Hai cercato: immessi ultimi 30 giorni --- Titoli trovati: : 714
Pag.:
oggetti:
Oda
oda (ltd. red)
lp [edizione] nuovo stereo usa 1972 riding easy
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2024, edizione limitata in 400 copie, in vinile rosso, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura autoprodotta, del primo album del gruppo basato nei dintorni di San Francisco. Il chitarrista californiano Randy Oda pubblico' con la sua band (nella line aup, alla batteria, anche il fratello Kevin Oda) questo ottimo album di hard rock chirarristico con qualche influenza psichedelica, caratterizzato da suoni scarni e potenti, notevolissimi intrecci di chitarre ed azzeccati interventi di tastiera, in brani secchi ed incisivi. Qualche hanno dopo ritroveremo la chitarra di Randy e Kevin Oda nei Ruby dell' ex Creedence Clearwater Revival Tom Fogerty, oltre che autore pure di un album solista, e lo stesso Randy Oda riallestira' piu' tardi una nuova versione della band, pubblicando l' album "Power of Love" nel 1983. Nel 1992, uscira' anche l' album coaccreditato a Tom Fogerty e Randy Oda "Sidekicks Rainbow Carousel", ancora con Kevin alla batteria.
Olsen angel
Burn your fire for no witness
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2014 jagjaguwar
indie 2000
indie 2000
inserto con testi, adesivo sul cellophane, etichetta rossa con scritte bianche, Lp pubblicato dalla Jagjaguwar nel febbraio 2014 dopo "Hal way home" (12), il secondo album. Lavoro piu' elettrico del precedente, sempre in un percorso intenso, irrequieto e malinconico, nel quale si sentono echi di Joni Mitchell, Velvet Underground, Cowboys Junkies e Mazzy Star. Un album che conferma le buone recensioni del precedente full lenght, in un suono accattivante in bilico fra folk, blues con una sensibilita' tipicamente indie. Angel Olsen e' una giovane cantautrice, nativa del Missouri, ma basata a Chicago, dove fa parte, insieme a Emmett Kelly e altri musicisti della scena di Chicago, della Cairo Gang, spesso band di supporto a Bonnie 'Prince' Billy. Nel settembre 2012, dopo l'Ep "Strange cacti" (10), esce il primo full lenght della giovane cantautrice di Chicago, che mette in mostra una voce pura e dolce, intensa e tormentata, con un supporto acustico minimo, con un finger picking da arpa, vicino al folk americano di un tempo, riferibile a Joanna Newson, Connie Converse e Nina Nastasia.
Oneida
Expensive air (ltd glass green)
Lp [edizione] nuovo stereo cz 2024 joyful noise
indie 90
indie 90
edizione limitata in vinile verde trasparente (glass green), adesivo su cellophane. Il 17esimo album del gruppo americano, note della label:
L'album precedente degli Oneida, Success, è arrivato dopo una pausa di quattro anni, liberando l'energia creativa repressa della band in un insieme di canzoni orecchiabili, accessibili e quasi poppeggianti. La struttura delle canzoni è rimasta importante nella preparazione di Expensive Air, ma anche l'interazione istintiva e improvvisativa che ha sempre fatto parte del processo degli Oneida. La band ha suonato insieme dal vivo per due anni, affinando l'attacco e spingendo le canzoni a essere più dure, veloci e selvagge. Gli Oneida hanno registrato Expensive Air in tre sessioni sparse per il 2023, riunendosi nello studio Menegroth The Thousand Caves di Colin Marston a Woodhaven, nel Queens, ogni volta che avevano qualche canzone pronta. Marston e la band hanno mixato l'album nel febbraio 2024 presso Menegroth. Il nuovo album espande i risultati raggiunti dagli Oneida con Success, ma si spinge anche oltre, creando strutture di canzoni irresistibili e facendole esplodere in pezzi psichedelici. "Mi sono ritrovato a pensare a questo disco come a una controparte più oscura, sciolta e rumorosa di Success", spiega Bobby.
Formatisi verso il 1997 a New York, gli Oneida sono considerati uno dei gruppi di punta del nuovo underground newyorchese dell'inizio del nuovo millennio, insieme a gruppi come i Liars. Autori di una musica dai chiari riferimenti al passato (MC5, Stooges, Kraftwerk, Can, Hawkwind, il post punk ed il minimalismo), mescolano le proprie influenze dando vita ad un suono originale, un po' come avevano fatto gli Spacemen 3 un decennio prima. Potenti ed ossessivi (dal vivo sono delle furie), ma anche ipnotici e psichedelici, sono artefici di apprezzati album come ''Each one teach one'' (2002) e ''Secret wars'' (2004). Il loro album d'esordio ''A place called El Shaddai's'' risale al 1997, primo di una nutrita discografia che arriva al diciassettesimo lavoro nel 2024 con "expensive air".
Ono yoko
It's Alright (I See Rainbows)
Lp [edizione] originale stereo uk 1982 polydor
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
l' originale stampa inglese, copertina con una macchia di umidita' sul retrocopertina e lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina lucida e senza barcode, completa di inner sleeve con testi e crediti, etichetta rossa con logo nero e bianco in alto, e logo Ono Music a destra, catalogo POLD5073. Pubblicato nel dicembre del 1982 dopo ''Season of glass'' e prima di ''Star peace'', giunto al numero 98 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il sesto album. Lavoro pubblicato dopo pochio anni dalla morte di John Lennon, vede Yoko nella difficile impresa di svincolarsi dall' immagine di compagna del leader dei Beatles e di trovare una sua dimensione autonoma; lavoro dai suoni pop, non privo di quegli elementi di bizarria e sperimentazione che hanno sempre caratterizzato il personaggio, vede il brano "Never Say Goodbye,"suonatissimo dalle stazioni radio Americane.
