrraverso diversi album e singoli, una propria musica che si può definire "metal celebrale transgender".
Police
Synchronicity
lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 A&M
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2019, rimasterizzata, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura, copertina nella variante con le immagini sul fronte rispettivamente, dall'alto verso il basso, di Sting, Stewart Copeland e Andy Summers e su strisce rispettivamente colorate di giallo, blu e rosso, mentre sul retro sono in blu, rosso e giallo, una delle pare 36 varianti di composizione e colorazione messe originariamente in commercio, vinile estraibile dall'alto, e corredata di inner sleeve. Il quinto ed ultimo album. Dopo il parziale (?) tonfo di "Zenyatta mondatta" (certo solo artistico, e non commerciale), il precedente "Ghost in the Machine" aveva stupito per la sua ispirazione ritrovata e la sua ricchezza musicale, frutto di un maggior peso da parte del chitarrista Andy Summers e del batterista Stewart Copeland, pur senza mettere in discussione la comoda leadership del cantante e bassista Sting. Questo ultimo loro lavoro, uscito nel giugno del 1983, e giunto per la prima volta al primo posto non solo delle classifiche inglesi ma anche di quelle americane, fu il miglior modo di chiudere, pur senza la freschezza degli esordi ne' il fascino delle atmosfere del lavoro precedente, ancora un disco pressocche' perfetto, sia da un punto di vista compositivo che formale. Il fatto che i brani siano sempre accreditati ai singoli musicisti dimostra che nei Police non c'era piu' la sintonia di un tempo, ma i risultati sono sorprendenti, al di la' del tormentone di "Every breath you take" e degli altri singoli che ne vennero tratti, "Wrapped Around Your Finger", "King Of Pain" e "Synchronicity II".
Porcupine tree
In absentia
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2002 transmission
indie 90
indie 90
Ristampa rimasterizzata con copertina apribile pressoche identica all'originale, completa di inner sleeves, del sesto album della band, uscito originariamente nel settembre 2002 su Lama Records, dopo "Metanoia" (98) e prima di "Warszava" (04). Album che, dopo una serie di Lp's fra rave music e ambient psichedelico fra Pink Floyd ed Hawkind, apre piu' marcatamente verso sonorita' piu' prog rock, molto piu accessibili, sostituendo la batteria elettronica con quella acustica con suggestioni Radiohead e sonorita' fra goth metal, elettroniche ed acustiche, che generano atmosfere tempestose fra aperture a volte solari a volte oscure. Inizialmente un progetto solista del cantante e multi-strumentista Steven Wilson, i Porcupine Tree nascono a Londra nel 1989; Wilson, molto influenzato dalla psichedelia e dal rock progressivo, aveva in precedenza suonato negli Altamont e nei No Man, progetto che Wilson continuera' a portare avanti parallelamente ai Porcupine Tree. Il primo album ''On the sunday sude of life'' esce nel 1992 dopo due cassette, e successivamente Wilson invita vari ospiti a partecipare alle incisioni dei dischi del gruppo, fino a che i Porcupine Tree non diventano un vero gruppo intorno al 1996, con l'uscita di ''Signify'': oltre a Wilson, la formazione e' a questo punto completata da Colin Edward, Richard Barbieri (ex Japan) e Chris Maitland. Il gruppo continua poi a proporre il suo apprezzato rock spaziale, fra progressivo, elementi elettronici, echi di psichedelia e tocchi di pop sognante
Porcupine tree
On the sunday of life (remastered 2015)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1992 transmission
indie 90
indie 90
Ristampa, rimasterizzata da Wilson, in doppio vinile, copertina con artwork leggermente diverso dall'originale, apribile, etichette custom. Album uscito originariamente nel 1992 su Delerium in una tiratura di 500 copie, il primo (con registrazioni effettuate tra l' 88 e il '91) della cult band londinese di Steven Wilson, ex Altamont e No Man Is An Island. Contiene materiale registrato e prodotto quasi esclusivamente dal solo Steve Wilson, per il solo piacere personale e senza alcuna ambizione commerciale, che lontano dagli eccessi manieristici dei dischi successivi, era qui capace di mettere insieme psichedelia pinkfloydiana, progressive e musica ambientale, in un eclettico e ricco caleidoscopio sonoro di ammirevole perfezione formale. La musica di 'on the sunday of life' rappresenta una selezione del materiale migliore apparso originariamente su due cassette C90 intitolate 'Tarquin's Seaweed Farm' (1989) e 'The Nostalgia Factory' (1990). Il resto di quella musica non apparsa su 'on the sunday of life' fu pubblicata alcuni anni piu' tardi su 'Yellow Hedgerow Dreamscape'. Tra le tracce dell'album splendide particolarmente "Jupiter Island", capace di riportare in vita sonorita' piena era psychedelica, e "Radioactive Toy".
