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Saint vitus The walking dead
12"ep [edizione] ristampa  stereo  usa  1985  sst 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Ep in formato 12", copia ancora incellophanata, ristampa del 2009, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, senza barcode, etichetta nera con scritte e logo magenta, catalogo SST042, senza piu' i "Groove messages" incisi sul trail off (come invece nella prima rara tiratura). Il primo ep dei Saint Vitus, originariamente pubblicato nel novembre del 1985 dalla Sst, dopo il primo eponimo album del 1984 e prima del mini lp ''Hallow's victim'' (1986). Il gruppo americano realizza qui tre brani, la lunghissima ''The walking dead'', un'abrasiva tirata chitarristica fra i Black Sabbath e gli Stooges, e le piu' succinte ma altrettanto sabbathiane ''Darkness'' e ''White stallions'', quest'ultima riproposta poi in ''Hallow's victim'', al contrario degli altri due brani che sono inediti su lp. Formatisi a Los Angeles nel 1979, inizialmente con il nome di Tyrant, i Saint Vitus sono stati negli anni '80 fra i pionieri del doom metal americano, insieme a Trouble e Obsessed; fedeli al sacro/diabolico verbo dei Black Sabbath, erano artefici di un metal lento ed ossessivo, contraddistinto da potenti riff di chitarra che colavano come lava attraverso lunghi brani. Il loro stile influenzera' senza dubbio lo stoner degli anni '90, carico anch'esso di riferimenti ai Sabbath. Il gruppo pubblico' i primi lavori presso la mitica SSI di Greg Ginn, fra cui l'album d'esordio eponimo del 1984 ed il secondo lp ''Born too late'' (1986), considerato da molti il loro migliore; dopo l'uscita di ''Die healing'' (1995) scomparvero dalle scene, lasciandosi dietro una scia di zolfo.
Euro
23,00
codice 258918
scheda
Saint vitus thirsty and miserable
12" [edizione] ristampa  stereo  usa  1987  Sst 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Ep in formato 12", copia ancora incellophanata, ristampa del 2009, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, con barcode, etichetta rossa con scritte, logo ed artwork in bianco, catalogo SST119, copia pressata negli stabilimenti californiani Rainbo, "S-68780" e "S-68781" sul trail off dei rispettivi lati. Uscito nel settembre 1987, tra il primo vero album "Born Too Late" (1986) ed il secondo "Mournful Cries" (1988). Il gruppo californiano si produce qui in tre brani altrimenti inediti, ovvero le originali "The End of the End" (lenta ed oscura) e "Look Behind You" (che al consueto sound sabbathiano aggiunge un finale anfetaminico vicino ai Motorhead) e la riuscita cover di "Thirsty and Miserable" dei Black Flag. Formatisi a Los Angeles nel 1979, inizialmente con il nome di Tyrant, i Saint Vitus sono stati negli anni '80 fra i pionieri del doom metal americano, insieme a Trouble e Obsessed; fedeli al sacro/diabolico verbo dei Black Sabbath, erano artefici di un metal lento ed ossessivo, contraddistinto da potenti riff di chitarra che colavano come lava attraverso lunghi brani. Il loro stile influenzera' senza dubbio lo stoner degli anni '90, carico anch'esso di riferimenti ai Sabbath. Il gruppo pubblico' i primi lavori presso la mitica SST di Greg Ginn, fra cui l'album d'esordio eponimo del 1984 ed il secondo lp ''Born too late'' (1986), considerato da molti il loro migliore; dopo l'uscita di ''Die healing'' (1995) scomparvero dalle scene, lasciandosi dietro una scia di zolfo.
Euro
23,00
codice 258917
scheda
Sand (rock 60-70) Golem (original sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1974  delta-acoustic / private 
rock 60-70
ristampa private press, copertina lucida senza barcode che rispecchia quella della prima molto rara tiratura, poi parzialmente modificata nelle ristampe successive. Originariamente pubblicato dalla Delta-Acustic in Germania, edizione ormai molto rara, l'unico oscuro album dei Sand. Prodotto da Klaus Schulze, loro mentore, ''Golem'' e' un disco decisamente peculiare, anche per la creativa scena tedesca di quegli anni: musicalmente sembra un incrocio fra la musica cosmica, manifesta in particolare sulla prima facciata, ed un narcotico ed onirico acid folk, con pressoche' inesistente supporto ritmico, e con distesi tappeti di tastiere a cui fanno da contappunto melodie di strumenti acustici; forse il disco tedesco piu' prossimo a questo ''Golem'' e' l'altrettanto bizzarro ''Crawling to Lhasa'' dei Kalacakra. Originari della Sassonia, i Sand erano un trio basato a Berlino e formatosi nel 1972 sulle ceneri dei P.O.T.; la musica cosmica berlinese (Tangerine Dream, Klaus Schulze, Ash Ra Tempel, Agitation Free) senza dubbio li ispiro', ma il loro stile era comunque personale e non perfettamente inquadrabile in quel movimento, per lo meno da un punto di vista strettamente musicale.
Euro
18,00
codice 3039316
scheda
Savage republic africa corps - live at the whisky a go go 30/12/81 (ltd. clear)
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1981  independent project 
punk new wave
Edizione limitata in 400 copie (come da adesivo sulla busta esterna plastificata), numerate sul retrocopertina, IN VINILE TRASPARENTE, copertina in cartoncino grezzo splendidamente stampata a mano e richiusa a busta attorno al disco, senza barcode, con fascetta esterna ripiegata attorno al bordo inferiore con note sul retro, inserto formato lp con foto e note, cartolina con codice per il download digitale del disco, busta con logo del gruppo contenente le riproduzioni di quattro locandine di concerti dell' epoca, etichetta custom. Pubblicato in cd nel 2022, e finalmente anche in vinile nel maggio del 2023, questo album contiene la storica testimonianza di un concerto effettuato dalla grande band di Los Angeles il 30 dicembre del 1981 (occasione in cui sullo stesso palco si esibirono anche Middle Class, After Image e Outer Circle) quando ancora in effetti suonavano con l' originaria denominazione Africa Corps, nome che cambiarono in Savage Republic poco prima dell' uscita del primo album Tragic Figures. La reg
Euro
44,00
codice 2124409
scheda
Savage republic tragic figures (ltd. expanded 2lp, red vinyl)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1982  real gone 
punk new wave
Doppio album, edizione limitata di 2000 copie, in vinile rosso; imperdibile ristampa, realizzata in occasione del 40esimo anniversario dall' uscita originaria, con copertina in cartoncino grezzo senza barcode, basata su quella della molto rara prima tiratura ma per l' occasione apribile, un esclusivo inserto apribile con note e soprattutto un intero album bonus contenuto, con undici brani inediti, registrati quando ancora il gruppo aveva nome Africa Corps. Il primo storico album del gruppo principale della scena "trance music" di Los Angeles, registrato quando ancora si chiamavano Africa Corps, nella prima formazione quindi con Bruce Licher, Philip Drucker (alias Jackson Del Rey), Mark Erskine e Jeff Long, uno straordinario capolavoro, in gran parte strumentale, che, prendendo spunto dal post punk inglese dalle tinte piu' scure e dalla scena californiana piu' sperimentale, con un approccio ai limiti del punk, costruisce qualcosa di nuovo ed originalissimo, di grande potere evocativo e visionario, nella sua quasi tribale ossessivita'. Indispensabile affiancarlo al successivo "Ceremonial", altro disco tra i piu' belli degli anni '80, certo piu' accessibile di questo storico esordio di ben 4 anni precedente. Da questo progetto se ne dipaneranno negli anni mille altri, tra cui i magnifici Scenic ed i 17 Pygmies.
