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Aa.vv. (rock'n'roll)
Rock'n'roll fever
Lp [edizione] originale stereo ita 1952 rca linea tre
[vinile] Excellent [copertina] Very good blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Very good blues rnr coun
prima stampa italiana, copertina (con leggeri segni di invecchiamento) senza barcode, label verde con logo RCA Linea Tre bianco con RCA in verticale a sinistra, catalogo NL33131, timbro Siae del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con marchio Siae che non ne occupa piu' l' intero cerchio centrale. Pubblicata nel 1979 dalla RCA / Linea Tre in Italia, questa antologia è un piccolo manifesto della stagione rock'n'roll degli anni '50, con alcune appendici nei primi anni '60, che evidenzia non tanto le superstars sempiterne del movimento come Elvis, Buddy Holly, Chuck Berry o Jerry Lee Lewis, ma anche e soprattutto una serie di innovatori e correnti che hanno contribuito in quegli anni a forgiare l'identità del rock'n'roll stesso dai molteplici rivoli stilistici ed anche etnici (bianchi ed afroamericani): la scaletta si apre con "Sh-boom" dei Crew Cuts, anno 1954, considerato il primo disco "rock", composizione di un gruppo afroamericano, The Chords, poi riproposta con successo dai bianchi Crew Cuts, e prosegue con una pietra miliare come "Tutti frutti" di Little Richard (1955), con un classico come "Searchin'" dei Coasters (1957), uno dei primi gruppi a combinare con successo comicita' e musica popolare di ottimo livello, fra r'n'b e rock'n'roll; testimonianze della vitale ed eclettica scena di New Orleans come "Stagger lee", la hit del 1958 dell'afroamericano Lloyd Price, uno dei massimi protagonisti dello r'n'b degli anni '50, e poi la musica strumentale di Johnny & The Hurricanes, classico esempio di questo genere riguardo il panorama statunitense del decennio, le hits di Del Shannon "Runaway" (1961, brano di straordinaria efficacia, imitatissimo negli anni a venire, fedele allo spirito del rock & roll degli anni '50 ma caratterizzato da uno stile vocale, in falsetto, originalissimo, cosi' come il suono proposto dall' innovativo Musitron) e "Keep searchin'", le scatenate danze "The hucklebuck" e "Limbo rock" di Chubby Checker, il "re" del twist, a riprova della fortissima fisicità alla base della musica rock. Questa la scaletta completa: Crew Cuts, "Sh-boom"; Little Richard, "Tutti frutti"; Bobby Day, "Little bitty pretty one"; Lloyd Price, "Stagger lee"; Johnny & the Hurricanes, "Red river rock"; Chubby Checker, "The hucklebuck"; Del Shannon, "Keep searchin'"; Chris Montez, "Let's dance"; Buddy Knox, "Party doll"; Little Richard, "Keep a knockin'"; Bobby Day, "Rockin' robin"; The Coasters, "Searchin'"; Freddy Cannon, "Way down yonder in new orleans"; Del Shannon, "Runaway"; Johnny & the Hurricanes, "Beatnik fly"; Chubby Checker, "Limbo rock".
Aa.vv. (shirley collins...)
Folk song today (shirley collins' debut!)
10'' [edizione] originale mono uk 1957 his master's voice
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Prima rara stampa inglese, in mono, vinile 10'', copertina laminata fronte retro e flipback su due lati sul retro (con lievissimi segni di invecchiamento, in bellissime condizioni considerando l' anno di uscita del disco e la fragilita' della stessa), etichetta rosso scuro con cane e grammofono in alto e scritte oro, logo His Master's Voice dorato lungo il bordo in alto, catalogo DLP1143, trail off matrix ''OXEA 1006 – IN'' sul lato A e ''OXEA 1005 – IN'' sul lato B. Pubblicata nel 1957 dalla His Master's Voice in Gran Bretagna, la leggendaria raccolta che compilava dieci brani di altrettanti autori folk inglesi e scozzesi, registrati sul campo da Peter Kennedy in varie parti della Gran Bretagna. Cio' che rende questo disco ancor piu' emozionante e' il fatto che segna l'esordio su vinile di una giovanissima SHIRLEY COLLINS, che qui offre sulla seconda facciata ''Dabblin in the dew'', accompagnandosi con l'autoharp ma, al di la' della presenza della grande cantante di Hastings, ''Folk song today'' e' un eccellente documento sonoro, fra i primi a promuovere la rinascita del folk britannico che fiorira' nel corso dei due decenni successivi, anche grazie alle ispirate prove degli altri artisti coinvolti, la cui diversa origine geografica evidenzia la varieta' e la ricchezza della musica tradizionale dell'isola. Questa la scaletta: Rory and Alex McEwen, ''Bonnie george campbell''; John MacDonald, ''The haughs of cromdale''; Jean Robertson, ''My son david''; Davy Stewart, ''The barnyards o' delgaty''; Frank McPeake and son, ''Will you go, lassie, go?''; Fred Lawson, ''Dance to th' daddie''; Bob Roberts, ''High barbaree''; Shirley Collins, ''Dabbling in the dew''; Harry Cox, ''The foggy dew''; Bob and Ron Copper, ''The twelve days of christmas''.
Aa.vv. (west african calypso)
marvellous boy
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1950 honest jons
world
world
Copertina liscia apribile, etichetta grigia con foto sul disco 1, grigia con scritte nere il lato a e grigia con logo etichetta il lato b. Interessante compilation di calypso a cura dell'etichetta londinese Honest jon's records che raccoglie una serie di brani dall'africa occidentale, Sierra Leone, Ghana e Nigeria, degli anni cinquanta; i brani sono tutti caratterizzati da una forte influenza della musica calypso, che, pare sia nata all'inizio del novecento nell'isola caraibica di Trinidad, dai discendenti degli schiavi africani che cantavano e protestavano contro i ricchi bianchi. Ecco l'elenco dei brani e relativi gruppi: "Poor freetown boy", Famous scrubbs - "Taxi driver (I don't care)", Bobby Benson and his combo - "Ariwo", Chris Ajilo and his cubanos - "Olubunmi", Roy Chigago - "Bere bote", Mayor's dance band - " Nylon dress", Sreven Amechi and his empire rhythm skies - "Fire fire fire", Ebenezer Calender and his maringer band - "Scrubbs na marvellous boys", Famous scrubbs - "Dick Tiger's victory", Godwin Omabuwa and his sound makers - "Igha suo gamwen", Rolling stones and his traditional aces - "The tree and the monkey", E.T Mensah and his tempos band - "Calypso minor one", Bobby Benson and his jam session orchestra - Cost of living nar Freetown", Ebenezer Calender and his maringetr band - "Me nar poor old man nor do me so, Ebenezer Calender and his maringer band - "Gentleman bobby", Bobby Benson and his combo - "Yabomisa Sawale" Victor Olaiya - "Mami", The rhythm aces - "Arraia baby", Ebenezer Calender and his maringer band.
Acuff roy and his.
Night Train To Memphis/Low ..