Porcupine tree
the sky moves sideways (expanded)
lp2 [edizione] ristampa stereo eu 1995 transmission
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 90
ristampa ampliata a doppio album con l' inserimento di due brani in piu' ("Stars Die" e "Moonloop", per quasi mezz' ora di musica, gia' pubblicate in un raro minialbum qualche tempo prima di "The Sky Moves Sideways", ma con la seconda qui in una versione sensibilmente piu' lunga) rispetto alla prima rarissima tiratura su Delerium, uscita nel 1995, e con le parti di batteria elettronica presenti nell' album originario qui' sostituite, come gia' in una ristampa su Cd del 2004, dalle parti di batteria acustica registrate appositamente da Gavin Harrison. Copertina apribile, inner sleeves con testi, note e foto, etichetta "custom". Pubblicato nel febbraio 1995 dopo "Up the Downstair" e prima di "Signify", il terzo album della cult band londinese di Steven Wilson, ex Altamont e No Man Is An Island. Definito il "Wish You Were Here" della band, registrato con l' apporto strumentale dell' ex Japan Richard Barbieri alle tastiere, il disco e' dominato dalla presenza della title track, divisa in due parti per un totale di oltre 35 minuti; insieme agli altri 3 brani la piena conferma della capacita' di Wilson di mettere insieme psichedelia pinkfloydiana, ora acidissima ora sognante, progressive e musica ambientale, in un ricco caleidoscopio sonoro di ammirevole perfezione formale, qui con una componente ritmica talvolta piu' in evidenza che in passato. Inizialmente un progetto solista del cantante e multi-strumentista Steven Wilson, i Porcupine Tree nascono a Londra nel 1989; Wilson, molto influenzato dalla psichedelia e dal rock progressivo, aveva in precedenza suonato negli Altamont e nei No Man, progetto che Wilson continuera' a portare avanti parallelamente ai Porcupine Tree. Il primo album ''On the sunday sude of life'' esce nel 1992 dopo due cassette, e successivamente Wilson invita vari ospiti a partecipare alle incisioni dei dischi del gruppo, fino a che i Porcupine Tree non diventano un vero gruppo intorno al 1996, con l'uscita di ''Signify'': oltre a Wilson, la formazione e' a questo punto completata da Colin Edward, Richard Barbieri (ex Japan) e Chris Maitland. Il gruppo continua poi a proporre il suo apprezzato rock spaziale, fra progressivo, elementi elettronici, echi di psichedelia e tocchi di pop sognante.
Powell bud
Complete bud powell blue note recordings 1949-1958 (ltd.)