Euro
26,00
codice 3036421
scheda
Savoy brown looking in
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1970  parrot 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good rock 60-70
Prima stampa americana, copertina (con diversi segni di invechciamento) cartonata apribile, etichetta con "deep groove", nera con pappagallo giallo e verde e con "...distributed by London..." scritto in basso, catalogo PAS 71042, copia pressata negli stabilimenti H.V.Waddell Co. di Burbank, California, con il codice in basso sull' etichetta con suffisso "W", e la stessa lettera incisa sui due lati del trail off; in questa versione la scritta in basso sull' etichetta e' "A Product of London Records", con "London" scritto in corsivo; copia corredata della originaria busta interna della London con pubblicita' di altri albums della label. Pubblicato nel novembre del 1970 dopo ''Raw Sienna'' e prima di ''Street corner talking'', giunto al numero 39 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il sesto album. Considerato uno degli albums migliori della carriera del gruppo inglese, dove il blues classico assume toni piu' speziati e notturni, la chitarra di Kim Simmonds e' tra le migiori che abbia mai registrato e il nuovo cantante, Dave Peverett , non fa rimpiangere la voce di Chris Youlden che aveva lasciato pochi mesi prima. tuttavia la chiave della riuscita di questo lavoro va cercata nei superbi arrangiamenti , il suono e la partitura chitarristica di "Money Can't Save Your Soul" e' divenuto un vero alassico dell' electric blues, e fa da contrasto con la levigatezza piovosa di "Sunday Night". "Take It Easy" invece propone un eccezionale incursione nei territori del miglior chicago blues, B.B, King in particolare, un album che lungi dal rinnegare il British blues sound classico, lo arrichisce con brani strumentali e sonorita' inedite, come in "Leaving Again"che pare ripartire da la dove gli Yardbirds avevano lasciato con uno degli assoli di chitarra piu' riusciti dell'intera carriera del gruppo. insieme a '' Street Corner Talking'' questo lp e' il miglior esempio dello stile degli ultimi Savoy Brown del periodo classico, meno duro della prima fase della carriera ma molto piu' maturo e complesso ed altrettanto interessante.
Euro
25,00
codice 266956
scheda
Scared stiff Dark streets (ltd. numbered coloured vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1989  wreckin' bones 
punk new wave
Edizione limitata a 200 copie numerate a mano sul retro copertina in basso, metà delle quali sono in vinile di colore rosso, l'altra metà bianco, copertina ruvida senza codice a barre, inserto con foto e note. Ristampa del 2020 ad opera della Wreckin' Bones, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1989 dalla Link nel Regno Unito, l'unico album degli irlandesi Scared Stiff, gruppo psychobilly nato sul finire degli anni '80 dalle ceneri degli Shark Bait, gruppo dello stesso movimento formatosi a Dublino nel 1985 e scioltosi nel 1988, dopo aver suonato centinaia di concerti per tutta l'Irlanda; ne fecero parte il cantante Dave Finnegan ed il contrabbassista Simon Farrell, confluiti poi in questi Scared Stiff i quali, prima di sparire dalla circolazione, incisero l'album "Dark streets", un set di dieci spassosi episodi fra psychobilly e rockabilly, in gran parte composizioni originali di Finnegan, a cui si aggiungono cover di Johnny Burnette ("Tear it up"), Willie Dixon ("My babe!") e dei concittadini dublinesi Those Handsome Devils ("Johnny cynic"). Il loro stile non rientra nello psychobilly più estremo e folle, ma mantiene una frenesia ed un gusto eccessivo tipici di quel genere, ed al tempo stesso un saldissimo legame con il sound dei tardi anni '50 e dei primi '60. Più tardi, ritroveremo Dave Finnegan come attore nel film di successo "The Commitments" di Alan Parker, nelle vesti dell'aggressivo batterista Mickah Wallace, mentre il batterista Johnny Bonnie suonerà con i veterani Radiators From Space nei primi anni del XXI secolo.
Euro
23,00
codice 3515549
scheda
Schaubroeck armand Shakin' shakin'
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1978  mirror 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
prima rara stampa USA, copertina (con leggeri segni di usura) cartonata, label bianca con scritte nere e logo Mirror nero in alto su di una facciata, con disegno a spirale in bianco e nero sull'altra, catalogo MIRROR5. Accreditato ad Armand Schaubroeck Steals, pubblicato nel 1978 dalla Mirror negli USA, il quarto album (terzo in studio) del corrosivo musicista americano, dopo "Live at the holiday inn" (1978, dal vivo) e prima di "Ratfucker" (1978). L'iconoclasta artista americano ci trascina in una mezz'ora scarsa di rock'n'roll depravato ed abrasivamente ironico, che fa il verso al pop ed al rock'n'roll degli anni '50 e '60, trasformandolo in qualcosa di più oltraggioso e spiritualmente punk, ma mantenendo sonorità tutto sommato classiche di uno hard rock'n'roll relativamente melodico; ciò che fa veramente la differenza è il cantato maniacale e viscerale di Schaubroeck ed i suoi testi rabbiosi e crudi, talora sfocianti nella volgarità, che scavano nel lato più ribelle e borderline del rock'n'roll. Tra i musicisti che fanno parte degli Steals che accompagnano il nostro, citiamo il bassista Bernie Heveron (poi con Personal Effects e Colorblind James Experience). Il newyorkese Armand Schaubroeck è un personaggio tanto oscuro quanto leggendario nella musica underground americana che aveva cominciato a muoversi nel mondo musicale già nei primi anni '60. Autore di due mitici singoli come Kack Klick nel già nel 1963 e come Churchmice due anni dopo, accompagnato dai fratelli, ebbe presto molti problemi con la legge; la chiusura in riformatorio per circa 18 mesi segno' profondamente la sua vita negli anni a venire, cosi' come i testi dei suoi dischi di devastato rock chitarristico, tra R'n'R, garage, Frank Zappa, Lou Reed e Rocky Erickson, freneticamente pubblicati tre il '75 ed il '78 ed autoprodotti per la Mirror Records, finanziata dal negozio di dischi gestito con i fratelli, e piu' avanti produttrice dei dischi dei noti Chesterfield Kings.
