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Tears for fears
The hurting
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 mercury
punk new wave
punk new wave
Inserito da Bizarre di Blow Up tra i 20 albums fondamentali del synth pop. Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura, inner sleeve con testi. Uscito nel marzo del 1983, giunto al primo posto delle classifiche inglesi ed al 73esimo di quelle americane, il primo album del duo inglese, prima del secondo "Songs From The Big Chair" del 1985. Un disco senz' altro da rivalutare da parte dei due inglesi ex Graduate Roland Orzabal e Curt Smith. Brani come i singoli ''Mad World'', "Pale Shelter" e "Change" si sono guadagnati un posto di rilievo nella memoria di cio' che ci rimane di quegli anni, senza dimenticare episodi piu' introversi ma altrettanto efficaci come "Watch me Bleed" o "Ideas Asopiates". Tra wave e tecno pop, ma con venature malinconiche inusuali a quella scena, un piccolo classico dell' epoca. Formatisi a Bath in Inghilterra del 1981 ad opera di Roland Orzabal e Curt Smith, i Tears For Fears sono stati uno dei piu' popolari gruppi pop degli anni '80; il loro nome si ispira alla teoria del ''primal scream'' dello piscologo Arthur Janov, a cui John Lennon aveva notoriamente fatto ricorso dopo lo scioglimento dei Beatles (e che influenzo' il suo primo album solista ''Plastic Ono band'' del 1970). Partiti da un raffinato ed atmosferico synth pop dalle tinte malinconiche, ottennero un grande successo in patria con il primo album ''The hurting'' (1983), sfondando a livello internazionale con il successivo ''Songs from the big chair'' (1985). Il terzo album ''The seeds of love'' (1989) segno' un cambiamento stilistico in cui trovavano spazio venature pop psichedeliche e jazz, e fu anch'esso un notevole successo, ma poco dopo il duo si divise con l'abbandono di Smith, mentre Orzabal prosegui' mantenendo la ragione sociale della band pubblicando dischi con minor successo; i due si riuniscono poi all'inizio del nuovo secolo, realizzando nel 2004 ''Everybody loves a happy ending''.
Television
marquee moon
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 elektra / rhino
punk new wave
punk new wave
Ristampa rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima tiratura del 1977 su Elektra, corredata di inner sleeve con testi e foto. Il leggendario primo album della band newyorchese, uscito nel marzo del 1977 e giunto al 28esimo posto delle classifiche inglesi. Attivi (all'epoca come Neon Boys) sin dal lontano 1973, avevano gia' registrato un album rimasto inedito sotto la produzione di Brian Eno e realizzato nel '75, poco dopo l' abbandono di Richard Hell, uno storico singolo autoporodotto ("Little Johnny Jewel"), consolidando nel frattempo attraverso leggendarie performances dal vivo il loro ruolo guida (insieme a Patti Smith) della nuova scena newyorkese. Corteggiati da varie etichette, e messi sotto contratto infine nell' Agosto del '76 dalla Elektra, dopo una lunga ma non vana attesa giunsero il 4 marzo del 1977 a dare alle stampe questo "Marquee Moon", un capolavoro di inenarrabile bellezza, straripante creativita' e straordinaria originalita, capace di mettere insieme la psichedelia ora acida ora sognante dei '60 (piu' volte le chiatrre di Tom Verlaine e Richard Lloyd nel loro magico intrecciarsi ricordano i Quicksilver) e le pulsioni creative della nuova scena newyorkese. La magica title track sfiora i 10 minuti di durata ed ha l' unico difetto di non finire mai, indubbiamente uno dei piu' bei brani di tutti i tempi, ma il giudizio sul disco sarebbe lo stesso se anche ci fossero solo gli altri splendidi sette, dalla concitata "See No Evil", alle sofferte ed emozionanti "Venus", "Friction", "Elevation" o "Torn Courtain", all' inatteso 60's pop (ovviamente ampiamente rivisitato) di "Guiding Light", che anticipa molta della successiva produzione solista di Verlaine, o di "Prove It". Dopo questo irripetibile capolavoro il gruppo incise l' ottimo e sottovalutato "Adventure", prima che Tom Verlaine e Richard Lloyd prendessero strade diverse (tutti molto belli i dischi di Verlaine, purtroppo sottovalutato il misconosciuto e eccellente esordio di Lloyd, "Alchemy"), riunendosi peraltro nel 1992 per un inatteso bellissimo terzo album ancora a nome Television.
The smile (radiohead)
Cutouts (ltd white)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 xl
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile bianco, copertina apribile. Il terzo album del gruppo di Thom Yorke, Jonny Greenwood (dei Radiohead) e Tom Skinner. Brani tratti dalle sessions che hanno già fruttato il precedente Wall Of Eyes, prodotto da Sam Petts-Davies e registrato a Oxford e Abbey Road Studios , Londra.
Come per l'album gemello valgono le note di un disco musicalmente "libero", fluido e sfuggente, tra trame rock elettriche ed elettroniche. Avanguardia pop che può permettersi solo chi ha alle spalle una lunga storia di sperimentazione al di fuori della canzone tradizionale. Note complete a seguire.
These immortal souls (birthday party)
Get lost (don't lie)
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1987 mute
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, rimasterizzata dai masters originari, copertina pressoche' idnetica alla prima molto rara tiratura, completa di inner sleeve con testi; non contiene la "hidden track" che chiudeva, non segnalata, la facciata B dell' album originario. Pubblicato nell'ottobre del 1987 dalla Mute in Gran Bretagna e dalla SST negli USA, prima di "I'm never gonna die again" (1992), il primo dei due albums del magnifico progetto di Rowland S. Howard, ex Boys Next Door, Birthday Party e Crime & the City Solution, tra i personaggi piu' sottovalutati e talentuosi di tutti gli anni '80. Attivi in una prima line up che non pubblico' alcunche' tra il 1984 ed il 1986, riesumati nel 1987 dopo la scissione del primo nucleo dei Crime & the City Solution (che avevano fin li' realizzato un album ed una manciata di minialbums di grande bellezza), dai quali provenivano, oltre a Rowland S. Howard anche il batterista Epic Soundtracks (ex Swell Maps, e successivamente solista) ed il bassista Harry Howard, con Genevieve McGuckin al piano a completare la formazione (compagna di Rowland), i These Immortal Souls realizzarono nel 1987 con questo "Get Lost (Don't Lie)" un oscuro capolavoro di sofferto dark blues, viscerale e malato, ma anche dotato di uno straordinario ed intensissimo lirismo, da affiancare assolutamente ai migliori lavori solisti del vecchio compagno Nick Cave (dei cui Bad Seeds Howard ha fatto piu' volte parte...), di cui condivide sostanzialmente gli stessi ingredienti, sebbene dotato di una personalita' indiscutibile e di un carisma forse riservato ad un pubblico ristretto, reso unico dalla personalissima voce di Howard (dotata certamente di un lirismo del tutto particolare), oltre che dalla sua immediatamente riconoscibile chitarra. Difficile dimenticare brani come la lirica "Marry Me (Lie! Lie!)" (pubblicata anche come singolo), la cupissima e stranita "These Immortal Souls", la tagliente "I Ate the Knife" o la convulsa "One in Shadow, One In Sun", oltre alla bella cover di Alex Chilton "Hey! Little Child". Altrettanto riuscito, cinque anni dopo, il secondo "I'm Never Gonna Die Again". Il gruppo continuo' poi, senza piu' Epic Soundtrack, un' attivita' musicale che li vedra' partecipare ancora ad un paio di raccolte, prima dello scioglimento nel 1995. Soundtracks morira' purtroppo nel 1997, Rowland S. Howard nel 2009, entrambi autori anche di vari lavori solisti.
