Hai cercato: dall'anno 80 all'anno 89 --- Titoli trovati: : 7585
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400 Blows
Good clean english fist
Lp [edizione] originale stereo uk 1983 illuminated
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
L' originale stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento) completa dell'adesivo che pubblicizza la presenza della versione extended del singolo "Movin'", copertina liscia con parti semilucide e con barcode, label bianca con scritte nere, catalogo DOJOLP14. Pubblicata nel 1985 dalla Illuminated nel Regno Unito, dove giunse al 17esimo posto nella classifica indipendente, la raccolta che compila brani tratti dai primi singoli della band inglese 400 Blows (da non confondere con gli omonimi americani), che muove i suoi passi nei primissimi anni ottanta a Croydon, Londra Sud, formata da Alexander Scott Fraser e Andrew Edward Beer. I 400 Blows sono autori di sonorità new wave / funk non dissimili da quelle dei tardi A Certain Ratio; durante il suo percorso artistico, la band sarà poi lodevolmente capace di integrare elementi funk, reggae, musica africana e disco, influenze che però distoglieranno il gruppo degli originali intenti avvicinandolo ad una musica decisamente più commerciale. Dopo lo scioglimento del gruppo, che rimarrà attivo fino ai primi anni '90, Andrew Edward Beer sarà con Caucasian Kid, Groove Lab Productions e Jack Factory. Qui li ascoltiamo nel loro primo periodo, quando elaborano una brillante sintesi fra new wave lontana dal dark, groove funk secco e nervoso ed influssi minimalisti. Questa la scaletta: "Movin' (extended remix 12" version)" (dalla versione 12" del singolo "Movin'", 1985), "Declaration of intent" (dall'omonimo 12", versione inedita su album, 1984), "Pressure" (dall'omonimo 12", inedito su album, 1984), "Jive 69" (B-side del singolo "Breakdown", inedito su album, 1985), "Them thar hills" (dall'album "…If I Kissed Her I'd Have To Kill Her First…, 1984), "Groove jumping" (dall'album "…If I Kissed Her I'd Have To Kill Her First…, 1984), "Return of the dog" (singolo inedito su album, 1983), "Breakdown" (singolo del 1985, poi sull'album "Look" del 1986), "Conscience" (dalla versione 12" del singolo "Movin'", 1985, inedito su album), "For jackie m" (parte di una intervista con il giornalista Dave Henderson, 12/84).
48 Chairs
70% Paranoid
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1981 cache cache
punk new wave
punk new wave
Copertina ruvida fronte retro, con ricche note storiche sul retro, a cura di Andy Votel. Ristampa del 2018 ad opera della Cache Cache, con ordine dei brani parzialmente modificato, e con due bonus tracks (''Cob on'', posta alla fine della prima facciata, e ''Tootsies'', posta alla fine della seconda). Originariamente pubblicato nel 1981 dalla Relentless nel Regno Unito, l'unico album di questa formazione di culto emersa dalla scena indipendente di Manchester a fine anni '70. Dietro i 48 Chairs c'era innanzitutto John Scott, gia' membro di una delle band piu' anticonvenzionali ed ironiche del panorama britannico degli anni '70, gli Alberto Y Los Trios Paranoias, e dei Gerry & The Holograms, altra misteriosa formazione post punk di culto della Manchester di fine anni '70, autrice di una musica idiosincratica ed ironica, vicina al minimal synth come a certe sperimentazioni elettronico / industriali, ma con l'ironia sarcastica al posto delle atmosfere dark. Suo compagno nei due sopracitati gruppi era C.P. Lee, che partecipo' anche al progetto 48 Chairs. Questo gruppo debutto' nel 1979 con un singolo sulla piccola label indipendente Absurd di Manchester, prima di pubblicare l'unico album ''70% paranoid'' nel 1981, per le cui sessioni Scott si avvalse anche della partecipazione del sassofonista Lol Coxhill, veterano della della musica underground inglese, dal jazz piu' free alla sperimentazione. Avvalendosi della classica strumentazione chitarra/basso/batteria, del sax (talora distorto da effetti come l'eco) e da un armamentario di elettronica e di oggetti trasformati in strumenti, fra cui giocattoli, i 48 Chairs elaborano una vivace e giocosa sintesi fra post punk, improvvisazioni jazz non mainstream, eccentriche soluzioni elettroniche, verace testimonianza della vitalita' della scena musicale di Manchester, per quanto lontana dal dark o dal pop punk dei gruppi piu' conosciuti della citta' in quegli anni.
63 Monroe
n.f.g.
lpm [edizione] originale stereo can 1981 nardem
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
l' originale molto rara stampa canadese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) cartonata, senza barcode, etichetta rosa con scritte nere, catalogo 005. Pubblicato nel 1981, il primo storico minialbum (con sette brani) della punk rock band canadese dell' Ontario, gia' da tempo attiva con l' originaria denominazione No Fucking Good (a cui si riferisce il titolo del disco, "N.F.G."), cambiata a causa della difficolta' a suonare dal vivo, a causa della turbolenta atmosfera dei loro live shows, sovente sfociata in disordini. Ben prima dell' album su cassetta ''Reign of terror'' del 1983 e del primo lp "Stinkin out the joint" del 1985, il gruppo canadese si cimenta con un punk rock stradaiolo grezzo e sferragliante, dalle indubbie influenze Ramonesiane, ma anche echi del potente glam/proto punk dei New York Dolls, a cui resteranno fedeli negli anni. Tra i brani, una cover di "Teenage Kicks" degli irlandesi Undertones, "Hijack Victim", registrata dal vivo, un piccolo anthem, il teen punk di "After" e la piu' oscura e cattiva "Giv'em Up".