Euro
28,00
codice 333742
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  Bureau B 
rock 60-70
PCorredato di inner sleeve; pubblicato dalla Bureau B nell' ottobre del 2025, questo album, registrato tra il 1981 ed il 1982 e gia' almeno in parte incluso in una versione in cd uscita in Giappone nel 2009 di "Consequenz II", merita assolutamente di aggiungersi ai precedenti due "Consequenz", usciti rispettivamente nel 1980 e nel 1986, che vedono, come questo, la collaborazione tra il grande musicista tedesco Conrad Schnitzler ed il batterista Wolfgang Seidel (in arte Wolf Sequenza); piu' duro e spigoloso dei due capitoli gia' noti di questa collaborazione, a tratti davvero duro ed evocativo, contiene undici tracce, tutte senza titolo, ovviamente strumentali, dove i sequencer analogici di Schnitzler e le percussioni talora prossime all' industrial di Wolf Sequenza producono un ulteriore affascinante capitolo di quella che a questo punto va individuata come una trilogia. Uno dei più grandi artisti della musica del ventesimo secolo, discepolo di Stockhausen, mentore dei primi Tangerine Dream e Kluster, Conrad Schnitzler, nacque nel 1937 a Dusseldorf; la sua influenza sulla musica contemporanea e' incalcolabile. Schnitzler è certamente una delle più enigmatiche figure emerse dalla scena della musica tedesca: membro dei Tangerine Dream nel 1969, fu la principale forza creativa dietro alla realizzazione del primo album del gruppo, il leggendario ''Electronic Meditation'' (1970). Dopo l'uscita dell'opera lasciò il gruppo e formò i Kluster insieme ad Hans-Joachim Roedelius e Dieter Moebius: abbandona il gruppo, che si ribattezzerà Cluster, dopo due album, e si dedica quindi ai lavori solisti. La sua discografia è multiforme e di difficile tracciatura anche a causa del fatto che la maggior parte dei suoi album sono stati stampati privatamente in poche centinaia, a volte decine, di copie. Il suo lavoro si può descrivere con una sola parola: sperimentazione, totale e senza compromessi; musica elettronica, astratta e concettuale, sempre assolutamente interessante ed innovativa. E' considerato da molti anni come uno dei pochissimi musicisti a godere dello stesso credito e rispetto sia in campo ''rock'' che nell'avanguardia contemporanea, e fa parte di quelle ristrettissima elite di compositori che hanno cambiato nel profondo l'arte del passato secolo. Scompare nel 2011.
Euro
32,00
codice 3039276
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  spa  1986  esplendor geometrico 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima rara stampa vinilica, pressata solo in Spagna in una tiratura pare di sole mille copie, copertina lucida fronte retro senza barcode, inserto con artwork e note biografiche in lingua spagnola, label biana con scritte nere, disegno in bianco e nero in alto e logo Esplendor Geometrico nero sotto il foro centrale, catalogo EG-006. Pubblicato nel 1986 dalla Esplendor Geometrico in Spagna, il secondo album di Schnitzler in collaborazione con Wolfgang Seidel (in arte Wolf Sequenza); insieme i due avevano già realizzato nel 1980 lo lp ''Consequenz'', e questo secondo capitolo ne riprende il filo attraverso brevi brani, nei quali i due musicisti fanno uso anche di percussioni elettroniche, che si accompagnano ai sequencer analogici. Si tratta di una delle opere più vicine al ''pop'' (inteso comunque in senso decisamente eccentrico e non commerciale) che Schnitzler abbia fatto, accostandosi in alcuni episodi al minimal synth più sperimentale, ma con un aprroccio giocoso e privo di toni dark; tuttavia, sulla B-side, l'unica traccia ''Kastilien'' presenta un approccio più astratto e misterioso, più vicino alla sperimentazione pura che allo art pop elettronico. Uno dei più grandi artisti della musica del ventesimo secolo, discepolo di Stockhausen, mentore dei primi Tangerine Dream e Kluster, Conrad Schnitzler, nacque nel 1937 a Dusseldorf; la sua influenza sulla musica contemporanea e' incalcolabile. Schnitzler è certamente una delle più enigmatiche figure emerse dalla scena della musica tedesca: membro dei Tangerine Dream nel 1969, fu la principale forza creativa dietro alla realizzazione del primo album del gruppo, il leggendario ''Electronic Meditation'' (1970). Dopo l'uscita dell'opera lasciò il gruppo e formò i Kluster insieme ad Hans-Joachim Roedelius e Dieter Moebius: abbandona il gruppo, che si ribattezzerà Cluster, dopo due album, e si dedica quindi ai lavori solisti. La sua discografia è multiforme e di difficile tracciatura anche a causa del fatto che la maggior parte dei suoi album sono stati stampati privatamente in poche centinaia, a volte decine, di copie. Il suo lavoro si può descrivere con una sola parola: sperimentazione, totale e senza compromessi; musica elettronica, astratta e concettuale, sempre assolutamente interessante ed innovativa. E' considerato da molti anni come uno dei pochissimi musicisti a godere dello stesso credito e rispetto sia in campo ''rock'' che nell'avanguardia contemporanea, e fa parte di quelle ristrettissima elite di compositori che hanno cambiato nel profondo l'arte del passato secolo. Scompare nel 2011.
Euro
60,00
codice 330864
scheda
Scorpions virgin killer (uncensored sleeve, ltd. coloured)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1976  rca / private 
rock 60-70
Ristampa private press, in vinile colorato, copertina che riprende quella della versione originaria non censurata del disco, con una bambina nuda sul fronte; cosi' il disco usci' in Germania, Inghilterra e vari altri paesi, mentre per il mercato nordamericano fu approntata una versione con copertina con foto del gruppo, che poi venne adottata in quasi tutte le stampe succesisve del disco anche nei paesi doveinizialmente non era stata censurata. Publicato in Germania nel febbraio del 1977 dopo ''In trance'' e prima di ''Taken by force'', il quarto album. Registrato prima dell'esplosione commerciale di "Lovedrive" e "Animal Magnetism", "Virgin Killer" e' il primo dei quattro albums che definiranno il suono degli Scorpions; tra i brani, pochi sono quelli molto conosciuti, ma molti queli splendidi, come "Blackout", "Another Piece of Meat", ''Virgin Killer'' o "Pictured Life", che fanno di questa opera un classico assoluto della storia dell' heavy metal. Celeberrima hard rock band tedesca, gli Scorpions hanno una lunghissima storia che comincia nel 1965 a Hanover, con la fondazione del gruppo da parte di Rudolph Schenker, unico membro sempre presente negli oltre cinquant'anni di storia della formazione. Negli anni '60 suonavano musica beat, poi si spostarono verso lo hard rock nel decennio successivo, ma per un lungo periodo senza successo: fino al 1977 i loro dischi non entravano in classifica nemmeno in Germania, prima del grande successo degli anni '80, che li vide diventare molto famosi anche negli Stati Uniti. Il sound del gruppo nei suoi primi lavori dei '70 è uno hard rock con tracce di boogie rock, molto trascinante e dal groove azzeccato, genuinamente potente ed ancora radicato nel suono classico del rock duro del decennio, ma che già contiene in sé i germi di quel sound anthemico che avrebbe fatto la loro fortuna in seguito, fra heavy metal melodico ed azzeccate power ballads, dando loro grandi successi internazionali intorno a metà anni '80.