Thin Lizzy
shades of a blue orphanage
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 decca / umc
rock 60-70
rock 60-70
ristampa ufficiale del 2019, in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima molto rara tiratura su Decca. Il secondo album, uscito dopo ''Thin lizzy'' e prima di ''Vagabond of the western world'', lavoro pochissimo venduto, ricorda lo stile del primo, con testi oscuri e originali partiture chitarristiche molto sostenute e quasi progressive, con influenze blues ed hard ma non ancora veramente heavy come dall'album successivo. Fondamentale gruppo hard rock degli anni '70, i Thin Lizzy vennero formati nel 1969 a dublino dal brasiliano/irlandese Phil Lynott e da Brian Downey, entrambi ex Skid Row, Sugarshack e Orpanage, con l'ex Them Eric Bell. Il gruppo produsse una serie di album di rock molto duro nel corso degli anni '70, che incorporava hard rock, blues, influenze hendrixiane e persino di musica celtica, abbinati ad un songwriting vicino alla sensibilita' working class ma anche ricco di riferimenti alla letteratura irlandese, opera del brillante Phil Lynott; nonostante i continui cambiamenti di formazione la band riscosse apprezzamento da critica e pubblico anche nelle fasi finali della carriera, fino al primo scioglimento avvenuto nel 1983. Phil Lynott scomprave prematuramente nel 1986.
Thirty seconds to mars
America
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2018 virgin
indie 2000
indie 2000
Il quinto album della band, ultima pubblicazione del gruppo con il chitarrista Tomo Milicevic, vede sperimentare nuovi suoni e tendenze del periodo con inserti di techno e trap con uso di auto-tune. Gruppo formato a Los Angeles, dall'attore/musicista Jared Leto nel 1998, il cui suono viene etichettato prevalentemente come new progressive, o progressive metal, con una sempre piu' marcata componente emo/synth-pop; hanno realizzato 4 albums: "30 seconds to Mars" (02), "A beautiful lie" (05), "This is war" (09) e "Love, lust, faith and dreams" (13)
Thomas rufus
funkiest man - stax sessions 67/75
Lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1967 stax
soul funky disco
soul funky disco
doppio imperdibile album, gia' pubblicato nel 2002 ma solo in cd, finalmente anche in vinile, copertina in cartoncino liscio con barcode, ricca di note sul retro, etichetta gialla da un lato e marrone dall' altro. Questa raccolta contiene 18 brani registrati tra il 1967 ed il 1975, tratti da rari albums, rarissimi singoli o addirittura in molti casi inediti (!!!), a testimoniare della storia di questo grandissimo artista di colore di Memphis la fase piu' funk, straordinaria davvero, prodiga di successi e di enorme influenza su innumerevoli altri artisti. Il suo primo successo, per la gloriosa Sun Records, risale agli anni '50, suo e' il primo singolo inciso dalla Stax, in coppia con la figlia Carla, il primo album "Walking the Dog" risale solo al 1963. Poi altri singoli fino alla seminale "Sophisticated Sissy" che nel '67 ne annuncio' la svolta verso torride sonorita' funky, svolta che fu prodiga di successi, testimoniata ampiamente dal secondo album ''Do the funky chicken'' del 1970, e che caratterizzo' fortemente il cammino della Stax fino alla chiusura dell' etichetta nel '75. La voce potente e rauca del cantante marchia tutto indelebilmente, la qualita' degli stumentisti della Stax e dei brani irresistibili di Thomas fanno il resto. Ecco la lista dei brani: A1 Funkiest Man Alive (dall' album "Crown Prince Of Dance" del 1973) A2 Give Me The Green Light (inedita) A3 Itch And Scratch Pt. 1 (singolo del '72) A4 Turn Your Damper Down (singolo del '69) B1 Funky Hot Grits (inedita) B2 I'm Getting Better (inedita) B3 Sophisticated Sissy (singolo del '67) B4 Funky Mississippi (singolo del '68) B5 Git On Up And Do It (dall' album gia' citato del 1973) C1 The Breakdown (Pt. 1) (singolo del '71) C2 (Do The) Push And Pull (singolo del '70) C3 Do The Funky Penguin (singolo del '71) C4 Do The Double Bump (singolo del '74) C5 Funky Robot (Pt. 1) (singolo del '73) D1 Memphis Train '75 (inedita) D2 Let The Good Times Roll (dall' album del '70 "Do The Funky Chicken") D3 Funky Bird (singolo del '74) D4 Rock Me Back aka Rock Back (inedita). Celebre cantante afroamericano, uno dei simboli della Memphis musicale, Rufus Thomas (1917-2001), padre della cantante soul Carla, e' stato autore, soprattutto nel suo periodo d'oro degli anni '60, di un energico e rauco soul/r'n'b, arricchito da un estro spiritoso ed eccentrico, che senza dubbio ispiro' anche molti gruppi rock all'inizio del decennio, oltre ad accennare, secondo alcuni critici, agli sviluppi del funk del decennio successivo. Sua e' la famosa ''Walking the dog'', brano entrato nella storia del rock oltreche' del soul.
