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Seeger mike and peggy
American folk songs for children
LPBOX [edizione] ristampa stereo usa 1977 rounder
[vinile] Very good [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Very good [copertina] Excellent blues rnr coun
Ristampa USA del 1987, cofanetto (con lievissimi segni di invecchiamento sul fronte) CON barcode (assente sulla prima stampa), contenente tre vinili (lievissimamente ondulati, senza effetto sull'ascolto), inserto apribile di sei pagine con note e foto, label bianco/crema con scritte nere e logo Rounder azzurro e verde in alto, catalogo 8001/8002/8003, vinile che assume colore grigiastro se posto controluce. Originariamente pubblicato nel 1977 dalla Rounder negli USA, questo cofanetto è un monumentale lavoro di riscoperta e di divulgazione di un particolare ambito della musica folk statunitense, quello delle canzoni per l'infanzia: Mike e Peggy Seeger, fratellastri del grande musicista folk Pete, ed a loro volta importanti artisti nello stesso ambito, interpretano qui novantaquattro canzoni tratte dall'opera di trascrizione compiuta dalla loro madre, la compositrice Ruth Porter Crawford, edita su libro nel lontano 1948 con lo stesso titolo di questo album, "American folk songs for children". Accompagnandosi con una scarna strumentazione acustica che comprende armonica, banjo, dulcimer, chitarra ed altri strumenti tradizionali, Mike e Peggy cantano canzoni che spesso costeggiano la filastrocca, dai temi fantasiosi e leggeri, che pur nella loro semplicità emanano un genuino sentore folk. Questa la scaletta: "Yonder She Comes", "Down Came A Lady", "Who's That Tapping At The Window?", "Such A Getting Upstairs", "Toodala", "How Old Are You?", "Jimmy Rose He Went To Town", "What Shall We Do When We All Go Out?", "Goodbye, Julie", "Goodbye, Old Paint", "Oh, Oh, The Sunshine", "Sweet Water Rolling", "The Wind Blow East", "Rain, Come Wet Me", "It Rained A Mist", "Rain Or Shine", "One Cold And Frosty Morning", "By'm Bye", "Jim Along Josie", "There Was A Man And He Was Mad", "Riding In The Buggy, Miss Mary Jane", "Billy Barlow", "The Juniper Tree", "Old Joe Clarke", "Down By The Greenwood Sidey-O", "Roll That Brown Jug Down To Town", "As I Walked Out One Holiday", "She'll Be Coming Round The Mountain When She Comes", "Juba", "Run, Chillen, Run", "All Around The Kitchen", "I'm Going To Join The Army", "Scraping Up Sand In The Bottom Of The Sea", "Old Mister Rabbit", "Old Molly Hare", "Oh, John The Rabbit", "The Little Pig", "Bought Me A Cat", "Hop, Old Squirrel", "My Horses Ain't Hungry", "Did You Go The Barney?", "Have A Little Dog", "Frog Went A-Courtin'", "Little Bird, Little Bird", "Free Little Bird", "Poor Old Crow", "Ducks In The Milpond", "Jim Crack Corn", "Eency Weency Spider", "Dog Tick", "Who Built The Ark? Noah, Noah", "Mary Wore Her Red Dress", "Pretty Little Girl With The Red Dress On", "This Lady She Wears A Dark Green Shawl", "Walk Along, John", "Do, Do, Pity My Case", "Hanging Out The Linen Clothes", "Lula Gal", "Old Aunt Kate", "What Did You Have For Your Supper?", "Baby Dear", "Johnny, Get Your Hair Cut", "I Got A Letter This Morning", "Rose, Rose, And Up She Rises", "What'll We Do With The Baby?", "Hush, Little Baby", "Pick A Bale Of Cotton", "This Old Hammer", "The Train Is A-Coming", "The Little Black Train", "When The Train Comes Along", "John Henry", "Every Monday Morning", "Going Down To Town", "Sailing In The Boat", "Blow, Boys, Blow", "Fire Down Below", "Sally Go Round The Sunshine", "This Old Man", "Skip-a To My Lou", "When I Was A Young Maid", "The Closet Key", "Built My Lady A Fine Brick House", "Where Oh Where Is Pretty Little Susie?", "Jingle At The Windows", "Adam Had Seven Sons", "Here Sits A Monkey", "Go To Sleepy", "Monday Morning Go To School", "Hush 'N' Boy", "Turtle Dove", "Mary Had A Baby", "Jesus Was Born In Bethlea", "The Cherry Tree Carol".
Seompi
We have waited: singles and unreleased (ltd. black vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1970 return to analog
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 500 copie in vinile nero a cura della Return To Analog (altri 150 esemplari sono stati pressati dalla Lion Productions in una edizione limitata e numerata di 150 in vinile nero e arancio), copertina senza codice a barre, completa di libretto di dodici pagine con note inedite a cura del fondatore del gruppo Dave Williams, label custom, catalogo RTAI-001. Pubblicata nel 2022 dalla Return To Analog e dalla Lion Productions, questa antologia compila tutte le A-sides e B-sides dei tre rari singoli dei SEOMPI, fra cui il rarissimo primo 7" "We have waited" con la prima versione della B-side "Lay on the floor" (incisa con la formazione composta da due bassisti ed un batterista, senza chitarra!), poi re-registrata per il loro terzo singolo; la seconda facciata dell'album contiene quattro tracce inedite tratte dalle sessioni in studio del gruppo effettuate nel 1970, che documentano ulteriormente l'approccio anticonvenzionale allo hard rock ed allo acid rock di questa band. I Seompi si formarono in Texas intorno al 1970, ad opera del bassista Dave Williams (gia' in Headstones, The Meat): inizialmente un trio con un batterista e due bassisti, pubblicano un singolo nello stesso anno con questa insolita formazione, che pero' ottiene poco riscontro. L'aggiunta di un chitarrista rende il loro hard rock piu' accessibile ed i Seompi pubblicano due ulteriori singoli, uno dei quali e' ripropone i brani del primo 45 giri in versione chitarristica. Nel 1971 il gruppo si trasferisce ad Austin, dove si crea un buon seguito a livello locale, per poi sciogliersi nel 1974. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. We Have Waited 2. Lay On The Floor 3. Summers Comin' On Heavy 4. Almost In The Whole 5. Slide Slide 6. Lay On The Floor; SIDE B: 1. AWOL/Elijah 2. And I Ain't Seen Him Since (Alternate Version) 3. I See Frozen Faces 4. A Question Of Nobility (Engineer Intro Version).