Euro
28,00
codice 3039196
scheda
Screamers punish or be damned + 3
7"ep [edizione] nuovo  stereo  usa  1978  private press 
punk new wave
Vinile viola, copertina in cartoncino liscio senza barcode, ripiegata attorno al disco, etichetta viola e bianca "custom"; foro al centro piccolo; ristampa del 7"ep uscito per la prima volta (in forma non ufficiale) nel 1989, una delle prime testimonianze viniliche della grandezza di questa band a dir poco leggendaria, autrice di un devastante punk rock elettronico, con batteria e due tastiere, senza ne' chitarre ne basso, che fu tra le principali attrazioni di una scena straordinaria, quella di Los Angeles, ma che rifiuto' altresi' di pubblicare durante la sua esistenza alcunche', fedele all' idea che imprescindibile fosse nella loro musica l' aspetto "visivo", frutto di performances dal vivo di ormai mitica efficacia, o di storici "video clip" realizzati nella totale oscurita'. Quattro brani, registrati (in modo grezzo ma efficace) dal vivo nel dicembre del 1978 al Masque di Los Angeles: "Punish or be Damned", "Vertigo", "Magazine Love" e "Peer Pressure", a dir poco imperdibili sia per i contenuti musicali che per la performance dello spiritatissimo Tomata du Plenty, personaggio unico e geniale di una scena che ancora riserva dei tesori da scoprire.
Euro
14,00
codice 2124324
scheda
Scritti politti 4 A sides
12"ep [edizione] originale  stereo  uk  1979  st pancreas/rough t. 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Ep in formato 12", l' originale rara stampa inglese, copertina lucida fronte retro senza barcode, label bianca nella versione con scritte e logo magenta, catalogo RT027/SCRIT2, scritte ''a porky prime cut'' e ''EG'' incise sul trail off di entrambi i lati. Autoprodotto per la St. Pancras e distribuito dalla Rough Trade, il davvero raro e ricercatissimo 12" d' esordio (dopo il leggendario 7" "Scank Bloc Bologna") della band di Leeds, con quattro brani altrimenti inediti, testimonianza di una band dal talento spiccato e ricca di personalita', che negli anni '80 raggiunse un notevole successo con una musica gradevole ma infinitamente meno interessante di questa, ancora in miracoloso equilibrio tra wave, jazz, psichedelia, reaggae e quant'altro. Pubblicato nel settembre del 1979 in Gran Bretagna, dove giunse all'undicesimo posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, contiene i seguenti brani: ''Bibbly-o-tek'', ''Doubt beat'', ''Confidence'' e ''P.A,s''. Formatisi nel 1977 a Londra sotto la guida del cantante ed autore gallese Greene Gartside, che restera' nel corso degli anni il fulcro di una formazione in continuo cambiamento, gli Scritti Politti sono stati uno dei piu' apprezzati gruppi pop degli anni '80, con il loro raffinato e melodico dance pop arricchito dai testi raffinati e vagamente filosofici di Gartside come dal suo delicato timbro vocale, definito da alcuni perennemente adolescenziale. I primi anni del gruppo trascorrono nell'underground londinese, e l'approccio degli Scritti Politti e' piu' abrasivo e sperimentale rispetto allo stile che li rendera' famosi negli anni '80. In seguito ad un attacco cardiaco, subito a soli 23 anni, Gartside si ritira momentaneamente dalle scene nel 1979, per poi ritornare nel 1981 con una nuova versione del gruppo, che pubblica nel 1982 il primo album ''Songs to remember'', assai apprezzato dalla critica con il suo pop raffinato ed i testi ricercati. Il successivo ''Cupid & Psyche 85'' (1985) ottiene un notevole successo ma Gartside, disgustato dal mondo musicale e ritenendo incompreso il suo lavoro, abbandona nel 1991 gli Scritti Politti, dopo il terzo album ''Provision'' (1988), dedicandosi ad altri progetti e collaborazioni; il cantante rimette insieme il gruppo solo nel 1999, pubblicando l'atteso quarto album, ''Anomie and bonhomie'', con marcate influenze hip hop.
Euro
30,00
codice 266981
scheda
Sermon Volume (+poster)
Lp [edizione] originale  stereo  usa  2004  alternative tentacles 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 2000
Copia ancora incellophanata, l' originale stampa americana, edizione limitata in vinile 180 grammi (come da piccolo adesivo sul cellophane), contenente un poster apribile serigrafato ed un inserto apribile con i testi, etichetta custom in bianco e nero su una facciata, marrone con logo Alternative Tentacles in argento sull'altro, catalogo VIRUS318. Pubblicato nell'agosto del 2004 dalla Alternative Tentacles, il primo e, ad oltre dieci anni di distanza, unico album di questo gruppo di San Francisco costituito nel 2000 da veterani di altre formazioni garage punk: con Mike Gabriel (voce e theremin, ex Mount McKinleys, da Pittsburgh, PA), Rob Alpert (batteria, ex Fells), ed altri membri, presenti e passati, fuoriusciti dai Dukes of Hamburg e dai Revelers. Un dinamitardo ed adrenalinico cocktail fra garage, punk e protopunk, sospeso fra influenze sixties e seventies, che oscilla fra episodi piu' punk e sferraglianti come''Time has come'', canzoni dalle sonorita' piu' anni '60 guidate da armonie vocali tipiche di quel decennio su di un impianto sonoro comunque ruvido e garage punk (''Surprise'') e furiosi e spietati assalti protopunk stoogesiani (''Tender sin''). Un disco straboccante di energia e di potenza sonora, che filtra la lezione di antichi maestri come Shadows Of Knight, Stooges e MC5 prima dalla lente del punk di fine anni '70 e poi da quella delle correnti neo garage low fi e neo punk emerse fra la fine degli anni '80 ed i primi anni '90.