78 [edizione] originale mono usa 1955 okeh
[vinile] Very good blues rnr coun
[vinile] Very good blues rnr coun
Autore completo '' Roy Acuff and his smoky mountain boys'', Titolo completo '' Night Train To Memphis/Low And lonely'', Incredibilmente raro 78 giri, prima stampa Usa, 10'' con copertina neutra, etichetta rosso scuro con scritte e logo oro. Pubblicato nel settembre del 1942 e' uno dei classici di sempre della Country Music. Roy Acuff , definito '' King of Country Music'', per piu' di 60 anni il re del genere lo fu veramente, attraverso tutta la sua carriera ha espasdo e definito i limiti del coutry, eredita' alla quale e' subentrato dopo la morte di Jimmie Rodgers, sara' proprio Acuff il faro illuminante di intere generazioni di musicisti, da Hank Williams a George Jones, e questo fino alla sua morte avvenuta nel 1992. Nato a Maynardville, Tennessee, nel 1903, Acuff inizia a cantare nel coro della chiesa, dopo che la famiglia si trasferisce a Knoxville, il giovane Acuff dimostra la sua natura ribelle e finisce ripetutamente in carvcere per risse e danneggiamenti, ammalatosi di esaurimento nervoso viene ricoverato in una clinica psichiatrica e qui inizia i primi passi come musicista,inizia a auonare il violino e diviene allievo di Doc Hauer, un bizzarro personaggio che girava l'america con un medicine show . Durante questi anni si fa' le ossa nei viaggi del Medicine show e dopo qualche tempo si unisce ai Tennessee Crackerjacks, che si esibivano regolarmente alla stazione radio di Knoxville WROL.dopo aver scritto "The Great Speckled Bird," Acuff inizia ad esibirsi da solo in Tennessee e la ARC, una compagnia discografica a livello nazionale, gli assicura un contratto. Acuff allora si trasferisce a Chicago dobve registra venti brani, oltre a "The Great Speckled Bird," "Steamboat Whistle Blues" e "The Wabash Cannonball," nel 1938,la Grand Ole Opry invita Acuff per un concerto, la istituzone ne rimane cosi' colpita da offrire un ingaggio regolare, qui nascono gli Smoky Mountain Boys, il gruppo che lo accompagnera' negli anni piu' creativi, tra i membri Bashful Brother Oswald (Pete Kirby), un maestoso suonatore di dobro, Roy Acuff diviene una superstar negli anni ''40, scrivendo una serie di immortali classici tra i quali "The Wreck on the Highway," "The Precious Jewel," "Beneath That Lonely Mound of Clay," nell' ottobre del 1942 forma insieme a Fred Rose,la Acuff-Rose Publications , che dominera' le scene per oltre 20 anni, fornendo anche a possibilita' di incidere a Hank Williams, the Louvin Brothers, Don Gibson, Roy Orbison, the Everly Brothers, John D. Loudermilk, Boudleaux & Felice Bryant, e Redd Stewart & Pee Wee King's "Tennessee Waltz."Alla fie degli anni ''40s, Acuff e' sempre piu' sulla cresta dell'onda , di questo periodo composizioni quali ''Night Train To Memphis '' "The Prodigal Son," "I'll Forgive You, But I Can't Forget". Da qesto punto in poi Acuff si concentra perlopiu' sui concerti, che seguira' senza sosta fino agli anni ''80, quando la morte della moglie e di alcuni dei componenti della sua band, tra cui il pianista Jimmie Riddle e il violinista Howdy Forrester lo convincono ad un semiritiro dalle scene, morira' nel 1992, lasciando un eredita' artistica enorme ed un influenza che in pochi altri hanno potuto esercitare, come ebe a dire Bob Dylan '' it is hard to imagine the music without him ''.
Adams woodrow
This is the blues vol. 4
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1952 be! sharp
blues rnr coun
blues rnr coun
Copertina a busta senza codice a barre, label nera con scritte marroni, catalogo BE!6092. Pubblicata nel 2015 dalla BE! Sharp, questa raccolta compila i sei brani dei soli tre singoli pubblicati da Adams, insieme a dieci inediti incisi nelle stesse sessioni del 1952, 1955 e 1961, oltre ad alcuni registrati piu' tardi, nel 1967, con il ricercatore musicale David Evans, ultima sessione conosciuta del bluesman. La musica di Woodrow Wilson Adams e' un interessante esempio di blues elettroacustico del delta che alle radici rurali del Sud abbina influenze del blues elettrico di Chicago che negli anni '50 stava prendendo il sopravvento; le sue scarne e grezze registrazioni sono anche una significativa testimonianza del blues suonato da musicisti non professionali. I primi due dei suoi tre soli singoli, ''Pretty baby blues'' (1952) e ''Wine headed woman'' (1955), sono esaltanti blues stompeggianti e primitivi, ma al tempo stesso elettrici, sospesi fra John Lee Hooker e e campagne del Sud degli States; il primo di essi in particolare, farebbe la gioia di tutti i fans di gruppi come i detroitiani Gories. Il terzo ed ultimo singolo, ''Something on my mind'', aveva un sound piu' vicino a quello urbano del blues del Nord e dello r'n'b, mantenendo comunque un ruvido spirito rurale. Adams (1917-1988) imparo' a suonare l'armonica e la chitarra da bambino, ma fece la sua prima sessione di incisione a trentacinque anni; per guadagnarsi da vivere guidava i trattori nei campi del Mississippi; nessuno dei suoi pochi singoli ebbe alcun successo, cosi' egli continuo' principalmente a lavorare i campi, attivita' che stava svolgendo ancora nel 1967 quando il ricercatore David Evans lo trovo', facendogli fare una ulteriore sessione di incisioni. Questa la scaletta: ''Pretty baby blues'' (24/5/52, uscito su singolo), ''She's done come and gone'' (24/5/52, b-side del precedente brano), ''If you don't want me'' (24/5/52, inedito), ''The last time'' (24/5/52, inedito), ''The train is coming'' (24/5/52, inedito), ''Train time'' (24/5/52, inedito), ''Wine headed woman'' (1955, uscito su singolo), ''Baby you just don't know'' (1955, b-side del precedente brano), ''Something on my mind'' (1961, uscito su singolo), ''Sad and blue'' (1961, b-side del precedente brano), ''Seventh son'' (1961, inedito), ''Everything I do is wrong'' (1961, inedito), ''Don't you know I love you'' (28-29/8/67, inedito), ''I love you o yes I do'' (28-29/8/67, inedito), ''How long'' (28-29/8/67, inedito), ''Pny blues'' (28-29/8/67, inedito).
Adderley cannonball
somethin' else (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema "DMM" (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della originaria rara tiratura, con note supplementari sul retro, versione arricchita della presenza di una traccia aggiunta, "Allison's Uncle", proveniente dalle stesse sessions dell' album. Il celebre album pubblicato dalla Blue Note nel 1958, inciso nel Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 9 marzo del 1958 con formazione a cinque composta da Cannonball Adderley (sax alto), Miles Davis (tromba), Hank Jones (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) e Art Blakey (batteria). Julian "Cannonbal" Adderley, uno dei massimi interpreti del sassofono alto, si uni' al gruppo di Miles Davis verso la fine del 1957, dando il suo prezioso contributo a dischi storici come "Milestones" (1958) e "Kind of Blue" (1959), e vedendo ricambiato il contributo in questo album, considerato uno dei massimi capolavori di Adderley, realizzato con una formazione a dir poco stellare, in cui l'eleganza della tromba di Davis e del pianoforte di Jones si integrano magistralmente con il soave sax di Cannoball. La scaletta comprende cinque brani, "Autumn leaves", "Love for sale", "Somethin' else", "One for daddy-o" e "Dancing in the dark".