77S
Ping pong over the abyss
Lp [edizione] originale stereo uk 1982 exit
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese del 1983, copertina semilucida senza barcode, inserto con testi e foto, label nera con scritte bianche lungo il bordo ed argento al centro, logo Exit Records rosso e bianco in alto, catalogo ER0001. Pubblicato nel 1982 dalla Exit negli USA e nel 1983 nel Regno Unito, il primo album, precedente "All fall down" (1984). Prodotto da Stpehen Soles della Alpha Band, il debutto a 33 giri dei 77s è un lavoro di sanguigno power rock chitarristico, legato a doppio filo al rock degli anni '70 ma non privo di elementi new wave; il carisma e la bella voce del frontman Mike Roe tengono in piedi quasi da soli alcuni episodi di un album che è generalmente riconosciuto come lavoro ancora acerbo di una giovane band in crescita. Tra i brani la cover di "Denomination Blues (That's All)", qui accreditata erroneamente a Ry Cooder, in realta' di Washington Phillips. Gruppo di Sacramento, California, formatosi all'alba degli anni '80, i 77s (noti anche come Seventy Sevens) erano un gruppo di christian rock che riuscì a suscitare l'interesse di un pubblico e di una stampa più vasti dei confini delle comunità religiose, grazie ad un approccio compositivo che mostrava sì una forte spinta spirituale ma senza l'approccio evangelizzatore di altre band di rock cristiano, e ad un sound che andava oltre la riproposizione di mode e stili passati, bensì caratterizzato da chiare influenze della new wave ed affinità con la "big music" di gruppi come U2, Alarm, Big Country e Simple Minds, aiutati anche dal carisma del loro frontman Mike Roe (voce, chitarra). Esordirono su album nel 1982 con "Ping pong over the abyss", primo di una lunga serie di lavori che li vede ancora in attività nel primo scorcio del XXI secolo, attraverso cambi di formazione ma sempre con Roe, che ha anche pubblicato dischi come solista e con Lost Dogs.
86
Provocation
Lp [edizione] originale stereo usa 1987 twilight
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa USA, copertina liscia fronte retro con parte lucida sul fronte e senza barcode, inner sleeve in carta liscia con testi, foto in bianco e nero e sagomatura sul lato di apertura, label bianca, arancione e rossa con parte fotografica, scritte nere, catalogo TR010, groove message ''what's all the fusss?'' sul lato A e ''what's all the ruckus?'' sul lato B. Pubblicato nel 1987 dalla Twilight Records, dopo un singolo nel 1983, due minialbum ("Closely Guarded Secret" del 1985 e ''Minutes a day'' del 1986), e prima del live "Way to Go" del 1988, l' unico ottimo album in studio della band di Atalanta, Georgia, il cui batterista Mac McNeilly suonera' presto con i Jesus Lizard. Paragonati da taluni a bands come Honor Role o Mission of Burma, Il loro era uno strano ma convincente ibrido, all' epoca di difficile collocazione e per questo rimasto lontano dagli onori delle cronache, tra rock chitarristico dagli accenti ora roots ed ora piu' aggressivo e tagliente, quasi punk blues (echi qua' e la' dei Gun Club...), ed influenze britanniche di stampo post punk, con venature oscure che ben si adattano all' approccio talora quasi noise dei brani. Un disco decisamente personale e riuscito, piacevole (ri)scoperta. Prima di entrare nei jesus Lizard, il batterista Mac McNeilly suonera' il basso nei Phantom 309, autori di uno split ep con i Sun Also Rises, in cui invece suonava il chitarrista degli 86 Ken Schenck.
999 (Nine nine nine)
Live and loud!!
Lp [edizione] originale stereo uk 1980 link
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Bella copia con leggeri segni di usura sulla copertina in alto a destra, prima stampa inglese, copertina semilucida con barcode, etichetta nera con scritte e logo Link Records in giallo, catalogo LINKLP107, scritta "adrenalin" incisa sul trail off di entrambi i lati e "porky" su quello del lato B. Pubblicato nel 1989 dalla Link nel Regno Unito, nell'ambito della sua serie "Live and loud!!", questo album contiene registrazioni dal vivo effettuate il 10 marzo del 1980 al Keystone di Berkeley, California, durante la loro intensa attività concertistica condotta negli Stati Uniti all'inizio degli anni '80. La formazione è quella classica e la qualità di registrazione decisamente buona; il gruppo mostra una energia dirompente in questo show, travolgendo e trascinando con un punk melodico appiccicoso quanto graffiante. Questa la scaletta: "Let's Face It", "Hit Me", "English Wipe Out", "Stranger", "Feelin' Alright With The Crew", "The Boys In The Gang", "Me And My Desire", "The Biggest Prize In Sport", "Fun Things", "Hollywood", "Inside Out", "Homicide", "Boiler". Questa longeva punk band di Northampton basata a Londra, si formo' nel '76 come 48 Hours, per iniziativa di Keith Lucas (ribattezzatosi Nick Cash), gia' chitarrista nei Kilburn & the High Roads di Ian Dury, e qui anche cantante, si erano autoprodotti nell'agosto del '77 il singolo "I'm Alive", talmente ben accolto da procurare subito alla band un contratto con la United Artists, per la quale sarebbero usciti i loro primi due albums, tra le piu' fresche ed efficaci testimonianze di tutta la scena punk inglese, con il loro punk rock non privo di legami con il proto punk di certo pub rock, caratterizzati da una sana e spesso irresistibile vena pop, all' insegna del puro divertimento (un filone fondamentale e spesso sottovalutato della scena punk non solo inglese); dopo i primi due lp, nei lavori successivi la band si sarebbe spostata verso territori piu' pop.