Euro
18,00
codice 258923
scheda
Sex pistols Original recordings (180 gr.)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1976  umc 
punk new wave
Vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile, label custom con nome gruppo stilizzato in alto, catalogo 455 954-8. Pubblicata nel maggio del 2022 dalla UMC, in concomitanza con l'uscita nel Regno Unito della serie televisiva di Disney+ "Pistol", questa antologia compila venti delle più classiche registrazioni dei Sex Pistols, effettuate fra il 1976 ed il 1978, un ideale punto di accesso per le nuove generazioni alla breve ma assolutamente intensa parabola artistica di questa seminale formazione del movimento punk originario, attraverso una scaletta che contiene autentici inni che ormai non appartengono più ad una sola generazione (visto che, come qualcuno dice, il punk non è morto...). Questa la scaletta: "Pretty Vacant", "God Save The Queen", "Bodies", "No Feelings", "I Wanna Be Me", "Anarchy In The UK", "Submission", "No Fun", "(Im Not Your) Stepping Stone", "Holidays In The Sun", "New York", "Problems", "Lonely Boy", "Silly Thing", "Something Else", "CMon Everybody", "Satellite", "Did You No Wrong", "Substitute", "My Way". I Sex Pistols sono, insieme ai Clash, gli alfieri del punk britannico e una delle band più influenti della storia del rock. Parte del nucleo originale della formazione si può rintracciare nello sconosciuto gruppo degli Swankers, formato nel 1974 dal cantante Steve Jones, dal batterista Paul Cook, dal bassista Glen Matlock, tutti e tre futuri Pistols e dal chitarrista Wally Nightingale. Matlock è commesso nel negozio londinese di abbigliamento "anti-moda" Sex, di proprietà di Malcom McLaren; personaggio dalla molteplice e sfuggente personalità ritenuto da una parte della critica specializzata un ciarlatano e altri lo esaltano quale "puro genio postmoderno". McLaren proviene dall'esperienza di management della formazione americana glam-punk New York Dolls; alla ricerca di un gruppo londinese dotato di un forte impatto scenico-musicale, in grado di traghettare in Europa il suono punk di Ramones e compagni, il manager suggerisce a Jones, Cook e Matlock di integrare l'abbandono di Nightingale con il giovanissimo Johnny Rotten, freguentatore del suo negozio, così, nel 1975, Jones passa alla chitarra e Rotten completamente a digiuno di qualunque tecnica vocale, al canto. La prima esibizione dei Sex Pistols, avvenuta nel novembre dello stesso anno al St. Martin's College Of Art di Londra, viene interrotta dopo pochi minuti causa l'esagerato rumore prodotto. Anche i successivi concerti del gruppo sono tutt'altro che tranquilli: il provocatorio comportamento di Rotten sul palco e il suono-rumore prodotto dalla band scatenano risse furibonde tra il pubblico presente. All'inizio della carriera, i Pistols sono ignorati dall'industria discografica, ma l'eco dei loro dirompenti concerti arriva ai direttori artistici della Emi, con la quale la band firma, nel novembre 1976, il primo contratto discografico. Nel frattempo, il loro seguito nell'ambiente punk-underground londinese si fa sempre maggiore. Alla fine del 1976 viene pubblicato il primo singolo "Anarchy in U.K.", la canzone ha l'effetto di una bomba sulle giovani generazioni, il suo sound grezzo, violento, e la voce ruvida, quasi sgradevole di Rotten sono talmente distanti dal suono pop in voga in quegli anni da diventare preda di tutti i giovani a caccia di forti emozioni e di inni anticonvenzionali. Ma gli atteggiamenti sempre più provocatori del cantante e la totale ingovernabilità della formazione determinano la rottura, nel 1977, del contratto con la casa discografica. Con l'arrivo del bassista Sid Vicious, al posto del dimissionato Glen Matlock, la formazione assume la sua definitiva fisionomia. Il 1977 è un anno intenso: nel giro di pochi mesi i Sex Pistols firmano un contratto con la casa discografica A&M, pubblicano l'altro clamoroso successo "God Save The Queen" che sarà anche causa di rottura con l'etichetta e automatico passaggio alla Virgin Records. Il singolo "God Save The Queen" viene prontamente ristampato e, nonostante il boicottaggio dei mezzi d'informazione, scala in pochi giorni le classifiche britanniche. Ancora pesanti apprezzamenti sull'establishment inglese e scatenati happening fanno sì che la band venga interdetta dall'esibirsi in qualunque locale del Regno Unito. Anticipato dal nuovo singolo "Pretty Vacant" viene pubblicato il primo attesissimo album Never Mind The Bollocks... Here's The Sex Pistols (ottobre 1977). Il disco è il manifesto del punk britannico, riferimento principale per una miriade di formazioni nate e cresciute sotto l'ombra del genere iconoclasta per eccellenza.
Euro
28,00
codice 3515568
scheda
She / hairem ...Wants a piece of you (pink vinyl)
Lp [edizione] originale  mono  eu  1966  big beat 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Copia ancora incellophanata, l' originale stampa, in vinile rosa peasente 180 grammi, catalogo HIQLP032. Pubblicata nel 2015 dalla Big Beat, questa raccolta compila la b-side ''Outta reach'' dell'unico singolo delle She, oltre a tredici brani inediti fino al 1999 (quando vennero pubblicati in cd sempre dalla big Beat): otto dello stesso gruppo e cinque delle Hairem, formazione da cui nacquero le She. Uno dei piu' leggendari gruppi garage femminili degli anni '60, le She vennero formate a Sacramento intorno alla meta' degli anni '60, inizialmente con il nome di Hairem, sigla sotto la quale suonavano un crudo ed insolente garage rock al femminile, senza pubblicare alcunche'; verso la fine del decennio il gruppo si trasformo' in She, continuando a suonare un ammicante garage pop caratterizzato da un organetto tagliente e spigoloso, ritmi crudi ed una cantante graffiante che sembra la perfetta controparte femminile del classico frontman con la voce da ragazzino cattivo di molti gruppi garage maschili degli anni '60 e '80; tratto saliente della musica delle Hairem e delle She e' appunto questa crudezza e primitivita' decisamente inedita per i gruppi musicali di ragazze degli anni '60, abbinata ad un atteggiamento (almeno musicalmente parlando) decisamente sfrontato per l'epoca per delle ragazzine musiciste, anche se lo stile delle She e' piu' maturo e un po' piu' raffinato rispetto alle Hairem, avendo assorbito influenze di gruppi come Doors e Jefferson Airplane. Le She suonarono occasionalmente a San Francisco ed a Sacramento, pubblicando un solo singolo, uscito nel 1970, ''Boy little boy / Outta reach'', per poi sciogliersi nel 1971. Questa la scaletta: ''Outta reach'' (She), ''Like a snake'' (Hairem), ''Piece of you'' (She), ''hey you'' (Hairem), ''Don't leave me baby'' (She), ''Feel like giving up'' (She), ''Not for me'' (Hairem), ''Roll on'' (She), ''Don't go home tonight'' (She), ''Bad girl'' (She), ''Come on along'' (Hairem), ''Braids of hair'' (She), ''Bus stop'' (Hairem), ''Lonely boy of laughter'' (She).