Orbison roy
Cry softly lonely one
Lp [edizione] nuovo stereo cze 1967 roy's boys / ume
blues rnr coun
blues rnr coun
Ristampa del 2015 ad opera della Roy's Boys / UMe, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nell'ottobre del 1967 dalla MGM negli USA, uscito nel Regno Unito su London, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, il dodicesimo album in studio (considerando anche "Oh, pretty woman", non uscito negli Stati Uniti). Inciso in un lungo periodo di tempo, fra il marzo del 1966 ed il luglio del 1967, durante il quale Roy dovette interrompere le sessioni per occuparsi anche di altri progetti, fra cui il film "The fastest guitar alive" e la relativa colonna sonora, "Cry softly lonely one" rimane in ogni caso un lavoro che contiene alcuni splendidi gioielli, grazie ad una grande forma dal punto di vista vocale per il cantante, che qui dà alcune delle sue migliori perfomances in assoluto, con un canto cristallino ed assolutamente toccante; certo stilisticamente questo 33 non sarà stato in linea con le rivoluzionarie innovazioni del pop e del rock del 1967, ma in quanto a pura bellezza il canto senza tempo di Orbison teme pochi rivali anche qui, con splendidi pezzi quali "Communication breakdown", l'ipnotica "Girl like mine" e la title track, solo per citarne due. Questa la scaletta completa: "She", "Communication Breakdown", "Cry Softly Lonely One", "Girl Like Mine", "It Takes Two", "Just Let Me Make Believe", "Here Comes The Rain Baby", "That's A No No", "Memories", "Time To Cry", "Only Alive". Uno dei grandi interpreti del primo rock'n'roll, il texano Roy Orbison (1936-1988) pubblico' i primi singoli di rilievo nel 1956 con la celebre Sun, che dette alle stampe anche i primi fondamentali 45 giri dell'amico Elvis Presley; e' di questo periodo uno dei suoi grandi classici , ''Ooby dooby''. Dotato di una voce dall'estensione eccezionale e di un caratteristico falsetto, Orbison aveva anche riconosciute qualita' compositive: il suo stile, decisamente personale in ambito rock'n'roll, era contaminato da country e pop, con ricchi arrangiamenti orchestrali e cori, che davano ai brani un tono etereo e sognante, mentre i testi parlavano spesso di personaggi perdenti e soli, come di romantici senza speranza. La sua influenza sui Beatles e' stata notevole e riconosciuta dai fab four, dei quali era peraltro amico, e moltissimi altri musicisti, fra cui Bob Dylan, hanno manifestato la loro ammirazione nei suoi confronti. Il suo brano piu' celebre e' probabilmente ''Pretty woman'' (1964), una delle poche canzoni in Orbison fa uso di uno stile piu' energico e vicino al rock ed uno dei suoi piu' grandi successi. La sua carriera e' stata particolarmente felice a cavallo fra gli anni '50 e '60 e poi negli anni '80, fino a che problemi cardiaci non lo hanno portato ad una prematura scomparsa.
Organisation (pre kraftwerk)
tone float
lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 life goes on
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2024, copertina nella versione con titolo in bianco sul fronte sotto il nome del gruppo (come la originaria tiratura), basata su quella della originale prima tiratura su Rca Victor ma senza "Rca" e "Victor" sul fronte, e con un riquadro rosso in alto a sinistra, in corrispondenza dell' adesivo con presentazione del disco posto sul cellophane. Pubblicato dalla Rca Victor inglese, il capolavoro misconosciuto ma straordinario del progetto dei tedeschi Ralf Hutter e Florian Schneider, un anno dopo autori del primo album a nome KRAFTWERK; un album di una rarita' eccezionale, uscito originariamente in poche centinaia di copie nel 1970 solo in Inghilterra dopo rifiuti su rifiuti dell' originale demo. La storia narra di un funzionario della Rca, casualmente presente ad un concerto del gruppo, impressionato dalla travolgente miscela di sperimentazione e psichedelia, mentre il pubblico, sconvolto, lanciava sul palco ogni genere di oggetto. Troppo avanguardistica la proposta del gruppo, qui caratterizzato da influenze vagamente etniche maggiori rispetto a quelle dei primi dischi dei Kraftwerk, a cui comunque non saranno estranee, e da una maggiore tendenza all' improvvisazione, in un' opera ricca di fascino e mistero, assolutamente da scoprire.
Oshomah alhaji waziri
Vol. 1
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1978 luaka bop
world
world
Ristampa del 2022 ad opera della Luaka Bop, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1978 dalla Shanu Olu in Nigeria, il primo dei cinque album di Oshomah editi da questa etichetta fra il 1978 ed il 1984 (intitolati da "Vol. 1" a "Vol. 5"). Furono una serie di lavori importanti per la carriera dell'artista nigeriano, ben distribuiti nel paese africano; qui ascoltiamo quattro lunghi brani che fondono musica e canti della cultura afemai con grooves elettrici afro-soul ed afro-funk ed ottoni dal sapore jazzato: "Forgive Them Oh God Amin – Amin", "Emoi Khakiegwi Aghumheile", "Igwegi Bab", "Iyuchele Opomumhe". Nato nel 1947 nella cittadina di Osomegbe come Isah Sule, Alhaji Waziri Oshomah (noto anche come Sir Waziri Oshomah) è un importante cantante, compositore e bandleader nigeriano, apprezzato per la sua efficace sintesi fra musica highlife nigeriana, musica afemai e devozione religiosa islamica: intrecciando musica secolare e religiosa, tradizioni locali nigeriane e strumentazione elettrica ed influenze internazionali come il funk, Oshomah debutta su disco nel 1973 e pubblica nel corso dei decenni una vasta discografia, che prosegue di buona lena ancora negli anni 2020, quando fra l'altro la Luaka Bop gli dedica due belle e corpose antologie. Nato in una famiglia musicale di religione musulmana nello Stato di Edo, Nigeria meridionale, Oshomah si dedica alla musica fin da bambino, e crescendo si appassiona sia a quella tradizionale della sua terra come alle innovazioni elettriche e più cosmopolite delle nuove generazioni degli anni '60; a metà di quel decennio, assunto il nome d'arte di Waziri Oshomah, lavora assiduamente sulla scena musicale nigeriana, integrando le influenze della musica afemai con quelle occidentali; nel 1970 comincia a prendere forma il suo gruppo, The Traditional Sound Makers, caratterizzati dalla fusione stilistica e culturale sopra accennata, che accanto alla musica nigeriana adottava influenze rock, soul, funk e persino reggae, senza trascurare il seminale afrobeat del connazionale Fela Kuti. Oshomah diventerà molto popolare fra gli anni '70 e '80 in Nigeria, e poi nel XXI secolo, grazie anche alla riscoperta operata da etichette come la Luaka Bop, anche in Occidente.