Adderley cannonball
somethin' else (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema "DMM" (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della originaria rara tiratura, con note supplementari sul retro, versione arricchita della presenza di una traccia aggiunta, "Allison's Uncle", proveniente dalle stesse sessions dell' album. Il celebre album pubblicato dalla Blue Note nel 1958, inciso nel Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 9 marzo del 1958 con formazione a cinque composta da Cannonball Adderley (sax alto), Miles Davis (tromba), Hank Jones (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) e Art Blakey (batteria). Julian "Cannonbal" Adderley, uno dei massimi interpreti del sassofono alto, si uni' al gruppo di Miles Davis verso la fine del 1957, dando il suo prezioso contributo a dischi storici come "Milestones" (1958) e "Kind of Blue" (1959), e vedendo ricambiato il contributo in questo album, considerato uno dei massimi capolavori di Adderley, realizzato con una formazione a dir poco stellare, in cui l'eleganza della tromba di Davis e del pianoforte di Jones si integrano magistralmente con il soave sax di Cannoball. La scaletta comprende cinque brani, "Autumn leaves", "Love for sale", "Somethin' else", "One for daddy-o" e "Dancing in the dark".
Adderley cannonball
Sophisticated swing (+1 bonus tr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1957 waxtime
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi. Ristampa del 2010 ad opera della WaxTime, pressoche' identica alla rara prima tiratura ma con una bonus track (''A foggy day'', incisa nelle stesse sessioni dell'album e posta qui alla fine della seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1957 dalla EmArcy negli USA, inciso ai Capitol Studios di New York in quattro sessioni: il 6 febbraio del 1957 con Cannonball Adderley (sax alto), Nat Adderley (cornetta), Junior Mance (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria); il 7 febbraio del 1957 dalla stessa formazione meno Nat Adderley; l'8 e l'11 febbraio del 1957 dalla stessa formazione del 6 febbraio. Un piacevolissimo album di hard bop, melodico e solare, dai toni leggeri e soavi e dall'ascolto agevole e fluido, ma non per questo banale, suonato con un ensemble di altissimo livello, che mette in risalto il lato piu' giocoso di Adderley. Questa la scaletta: ''Another kind of soul'', ''Miss jackie's delight'', ''Spring is here'', ''Tribute to brownie'', ''Spectacular'', ''Jeannie'', ''Stella by starlight'', ''Eddie mclin'', ''Cobbweb''. Julian ''Cannonbal'' Adderley (1928-1975), uno dei massimi interpreti del sassofono alto, si uni' al gruppo di Miles Davis verso la fine del 1957, dando il suo prezioso contributo a dischi storici come ''Milestones'' (1958) e ''Kind of Blue'' (1959). La svolta elettrica di Davis alla fine degli anni '60 lo spinse poi anche a sperimentare con la fusion. Il suo stile, soave ed accessibile, era in un certo senso propedeutico, volto a far conoscere ed apprezzare il jazz alle platee, senza per questo fare concessioni commerciali. Questa attitudine derivava forse dall'attivita' di insegnante di musica che Adderley aveva prima di diventare famoso nel jazz professionistico: note sono le divertenti spiegazioni che era solito dare al pubblico durante le sue esibizioni, illustrando vari aspetti del jazz che il suo gruppo stava suonando. Memorabile il suo capolavoro ''Somethin' else'' (1958).
Albam manny
And the jazz greats of our time (vol. 1)
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1957 mca
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
ristampa americana del 1983 su MCA, con copertina (con moderati segni di invecchiamento) esclusiva che non specifica nel titolo che si tratta del primo volume (furono pubblicati due lp sotto questo titolo, fra il 1957 ed il 1958), copertina cartonata con barcode, label con cielo azzurro, nuvole ed arcobaleno sullo sfondo, catalogo MCA-1376. Originariamente pubblicato nel 1957 dalla Coral negli USA, il primo dei due album dallo stesso titolo (il secondo uscì nel 1958), inciso a New York il 2, 3 e 4 aprile del 1957 da Nick Travis (tromba), Art Farmer (tromba), Bob Brookmeyer (trombone a pistoni), Phil Woods (sax alto), Zoot Sims (sax tenore), Al Cohn (sax tenore, sax baritono), Gerry Mulligan (sax baritono), Hank Jones (pianoforte), Barry Galbraith (chitarra), Milt Hinton (contrabbasso) ed Osie Johnson (batteria). Manny Albam ricopre qui i ruoli di compositore, arrangiatore e band leader, ma non suona alcuno strumento; in questa fase della sua carriera aveva infatti deciso di non suonare per dedicarsi alla conduzione ed agli arrangiamenti. Qui guida un cast di stelle del jazz dell'epoca in un set di jazz melodico, con caratteri cool e bop molto accessibile e di agevole ascolto, dai toni solari e leggeri. Questa la scaletta: "Blues from neither coast", "Latined fracture", "Poor dr. Millmoss", "Minor matters", "My sweetie went away", "All too soon", "See here, miss bromley". Musicista nato in una famiglia russa stabilitasi nella Repubblica Dominicana e poi trasferitasi a New York poco doo la sua venuta al mondo, Manny Albam (1922-2001) ha avuto una lunga e stimata carriera nel jazz in qualità di arrangiatore e compositore, collaborando con giganti del calibro di Stan Getz, Count Basie e Dizzy Gillespie; originariamente un sassofonista, Albam scoprì presto che la sua musa lo portava più verso la composizione e l'arrangiamento, affermandosi in queste discipline durante la sua militanza nel gruppo di Charlie Spivak e, nel 1950, decise di appendere lo strumento al chiodo per concentrarsi su di esse. Divenne così un ricercato compositore ed arrangiatore nell'epoca del bop, lavorando sia con stimati jazzisti che in ambito easy listening, e collaborando con il grande Leonard Bernstein. Compose anche per televisione, cinema e pubblicità, e pubblicò alcuni album a suo nome, concentrandosi poi sull'insegnamento, attraverso il quale avrebbe influenzato nuove generazioni di jazzisti, e fu co-fondatore nel 1988 del BMI Jazz Composers Workshop.