999 (nine nine nine)
The biggest prize in sport
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1980 drastic plastic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora contenuta nell' originaria busta plastificata con adesivo di presentazione ed adesivo "Super Vinyl 200 Gram", rara ristampa del 2014, rimasterizzata, versione in vinile nero pesante 200 grammi, limitata in 500 copie numerate sul retro (questa la numero 299), copertina lucida pressoche' identica a quella della prima tiratura uscita in Inghilterra su Polydor, corredata di inner sleeve con foto ed artwork, catalogo DPRLP46. Il terzo album, uscito nel gennaio del 1980 su Polydor in Gran Bretagna, non pubblicato negli USA, della longeva punk band di Northampton basata a Londra, autrice nei primi due album di una musica secca ed irruenta, ma gia' fondamentalmente "pop", non distante da quella dei compagni di etichetta Buzzcocks, che in questo terzo lavoro rivela appieno questa sua natura, palesando ulteriormente le sue innate ed evidenti influenze 60's pop. Formatisi nel '76 come 48 Hours, per iniziativa di Keith Lucas (ribattezzatosi Nick Cash), gia' chitarrista nei Kilburn & the High Roads di Ian Dury, e qui anche cantante, si erano autoprodotti nell' agosto del '77 il singolo "I'm Alive", talmente ben accolto da procurare subito alla band un contratto con la United Artists per la quale uscitono i primi due ottimi albums "999" e "Separates". Sottovalutato all' epoca della sua uscita, "The Biggest Prize in Sport", da cui venne tratto il singolo "Trouble", e' invece un gioiellino di power pop da gustare tutto d' un fiato; il riscontro che ottenne fu pero' limitato anche in termini di vendite, e dopo un live album la Polydor li scarico', senza peraltro scoraggiare la band che rimase attiva negli anni a venire incidendo per numerose altre labels e mantenendo un seguito di culto.
999 (nine nine nine)
The biggest tour in sport (live)
lpm [edizione] originale stereo ger 1980 albion / ariola
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima rara stampa tedesca, realizzata nel 1981 dalla inglese Albion Records anche per il mercato inglese (in Uk il disco non fu pressato) poco dopo la originaria uscita americana, con copertina (con qualche segno di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta argento con logo Albion nero in alto e logo Ariola rosso a destra, catalogo 203235, marchio "Gema" a sinistra. Uscito nel novembre del 1980 in esclusiva per la Polydor americana, dopo il terzo album "Biggest Prize in Sport", contiene sei brani splendidamente registrati dal vivo dalla band proprio nel tour di presentazione di quell' album. Questa la lista dei brani: "Homicide", "Feelin' Alright With The Crew", "Inside Out", "Titanic Reaction", "Emergency" e "Boys In The Gang". La longeva punk band di Northampton basata a Londra, dopo i primi due albums piu' irruenti e secchi, aveva accentuato nel terzo lavoro la componente "pop", da sempre presente nella sua musica, non distante a tratti da quella dei Buzzcocks, palesando ulteriormente le sue innate ed evidenti influenze 60's pop. Formatisi nel '76 come 48 Hours, per iniziativa di Keith Lucas (ribattezzatosi Nick Cash), gia' chitarrista nei Kilburn & the High Roads di Ian Dury, e qui anche cantante, si erano autoprodotti nell' agosto del '77 il singolo "I'm Alive", talmente ben accolto da procurare subito alla band un contratto con la United Artists per la quale uscitono i primi due ottimi albums "999" e "Separates". Sottovalutato all' epoca della sua uscita, "The Biggest Prize in Sport", da cui venne tratto il singolo "Trouble", e' invece un gioiellino di power pop da gustare tutto d' un fiato; il riscontro che ottenne fu pero' limitato anche in termini di vendite, e dopo un live album la Polydor li scarico', senza peraltro scoraggiare la band che rimase attiva negli anni a venire incidendo per numerose altre labels e mantenendo un seguito di culto.
999 (nine nine nine)
The biggest tour in sport (live)
lpm [edizione] originale stereo usa 1980 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima rara stampa americana, con copertina senza barcode, etichetta rossa con logo nero e bianco in alto, catalogo PD-1-6307. Uscito nel novembre del 1980 in esclusiva per la Polydor americana, dopo il terzo album "Biggest Prize in Sport", contiene sei brani splendidamente registrati dal vivo dalla band proprio nel tour di presentazione di quell' album. Questa la lista dei brani: "Homicide", "Feelin' Alright With The Crew", "Inside Out", "Titanic Reaction", "Emergency" e "Boys In The Gang". La longeva punk band di Northampton basata a Londra, dopo i primi due albums piu' irruenti e secchi, aveva accentuato nel terzo lavoro la componente "pop", da sempre presente nella sua musica, non distante a tratti da quella dei Buzzcocks, palesando ulteriormente le sue innate ed evidenti influenze 60's pop. Formatisi nel '76 come 48 Hours, per iniziativa di Keith Lucas (ribattezzatosi Nick Cash), gia' chitarrista nei Kilburn & the High Roads di Ian Dury, e qui anche cantante, si erano autoprodotti nell' agosto del '77 il singolo "I'm Alive", talmente ben accolto da procurare subito alla band un contratto con la United Artists per la quale uscitono i primi due ottimi albums "999" e "Separates". Sottovalutato all' epoca della sua uscita, "The Biggest Prize in Sport", da cui venne tratto il singolo "Trouble", e' invece un gioiellino di power pop da gustare tutto d' un fiato; il riscontro che ottenne fu pero' limitato anche in termini di vendite, e dopo un live album la Polydor li scarico', senza peraltro scoraggiare la band che rimase attiva negli anni a venire incidendo per numerose altre labels e mantenendo un seguito di culto.
