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Bass fontella
free
lp [edizione] nuovo stereo usa 1972 paula
soul funky disco
soul funky disco
ristampa pressocche' identica alla prima tiratura del 1972, copertina lucida senza codice a barre, etichetta rosa con logo in bianco e nero in alto, del secondo album a proprio nome della bellissima cantante di colore nata a St.Louis, in Missouri e basata per gran parte della sua carriera a Chicago, autrice del memorabile grande hit "Rescue Me" nel '65 (definita "la migliore canzone che Aretha Franklin non ha mai inciso"). Dopo una serie di singoli (tra cui la gia' citata "Rescue Me") e l' album "The New Look" incisi tra il '65 ed il '66 per la Chess, la cantante (e pianista) si era defilanta dalle scene, incidendo pero' a Parigi due bellissimi albums con gli Art Ensemble of Chicago del marito Lester Bowie (l' acclamato "Art Ensemble of Chicago with Fontella Bass" e la colonna sonora di "Les Stances a Sophie"). Anticipato dal superbo singolo "Who You Gonna Blame", questo "Free" vide il ritorno all' incisione in proprio della cantante, prodotto dallo stesso Olivier Sain nel cui gruppo aveva suonato il piano sin dai primi anni '60, poi da lui scoperta anche come cantante (sua la produzione di gran parte delle incisioni per la Chess). Un album bellissimo, a cui danno un rilevante contributo i musicisti, utilizzati dalla Paula Records per molte delle sue incisioni dell' epoca, e presto autori di un eccellente album in proprio come African Music Machine ("Black Water Gold"); purtoppo "Free" non ebbe alcun esito commerciale, spingendo la Bass a defilarsi nuovamente dalle scene, tornando ad incidere negli anni a venire solo sporadicamente. Le radici gospel che avevano segnato la formazione vocale della Bass contribuiscono a rendere le sue notevolissime performances vocali intense e profonde, sebbene mai sopra le righe, attraverso una serie di brani splendidamente prodotti con testi spesso decisamente politicizzati, tra episodi piu' intimisti ed altri poderosi, tutti davvero di straordinario livello: la delicata ballad "To Be Free", le irresisstibili "Hold On This Time", "Now That I've Found A Good Thing" e "I Need To Be Loved", tra R'n'B e funky, le intensissime "I Want Everyone to Know", "Wiping Tears" e "Talking About Freedom" and "My God, la gia' citata "Who You Gonna Blame", la conclusione affidata alla scarna "My God, My Freedom, My Home", dalle tinte chiaramente spiritual. Un disco caduto per lungo tempo nel dimenticatoio, ed oggi per fortuna riscoperto.
Battiato franco
La voce del padrone (180 g)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1981 emi / universal
cantautori
cantautori
Ristampa del giugno 2021, rimasterizzata dai nastri analogici originali ed in in vinile 180 grammi, copertina lucida pressoche' identica alla prima tiratura su Emi, completa di inner sleeve con testi. Pubblicato in Italia nel luglio del 1981 dopo ''Patriots'' e prima di ''L' arca di Noe' '', l' undicesimo album. Prodotto da angelo carrara, arrangiato da battiato e giusto pio, art director francesco messina, registrato negli studi radius di milano, con alfredo golino alla batteria, paolo donnarumma al basso, filipo ''phil'' destrieri alle tastiere, alberto radius alla chitarra, claudio pascoli al sax, donato scolese al vibrafono, il coro dei madrigalisti di milano, direzione d'orchestra a cura di giusto pio. il primo disco italiano a superare il milione di copie vendute, giunge a coronamento di una carriera straordinaria ed assolutamente unica nel panorama italiano, i brani divengono celeberrimi e Battiato si presento al pubblico durante un lunghissimo tour in cui si mostra spesso sul palco con i sandali, i capelli legati e gli occhiali da sole, la musica e' vicina a quella del disco precedente, ma ora molto piu' ironica, con un tempo quasi dance su di un tessuto sonoro rock e testi citazionistici che spaziano senza riferimenti temporali ne' di logica apparente, questo collage insieme colto e popolare, di parole e musiche antiche e moderne, di oriente e di occidente, divenne un vero e proprio fenomeno sociale che tocco' tutte le classi e le eta', donandogli insieme il successo e l'ammirazione della critica. ecco la scaletta dei brani contenuti- summer on a solitary beach, gli uccelli, segnali di vita, bandiera bianca, cuccurucucu, centro di gravita' permanente, sentimento nuevo. Un' opera straordinaria, tra i piu' grandi lasciti di questo grande artista.
Beatles
abbey road (50th anniversary edition)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 apple / universal
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del settembre 2019, in vinile 180 grammi, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria del disco, per l' occasione remixata da Giles Martin, figlio dell' originario produttore del disco George Martin, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita uscita in Inghilterra su Apple. Pubblicato il 26 Settembre del 1969 e giunto al primo posto delle classifiche sia inglesi che americane, sara' l'ultimo disco dei Beatles ad essere registrato (anche se ''Let it be'', registrato antecedentemente a questo, venne pubblicato solo l' 8 Maggio del 1970 e quindi posteriormente ad Abbey Road). E' questo, certamente, un album di proporzioni enormi, da un punto di vista concettuale anticipa l'arrivo del progressive, presentando una lunga suite sul lato 2 in cui molti dei temi che porteranno alla rivoluzione della musica degli anni '70 sono presenti e chiaramente svolti, dal punto di vista delle armonie vocali i Beatles giungono qui al punto massimo del loro carriera, brani quali ''Because'' o ''The End'' dimostrano come nell'utilizzo delle voci il gruppo non fosse inferiore a nessun'altro, per cio' che concerne invece le sonorita' si assiste per la prima volta all'utilizzo del moog, sintetizzatore analogico allora futuribile, gli arrangiamenti sono paragonabili per la loro complessita' solo a quelli di ''Sgt Pepper's'', le composizioni sono straordinarie, sia come qualita' che come originalita' e presentano ora potenti tocchi heavy di chitarra insieme a surreali pennellate acustiche di 6 e 12 corde, ''come together'', ''i want you'', ''she come through the bathroom window'', e soprattutto i capolavori di George Harrison, qui al suo massimo vertice artistico, ''something'', ''here come the sun'', fanno di questo album un assoluto e totale innovativo capolavoro che sta al pari dei migliori e piu' innovativi albums del decennio. Non poteva esservi modo migliore per chiudere il decennio e la straordinaria parabola artistica dei Beatles.