LPBOX [edizione] originale stereo usa 1949 mosaic
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
Prima rara stampa USA, pressata in sole 7.500 copie, cofanetto (con lievi segni di invecchiamento) con superficie "textured", con artwork applicato tramite foglio incollato sul fronte, senza barcode, contenente cinque vinili, che assumono colore ambrato se posti controluce, corredato dal libretto di sedici pagine (copertina esclusa), che contiene foto e dettagliate note sulle sessioni qui compilate e che sul retro del fronte copertina presenta la dicitura "This is one of an edition limited to 7500 albums", label bianca con motivo a tessere di mosaico multicolore in alto, scritte nere, logo Mosaic nero in alto, catalogo MR5-116. Pubblicato nel 1986 dalla americana Mosaic, questo cofanetto compila tutte le incisioni effettuate da Bud Powell per la Blue Note fra il 1949 ed il 1958, all'epoca già edite, e qui presentate in ordine cronologico di registrazione. I brani sui primi due vinili, incisi fra il 1949 ed il 1953 presso gli WOR Studios di New York, sono in mono, quelli sui restanti tre dischi, registrati fra il 1957 ed il 1958 nello studio di Rudy Van Gelder ad Hackensack, New Jersey, sono in stereo. Furono anni travagliati per il grande pianista, che effettuò alcune eccellenti incisioni, ma che soffrì anche di gravi problemi personali, fra cui ricoveri in cliniche psichiatriche e trattamenti che ebbero, pare, pesanti effetti sulla sua salute e sulla sua attività artistica, insieme a ricorrenti problemi con l'alcol e gli stupefacenti; in questi solchi lo ascoltiamo accompagnato da colleghi di alto spessore come Fats Navarro, Sonny Rollins, Roy Haynes, Max Roach, Art Taylor, Paul Chambers e Philly Joe Jones, fra gli altri. Questa la scaletta: "Bouncing With Bud (Alternate Take #1)", "Bouncing With Bud (Alternate Take #2)", "Bouncing With Bud", "Wail (Alternate Take)", "Wail", "Dance Of The Infidels (Alternate Take)", "Dance Of The Infidels", "52nd Street Theme", "You Go To My Head", "Ornithology", "Ornithology (Alternate Take)" (brani incisi il 2/8/49); "Un Poco Loco (Alternate Take #1)", "Un Poco Loco (Alternate Take #2)", "Un Poco Loco", "Over The Rainbow", "A Night In Tunisia", "A Night In Tunisia (Alternate Take)", "It Could Happen To You (Alternate Take)", "It Could Happen To You", "Parisian Thoroughfare" (brani incisi il 1/5/51); "Autumn In New York", "Reets And I", "Reets And I (Alternate Take)", "Sure Thing", "Collard Greens And Black-Eyed Pea (Alternate Take)", "Collard Greens And Black-Eyed Peas", "Polka Dots And Moonbeams", "I Want To Be Happy", "Audrey", "Glass Enclosure" (brani incisi il 14/8/53); "Blue Pearl", "Blue Pearl (Alternate Take)", "Keepin' In The Groove", "Some Soul", "Frantic Fancies", "Bud On Bach", "Idaho", "Don't Blame Me", "Moose The Mooche" (brani incisi il 3/8/57); "John's Abbey (Alternate Take)", "Sub City (Alternate Take)", "Sub City", "John's Abbey", "Buster Rides Again", "Dry Soul", "Marmalade", "Monopoly", "Time Waits" (brani incisi il 24/5/58); "The Scene Changes", "Down With It", "Comin' Up (Alternate Take)", "Comin' Up", "Duid Deed", "Cleopatra's Dream", "Gettin' There", "Crossin' The Channel", "Danceland", "Borderick" (brani incisi il 29/12/58). Il pianista newyorchese Bud Powell (1924-1966) e' unanimemente considerato uno dei piu' grandi del jazz, sia per le sue qualita' tecniche che per quelle compositive, ma anche e forse soprattutto per il suo lavoro innovativo nell'ambito del be bop, attraverso il quale da' una nuova dimensione al pianoforte, rendendolo libero dai limiti degli stili precedenti come lo stride e realizzando stupefacenti improvvisazioni. Considerato una delle colonne del be bop insieme agli amici Parker e Gillespie, con i quali suona a piu' riprese, Powell e' stato influenzato anche da Thelonius Monk; con la sua opera ha trasposto su pianoforte la vivacita' e la novita' del be bop parallelamente a quello che Bird e Dizzy hanno fatto per il sassofono e la tromba. Problemi di salute mentale e fisica uniti a tossicodipendenza ed alcolismo minano la sua esistenza e la sua musica a partire dagli anni '50, quando subisce un brutale pestaggio ad opera di un poliziotto e ripetuti ricoveri in manicomio, fino alla prematura scomparsa avvenuta nel 1966.