Oshomah alhaji waziri
Vol. 2
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1979 luaka bop
world
world
Ristampa del 2022 ad opera della Luaka Bop, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1979 dalla Shanu Olu in Nigeria, il secondo dei cinque album di Oshomah editi da questa etichetta fra il 1978 ed il 1984 (intitolati da "Vol. 1" a "Vol. 5"). Furono una serie di lavori importanti per la carriera dell'artista nigeriano, ben distribuiti nel paese africano; qui ascoltiamo tre lunghi brani che fondono musica e canti della cultura afemai con grooves elettrici afro-soul ed afro-funk, immersi in un'atmosfera carica di spiritualità, animata dalla religiosità di Oshomah: "Alhaji Yesufu Sado", "Chief J. Aigbokhaode Electrical Contractor Ikhin – Benin", "Ikwekiame Nedumhe". Nato nel 1947 nella cittadina di Osomegbe come Isah Sule, Alhaji Waziri Oshomah (noto anche come Sir Waziri Oshomah) è un importante cantante, compositore e bandleader nigeriano, apprezzato per la sua efficace sintesi fra musica highlife nigeriana, musica afemai e devozione religiosa islamica: intrecciando musica secolare e religiosa, tradizioni locali nigeriane e strumentazione elettrica ed influenze internazionali come il funk, Oshomah debutta su disco nel 1973 e pubblica nel corso dei decenni una vasta discografia, che prosegue di buona lena ancora negli anni 2020, quando fra l'altro la Luaka Bop gli dedica due belle e corpose antologie. Nato in una famiglia musicale di religione musulmana nello Stato di Edo, Nigeria meridionale, Oshomah si dedica alla musica fin da bambino, e crescendo si appassiona sia a quella tradizionale della sua terra come alle innovazioni elettriche e più cosmopolite delle nuove generazioni degli anni '60; a metà di quel decennio, assunto il nome d'arte di Waziri Oshomah, lavora assiduamente sulla scena musicale nigeriana, integrando le influenze della musica afemai con quelle occidentali; nel 1970 comincia a prendere forma il suo gruppo, The Traditional Sound Makers, caratterizzati dalla fusione stilistica e culturale sopra accennata, che accanto alla musica nigeriana adottava influenze rock, soul, funk e persino reggae, senza trascurare il seminale afrobeat del connazionale Fela Kuti. Oshomah diventerà molto popolare fra gli anni '70 e '80 in Nigeria, e poi nel XXI secolo, grazie anche alla riscoperta operata da etichette come la Luaka Bop, anche in Occidente.
Oshomah alhaji waziri
Vol. 3
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1980 luaka bop
world
world
Ristampa del 2022 ad opera della Luaka Bop, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1980 dalla Shanu Olu in Nigeria, il terzo dei cinque album di Oshomah editi da questa etichetta fra il 1978 ed il 1984 (intitolati da "Vol. 1" a "Vol. 5"). Furono una serie di lavori importanti per la carriera dell'artista nigeriano, ben distribuiti nel paese africano; qui ascoltiamo quattro lunghi brani che fondono musica e canti della cultura afemai con grooves elettrici afro-soul ed afro-funk, affini alle realizzazioni di Fela Kuti, ma con una inclinazione spirituale e religiosa più pronunciata: "Omhona-Omhona", "Eyemaya Erayemare", "Oshiomegie Idonigie", "I Forget Not Mother". Nato nel 1947 nella cittadina di Osomegbe come Isah Sule, Alhaji Waziri Oshomah (noto anche come Sir Waziri Oshomah) è un importante cantante, compositore e bandleader nigeriano, apprezzato per la sua efficace sintesi fra musica highlife nigeriana, musica afemai e devozione religiosa islamica: intrecciando musica secolare e religiosa, tradizioni locali nigeriane e strumentazione elettrica ed influenze internazionali come il funk, Oshomah debutta su disco nel 1973 e pubblica nel corso dei decenni una vasta discografia, che prosegue di buona lena ancora negli anni 2020, quando fra l'altro la Luaka Bop gli dedica due belle e corpose antologie. Nato in una famiglia musicale di religione musulmana nello Stato di Edo, Nigeria meridionale, Oshomah si dedica alla musica fin da bambino, e crescendo si appassiona sia a quella tradizionale della sua terra come alle innovazioni elettriche e più cosmopolite delle nuove generazioni degli anni '60; a metà di quel decennio, assunto il nome d'arte di Waziri Oshomah, lavora assiduamente sulla scena musicale nigeriana, integrando le influenze della musica afemai con quelle occidentali; nel 1970 comincia a prendere forma il suo gruppo, The Traditional Sound Makers, caratterizzati dalla fusione stilistica e culturale sopra accennata, che accanto alla musica nigeriana adottava influenze rock, soul, funk e persino reggae, senza trascurare il seminale afrobeat del connazionale Fela Kuti. Oshomah diventerà molto popolare fra gli anni '70 e '80 in Nigeria, e poi nel XXI secolo, grazie anche alla riscoperta operata da etichette come la Luaka Bop, anche in Occidente.