Shades of culture
Mindstate (ltd. numbered, black friday record store day 2022)
LP2 [edizione] nuovo stereo can 1998 return to analog
hip-hop
hip-hop
Edizione limitata a mille copie numerate su adesivo apposto sul retro copertina, uscita IN OCCASIONE DEL BLACK FRIDAY RECORD STORE DAY DEL NOVEMBRE 2022, vinile doppio di colore nero, copertina apribile, label custom rossa con scritte bianche e gialle, catalogo RTA130. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2022 ad opera della Return To Analog, contenente due bonus tracks ("Mindstate (remix)" e "Island I'm from (part II)", poste alla fine della quarta facciata), originariamente pubblicato nel maggio del 1998 dalla Windmill in Canada e solo in cd, il primo album, precedente "A little bit about us" (2000). Inciso con la collaborazione di ospiti come Dave 1, A-Trak, DJ Choice, Desi Dilauro e Mr. Len, il debutto a 33 giri del gruppo canadese è un lavoro concettuale che propugna il potere della conoscenza e dell'unità in opposizione all'attitudine gangsta, di cui brani come "Think twice" o "Main objective" rappresentano una antitesi. Musicalmente caratterizzato da un sound minimale in cui risuonano echi jazz e lounge, è un disco ricollegato dalla critica allo hip hop "old school" ed al tempo stesso animato da uno spirito sperimentatore. I canadesi Shades Of Culture sono stati uno dei primi e più importanti gruppi hip hop di Montreal; attivi fra il 1992 ed il 2003, pubblicarono nel 1993 le loro prime cassette "Blunt" e "Keep an eye out", seguite da alcuni singoli ed ep, e quindi nel 1998 dal primo album "Mindstate" (uscito sulla loro label Windmill) e nel 2000 dal secondo ed ultimo "A little bit about us", entrambi usciti solo in Canada. Il talentuoso gruppo era formato da DJ Shade, Revolution e ?, e proponeva uno hip hop culturale ed alternativo, lontano dalle pose gangsta.
Sham 69
The game
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1980 earmark
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ristampa del 2005, coeprtina senza barcode pressoche' identica alla prima tiratura uscita in Inghilterra su Polydor, corredata di inner sleeve con foto e testi, catalogo EM3014 Uscito nel maggio del 1980, dopo "The Adventures of Hersham Boys", non entrato nelle classifiche inglesi, il quarto ed ultimo album in studio (reunion a parte) della politicizzatissima punk band inglese di Hersham, Surrey, nata nel '76 per iniziativa di Jimmy Pursey ed autrice di un "combat punk" anthemico, grezzo ed incalzante, che ebbe innumerevoli imitatori nell' ambito della seconda scena punk inglese e che influenzo' non poco tutta la scena "skinhead". "The Game" fu un fiasco commerciale, soprattutto a causa della inimicizia che la band si era procurata, scatenando (suo malgrado) disordini quasi sempre durante i concerti, fama che li emargino' dalla scena sempre di piu'; peccato perche' il disco ha molte frecce al suo arco, e non merita certo l' oblio al quale la storia lo ha condannato. Dopo l' uscita del disco la band si sciolse, con Jimmy Pursey dedito per qualche tempo a una carriera solista non priva di motivi di interesse e gli altri tre nei Wanderers con Stiv Bators.
Shinki chen (Speed, Glue & Shinki)
Shinki chen and his friends
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1971 absinthe
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Copia ancora incellophanata, ma con piccola ammaccatura nell' angolo in alto a destra, ristampa del 2021, copertina apribile pressoche' identica alla prima rarissima tiratura, catalogo ARLP525. Originariamente pubblicato dalla Polydor in Giappone, il primo album solista di Shinki Chen, leggendario chitarrista dello hard rock nipponico degli anni '70, attivo nei Foodbrain e poi nei mitici Speed, Glue & Shinki. Considerato all'epoca come una sorta di Jimi Hendrix giapponese, Shinki e' qui accompagnato da vari collaboratori fra cui il tastietista Hiro Yanagida (April Fool), il bassista George Yanagi (ex Powerhouse) e Masayoshi ''Glue'' Kabe, che suona in un brano, suo compagno anche negli Speed, Glue & Shinki. L'album ha un sound meno caotico e piu' strutturato rispetto al contemporaneo primo album del sopracitato gruppo, ''Eve'', e si caratterizza per un hard rock blues di ispirazione hendrixiana ma piu' malevolo e sulfureo nelle atmosfere, oltreche' ammantato da nebbie narcotiche e psichedeliche; il lungo brano di chiusura ''Farewell to hypocrites'' lascia ampio spazio ai potenti assoli di Shinki Chen, sostenuti dal densissimo basso di Kabe.
Sick rose
Faces
Lp [edizione] seconda stampa stereo ita 1986 electric eye
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
La seconda comunque molto rara stampa italiana, pressoche' identica alla prima tiratura ma con label verde con scritte nere e non piu' nera con scritte argento (come era nella prima tiratura), copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento) lucida senza barcode, catalogo EELP006 sulla copertina ed EELP007 sull'etichetta. Il primo favoloso album della storica garage band di Torino guidata dal cantante Luca Re, pubblicato nel dicembre del 1986, dopo alcune partecipazioni a raccolte ed il 7"ep "Get Along Girl". Uno dei capolavori della scena mondiale degli anni '80 intenta a riscoprire l' energia e la passione dei 60's, tale da aver consegnato i Sick Rose alla leggenda del garage punk del decennio, considerati all' estero quanto in Italia. Citiamo il bellissimo libro di Roberto Calabro' "80's Colours": "Racchiuso in una bella copertina che odora di anni '60, con una grafica che rimanda a Rolling Stones Now, il disco mostra le tante sfaccettature del suono della band: la voce aggressiva di Luca Re, la chitarra graffiante di Diego Mese, assieme all' uso dell' organo (sia Farfisa che Vox) suonato da Rinaldo Doro, ne rendono intrigante il sound. La formazione torinese si esprime benissimo sulla distanza dei tre minuti con brani garage-punk, "fuzzati" e grintosi, come "Searchin' For", l' eccitante "Everybody Wants To Know" e le non meno incisive "Black Or White" e "You've Got My Mind". Ma anche tutte le altre sfumature del 60's sound sono presenti nella formula del gruppo torinese: dalla psichedelia, che fa capolino dai solchi dell' affascinante "It's a mystery", alle venature folk-rock byrdsiane di "Night Comes Falling Down" ed "About You" fino all' unico brano realmente 60's presente, la bella cover di "I'm Not Trying To Hurt You" degli Outsiders, suonata con stile e verve sanguigna." La band italiana riuscira' con il successivo "Shaking Street" a mantenersi sugli stessi, notevolissimi livelli, staccandosi' pero' almeno in parte dal puro garage filologicamente legato agli anni '60, ed allargando lo spettro delle proprie influenze, con l' aggiunta di una chitarra in formazione in sostituzione dell' organo di Rinaldo Doro, uscito momentaneamente dal gruppo. La band pero' pubblichera' i dischi successivi, a partire dall' ancora ottimo "Floating" del 1992, lontana ormai dall' attenzione della critica. Il tempo dara' loro ragione, con i loro dischi oggetti di culto in Francia, in Germania ed anche negli States, dove la piu' texana delle formazioni non texane e' sempre stata amatissima, meritandosi anche pubblicazioni retrospettive.