Ammons gene
Gene ammons story vol. 1:the 78 era
lp2 [edizione] originale stereo ita 1950 prestige
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa italiana, vinile doppio, copertina apribile laminata all'esterno e liscia all'interno, label verde con scritte nere, logo Prestige blu e giallo in alto, catalogo PRI24058, data sul trail off 14/9/76, timbro SIAE del secondo tipo, in uso tra il '75 ed il '78/79, con marchio SIAE che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicata nel 1976 dalla Prestige, questa raccolta compila alcuni storici brani di Gene Ammons, incisi quasi tutti fra il 1950 ed il 1951 (quelli sulla quarta facciata sono invece del 1955), ed originariamente pubblicati su 78 giri. Il giovane Ammons aveva gia' allora uno stile abbastanza definito e personale, che lo rendeva capace di fondere efficacemente la raffinatezza del bop jazz con l'energia diretta del r'n'b, suonando con una passione difficilmente eguagliata; in quegli anni il sassofonista guidava un gruppo insieme all'altro tenore Sonny Stitt, che infatti e' presente in molti brani. Questa la scaletta: ''Bye bye'' (5/3/50), ''Chabootie'' (26/4/50), ''Walkin''' (26/4/50), ''Easy glide'' (26/4/50), ''I want to be loved'' (28/6/50), ''I can't give you anything but love'' (28/6/50), ''Back in your own backyard'' (27/7/50), ''Sweet jennie lou'' (27/7/50), ''Seven eleven'' (27/7/50), ''When I dream of you'' (28/10/50), ''A lover is blue'' (28/10/50), '''Round about 1 a.m.'' (16/1/51), ''Jug'' (16/1/51), ''Wow'' (16/1/51), ''Blue and sentimental'' (16/1/51), ''Amons boogie'' (29/6/51), ''Echo chamber blues'' (29/6/51), ''Hot stuff'' (14/8/51), ''Them there eyes'' (14/8/51), ''When the saints go marching in'' (14/8/51), ''Archie'' (14/8/51), ''Undecided'' (14/11/51), ''Until the real thing'' (14/11/51), ''Sock'' (8/2/55), ''What I say'' (8/2/55), ''This is always'' (4/11/55), ''Blue roller'' (4/11/55), ''Love is here to stay'' (4/11/55), ''Blues for turfers'' (4/11/55), ''Rock-roll'' (4/11/55). Gene Ammons, nato a Chicago il 14 aprile del 1925 e morto il 23 luglio del 1974 sempre a Chicago, cresce con il boogie-woogie di suo padre Albert nel sangue, ben presto si dedico' allo studio di altri strumenti, diversi dal piano del padre, tra i quali predilesse il sax tenore. Suo maestro fu Walter Dyette, della celebre "DuSable High School" (insegnante, tra gli altri, anche di Nat King Cole e Ahmad Jamal), ma la sua vera fonte ispiratrice furono, senza dubbio, le morbide, liriche e rilassate sonorita' di Lester Young. Esordi' verso la fine della Seconda guerra mondiale, prima nella band di King Kolax, e in seguito nella sezione fiatistica della gloriosa band di Billy Eckstine che e' stata il trampolino di lancio di grandi musicisti come Parker, Gillespie e Davis. Musicista di difficile collocazione quanto di indubbia levatura, nella sua carriera ottenne un grande successo discografico. Definito dal critico J.E. Berendt come il piu' personale e potente, ricco e corposo, tra i sassofonisti provenienti dalla "scuola" di Lester Young. Ira Gitler defini' il suo sound "Grande come una casa, come un grande magazzino di quindici piani, e inoltre molto vocale". Si esprimeva agilmente e senza difficolta' sia nel lancinante e sguaiato stile "honkers" che nelle piu' seducenti e soffici "ballads". Dopo l'esperienza nella band di Eckstine, Ammons passa, in sostituzione di Stan Getz, nell'orchestra di Woody Herman, e negli anni Cinquanta diviene protagonista, con Dexter Gordon, di "battaglie musicali" e "cutting contest", per poi distinguersi alla guida di un brillante settetto in coabitazione con il sassofonista Sonny Stitt ed in importanti collaborazioni con svariati gruppi, partecipazioni ai piu' importanti festival e manifestazioni internazionali, il tutto arricchito da una vasta produzione discografica. La sua vita privata e artistica diviene pero' sempre piu' gravemente segnata dalle sofferenze legate al consumo di stupefacenti. Nel '58 viene arrestato e condannato a due anni di reclusione, e nel '62 tornera' in carcere fino al '69. I suoi lavori discografici pero' ottennero, mentre lui era in carcere, un grande successo e, dopo la definitiva uscita dalla cella di reclusione, Ammons riprese ad esibirsi dal vivo, partecipando anche ad incisioni discografiche di Mingus, Adderley, Coltrane, Farmer e della sua "guida spirituale" Lester Young. Incise anche numerosi dischi come "leader". Dara' poi vita ad una autentica "scuola" di tenoristi quali Johnny Griffin e Clifford Jordan e rivaleggiera' in popolarita' con l'altro irruento tenorista Von Freeman, insieme al quale sara' il piu' autorevole rappresentante dell'avanguardia nello sviluppo della scuola tenorile di Chicago.
Andrews julie and martyn green (with moondog!)
Tell it again songs of sense and nonsense
Lp [edizione] originale mono usa 1957 angel
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soundtracks
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soundtracks
Copia ancora incellophanata, prima molto rara stampa USA, copertina cartonata, completa dell'inserto con testi e disegni, e della inner sleeve standard della Angel Records con grande logo della casa discografica, label (con "Manufactured in U.S.A." a sinistra) blu con scritte argento, con scritte argento e logo in bianco e nero in alto, catalogo 65041. Pubblicato nel 1957 dalla Angel negli USA, questo interessante album vede la celebre cantante ed attrice inglese, accompagnata al microfono dal collega Martyn Green, cantare alcune delle sue filastrocche preferite, con un asciutto ma brillante accompagnamento musicale composto da nientemeno che Moondog (che suona anche le percussioni), il leggendario musicista cieco americano che suonava sulle strade di New York; importante è anche il contributo melodico del flauto, suonato da Julius Baker, musicista proveniente dal mondo delle orchestre sinfoniche. Le sonorità create dalle percussioni e dal flauto riescono a creare un'atmosfera fanciullesca, leggera e giocosa che si sposa benissimo con il cantato soave della Andrews. Questa la scaletta: "Favorite nursery rhymes", "School days and learning songs", "Songs of fun and nonsense", "Puzzles", "The animal world", "Bedtime songs and lullabies". Celebre attrice inglese nata nel 1935, Julie Andrews fu al vertice della sua carriera una stella sia del teatro Broadway che del cinema di Hollywood, durante gli anni '60; famosissimi i suoi ruoli in film come ''Mary Poppins'' e ''The sound of music''. Parallelamente alla carriera sul palco del teatro musicale e sui set del cinema, la Andrews ha condotto anche quella di cantante, incidendo dischi a partire dagli anni '50.
Andrews julie, harrison rex, stanley holloway
My fair lady (1959 original cast)
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1959 columbia masterworks
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soundtracks
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soundtracks
Ristampa USA degli anni '70, con prefisso del catalogo cambiato, copertina cartonata apribile, label grigia con scritte nere al centro e gialle lungo il bordo in basso, con sei loghi Columbia gialli lungo il bordo e logo Masterworks giallo in alto, catalogo PS2015. Originariamente pubblicato nel 1959 dalla Columbia Masterworks, questo album contiene la versione re-incisa a Londra il primo di febbraio del 1959 dalle voci principali del cast originale del musical, la cui colonna sonora originaria era stata pubblicata nel 1956. La versione su disco del 1956 aveva avuto un enorme successo commerciale e di critica, così come l'originaria rappresentazione del musical sia a Broadway che a Londra, con Julie Andrews e Rex Harrison per protagonisti. ''My fair lady'', basato sulla commedia teatrale ''Pigmalione'' di George Bernard Shaw, è uno dei grandi classici di Broadway. Questa la scaletta: ''Overture / Why can't the english?'', ''Wouldn't it be loverly'', ''With a little bit of luck'', ''I'm an ordinary man'', ''Just you wait'', ''The rain in spain'', ''I could have danced all night'', ''Ascot gavotte'', ''On a street where you live'', ''You did it'', ''Show me'', ''Get me to the church on time'', ''A hymn to him'', ''Without you'', ''I've grown accustomed to her face''. Celebre attrice inglese nata nel 1935, Julie Andrews fu al vertice della sua carriera una stella sia del teatro Broadway che del cinema di Hollywood, durante gli anni '60; famosissimi i suoi ruoli in film come ''Mary Poppins'' e ''The sound of music''. Parallelamente alla carriera sul palco del teatro musicale e sui set del cinema, la Andrews ha condotto anche quella di cantante, incidendo dischi a partire dagli anni '50.