Euro
28,00
codice 266984
scheda
Silver apples Silver apples (eu)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  kapp / private 
rock 60-70
Ristampa private press, in vinile pesante, copertina lucida senza barcode, con effetto metallizzato, pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inner sleeve. Il primo album, uscito nel 1968 e giunto al 193esimo posto della classifica americana, seguito circa un anno dopo dal secondo ed ultimo ''Contact'' (senza considerare successive ricostituzioni). Il duo di New York composto da Dan Taylor, impegnato soprattutto alla batteria, e dal carismatico Simeon Coxe, impegnato alla voce e all' incredibile apparato autocostruito dai due che includeva tastiere, effetti assortiti ed una dozzina di oscillatori, fu il primo insieme agli United States of America ed ai Fifty Foot Hose a sperimentare un innovativo connubio tra rock ed elettronica, dando vita ad una musica che pero', rispetto a quella dei due gruppi citati, suona ancor oggi davvero avveniristica, certo ancora legata alla psichedelia ma piu' nella sostanza che nella forma, notturna ed inquietante, ossessiva e lancinante, un vagare negli incubi della metropoli newyorkese piu' che una fuga nei sogni floreali della psichedelia, una musica scarna ed ossessiva costruita su un tessuto strumentale composto da oscillatori, tastiera e batteria, che suona a tratti come una versione punk psichedelica dei Suicide (incredibile che l'anno di uscita del disco sia il 1968..). Tutto questo fa di questo disco uno degli esordi piu' straordinariamente originali ed innovativi di tutta la storia del rock, punto di riferimento imprescindibile insieme all' altrettanto geniale secondo "Contact" per innumerevoli gruppi di diverse generazioni nei decenni a venire quali i Suicide, gli Spacemen 3 o i Laika, certo troppo avveniristico per essere pienamente compreso all' epoca della sua uscita. I loro due albums, naturalmente, vendettero pochissimo, si parla di meno di 500 copie, e dei due si persero le tracce finche' incredibilmente nel 1996 Simeon, in compagnia di tale Xian Hawkins ha pubblicato un singolo, a nome Silver Apples, intitolato ''Fractal flow'', seguito da dua nuovi albums, "Beacon" e "Decatur".
Euro
19,00
codice 3039361
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Simon & Garfunkel wednesday morning 3 a.m. (+poster)
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1964  music on vinyl / Columbia 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Ristampa del 2015 in vinile 180 grammi per audiofili, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima tiratura, etichetta Columbia rossa con "360 Sound Stereo" in nero in basso, catalogo MOVLP1323, copia corredata del poster apribile originariamente incluso nel box "The Complete Columbia Albums Collection", che riproduce la foto della copertina di questo album. Pubblicato in Usa nell' ottobre del 1964 prima di "Sound of silence", non entrato nelle classifiche Usa, ne' in quelle Uk. Il primo album. "Wednesday Morning, 3 AM" e' diversissimo da ogni altro album di Simon & Garfunkel; completamente acustico, ha un suono totalmente diverso da quello che li rendera' famosi, e' il loro primo lp in assoluto, compreso il periodo ( 1957-1962 ) in cui si facevano chiamare Tom & Jerry, registrato nel marzo del 1964 ha il suono caratteristico del folk-revival di New York, contiene, come nella tradizione del genere, oltre alle composizioni di Paul Simon, il traditional "Peggy-O." ed alcune covers. l'opera si apre con la versione del brano di Gibson e Camp in stile gospel/folk "You Can Tell the World." vi e' anche il brano di Ian Campbell "The Sun Is Burning,"e questo rende evidente l'attrazione tra Simon e l'inghilterra, scopri' infatti Ian Campbell nella sua prima visita a Londra, tale afinita' elettiva con i climi melanconici dell'albione sboccera' prepotentemente nel 1965, nel periodo in cui vivra' proprio a Londra con Jckson C. Frank e sara' parte del ''Soho Movement''. naturalmente il nume tutelare e' quello di Bob Dylan, del quale viene coverizzata "Times They Are A-Changing" , ma la sua influenza e' particolarmente evidente anche in "He Was My Brother.", la prima canzone ''seria' scritta da Paul Simon, nel 1963, che spingera' la Columbia su impulso del produttore Tom Wilson a scritturare Simon & Garfunkel. gia' all'epoca di questa registrazione, comunque, lo stile di Paul si era distaccato da quello di Dylan e aveva una sua decisa originalita', a livello vocale, le armonie dei due sono gia' praticamente perfette e la prima delle versioni di "The Sounds of Silence" , qui inclusa, e diversa sia da quella presente su ''paul simon songbook'' che sul seguente '' sound of silence'', pur passando assolutamente inosservata, e' di spettrale bellezza.
Euro
20,00
codice 258934
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Simon paul paul simon song book
lp [edizione] originale  stereo  hol  1965  cbs 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent rock 60-70
prima stampa olandese, realizzata nel 1969, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina laminata sul fronte e sul retro, etichetta arancione con logo nero centrale, con "Made in Holland" in basso, frecce a sinistra e "Biem" a destra, catalogo S62579. Il primo album solista di Paul Simon, uscito solo in Inghilterra su Cbs nel maggio del 1965 e NON negli Usa, pubblicato dopo il primo album con Garfunkel ''Wednesday morning 3 am'' e prima del clamoroso successo di ''Sounds of Silence''. Contiene versioni diversissime, perlopiu' acustiche, di brani quali "The Sounds of Silence", ''I am a rock'', "Kathy's song'', "He was my brother". Il disco usci' dopo che il disastro commerciale di ''Wednesday morning 3 am'' fece siì che Paul Simon si trasferisse a Londra, nuovo centro della musica d' autore mondiale. Presenta 12 brani tutti scritti da paul simon, di cui solo uno, ''A church is burning'', non sara' inciso, prima o dopo, da Simon & Garfunkel; in quel periodo simon viveva, in compagnia del leggendario jackson c frank, a soho, il quartiere di londra dove si trovavano i piccoli locali quali ''the kitchen'', qui si trovo' a frequentare, oltre al suddetto ''faro'' jackson c. frank, del quale ebbe l'onore di produrre il primo ed unico starordinario album, sandy danny, bert jansch, john renbourn, al stewart, tutti allora giovanissimi e senza contratto, periodo quindi ''bohemienne'' formativo ed essenziale quello in cui questo album nasce, in una londra che dopo new york diviene proprio intorno al 1965, il nuovo centro della intellighenzia musicale mondiale. simon tornera' presto in usa, da superstar, riunendosi a garfunkel, dopo che il singolo elettrico di '' sound of silence'', estratto dal primo album ma arrangiato '' a la byrds'' da tom wilson e pubblicato solo nel dicembre del 1965, diverra' un grande hit, ma certo questo periodo inglese sara' piu' che fondamentale per la nascita del suono del duo piu' famoso d' America.