Oshomah alhaji waziri
Vol. 4
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1982 luaka bop
world
world
Ristampa del 2022 ad opera della Luaka Bop, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1982 dalla Shanu Olu in Nigeria, il quarto dei cinque album di Oshomah editi da questa etichetta fra il 1978 ed il 1984 (intitolati da "Vol. 1" a "Vol. 5"). Furono una serie di lavori importanti per la carriera dell'artista nigeriano, ben distribuiti nel paese africano; qui ascoltiamo cinque lunghi brani che fondono musica e canti della cultura afemai con grooves elettrici (ed alcune incursioni elettroniche) afro-soul ed afro-funk, affini alle realizzazioni di Fela Kuti, ma con una inclinazione spirituale e religiosa più pronunciata, cantati con voce gentile ma profonda e sicura da Oshomah: "Iyere: Mecca London", "Chief Joe Omo Agba", "Chief Mike Odidi", "Imirunolu Agizoane", "Hungry Man Osamiogbewa". Nato nel 1947 nella cittadina di Osomegbe come Isah Sule, Alhaji Waziri Oshomah (noto anche come Sir Waziri Oshomah) è un importante cantante, compositore e bandleader nigeriano, apprezzato per la sua efficace sintesi fra musica highlife nigeriana, musica afemai e devozione religiosa islamica: intrecciando musica secolare e religiosa, tradizioni locali nigeriane e strumentazione elettrica ed influenze internazionali come il funk, Oshomah debutta su disco nel 1973 e pubblica nel corso dei decenni una vasta discografia, che prosegue di buona lena ancora negli anni 2020, quando fra l'altro la Luaka Bop gli dedica due belle e corpose antologie. Nato in una famiglia musicale di religione musulmana nello Stato di Edo, Nigeria meridionale, Oshomah si dedica alla musica fin da bambino, e crescendo si appassiona sia a quella tradizionale della sua terra come alle innovazioni elettriche e più cosmopolite delle nuove generazioni degli anni '60; a metà di quel decennio, assunto il nome d'arte di Waziri Oshomah, lavora assiduamente sulla scena musicale nigeriana, integrando le influenze della musica afemai con quelle occidentali; nel 1970 comincia a prendere forma il suo gruppo, The Traditional Sound Makers, caratterizzati dalla fusione stilistica e culturale sopra accennata, che accanto alla musica nigeriana adottava influenze rock, soul, funk e persino reggae, senza trascurare il seminale afrobeat del connazionale Fela Kuti. Oshomah diventerà molto popolare fra gli anni '70 e '80 in Nigeria, e poi nel XXI secolo, grazie anche alla riscoperta operata da etichette come la Luaka Bop, anche in Occidente.
Oshomah alhaji waziri
Vol. 5
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1984 luaka bop
world
world
Ristampa del 2022 ad opera della Luaka Bop, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1984 dalla Shanu Olu in Nigeria, l'ultimo dei cinque album di Oshomah editi da questa etichetta fra il 1978 ed il 1984 (intitolati da "Vol. 1" a "Vol. 5"). Furono una serie di lavori importanti per la carriera dell'artista nigeriano, ben distribuiti nel paese africano; qui ascoltiamo quattro lunghi brani che fondono musica e canti della cultura afemai con grooves elettrici afro-soul ed afro-funk, affini alle realizzazioni di Fela Kuti, ma con una inclinazione spirituale e religiosa più pronunciata, cantati con voce gentile ma profonda e sicura da Oshomah: "Ameogiegie Udo-Ogiegie", "Wegieme Khayeya", "Amie Khagieguegbe", "Chief Danesi Aidoviogie". Nato nel 1947 nella cittadina di Osomegbe come Isah Sule, Alhaji Waziri Oshomah (noto anche come Sir Waziri Oshomah) è un importante cantante, compositore e bandleader nigeriano, apprezzato per la sua efficace sintesi fra musica highlife nigeriana, musica afemai e devozione religiosa islamica: intrecciando musica secolare e religiosa, tradizioni locali nigeriane e strumentazione elettrica ed influenze internazionali come il funk, Oshomah debutta su disco nel 1973 e pubblica nel corso dei decenni una vasta discografia, che prosegue di buona lena ancora negli anni 2020, quando fra l'altro la Luaka Bop gli dedica due belle e corpose antologie. Nato in una famiglia musicale di religione musulmana nello Stato di Edo, Nigeria meridionale, Oshomah si dedica alla musica fin da bambino, e crescendo si appassiona sia a quella tradizionale della sua terra come alle innovazioni elettriche e più cosmopolite delle nuove generazioni degli anni '60; a metà di quel decennio, assunto il nome d'arte di Waziri Oshomah, lavora assiduamente sulla scena musicale nigeriana, integrando le influenze della musica afemai con quelle occidentali; nel 1970 comincia a prendere forma il suo gruppo, The Traditional Sound Makers, caratterizzati dalla fusione stilistica e culturale sopra accennata, che accanto alla musica nigeriana adottava influenze rock, soul, funk e persino reggae, senza trascurare il seminale afrobeat del connazionale Fela Kuti. Oshomah diventerà molto popolare fra gli anni '70 e '80 in Nigeria, e poi nel XXI secolo, grazie anche alla riscoperta operata da etichette come la Luaka Bop, anche in Occidente.