A 5
erst ausgabe
7"ep [edizione] nuovo stereo eu 1980 mad butcher
punk new wave
punk new wave
Ep in formato 7", ristampa del 2023, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicato nel 1980 dalla No Fun Records, il primo dei due 7" della punk band tedesca di Bremen, pubblicato nel 1980, prima del singolo "Kalte Erotik / Langst Vorbei?" del 1981. Notevole esordio, contiene quattro serrati brani ("Reeperbahn", "Spruch", "Fleisch Muß Sein" e "Fließbandtraum") di serrato e martellante punk rock, grezzo ed urticante, in cui si ritrovano sia l' urgenza espressiva piu' immediata del primo punk rock, sia alcuni slanci che si direbbero art-punk o post punk, che saranno sviluppati nel 7" successivo. E' comunque questo esordio del gruppo il disco che li consegna alla storia della ricca ed interessantissima scena punk tedesca. Egon ''Ego N'' e Harald Hass saranno ancor ainsieme negli Ego/N autori di un singolo nel 1983, mentre Rainer Kosch, gia' attivo negli anni '70 con i Percewood's Onagram, autori di un album nel 1974, sara' poi tra gli altri con Beauty Contest (due singoli ed un album tra il 1984 ed il 1985), mentre Sabina Mai sara' con Art P e Der Herr Kam Uber Sie, tra gli altri.
A certain ratio
I'd like to see you again
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1982 mute
punk new wave
punk new wave
Ristampa limitata del 2018, rimasterizzata ed in vinile giallo trasparente, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Factory, e corredata di inner sleeve. Pubblicato nel novembre del 1982 dalla Factory in Gran Bretagna, dove giunse al secondo posto nella classifica indipendente, il terzo album, successivo a ''Sextet'' (1982) e precedente ''Force'' (1986). Il gruppo inglese, dopo l'abbandono della cantante Martha Tilson e sotto l'influenza della scena newyorchese, presenta qui un lavoro in cui le autunnali sfumature pop britanniche lasciano maggiore spazio a dense partiture dagli influssi funk, a ritmiche dinamiche ed a melodie piu' sbarazzine e solari. Gli A Certain Ratio, prodotti da Martin Hannett, sono stati una delle piu' importanti band di Manchester nate sulla imprescindibile spinta dei Joy Division. Il loro post punk dalle tinte oscure ma non opprimenti, caratterizzato dall'utilizzo di una sezione ritmica fortemente e atipicamente "funky" e da occasionali influenze jazz, e' stato indubbiamente uno dei piu' originali ed influenti dei primi anni ottanta. Gli A Certain Ratio si formano a Manchester nel 1977 ad opera di Jeremy Kerr, Peeter Terrel, Simon Topping e Martin Moscrop; formazione tra le piu' originali della scuderia Factory, i loro esordi sono strettamente legati alla nascente scena post punk, con brani caratterizzati da sonorita' oscure interpretate attraverso un personalissimo linguaggio musicale che li vide accostare sonorita' funky a quelle wave creando un sound tra i piu' seminali del periodo. La storia del combo corre contigua a quella della Factory Records, l'indie label nata nel 1979 dalle menti di Martin Hannet, Tony Wilson e Peter Faville; i Ratio vi trovano casa, andando ad arricchire un roster nel quale si affiancano a Durutti Column e Joy Division, dei quali gli A Certain Ratio rappresentano una sorta di controparte funk. I punti in comune non sono pochi: stessa citta', stessa label e stesso produttore (Martin Hannet, che mette mano a qualsiasi produzione musicale targata Factory), quindi identico suono, cavernoso e opaco. Mentre pero' Curtis e compagni guardano alla tradizione maledetta del rock (Velvet Underground, Stooges), i Ratio rivolgono le loro attenzioni alla scena caratterizzata da Stax e Motown, Parliament e Funkadelic.
A certain ratio
To each... (ltd. white vinyl, 2x12")
12"2 [edizione] nuovo stereo eu 1981 mute
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2020, limitata in sole 1000 copie, in vinile bianco, con i nove brani del disco distribuiti su due vinili a 45 giri per una migliore qualita' di ascolto, copertina per l' occasione in bianco e nero, e corredata di codice per il download digitale del disco. L' album d'esordio degli A Certain Ratio, pubblicato nel maggio del 1981 dalla Factory in Gran Bretagna, dove giunse al primo posto della classifica indipendente, dato alle stampe dopo la prima cassetta ''The graveyard and the ballroom'' (1980) e prima del secondo lp ''Sextet'' (1982). Per questo album d'esordio, il produttore Martin Hannett porta la band a (no) New York, creando un legame virtuale tra Pil, Gang Of Four e Pop Group da una parte, Talking Heads e Contortions dall'altra. La grande mela in questi anni e' la fucina delle nuove ritmiche infatuate di poliritmie funk, ed e' da queste frequentazioni che nasce il clima di ''To Each...'', dominato da episodi ricchi di inventiva e carichi di ritmo come l'africaneggiante ''Back To The Start'' e la lunga e tribale ''Winter Hill'', il post punk tirato di ''Choir'', l'intellettualismo funk di ''Felch'' e ''Loss'', con il cantato di Simon Toppin sciamanico come se fosse un Ian Curtis (che nel frattempo si era tolto la vita) dall'anima nera. Questo disco, insieme al successivo ''Sextet'' (1982), rappresenta la fotografia di un'epoca feconda che ha non poco affascinato e caratterizzato l'intera decade degli anni ottanta. Gli A Certain Ratio, prodotti da Martin Hannett, sono stati una delle piu' importanti band di Manchester nate sulla imprescindibile spinta dei Joy Division. Il loro post punk dalle tinte oscure ma non opprimenti, caratterizzato dall'utilizzo di una sezione ritmica fortemente e atipicamente "funky" e da occasionali influenze jazz, e' stato indubbiamente uno dei piu' originali ed influenti dei primi anni ottanta. Gli A Certain Ratio si formano a Manchester nel 1977 ad opera di Jeremy Kerr, Peeter Terrel, Simon Topping e Martin Moscrop; formazione tra le piu' originali della scuderia Factory, i loro esordi sono strettamente legati alla nascente scena post punk, con brani caratterizzati da sonorita' oscure interpretate attraverso un personalissimo linguaggio musicale che li vide accostare sonorita' funky a quelle wave creando un sound tra i piu' seminali del periodo. La storia del combo corre contigua a quella della Factory Records, l'indie label nata nel 1979 dalle menti di Martin Hannet, Tony Wilson e Peter Faville; i Ratio vi trovano casa, andando ad arricchire un roster nel quale si affiancano a Durutti Column e Joy Division, dei quali gli A Certain Ratio rappresentano una sorta di controparte funk. I punti in comune non sono pochi: stessa citta', stessa label e stesso produttore (Martin Hannet, che mette mano a qualsiasi produzione musicale targata Factory), quindi identico suono, cavernoso e opaco. Mentre pero' Curtis e compagni guardano alla tradizione maledetta del rock (Velvet Underground, Stooges), i Ratio rivolgono le loro attenzioni alla scena caratterizzata da Stax e Motown, Parliament e Funkadelic.