Euro
20,00
codice 250641
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1981  polydor 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
prima stampa italiana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza barcode, completa di inner sleeve con testi e foto in bianco e nero, label rossa con logo Polydor nero e bianco, catalogo 2383 610, data stampata sul trail off della prima facciata "16/06/81". Il magnifico quarto album, l' indiscusso capolavoro "dark" del gruppo londinese capitanato dalla cantante Susan Dallion alias Siouxsie Sioux nera regina dell'underground anglosassone e dal bassista Steve Severin. Uscito nel giugno del 1981, e giunto al settimo posto della classifica inglese, "Ju Ju" e' capace di mettere insieme le atmosfere cupe e claustrofobiche del secondo album "Join Hands" con la brillantezza compositiva del precedente e sottovalutato "Kaleidoscope", ingiustamente criticato per gli arrangiamenti troppo ariosi, ma comunque bellissimo. L'inserimento nei Banshees del batterista Budgie (ex Slits) e del chitarrista John McGeogh (ex Magazine) da' vita ai suoi frutti piu' maturi, e se il gruppo ritorna in parte alle atmosfere cupe e maledette dei primi due albums The Scream e Join Hands, i Banshees sono inevitabilmente cambiati, e questo disco li scopre tra i capofila della ormai matura scena dark inglese, sempre piu' amati dal pubblico inglese, che sancira' il settimo posto in classifica dell' album: Spellbound ed Arabian Nights sono i due singoli che ne vennero tratti, magnifici ed indimenticabili, ma non necessariamente i piu' belli, in questo disco imperdibile ogni episodio andrebbe e deve esser citato, la suadente Night Shift, la meravigliosa Sin In My Heart, la convulsa Head Cut, la sotterranea Voodoo Dolly, la gloriosa Into The Light, la superba Halloween e la frenetica ed adrenalinica Monitor che chiude nel migliore dei modi questo gioiello, tra gli album fondamentali di tutta l'era post punk.
Euro
28,00
codice 267000
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1980  polydor / private 
punk new wave
ristampa private press, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica a quella della originaria tiratura su Polydor. Il terzo album dei Siouxsie And The Banshees, uscito dopo "Join Hands" e prima di "A Kiss in a Dreamhouse". Uscito nell' agosto del 1980, e' il primo album registrato con Budgie (ex Slits) e McGeogh (ex Magazine) in formazione; molto meno "punk" dei due dischi precedenti, per quanto forse non completamente messo a fuoco, possiede alcuni brani di enorme bellezza, tra squarci di luce e colore che rendono ancora piu' oscuro il buio intorno, come le affascinanti "Happy House" e "Christine" che raggiunsero le posizioni 17 e 24 nelle charts anglosassoni, brani cult di Siouxsie Sioux che, pubblicati su singolo, anticiparono l'uscita dell'album "Kaleidoscope" che raggiunse la posizione 5 nelle classifiche UK. Questi due episodi sono sicuramente tra i brani piu' conosciuti e famosi ad opera della regina della notte, ma altresi' anche le piu' oscure Tenant, Red Light, Paradise Place, contribuiscono superbamente ed egregiamente al compimento dell'album che nel suo incedersi non denota alcuna caduta di stile. In "Kaleidoscope" la band compie una svolta in senso musicale e stupisce i fan con un album piu' elettronico e dai suoni piu' curati e sofisticati, e' l'inizio di una metamorfosi che culminera' con "A Kiss in the Dreamhouse" del 1982, "Kaleidoscope" rimane comunque tra gli album che hanno segnato in maniera indelebile la storia delle sonorita' post-punk che, agli inizi degli anni ottanta, si caratterizzarono per le forti tinte oscure uniformandosi nella nascente darkwave music di cui, Siouxsie Sioux, e' divenuta una delle maggiori icone. I Siouxsie & The Banshees si formano nel 1976 da Siouxsie Sioux alias Susan Dallion e Steve Severin oggi suo compagno nella vita. Entrambi erono parte del famoso Bromley Contingent, truppa punk al seguito dei Sex Pistols. Nei primissimi anni di vita della formazione, ancora in stato embrionale, si unira' al gruppo SID VICIOUS alla batteria, ma ben presto le fila del gruppo si definirono ulteriormente. La prima formazione di Siouxsie And The Banshees comprendeva oltre a Siouxsie Sioux e Steven Severin, John McKay che aveva sostituito PT Fenton che a sua volta aveva sostituito Marco Pirroni e Kenny Morris che aveva sostituito Sid Vicious. Questa primissima formazione fu attiva dal 1978 al 1979 e sara' autrice di cinque singoli e due album The Scream e Join Hands. Alla formazione si unira' successivamente Budgie che sostituira' Morris. Queste sono le basi di una delle piu' importanti e storiche formazioni anglosassoni nate dall'impeto post punk che dominava la scena musicale in queli anni. Inutile precisare l'importanza artistica e storica di Siouxsie & The Banshees, una delle band fondamentali e seminali di tutto il post punk anglosassone che stava assumendo sempre piu linee oscure e gotiche presto denominate dark wave.
Euro
18,00
codice 3039302
scheda
Siouxsie & the banshees The scream (half-speed mastered)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1978  polydor / universal 
punk new wave
Ristampa del 2018, in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema "Half-Speed Mastering" presso gli Abbey Road Studios, copertina senza barcode, con adesivo brani sul retro, pressoche' identica a quella della prima tiratura, e corredata di inner sleeve. Il primo storico e magnifico album della band inglese di Londra, uscito nel novembre del '78, qualche mese dopo il meraviglioso singolo "Hong Kong Garden", che giungendo al settimo posto della classifica inglese aveva dimostrato che la band della cantante Siouxsie Sioux (una delle prime e piu' storiche figure della scena punk londinese) e del bassista Steve Severin aveva gia' raccolto un folto stuolo di seguaci grazie alle attenzioni della critica e soprattutto a leggendarie performance dal vivo e a due folgoranti Peel Sessions (la prima delle quali esattamente un anno prima dell' uscita di "The Scream"). Erano stati tra gli ultimi della prima ondata punk inglese a cedere alle lusinghe delle etichetta discografiche, e questo loro primo favoloso disco e' quello che meglio, oltre le imperdibili "Peel sessions", che ne testimonia la fase piu' irruenta e, appunto, punk, pur gia' caratterizzato da quelle atmosfere decisamente oscure che i lavori successivi svilupperanno, facendo del gruppo uno dei piu' amati ed imitati di quella che sara' la dark wave britannica. Realizzato con la stessa formazione dell' altrettanto bello "Join Hands", prima che il chitarrista John McKay ed il batterista Kenny Morris lasciassero la band improvvisamente, e prodotto da Steve Lillywhite, "The Scream" giunse fino al 12esimo posto della classifica inglese, risultato davvero straordinario considerando che nessun singolo ne venne tratto e che il disco e' quasi del tutto privo dell' impatto in qualche modo "pop" del singolo che lo aveva preceduto (ne resta traccia nella travolgente "Carcass"), caratterizzato piuttosto da una sequenza di episodi (tutti memorabili) ora graffianti ed aggressivi ("Jigsaw Feeling", l' anthemica "Mirage", "Nicotine Stain", la cover stravolta di "Helter Skelter" dei Beatles), ora cupi e malsani (la quasi strumentale e cupissima "Pure", "Overground", "Metal Postcard", la tagliente e tesissima "Suburban Relapse"), con la conclusiva "Switch" capace di mettere magicamente insieme le due "anime" del gruppo. Un' opera di enorme e inquieta bellezza, capace di stupire a distanza di quasi 30 anni dalla sua pubblicazione, imperdibile, assolutamente.