Pretty Things
get the picture? (gatefold sleeve)
Lp [edizione] ristampa mono usa 1965 norton
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2000 in vinile pesante, in edizione monofonica, con copertina lucida apribile (la prima tiratura inglese del 1965 aveva copertina a busta non apribile), ricca di foto e note all' interno, catalogo ED-283. Il "Revolver" dei Pretty Things, un album bellissimo, il secondo del gruppo, uscito nel dicembre del 1965 (e non entrato nelle classifiche inglesi), dopo "Pretty things" e prima di "Emotions", simile nello stile al primo, registrato con Skip Alan alla batteria, che aveva sostituito Mitch Mitchell, subentrato dopo l'abbandono di Viv Prince; fu un lavoro travagliato, durante le registrazioni infatti, John Stax e Brian Pendleton abbandoneranno sostituiti da John Povey e Wally Allen, ex Fenman. Nonostante il disco come detto sia basato sul potente r'n'b gia' presente nel primo lavoro, si cominciano a sentire gli inizi del cambiamento che portera' al sorprendente "Emotions". La qualita' dei brani e' straordinaria, sia nel caso degli originali che per quanto riguarda la manciata di covers presenti. Un classico.
Pretty Things
Pretty things (gatefold sleeve)
Lp [edizione] ristampa mono usa 1965 norton
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2000 in vinile 180 grammi, in mono, copertina lucida per l' occasione apribile (non lo era l' originaria tiratura inglese su Fontana), ricchissima di note e foto all' interno e sul retro, catalogo ED-282. Uno dei capolavori del garage blues revival inglese. Il primo album, uscito nel Marzo del 1965 prima di "Get the picture", e giunto al numero 6 delle classifiche inglesi, non entrato in quelle Usa dove venne pubblicato con copertina ed anche una scelta dei brani significativamente diversa. Uno dei grandi classici del "british r' n' b", documento storico di vitalita' eccezionale, e' un disco potentissimo, ruvido e proto punk sullo stile del primo Rolling Stones o Animals, ma con un piglio metropolitano e nichilista degno di "My generation" degli Who, insuperato nel fondere la tradizione del blues nero americano con l' energia delle strade londinesi, composto come nella tradizione del genere da un mix di brani originali, tra cui "13 Chester street", "Unknown blues", "Honey i need", tra gli altri e alcune riletture di classici blues americani, come "Road runner" e "Pretty things" di Bo Diddley. E' incredibilmente non invecchiato di un giorno ed annichilente oggi come lo dovette essere nel giorno della sua uscita. Sara' l' unico album registrato per intero con il mitico Viv Prince, personaggio appartenente alla categoria dei lunatici inglesi che dopo aver commesso ogni genere di eccessi sara' licenziato alla vigilia dell' uscita del secondo lp, nel dicembre del 1965. Un vero capolavoro che merita di essere posto nell' olimpo dei classici immortali degli anni '60.