A flock of seagulls
never again (1st version)
12" [edizione] originale stereo uk 1984 jive
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con diversi segni di invecchiamento) lucida e senza costola, flipback su due lati sul retro, senza barcode, etichetta azzurra, catalogo JIVE T78, nella prima versione con "A1" e non "A2" sul trail off della prima facciata, e queindi la versione originaria del "Dance Mix" della title track, lunga quanto indicato sull' etichetta, ovvero 5' 12"; pubblicato nel settembre del 1984, il secondo singolo tratto dal terzo album "The Story Of A Young Heart" (agosto 1984), con due versioni di un brano di quel disco, "Never Again" (una "Dance Mix" ed una "7 version") e l' altrimenti inedita incalzante "Living In Heaven". Gli A Flock Of Seagulls rappresentano uno dei migliori esempi della scena definita Romantic-Wave, in bilico tra wave e sognante dance-pop. Il gruppo di Liverpool, attivo sin dai primi anni ottanta, realizzo' un primo ep per la Cocteau Records, grazie al quale firmarono successivamente per la major Jive. La loro vicenda fu un'inaspettata e vera meteora nel costellato panorama wave. Il gruppo dopo i primi acclamati successi non riusci' ad eguagliarsi scomparendo dalle scene musicali, salvo riemergere durante gli anni con nuove formazioni senza pero' riuscire ad eguagliare i primi meritevoli successi.
A number two
It rains again on the rising sun
LPM [edizione] originale stereo ita 1989 high rise
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Bella copia con una lieve patina opaca sul vinile, senza effetto sull'ascolto, l' originale stampa, copertina lucida fronte retro senza barcode, label bianca con scritte e logo neri, catalogo HRLP33070M, groove message "I got wy world..." sul lato A e "and I want to show it to you" sul lato B. Pubblicato nel tardo 1989 dalla High Rise in Italia, dopo una cassetta autoprodotta, l' unico disco di questo gruppo formatosi nel 1986 e proveniente dall'area di Fano e Pesaro. Composti da Alessandro Varotto, Marco Sanchioni, Francesco Battisti e Giuliano Antinori, The A Number Two furono prodotti dal giornalista e scrittore Federico Guglielmi e "It rains again in the rising sun" fu inciso al Pan Pot di Roma nell'ottobre del 1989. Sei brani in cui il rock chitarristico del gruppo assume i contorni di una sintesi fra gli Smiths ed il paisley underground, con un sound basato principalmente sulle chitarre, emotivo ma anche sanguigno e pulsante, che raggiunge l'apice di atmosfera e drammatica tensione nell'ombroso rocker "In the nighttime" e nella avvolgente ballata "June", ma il gruppo non disdegna aperture più solari e pop come nella propulsiva e corale "Something like heaven". Negli anni successivi, sara' Marco Sanchioni il piu' attivo musicalmente, con vari lavori a proprio nome, in alcuni dei quali suoneranno anche alcuni suoi ex-compagni.
A-10
Sex god war
Lp [edizione] originale stereo ita 1988 mantra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa, realizzata dalla italiana Mantra, vinile trasparente, copertina costituita da busta di plastica trasparente con scritte verdi e chiusura a linguetta, inserto in carta con artwork, testi e crediti, label bianca con scritte nere su di una facciata e con logo Mantra sull'altra, catalogo DM88009, groove message ''love you bastard'' sul lato B. Pubblicato nel 1988 dalla Mantra in Italia, il primo album, uscito dopo il primo mini lp ''Massive at the blind school'' (1987) e prima del secondo album ''Radio confusion'' (1993). Il gruppo, qui composto da Lee Robinson, Romano Pasquini, Steve Aiello e J.P. Jezequel, si lancia in undici sferraglianti episodi in cui confluiscono il punk rock stradaiolo, il protopunk detroitiano, lo aussie rock piu' duro e, nei pochi episodi dai ritmi meno tirati, un indie rock chitarristico dai vaghi accenti acidi; trovano spazio anche una cover di ''Dead skin'' dei Barracudas (Robin Wills suona peraltro la chitarra nel brano ''Declaration'') ed una di ''Good morning headache'' dei finlandesi Smack. Gruppo italo-britannico attivo fra la meta' degli anni '80 e quella degli anni '90, gli A-10 avevano fra le proprie fila Romano Pasquini (anche negli Yage insieme al Celibate Rifles Kent Steedman, e poi nei Sonic Assassin) e Lee Robinson (in seguito nei Sin City Six). Considerati uno dei piu' brutali gruppi di ispirazione protopunk dell'epoca, realizzarono un paio di album ed una manciata di mini, ep e singoli.