Sick rose
Shaking street
Lp [edizione] originale stereo ita 1989 electric eye
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
l' originale, rara stampa italiana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, etichetta argento con scritte nere su di una facciata, argento e nera con grande logo Electric Eye sull'altra, catalogo EELP014, del secondo bellissimo album in studio a distanza di tre anni dal primo "Faces" della storica garage band di Torino guidata dal cantante Luca Re. Dopo aver dato vita, con i primissimi 7" ed il primo album, ad alcuni dei massimi esmpi mondiali di quella che e' stata l' eccitante scena di garage punk di ispirazione 60's degli anni '80, la band italiana riesce con questo "Shaking Street" a mantenersi sugli stessi, notevolissimi livelli, con un piccolo gioiellino di puro garage rock meno filologicamente legato agli anni '60, un puro distillato di travolgente energia capace di mettere insieme alla originaria fonte di ispirazione anche il "motor city sound" degli MC5 ed i migliori Rolling Stone, con una felicissima vena compositiva che li porta di tanto in tanto vicini a territori power pop. L' aggiunta di una chitarra in formazione in sostituzione dell' organo di Rinaldo Doro, uscito momentaneamente dal gruppo, accentua l' approccio piu' chitarristico del gruppo, ma cio' che conta e' che non vi sia qui un brano che sia meno che eccellente: molto riuscite le covers di "Raining Teardrops" del Barrington Davis Powerpact ed anche quella di "Up Is Up" dei Real Kids, splendida quella di "Shaking Street" degli MC5, memorabili gli episodi del gruppo, tra cui la potente "Little Girl Pearl", il travolgente garage punk di "She's Got" e di "A Kiss Is Not Enough", la malinconica ballata "Don't Keep Me Out". L' album segno' il raggiungimento della piena maturita' da parte della band, che pero' pubblichera' i dischi successivi, a partire dall' ancora ottimo "Floating" del 1992, lontana ormai dall' attenzione della critica. Il tempo dara' loro ragione, con i loro dischi oggetti di culto in Francia, in Germania ed anche negli States, dove la piu' texana delle formazioni non texane e' sempre stata amatissima, meritandosi anche pubblicazioni retrospettive.
Sizzerhand edward
A taste of honey (ltd. transparent honey gold vinyl)
Lp [edizione] originale stereo eu 2019 beat art department
[vinile] Excellent [copertina] Excellent hip-hop
[vinile] Excellent [copertina] Excellent hip-hop
Copia ancora incellophanata, prima stampa, pressata in edizione limitata in vinile di colore giallo "honey gold" semitrasparente, ancora corredata dal coupon per il download digitale dell'album (non sappiamo se ancora utilizzabile), copertina con barcode, label marrone scura con scritte bianche, logo Edward Sizzerhand bianco a sinistra e logo Sizzerbees bianco a destra, catalogo BAD010-1. Pubblicato nel novembre del 2019 dalla Beat Art Department, il primo album di Edward Sizzerhand (noto anche come Edward Obika), Dj, beatmaker e produttore hip hip originario di Brooklyn, New York, ma basato a Monaco di Baviera in Germania, con sulle spalle collaborazioni con vari artisti americani ed europei, e già conosciuto negli anni '90 quando militava nel gruppo rap Square One. Oltre che di musica, Edward è un grande appassionato ed esperto di apicoltura, ed i proventi delle vendite di questo "A taste of honey" saranno destinati ad attività di cura e salvataggio delle api. Proprio il frutto più conosciuto del lavoro di questi operosi insetti, il miele, è al centro di questo album concettuale, un lavoro di hip hop strumentale i cui quattordici brani sono ispirati ciascuno da un diverso tipo di miele; una musica dall'andamento cullante, distensivo, ma anche ipnotica e minimale, spinta da grooves in mid tempo o lenti, nei cui beats convivono tracce di jazz, soul e funk intrecciate insieme con un approccio volto all'essenziale e privo di infiorettature.
Smiths
strangeways, here we come
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1987 rhino records
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, ristampa del 2009, in vinile 180 grammi, pressoché identica alla prima tiratura su Rough Trade, completa di inner sleeve con testi, catalogo ROURH106. Uscito dopo ''The queen is dead'' (1986), il quarto ed ultimo album in studio della band inglese di Manchester, uscito nel settembre del 1987 e giunto al secondo posto della classifica inglese ed alla 55° posizione negli USA dove venne pubblicato dalla Sire, Dopo una serie di singoli piuttosto insulsi, Johnny Marr e Morrissey si misero d' impegno per concludere dignitosamente la loro breve ma intensa parabola artistica. Quello che piace del disco e' che non nasconde, anzi "trasuda" disfatta e senso della fine imminente: sono gli Smiths che si citano, rifanno se stessi ma quasi parodisticamente, con un sacco di arrangiamenti volutamente pacchiani (ma misuratamente), di testi pieni di amara ironia, di ammiccamenti che non annunciano lo show, ma la sua fine, oltre che di rari ma preziosi momenti di amara e dolorosa sincerita'. Davvero, per certi aspetti, uno dei dischi piu' decadenti della storia recente della nostra musica con piccoli capolavori intrisi di una malata melanconia come "Death of a disco dancer" o "Last night i dreamt...". Il gruppo si forma nella inquieta Manchester nel 1982 per volonta' del chitarrista John Marr che contatta Steven Patrick Morrissey, eclettico personaggio, amante di Oscar Wilde e del decadentismo, ma anche dei poeti e degli chansonnier francesi (da Baudelaire a Brel), con il culto di James Dean. I due formano cosi' il nucleo fondamentale degli Smiths al quale si uniranno il bassista Andy Rourke ed il batterista Mike Joyce. In una scena britannica caratterizzata dagli ultimi episodi punk, gli Smiths sono autori di una particolare alchimia capace di rileggere un tagliente pop chitarristico sotto le influenze della scena new wave, pop che trova le proprie basi nelle piu' alte scuole britanniche e che si fa' portavoce di malinconie taglienti, trasognate e provocatorie. Il 1983 e' un anno topico per l'evoluzione della music rock, emblematicamente alcuni influenti album mettono la parola fine su alcuni generi e la parola inizio su altri. E' l'anno in cui la new wave of british metal lascia il posto al trash-metal dei Metallica, la discomusic scompare definitivamente spazzata via dal fenomeno della dance elettronica e l'onorevole post-punk stanco dei sintetizzatori e con il settore dark in crisi comincia a mutarsi in quel che diverra' rock alternativo. I fautori della storica virata vengono riconosciuti simbolicamente nei R.E.M. con il loro primo album Murmur, e negli Smiths con il loro primo singolo Hand In Glove. In queste opere di esordienti e' percepibile una leggera ma decisa boccata di aria nuova, un'anomala ispirazione anni sessanta, fatta di suoni molto pop ma irregolari, basati su un ricamato e mai virtuosistico lavoro di chitarra che predomina le composizioni. Gia' gli U2 avevano fatto da apripista a questa nuova concezione rock, dove il nucleo del suono della band doveva risiedere principalmente in due elementi: nel carismatico cantante che incanta l'ascoltatore con