Thompson linval
I love marijuana (ltd. numbered 180 gr. yellow translucent vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1978 music on vinyl
reggae
reggae
Edizione limitata a 750 copie numerate sul retro copertina, in vinile da 180 grammo di colore giallo semitrasparente. Ristampa del 2024 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1978 dalla Trojan nel Regno Unito, dopo l'album d'esordio "Don't cut off your dreadlocks" (1976), questo "I love marijuana" fu il primo lp solista prodotto da Thompson stesso, spinto dal successo dell'omonimo singolo uscito nello stesso anno. Accompagnato dai talentuosi Revolutionaires (con Sly Dunbar, Robbie Shakespeare ed Errol Smith, fra gli altri), Thompson è in grandissima forma vocale, capace di combinare il calore emotivo dei cantanti soul afroamericani con la spiritualità delle grandi voci del roots reggae giamaicano, e dispone per questo lp di solidissimo materiale, che non si limita alla title track, ma che include altri ottimi pezzi come "Dread are the controller" e "Just another girl". Questa la scaletta completa: "I Love Marijuana", "Dread Are The Controller", "The Children Of The Ghetto", "Don't Push Your Brother", "Begging For Apology", "Not Follow Fashion", "Roots Lady", "Big Big Girl", "Just Another Girl", "Starlight", "Jamaican Colley (Version)". Sebbene meno noto di altri esponenti della musica giamaicana, Linval Thompson e' considerato un esponente importante del reggae ''roots'' e del dub a cavallo fra gli anni '70 ed '80. Thompson emerge dalla scena reggae del proprio paese a meta' anni '70, inizialmente con il sostegno del mentore ''Bunny'' Lee, uno dei piu' importanti produttori giamaicani del periodo; oltre a cio' il giovane rasta collabora anche con il piu' noto Johnny Clarke. Dal 1978 Thompson si dedica anche alla produzione, sia dei propri lavori che di altri musicisti, segnando l'avvio del suo periodo di maggior splendore, che ha termine a meta' anni '80 con l'avvento dell'elettronica, poco gradita a Linval; negli anni seguenti incide e produce sporadicamente ma resta ancora in attivita' all'inizio del nuovo millennio. La sua musica e' molto politicizzata, carica di messaggi rasta e con forti contaminazioni dub.
Tiny lights
Hot chocolate massage
Lp [edizione] originale stereo usa 1990 absolute a go go
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa americana, copertina lucida fronte retro con barcode e fabbricata in Canada, inner sleeve in carta con testi, label marrone/vinaccia con scritte e logo argento, catalogo AGO1991, vinile ambrato se posto controluce. Pubblicato nel 1990 dalla Absolute A Go Go negli USA, il terzo album, successivo a ''Hazel's wreath'' (1988) e precedente ''Stop the sun, I want to go home'' (1992). Uno dei loro dischi piu' apprezzati, ''Hot chocolate massage'' contiene anche due brani originariamente incisi per il loro album ''perduto'' ''Know it you love'' (che rimase inedito), qui in nuove versioni. Il disco mostra un gruppo irrobustito dall'alacre attivita' live, che qui presenta un set di brani eclettici, che spaziano da episodi delicati e pastorali a pezzi piu' potenti e sanguigni, seguendo uno stile principalmente fra folk rock e indie rock chitarristico, con occasionali elementi jazz funk (''Closer'') e blues (''Evil''); molto evocativo il lento brano di chiusura ''After all''. I Tiny Lights furono una delle piu' interessanti e misconosciute band statunitensi, a cavallo fra gli anni '80 e gli anni '90; la loro musica, con voce femminile, si situava tra post wave, influenze folk e psichedelia californiana, e si caratterizzava per essere raffinata ma non pretenziosa, quasi naif. Il gruppo, formato da cinque elementi a Hoboken, New York, nel 1983, includeva Jane Scarpantoni al violoncello, futura collaboratrice di illustri colleghi come i R.E.M., e produsse sei lp (oltre a uno rimasto inedito), eterei e bellissimi, davvero degni di riscoperta.
To damascus
succumb
Lp [edizione] originale stereo usa 1986 ringent records
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa americana, autoprodotta su Ringent Records, coeprtina lucida senza barcode, etichetta nera con scritte argento, catalogo RR200. Pubblicato nel 1986, prima di "Come to your senses" (1987), il primo dei due eccellenti albums del gruppo di Los Angeles di Sylvia Juncosa, personaggio di culto della scena californiana degli anni '80, gia' tastierista nella prima formazione dei Leaving Trains (da cui usci' poco dopo il primo album "Well Down Blue Highway"), e nei Clay Allison Opal, quindi anche cantante e chitarrista in questa sua nuova creatura (contemporaneamente suono' anche in alcuni albums degli Swa), prima di incidere anche un paio di affascinanti lavori solisti e scomparire nel nulla. Dotata di una personalita' straordinaria di cui la particolarissima voce sgraziata e sul filo della stonatura, ma anche intensissima e di rara espressivita, e' efficace espressione, pubblico' con i To Damascus (con Tom Hofer e Jason Kahn dei Leaving Trains impegnati in parte dei brani al basso ed alla batteria, e con l' altro batterista David Winogrond negli altri brani, ex Skooshny ed SS-20) due dischi che rappresentano per la musica americana del decennio l' ultimo sussulto di un rock chitarristico di chiara discendenza punk ma anche legato alle benedette "roots", ed alla psichedelia, che ha avuto i suoi forse maggiori esponenti nei Gun Club e nei Flesheaters; capace di inserirsi in questa gloriosa vena del rock californiano elevandosi di molte spanne al di sopra dei tanti semplici epigoni, "Succumb" e' un capolavoro oscuro ed assolutamente da scoprire, cosi' come le canzoni sofferte ed intensissime della Juncosa.