Euro
35,00
codice 2139057
scheda
Sister rain Water in tide
Lp [edizione] originale  stereo  nor  1989  voices of wonder 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' originale stampa, realizzata dalla norvegese Voices of Wonder, copertina semilucida fronte retro senza barcode, completa dei due grandi inserti apribili, uno con testi, l'altro con nome gruppo e titolo, label nera con scritte argento, logo Voices Of Wonder argentato in alto, BIEM/NCB a destra, catalogo VOW009, vinile che assume colore ambrato se posto controluce. Pubblicato nel 1989 dalla Voices Of Wonder in Norvegia, il secondo album, successivo a "Sister rain" (1988) e precedente "Wild flowers grow" (1991). Il gruppo norvegese confeziona un lavoro che fonde in modo curioso un rock melodico ed avvolgente con interessanti derive ora molto psichedeliche ed ipnotiche, ora glacialmente velvettiane e loureediane, fondendo chitarre molto distorte ed acide, organo psichedelico, un cantato che richiama in parte Lou Reed, ma senza il di lui inarrivabile carisma, ritmiche ora lente e blues, ora più dinamiche e quasi krautrock nella loro regolarità. Il gruppo sorprende con un numero di ballate melodiche ed introspettive intercalate ai pezzi più energici o distorti. Gruppo norvegese formatosi nel 1988 e presto accasatosi presso la label di Olso Voices Of Wonder, i Sister Rain erano un gruppo ispirato dalla psichedelia e dal rock underground americano di bands come i Velvet Underground, e mostravano alcune affinità con le formazioni più ruvide della scena paisley underground, ad esempio i Dream Syndicate. Pubblicarono quattro album fra il 1988 ed il 1993, prendendosi poi una pausa fra il 1995 ed il 2002; un quindi lp è poi uscito nel 2011.
Euro
18,00
codice 333755
scheda
Sky sunlight saxon (seeds) destiny's children
lp [edizione] originale  stereo  usa  1986  pvc 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Accreditato a Sky Sunlight Saxon and Firewall, l' originale stampa americana, copertina lucida senza barcode (con piccolissimo cut promozionale in basso a destra), etichetta gialla e blu, catalogo PVC6912. Pubblicato nell'agosto del 1986 dalla Pvc in Usa con titolo "Destiny's children'' e dalla New Rose in Francia con titolo "A Groovy Thing", con copertina ed ordine dei brani diversi), il ritorno del grande leader dei Seeds (il disco usci' dopo ''Masters of psychedelia'' del 1984, che pero' conteneva almeno parzialmente materiale degli anni '70). Registrati con l' aiuto di molti importanti ospiti, come Steve Wynn dei Dream Syndicate, gli ex Plimsouls Eddie Munoz e Peter Case, Roy McDonald dei Redd Kross, Lee Joseph degli Yard Trauma, Roy McDonald dei Redd Cross, Rich Coffee dei Thee Fourgiven, Shelley Ganz degli Unclaimed, il grande Mars Bonfire, che pertecipa alla composizione di tutti i brani, sette efficacissimi brani di garage rock psichedelico, certo coerenti e legati a doppio filo con il grande passato si Saxon, ma anche assolutamente vitali e per nulla nostalgici. La sua inconfondibile voce, sempre splendidamente viscerale, si esalta una volta di piu' in questo album davvero niente male, che certo non inficia ma rinfresca la leggenda dell' ormai compianto Sky Saxon.
Euro
28,00
codice 250552
scheda
Slapp happy Acnalbasac noom (original sleeve)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1982  our swimmer 
rock 60-70
Ristampa del 2020, edizione limitata in vinile verde, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura del 1980 su Recommended, completamente diversa da quella della seconda tiratura realizzata dalla stessa etichetta nel 1982; si tratta della versione incisa in Germania del loro secondo album. Un disco dalla storia complessa, che raccontiamo qui sotto. ''Slapp happy'' fu il secondo album degli Slapp Happy, originariamente pubblicato nel 1974 dalla Virgin, dopo ''Sort of'' (1972) e prima di ''Desperate straights'' (1974, realizzato congiuntamente agli Henry Cow). Il trio anglo-tedesco-americano arrivo' a questo lp dopo una gestazione complessa: inizialmente gli Slapp Happy incisero l'album nel 1973 in Germania con i Faust come gruppo di supporto (come era stato per il primo lp), ma la loro label Polydor rifiuto' di pubblicarlo; questa versione ''tedesca'' dell'album sara' poi pubblicata nel 1980 dalla Recommended con il titolo di ''Slapp happy or slapp happy – acnalbasac noom'' ed un paio di anni dopo con quello di ''Acnalbasac noom''. Intanto, gli Slapp Happy si trasferirono in Gran Bretagna e trovarono un accordo con la Virgin, quindi reincisero l'album, questa volta anche con accompagnamento orchestrale in alcuni brani, per vederlo poi pubblicato nel 1974 con il titolo di ''Slapp happy''. Il risultato e' un nuovo capolavoro dell' underground ed in particolare dell' art rock inglese, da parte di questo progetto fonte di ispirazione per moltissimi gruppi a venire, ennesimo caleidoscopico mix di sperimentazione e pop rock in un clima liquido e contemporaneo, con la splendida voce di Dagmar Krause, che in questa versione ''tedesca'' incisa insieme ai Faust ha sonorita' leggermente piu' spigolose rispetto a quelle della versione successivamente incisa per la Virgin. Seminale formazione multinazionale, gli Slapp Happy si formarono nel 1972 ad Amburgo in Germania, ad opera dell'americano Peter Blegvad, dell'inglese Anthony Moore e della cantante tedesca Dagmar Krause. Artefici di un art rock originalissimo, realizzarono due apprezzati album, ''Sort of'' (1972, inciso con i Faust) e ''Slapp happy'' (1974), in cui mostravano la propria musica naif e vagamente lunatica, ora solare e sbarazzina, ora piu' autunnale. In seguito realizzarono due lp congiuntamente al gruppo d'avanguardia inglese Henry Cow, ''Desperate straights'' (1974) e ''In praise of learning'' (1975). Blegvad e Moore lasciarono poi la band, e la Krause si uni' agli Henry Cow, mettendo praticamente fine all'esistenza degli Slapp Happy, che tuttavia si riuniranno in alcune occasioni nel corso dei decenni successivi, realizzando anche un album in studio sotto questa sigla, ''Ca va'' (1998) ed un altro a nome Dagmar Krause/Peter Blegvad/Anthony Moore, ''Camera'' (2000).
Euro
32,00
codice 2096461
scheda

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