sensibilita' e riflessioni, e nel chitarrista che fornisce l'ideale tappeto melodico con ricercati ma minimalistici riff, puliti e squillanti. Ma le accoppiate Michael Stipe/Peter Buck e Morrisey/John Marr non puntano (almeno in quei primi momenti) sull'epicita', sul ruolo di trascinatori di popolo che esplicitamente emerge proprio quell'anno dal magnifico War di Bono & soci. Gli Smiths in particolare, gia' decidendo di attribuirsi come nome del gruppo il cognome piu' diffuso e popolare d'Inghilterra, fanno capire gia' dal biglietto da visita la loro personalita' in cerca di un anonimato, di un silenzio in cui poter confessare i propri disagi non hanno intenzione di provocare rivoluzioni, ma solo di non farti sentire solo quando ti senti strano. Strano perche' non sei d'accordo col sistema imperante, infastidito da una politica che non ti rispecchia ma che anzi ti danneggia, strano perche' la societa' non vede di buon occhio chi vuol difendere ad esempio la propria omosessualita', la natura o addirittura la facolta' di ragionare con la propria testa. Morrisey e' oltretutto uno dei cantanti piu' intellettuali che il rock abbia mai visto. Puo' iniziare a spiegarti una storia d'amore citando con amore Keats o Wilde, metterti davanti agli occhi storie di crimini, dissoccupazione e abuso di minori alleggerendo poi il tutto con un'irresistibile ironia british, cinica e consolatoria allo stesso tempo. E' un giovane poeta di famiglia proletaria, alle prese con i tormenti della vita, la sua piccola vita nella Manchester maltrattata dei primi anni '80 Thatcheriani. John Marr e gli altri non sono molto diversi dal loro cantore, e ai suoi racconti d'ampio respiro, privi di ritornelli, o strutture prescise, rispondono con un rock pacato e melodioso, ma pronto a trasalire appena il testo raggiunge la sua piu' alta drammaticita'. John Marr, esclusivo autore della parte musicale, crea labirinti di note senza spigoli degni di Love o Byrds, con cui a proprio piacimento asseconda i saliscendi vocali di Morrisey: segue con una versatilita' incredibile i suoi repentini passaggi di toni, che possono andare da quelli di Ian Curtis a quelli di Jimmy Sommerville nel tempo di pochi secondi. Gli Smiths fondano cosi' un alchimia unica, figlia di nessuno, anche se non pochi vorranno reputarsi loro padri o figli adottivi. In realta' questo e' uno dei pochi autentici gruppi definibili "Cult-Band", fenomeni di nicchia della loro epoca, destinati per la propria natura sfuggente a rimanere tali, conservando il loro fascino ed immortalita' per i posteri riconoscenti e celebranti.
Snow Phoebe
It Looks Like Snow
lp [edizione] originale stereo usa 1977 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, prima stampa americana, completa di inner sleeve fotografica in carta leggera patinata sagomata in alto all'apertura con note , etichetta rossa con sei logos arancioni lungo il perimetro, catalogo PC 34387. Pubblicato in usa nel febbraio del 1977 dopo '' Second Childhood'' e prima di '' never Letting Go '', giunto al numero 29 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il quarto album. La produzione di David Rubinson rende questo lavoro uno splendido esempio di pop-jazz-funk-folk , la voce ed il talento della Snow sono qui ai massimi livelli, sia quando si tratta di reinterpretare classici quali "Shakey Ground," che Elton John, Etta James, e molti altri avevano gia' coverizzato che i Beatles di "Don't Let Me Down," , arrangiato da Sonny Burke per gli archi e da Kurt McGettrick per i fiatim, vede la partecipazione di David Bromberg, Ray Parker, , Greg Poree, Steve Burgh e David Pomeranz che co scrive "Mercy on Those", splendide anche le composizioni di Phoebe Snow, "Drink Up the Melody (Bite the Dust, Blues)" , "My Faith Is Blind". Album straordinariamente riuscito e certamente tra i piu' significativi della sua carriera, e' anche uno dei vertici dell'intera produzione Americana del genere della fine del decennio. Stimatissima cantante newyorchese, in possesso di una splendida voce contralto e capace di eccellere con il canto pop soul come con quello jazz e con lo stile scat, Phoebe Snow (1950-2011) era anche un'abile chitarrista e compositrice, emersa negli anni '70 dalla scena del Greenwich Village. Il suo primo eponimo album del 1974 contiene uno dei suoi più grandi successi, il singolo "Poetry man", giunto al quinto posto nella billboard hot 100 statunitense, ma la sua musica non aveva solo un'attrattiva commerciale, bensì anche una notevole raffinatezza ed un gentile e composto lirismo, animato dalla bellissima e versatile voce della cantante. Dopo una assidua attività nel corso degli anni '70, la Snow pubblicò solo due album nel corso degli anni '80, e dopo "Something real" del 1989 la troviamo sui palchi newyorchesi con la New York Rock and Soul Revue dell'ex Steely Dan Donald Fagen, ma la sua attività discografica resterà sporadica fra gli anni '90 e 2000.
Snow phoebe
Second childhood
Lp [edizione] originale stereo usa 1976 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
La prima stampa USA, copertina (con lievissimi segni di usura) con superficie "textured", nella prima versione con le scritte sul retro in stile corsivo con effetto "scritto a mano", completa di inner sleeve con testi e sagomatura sul lato di apertura, label rossa con sei loghi Columbia arancioni lungo il perimetro, catalogo PC33952. Pubblicato nel gennaio del 1976 dalla CBS nel Regno Unito e dalla Columbia negli USA, dove giunse al 13esimo posto nella classifica billboard 200, il secondo album solista, successivo a "Phoebe Snow" (1974) e precedente "It looks like snow" (1976). Uno squisito lavoro di fusione fra pop da ascolto, soul, spunti folk e jazz vocale vellutato e melodico, "Second childhood" fu inciso con un impressionante cast di turnisti della scena newyorchese, fra cui i bassisti Tony Levin, Richard Davis e Ron Carter, il chitarrista Hugh McCracken, il tastierista Richard Tee ed i batteristi Grady Tate e Steve Gadd. Prodotto da Phil Ramone, è un album dal suono caldo, sinuoso ed avvolgente, che ben si sposa con la classe sopraffina e la versatilità di una cantante come la Snow, autrice peraltro di quasi tutti i testi. Stimatissima cantante newyorchese, in possesso di una splendida voce contralto e capace di eccellere con il canto pop soul come con quello jazz e con lo stile scat, Phoebe Snow (1950-2011) era anche un'abile chitarrista e compositrice, emersa negli anni '70 dalla scena del Greenwich Village. Il suo primo eponimo album del 1974 contiene uno dei suoi più grandi successi, il singolo "Poetry man", giunto al quinto posto nella billboard hot 100 statunitense, ma la sua musica non aveva solo un'attrattiva commerciale, bensì anche una notevole raffinatezza ed un gentile e composto lirismo, animato dalla bellissima e versatile voce della cantante. Dopo una assidua attività nel corso degli anni '70, la Snow pubblicò solo due album nel corso degli anni '80, e dopo "Something real" del 1989 la troviamo sui palchi newyorchesi con la New York Rock and Soul Revue dell'ex Steely Dan Donald Fagen, ma la sua attività discografica resterà sporadica fra gli anni '90 e 2000.