Armstrong louis
Plays w.c. handy
lp [edizione] nuovo mono eu 1954 music on vinyl
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, pressoche' identica alla prim arara tiratura, copertina senza codice a barre. L' album originariamente pubblicato su Columbia, inciso in tre sessioni, il 12, 13 e 14 luglio del 1954 con formazione composta da Louis Armstrong (tromba, voce), Trummy Young (trombone), Barney Bigard (clarinetto), Billy Kyle (pianoforte), Arvell Shaw (contrabbasso), Barrett Deems (batteria) e Velma Middleton (voce). Considerato da alcuni critici il migliore album di Armstrong degli anni '50, ''Plays W.C. Handy'' vede Satchmo con i suoi All Stars cimentarsi con brani del grande compositore afroamericano W.C. Handy, figura di grande importanza nel blues della prima meta' del '900. La grande tromba di Armstrong e' particolarmente apprezzata in questo lavoro, che include la lunga versione di ''St. Louis blues'', considerata una delle migliori interpretazioni del brano; non mancano gli interventi vocali con il peculiare timbro di Satchmo, che si intrecciano con il canto di Velma Middleton, mentre la musica scorre solare e frizzante. Questa la scaletta dei brani: ''St. Louis blues'', ''Yellow dog blues'', ''Loveless love'', ''Aunt Hagar's blues'', ''memphis blues'', ''Beale street blues'', ''Ole miss'', ''Chantez-les bas'', ''Hesitating blues'', ''Atlanta blues'', ''George Avakian's interview with W.C. Handy'' (intervista), ''Loveless love (reharsal sequence)'', ''Hesitating blues (reharsal sequence)'', ''Alligator story'' e ''Long gone (reharsal sequence)''. Uno dei massimi protagonisti della storia del jazz, nato poverissimo a New Orleans nel 1900, Armstrong inizia la sua carriera professionale suonando a Chicago con Kid Ory nel 1918 e poi nel 1922 con Joe King Oliver. Fra il 1925 ed il 1930 raggiunge il suo apice creativo, dirigendo i suoi gruppi Hot Five e Hot Seven e realizzando composizioni che vanno oltre l'approccio collettivo del primo jazz di New Orleans per approdare all'improvvisazione ed al solismo tipici del jazz piu' moderno. L'opera di Armstrong costituisce quindi, a prescindere dal suo valore estetico, un lavoro innovativo che fa da ponte fra le orchestre di New Orleans di inizio '900 ed il jazz cosi' come lo intendiamo oggi.
Armstrong louis
Satch plays fats
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1955 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Ristampa americana degli anni 2000, in vinile pesante, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, etichetta Columbia rossa e nera "6 eyes logo". Accreditato a Louis Armstrong And His All-Stars, originariamente pubblicato dalla Columbia negli USA, inciso fra il 26 aprile ed il 3 maggio del 1955 con una formazione composta da Louis Armstrong (tromba), Trummy Young (trombone), Barney Bigard (clarinet), Billy Kyle (pianoforte), Arvell Shaw (contrabbasso), Barrett Deems (batteria) e voci di Louis Armstrong e Velma Middleton. Questo apprezzato album vede il trombettista omaggiare il grande pianista Fats Waller, con un set di composizioni di quest'ultimo. Armstrong e Waller avevano suonato insieme solo in un paio di occasioni, nel 1925 nel gruppo di Erskine Tate e nel 1929 nei Connie's Hot Chocolates, tuttavia il pianista aveva indubbiamente suscitato l'ammirazione di Satchmo, che esegue qui con i suoi All Stars nove brani: ''Honeysuckle rose'', ''Blue turning grey over you'', ''I'm crazy 'bout my baby'', ''Squeeze me'', ''Keepin' out of mischief now'', ''All that meat and no potatoes'', ''I've got a feeling I'm falling'', ''Black and blue'', ''Ain't misbehavin'''. Uno dei massimi protagonisti della storia del jazz, nato poverissimo a New Orleans nel 1900, Armstrong inizia la sua carriera professionale suonando a Chicago con Kid Ory nel 1918 e poi nel 1922 con Joe King Oliver. Fra il 1925 ed il 1930 raggiunge il suo apice creativo, dirigendo i suoi gruppi Hot Five e Hot Seven e realizzando composizioni che vanno oltre l'approccio collettivo del primo jazz di New Orleans per approdare all'improvvisazione ed al solismo tipici del jazz piu' moderno. L'opera di Armstrong costituisce quindi, a prescindere dal suo valore estetico, un lavoro innovativo che fa da ponte fra le orchestre di New Orleans di inizio '900 ed il jazz cosi' come lo intendiamo oggi.
Atkins chet
Hi-fi in focus
Lp [edizione] nuovo mono usa 1957 modern harmonic
blues rnr coun
blues rnr coun
Copertina senza codice a barre. Ristampa del 2017 ad opera della Modern Harmonic, tratta dai master originali, in mono, e pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1957 dalla RCA Victor negli USA, l'ottavo album, successivo a ''Chet atkins at home'' (1957) e precedente ''Chet atkins in hollywood'' (1959). Un altro apprezzato documento a 33 giri del periodo piu' apprezzato della carriera discografica di Atkins, questo disco ci offfre una dozzina di squisiti episodi strumentali in cui il chitarrista da' splendide prove della sua tecnica, spaziando fra brani di pop tradizionale, sfumature jazzate o addirittura celatamente latine ed addirittura una interpretazione della ''Bourree'' di Johann Sebastian Bach. Accompagnato da una sezione ritmica molto discreta e generalmente sullo sfondo, Atkins ha modo di deliziarci con la sua chitarra sempre in primo piano. Chet Atkins (1924-2001), grande chitarrista del Tennessee, divenuto famoso nel '46 a Nashville come chitarrista di Red Foley ed in seguito, nel '50, con Mother Maybelle & The Carter Sisters, impara a suonare la chitarra ascoltando alla radio i pezzi di Merle Travis, Rhubarb Red (Les Paul), George Barnes ed altri. Fred Rose, al tempo autore per Roy Acuff e scopritore di talenti per la MGM, ne riconosce il talento e lo porta come session man alla stessa MGM, facendolo suonare nelle sedute di registrazione di artisti come Hank Williams o i Louvin Brothers. In seguito, nel '55, Steve Sholes, a capo della RCA di New York, gli fa intraprendere anche una carriera solista proprio con le presenti registrazioni, fino a farlo diventare una sorta di "curatore" delle produzioni country dell'etichetta. Diventera' il piu' registrato strumentista solo nella storia della musica, nonche' uno dei principali architetti del country pop di Nashville.