Oshomah alhaji waziri
World spirituality classics 3: the muslim highlife of alhaji waziri oshomah
LP2 [edizione] nuovo stereo usa 1978 luaka bop
world
world
Vinile doppio, copertina apribile, catalogo LBOP100. Pubblicata nel 2022 dalla Luaka Bop, la prima antologia dedicata dalla label americana al grande artista nigeriano, che ci offre sette brani risalenti al periodo fra la metà degli anni '70 e quella degli anni '80, fase in cui Oshomah si affermò definitivamente come uno dei migliori musicisti nigeriani della sua generazione, proponendo una musica che fondeva la religiosità islamica, la tradizione musicale afemai (una etnia del complesso mosaico nigeriano), le influenze del soul e del funk occidentali, con risultati caratterizzati sia da un groove solidamente ballabile e fisico che da atmosfere e melodie avvolgenti e spirituali. Questa la scaletta: "Forgive Them Oh God Amin – Amin", "Jealousy", "Alhaji Yesufu Sado Managing Director", "Omhona – Omhona", "Ovini Omoekeke Alhaji Inu Umoru", "Okhume Ukhaduame", "My Luck". Nato nel 1947 nella cittadina di Osomegbe come Isah Sule, Alhaji Waziri Oshomah (noto anche come Sir Waziri Oshomah) è un importante cantante, compositore e bandleader nigeriano, apprezzato per la sua efficace sintesi fra musica highlife nigeriana, musica afemai e devozione religiosa islamica: intrecciando musica secolare e religiosa, tradizioni locali nigeriane e strumentazione elettrica ed influenze internazionali come il funk, Oshomah debutta su disco nel 1973 e pubblica nel corso dei decenni una vasta discografia, che prosegue di buona lena ancora negli anni 2020, quando fra l'altro la Luaka Bop gli dedica due belle e corpose antologie. Nato in una famiglia musicale di religione musulmana nello Stato di Edo, Nigeria meridionale, Oshomah si dedica alla musica fin da bambino, e crescendo si appassiona sia a quella tradizionale della sua terra come alle innovazioni elettriche e più cosmopolite delle nuove generazioni degli anni '60; a metà di quel decennio, assunto il nome d'arte di Waziri Oshomah, lavora assiduamente sulla scena musicale nigeriana, integrando le influenze della musica afemai con quelle occidentali; nel 1970 comincia a prendere forma il suo gruppo, The Traditional Sound Makers, caratterizzati dalla fusione stilistica e culturale sopra accennata, che accanto alla musica nigeriana adottava influenze rock, soul, funk e persino reggae, senza trascurare il seminale afrobeat del connazionale Fela Kuti. Oshomah diventerà molto popolare fra gli anni '70 e '80 in Nigeria, e poi nel XXI secolo, grazie anche alla riscoperta operata da etichette come la Luaka Bop, anche in Occidente.
Palmer bruce
the cycle is complete
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1970 verve forecast
rock 60-70
rock 60-70
ristampa limitata in vinile 180 grammi, coeprtina a busta singola senza barcode, lucida, etichetta marrone/oro. L' unico leggendario album, originariamente uscito su etichetta Verve Forecast nel 1970, del bassista dei Buffalo Springfield, un disco unico, oscuro ed eccezionale. Vale davvero la pena di ascoltarlo, dopo la registrazione, palmer part per il nepal ed abbandono' le scene musicali. senza alcun dubbio uno dei capolavori dell'underground di tutto il decennio, comprende 4 lunghi brani strumentali, tra psichedelia, rock e particolarissime influenze jazz ed orientaleggianti. il disco, registrato con la tecnica del '' flusso di coscienza'' combina in un amalgana senza precedenti folk, jazz e raga rock in lunghe improvvisazioni perlopiu' strumentali. registrato con Ed Roth (organo), Danny Ray "Big Black" (congas), e con 4 membri dei Kaleidoscope: Chester Crill (violino), Paul Lagos (batteria), Jeff Kaplan (pianoforte) e Richard Aplan (flauto/oboe) , oltre a Rick Matthews , poi divenuto famoso come Rick James. il disco non ha termini di paragone, ed i titoli dei brani rendono l'idea del mood dell'opera, ''Alpha-Omega-Apocalypse" e' una lunga suite vicina al jazz piu' allucinato ed al blues vede influenze che vanno dai secondi Traffic al soul psychedelico, "Oxo" e' vicina al progressive piu' orientalieggiante e mantrico ed ha forti connessioni con la musica cosmica tedesca pel periodo, "Calm Before The Storm" e' invece un affresco dalle tinte oscure e languide, carico di aromi e spezie di luoghi lontani. un lavoro straordinario ed uno dei manifesti della mitologia del rock americano. Un anno dopo Palmer contribui', non accreditato, alla registrazione del disco dei Medicine Ball del batterista Dewey Martin, anche lui ex Buffalo Springfield, suonando in un brano da lui scritto, "Recital Palmer".
Pantha du prince
Black noise (reissue)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2010 rough trade
indie 2000
indie 2000
Ristampa, doppio vinile, adesivo su cellophane. Pubblicato dalla Rough trade nel febbraio 2010, dopo "The bliss" (07), il terzo abum e il primo per la celebre label londinese. Lavoro che pare piu' aperto e fruibile rispetto ai precedenti, in quanto ha come propria intenzione di smussare la techno minimale in un modo rotondo, gioioso e melodioso; in questo contesto, sono da intenedersi gli special guest stars, Tyler Pope (!!! e Lcd sound system) e Noah Lennox, aka Panda bear (Animale collettive), i quali contribuscono a definire i contorni di questo lavoro, che parte da una serie files di suoni naturali, registrati sulle alpi svizzere dal Dj Weber, insieme Schutz (Arnold Dreyblatt trio) e Abry (Workshop), poi successivamente rielaborati digitalmente. Hendrick Weber, (Pantha du Prince, Panthel e Gluhen 4), e' un produttore e Dj elettronico tedesco, la cui musica trae spunto dallo shoegaze inglese, Slowdive, Ride e My bloody Valentine, dalla techno di Detroit e dalla techno minimale. I suoi lavori, sia singoli che Lp's ("Diamond daze", "This bliss" e "Black noise"), hanno guadagnato positivi riscontri dalla critica.