Tosh peter
legalize it (+bonus dub lp, ltd, coloured vinyl)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1976 columbia / legacy / sony
reggae
reggae
Doppio album, ristampa del 2018 rimasterizzata, edizione limitata con un album in vinile verde e l' altro in vinile giallo, copertina pressoche' identica alla prima tiratura ma arricchita di un secondo album contenente contenente sei versioni dub di brani dell' album, come gia' nella ristampa uscita su Music On Vinyl nel 2011, corredata di due inserti. Lo storico primo album, uscito nell' agosto del 1976 su Virgin, e giunto al 54esimo posto delle classifiche inglesi, pubblicato prima del secondo "Equal Rights" (1977), del piu' grande interprete insieme a Bob Marley della musica reggae (e come lui membro fondatore dei seminali Wailers) nonche' profeta della filosofia rasta, soprannominato "ministro dell'erba", vero nome Winston Hubert Mc Intosh, nato nel 1944 e morto assassinato in casa da un rapinatore nel 1987. Con Robbie Shakespeare al basso, Bunny Wailer e Rita Marley alla voce, questo album, il cui titolo e' piu' che mai esplicito, e' il primo storico tassello della discografia di questo grande artista (soprannominato "il Wailer alto alto con la voce bassa bassa"), ed insieme uno dei massimi capolavori non solo di Tosh ma di tutta la musica reggae, che si apprestava ad una stagione di grande successo in ogni angolo del mondo, culminato presto purtroppo con la morte di Marley. L'aspetto fisico travolgente e un'attitudine pop alquanto sbarazzina lo portarono a diventare una vera rock star, capace di tenere testa a Mick Jagger nel celebre video di "Don't Look Back" e di incidere per l' etichetta degli stessi Rolling Stones, suoi grandi fans. Meno fortemente connotato dall' impegno politico che caratterizzera' molti dei suoi lavori successivi, "Legalize It" si avvale di una ispirazione compositiva davvero straordinaria, che da' vita ad una serie ininterrotta di episodi imperdibili, tra cui doveroso citare almeno l' iniziale title track e "Why Must I Cry" co-scritta con l' amico di sempre Bob Marley. Un disco bellissimo.
Travers pat
Black pearl
Lp [edizione] originale stereo usa 1982 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
Prima stampa USA, copertina (con alcuni segni di usura ed una marcata piegatura, visibile per lo più sul retro) senza barcode, label rossa con logo Polydor bianco e nero in alto, catalogo PD-1-6361, groove message "don't tell me...." sul lato A e "...what to do" sul lato B. Pubblicato nell'ottobre del 1982 dalla Polydor negli USA, dove giunse al 74esimo posto in classifica, ed in Europa, il settimo album in studio, successivo a "Radio active" (1981) e precedente "Hot shot" (1984). Inciso con un gruppo di supporto battezzato Black Pearl, il cui nome dà anche il titolo al 33 giri, questo album vede Travers (chitarra, voce, tastiere) affiancato da tre abili strumentisti quali il bassista Peter Cowling, già membro del gruppo progressive underground Gnidrolog nei primi anni '70, il batterista Dandy Gennaro (già con i Blackjack insieme a Michael Bolton) ed il tastierista Don Harriss. "Black pearl" è ancora incentrato sulle eccellenti parti chitarristiche di Travers, che sa esprimersi sia in modo raffinato che con grande potenza, fra blues rock e hard rock, ma filtrato attraverso le sonorità più pulite degli anni '80 e meno direttamente hendrixiano che in passato; piuttosto rilevanti nell'impasto sonoro sono anche la parti di tastiere e di synth, mentre le parti vocali richiamano il tipico stile anthemico da ''stadium rock''. Nato nel 1954 a Toronto in Canada, Pat Travers è uno dei più stimati ed influenti chitarristi blues rock e hard rock canadesi. La sua prima ispirazione a diventare un chitarrista fu un concerto di Jimi Hendrix a cui Pat assistette ancora adolescente: da lì il giovane si accostò ad altri grandi della sei corde come Eric Clapton, Jeff Beck e Jimmy Page, e fece conoscenza con il veterano rocker Ronnie Hawkins (quello che la Band accompagnava sotto l'originaria denominazione The Hawks). Travers amava soprattutto l' hard rock, ed a metà anni '70 si trasferì in Gran Bretagna, dove molti dei massimi gruppi di questo genere avevano base: nel 1976 riuscì finalmente a pubblicare il suo eponimo primo lp, seguito nel 1977 da ben due album, ''Makin' magic'' e ''Putting it straight'', quindi il nostro fece ritorno in Nord America. Il periodo successivo fra il 1979 e l'inizio degli anni '80, fu quello di maggior successo per Travers, prima che il suo energico hard rock venato di blues venisse eclissato da sonorità più melodiche e zuccherine che avrebbero conquistato le masse nel nuovo decennio; l'attenzione del grande pubblico si volse altrove ma Travers continuò imperterrito la sua carriera musicale.
Trovajoli armando
In lounge
7" [edizione] nuovo stereo ita 1966 il giaguaro
soundtracks
soundtracks
EP in formato 7". Originariamente realizzato nel 2000 solo in forma promozionale ed allegato al numero 3 della rivista italiana Il Giaguaro, questo 7" contiene quattro brani, all'epoca inediti, tratti dalle colonne sonore di due films, "L'arcidiavolo" (1966, diretto da Ettore Scola ed interpretato da Vittorio Gassman) e "Don Giovanni in Sicilia" (1967, diretto da Alberto Lattuada ed interpretato da Lando Buzzanca). Le musiche furono composte dal maestro romano Armando Trovajoli (1917-2003), importante e proflico autore di colonne sonore (più di duecento all'attivo), ma anche stimato jazzista, e suonate dai grandi Marc 4, accompagnati sulle ultime due tracce anche dai Cantori Moderni di Alessandro Alessandroni, generando un classico intreccio fra beat strumentale (talora con parti vocali wordless) e jazz lounge. Questa la scaletta: "L'Arcidiavolo", "Quant'È Bella Giovinezza", "Quand'Ero Un Bebè (Versione Trailer)", "Francoise (Versione Slow)".
Trower robin (procol harum)
bridge of sighs
lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 chrysalis
rock 60-70
rock 60-70
ristampa con copertina pressocche' identica alla prima tiratura. Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1974 dopo ''Twice removed from yesterday'' e prima di ''For earth below'', giunto al numero 7 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il secondo album. Registrato con formazione a tre con Reg Isidore (gia' con i Quiver e Pete Bardens) e James Dewar (gia' con Stone the crows), oltre a Robin Trower alla chitarra, e' il secondo album solista del chitarrista dei PROCOLO HARUM, lavoro che si inserisce nella classica tradizione rock blues chitarristica di Trower, con spettacolare uso di wah wah e distorsore associati partiture che ricordano quelle dell' Hendrix di ''Electric ladyland''; questa fase ''hendrixiana'' durera' dal 1973 al al 1975, per poi cambiare con arrangiamenti che si faranno piu' complessi e ''frippiani''.