Soia
Where magnolia grows
Lp [edizione] originale stereo eu 2019 beat art department
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
Copia ancora incellophanata, l' originale stampa, in edizione limitata, ancora corredata dal coupon per il download digitale dell'album (non sappiamo se ancora utilizzabile), copertina ruvida con barcode, label custom a colori, catalogo BAD009-1. Pubblicato nel marzo del 2019 dalla Beat Art Department, il terzo album, successivo a "H.I.O.P." (2016). SOIA ed il suo produttore Mez elaborano una sinuosa, lenta, avvolgente trama di hip hop, jazz fusion, NuSoul ed inserimenti elettronici di sintetizzatore e Roland 808, che sostiene con calore gentile e senza scossoni il cantato vellutato ed elegantemente sensuale dell'austriaca, a sua volta una sintesi fra rap (dall'andamento rilassato), soul urbano e jazz vocale. Sophia Hagen, in arte SOIA, è una cantante austriaca che propone una sinuosa ed atmosferica fusione di jazz vocale, NuSoul e hip hop, un'artista cosmopolita che ha operato nel corso della sua carriera in Europa, Sud Africa e Taiwan. Influenzata da generi diversi come la musica classica e la fusion, il jazz africano e la grande cantante Billie Holiday, SOIA è capace di esprimersi sia con improvvisazioni dal sapore jazzato che con un moderno soul, passando per un hip hop rilassato, lento ed avvolgente, evidente in particolare nelle basi strumentali. Debutta su album nel 2013 con "Mood swings", seguito nel 2016 da "H.I.O.P." e nel 2019 da "Where magnolia grows".
Son house
Legendary Son House Father of Folk Blues (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1965 music on vinyl
blues rnr coun
blues rnr coun
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Columbia; indicato spesso semplicemente come "The Legendary Son House" oppure "Father of Folk Blues", e ristampato nel 1985 come "Death Letter". Originariamente pubblicato nel 1965 dalla Columbia in Usa, questo acclamato album fu uno dei dischi che segnarono il ritorno alla grande di Son House, ''riscoperto'' nel 1964 da un gruppo di appassionati di blues fra i quali c'era anche Dick Waterman, autore delle note sul retro copertina. Il grande bluesman, qui prodotto da John Hammond, ricevette notevole liberta' in questi solchi, come mostra la durata di molti brani (''Levee camp moan'' supera i nove minuti). House pennella con la sua steel guitar argentata e con la slide nove gemme di blues rurale: ''Death letter'', ''Pearline'', ''Louise mcghee'', ''John the revelator'', ''Empire state express'', ''Preachin' blues'', ''Grinning in your face'', ''Sundown'', ''Levee camp moan''. Eddie James House (1902-1988), meglio noto come Son House, fu un leggendario bluesman di Riverton, Mississippi; figura importantissima per la storia del delta blues, influenzo' giganti come Robert Johnson e Muddy Waters. Inizia nel 1930 registrando per la Paramount (solo quattro brani sopravvissuti), poi nel 1942 il musicologo Lomax lo scova mentre ara un campo lungo il Mississippi e registra altri brani; nel 1964 lo convincono mentre fa il facchino ferroviario ad esibirsi al festival di Newport, ma fugge ancora, quindi si esibira' per pochi anni prima della morte. I suoi brani rimangono pietre miliari della musica del secolo.
Sons of alpha centauri / treasure cat
Last day of summer (black/blue)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2024 H42
indie 2000
indie 2000
doppio vinile nero e blu. Presentazione della label: "Last Day Of Summer" è la creazione e la fusione di due band pioniere del rock strumentale da entrambe le sponde dell'Atlantico. L'album è sia uno split che una collaborazione, essendo il primo del suo genere quando è stato pubblicato. I Sons Of Alpha Centauri fondono elementi psichedelici e ambientali per creare un impulso armonico ipnotico per formare il corpo di un vasto paesaggio sonoro strumentale di riff rock elettronico. I Treasure Cat si sono trasformati dalle ceneri delle leggende strumentali Karma To Burn nel 2003 per formare un'innegabile miscela di ganci rock trascinanti e riff sonori per creare un'esperienza rock sovralimentata. Nel 2007 entrambe le band hanno collaborato per scrivere e registrare una trilogia di nuove tracce insieme per formare per la prima volta in assoluto un super gruppo hard rock esclusivamente strumentale. Insieme a quattro canzoni fornite da ogni atto, il risultato è un puro viaggio mentale strumentale che non si ferma mai e si rifiuta di lasciarsi andare! Con nuove illustrazioni di Alex von Welding e per la prima volta le demo originali delle sessioni Alpha Cat e Sons Of Alpha Centauri.
Sons of champlin
Marin county sunshine, 1968-1971
Lp [edizione] originale stereo uk 1968 decal
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa, realizzata in esclusiva dall' inglese Decal, copertina semilucida con barcode, label bianca e grigia con scritte nere e logo Decal nero e bianco in alto, catalogo LIK21, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicata nel 1988 dalla Decal nel Regno Unito, questa antologia rappresenta una piacevole introduzione alla musica dei Sons Of Champlin, con undici brani, dieci dei quali tratti dai loro primi eccellenti album, ed uno, "Jesus is coming", tratto dall'omonimo singolo solo promozionale del 1968. Uno degli ultimi gruppi ad emergere dal periodo d'oro della musica di San Francisco degli anni '60, non si possono definire veramente psichedelci anche se ovviamente questo attributo e' presente nella loro musica; piuttosto i Sons of Champlin furono una band molto inusuale per la Bay Area, in quanto la loro musica possedeva fortissime influenze soul e si avvalevano di una potente sezione fiati. Viceversa, nei brani piu' lenti ed introspettivi si possono trovare assonanze con gruppi quali Quicksilver Messenger Service o Moby Grape. I loro brani, specialmente quelli piu' lunghi, possiedono arrangiamenti incredibilmente complessi di scuola jazzistica sullo stile dei primissimi Chicago o dei Blood Sweat and Tears, ma in una veste piu' solidamente chitarristica. Le composizioni si sviluppano su una base di R&B per poi avvicinarsi al progressive ed all' improvvisazione nella struttura. Il loro primo periodo, quello in cui incisero i primi tre lp su Capitol, dal 1969 al 1971, e' generalmente considerato il picco della loro vicenda artistica, ma, sempre guidati da Bill Champlin, poi anche nei Chicago e solista, anche negli anni successivi produssero dischi ben accolti dalla critica, sebbene con modesti riscontri commerciali. Questa la scaletta: "1982-A" (da "Loosen up naturally", 1969), "Black and blue rainbow" (da "Loosen up naturally", 1969), "Hello sunlight" (da "Loosen up naturally", 1969), "Everywhere" (da "Loosen up naturally", 1969), "Don't fight it, do it!" (da "Loosen up naturally", 1969), "Jesus is coming" (singolo inedito su album, 1968), "It's time" (da "The sons", 1969), "Love a woman" (da "The sons", 1969), "Terry's tune" (da "The sons", 1969), "Headway" (da "Follow your heart", 1971), "Follow your heart" (da "Follow your heart", 1971).