A-ha
Scoundrel days
Lp [edizione] originale stereo mex 1986 Warner Bros
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, prima stampa messicana, copertina senza barcode e senza parti in rilievo, completa dell'inserto con testi e foto a colori (ripiegato in più parti dal precedente proprietario), label bianca con loghi Warner Bros grigi sullo sfondo e logo WB multicolore in alto, catalogo LWB-6543. Pubblicato nell'ottobre del 1986 dalla Warner Bros, giunto al secondo posto in classifica nel Regno Unito ed alla 74esima posizione negli USA, il secondo album in studio, successivo a "Hunting high and low" (1985) e precedente "Stay on these roads" (1988). "Scoundrel days" bissò il grande successo britannico ed europeo dell'esordio a 33 giri della band norvegese, ma non quello statunitense, mai più raggiunto nel corso della loro carriera. Musicalmente l'album si fa apprezzare per un elegante melange fra pop elettronico e new wave melodica, percorso da una vena sottilmente malinconica ma dalle atmosfere tutto sommato leggere e spinto da una ritmica concepita per la pista da ballo. Le atmosfere cariche di trasporto ed il cantato languido di Morten Harket evocano in più di un episodio affinità con i new romantics. Fra i singoli tratti dall'album, "Cry wolf" fu il maggiore hit, giungendo al quinto posto in classifica nel Regno Unito ed alla 50esima posizione negli USA. I norvegesi A-ha sono stati uno dei piu' famosi gruppi dance pop prodotti dall'Europa continentale negli anni '80. Attivi inizialmente fra il 1982 ed il 1994, si sono poi riformati più volte nel corso dei decenni successivi; la band fu fodata da Pal Waaktaa e Magne Furuholmen, ex membri dei Bridges, ai quali si unì il cantante Morten Harket. Trasferitisi presto a Londra, uno dei centri nevralgici della musica pop mondiale, firmarono con la WEA nel 1983 ed ottennero presto un notevole successo in Europa e persino negli USA, grazie anche ai loro ottimi video largamente circolati su canali come MTV, e ad una accattivante sintesi fra elettronica e canzone pop accessibile e ballabile.
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1989 rocket girl
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa del 2024, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura, con tanto dell' originario "obi", e completo di inner sleeves. Pubblicato nell'ottobre del 1989 dalla Rough Trade in Gran Bretagna, dove giunse al sesto posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, l' ultimo album del gruppo londinese formato da Alex Ayuli e Rudi Tambala, definiti all' epoca dei primissimi singoli come i Jesus and Mary Chain di colore. Il gruppo dopo la sua prima fase artistica con sonorita' in bilico tra Cocteau Twins e Robert Wyatt, con atmosfere languide e sognanti che si incontrano con testi decadenti, riuscendo a profondere una implosione affascinante e suggestiva di cui e' testimone il loro primo album "69" uscito nel 1988, con questo successivo "i" propone una musica che, pur se marchiata profondamente dalla peculiare personalita' del gruppo, si fa decisamente piu' accessibile ed estroversa; vi confluiscono influenze pop e synth pop, talora non distanti dai New Order maturi, o dai contemporanei Colourbox e Wolfgang press, innestate con grande intelligenza in un tessuto sonoro sempre variegato ed intrigante ed in un songwriting che ancora una volta fornisce una manciata di memorabili episodi, come l' iniziale "A Love From Outer Space". Gli A.R.Kane fanno tesoro dell' esperienza del progetto M/A/R/R/S compiuta da Ayuli e Tambala (molti ricorderanno la hit "Pump Up The Volume"), ma non cede alla tentazione della dance ammiccante al grande pubblico e realizza un altro capitolo interessantissimo della sua purtroppo sottovalutata discografia. "i" e' sintesi perfetta tra sonorita' sognanti, soffuse e pop con atmosfere piu' autunnali e talora oscure discendenti dal post-punk britannico, con episodi di quello che si potrebbe definire una sorta di soul psichedelico sino a brani persino orchestrali, riuscendo cosi' a produrre tra le cose migliori e piu' originali espresse dalla musica inglese nella seconda meta' degli anni ottanta. In buona parte dei ventisei brani che lo compongono si abbandonano le atmosfere torbide del passato ad esclusioni di peraltro notevolissime eccezioni come la bellissima "Honeysuckleswallow" e tutta la quarta facciata dell'album, divisa tra brani rarefatti e pugni allo stomaco. La nascente generazione shoegaze ne fu molto influenzata, ma gli A.R.Kane non ebbero ne' la costanza ne' la fortuna necessarie per raccogliere quanto seminato, giungendo al loro terzo album "New Clear Child" solo nel '94, prima di sciogliersi. Rudy Tambala continuera' con i Sufi.