Truly
Fast stories...fom kid coma
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1995 bang! records
indie 90
indie 90
doppio vinile, copertina apribile. Ristampa del primo album della band di Seattle con membri di Soundgarden e Screaming trees, sorta di concept-album, con i 13 brani che sono un flusso continuo di grunge hard-rock con taglio psichedelico. I Truly sono un interessante gruppo grunge psichedelico formato a Seattle nel 1990 da alcuni veterani della vivace scena locale: il batterista Mark Pickerel, cofondatore degli Screaming Trees, che presto avrebbe lasciato il gruppo per concentrarsi sui Truly, ed il chitarrista e cantante Robert Roth (gia' con gli Storybook Crooks), quest'ultimo uno dei fattori piu' caratterizzanti del sound della band, con il suo stile vocale ombroso che ha qualche affinita' con quello di Mark Lanegan, ed i suoi originali riff chitarristici; ad essi si uni' all'inizio del 1991 il bassista Hiro Yamamoto, cofondatore ed ex membro dei Soundgarden. Esordirono con un ep nel 1991 e il primo album ''Fair stories... from kid coma'' arrivo' poi nel 1995, seguito nel 1997 da ''Feeling you up'' e nel 2000 da ''Twilight curtains''. Il loro era un sound che si ispirava allo hard rock zeppeliniano, ma anche molto psichedelico e stordente.
Tubeway army (gary numan)
Replicas
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1979 beggars banquet
punk new wave
punk new wave
ristampa masterizzata dai master tapes analogici originali, con copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura, e corredata di inner sleeve. Il secondo album realizzato nel giugno del 1979 dal cantante londinese GARY NUMAN con i Tubeway Army, gia' autori nel novembre del 1978 del primo "Tubeway Army" ed attivi sin dal '77. Un capolavoro della primissima scena post-punk inglese, capace di portare alle estreme conseguenze le intuizioni degli Ultavox! di John Foxx in un sound che sara' foriero di ulteriori sviluppi. L'album ottenne uno straordinario successo, giungendo addirittura al primo posto della classifica inglese, grazie alla indubbia bellezza di molti brani (tra cui i due singoli che ne vennero tratti "Are Friends Electric" e "Down in the Park"), al fascino di liriche sci-fi ispirate a ballard, ed alla capacita' di metabolizzare con grande personalita' influenze nobilissime come i Kraftwerk, il Bowie del periodo "berlinese", i Roxy Music e naturalmente i gia' citati Ultravox, per un risultato finale che aveva ormai dalla sua perfezione formale e compiutezza. Poggiando il successo del gruppo per buona parte sulle spalle del suo carismatico leader, persino ovvio che presto Numan decise di continuare per conto proprio: continuando ad avvalersi del preziosissimo contributo al basso di Paul Gardiner, pubblichera' dopo pochi mesi il suo primo album solista "The Pleasure Principle", che come il successivo "Telekon" riuscira' ad andare in vetta alle classifiche inglesi, mantenendo per qualche anno un grande riscontro di pubblico ed un notevole profilo artistico.
Turner ike & tina
It's gonna work out fine
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1963 honey pie
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa del 2023 ad opera della Honey Pie, pressoché identica alla rara prima stampa. Originariamente pubblicato nel giugno del 1963 dalla Sue negli USA, il quinto album in studio della coppia Turner, successivo a "Don't play me cheap" (2/63) e precedente "Get it – get it" (1966). Frutto di un periodo in cui il talento di Ike e la potenza espressiva di Tina si stavano dispiegando con molteplici pubblicazioni, "It's gonna work out fine" è uno dei lavori più viscerali e potenti del primo soul, con la grinta del canto di Tina a dei livelli toccati da pochi, insieme al grande James Brown, in quei primi anni '60: la scaletta si apre con una dirompente "Gonna find me a substitute" (non a caso poi rifatta, con un piglio simile ma più garage punk, da quei ragazzacci dei Pretty Things...), e contiene la scoppiettante e danzereccia "Tinaroo"; la più tranquilla (pur cantata anch'essa con forte tensione da parte della Turner) title track era stata una hit su singolo nel 1961, giungendo al 14esimo posto nella billboard hot 100 statunitense. Questa la scaletta completa: "Gonna Find Me A Substitute", "Mojo Queen", "Kinda Strange", "Why Should I", "Tinaroo", "It's Gonna Work Out Fine", "I'm Gonna Cut You Loose", "Poor Fool", "I'm Fallin In Love", "Foolish", "This Man's Crazy", "Good Good Lovin". Tina Turner, nome di battesimo Annie Mae Bullock (1939-2023), originaria del Tennessee, incontra nel '57 Ike Turner, ex dj alla WROX, leader dei Kings Of Rhythm e session man per la Modern e la Chess. Insieme a lui per tutti gli anni '60 e fino alla meta' dei '70 raggiungera' una grandissima popolarita' con brani come, ad esempio, "A fool in love" (1960), "It's gonna work out fine" (1961), la cover di "Proud Mary" dei Creedence Clearwater Revival ('71) e l'autobiografica "Nutbush City Limits". Quindi, verso la meta' dei '70, l'unione tra i due artisti si rompe definitivamente e Tina, dopo un buon successo nel ruolo di "Acid Queen" nel film "Tommy", tratto dall'opera rock degli Who, affronta qualche anno difficile ma, in seguito, rientra prepotentemente dalla porta della musica rock, con nuovi dischi, tre Grammy Awards ed un ruolo cinematografico nel terzo film della seria Mad Max. Poi, la pubblicazione del disco "Tina Live in Europe", l'uscita di una autobiografia e del film a questa ispirato e la ripresa della attivita' concertistica, rilanciano la cantante a livello internazionale in qualita' di regina di un genere a meta' tra il rock e il R&B. Personaggio dipinto spesso a tinte scure a causa della sua personalita' incandescente ed autoritaria, in particolare riguardo alla sua relazione con la talentuosa moglie Tina, Ike Turner (1931-2007) e' ciononostante ricordato anche come un importante strumentista, al pianoforte ma soprattutto alla chitarra, strumento con il quale dai primi anni '50 sviluppo' uno stile sanguigno e vibrante, pionieristico per il rock'n'roll; ed anche come un efficace leader di gruppi soul/r'n'b. Cresciuto in un difficile ambiente del profondo sud degli Stati Uniti della segregazione razziale, sviluppo' un forte carattere che nei momenti migliori avrebbe contribuito a temprare uno show soul e r'n'b trascinante e di successo; quando incontro' Tina, la futura moglie, verso la fine degli anni '50, era gia' un veterano della scena musicale afroamericana. Insieme alla consorte raggiunse l'apice del successo nei primi anni '60, ma problemi personali e le manifestazioni meno simpatiche del suo bellicoso carattere portarono progressivamente a minori successi e poi al divorzio dalla moglie negli anni '70, destinata a diventare una star anche come solista. Turner si riprese nel corso degli anni '90, tornando anche a pubblicare dischi e ricevendo riconoscimenti dalla critica.