Souled american
Around the horn
Lp [edizione] originale stereo usa 1990 rough trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
prima rara stampa americana, copertina pressata in Canada (come in tutte le copie americane), lucida fronte retro con barcode, label "custom" azzurro-verde con disegni rosa, catalogo ROUGHUS75. Pubblicato nel febbraio del 1990 dalla Rough Trade in Gran Bretagna e negli USA, ''Around the horn'' e' il terzo ancora una volta splendido album dei Souled American, uscito dopo ''Flubber'' (1989) e prima di ''Sonny'' (1992). Il gruppo americano continua in questo lavoro la splendida strada intrapresa con il disco precedente, quella di una personalissima rivisitazioni della musica americana delle radici, in una veste ancora piu' delicata e malinconica. Fra i brani, una cover di ''Six feet of snow'' dei Little Feat ed una interpretazione del traditional ''Durante's hornpipe''. Splendida band americana di Chicago nella quale militava Scott Tuma, oggi solista, i Souled American sono un vero gruppo di culto, autore di un melanconico, lentissimo, indolente post rock ante litteram con influenze country, folk e psichedeliche. Nato nel 1988, in gruppo fu per anni incredibilmente sottovalutato ed e' oggi oggetto di riscoperta, enormemente in anticipo sui tempi. Dopo un disco d' esordio scanzonato ed estroverso, molto vicino ai primi Violent Femmes (''Fe'', 1988), i lavori successivi segnarono una profonda svolta nella musica della band, emozionante e sorprendente, e non tutti furono in grado di apprezzarla quanto avrebbe meritato. Si sciolsero dopo il sesto album ''Notes campfire'' del 1996.
Souled american
frozen
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1994 aguirre records
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita per l' etichetta tedesca Moll Tontrager, e corredata di inner sleeve. Pubblicato nel 1994, dopo "Sonny" (1992), e prima di "Notes Campfire" (1996), il quinto ultimo magnifico album (quale non lo e'?) della splendida band americana di Chicago nella quale militava Scott Tuma, poi anche solista, oltre che coinvolto in numerosi progetti e collaborazioni. Un vero gruppo di culto, autore di un melanconico, lentissimo, letargico post rock ante litteram con influenze country, folk e psichedeliche, di grande potere evocativo e caratterizzato da un lirismo personalissimo che si giova di un suono scarno ed essenziale, davvero ridotto ai minimi termini sempre piu' negli anni dopo l' estroverso ed esuberante "Fe" con cui esordirono nel 1988, quando quasi sembrava facessero il verso (molto brillantemente) ai Violent Femmes. I lavori successivi segnarono una profonda svolta nella musica della band, emozionante e sorprendente, e non tutti furono in grado di apprezzarla quanto avrebbe meritato. Si sciolsero dopo il sesto album ''Notes campfire'' del 1996. Un gruppo per anni incredibilmente sottovalutato ed oggi oggetto di riscoperta, troppo in anticipo sui tempi per raccogliere consensi maggiori rispetto a quelli ottenuti.
Souled american
notes campfire
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1996 aguirre records
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita per l' etichetta tedesca Moll Tontrager, e corredata di inner sleeve. Pubblicato nel 1996, dopo "Frozen" (1994), il sesto ed ultimo magnifico album (quale non lo e'?) della splendida band americana di Chicago nella quale militava Scott Tuma, poi anche solista, oltre che coinvolto in numerosi progetti e collaborazioni. Un vero gruppo di culto, autore di un melanconico, lentissimo, letargico post rock ante litteram con influenze country, folk e psichedeliche, di grande potere evocativo e caratterizzato da un lirismo personalissimo che si giova di un suono scarno ed essenziale, davvero ridotto ai minimi termini sempre piu' negli anni dopo l' estroverso ed esuberante "Fe" con cui esordirono nel 1988, quando quasi sembrava facessero il verso (molto brillantemente) ai Violent Femmes. I lavori successivi segnarono una profonda svolta nella musica della band, emozionante e sorprendente, e non tutti furono in grado di apprezzarla quanto avrebbe meritato. Si sciolsero dopo il sesto album ''Notes campfire'' del 1996. Un gruppo per anni incredibilmente sottovalutato ed oggi oggetto di riscoperta, troppo in anticipo sui tempi per raccogliere consensi maggiori rispetto a quelli ottenuti.
Soundgarden
Superunknown (180 g)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1994 a&m / universal
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa ufficiale rimasterizzata dai nastri analogici originali, in vinile 180 grammi per audiofili, uscita nel maggio del 2014 in occasione del 20ennale dall' uscita originaria del disco, esclusivo booklet di 12 pagine, copertina apribile con qualche leggera modifica rispetto alla grafica originaria della rara tiratura su A&M. Il quarto album per il gruppo americano di Seattle guidato da Chris Cornell. Uscito nel marzo del '94 su A&M in Gran Bretagna e negli USA, a distanza di quasi tre anni dal precedente "Badmotorfinger", fu anticipato dal singolo "Spoonman" (successivamente ne vennero tratti anche "The Day I Tried To Live" e soprattuto la celeberrima e magnifica "Black Hole Sun"), e fu il passo definitivo per la consacrazione al ruolo di superstar della grandissima band di Seattle, giungendo al primo posto della classifica americana ed al quarto di quella inglese. In "Superunknown" la vena quasi heavy dei dischi precedenti si va sovente stemperando in suggestive ballate che danno modo al cantante Chris Cornell di dare sfogo a nuove sfumature delle sue grandi capacita' interpretative, facendone piu' che mai il leader carismatico della band, tra le prime esponenti e tra le principali fonti di ispirazione per tutta la scena grunge, suonando una musica che era davvero capace di mettere insieme il miglior hard rock "ossianico" dei '70 con elementi mutuati dal punk e, persino, dal post punk inglese, sin dal primo storico singolo "Nothing to Say", del gennaio del 1987.