A.r. kane
Sixty nine
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1988 rocket girl
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, rimasterizzata, edizione limitata di 500 copie, copertina pressoche' identica alla prima tirarura, con parti in rilievo sul fronte, completa di inner sleeve in cartoncino blu. Pubblicato nel giugno del 1988 dalla Rough Trade in Gran Bretagna e negli USA, giunto al primo posto delle classifiche indipendenti inglesi, ''Sixty nine'' e' l'album d'esordio degli A.R. Kane, precedente ''i'' (1989). Il gruppo londinese formato da Alex Ayuli e Rudi Tambala, definiti all'epoca dei primissimi singoli come i Jesus and Mary Chain di colore, dopo quella prima fase approdera' a sonorita' in bilico tra Cocteau Twins e Robert Wyatt, vicine al gusto dell'etichetta 4 A.D. per la quale incisero il loro secondo singolo prima di approdare alla label Rough Trade che li accompagnera' nel resto della loro parabola artistica. Dopo la pubblicazione dei loro primi tre storici singoli, che ottennero meritati consensi da parte del pubblico e dalla critica specializzata, gli A.R. Kane produssero nel Giugno del 1988 ''Sixty Nine'', che riusci' ad imporsi tra le migliori e piu' singolari realizzazioni del gruppo, caratterizzato da atmosfere languide e sognanti che si incontrano con testi decadenti, riuscendo cosi' a profondere una implosione affascinante e suggestiva. Dieci brani segnano lo scorrere di questo loro lavoro al quale seguira' il successivo album "i", dove iniziano a defluire sonorita' synth pop. Tra le curiosita' ricordiamo che il combo A.R. Kane fu' parte del progetto M/A/R/R/S insieve a CJ Mackintosh, Colourbox e Dave Dorrell, che molti ricorderanno per la hit "Pump Up The Volume" vero successo tecno pop che scalera' le piu' alte classifiche europee ed americane, ma questa e' un'altra storia lontana anni luce dalle capacita' artistiche che il progetto fu' invece capace di trasmettere durante la loro breve carriera.
A.r. kane
up home!
12'' [edizione] nuovo stereo eu 1988 rocket girl
punk new wave
punk new wave
Ep in formato 12", ristampa del 2024, rimasterizzata, edzione limitata di 500 copie, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura. Pubblicato nell'aprile del 1988 dalla Rough Trade in Gran Bretagna, giunto al settimo posto delle classifiche indipendenti inglesi, ''Baby milk snatcher'' e' il terzo ep degli A.R. Kane, uscito dopo il secondo ''Lollita'' (1987) e prima dell'album d'esordio ''Sixty nine'' (1988). Contiene quattro brani, inediti su album con l'eccezione della title track, inserita nel primo lp: ''Baby milk snatcher'', ''W.O.G.S.'', ''One way mirror'', ''Up''. Sonorita' eteree ed ipnotiche che si avvicinano al dream pop, ma che occhieggiano anche al synth pop e sembrano preludere allo shoegazer piu' morbido caratterizzano i quattro episodi qui contenuti. Dopo la pubblicazione dei loro primi tre storici singoli, che ottennero meritati consensi da parte del pubblico e della critica specializzata, i londinesi A.R. Kane (attivi dal 1986) produrranno nel Giugno del 1988 l'album ''Sixty Nine'', caratterizzato da atmosfere languide e sognanti che si incontrano con testi decadenti, riuscendo cosi' a profondere una implosione affascinante e suggestiva. Nel successivo album "i" (1989) iniziano a defluire sonorita' synth pop che si accentueranno con il passare degli anni e che sfoceranno curiosamente nel progetto M/A/R/S/S. Ricordiamo infatti che il combo A.R. Kane fu parte del progetto M/A/R/R/S insieme a CJ Mackintosh, Colourbox e Dave Dorrell, che molti ricorderanno per la hit "Pump Up The Volume", vero successo techno pop che scalera' le vette delle classifiche europee ed americane, ma questa e' un'altra storia lontana anni luce dalle capacita' artistiche che il progetto A.R. Kane fu invece capace di trasmettere durante la propria breve carriera.
A.t.r.o.x.
Night's remains
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1982 spittle
punk new wave
punk new wave
Copertina a busta. Ristampa del 2014 ad opera della Spittle, pressoche' identica alla rara prima tiratura; si tratta della prima ristampa vinilica in assoluto dell'album. Originariamente pubblicato nel 1982 dalla Trinciato forte, prima di ''Water tales'' (1984), ''The night's remains'' e ' il primo rarissimo album dei Tuxedomoon italiani, in bilico tra la vena oscura e sperimentale dei primi lavori della band di San Francisco ed un decadentismo mittleuropeo che avrebbe caratterizzato i lavori successivi del gruppo americano. Si tratta di un'opera raffinata e cinematica, elegante ed essenziale; splendide le notturne atmosfere della lunga title track, mentre episodi piu' brevi come la dinamica e minimalmente sintetica ''New york race track'' e la lenta ed avvolgente ''Against the odds'' offrono un sound piu' ritmico. I piacentini A.T.R.O.X., formatisi nel 1981, furono tra i primi gruppi ad arricchire la new wave con massicci inserimenti di elettronica, offrendo risultati accostati a quelli dei Tuxedomoon e dei Minimal Compact. Pubblicarono due soli album nel corso della loro breve attivita', ''The night's remains'' (1982) e ''Water tales'' (1984), oltre all'ep finale ''Falls of time'' (1985), tutti decisamente rari. Alcuni membri degli A.T.R.O.X. furono poi nei Doubling Riders.
A.t.r.o.x.
Water tales
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1984 spittle
punk new wave
punk new wave
Ristampa ad opera della Spittle, copertina pressoche' identica alla rara prima tiratura, con note supplementari sul retro; si tratta della prima ristampa vinilica in assoluto dell'album. Originariamente pubblicato nel 1984 dalla Contempo, il secondo ed ultimo album, successivo a ''The night's remains'' (1982). Un altro lavoro di splendida ed asciutta eleganza, nel quale la new wave vicina al dark e l'elettronica si incontrano in atmosfere decadenti e notturne, dai rimandi mitteleuropei, creando ora originali originali interpretazioni del minimal synth (''Overflow me''), ora magnifiche e rarefatte ambientazioni di fantascienza alla Blade Runner o alla Dune (''Ouverture to the tales''); non mancano ulteriori sorprese con la giocosa e lieve elettronica circolare di ''In the playtime'', che richiama i Kraftwerk. I piacentini A.T.R.O.X., formatisi nel 1981, furono tra i primi gruppi ad arricchire la new wave con massicci inserimenti di elettronica, offrendo risultati accostati a quelli dei Tuxedomoon e dei Minimal Compact. Pubblicarono due soli album nel corso della loro breve attivita', ''The night's remains'' (1982) e ''Water tales'' (1984), oltre all'ep finale ''Falls of time'' (1985), tutti decisamente rari. Alcuni membri degli A.T.R.O.X. furono poi nei Doubling Riders.