Tuxedomoon
desire
lp [edizione] originale stereo ita 1981 expanded / pre
[vinile] excellent [copertina] Fair punk new wave
[vinile] excellent [copertina] Fair punk new wave
l' originale stampa italiana, con la copertina (con accentuati segni di invecchiamento ed un cut corner in basso a destra) diversa da quella dell' edizione americana e dall' edizione pressata in Francia (rispettivamente pressate dalla Ralph dei Residents e dalla Celluloid) ed invece uguale a quella inglese su Pre, senza barcode, etichetta gialla e nera, catalogo EX1, data sul trail off delle rispettive facciate "16/4/81" e "17/4/81". Il secondo superlativo ed inesauribilmente affascinante album del seminale progetto di San Francisco attivo sin dal 1977, uscito nel marzo del 1981 e realizzato dalla piu' classica line-up della formazione, composta dai fondatori del gruppo Blaine Reininger e Steven Brown, con sia Peter "Principle"Dachert che Winston Tong, fino a quel momento membri "instabili" della formazione (Tong non aveva peraltro partecipato alle registrazioni del primo ambum "Half-Mute"). "Desire", insieme al precedente "Half Mute", costituisce vertice massimo nella discografia dei Tuxedomoon, a differenza tuttavia del primo album, questo presenta sonorita' meno ostiche e piu' morbide, senza tuttavia rinunciare a percorrere la stada di una personalissima sperimentazione, che una volta di piu' danno comunque piena forma al grande pathos nato dall'ispirazione dei musicisti. "Jinx", "Desire", "In The Name Of Talent" sono solo alcune delle esecuzioni salienti dell'album, intriso di sonorita' minimali elettroniche affogate in un velato malinconico romanticismo, dove giri ipnotici di basso si sovrappongono a tappeti remoti di percussioni sintetiche, a cui fanno eco melodie di violino e sassofono, dissonanze per archi ed effetti elettronici, danze epiche trascinanti sintetiche e percussive. I Tuxedomoon si formano a San Francisco nel 1977 da Blaine Reininger, Winston Tong, Steven Brown e Victoria Lowe. Nei loro primi concerti univano rappresentazioni teatrali dove mescolavano cabaret espressionista, romanticismo di chiara ascendenza mitteleuropea e brandelli di futurismo umanoide. Le forme della musica classica vennero piegate a raccogliere gli scempi psicologici dell'evo industriale, coniando un genere fortemente innovativo che caratterizzo' immediatamente l'universo Tuxedomoon. Nel 1978 furono gruppo di apertura a molti concerti dei Devo e questo permise loro di ottenere quella notorieta' necessaria ad elevarli tra le realta' musicali piu' importanti della scena punk wave di San Francisco. Contemporaneamente incisero il loro primo singolo autoprodotto, Pinheads on the Move, dopo questa realizzazione Victoria Lowe abbandono' il gruppo prima della pubblicazione del loro successivo primo dodici pollici edito per la Time Release, No Tears, che vedeva la collaborazione di Paul Zahl e Mikel Belfer. Dopo questa realizzazione il gruppo venne messo sotto contratto dal Ralph Records dei Residents ed al gruppo si uni' Peter Dachert alias Peter Principle che sara' altro componente storico e fondamentale nella formazione Tuxedomoon. Le loro ideologie erono molto piu' vicine alla mentalita' europea piuttosto che a quella americana e per questo il gruppo nel 1980 decise di trasferirsi in a Rotterdam dove iniziarono i primi lavori solisti di Reininger e Tong. I Tuxedomoon sono stati tra i gruppi piu' importanti della scena post-punk americana, dotati di affinita' musicali decisamente europee sono tra i migliori gruppi capaci di caratterizzare l'intera decade a seguire con una personalissima e seminale alchimia che vedeva avanguardia, elettronica, minimalismo wave e sperimentazione unirsi in una affascinante armonia.
U2
Under a blood red sky (no "special low price")
Lp [edizione] originale stereo uk 1983 island
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
La prima stampa inglese, copertina (con un' ampia piegatura in basso a sinistra) lucida senza codice a barre, nella rara versione senza l' indicazione "special low price" sotto il titolo sul fronte, etichetta custom con scritte in lettere nere, con la primissima versione di "Electric Co.", ovvero con "I Want To Live in America" citata durante l' esecuzione del brano, catalogo IMA 3, "Graeme" e "Precision" incisi sul trail off dei rispettivi lati. Pubblicato nel novembre del 1983, tra "War" e "The Unforgettable Fire", il primo storico live degli U2, con le bellissime versioni dei suoi anthemici otto episodi, che forniscono un' idea attendibile della verve on stage della band irlandese di Bono Vox e compagni, qui davvero al massimo della forma. Confermo' l' ormai enorme successo, almeno in Europa, della band, giungendo al secondo posto della classifica inglese e contribuendo ad allargare un pubblico devotissimo. "Under a blood red sky" registrato dal vivo e uscito sotto forma di mini-Lp e' uno dei vertici discografici degli U2, una delle pochissime band attive a partire dagli anni 80 capaci di assurgere allo status di "mito" del rock al pari delle formazioni "classiche" nate e cresciute nei decenni precedenti. Per una delle formazioni rock tra le piu' amate e famose di sempre analizzare proprio questo disco dal vivo risalente a 20 anni or sono puo' apparire operazione azzardata, ma una recente dichiarazione di Adam Clayton e' a tal proposito illuminante. A distanza di anni e in prospettiva, dice il bassista, tutti i primi lavori discografici sembrano valere poco piu' di una registrazione demo; una valutazione condivisa da tanti altri musicisti rock che nella propria carriera musicale partendo da un'istintiva vocazione per il "live" tendono nei primi lavori in studio a trasferire tale e quale il sound caldo e sudato della sala prove trascurando, vuoi per scelta, vuoi per inesperienza, vuoi per limiti di budget, il lavoro certosino di produzione e di costruzione creativa del sound su multitraccia. Questo live si puo' quindi considerare come il miglior lavoro del gruppo fino a quel momento, superiore ai primi tre dischi in studio, l'occasione ideale per la band per documentare tutta la propria carica esplosiva in concerto. Il quartetto irlandese si presenta dal vivo nella piu' classica delle formazioni. Leader e guida del gruppo e' Bono dalle qualita' vocali potenti e dall'innato carisma che lo rendono probabilmente il piu' rappresentativo frontman degli anni 80. La sezione armonica e' affidata interamente a The Edge, solido chitarrista e gran maestro nell'effettistica ritmica, qui assai prezioso anche nel ruolo di corista. La sezione ritmica vede il trascinante, preciso e mai banale Larry Mullen Jr. alle percussioni e Adam Clayton al basso. Quest'ultimo e' la lampante dimostrazione di come un musicista dalle limitate capacita' tecniche possa perfettamente amalgamarsi nel sound di una rock-band e trarre il massimo profitto da linee di basso tanto semplici quanto incisive. "Under a blood red sky" raccoglie le migliori canzoni tratte dai primi tre album ("Boy", "October" e "War") e dai primi 45 giri, dalle quali emerge chiara la matrice post-punk della band: canzoni dirette e senza fronzoli, riff taglienti, una ritmica incisiva e vibrante e, su tutto, l'interpretazione calda ed evocativa di Bono. Gli U2 dimostrano qui di possedere quell'energia misteriosa e rara capace di trasformare un concerto rock in un evento unico e memorabile. Dopo questo live la band vedra' crescere a dismisura la propria fama planetaria grazie al bellissimo "Unforgettable fire", forse lo zenith creativo dell'intera produzione U2 e l'ultimo lavoro che puo' in qualche modo essere annoverato nell'arcipelago new wave.