Parsons Alan project
Eye in the sky (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1982 arista / sony / legacy
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata, copertina pressoché identica alla prima tiratura, con parte dorata in rilievo sul fronte. Pubblicato nel maggio del 1982 dopo ''The turn of a friendly card'' e prima di ''Ammonia avenue'', giunto al numero 7 delle classifiche Uk ed al numero 28 di quelle Usa. Il sesto album. Lavoro concept su misteriosi messaggi dal cosmo e su antiche civilta', fu il suo album di maggiore successo. Leggendario personaggio, tecnico del suono straordinario, produttore, arrangiatore, fu alla consolle negli anni '60 agli Abbey Road studios e lavoro' con George Martin per "Abbey Road" dei Beatles e con i Pink Floyd di "Dark side of the moon" (sara' poi anche l' artefice dei suoni di ''Year of the cat'' di Al Stewart). Nel 1976 forma la sua band, di straordinario successo, a base di pop sinfonico con testi mistici e partiture epiche, che influenzeranno moltissimo tutto il pop degli anni '80.
Parsons gram
grievous angel (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 warner / rhino
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Reprise. Il secondo album solista, uscito dopo ''GP'' e prima di ''Sleepless Nights'', sintesi epocale di country, rock e innovazione, fu registrato con membri della vecchia band di Elvis Presley e con Emmylou Harris, rimane uno dei capisaldi della musica americana, fu pubblicato postumo, dopo due mesi dalla morte avvenuta a Joshua Tree in California il 19 Settembre del 1973 per ''abuso di alchool e medicinali''. Nato in Florida con il nome di Cecil Ingram Connors, da una famiglia ricca ma segnata da terribili lutti (il padre mori' suicida, la madre ed il patrigno vittime dell' alcool), che ne condizionarono non poco l' esistenza, inizio' a suonare giovanisimo, scoprendo il folk e formando gli Shilos nei primi anni '60 (il sotto riportato "Early Years Vol. 1 1963-65" e' l' importante testimonianza dell' esistenza di quel gruppo). Fu il vero protagonista della rinascita del country, capace di una inedita e mirabile fusione dell' antico genere con il rock nei due capolavori pubblicati nel '68 prima con la International Submarine Band, poi con i Byrds di "Sweetheart of the Rodeo", in cui pero' la permanenza fu davvero breve (a causa della sua ferma decisione di non suonare in tournée' in Sudafrica), e quindi nei successivi Flying Burrito Brothers, di cui fu alla guida per i primi due e migliori albums della band. Dopo essere stato in procinto di entrare negli Stones, inizio' una carriera solista tra country e folk, segnata da una crescente malinconia, ai limiti dello struggimento ed interrotta gia' dopo il primo bellissimo album dalla prematura e misteriosa morte, avvenuta il 19 settembre del 1973 ufficialmente per abusi di alcool e medicinali; il commovente "Grievous Angel" usci' pochi mesi dopo. Numerose, oltre ai dischi cui si e' fatto cenno, sono anche le sue collaborazioni, tra cui quelle con Fred Neil, Delaney and Bonnie ed i Rolling Stones.
Pastorius jaco
jaco Pastorius
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 music on vinyl
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, pressoche' identica all'originale. etichetta epic arancio, cerchi bianchi, scritte nere. Pubblicato in Usa nel 1976 dopo ''Jaco'' e prima di ''World of Mouth", il secondo album. Il debutto in studio dopo il live del 1974 (peraltro coaccreditato a Pat Metheny, Bruce Ditmas e Paul Bley) di Jaco Pastorious, lavoro seminale, vede la trascrizione per basso di "Donna Lee" , il funk-soul di "Come On, Come Over" , "Continuum" con i suoi rimandi ai Weather Report, il resto dei brani, tutti monumentali, sposta il virtuosismo assoluto dello strumento in molteplici generi e grooves, ognuno un assoluto capolavoro musicale. Incredibilmente maturo nonostante i soli 24 anni alla data dell' uscita, fenomenale anche negli arrangiamenti, come in "Okonkole Y Trompa" e "Speak Like a Child," composto con Herbie Hancock, un album epocale, che vede il geniale musicista ancora lucido, prima della lenta discesa nella pazzia e la tragica morte avvenuta pochi anni dopo. Talentuoso ed innovativo bassista, Jaco Pastorius (1951-1987) e' considerato uno dei massimi interpreti jazz del basso elettrico degli anni '70 insieme a Stanley Clarke. Ricordata e' anche la sua permanenza negli Weather Report, fra il 1976 ed il 1981, e la sua collaborazione con Pat Metheny, con cui suono' nel suo primo e poco noto album ''Jaco'' (1974), quindi l'attivita' nei primi anni '80 con i suoi Word Of Mouth, prima che seri problemi psicologici minassero la sua carriera e la sua esistenza, portandolo ad una prematura scomparsa.