A.t.r.o.x.
water tales (with promo press kit and photo!)
lp [edizione] promozionale stereo ita 1984 contempo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Rarissima copia approntata prima dell' uscita del disco e distribuita a scopo promozionale poco dopo, senza la copertina delle copie destinate alla vendita, con copertina costituita dall' inserto apribile poi nel disco, qui ripiegato attorno al disco, e comprensiva di un ricchissimo booklet promozionale di quindici pagine formato A4 fotocopiate (alcune fronte-retro, altre no) con rassrgna stampa, info, foto e quant' altro, a cui e' spillata una foto del gruppo lucida a colori; etichetta custom in bianco e nero, catalogo LP.001. Originariamente pubblicato nel 1984 dalla Contempo, il secondo ed ultimo album, successivo a ''The night's remains'' (1982). Un altro lavoro di splendida ed asciutta eleganza, nel quale la new wave vicina al dark e l'elettronica si incontrano in atmosfere decadenti e notturne, dai rimandi mitteleuropei, creando ora originali originali interpretazioni del minimal synth (''Overflow me''), ora magnifiche e rarefatte ambientazioni di fantascienza alla Blade Runner o alla Dune (''Ouverture to the tales''); non mancano ulteriori sorprese con la giocosa e lieve elettronica circolare di ''In the playtime'', che richiama i Kraftwerk. I piacentini A.T.R.O.X., formatisi nel 1981, furono tra i primi gruppi ad arricchire la new wave con massicci inserimenti di elettronica, offrendo risultati accostati a quelli dei Tuxedomoon e dei Minimal Compact. Pubblicarono due soli album nel corso della loro breve attivita', ''The night's remains'' (1982) e ''Water tales'' (1984), oltre all'ep finale ''Falls of time'' (1985), tutti decisamente rari. Alcuni membri degli A.T.R.O.X. furono poi nei Doubling Riders.
A.v. gerenia
ehen around it breaks down/the hill
7" [edizione] originale stereo ita 1989 tambourine man
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
uno dei dischi piu' atipici ed interessanti prodotti in italia sul finire degli '80, questo 45 d' esordio degli A.V.Gerenia, definiti i "Jane's Addiction italiani". racchiusi in una bella copertina, due brani acerbi ma affascinanti, che non nascondono inusuali influenze 70's: la title track, ossessiva ed inquietante, fa pensare ad i Led Zeppelin sotto acido catapultati negli anni '80 (si', appunto i Jane's Addiction); la B-side e' un brano quasi interamente acustico che rimanda addirittura al primo Alan Sorrenti, quello, magnifico, dei primi anni '70. Innegabile il coraggio del cantante, oltre che della band.
Aa. vv.
one little indian vol.1
lp [edizione] originale stereo uk 1988 one little indian
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Titolo completo ''One Little Indian Take On The Cowboys With Greatest Hits Volume 1''. Prima stampa Inglese, copertina in cartoncino liscio fronte retro, etichetta bianca con logo e scritte nere, catalogo TPLP7. Compilation album che raccoglie per la prima volta su di un unico album rari reperti usciti solo in pochissimi casi su album e perlopiu' provenienti da rari 45 giri della cult label inglese. Ecco la lista del materiale incluso: A.R.Kane "When your sad" (dal primo 12" del 1986), D & V "Conscious" (dal 12" "Snare" del duo gia' della scuderia Crass), Flux (ex Flux of Pink Indians) "Youthful immortal" (dall' album "Uncarved Block" del 1986), Loudspeaker "Psychotic machine" (dall' unico 12" del 1987), Very Things (ex Cravats)"She's standing still" (vicini a certi That Petrol Emotion piu' pop, dal loro mini "Motortown" del 1987), Annie Anxyety Bandez "Rise" (dal 12" "As I Lie In Your Arms" del 1987 da parte di questa istrionica e sottovalutata artista), Flux Of Pink indians "For the love of beauty" (dal 7" ep "Taking A Liberty" del 1984, uscito originariamente su etichetta Spiderleg), Sugarcubes "Blue Eyed Pop" (dal primo album del gruppo di Bjork "Life's Too Good" del 1988), Babymen "For king willy" (oscuro brano dall' unico 12" del 1986 del progetto laterale ai Very Things).
Aa. vv. ( new age )
a winter 's solstice 2
lp [edizione] originale stereo usa 1988 windham hill
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa Usa, copertina in cartoncino lucido fronte retro completa di due inserti, etichetta bianca con logo e scritte nere. Album antologico che raggruppa alcuni degli artisti e dei barni piu' celebri dell' etichetta Americana di new age. Ecco la lista del materiale incluso- The Gift Philip Aaberg , 17th Century , Paul McCandless, James Matheson, Robin May , Prelude to Cello Suite No. 1 in G Major Michael Hedges , This Rush of Wings Metamora , Sung to Sleep Michael Manring, E'en So, Lord Jesus Quickly Come/Dadme Albricias Hijos d'Eva (Songs of Modern Mandolin Quartet , Bring Me Back a Song Nightnoise , Salve Regina Theresa Schroeder-Sheker, Chorale No. 220 Turtle Island String Quartet , Simple Psalm Fred Simon , Flute Sonata in Em, 3rd Movement Barbara Higbie, Emily Klion, Come Life Shaker Life Malcolm Dalglish , Medieval Memory II Ira Stein, Russel Walder , Abside the Winter William Ackerman, By the Fireside W.A. Mathieu .
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