Beatles
let it be (50th anniversary edition)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 apple / universal
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2021, in vinile 180 grammi, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria, con nuovo mixaggio del disco effettuato da Giles Martin (figlio di George Martin) e Sam Okell, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicato in tutto il mondo l' 8 maggio del 1970 ma registrato nei primi mesi del 1969, giunto al primo posto delle classifiche inglesi ed al primo posto di quelle americane, il dodicesimo album. L' ultimo disco dei Beatles ad essere pubblicato ma il penultimo ad essere registrato, frutto del mai portato a termine ''Get back'' ed ultimato con la produzione di Phil Spector. Fu l'unico album del gruppo a ricevere recensioni anche molto negative, ed e' certamente uno dei dischi piu' controversi della storia della musica rock. per comprendere meglio i motivi di questo ''caso Let It Be '' e' necessario ripercorrere, per sommi capi, la genesi del progetto. Pubblicato nel maggio del 1970, venne pero' registrato in massima parte circa 15 mesi prima, nei primi mesi del 1969, assai prima, quindi, di "Abbey Road", questo tempo trascorse per il gruppo tra beghe legali, litigi, apatie, querele e abbandoni. "Let it be" e' un film sul disco, piuttosto che il contrario, l'intenzione iniziale era quella di documentare il lavoro dei beatles dentro allo studio di registrazione, ma gli attriti interni colpirono let it be fin dall'inizio, costruendo un documentario visivo e sonoro sulla disintegrazione del gruppo. solo paul mc cartney sembrava interessato a portare a termine il progetto, che si doveva intitolare originariamente '' Get Back'' e doveva essere un ritorno al suono senza sovraincisioni degli anni pre Rubber Soul, con brani semplici suonati e registrati in diretta. la produzone originale fu di George Martin e l'assistenza tecnica di Glyn Jones, ad un certo punto il gruppo riascolto' i nastri, trovarono l'intero lavoro senza scopo e decisero di abbadonare tutto, allora la apple , per evitare che davvero tutto venisse gettato, contatto' Glyn Jones perche' remixasse le tracce , e fu allora che entro' in gioco il produttore americano Phil Spector, famoso per il suo suono ultrapotente detto ''Wall Of Sound '' ( una tecnica che, a forza di sovraincisioni, creava una superproduzione che aveva il suo equilibrio proprio nell'eccesso ). il risultato, come scrisse rolling stone '' salvava il prodotto, ma dandone una dimensione opposta a quella che era stata originariamente intesa '' . l'onesta' e la semplicita' del progetto iniziale, si scrisse, vennero seppellite da muri di violini ed arrangiamenti commerciali, Spector, non lavoro' con il gruppo, che di fatto era allo sbando, e prese gran parte delle decisioni autonomamente , nel disinteresse dei quattro. tra le mosse piu' criticate ci fu naturalmente quella del massiccio utilizzo degli archi, ma in realta' questo tipo di arrangiamento e' presente soltanto in "The Long and Winding Road" e in parte in "Across the Universe" e "I Me Mine", mentre in effetti, il materiale contenuto nel disco e' molto meno uniforme rispetto agli altri lavori del gruppo, ancora recentemente Spector sostiene che il disco venne approvato da tutto il gruppo prima della pubblicazione, mentre Mc Cartney dichiara di '' non avere avuto il coraggio di ascoltare i nastri nemmeno una volta prima della pubblicazione''. detto questo, il disco e' largamente sottovalutato, si tratta comunque di un capolavoro, uno dei dischi dei Beatles in cui , per esempio, McCartney e' in migliore forma, scrive "Let It Be,'', "Get Back," , "The Long and Winding Road," solo per citare tre brani celeberrimi, il contributo migliore di John e' ''Across the Universe'' ma vi sono anche gli splendidi episodi di '' I Me Mine '' "Two of Us,", "I've Got a Feeling" , e "Dig a Pony." . Per chi volesse farsi un idea piu' precisa della situazione, ricordiamo che nel Novembre 2003, e' stata pubblicata la versione ''alternativa'' di Let It Be intitolata Let It Be... Naked, che si rifa' ai nastri pre- Spector, quindi privi delle sue manipolazioni e sovraincisioni , in questa versione, inoltre, "Dig It" e "Maggie Mae"sono state tolte in favore di "Don't Let Me Down".
Beatles
live! at star-club in hamburg, germany; 1962.
Lp2 [edizione] originale stereo sca 1977 smile
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, l' originale rara stampa realizzata per il mercato Scandinavo, versione che, come quella tedesca e quella inglese, ha quattro brani diversi rispetto alla versione americana, copertina apribile e laminata fronte e retro, pressata come tutte le copie in Inghilterra, che pero' in questa versione per il mercato scandinavo corrisponde sul fronte a quella tedesca e non inglese, con "A Piece of History Beatles Lingason" in un cerchio in basso a sinistra sul fronte (anche il retro corrisponde alla versione tedesca, mentre l' interno presenta una foto e le note nella parte sinistra, e la lista dei brani ed i crediti nella parte destra, etichetta gialla con logo bianco e nero in alto, con "Ncb" a destra, catalogo SMIL 034 001-2. Pubblicato per la prima volta in Germania su Bellaphon/Lingasong il primo maggio del 1977, raccoglie le registrazioni dei leggendari ultimi concerti tedeschi tenuti allo Star-Club di Amburgo nel 1962, prima del ritorno in Inghilterra e del contratto discografico, 26 brani di puro rock'n'roll che dimostrano una volta di piu', la straordinaria potenza del gruppo , nei suoi ultimi giorni di attivita' oscura ed alla vigilia della pubblicazione del primo singolo, ''Love Me Do'' del 5 ottobre del 1962. I brani furono registrati live ad Amburgo da ''Kingsize'' Taylor , leader dei Dominoes, uno dei primi gruppi inglesi ad essere ingaggiati allo Star Club; egli, possedendo un rudimentele registratore, registro' oltre alla sua band, anche Cliff Bennett ed i Beatles stessi, poi , quando i Beatles divennero famosi, Taylor cerco' di proporre le registrazioni a Brian Epstein, che pero' le rifiuto', fu solo alla fine degli anni '70, dopo una lunga causa legale, che gli vennero riconosciuti i diritti sui nastri, che taylor a quel punto cedette . Le registrazioni sono state trasferite dai nastri originali ad un 16 tracce e ripuliti di rumori di fondo, alcuni di questi brani saranno poi riregistrati su vari albums del gruppo dal 1963 al 1970, altri resteranno inediti fino a questa realizzazione del primo maggio del 1977. ecco la scaletta dei brani contenuti - i saw her standing there, roll over beethoven, hippy hippy shake, sweet little sixteen, lend me your comb, your feet's too big, red sails in the sunset, everybody's trying to be my baby, matchbox, talkin' bout you, shimmy shake, long tall sally, remembre you, twist and shout, mr. moonlight, a taste of honey, besame mucho, reminiscing, kansas city, ain't nothing shakin' like the leaves on a tree, to know her is to love her, little queenie, falling in love again, ask me why, be bop ba lula, halleluja, i love her so.