Prichard joe and Gibraltar
Joe Prichard and Gibraltar (ltd. silver marble)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1974 riding easy
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2025, edizione limitata di 400 copie, in vinile argento con effetto marmorizzato, copertina pressoche' identica alla prima rarissima tiratura. Pubblicato originariamente nel 1974 in Usa dalla piccola Kendall/Lee Records, basata a Cape Girardeau, Missouri, l' unico album della band del Missouri, gruppo di cui davvero assai poco e' dato sapere, pare non attivi dal vivo e quindi esistito solo nell' arco della registrazione di questo album, lavoro che contiene cinque brani, quattro dei quali hanno durata compresa tra i cinque ed i dieci minuti, meritevole di essere ricordato soprattutto per lo splendido lavoro chitarristico che contraddistingue ogni brano, e particolarmente in risalto nell' iniziale notevole hard rock aggressivo e distorto di "Blind Man", ma in risalto anche negli altri episodi: l' heavy blues di "Rose Petal Lady", il rock chitarristico tra gli Steppenwolf e venature hard di "Reason To Be", una "The Machine is Small Enough" tra jazz e rock progressivo dove fanno capolino i fiati, con un flauto traverso che rimanda ai Jethro Tull ed una tastiera che riporta ai Doors di "L.A.Woman", fino alla finale "August Apathy", breve strumentale dalle atmosfere e i suoni decisamente "spacey". Dopo un singolo uscito nel 1977 a nome Harmon, Pelot, Prichard & Bear in cui si ritrovarono il tastierista Joe Prichard, il bassista David Harmon ed il batterista Norman Pelot, Prichard si sarebbe dedicato successivamente all' insegnamento, tornando a calcare i palchi accompagnando Chuck Berry negli anni '80.
Prima materia
La Coda Della Tigre - Tail Of The Tiger
lp [edizione] nuovo stereo usa 1977 superior viaduct
classica cont.
classica cont.
Ristampa del 2022, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inserto. Originariamente pubblicato nel 1977 dalla Ananda in Italia, l'unico album dei Prima Materia. Questo ensemble fu formato da Roberto Laneri in California nel 1973 e poi residente a Roma, operante nel campo dell'avanguardia; questo loro primo lavoro venne pubblicato su Ananda, piccola e mitica etichetta fondata dallo stesso Laneri, da Alvin Curran e Giacinto Scelsi. Il gruppo, interamente vocale, oltre al Laneri stesso era composto da Susan Hendricks, Claudio Ricciardi e Gianni Nebbiosi, ma ne fecero saltuariamente parte anche altri nomi legati alla sperimentazione quali Alvin Curran e Michiko Hirayama. Questo loro unico album contiene due lunghi brani per sole voci senza parole, Prima materia 1 e 2, diviso in due lunghe suites che occupano i due lati, entrambi di grande intensita' ed interesse. La loro musica e' una forma di improvvisazione di gruppo basata su tecniche vocali inconsuete, che ogni membro ha sviluppato e approfondito indipendentemente, ispirandosi anche ai rituali tantrici indiani, tibetani e mongoli; la loro combinazione nel progetto Prima Materia ha poi generato un'opera originale e suggestiva. L'esperienza del gruppo si e' conclusa nel 1980.
Primal scream
screamadelica
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1991 sony
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa con copertina apribile pressoche' identica alla prima edizione del raro terzo album. Pubblicato in Inghilterra dalla Creation nel settembre del 1991 dopo ''Primal scream '' e prima di ''Give out but don't give up'' , giunto al numero 8 delle classifiche uk e non entrato in quelle usa. il terzo album. Considerato dalla critica internazionale come uno dei massimi lavori della sua epoca, "Screamadelica" e' il disco che ha unito per la prima volta il rock inglese comn l' acid house, la techno e la rave culture. l'opera rivaleggia con i Nirvana di "Nevermind", anch'esso curiosamente pubblicato nel 1991, per la palma di piu' importante lavoro degli anni '90. Prima di "Screamadelica", i Primal Scream erano un gruppo molto piu' legato sia al rock classico, che alla psichedelia con una certa inclinazione per la scena di Detroit della fine degli anni '60 e per i rolling stones dei primi anni '70, infatti, uno dei produttori di "Screamadelica" e' Jimmy Miller, gia' con i Traffic di "Mr. Fantasy" e gli Stones di "Beggar's banquet", il suo sound classico si sposa incredibilmente bene con la moderma tessitura dance dell'opera e la rende starordinaria ed innovativa, lo stesso si puo' dire per la parte dei produzione toccata a Andrew Weatherall che si occupa di 8 brani, la durata delle tracce e' assai lunga , come nello stile della dance alternative e dei rave party, su questi lunghi tappeti si incuneano i grooves neopsychedelici e rock, ma l'opera trascende completamente i generi e crea una sorta di limbo in cui tutto transita ma niente e' permanente, un luogo franco tra immaginazione storia e suoni futuribili. le innovazioni per la prima volta ascoltate in questo Screamadelica sono state assorbite completamente dalla musica contemporanea, che ne ha totalmente seguito lo spirito, di fusione e '' globalizzante'', e questo in ogni ambito, da quello underground a quello mainstream. proprio per questo motivo, all'ascolto, dopo oltre 15 anni dalla sua uscita, il suono puo' non apparire almenio inizialmente, cosi' rivoluzionario come lo fu' invece nel 1991, ma dopo ripetuti ascolti, molti quelli di cui questo album necessita, la genialita' della sua costruzione apparira' evidente a chi si soffermera' con la dovuta attenzione specialmente sui particolari e sui dettagli sonori, per dirla con le parole di un celebre critico inglese di Melody Maker all'epoca della sua pubblicazione '' Screamadelica is an album that transcends its time and influence ''.