Ultravox
Rage in eden (40th anniversary deluxe ed., + bonus lp)
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1981 chrysalis
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa del 2022, rimasterizzata, realizzata in occasione del 40esimo anniversario dall' uscita originaria del disco, ampliata a doppio album con un intero lp bonus, che contiene brani inediti su album o in versione inedita su album; copertina pressoche' identica a quella dell' originaria tiratura, con fascetta "obi" di presentazione. Questi i brani dell' album bonus: "The Thin Wall" (versione uscita su singolo del brano tratto dall' album), "I Never Wanted To Begin" (retro del singolo di cui sopra, inedita su album), "I Never Wanted To Begin (Extended Version)" (la versione uscita nel formato 12" dello stesso singolo, piu' lunga di quella del 7"), "The Voice" (brano dell' album, qui nella versione uscita su singolo), "Paths And Angles" (retro del singolo "The Voice", inedita su album), "Private Lives" e "All Stood Still" (entrambe registarte dal vivo al Crystal Palace il 13 giugno 1981, e gia' incluse nella versione in formato 12" del singolo "The Voice"). Il quinto album, uscito nel settembre del 1981 e giunto al quarto posto della classifica inglese, ripetendo quasi il successo straordinario del precedente "Vienna". Secondo album del gruppo londinese dopo la fuoriuscita di John Foxx e l' ingresso di Midge Ure alla voce (ex Rich Kids), "Rage in Eden" ripete la formula dell' album precedente, con le stesse atmosfere sofisticate e decadenti, suggestivi esempi (tra i migliori) della scena "new romantic" di cui "questi" Ultravox furono tra i creatori (niente a che vedere con i primi Ultravox). Ne vennero tratti i singoli "The Voice" e "The Thin Wall". Dopo l'abbandono di Robin Simon (ex Neo) che si unira' ai Magazine e quello fondamentale di John Foxx sostituito da Midge Ure (ex Slik, Rich Kids, Thin Lizzy, Visage), il gruppo adottera' la nuova sigla Ultravox con l'omissione del punto esclamativo e sara' autore di un cambio nelle proprie traiettore musicali. Durante il periodo con John Foxx al canto gli Ultravox! hanno regalato splendidi lavori di punk decostruito sugli insegnamenti di Eno-Bowie, in seguito con l'arrivo di Midge Ure, virarono verso un suono piu' sintetico e melodico. A questo punto la critica giro' ingiustamente le spalle al gruppo, con un atteggiamento snob e superficiale, includendoli spesso nel calderone dei gruppi da classifica, ma in realta' nessuno come gli Ultravox di Midge Ure ha saputo trapiantare nei loro primi lavori quel senso di decadenza mitteleuropea e di romanticismo struggente al synth-rock.
Upside
Tristi orizzonti (+ booklet)
Lp [edizione] originale stereo ita 1990 t.v.o.r.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa, nella versione in vinile nero, copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento) lucida e senza barcode, completa dell' originario libretto di 12 pagine (come da adesivo sul fronte), di inner sleeve con testi e foto e di inserto con catalogo della T.V.O.R. (che contempla questo disco tra le uscite venture), etichetta custom nera, verde e bianca, catalogo TVOR010. Pubblicato dalla T.V.O.R. In Italia nel 1990, ''Tristi orizzonti'' e' il primo album in studio degli Upside, uscito dopo l'ep ''Nati per soffrire'' (1983) e prima dell'lp ''Labirinti della menzogna'' (1995). Gli Upside si cimentano qui con un tirato e feroce hardcore punk, con testi in italiano, duri e diretti contro il cieco espansionismo del capitalismo e delle multinazionali, l'oppressione delle minoranze volta allo sfruttamento delle risorse naturali nelle loro terre, l'establishment politico e culturale. Provenienti da Sassuolo in provincia di Modena, gli Uspside sono attivi dai primi anni '80, suonando un hardcore punk politicizzato e senza compromessi; dopo una storica cassetta cassetta autoprodotta nel 1981, un 7"ep nel 1983, ''Nati per soffrire'', ed una seconda cassetta, parte live e parte in studio, uscita nel 1986, pubblicarono il loro primo album in studio in vinile ''Tristi orizzonti'' nel 1990, uscito per la storica T.V.O.R. di Como, ed il secondo album ''Labirinti della menzogna'', autoprodotto nel 1993.