Beatles
love me do / love me do - original single version / p.s. I love you
12" [edizione] ristampa mono uk 1962 parlophone
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ep in formato 12", la rara ristampa in formato 12", realizzata in Inghilterra nel 1982, in occasione del 20esimo anniversario dall' uscita originaria del disco, copertina senza barcode, etichetta amaranto ed argento, catalogo 12R 4949. Il capitale primo singolo dei Beatles, singolo (e piu' in generale disco) tra i piu' importanti della storia del rock! Uscito in Inghilterra il 5 ottobre del 1962, e giunto al 17esimo posto delle classifiche inglesi, il primo a dir poco storico tassello della discografia dei Fab Four. "Love me do" e' il primo pezzo ufficiale registrato dai Beatles per la Parlophone, curiosa la sua genesi: la prima versione del brano fu registrata con Ringo Starr alla batteria, quindi ne fu approntata una seconda versione con un session man, Alan White, alla batteria e Ringo al tamburello; la versione con Ringo fu scelta per il singolo, ma fu quella con Alan White quella prescelta per l' album, e la prima versione rivede qui la prima pubblicazione ufficiale a distanza di 20 anni dal singolo. L' ep contiene infatti entrambe le versioni del brano, oltre al retro del singolo, "P.S. I Love You". Il singolo non suscito' alla sua uscita un grandissimo interesse e non proietto' i Beatles oltre la cerchia del Merseybeat, come si definiva la musica dei gruppi di Liverpool e che in quei giorni frequentavano il Cavern, al tempo vera e propria base per il complesso ed i suoi seguaci. Le cose cambieranno decisamente dopo l'incisione del secondo singolo "Please Please Me" (pubblicato nel gennaio del '63) e del primo album "Please Please Me" (marzo 1963), con i quali il gruppo balzera' in testa alle classifiche ed imporra' non solo la sua musica ma anche una vera e propria rivoluzione musicale e di costume.
Beatles
os reis do ie', ie' ie' (a hard day's night)
Lp [edizione] terza stampa mono bra 1964 odeon
[vinile] Good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Good [copertina] Excellent rock 60-70
Terza rara stampa brasiliana del 1965, in mono, vinile con diversi comunque segni di invecchiamento (che non pregiudicano comunque un ascolto tutto sommato buono), copertina (costituita da due fogli cartacei poggiati sul fronte e sul retro del disco, con riquadro "Embalagem Patenteada M.U. - 4149" sul retro in alto a sinistra, etichetta blu con scritte e logo argento, con "Mono" a destra, catalogo MOFB 299. Si tratta della versione brasiliana dell' album "A Hard Day's Night", con titolo cambiato in "Os Reis Do Ie', Ie', Ie'" (che significherebbe "I Re Del Rock'n'roll"), e copertina che corrrisponde piu' o meno sul fronte a quella inglese ma con sfondo rosso e non blu, mentre sul retro le note originarie sono tradotte in portoghese. Pubblicato in Inghilterra il 10 luglio del 1964 dopo ''With The Beatles'' e prima di ''Beatles For Sale'', giunto al numero 1 delle classifiche inglesi ed al numero 1 di quelle americane, il terzo album. Prodotto da George Martin, e' la colonna sonora del primo film dei Beatles, diretto da Richard Lester, ma A Hard Day's Night non e' solo questo, tutti i brani sono originali di Lennon-McCartney ed e' il primo lavoro che vede i Beatles riunire tutte le disparate influenze che avevano caratterizzato i primi due albums in un suono originale e mai ascoltato prima, a base di chitarre elettriche squillanti e melodie che parevano provenire da un altro pianeta. E' da qui, dalla pubblicazione di A Hard Day's Night, che il gruppo diviene per la prima volta un vero mito, consacrato dalla piena e globale Beatlemania. A distanza di oltre 40 (quaranta!) anni, il disco e' ancora un' indiscutibile delizia per le orecchie, con una freschezza un' energia ed una quantita' di invenzioni che francamente non trovano paragoni, almeno nel 1964, il suono del disco e' eccitante e vitale, e le composizioni di Lennon e McCartney sono oramai un' altra cosa dallo splendido Merseybeat del 1963, il disco contiene episodi quali "Can't Buy Me Love" o "Any Time at All", "If I Fell", il proto folk-rock di "I'll Cry Instead", la magnifica ''And I Love Her'', "I Shouldn' t Have Know Better'', ''Can't Buy Me Love'', "A Hard Day' s Night'', "Things We Said Today'', solo per citarne alcune, e' qusto il testamento emozionale della collaborazione compositiva tra Lennon e McCartney, che di li' a poco inizieranno a scrivere separatamente anche se i brani continueranno ad essere pubblicati sotto la sigla di coppia, vi e' solo un brano cantato da George, "I'm Happy Just to Dance With You", che pero' contribuisce in maniera determinante al disco con il suono della rickembacker a 12 corde elettrica appena acquistata, e non ve ne e' nessuno con la voce di Ringo, che pero' fu il piu' appaludito come attore. Molto piu' della musica per un film, quindi, e forse e' proprio questo il vero vertice artistico della prima fase della loro carriera, qui ancora lontana dagli ''studio years'' che li consacreranno come una delle icone assolute del secolo passato.