Badings henk
Evolutions
10'' [edizione] nuovo stereo eu 1958 cacophonic
classica cont.
classica cont.
minialbum in formato 10'', label nera e bianca con foto di ballerina su di una facciata, marrone con scritte bianche e nere (e scaletta dei brani applicata tramite adesivo dello stesso colore su questa facciata), catalogo 4CACK-A. Pubblicato nel 2013 dalla Cacophonic, questo 10'' rende nuovamente disponibili i sei brani che compongono l'opera musicale ''Evolutions'' di Henk Badings, originariamente pubblicati nel 1958 dalla Philips insieme ad altre composizioni del musicista olandese. ''Evolutions'' e' la musica composta da Badings per il balletto omonimo concepito dalla coreografa e danzatrice tedesca Yvonne Georgi, imperniato sul tema dell'evoluzione della tecnologia e del suo effetto sull'umanita'. Le musiche concepite a Badings rivelano un approccio visionario all'elettronica, che in queste tracce assume toni ora lunari e spaziali, ora disumanizzanti ed astratti; il balletto e le musiche ricevettero risposte polarizzate dalla critica quando vennero messi in scena, suscitando sia entusiasmo che scetticismo. Compositore di musica elettronica olandese, Henk Badings (1907-1987) era un artista in gran parte autodidatta, avendo lavorato fino a trent'anni come geologo ed ingegnere, ma affascinato dalla musica fin dall'infanzia. Influenzato dalla musica indonesiana (era nato a Java quando ancora era una colonia olandese), costantemente interessato alla musica elettronica ed aperto all'innovazione, Badings realizzo' importanti opere in questo campo a partire dagli anni '50, ed e' considerato uno dei piu' importanti, se non il piu' importante, fra i compositori elettronici olandesi, molto stimato anche a livello internazionale gia' negli anni '50/'60.
Baker chet
Chet
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 jazz wax
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi, rimasterizzata con sistema "direct metal mastering", copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura del 1959. Originariamente pubblicato dalla Riverside negli USA, inciso a New York in due sessioni, il 30 dicembre del 1958 ed 19 gennaio del 1959, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Herbie Mann (flauto), Pepper Adams (sax baritono), Bill Evans (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria, sostituito da Connie Kay il 30 dicembre). Accompagnato da una formazione di prim'ordine, Baker e' qui agli ultimi scampoli dell'epoca d'oro dello West Coast jazz, all'opera con un set prevalentemente composto da lente ballate in cui spicca il suo lirismo, ora leggero e soave, ora malinconico e blues. Questa la scaletta: ''Alone together'', ''How high the moon'', ''It never entered my mind'', '''Tis Autumn'', ''If you could see me now'', ''September song'', ''You'd be so nice to come home to'', ''Time on my hands'', ''You and the night and the music'', ''Early morning mood''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Chet baker and crew (yellow vinyl + 1 track bonus)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 waxtime in color
jazz
jazz
Edizione limitata, vinile giallo pesante 180 grammi, ristampa con copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura, con foto e note supplementari sul retro e una traccia a ggiunta per l' occasione, "Line for Lyons", registrata nelle stesse sessions. Originariamente pubblicato dalla Pacific Jazz nel 1956 negli USA, registrato dal vivo al Forum Teathre di Losa Angeles il 31 luglio del 1956, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Phil Urso (sax tenore), Bobby Timmons (pianoforte), Jimmy Bond (contrabbasso), Peter Littman (batteria) e Bill Loughbrough (timpani). Questo apprezzato lavoro di jazz westcoastiano appartiene ad un periodo artisticamente felice per Baker, che in quei giorni del luglio 1956 realizzo' anche altri album, fra cui ''Chet Baker sings'' e ''The route''; un jazz solare e soave, ma anche sensuale e carico di blues si manifesta nei solchi di questo lp. Questa la scaletta: ''To Mickey's memory'', ''Slightly above moderate'', ''Halema'', ''Revelation'', ''Something for Liza'', ''Lucius lu'', ''Worrying the life out of me'', ''Medium rock''; bonus tracks: ''To Mickey's memory (versione alternativa)'', ''Jumpin' off a clef'' ''Chippyin''', ''Pawnee junction'', ''Music to dance by'', ''Line for lyons''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Chet baker in europe a jazz tour of the nato countries
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1955 jazz wax
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi. Ristampa del 2010 ad opera della Jazz Wax, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Pacific Jazz negli USA, questo album contiene incisioni effettuate da Chet Baker a Parigi con due diversi quartetti. Sulla prima facciata troviamo i brani ''Summertime'', ''You go to my head'', ''Tenderly'', ''Autumn in new york'' e ''There's a small hotel'', incisi a Parigi il 24 ottobre del 1955 da Chet Baker (tromba), Gerard Gustin (pianoforte), Jimmy Bond (contrabbasso) e Bert Dahlander (batteria). Sulla seconda facciata troviamo i brani ''Rondette'', ''Piece caprice'', ''Mid-forte'', ''Pomp'', ''Sad walk'' e ''The girl from greenland'', incisi a Parigi l'11 ed il 14 ottobre del 1955 da Chet Baker (tromba), Dick Twardzik (pianoforte), Jimmy Bond (contrabbasso) e Peter Littman (batteria). Si tratta di storiche registrazioni di Chet con il giovane e talentuoso pianista be bop Dick Twardzik, il quale sarebbe morto pochi giorni dopo queste sessioni proprio a Parigi, appena ventiquattrenne ma gia' minato dalla tossicodipendenza; cinque di queste sei tracce furono composte da Bob Zieff, con l'eccezione di ''The girl from greenland'', scritta invece da Twardzik, e forse il brano piu' originale e coraggioso di un set complessivamente piacevole e leggero, che puo' far solo congetturare sulle potenzialita' del sodalizio Baker – Twardzik, stroncato dalla morte di quest'ultimo pochi giorni dopo queste registrazioni, il 21 ottobre del 1955. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
I get chet (ltd. 180 gr. red vinyl + bonus track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1955 waxtime in color
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi di colore rosso. Ristampa del 2022 ad opera della Waxtime In Color, pressoché identica alla rarissima prima tiratura inglese ma con una bonus track, "Cheryl", posta alla fine della seconda facciata. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Barclay in Francia con il titolo di "Chet Baker and his quintet with bobby jaspar", e quindi nel 1957 dalla Felsted nel Regno Unito con copertina diversa e con il titolo cambiato in "I get Chet", questo album fu inciso allo Studio Pathe-Maggelan di Parigi, in quattro sessioni e con quattro diverse formazioni, il 25 ottobre, il 28 novembre ed il 26 dicembre del 1955, ed il 10 febbraio del 1956: presero parte alle incisioni, oltre a Chet Baker (tromba), Benny Vasseur (trombone), Jean Aldegon (sax alto), Rene Urtreger (pianoforte), Jimmy Bond (contrabbasso), Nils-Bertil Dahlander (batteria), Raymond Fol (pianoforte), Benoit Quersin (contrabbasso), Jean-Louis Viale (batteria), Bobby Jaspar (sax tenore), Jean-Louis Chautemps (sax tenore), Francy Boland (pianoforte), Eddie De Haas (contrabbasso) e Charles Saudrais (batteria). La presenza di così diverse formazioni e la distanza delle sessioni l'una dall'altra sono con ogni probabilità dovute al tour europeo di Baker condotto fra il 1955 ed il 1956, lasciando pensare che il disco sia stato inciso durante le pause dell'attività live del trombettista il quale, in ogni caso, diffonde fra ascoltatori e musicisti europei il verbo del jazz westcoastiano che lo aveva reso famoso ed apprezzato. Questa la scaletta: "How About You", "Once in a While", "Cheketah", "Alone Together", "Chet", "Dinah", "Tasty Pudding", "Anticipated Blues", "V Line", "Exitus ". Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
In new york (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema Dmm (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara edizione, con note supplementari sul retro e una traccia aggiunta, "Soft Winds", tratta dalle stesse sessions dell' album. Uscito originariamente su Riverside nel 1958, inciso a New York nel settembre del 1958 con formazioni a quattro ed a cinque composte da Chet Baker (tromba), Johnny Griffin (sax tenore, presente solo in tre brani), Al Haig (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera. In questo album inciso a New York, il trombettista interpreta sei brani, "Fair weather", "Polka dots and moonbeams", "Hotel 49", "Solar", "Blue toughts" e "When lights are low", che mostrano sia il suo lato piu' delicato e malinconico che quello piu' energico e grintoso, facendone uno dei suoi dischi piu' rappresentativi.