Procol harum / move
morning dew at the bbc: 1967 (ltd. edition, rsd 2019
7" [edizione] nuovo mono eu 1967 bbc
rock 60-70
rock 60-70
Singolo in formato 7", EDZIONE LIMITATA, REALIZZATA IN 1000 COPIE IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2019. Pubblicato per la prima volta in questa occasione, questo singolo contiene due versioni della classica "Morning Dew" di Bonnie Dobson, registrate per la trasmissione radiofonica The Light Programme della BBC da due storiche formazioni inglesi, a breve distanza l' una dall' altra: i Procol Harum, che avevano da poco pubblicato, con notevole successo, il loro primo singolo "A Whiter Shade of Pale", qui ancora con la line up originale, con Ray Royer alla chitarra e Bobby Harrison alla batteria, la registrarono il 14 giugno del 1967, fornendone una versione assai personale; la piu' vivace versione dei Move e' invece registrata il 14 settembre del 1967, e vede all' opera una band che aveva ancora pubblicato solo tre singoli, sotto contratto peraltro per la stessa Regal Zonophone dei Procol Harum.
Prodigy
The fat of the land
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1997 xl recordings
indie 90
indie 90
Ristampa, vinile doppio, inner sleeves. Il terzo album, originariamente pubblicato nel giugno del 1997 dalla XL in Gran Bretagna, dove giunse al primo posto in classifica e nel luglio dello stesso anno dalla Maverick/Warner Bros negli USA, dove arrivo' alla prima posizione in classifica. ''The dat of the land'' usci' dopo ''Music for the jilted generation'' (1994) e prima di ''Always outnumbered, never outgunned'' (2004). L'album che fece esplodere definitivamente il fenomeno Prodigy anche negli USA, ''The fat of the and'' vede il gruppo inglese proporre una dance elettronica che si puo' collocare nel contesto big beat, sullo stile di lp coevi come ''Dig your own hole'' (1997) dei Chemical Brothers, ma con un approccio meno rassicurante e psichedelico rispetto a questi ultimi. I Prodigy si avvicinano qui ancor di piu' alle sonorita' rock e rallentano i ritmi rispetto agli lp precedenti, e scatenano un putiferio con il brano ''Smack my bitch up'' per i suoi contenuti giudicati violenti e misogini. Formatisi nel 1990 a Braintree in Inghilterra sotto la guida del produttore e strumentista Liam Howlett, i Prodigy sono considerati uno dei gruppi protagonisti dei filoni rave e big beat. Autori di una dance elettronica veloce ed aggressiva, con ritmi vicini al breakbeat, ma semplice ed accattivante, portatori di un'immagine trasgressiva e in parte punk, i Prodigy diventano uno dei gruppi elettronici di maggior successo degli anni '90, contaminando la loro elettronica con il rock duro e con lo industrial e partecipando alla breve stagione del big beat insieme a Chemical Brothers e Fatboy Slim. I loro lp successivi escono a ritmo lento, al contrario dei numerosi singoli pubblicati dal gruppo.
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