Beatles
rarities
Lp [edizione] originale stereo ita 1978 emi / parlophone
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Prima stampa italiana, copertina con lievi segni di invecchiamento, senza barcode con scritte dorate, etichetta azzurra con logos neri a sinistra, nella primissima versione con "Stereo Mono" a sinistra in alto e non a destra, data sul trail off di entrambi i lati "10-10-79", catalogo 3C 062-06867. Pubblicato prima nel '78 come parte di un cofanetto e poi come singolo album fuori dal cofanetto nell' ottobre del 1979, giunto al numero 71 delle classifiche inglesi, ed al numero 21 di quelle americane dove usci' nell'aprile del 1980, contiene brani inediti, versioni diverse e lati b di 45 giri mai apparsi prima su album ufficiali; ecco la lista del materiale incluso con le relative note: "Across The Universe" (versione del 1/1970 diversa da quella prodotta da Phil Spector su "Let It Be", e pubblicata sulla compilation ''Nothing's Gonna Change Our World''), "Yes It Is" (singolo, 4/1965), "This Boy" (singolo, 11/1963), "The Inner Light" (il meraviglioso brano scritto da George Harrison, uscito su singolo, 3/1968), "I'll Get You" (singolo, 8/1963), "Thank You Girl" (singolo, 4/1963), "Komm, Gib Mir Deine Hand" (singolo tedesco, 1/1964), "You Know My Name (Look Up The Number)" (singolo, 3/1970), "Sie Liebt Dich" (singolo tedesco, 1/1964), "Rain" (singolo, 6/1966), "She's A Woman "(singolo, 11/1964), "Matchbox" (singolo, 9/1964), "I Call Your Name" (dall' ep "Long Tall Sally", 6/1964), "Bad Boy" (uscita su ep in vari paesi europei ed in Usa nell' album "Beatles VI", 7/1965), "Slow Down" (dall' ep "Long Tall Sally", 6/1964), "I'm Down" (singolo, 7/1965), "Long Tall Sally" (dall' ep "Long Tall Sally", 6/1964).
Beatles
Revolver
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1966 parlophone emi
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa italiana della meta' degli anni '70, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) senza barcode, pressoche' identica alla prima edizione del 1967 pubblicata su Parlophone in Inghilterra, etichetta azzurra con scritte e logo neri, senza data sul trail off, timbro Siae del secondo tipo, in uso dal 1975 al 1978/79, con marchio Siae che ne occupa l' intero cerchio centrale, catalogo 3C062-04097 sia sulla copertina che sull' etichetta. Pubblicato originariamente in Inghilterra il 5 Agosto del 1966 e giunto al primo posto delle classifiche UK ed americane. Il settimo album dei Beatles, il successore di ''Rubber Soul'' e l'opera che precede ''Sgt Pepper's''. Riportiamo le parole della critica dell'epoca che lo descrisse in questo modo alla sua uscita ''questo album praticamente privo di difetti puo' essere considerato il punto piu' alto della carriera creativa dei Beatles in particolare e della musica moderna in generale''. Sicuramente tra i 10 albums piu' riusciti di sempre, cattura il gruppo nel periodo immediatamente precedente all'estate dei fiori del 1967, vale la pena di riportare per intero la scaletta, che suscita sconcerto, Taxman, Elenor Rigby, I'm Only Sleeping, Love You Too, Here There and Everywhere, Yellow Submarine, She Said She Said, Good Day Sunshine, And Your Bird Can Sing, For No One, Dr. Robert, I Want To Tell You, Got To Get You Into My Life, e, soprattutto, Tomorrow Never Knows. E' il primo album dei cosiddetti ''studio years'', il perioodo in cui i Beatles cessarono ogni attivita' concertistica, l'ultimo concerto e' dell' Agosto del 1966, il disco e' completamente impregnato di cio' che diverra' di li' a poco l'ideologia dell'estate dei fiori, controcultura, metafisica, sogno, droghe, brani geniali, musica indiana, esperimenti mai prima tentati, ma anche testi che divengono impegnati, anche socialmente, inoltre qui emerge la figura di George Harrison, in secondo piano nel primo periodo, diviene, con il suo interesse per la cultura ed il misticismo indiano, una influenza di enorme impatto sui Beatles prima e sulla intera scena poi, opera multiforme e caleidoscopica, e' invecchiato benissimo e suona sorprendente e geniale oggi come dovette esserlo 40 anni fa.
Beatles
with the beatles
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1963 emi / parlophone
[vinile] excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa italiana di fine anni '70, copertina pressoche' identica alla prima tiratura pubblicata in Inghiltera su Parlophone nel 1963, etichetta azzurra con bollicine e scritte nere, con logo Parlophone in alto e logo Emi in basso, catalogo 3C 064-14181, data sul trail off riferita al 1970 sulla prima facciata ed al 1977 sulla seconda, timbro Siae del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con marchio Siae che non ne occupa piu' l' intero cerchio centrale. Pubblicato in Inghilterra nel novembre del 1963 dopo ''Please, Please Me'' e prima di ''A hard Day' s Night'' giunto al numero 1 delle classifiche Uk e non pubblicato negli U.S.A. (dove usci' con il titolo ''Meet The Beatles'' nel gennaio del 1964 e giunse al numero 1 delle classifiche). Considerato dalla critica come ''un punto fermo della musica moderna'', l'unico album dei primi '60 che mantiene inalterata la freschezza e il respiro musicale che apparvero evidenti al momentoi della pubblicazione e naturalmente uno dei migliori albums dei Beatles in assoluto''. Prodotto da George Martin, contiene 14 brani, di cui sei sono revisitazioni di standards del rock'n'roll e otto originali, tra questi il primo brano composto da George Harrison, ''don't bother me'', ''all my loving'' e il brano scritto per i Rolling Stones ''I wanna be your man''. Il disco e' un classico del ''beat'' dei primi anni '60, la EMI aveva deciso di investire sul gruppo e gli concesse mezzi e tempi di registrazione assi piu' lunghi rispetto a quelli minimi del primo album, a cominciare dalla copertina, che e' molto distante dallo stile ancora in voga, si dimostra come un opera piu' ''di studio'', registrato con molta maggiore cura del primo e' anche il disco in cui si iniziano a intravedere, nei suoni e negli arrangiamenti, le straordinarie qualita' evolutive che porteranno il gruppo ad incarnare mirabilmente lo spirito del decennio, l'album si chiude con uno dei brani piu' incisi della storia del rock, ''Money'', di Barrett-Strong, che lo stesso Lennon avrebbe reinterpretato con la Plastic Ono Band nell'album dal vivo a Toronto.