Baker chet
it could happen to you (+ 1 track colored vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime in color
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi COLORATO, rimasterizzata con sistema Direct Metal Mastering, ed arricchita della presenza di una traccia aggiunta ("You Make Me Feel So Young", tratta dalle stesse sessions dell' album), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura, del primo lp per la Riverside del grande trombettista e cantante Chet Baker. Il disco, registrato nell'agosto del '58 a New York, contiene 10 canzoni, (tutti classici "standards"), interpretate alla tromba ed alla voce dallo stesso Baker, accompagnato da Kenny Drew al piano, George Morrow o Sam Jones al basso, Philly Joe Jones o Danny Richmond alla batteria. Tutte le presenti interpretazioni di Baker si rifanno in maniera evidente ad una concezione che prevede un approccio di tipo swing e romantico. Senza dubbio una delle migliori performance di Baker alla voce. Questa la lista dei brani: "Do it the hard way", "I'm old fashioned", "You're driving me crazy", "It Could happen to you", My Heart Stood still", "The more i see you", "Everything Happens to me", "Dancing on the ceiling", "How long has this been going on", "Old Devil moon". Una delle leggende del jazz. Leggendario il suo storico quartetto con Gerry Mulligan, con il suo tipico stile "cool". Memorabili le sue sonorita' intense ed avvolgenti. Famoso per la sua vita da poeta maledetto, da "James Dean del Jazz", e per il suo volto disfatto dalle rughe di una vita sofferta e caratterizzata dalla tossicodipendenza e da una rovinosa corsa verso il disastro. "La musica era la grande protagonista. Suonavamo sempre, in ogni momento della giornata. Quando si metteva al volante della sua automobile, Chet parlava per ore, era uno zingaro, forse uno degli ultimi romantici on the road...". Nato il 23 dicembre 1929 in Oklahoma, si trasferisce non ancora tredicenne nella California meridionale, dove inizia a studiare la tromba. Non ancora ventenne irrompe nel mondo del jazz affiancando Charlie Parker nelle performances al celebre "Billy Berg's". Mentre continua a lavorare con Parker studia al "El Camino College" di Los Angeles; in questo periodo viene decisamente influenzato dal nascente cool jazz ispirato dal manifesto programmatico di Miles Davis "Birth of the Cool". Proprio dalla sintesi e dalla elaborazione sonora degli imput forniti da "Birth of the Cool" si sviluppa cosi' quello che viene definito "West Coast Jazz" e che vede al tempo protagonista proprio il quartetto di Baker e Mulligan, una formazione che propone come una sorta di ritorno alla pura melodia e che si caratterizza per i suoi suoni rarefatti e imponderabili, legati decisamente alla cantabilita' del jazz degli anni '30. Brano simbolo di quegli anni e' senza dubbio la splendida "My Funny Valentine". Proprio in questo periodo Baker inizia a coltivare ogni sorta di eccesso ed ad assumere ogni tipo di droga. Finisce, insieme a Mulligan, in galera. Scioglie il sodalizio con Mulligan e forma un suo nuovo quartetto con Dick Twardzik (che muore di overdose nel '55). Diviene un personaggio di culto, scandaloso per la morale comune ma che, al tempo stesso, viene corteggiato per concerti, incisioni e sessions in giro per il mondo, soprattutto in Europa ed in Italia, che diventa in pratica la sua patria adottiva. Qui suona nei night club e Fulvio Bernardini lo vuole per un periodo alla Bussola di Viareggio. Sempre in Italia accompagna Caterina Valente e, trovato in stato di semincoscienza con la siringa ancora nel braccio, sconta sedici mesi di carcere. Al culmine del successo italiano, diviene ospite fisso del milanese "Capolinea" ed incide il celebre "Chet Is Back". A meta' anni '60 rientra negli Stati Uniti, dove finisce in galera. Esce nel '68 e viene subito selvaggiamente picchiato da alcuni spacciatori. Perde cosi' tutti i denti. La sua carriera sembra finita. Alla fine del '69 viene nuovamente arrestato per fatti di droga. Nel '73, grazie anche all'aiuto di Dizzy Gillespie, Baker, con una dentiera nuova, torna a suonare la tromba. Nel corso di tutti gli anni '70 torna ad incidere, si cimenta in una lunga serie di concerti alla guida di piccoli gruppi formati dagli amici di sempre, riscuotendo un successo tanto commerciale quanto di critica. Negli ultimi anni di vita incide con il pianista Paul Bley ("Diane"), dal vivo a Tokio ("Four"), a Roma una serie di "work in progress - "Silence" (con Charlie Haden, Billy Higgins, e numerosi musicisti italiani), "Little Girl" (con lo Space Jazz Trio), e il controverso ma interessante "Chet on Poetry", che lo vede impegnato anche nella veste di cantante e narratore di poesie. Muore, in un tragico e misterioso volo dalla finestra di un anonimo albergo di Amsterdam, un venerdi' di maggio del 1988. La migliore testimonianza su Baker rimane quella del film "Let's Get Lost" di Bruce Weber: Resta impresso nella memoria il suo saluto gentile che chiude il film in una atmosfera surreale, mentre canta "Arrivederci" con Celentano e Mina e quel corpo sfracellato sull'asfalto senza un perche' - o forse con troppi perche'.