Soundtrack
Jesus Christ Superstar - Rock Opera (club edition)
Lp2 [edizione] originale stereo usa 1970 decca
[vinile] Very good [copertina] Very good soundtracks
[vinile] Very good [copertina] Very good soundtracks
Doppio album, l' originale stampa americana nella rara versione pressata per l' RCA Music Service, copia con qualche segno di invecchiamento su copertina e vinile, copertina apribile con effetto textured in rilievo, etichetta custom "marrone e dorata, catalogo DXA-7206 sulla copertina e DXSA sull' etichetta, dove e' anche riportato il catalogo DL79178 e DL79179 sui rispettivi dischi e l' esclusivo dell' edizione per l' Rca Record Clu, R-204204. Pubblicato nel settembre del 1970, giunto al primo posto delle classifiche americane, si tratta della rock opera nella sua prima versione, che prima venne pubblicata soltanto come album nel 1970; da questo lp venne tratto uno spettacolo teatrale a Broadway (Ottobre 1971) e poi nel West End di Londra (Settembre 1972), fino a divenire infine un celeberrimo film nel 1973, ognuna delle versioni di cui sopra ha una sua colonna sonora regolarmente stampata. Questa primigenia edizione vede le musiche ed i testi di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, le voci di Murray Head, Ian Gillan, Yvonne Elliman, Paul Raven, Victor Brox, Brian Keith, John Gustafson, Barry Dennen, Paul Davis, Annete Brox, Mike D'abo, Pat Arnold, Tony Ashton, Madeleine Bell, Tim Rice, Sue and Sunny. Il tutto e' suonato da Bruce Rowland, Andy Spenner, Henry Mcculloch, Neil Hubbard, Peter Robinson, Chris Mercier, Chris Spedding. The La versione originale, questo album, ha un sapore molto piu' a rock , molto diverso dai lavori piu' tardi di Webber, questo e' dovuto in parte alle voci di Murray Head e Ian Gillan e in parte alle musiche suonate da celeberrimi musicisti rock , gli arrangiamenti sono molto complessi e vedono l'unione di rock ed elementi classici , per questo molta della critica ritiene che questa sia la migliore e la definitiva versione del musical.
Spear of destiny
Outland
Lp [edizione] originale stereo uk 1987 10 records
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima stampa inglese, nella versione singola (alcune copie tra le prime uscirono con un bonus live album allegato) copertina (con piccola abrasione in alto a destra) con barcode, inner sleeve semirigida con testi, foto in bianco e nero e sagomatura sul lato di apertura, label bianca con loghi Ten Records grande e piccolo a destra, di colore bianco, nero ed azzurro su di una facciata e bianco, nero e rosso sull'altra, catalogo DIX59, groove message ''m.e.n. party'' sul lato A e ''haltung'' sul lato B. Pubblicato nell'aprile del 1987 dalla Ten Records in Gran Bretagna, dove giunse al 16esimo posto in classifica, e dalla Virgin negli USA, ''Outland'' e' il quarto album degli Spear Of Destiny, uscito dopo ''World service'' (1985) e prima di ''The price you pay'' (1988). Il gruppo inglese, qui con un organico rinnovato attorno a Kirk Brandon e con Marco Pirroni (ex Adam & The Ants e Models) in formazione, si allontana dagli influssi post punk degli esordi per avvicinarsi ad un piu' canonico pop rock, che mostra chitarre hard in un paio di episodi, e toni vagamente gotici in altri. Il progetto Spear Of Destiny nasce a Westminster, Londra nel 1982. Artefice del progetto e' Kirk Brandon che nel corso della propria carriera si avvarra' della collaborazione di innumerevoli nomi illustri nello scenario underground anglosassone, che con le proprie partecipazioni confermano il talento e l'importanza di questo artista spesso considerato marginale. Veramente impressionanti le collaborazioni che Kirk Brandon puo' vantare nel corso della sua carriera. primo embrione figlio del positive punk, The Pack, vede la partecipazione Jim Walker (Public Image Ltd). Dopo due singoli datati 1979 il gruppo si scioglie ma Brandon non tardera' a partorire una nuova creatura Theatre of Hate, quest'ultima figlia di sonorita' piu' post punk e dark wave. Collaboreranno al progetto nel suo incedere Jamie Stuart (Ritual, Death Cult), Billy Duffy (Slaughter and the Dogs, Southern Death Cult, Death Cult, Cult), Stan Stammers (Straps), Nigel Preston (Sex Gang Children, Cult), John Boy Lennard (Diodes). Fine 1982: il progetto Theatre Of Hate ha fine, ma all'alba del 1983 vede la luce l'ultima mutazione di Brandon, gli Spear Of Destiny, progetto che vedra' la collaborazione di Chris Bell (King Trigger, Thompson Twins, Specimen, Gene Love Jezebel), Lascelles Ames (Mighty Diamonds), Dolphin Taylor (Stiff Little Fingers, Tom Robinson Band), Neil Pyzer (Howard Devoto, The Case), Mickey Donnelly (The Case), Stevie Blanchard (Tom Robinson Band), Volker Jansson (Berlin), Marco Pirroni (Adam & The Ants, Models), Chris Bostock (Jo Boxers).
Spoerri bruno
Rare & unreleased 1971-1998 (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 we release whatever the fuck we want
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata, con note a cura di Spoerri sul retro copertina, label azzurra su di una facciata e verde sull'altra, scritte bianche su entrambe, catalogo WRWTFWW033. Pubblicata nel dicembre del 2018 dalla We Release Whatever The Fuck We Want, questa antologia compila dieci rarissime o inedite incisioni effettuate fra il 1971 ed il 1998 dalla sperimentatore musicale Bruno Spoerri, tratte dai master originali. Un affascinante scorcio sull'opera di un artista dalla grandissima inventiva, "Rare & unreleased" contiene musiche che si potrebbero superficialmente etichettare come "minori", per via della loro origine: musica commissionata per fiere commerciali, dalla Ferrovie Svizzere, dall'Unione dei formaggiai svizzeri (!), sonorizzazioni per programmi televisivi a tema ecologico, ed installazioni sonore per mostre d'arte. Eppure la creatività di Spoerri riesce a plasmare musiche visionarie ed originalissime anche in questi frangenti, passando dalla bossa elettronica di "Konzert fur SIG-Pressluftwerkzeuge" alla mistura di rumori di treni e sonorità elettroniche dello EMS Synthi-100 in "Rollin'", dalla ambient fantascientifica di "Waves of Montreux" all'impiego di versi e suoni animali in "Rhythm 'n bees" e "Birds of cochin". Questa la scaletta completa: Side A 01. Konzert für SIG-Pressluftwerkzeuge (1971, Remix February 2018) 02. Rollin’ (1973, Master February 2018) 03. Waves of Montreux (1977, Master February 2018) (PM Music) 04. Baustellenmusik (1979) 05. Swisspack (1979) (PM Music); Side B 01. Rhythm’n bees (1980) 02. Birds of Cochin (1998) 03. Coalburner’s delight (1998) 04. Printit (1998) 05. Paradise garden (1998) 06. Stony broke night (1998). Il leggendario artista tedesco Bruno Spoerri e' uno dei piu' fidati e ricordati ispiratori e collaboratori dei Can; autore di musiche ambientali per l'industria e per le fabbriche, utilizzando machinari futuribili e straordinari, nonche' alcune delle prime forme di campionamento della storia, Spoerri e' anche un celebrato autore di musiche per la TV Tedesca: la sua musica e' stata definita dalla critica come ''una rilettura in chiave krautrock delle sigle radiofoniche della BBC negli anni '60, mischiata ad una versione avant garde dei Mouse on mars''.