Beatles
yellow submarine
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 emi / apple
rock 60-70
rock 60-70
ristampa rimasterizzata, in vinile 180 grammi, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Apple, e corredata di esclusiva inner sleeve con disegni e note. Pubblicato in Inghilterra nel gennaio 1969 dopo il ''White album'' e prima di ''Abbey road'', giunse al numero 4 dele clasifiche inglesi ed al numero 2 di quelle Usa. Il decimo album. Fu colonna sonora del cartoon stato dell'arte della ''pop art'' inglese, e contiene, tra gli altri brani, ''All you need is love'', ''Yellow submarine'' e la splendida ''It's all too much'' di Harrison. Il disco e' costruito su due facciate separate, la prima vede sei brani dei Beatles, di cui quattro, ''All together now'', ''It's all too much'', ''Hey bulldog'', ''Only a northern song'', completamente inediti, uno, ''All you need is love'', pubblicato su singolo ma inedito su album, e solo l' ultimo ''Yellow submarine'', non inedito su album ma tratto da ''Revolver''; il lato b vede invece la parte della colonna sonora ''strumentale'' con brani che sono suonati da un orchestra diretta da George Martin, composti da lui stesso con l' aiuto di Lennon e McCartney. Il disco e', naturalmente, una delle piu' celebri opere degli interi anni '60 ed ha decisamente assunto, caso unico nella storia della musica rock, vita propria. La sua importanza in termini iconografici e storici (che trascende completamente i brani in se, chi al mondo non conosce il sottomarino giallo??) e' anche superiore a quella degli altri lavori del gruppo.
Beatles
yellow submarine
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1969 apple
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
ristampa italiana di fine anni '70, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Apple, etichetta nera con mela verde da un lato e mela tagliata sull' altro, data sul trail off dei due lati riferita al 1977 ed al 1969 rispettivamente, ma timbro Siae del terzo tipo, in uso dal '78/79, con marchio Siae che non ne occupa piu' l' intero cerchio centrale, catalogo 3C 064-04002. Pubblicato in Inghilterra nel gennaio 1969 dopo il ''White album'' e prima di ''Abbey road'', giunse al numero 4 dele clasifiche inglesi ed al numero 2 di quelle Usa. Il decimo album. Fu colonna sonora del cartoon stato dell'arte della ''pop art'' inglese, e contiene, tra gli altri brani, ''All you need is love'', ''Yellow submarine'' e la splendida ''It's all too much'' di Harrison. Il disco e' costruito su due facciate separate, la prima vede sei brani dei Beatles, di cui quattro, ''All together now'', ''It's all too much'', ''Hey bulldog'', ''Only a northern song'', completamente inediti, uno, ''All you need is love'', pubblicato su singolo ma inedito su album, e solo l' ultimo ''Yellow submarine'', non inedito su album ma tratto da ''Revolver''; il lato b vede invece la parte della colonna sonora ''strumentale'' con brani che sono suonati da un orchestra diretta da George Martin, composti da lui stesso con l' aiuto di Lennon e McCartney. Il disco e', naturalmente, una delle piu' celebri opere degli interi anni '60 ed ha decisamente assunto, caso unico nella storia della musica rock, vita propria. La sua importanza in termini iconografici e storici (che trascende completamente i brani in se, chi al mondo non conosce il sottomarino giallo??) e' anche superiore a quella degli altri lavori del gruppo.
Berlin wall
War - demo recordings 1982-1983 (ltd. numbered blue cover)
Lp [edizione] nuovo stereo Hol 1982 supreme tool supplies
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 200 copie numerate sul fronte copertina, qui nella versione con lo artwork di colore azzurro (impiegata per 55 delle sopracitate 200 copie; 73 copie sono di colore giallo, e le rimanenti 72 di colore verde; la foto di frontecopertina è diversa per ciascuna delle tre versioni), senza codice a barre, copertina neutra bianca con artwork applicato tramite foglio incollato sul fronte, inserto con testi ed artwork, label bianca e nera, catalogo STS14. Pubblicata nel 2025 dalla olandese Supreme Tool Supplies, questa antologia, la prima pubblicazione in vinile dedicata ai Berlin Wall, compila sedici brani tratti registrazioni demo del 1982 e del 1983 da questo gruppo post punk olandese formato nel 1981 da ragazzi (e da una ragazza, cantante) giovanissimi, fra i quattordici ed i sedici anni di età, e provenienti dai piccoli villaggi di Asten e Someren, nel Sud del paese. Furono attivi per un paio d'anni, e dopo il loro scioglimento fecero uscire una rarissima cassetta, "Where's the limit?", su Midas Tapes (1983), contenente registrazioni di prova, interviste e brani live tratti dal loro ultimo concerto. Nel gennaio del 1983, il gruppo incise anche alcuni brani in studio, alcuni dei quali furono inseriti della cassetta compilation "6 scandals" della Midas Tapes, altri furono appartentemente perduti ma sono stati poi ritrovati a decenni di distanza. La musica dei Berlin Wall, spigolosa, pungente e nervosa, fa venire in mente un incrocio fra i Fall ed i Talking Heads più nevrotici, il tutto suonato in modo grezzo e con pochi fronzoli, chiaramente ispirato dall'urgenza del punk, e cantato da una ragazza con un tono caustico ed "anti-pop". Questa la scaletta: "The Truth", "Protection", "TV Generation", "My Little Middle Finger", "Bami", "Not Me", "Fascism", "I Hate Authority", "No House", "I Don't Wanna End As A Junky", "Ich Bin Verliebt", "Peace After Xmas", "Toneel", "War", "Rock For Money", "Where's The Limit ?".
Big thief
U.f.o.f.
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2019 4ad
indie 2000
indie 2000
adesivo su cellophane, etichette custom, copertina apribile. "U.F.O.F." (2019), registrato presso i Bear Creek Studios di Washington e prodotto da Andrew Sarlo, è il terzo disco in studio degli americani Big Thief, sempre più bravi e maturi. Adrianne Lenker, cantante e principale autrice della band, segue la cifra stilistica di sempre : un suono intimo, personale, delicato ma che questa volta sempre ancora più corposo e ricco.
I Big Thief sono un gruppo indie rock americano dalle forti venature folk, di stanza a New York. La line up della band è formata da Adrianne Lenker (chitarra, voce), Buck Meek (chitarra, voce di accompagnamento), Max Oleartchik (basso) e James Krivchenia (batteria).
Il primo album della band, "Masterpiece", è stato pubblicato dalla Saddle Creek Records il 27 maggio 2016, seguito da "Capacity" nel 2017 e da "U.F.O.F." nel 2019.