Baker chet
it could happen to you (+ 1 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 jazz wax
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema Direct Metal Mastering, ed arricchita della presenza di due tracce aggiunte ("You Make Me Feel So Young" e "While My Lady Sleeps", tratte dalle stesse sessions dell' album), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura, del primo lp per la Riverside del grande trombettista e cantante Chet Baker. Il disco, registrato nell'agosto del '58 a New York, contiene 10 canzoni, (tutti classici "standards"), interpretate alla tromba ed alla voce dallo stesso Baker, accompagnato da Kenny Drew al piano, George Morrow o Sam Jones al basso, Philly Joe Jones o Danny Richmond alla batteria. Tutte le presenti interpretazioni di Baker si rifanno in maniera evidente ad una concezione che prevede un approccio di tipo swing e romantico. Senza dubbio una delle migliori performance di Baker alla voce. Questa la lista dei brani: "Do it the hard way", "I'm old fashioned", "You're driving me crazy", "It Could happen to you", My Heart Stood still", "The more i see you", "Everything Happens to me", "Dancing on the ceiling", "How long has this been going on", "Old Devil moon". Una delle leggende del jazz. Leggendario il suo storico quartetto con Gerry Mulligan, con il suo tipico stile "cool". Memorabili le sue sonorita' intense ed avvolgenti. Famoso per la sua vita da poeta maledetto, da "James Dean del Jazz", e per il suo volto disfatto dalle rughe di una vita sofferta e caratterizzata dalla tossicodipendenza e da una rovinosa corsa verso il disastro. "La musica era la grande protagonista. Suonavamo sempre, in ogni momento della giornata. Quando si metteva al volante della sua automobile, Chet parlava per ore, era uno zingaro, forse uno degli ultimi romantici on the road...". Nato il 23 dicembre 1929 in Oklahoma, si trasferisce non ancora tredicenne nella California meridionale, dove inizia a studiare la tromba. Non ancora ventenne irrompe nel mondo del jazz affiancando Charlie Parker nelle performances al celebre "Billy Berg's". Mentre continua a lavorare con Parker studia al "El Camino College" di Los Angeles; in questo periodo viene decisamente influenzato dal nascente cool jazz ispirato dal manifesto programmatico di Miles Davis "Birth of the Cool". Proprio dalla sintesi e dalla elaborazione sonora degli imput forniti da "Birth of the Cool" si sviluppa cosi' quello che viene definito "West Coast Jazz" e che vede al tempo protagonista proprio il quartetto di Baker e Mulligan, una formazione che propone come una sorta di ritorno alla pura melodia e che si caratterizza per i suoi suoni rarefatti e imponderabili, legati decisamente alla cantabilita' del jazz degli anni '30. Brano simbolo di quegli anni e' senza dubbio la splendida "My Funny Valentine". Proprio in questo periodo Baker inizia a coltivare ogni sorta di eccesso ed ad assumere ogni tipo di droga. Finisce, insieme a Mulligan, in galera. Scioglie il sodalizio con Mulligan e forma un suo nuovo quartetto con Dick Twardzik (che muore di overdose nel '55). Diviene un personaggio di culto, scandaloso per la morale comune ma che, al tempo stesso, viene corteggiato per concerti, incisioni e sessions in giro per il mondo, soprattutto in Europa ed in Italia, che diventa in pratica la sua patria adottiva. Qui suona nei night club e Fulvio Bernardini lo vuole per un periodo alla Bussola di Viareggio. Sempre in Italia accompagna Caterina Valente e, trovato in stato di semincoscienza con la siringa ancora nel braccio, sconta sedici mesi di carcere. Al culmine del successo italiano, diviene ospite fisso del milanese "Capolinea" ed incide il celebre "Chet Is Back". A meta' anni '60 rientra negli Stati Uniti, dove finisce in galera. Esce nel '68 e viene subito selvaggiamente picchiato da alcuni spacciatori. Perde cosi' tutti i denti. La sua carriera sembra finita. Alla fine del '69 viene nuovamente arrestato per fatti di droga. Nel '73, grazie anche all'aiuto di Dizzy Gillespie, Baker, con una dentiera nuova, torna a suonare la tromba. Nel corso di tutti gli anni '70 torna ad incidere, si cimenta in una lunga serie di concerti alla guida di piccoli gruppi formati dagli amici di sempre, riscuotendo un successo tanto commerciale quanto di critica. Negli ultimi anni di vita incide con il pianista Paul Bley ("Diane"), dal vivo a Tokio ("Four"), a Roma una serie di "work in progress - "Silence" (con Charlie Haden, Billy Higgins, e numerosi musicisti italiani), "Little Girl" (con lo Space Jazz Trio), e il controverso ma interessante "Chet on Poetry", che lo vede impegnato anche nella veste di cantante e narratore di poesie. Muore, in un tragico e misterioso volo dalla finestra di un anonimo albergo di Amsterdam, un venerdi' di maggio del 1988. La migliore testimonianza su Baker rimane quella del film "Let's Get Lost" di Bruce Weber: Resta impresso nella memoria il suo saluto gentile che chiude il film in una atmosfera surreale, mentre canta "Arrivederci" con Celentano e Mina e quel corpo sfracellato sull'asfalto senza un perche' - o forse con troppi perche'.
Baker chet, bill evans
Alone together (chet + 1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering). Pubblicato nel 2011 dalla Waxtime, questo album e' una riedizione con titolo e copertina cambiati dell'album ''Chet'' (e con una bonus track, ''I could have danced all night'' incisa il 22 luglio del 1959 con formazione diversa), originariamente pubblicato dalla Riverside negli USA a nome del solo Chet Baker. Inciso a New York in due sessioni, il 30 dicembre del 1958 ed 19 gennaio del 1959, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Herbie Mann (flauto), Pepper Adams (sax baritono), Bill Evans (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria, sostituito da Connie Kay il 30 dicembre). Accompagnato da una formazione di prim'ordine, Baker e' qui agli ultimi scampoli dell'epoca d'oro dello West Coast jazz, all'opera con un set prevalentemente composto da lente ballate in cui spicca il suo lirismo, ora leggero e soave, ora malinconico e blues. Questa la scaletta: ''Alone together'', ''How high the moon'', ''It never entered my mind'', '''Tis Autumn'', ''If you could see me now'', ''September song'', ''You'd be so nice to come home to'', ''Time on my hands'', ''You and the night and the music'', ''I could have danced all night''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker la vern
La vern baker (rock & roll, 2nd album)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1957 music on vinyl
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura su Atlantic. Il secondo album, noto anche come "Rock & Roll", dalla indicazione che compare sulla copertina; uscito nel 1957 dopo "La Vern" e prima di "La Vern baker Sings Bessie Smith". Marchiato dalla Atlantic sulla copertina dalla dicitura "Rock & Roll", e' in effetti forse il disco piu' travolgente della grande cantante di colore, e contiene tra gli altri brani alcuni dei suoi maggiori successi, come "Bop-Ting-A-Ling" (numero 3 nelle classifiche R&B), "Play It Fair" (#2 R&B), "Still" (#4 R&B) e soprattutto la fantastica "Jim Dandy" (#1 R&B, e numero 17 nelle classifiche pop). La grande cantante afroamericana possedeva uno stile potente ed una voce impositiva ed esuberante, a suo agio con r'n'b, jump blues e rock'n'roll, fenomeno quat' ultimo che non a caso la vide coinvolta a meta' anni '50, con la partecipazione ad alcuni film di Alan Freed proprio sul rock'n'roll. Questa la scaletta: Jim Dandy, Tra La La, I can't Love You Enough, Get Up Get Up (You Sleepy Head), That's All I Need, Bop-Ting-A-Ling, Tweedle Dee, Still, Play It Fair, Tomorrow Night, That Lucky Old Sun, Soul On Fire, My Happiness Forever, How Can You Leave A Man Like This? Delores Williams (1929-1997), passata alla storia come LaVern Baker, e' stata una delle dive del r'n'b e del rock'n'roll degli anni '50, con il suo stile vocale potente ed esuberante, talvolta persino ruvido; mosse i primi passi nellla natia Chicago nella seconda meta' degli anni '40, cantando insieme a vari complessi e con diversi nomi d'arte (Little miss Sharecropper, Bea Baker), prima di esordire come solista nel 1953 con la Atlantic. L'esplosione del rock'n'roll a meta' decennio la coinvolse in qualche modo, forse anche per il suo stile energico e per i suoi brani spesso scatenati per gli standard dell'epoca, e partecipo' ad alcuni film di Alan Freed come ''Rock, rock, rock'' e ''Mr. Rock'n'roll''. Canto' per i soldati americani in Vietnam verso la fine degli anni '60, ammalandosi gravemente poco dopo, e stabilendosi nelle Filippine dopo la guarigione, dove gesti' un locale per i soldati americani di stanza per oltre vent'anni. Tornata negli USA alla fine degli anni '80, dove riprese a lavorare per il mondo della musica e dello spettacolo.
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