Patterson kellee
Kellee
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1976 shadybrook
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa con copertina senza codice a barre, pressoché identica alla molto rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1976 dalla Shadybrook negli USA, non uscito in Europa, il secondo album, successivo a "Mayden voyage" (1973) e precedente "Turn on the lights – be happy" (1977). Prodotto dalla Patterson con Gene Russell, fondatore della label Black Jazz, l'album offre un delizioso, avvolgente e caldo melange fra soul urbano e funk dall'andamento rilassato e sinuoso, che ben si adatta alla voce morbida e vellutata della cantante dello Indiana, particolarmente alimentata qui da una vena di elegante sensualità. Un disco che non a caso gode di fama di lavoro di culto e ricercato oggetto di collezionismo. Nata nei pressi di Chicago e cresciuta a Gary nello Indiana, la cantante afroamericana Kellee Patterson si fece notare inizialmente come reginetta di bellezza dalle spiccate qualità canore all'inizio degli anni '70; aveva iniziato la sua carriera di cantante giovanissima e lavorò anche come personalità televisiva, ma al di là di ciò pubblicò anche quattro album solisti nel corso di quel decennio: il primo "Maiden voyage" (1973), uscito su una label come la Black Jazz, attenta alla valorizzazione degli artisti afroamericani ed alle problematiche sociali, offriva un piacevole ed elegante blend fra soul morbido e jazz melodico, seguito poi da dischi più tipicamente soul e disco come "Kellee" (1976), "Turn on the lights – be happy" (1977) e "All the things you are" (1979).
Pavement
brighten the corners
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1997 matador
indie 90
indie 90
vinile 180 grammi, inserto. Pubblicato in Inghilterra nel febbraio del 1997 dopo '' wowee zowee'' e prima di '' terror twilight'', giunto al numero 27 delle classifiche uk ed al numero 70 di quelle usa. il quarto album. lavoro che presenta un suono coeso e pieno ma anche un angolazione meditativa e rilassata senza rinunciare all'abituale e pungente sarcasmo, Brighten the Corners ha diversi punti di contatto con '' Crooked Rain, Crooked Rain '', assenti quasi completamente il noise e le furiose cavalcate chitarristiche, e' un opera matura e complessa, con brani assemblati in un preciso ordine che portano l' ascoltatore ad una piena comprensione dell' album solo dopo ripetuti ascolti, molti i brani splendidi, "Stereo" "Shady Lane," "Date With Ikea," "Type Slowly," "Embassy Row" mentre Stephen Malkmus propone curiose influenze hip-hop su "Blue Hawaiian" . Certamente come detto meno schizofrenico del suo predecessore , piu' malinconico, e con una rilevanza particolarmente evidente data ai brani lenti, si colloca nella loro discografia come un momento di maturazione e riesce nella non facile opera di mettere insieme le diverse influenze e grooves del gruppo.
Pavement
Wowee zowee
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1995 matador
indie 90
indie 90
Vinile inciso su tre lati, 180 grammi, copertina apribile. Pubblicato nell'aprile del 1995 dalla Big Cat in Gran Bretagna, dove giunse al 18° posto in classifica, e dalla Matador negli USA, dove non entro' in classifica, ''Wowee zowee'' e' il terzo album dei Pavement, uscito dopo ''Crooked rain, crooked rain'' (1994) e prima di ''Brighten the corners'' (1997). Il gruppo californiano rende qui il suo indie pop meno abrasivo, seguendo un approccio piu' melodico e ricercato senza perdere la propria attitudine alla bizzarria ed all'eclettismo. La musica nel complesso piu' misurata e tranquilla rispetto ai lavori precedenti mette in ulteriore risalto i testi di Malkmus, sebbene non manchino brani piu' abrasivi dal sentore punk. Formatisi a Stockton, California, nel 1989, i Pavement sono stati una delle band americane piu' importanti ed influenti degli anni '90, i Pavement sono stati fra i massimi esponenti dell'indie lo fi di quel decennio; usando un approccio scevro da tecnicismi il gruppo realizzo' eccellenti lavori consistenti in brani di struttura piu' o meno pop ma dal suono distorto dal noise e dalla bassa fedelta', mescolando vari stili musicali e con un'attitudine ironica. Dopo alcuni singoli il gruppo pubblica nel 1992 l'acclamato ''Slanted & enchanted'', seguito due anni dopo dal piu' quieto e riflessivo ''Crooked rain, crooked rain'', senza dubbio due capolavori del rock indipendente americano, impreziositi dal talento compositivo si Stephen Malkmus, per poi sciogliersi nel 1999.
Peacock annette and paul bley
Dual unity (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1970 cosmic jazz
jazz
jazz
Edizione limitata. Ristampa del 2024 ad opera della Cosmic Jazz, pressoché identica alla molto rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1972 dalla Freedom nel Regno Unito, non uscito all'epoca negli USA, questo album fu registrato dal vivo in Europa nel corso del 1970: Annette Peacock (basso elettrico, voce, piano elettrico, pianoforte) e Paul Bley (sintetizzatore, piano elettrico) erano accompagnati, nelle diverse performances, da un diverso cast di collaboratori, quali Han Bennink (batteria nei primi due brani), Mario Pavone (contrabbasso), Laurence Cook (batteria), questi due presenti negli ultimi due brani dell'album. Il disco si apre con i diciassette minuti di "M.J.", un avvolgente e lento episodio di jazz elettronico, in cui il ruolo melodico è ricoperto in gran parte dai sintetizzatori, attraverso trame lente ed ipnotiche e ghirigori dal sapore ormai vintage, ascoltati con l'orecchio del XXI secolo; la relativamente breve "Gargantuan encounter" sfocia invece nel rumorismo e nell'astrattismo, sempre guidata dalle evoluzioni del sintetizzatore, mentre gli otto minuti di "Richter scale" si agitano in un territorio instabile fra dissonanza elettronica e free jazz, quindi la breve "Dual unity" chiude la scaletta con il canto scat sperimentale della Peacock che duetta con il synth e le tastiere. La musicista e compositrice newyorchese Annette Peacock, nata a New York nel 1941, partecipa nei primi anni '60 agli esperimenti psichedelici di Timothy Leary e collabora con il jazzista Albert Ayler nel corso del decennio, sviluppando un tipo di composizione definita "free form song", canzone dalla forma libera. Sempre in questo periodo comincia una importante collaborazione con il pianista Paul Bley e sperimenta nuove sonorita' con uno dei primi sintetizzatori Moog, pubblicando poi alcuni album innovativi nei primi anni '70, fra cui "The Bley/Peacock synthesizer show" (1971); la sua carriera musicale prosegue poi nel corso del decennio, aprendosi anche alle contaminazioni rock con ''X-dreams'' (1978).