Black flag
Damaged with dez
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1981 tv party records
punk new wave
punk new wave
Copertina senza barcode, etichetta nera e crema; questa straordinaria pubblicazione private press del 2022 propone una versione inedita dell' epocale primo album "Damaged" della seminale hardcore punk band di Hermosa Beach, California, registrata prima della versione definitiva dell' album, e prima dell' ingresso in formazione di Herry Rollins, con alla voce ancora quindi Dez Cadena, che nella versione nota dell' album sara' invece accreditato soltanto alla chitarra. Parte delle registrazioni effettuate con Cadena alla voce sono state negli anni pubblicate, gia' prima dello stesso "Damaged", ovvero nel terzo ep "Six Pack" del giugno 1981, e quindi nella doppia raccolta "Everything Went Black" del 1982, oltre a comparire qua' e la' in alcune pubblicazioni non ufficiali; questo lp ha il merito di mettere insieme ben quindici brani da quelle sessions, con una scaletta che peraltro ha varie differenze rispetto a quella che poi' sara' di "Damaged". Medesimo e' l' impatto sonoro della band, un assalto sonoro assolutamente devastante e annichilente, con una performance vocale straordinaria, per una voce, quella di Dez Cadena, che forse non possiede lo stesso carisma rispetto a quella di Henry Rollins, ma certamente non le e' seconda per viscerale intensita' (e peraltro e' sulle registrazioni di Dez Cadena che Rollins avrebbe ricalcato le sue). Davvero un pezzo di storia dell' hardcore americano. Questa la lista dei brani: American Waste / Machine / Police Story / Gimmie Gimmie Gimmie / Depression / Room 13 / Damaged II / No More / Padded Cell / Six Pack / Clocked In / Damaged I / Spray Paint the Walls / Rise Above / Life of Pain.
con le parti vocali attiva dal '78 e già autrice degli ep "Nervous Breakdown" nel dicembre del '78, "Jealous Again" nell' agosto del 1980 e "Six Pack" nel giugno del 1981, oltre che di partecipazioni a varie raccolte. Pubblicato nel dicembre 1981, sebbene completato mesi prima, ed uscito in ritardo a causa del rifiuto della Mca di distribuirlo, "Damaged" è un disco epocale, l' album che più di ogni altro, più ancora di "GI" dei Germs, segna definitivamente il distacco del punk americano dalla ingenuità del punk 77ino, un muro di suono incredibile, violentissimo e nichilista nei contenuti musicali, almeno nelle intenzioni, giacché in realtà questa musica al vetriolo contiene in sé gli sviluppi dei seminali dischi successivi della band e soprattutto di molti anni '80. Marchiato a fuoco dalla voce incredibilmente abrasiva del nuovo e definitivo cantante della band, Henry Rollins (nel ruolo già ricoperto da Keith Morris, che uscendo dal gruppo aveva formato i Circle Jerks, e da Chavo Pederast), poi anche protagonista di una proficua carriera solista e prolifico scrittore, e dalle chitarre al vetriolo di Dez Cadena e Greg Ginn, contiene una serie di brani che hanno lasciato una traccia profondissima, come "Rise Above", "Gimme Gimme Gimme", la title track, presente in due diverse versioni, "Thirsty and Miserable", "Police Story" o "Tv Party", quest' ultima pubblicata anche su singolo. Un disco a dir poco storico, foriero di sviluppi per il seguito della storia musicale dei suoi protagonisti e per tutto l' alternative rock americano del decennio da poco iniziato. Dopo un lungo periodi di inattività dovuto anche all' arresto di Greg Ginn e del bassista Chuck Dukowski, la band produrrà nel 1984 i successivi e quasi altrettanto seminali "My War" e "Slip It In" (e poi ancora altri lavori in una manciata di anni) con due soli superstiti della formazione del primo album, Ginn ed Henry Rollins, affiancati dal grande Bill Stevenson alla batteria, preso in prestito dai Descendents. Nel frattempo Ginn sarà sempre piu' impegnato con l' etichetta autogestita SST, certamente la label più importante per l' alternative rock americano di tutti gli anni '80, formando anche gli October Faction ed i Gone; Cadena formera' invece i DC3 e Dukowski, oltre a suonare con i già citati October Faction, formerà i Wurm (in realtà un progetto a cui aveva dato vita già prima dei Black Flag) e gli Swa.
Black sabbath
black sabbath (uk version - 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 sanctuary / bmg
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2020, in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura inglese su Vertigo, ed il brano "Evil Woman (Don't Play Your Games With Me)" contenuto (come appunto nella versione inglese originaria del disco, mentre in quella americana fu sostituito dal brano "Wicked World"). Pubblicato in UK nel Febbraio del 1970 prima di "Paranoid", giunto al numero 1 delle classifiche inglesi ed al numero 23 di quelle USA dove fu invece stampato nel Luglio dello stesso anno. Il primo album del gruppo, lavoro diverso dagli altri che lo seguiranno, incorpora e trasfigura la tradizione del progressive blues e della psychedelia, in un clima dantesco, lento e potente, sempre uguale, intervallato dai riffs di chitarra distorta e dalla voce straziata di Osbourne, quasi portati da venti lontani, in un clima epico allucinato e irreale che ben si adatta all'immagine della copertina, una delle piu' riuscite dell'intero decennio. Contiene brani dall'anima apocalittica quali "Nib", "The Wizard", "Black sabbath", "Evil Woman". Da qui nasce la tendenza 'black magic' e demoniaca che giungera' evolvendosi e cambiando, ma diritta e senza interruzioni, fino alle manifestazioni di fine millennio del metal estremo nordeuropeo.
Black sabbath
mob rules (expanded 2lp)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1981 bmg / sanctuary
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album, ristampa rimasterizzata del 2022, con copertina per l' occasione apribile ed ampliata a doppio album con un intero album bonus, con rarita' in studio ed inediti live. Questo il materiale contenuto nell' album aggiunto: "The Mob Rules" (Heavy Metal Soundtrack Version), "Die Young" (Live B-Side Of The Mob Rules), "The Mob Rules" (New 2021 Mix), "The Sign Of The Southern Cross / Heaven And Hell - Reprise" (Live In Portland, OR, U.S.A, April 22, 1982), "The Sign Of The Southern Cross", " Heaven And Hell", "Country Girl", "Slipping Away", "The Mob Rules", "Voodoo" (queste ultime quattro registrate dal vivo il 31 dicembre 1981 ed il 2 gennaio del 1982 all' Hammersith Odeon di Londra). Pubblicato in Uk nel novembre del 1981 e giunto al numero 12 delle classifiche Uk ed al numero 29 di quelle Usa, uscito dopo ''Heaven and hell'' e prima di ''Live evil''. Il secondo lavoro registrato con Ronnie James Dio, che riesce qui nel non facile compito di non far rimpiangere Ozzy Osbourne. Lavoro sullo stile dell' ottimo precedente, e' nuovamente prodotto da Martin Birch, gia' con Deep Purple e Whitesnake, e vede anche in questo caso alle tastiere Geoff Nichols. Il disco suona come il debutto degli Iron Maiden, potentissimo e devastante, considerato magnifico da molta della critica metal internazionale, contiene molti celebri brani, come "Turn Up the Night" e "Voodoo" oltre alla strana "E5150'', ma anche la epica e straordinaria "The Sign of the Southern Cross", "Falling off the Edge of the World", "Slipping Away" e "Over and Over''. Sara' l'ultimo album di studio della band a godere di una grande reputazione, il live successivo e poi Dio lascera' e sara' il turno di Ian Gillan.
Black sabbath
Paranoid (180 g)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 bmg / sanctuary
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2022, in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura del 1971. Pubblicato dalla Vertigo in Uk nel Settembre del 1970 dopo ''Black Sabbath'' e prima di ''Master of Reality'', giunto al primo posto delle classifiche inglesi ed al numero 12 di quelle USA, dove usci' pero' nel gennaio 1971. Il secondo album, uno dei massimi lavori della storia del rock piu' duro, e un assoluto masterpiece che creera' una scuola che porta diritto fino alla n.w.o.b.heavy metal, ma anche al grunge dei Soundgarden, incalcolabile l'impatto di questa titanica opera sui decenni successivi, include una serie di brani da brivido, solo per citarne alcuni: war pigs, paranoid, iron man, electric funeral, e' il disco che ridefinisce il termine ''hard rock'', meno improvvisato del predecessore, piu' conciso e carico di atmosfere oscure e soprannaturali, i brani parlano di olocausti nucleari, droghe allucinogene, mondi paralleli, guerra, morte, disperazione, il disco evoca i recessi dell'anima piu' nascosti ed inconsci, inoltre le partiture vocali e chitarristiche non indulgono mai al tecnicismo esasperato e sono invece improntate a creare una ''vibrazione'', una groove, che coinvolge e travolge i musicisti e gli ascoltatori in una dimensione stordente ed aliena. Come ebbe a dire di questo album la critica inglese di Melody Maker, ''Paranoid definisce lo stile ed il suono dell'hard rock piu' e meglio di qualunque altro album pubblicato nella storia del rock''.
Blackman don
Don blackman (ltd. 180 gr. red vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo Hol 1982 music on vinyl
soul funky disco
soul funky disco
Edizione limitata in vinile da 180 grammi di colore rosso. Ristampa del 2025 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla rarissima e ricercata prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1982 dalla Arista GRP negli USA, il primo album, precedente "Listen" (2002, co-accreditato ai Family Tradition). Tastierista, cantante e compositore afroamericano originario del Queens, New York, Don Blackman (1953-2013) è ricordato soprattutto come un richiesto e stimatissimo turnista e strumentista live che ha lavorato per nomi illustri come i Parliament ed i Funkadelic nei primi anni '70, poi ha fatto parte del Twennywine di Lenny White, fondati da quest'ultimo nel 1979 dopo che aveva lasciato i Return To Forever; per il gruppo Blackman ha scritto la hit "Peanut butter". Nel 1982, Blackman pubblicò questo suo primo album eponimo, divenuto col tempo un ricercato oggetto di culto e di collezionismo, un lavoro di fusione fra funk, smooht jazz e moderno r'n'b melodico ed urbano, spinto da una ritmica propulsiva e ballabile, caratterizzato da un sound rotondo e melodico, ma non privo si punte di esuberanza in certe trame chitarristiche. Un'opera che lascerà il segno sul neo soul e sullo hip hop, divenuta anche oggetto di campionamenti da parte di vari rappers. Blackman continuerà a lavorare come turnista sulla scena di New York per molti anni, collaborando con artisti del calibro di Chick Corea, David Sanborn e Roy Ayers, prima di venire stroncato da un cancro prim di compiere i sessant'anni.
Bloomfield mike / al kooper
live adventures
lp2 [edizione] seconda stampa stereo usa 1969 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, seconda stampa americana del 1970, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) cartonata apribile, etichetta rossa con logos arancioni lungo la circonferenza, catalogo KGP 6, coperto pero' sulla copertina da un adesivo con un ulteriore codice PG 6 (la columbia utilizzava i prefissi del codice come un "price code"). Pubblicato negli Usa nel gennaio del 1969 dopo "Super Session" (accreeditato a Mike Bloomfield, Al Kooper e Stephen Stills) e prima del solista di Bloomfield "It's not killing me", giunto al numero 18 delle classifiche Usa, e non entrato in quelle Uk dove usci' nel febbraio dello stesso anno. Il secondo ed ultimo volume della travagliata collaborazione tra due tra i maggiori musicisti del blues elettrico bianco americano degli anni '60: il chitarrista Mike Bloomfield, gia' con la Butterfield Blues Band, Bob Dylan, Electric Flag, ed il tastierista Al Kooper, gia' con Blues Project, Blood Sweat and Tears, Bob Dylan; con la collaborazione di John Kahn e Skip Prekop (ex Paupers) fu registrato durante il 26, 27, e 28 Settembre 1968 al Fillmore West. Come era avvenuto per "Super Session", anche questa volta Bloomfield lascio' a causa dell' insonnia dopo il secondo concerto, e Kooper allora invito' per la terza ed ultima serata Steve Miller, Carlos Santana, Eelvin Bishop, che questa volta , al contrario di quanto avvenuto durante le registrazioni di ''Super Session'', si presentarono, ognuno di loro suono' live tre o quattro brani, tanto da peermettere l' uscita di un doppio album. Purtroppo la Capitol rifiuto' di dare il permesso per l' inclusione della performance di Steve Miller, ma Santana ed Elvin Bishop compaiono in un brano per ciascuno. La copertina, un pezzo di storia di per se, fu dipinta dal fotografo Norman Rockwell che prima fotografo' i due e solo in seguito esegui' il dipinto basandosi proprio sulla prima immagine fotografica.
Blue nile
Hats
Lp [edizione] originale stereo ger 1989 linn / virgin
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima molto rara stampa, realizzata per il mercato sia inglese che europeo, copertina (con lievissimi segni di invecchiamento) con barcode, label celeste e nera, catalogo LKH2, marchi GEMA/STEMRA/BIEM in riquadro a sinistra, versione pressata negli stabilimenti tedeschi Sonopress, con "DMC - 9604A - 3/9 - 89" e "DMC - 9604B - 4/9 - 89" inciso sul trail off dei rispettivi lati. Pubblicato nell'ottobre del 1989 dalla Linn/Virgin in Gran Bretagna, dove giunse al 12esimo posto in classifica, e dalla A&M negli USA, dove arrivo' alla 108esima posizione, il secondo album, successivo a ''A walk across the rooftops'' (1984) e precedente ''Peace at last'' (1996). L'acclamato secondo lp del gruppo di Paul Buchanan, decisamente poco prolifico ma forse a beneficio della qualita', e' un disco di raffinato ed elegante pop, caratterizzato da sonorita' dominate dalle tastiere, molto morbide, che riescono ad essere accattivanti e di agevole ascolto senza pero' scadere nella banalita'; sopra di esse la voce di Buchanan, che mostra similitudini con il Mark Hollis degli ultimi lavori dei Talk Talk. Apprezzata cult band scozzese di Glasgow formata nel 1981 da Paul Buchanan, Pau Joseph Moore e Robert Bell, i Blue Nile non sono mai veramente usciti dall'ambito di gruppo i culto nel corso della loro lunga ma poco prolifica carriera, nonostante la stima della critica. Autori di un raffinato ed atmosferico pop, esordirono con un singolo nel 1981, dando alle stampe il primo album ''A walk across the rooftops'' nel 1984, seguito nel 1989 da ''Hats'', nel 1996 da ''Peace at last'' e nel 2004 da ''High''.
Blues creation
Blues creation
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 survival research
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2025, copertina senza barcode pressoche' identica sul fronte e sul retro a quella originaria, ma non piu' apribile. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Polydor in Giappone, il rarissimo primo album dei Blues Creation, precedente ''Demon & eleven children'' (1971). Il gruppo del virtuoso quanto abrasivo chitarrista Kazuo Takeda, le cui esibizioni live a cavallo fra gli anni '60 ed i primi anni '70 con la band sono annoverate fra le piu' devastanti sia per potenza che per qualita' tecnica, si cimenta qui in studio con un sulfureo hard blues attraverso otto cover di classici brani di blues e rock blues americano ed anglosassone di autori come Howlin' Wolf, John Mayall, Eric Clapton e Willie Dixon; la chitarra di Takeda e' in grande evidenza in questi episodi, molto dura e vicina ora allo hard rock, ora a distorsioni acid rock, ma sempre ancorata al blues; fra di essi, notevole l'interpretazione di ''Smokestack lightnin''', con interventi di armonica ed un'ottima chitarra distorta ed acida. Dopo il leggendario secondo album ''Demon & eleven children'', che intrecciava elementi di monolitico hard rock dalle affinita' sabbathiane con il blues, il gruppo realizzo' un album dal vivo, uscito alla fine del 1971, quindi Takeda sciolse la band ed ando' in Gran Bretagna. Successivamente torno' in scena in Giappone con un nuovo power trio, i Creation.
Bon iver
Sable, fable
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2025 jagjaguwar
indie 2000
indie 2000
copertina apribile, adesivo su cellophane. Il quinto album, a 6 anni da "I, I" del 2019, prodotto dallo stesso Justin Vernon con Jim-E Stack, vede le collaborazioni di Dijon, Flock of Dimes e Danielle Haim più altri. Un disco che viene considerato dalla critica tra i più accessibili del gruppo con atmosfere rilassate, arrangiamenti più morbidi, una maggiore enfasi sulle melodie vocali e una palette sonora che incorpora elementi di soul, pop e funk.
Bon Iver è un progetto musicale di Justin Vernon, avviato dopo lo scioglimento del gruppo indie folk DeYarmond Edison, di cui faceva parte. Ritiratosi per un periodo nello sperduto Wisconsin, Vernon compose e registro' il primo album a nome Bon Iver, ''For Emma, forever ago'', poi pubblicato dalla Jagjaguwar (2008). La sua musica, scarna ed in gran parte acustica, con echi folk e toni cantautoriali, e' stata accostata a Iron & Wine e Little Wings. In seguito il progetto diviene una band vera e propria acquisendo nuove sonorità che vanno ad arricchire la proposta indie-folk delle origini. Escono "bon iver, bon iver" (2011), "22 a million" (2016), "I,I" (2019), "Sable fable" (2025)
Borghesia
Clones
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1984 dark entries
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2025, copertina senza codice a barre, inserto apribile con foto, crediti e note. Pubblicato epr la prima volta in vinile dalla Dark Entries nel 2012, questa realizzazione dei Borghesia ra originariamente uscita solo su cassetta autoprodotta nel 1984. Si tratta della seconda cassetta pubblicata dal gruppo, successiva alla prima eponima del 1983, e precedente il primo album ''Ljubav Je Hladnija od smrti'' (1985). ''Clones'' raccoglie brani strumentali incisi dal gruppo per accompagnare filmati e performance multimediali, pezzi a base di sulfurea (soprattutto sulla prima facciata), ipnotica e notturna minimal synth/wave. Band slovena nata nel 1982 dal gruppo teatrale Theatre FV-112/15, che accompagnera' il gruppo durante le loro prime acclamate esibizioni, i Borghesia sono stati capaci di legare il gruppo ad immagine icona di una ascetica politica del proibito, ricca di elementi fetish, occulti e demonizzati dal costume sociale. Il sound dei Borghesia e' dedito ad una atipica elettronica capace di fondere sonorita' wave, dark ed industrial giungendo nel corso del loro percorso artistico ad essere tra i gruppi che hanno maggiormente ispirato il movimento EBM (electronic body music), divenendone alfieri capaci di ottenere plausi dalla stampa specializzata NME, Melody Maker, New Life, Zillo, sebbene le loro prime realizzazioni siano piu' affini alla scena denominata minimal wave.
Boris
Amplifier worship (ltd reissue)
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 1998 third man
indie 2000
indie 2000
Ristampa rimasterizzata in edizione limitata in doppio vinile colorato del 2020, copertina apribile, adesivo su cellophane di presentazione. Considerato come il primo vero album del gruppo ed uno dei loro più intensi, uscito originariamente nel 1998 solo in CD, cinque lunghi brani, cavalcate drone/doom rock con inclinazione psichedelica.
Formatisi nel 1994 a Tokyo, i Boris sono un trio dedito ad un duro e tirato incrocio fra moderno stoner, ossessivo acid rock alla Blue Cheer e noise; in alcuni dei suoi lavori il gruppo si e' anche cimentato con una ottindente forma di minimalismo, attraverso brani dalla durata di oltre un'ora. Autori di una prolifica discografia, sono influenzati anche dai Melvins (Boris e' anche il titolo di una canzone dell'album ''Bullhead'' del gruppo americano). Il loro album d'esordio, ''Absolutego'', esce nel 1996, seguito due anni dopo da ''Amplifier worship''. Hanno anche inciso in collaborazione con Keiji Haino, Sunn O))) e Merzbow; ''Pink'' (2006) e' considerato uno dei loro album migliori.
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