Urge overkill
Americruiser
Lp [edizione] originale stereo eu 1990 touch & go
[vinile] excellent [copertina] excellent indie 90
[vinile] excellent [copertina] excellent indie 90
prima stampa europea nella versione in vinile nero, copertina lucida senza codice a barre, con adesivo di presentazione, etichetta custom, catalogo T&GLP52. Pubblicato nel giugno del 1990 dalla Touch & Go in Gran Bretagna e negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''Americruiser'' e' il secondo album degli Urge Overkill, uscito dopo ''Jesus urge superstar'' (1989) e prima di ''The supersonic storybook'' (1991). Inciso con Butch Vig, il secondo album del gruppo di Chicago e' un lavoro dalla produzione piu' raffinata rispetto all'esordio, e mostra un gruppo a suo agio con un potente hard rock metropolitano che ancora conserva la selvaggia urgenza punk dei coevi gruppi di Chicago, addolcendola occasionalmente con venature pop. Si tratta comunque di un disco selvaggio ed energico, ancora lontano dagli sviluppi successivi della musica del gruppo. Gli Urge Overkill si formano a Chicago nel 1986 e propongono nei primi anni di attivita' un punk rock potente ed a tratti vicino ai Butthole Surfers, che si ammorbidira' nel corso degli anni. Il loro terzo acclamato album ''Supersonic songbook'' (1991) e' prodotto da Steve Albini e li porta ad aprire i concerti dei Nirvana nel tour americano di ''Nevermind''. Il brano ''Girl, you'll be a woman soon'' del 1992, melodica e tenebrosa cover di una canzone di Neil Diamond, sara' poi inserito da Quentin Tarantino nella colonna sonora di ''Pulp fiction'' e diventera' una hit radiofonica, regalando al gruppo un momento di notorieta' a cui pero' non fara' seguito un successo duraturo. Il gruppo si scioglie nel 1997 ed il cantante National Kato pubblica il suo esordio da solista nel 2000, ''Debutante''.
Urge overkill
The supersonic storybook
Lp [edizione] originale stereo fra 1991 touch & go
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Prima rara stampa europea, "Made in France" come tutte le copie, copertina lucida senza barcode, etichette custom verdi e azzurre, catalogo T&GLP70. Pubblicato nel marzo 1991, prima di "Saturation" (93) e dopo "Americruiser" (90), il terzo album del trio, prodotto da Steve Albini, l'ultimo prima di accasarsi alla Geffen. Opera che si muove in territori prettamente rock con elementi punk, hard rock e glam, addolciti da un approccio molto più pop rispetto ai precedenti lavori, che amplia di parecchio il numero di coloro che lo apprezzano. Ciononostante i brani manifestano un'eccellente vena creativa a discapito di una produzione leggermente piatta. Gli Urge Overkill si formano a Chicago nel 1986 e propongono nei primi anni di attività un punk rock potente ed a tratti vicino ai Butthole Surfers, che si ammorbidisce nel corso degli anni. Il loro terzo acclamato album "Supersonic storybook" (1991) è prodotto da Steve Albini e li porta ad aprire i concerti dei Nirvana nel tour americano di "Nevermind". Il brano "Girl, you'll be a woman soon" del 1992, melodica e tenebrosa cover di una canzone di Neil Diamond, viene inserito da Quentin Tarantino nella colonna sonora di "Pulp fiction" e diventerà una hit radiofonica, regalando al gruppo un momento di notorietà, a cui però, non fa seguito un successo duraturo. Gli Urge Overkill si formano a Chicago nel 1986 e propongono nei primi anni di attività un punk rock potente ed a tratti vicino ai Butthole Surfers, che si ammorbidisce nel corso degli anni. Il loro terzo acclamato album "Supersonic storybook" (1991) e' prodotto da Steve Albini e li porta ad aprire i concerti dei Nirvana nel tour americano di "Nevermind". Il brano "Girl, you'll be a woman soon" del 1992, melodica e tenebrosa cover di una canzone di Neil Diamond, viene inserito da Quentin Tarantino nella colonna sonora di "Pulp fiction" e diventera' un hit radiofonico, regalando al gruppo un momento di notorieta', a cui pero', non fa seguito un successo duraturo. Il gruppo si scioglie nel 1997 ed il cantante National Kato pubblica il suo esordio da solista nel 2000, "Debutante".
Vacant lot
...Because they can (blue translucent vinyl)
Lp [edizione] originale stereo can 1992 shake the record label
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Prima stampa, pressata dalla canadese Shake The Record Label anche per il mercato USA, nella versione in vinile di colore blu semitrasparente, copertina con barcode, label nera con scritte argento su di una facciata, custom fotografica nera ed argento sull'altra, catalogo SAL205. Pubblicato nel 1992 dalla Shake The Record Label, il primo album, precedente "Wrong" (1993). Pete Ciccone e compagni tirano fuori un veloce e breve (ventisette minuti circa la durata) set di dodici brani di punk rock melodico di scuola ramonesiana, pochi accordi, ritornelli appiccicosi e ritmi regolari e propulsivi, nel complesso con una maggiore inclinazione verso il pop rispetto ai maestri Ramones, ma sempre scoppiettante e rock'n'roll; in scaletta anche tirate covers di "Loyola" dei Dictators e "You were on my mind" degli We Five. Esponenti del punk pop reso famoso da gruppi come i Green Day, i newyorchesi Vacant Lot, guidati da Pete Ciccone e Mitro Valsamis, esordiscono su lp nel 1992 con "...Because they can", considerato uno dei loro dischi migliori, per poi pubblicare "Wrong" nell'anno successivo, sebbene la formazione originaria del gruppo si disgreghi durante l'incisione dell'album. Due anni dopo esce "Shake well", terzo ed ultimo lp, quindi i Vancant Lot svaniscono lentamente nell'oblio.
Vacant lot
Wrong (yellow translucent vinyl)
Lp [edizione] originale stereo can 1993 shake the record label
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
L' originale stampa, pressata dalla canadese Shake The Record Label anche per il mercato USA, vinile di colore giallo semitrasparente, copertina con barcode, label custom grigia, bianca e nera, logo Shake The Record Label in bianco e nero in alto, catalogo SAL208. Pubblicato nel 1993 dalla Shake The Record Label, il secondo album, successivo a "...Because they can" (1992) e precedente "Shake well" (1995). L'ispirazione ramonesiana è sempre fortissima in questo set di dodici brani, grezzamente prodotti, con il punk che si vena di pop e di anni '60, mantenendo l'approccio graffiante ed irrobustendo il sound rispetto al primo apprezzato album, rendendolo più potente e pestone ma senza rinunciare ad un approccio decisamente melodico. Sarà l'ultimo album con la formazione originale, che si dividerà subito dopo le sessioni e prima della pubblicazione del disco, con Mitro Valsamis e la sezione ritmica che fonderanno i Trick Babys, e Pete Ciccone che assemblerà una nuova versione della band per il successivo lp. Esponenti del punk pop reso famoso da gruppi come i Green Day, i newyorchesi Vacant Lot, guidati da Pete Ciccone e Mitro Valsamis, esordiscono su lp nel 1992 con "...Because they can", considerato uno dei loro dischi migliori, per poi pubblicare "Wrong" nell'anno successivo, sebbene la formazione originaria del gruppo si disgreghi durante l'incisione dell'album. Due anni dopo esce "Shake well", terzo ed ultimo lp, quindi i Vancant Lot svaniscono lentamente nell'oblio.
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