Springsteen bruce
only the strong survive
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2022 columbia / sony
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album vinile nero, inciso su 3 lati con quarto lato "etched" serigrafato, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina apribile con parte interna sagomata, corredata di inserto ed inner sleeves. Pubblicato nel novembre 2022, questo e' il primo di una prevista serie di albums di covers. Dalle note dell' etichetta:
“Only The Strong Survive” celebra la musica e i leggendari cataloghi di Motown, Gamble and Huff e Stax: al suo interno, l’inconfondibile voce di Bruce Springsteen e i contributi musicali di The E Street Horns, gli arrangiamenti degli archi realizzati da Rob Mathes e i cori di Soozie Tyrell, Lisa Lowell, Michelle Moore, Curtis King Jr., Dennis Collins e Fonzi Thornton. Il brano “I Forgot to Be Your Lover” e' arricchito dalla voce di Sam Moore. Primo singolo estratto dal nuovo progetto musicale è "DO I LOVE YOU (INDEED I DO)", originariamente interpretato e scritto da Frank Wilson. «Volevo fare un album in cui cantare e basta – commenta Bruce Springsteen – E quale musica migliore, per fare tutto questo, se non il repertorio americano degli anni sessanta e settanta? Ho preso ispirazione da Levi Stubbs, David Ruffin, Jimmy Ruffin, the Iceman Jerry Butler, Diana Ross, Dobie Gray, Scott Walker, tra gli altri. E ho provato a rendere giustizia a tutti loro e a tutti gli spettacolari autori di questa musica gloriosa. Il mio obiettivo è permettere al pubblico moderno di fare esperienza della bellezza e gioia di queste canzoni, così come ho fatto io fin dalla prima volta che le ho sentite. Spero che amiate ascoltarle tanto quanto ho amato io realizzarle». Realizzato al Thrill Hill Recording in New Jersey, l’album è prodotto da Ron Aniello, con Rob Lebret come ingegnere del suono e Jon Landau come produttore esecutivo.
Springsteen bruce
only the strong survive (ltd. orange vinyl)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2022 columbia / sony
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE ARANCIONE, inciso su 3 lati con quarto lato "etched" serigrafato, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina apribile con parte interna sagomata, corredata di inserto ed inner sleeves. Pubblicato nel novembre 2022, questo e' il primo di una prevista serie di albums di covers. Dalle note dell' etichetta:
“Only The Strong Survive” celebra la musica e i leggendari cataloghi di Motown, Gamble and Huff e Stax: al suo interno, l’inconfondibile voce di Bruce Springsteen e i contributi musicali di The E Street Horns, gli arrangiamenti degli archi realizzati da Rob Mathes e i cori di Soozie Tyrell, Lisa Lowell, Michelle Moore, Curtis King Jr., Dennis Collins e Fonzi Thornton. Il brano “I Forgot to Be Your Lover” e' arricchito dalla voce di Sam Moore. Primo singolo estratto dal nuovo progetto musicale è "DO I LOVE YOU (INDEED I DO)", originariamente interpretato e scritto da Frank Wilson. «Volevo fare un album in cui cantare e basta – commenta Bruce Springsteen – E quale musica migliore, per fare tutto questo, se non il repertorio americano degli anni sessanta e settanta? Ho preso ispirazione da Levi Stubbs, David Ruffin, Jimmy Ruffin, the Iceman Jerry Butler, Diana Ross, Dobie Gray, Scott Walker, tra gli altri. E ho provato a rendere giustizia a tutti loro e a tutti gli spettacolari autori di questa musica gloriosa. Il mio obiettivo è permettere al pubblico moderno di fare esperienza della bellezza e gioia di queste canzoni, così come ho fatto io fin dalla prima volta che le ho sentite. Spero che amiate ascoltarle tanto quanto ho amato io realizzarle». Realizzato al Thrill Hill Recording in New Jersey, l’album è prodotto da Ron Aniello, con Rob Lebret come ingegnere del suono e Jon Landau come produttore esecutivo.
Squeeze
Cosi fan tutti frutti
Lp [edizione] originale stereo ger 1985 A&M
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa europea, pressata in Germania, copertina lucida con barcode, inner sleeve con testi ed artwork, label bianca con logos colorati lungo la fascia centrale, catalogo 395085-1. Pubblicato nell'agosto del 1985 dalla A&M in Gran Bretagna, dove giunse al 31esimo posto in classifica, e negli USA, dove arrivo' alla 57esima posizione, questo e' il sesto album degli Squeeze, uscito dopo ''Sweets from a stranger'' (1982) e prima di ''Babylon and on'' (1987). L'album che segno' il ritorno del gruppo inglese dopo il temporaneo scioglimento di tre anni prima (durante il quale i leader Difford e Tilbrook realizzarono un album eponimo, nel 1984), ''Cosi fan tutti frutti'' mostra un sound classicamente anni '80, fra pop e new wave levigata e melodica, e vede la presenza del talentoso tastierista Jools Holland, membro originario della formazione. Formatisi nel 1974 a Londra su impulso dei cantanti e chitarristi Chris Difford e Glenn Tilbrook, gli Squeeze sono una longeva band che all'epoca del post punk elaboro' una musica fra il guitar pop e la new wave piu' accessibile, sotto l'influenza del classico pop britannico di gruppi come Kinks e Beatles. Il gruppo, sebbene ottenesse riconoscimenti in patria, non sfondo' mai presso il grande pubblico, tranne che per alcuni singoli come ''Cool for cats'' (1979, al secondo posto in classifica) e ''Labelled with love'' (1981, alla quarta posizione); la massiccia e logorante attivita' dal vivo ebbe probabilmente peso nel temporaneo scioglimento del 1982, a cui fecero seguito alcuni dischi ad opera di Difford e Tilbrook insieme a Keith Wilkinson, e quindi la reunion del 1985, che apri' un secondo e lungo capitolo nella storia degli Squeeze, da allora artefici di una nutrita discografia.
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