Peterson oscar
Night train (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 waxtime
jazz
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica sul fronte alla rara prima tiratura, con note supplementari sul retro ed una traccia aggiunta per l' occasione, una versione di "Volare" di Domenico Modugno, tratta dalle stesse sessions dell' album. Originariamente pubblicato nel 1963 dalla Verve, inciso a Los Angeles il 15 ed il 16 dicembre del 1962 da Oscar Peterson (pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) ed Ed Thigpen (batteria). Un pregevole album che presenta una classica sessione dell'ottimo trio guidato dal pianista di Montreal, alle prese con un set zeppo di standards ed un'eccellente interpretazione di ''Band call'' di Duke Ellington ed una calda e blueseggiante title track, ciliegine sulla torta di una ispirata sessione bop. Questa la scaletta: ''Night train'', ''C-jam blues'', ''Georgia on my mind'', ''Bag's groove'', ''Moten swing'', ''Easy does it'', ''The honey dripper'', ''Things ain't what they used to be'', ''I got it bad (and that ain't good)'', ''Band call'', ''Hymn to freedom''. Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studio' fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia cosi' nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.
Phoenix bird
f.t.c. (fuck the cops) / parchment farm
7" [edizione] originale stereo usa 1970 american sound
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
singolo in formato 7", l' originale rara stampa, edizione limitata in 500 copie normalmente numerate sul retro (ma questa copia riporta la dicitura "Promo" al posto del numero della copia), realizzata nel 1998 dalla etichetta americana American Sound Records, copertina con apertura in alto, senza barcode, etichetta gialla con scritte nere, foro al centro largo. L' unica testimonianza, con due brani registrati nel 1970 e provenienti da un acetato, della band americana del New Hampshire, trio formato nel 1969. "F.T.C." (ovvero "Fuck The Cops"!!!) ed una trascinante versione di "Parchment Farm" furono registrate con l' intenzione di pubblicare un singolo con questi due brani, che pero' ha visto la luce soltanto molti anni dopo con questa pubblicazione ovviamente postuma. Tra grezzo heavy rock chitarristico, ed un approccio visceralmente garagey, con una A side vicina ai Cream ed una fantastica b-side paragonabile ai Blue Cheer di "Vincebus Eruptum", un reperto che meritava di essere portato alla luce.
Pi corp (granicus)
Let them eat pi - musik spontano elecrik
Lp [edizione] originale stereo eu 1974 akarma
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
L' originale stampa, in vinile 180 grammi, copertina apribile, inserto con foto e note, label bianca con scritte nere su di una facciata e con disegno a colori sull'altra, catalogo AKR2012. Pubblicata dalla Akarma nel 2010, questa raccolta contiene l'intero album di inediti ''Lost in the cosmic void'', pubblicato in precedenza dalla Rockadelic, piu' tre bonus track. Questa la scaletta: ''Let them eat pi'', ''Introid/The dirge'', ''Drumola'', ''Together'', ''Devil weed'', ''Just another song'', ''LSDI'', ''Space war'', ''Shiit'', ''Telerama boogie'', ''Organ over easy'', ''Organic'', ''Hash market''. Questa band di Cleveland attiva sin dal 1969 e' cosi' stata definita dalla critica americana: "hallucinating journey through the caverns of insanity in the darkest recesses of one's mind". La loro musica non e' facile da descrivere, sorta di Pink Floyd che incontrano i Pere Ubu in preda a droghe allucinogene nelle periferie di Cleveland, un mix folle ed intringante di PROGRESSIVE, PSYCHEDELIC, HARD-ROCK e FREAK-OUT, assolutamente underground e di sicuro non di facile ascolto. Il gruppo, attivo fra il 1969 ed il 1976, era capitanato dal cantante Woodyt Leffel che e' stato il leggendario leader dei Granicus; non pubblicarono alcunche' durante la loro esistenza ma suonarono qualche concerto, mentre decenni dopo alcune loro incisioni sono emerse grazie a dischi postumi.
Piazza armando
suan
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1972 missing vinyl
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2008, copia con lievi fruscii ufibili sul lato B, copertina lucida apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima enormemente rara tiratura pubblicata in Italia nel 1972 su BBB (Black Beautiful Butterfly), completa di inserto spillato all'interno di 4 pagine, etichetta in bianco e nero, catalogo MV002. Lavoro oramai divenuto piu' che leggendario, ricercatissimo dentro e fuori dall'Italia ed uno dei pochissimi che gode di una considerazione altissima anche al di fuori dei confini nazionali, pochissime persone conoscevano probabilmente questo album fino a qualche anno fa, essendo passato completamente inosservato al tempo della sua uscita. Armando Piazza era un cantautore di Napoli che ha pubblicato questo album ed il seguente con curiosi titoli speculari tra loro (Suan il primo e Naus il secondo) per l'etichetta locale B.B.B. (che ha anche realizzato l'album degli Showmen 2), vendendoli da solo nei concerti e attraverso annunci sulle riviste musicali. Gli album contengono ballate in perfetto stile acid-psych, con testi in inglese, basate sulla chitarra acustica ma con buon uso di strumenti elettrici. Il disco considerato uno dei migliori e piu' rari albums di psychedelic folk al mondo, vede, accanto ad una tessitura a base di chitarre acustiche, intromissioni di fuzz e strumenti elettrici, come nel pezzo "The House on the Hill" l'intervento di basso fuzz; va anche notata la presenza del musicista americano Shawn Phillips (che ha vissuto in una comune nella zona di Napoli per alcuni anni) alla chitarra e al basso.
Page: 20 of 29
Pag.: oggetti: