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Camel music inspired by the snow goose
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1975  decca / universal 
rock 60-70
ristampa del 2023, in vinile pesante e rimasterizzata dalle fonti analogiche originali, copertina pressoche' identica alla prima tiratura uscita su Deram in Inghilterra e su Passport in America, completa di inserto fotografico in bianco e nero. Il terzo album, uscito nel maggio 1975 dopo ''Mirage'' e prima di ''Moonmadness'', giunto al numero 22 delle classifiche Uk e non entrato in quelle Usa. Primo album del ''periodo classico'', il disco e' un concept, strumentale, basato su una storia carica di misticismo ed incredibilmente complessa, ed e' suonato come se fosse una colonna sonora, con meno improvvisazione del solito, ma con la tendenza piuttosto a creare scenari fentastici, paesaggi sonori. A differenza degli ultimi dischi del gruppo, non c'e' traccia dello sperimentalismo che li rendera' in futuro invisi a molti. I Camel, una delle più rinomate formazioni del rock progressivo britannico, si formarono nel 1971 a Guildford nel Surrey, e rimasero in attività fino al 1984, per poi riformarsi nel 1991 e pubblicare nuovi lavori nel corso degli anni '90 e dei primi anni 2000. Con il talentuoso tastierista Peter Bardens in formazione pubblicarono fra il 1974 ed il 1977 i loro album generalmente più considerati, "Mirage" (1974), "Snow goose" (1975), "Moonmadness" (1976) e "Rain dances" (1977), quest'ultimo con l'aggiunta di illustri strumentisti quali l'ex Caravan Richard Sinclair (basso) e l'ex King Crimson Mel Collins (sassofoni, flauto). Il gruppo esprimeva un rock progressivo più morbido e meno esuberante rispetto ad altre rinomate formazioni prog dell'epoca come King Crimson e Genesis, e non raggiunsero la fama di gruppi come gli Yes, ma si costruirono un seguito fedele, grazie alla creatività del team compositivo composto da Andrew Latimer e dal sopracitato Bardens.
Euro
29,00
codice 3038849
scheda
Camel Single factor
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  ger  1982  decca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Seconda stampa europea, pressata in Germania poco dopo la prima tiratura, copertina (con alcune piccole abrasioni sul fronte in alto a destra) lucida senza barcode, nella seconda versione con il catalogo sul retro indicato in un rettangolo nero, completa di inner sleeve con testi e foto, label custom, catalogo 6.25 137, con suffisso AO sul retrocopertina. Pubblicato nell'aprile del 1982 dalla Decca / Gama nel Regno Unito, dove giunse al 57esimo posto in classifica, e dalla Passport negli USA, dove non entrò in classifica, il nono album in studio, successivo a "Nude" (1981) e precedente "Stationary Traveller" (1984). Ormai solo uno dei membri originali dei Camel rimaneva in formazione, Andy Latimer, e questo "The single factor" è uno sforzo creativo quasi solista, seppure con alcuni rilevanti contributi a livello compositivo da parte di Susan Hoover; inciso con un cast di validi ed affermati musicisti, fra cui l'ex chitarrista dei Genesis, che qui suona anche quelle acustiche oltre alle tastiere ed ai sintetizzatori, il batterista Dave Mattacks (già con i Fairport Convention, fra gli altri), gli importanti collaboratori dello Alan Parsons Project Dave Paton e Chris Rainbow, che con la sua voce dà un tocco parsonsiano a più di un brano, ed il ritornante Peter Bardens, alle tastiere nello strumentale "Sasquatch". "The single factor" è un lavoro in cui i caratteri pop si fanno predominanti rispetto al progressive, che emerge per lo più in un paio di pezzi strumentali. I Camel, una delle più rinomate formazioni del rock progressivo britannico, si formarono nel 1971 a Guildford nel Surrey, e rimasero in attività fino al 1984, per poi riformarsi nel 1991 e pubblicare nuovi lavori nel corso degli anni '90 e dei primi anni 2000. Con il talentuoso tastierista Peter Bardens in formazione pubblicarono fra il 1974 ed il 1977 i loro album generalmente più considerati, "Mirage" (1974), "Snow goose" (1975), "Moonmadness" (1976) e "Rain dances" (1977), quest'ultimo con l'aggiunta di illustri strumentisti quali l'ex Caravan Richard Sinclair (basso) e l'ex King Crimson Mel Collins (sassofoni, flauto). Il gruppo esprimeva un rock progressivo più morbido e meno esuberante rispetto ad altre rinomate formazioni prog dell'epoca come King Crimson e Genesis, e non raggiunsero la fama di gruppi come gli Yes, ma si costruirono un seguito fedele, grazie alla creatività del team compositivo composto da Andrew Latimer e dal sopracitato Bardens.
Euro
14,00
codice 266312
scheda
Can delay 1968 (ltd. pink vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  spoon / mute 
rock 60-70
ristampa del 2021, rimasterizzata, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE ROSA, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di coupon con codice per il download digitale. Pubblicato originariamente nel 1981 su Spoon, l' etichetta del gruppo, il disco contiene, per la prima volta riesumate, le leggendarie registrazioni antecedenti al primo album, risalenti al 1968 e 1969 ed effettuate allo Schloss Norvenich, con la formazione che vedeva Holger Czukay, Michael Caroli, Jaki Liebezeit, Irmin Schmidt, Malcolm Mooney. Sette brani nello stile del primo album "Monster movie" con un feeling ancora piu' grezzo e senza compromessi. Ecco la lista del materiale contenuto: "Butterfly", "Pnoom", "Nineteen century man", "Thief", "Man named Joe", "Uphill", "Little star of Bethlehem". Gruppo tedesco di enorme importanza per quello che e' passato alla storia come ''krautrock'' ma anche per generazioni successive di musicisti, dalla new wave al post rock, i Can si formarono a Colonia nel 1968. Influenzati dalla musica d'avanguardia di Stockhausen come dal pop dei Beatles e dei Velvet Underground, erano maestri della elaborazione sonora in studio ma anche assai efficaci dal vivo; la loro musica, che combinava ritmi complessi quanto circolari ed apparentemente ripetitivi (ma anche quasi impercettibilmente ricchi di sfumature), prodotti dal batterista Jaki Liebezeit (che veniva dal jazz!) e dal bassista Holger Czukay (autore come solista dell'eccezionale ''Canaxis'', 1969), melodie ora molto delicate e pop, ora dissonanti e schizofreniche, funk, jazz, psichedelia, minimalismo, pop, sperimentazione, suggestioni orientaleggianti, era estremamente originale e sarebbe poi risultata seminale per le generazioni successive. Inizialmente fronteggiati dal cantante e poeta afroamericano Malcolm Mooney (con loro nel primo album ''Monster movie'', 1969, ed in parte del secondo ''Soundtracks'', 1970), trovarono poi nel giapponese Kenji ''Damo'' Suzuki una voce piu' duratura, per quanto tanto fuori dalle righe ed aliena quanto quella di Mooney, e realizzarono dischi fondamentali come ''Tago mago'' (1972) e ''Future days'' (1973).
Euro
30,00
codice 3038784
scheda
Can ege bamyasi (eu)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  spoon / private 
rock 60-70
RIstampa private press, in vinile pesante, copertina lucida pressoche' identica alla prima rara tiratura, sebbene con barcode. Pubblicato in Germania dopo "Tago mago" e prima di "Future days", nell' agosto del 1972, mantiene la potente ritmica dei lavori precedenti, ma e' ancora piu' bizzarro, con percussioni tribali e la voce di Damo Suzuki che passa dai sussurri alle grida, e' un album di passaggio tra il primo periodo, piu' oscuro e sperimentale, e quello atmosferico che comincera' con "Future days". contiene il leggendario brano "Spoon". Il seguito di "Tago Mago" e' piu' corto nella durata ma altrettanto intenso; Liebezeit,diviene ancora piu' minimalista e funky, e fornisce una meravigliosa base agli azzoli di Karoli , vedi "Pinch" , "Spoon." l'ultimo brano, e' stato uno dei piu' influenti del decennio ed ha condizionato pesantemente la musica di gruppi quali Ultravox , vedi "Hiroshima Mon Amour" e dei migliori episodi di Gary Numan, l'accoppiata Liebezeit - Czukay possiede una potentissima groove su "One More Night," anch'essa fonte di influenza per esempio per gli Stereolab , la lunga "Soup," vede un altra delle leggendarie escursioni del gruppo nella parte oscura con Schmidt e Liebezeit che si caricano parte iniziale e Suzuki e gli altri che aggiungono mano a mao i loro immani talenti . Suonato benissimo, vedi Suzuki su "Pinch"; la tastiera di "Vitamin C"; e la chitarra di "I'm So Green." con la particolarmente raffinata e gentile "Sing Swan Song" che vede ancora Schmidt e Czukay a supportare la magnetica voce di Suzuki. Gruppo tedesco di enorme importanza per quello che e' passato alla storia come ''krautrock'' ma anche per generazioni successive di musicisti, dalla new wave al post rock, i Can si formarono a Colonia nel 1968. Influenzati dalla musica d'avanguardia di Stockhausen come dal pop dei Beatles e dei Velvet Underground, erano maestri della elaborazione sonora in studio ma anche assai efficaci dal vivo; la loro musica, che combinava ritmi complessi quanto circolari ed apparentemente ripetitivi (ma anche quasi impercettibilmente ricchi di sfumature), prodotti dal batterista Jaki Liebezeit (che veniva dal jazz!) e dal bassista Holger Czukay (autore come solista dell'eccezionale ''Canaxis'', 1969), melodie ora molto delicate e pop, ora dissonanti e schizofreniche, funk, jazz, psichedelia, minimalismo, pop, sperimentazione, suggestioni orientaleggianti, era estremamente originale e sarebbe poi risultata seminale per le generazioni successive. Inizialmente fronteggiati dal cantante e poeta afroamericano Malcolm Mooney (con loro nel primo album ''Monster movie'', 1969, ed in parte del secondo ''Soundtracks'', 1970), trovarono poi nel giapponese Kenji ''Damo'' Suzuki una voce piu' duratura, per quanto tanto fuori dalle righe ed aliena quanto quella di Mooney, e realizzarono dischi fondamentali come ''Tago mago'' (1972) e ''Future days'' (1973).
Euro
18,00
codice 3039331
scheda
Can Live in keele 1977 (etched 4th side)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  future days / spoon / mute 
rock 60-70
Vinile doppio, inciso su tre facciate e con la quarta scolpita ("etched"), completo di inserto di quattro pagine con foto e note a cura di Jennifer Lucy Allan, label custom in bianco e nero con particolari dello artwork di copertina (l'etichetta è assente sul lato scolpito), catalogo FDSPOON69. Pubblicato nel novembre del 2024 dalla Future Days Music / Spoon / Mute, questo album è parte della serie Can Live, che documenta in forma ufficiale l'attività concertistica del seminale gruppo tedesco. Questa volta la serie ci trasporta all'Università di Keele, Inghilterra, il 2 marzo del 1977, quindi due giorni prima del concerto già pubblicato nello stesso 2024 come "Live in Aston", nello stesso mese di pubblicazione dell'ottavo album dei Can "Saw delight": questo volume è il secondo della serie "Can live" dove compare il bassista Rosko Gee (già con i Traffic), che si era recentemente unito al gruppo tedesco, permettendo all'originario bassista Holger Czukay di impegnarsi con differente strumentazione; completano la formazione gli immancabili Irmin Schmidt (tastiere, synth), Michael Karoli (chitarra) e Jaki Liebezeit (batteria). L'album contiene cinque tracce per lo più strumentali, nelle quali la musica dei Can si fa più lineare rispetto alle loro fasi maggiormente sperimentali, ma mantiene gli accenti psichedelici, il groove elastico ed ipnotico e le melodie spaziali di tastiere e sintetizzatore, generando in alcuni passaggi delle trame che sembrano presagire il "punk funk" prossimo venturo, ma con caratteri più spaziali e diltatati nello sviluppo, ben lontani dalla tipica forma canzone. Questa la scaletta: "Keele 77 Eins", "Keele 77 Zwei", "Keele 77 Drei", "Keele 77 Vier", "Keele 77 Fünf". Gruppo tedesco di enorme importanza per quello che è passato alla storia come ''krautrock'' ma anche per generazioni successive di musicisti, dalla new wave al post rock, i Can si formarono a Colonia nel 1968. Influenzati dalla musica d'avanguardia di Stockhausen e dal funk come dal pop dei Beatles e dal rock rivoluzionario dei primi Velvet Underground, erano maestri della elaborazione sonora in studio ma anche assai efficaci dal vivo; la loro musica, che combinava ritmi complessi quanto circolari ed apparentemente ripetitivi (ma anche quasi impercettibilmente ricchi di sfumature), prodotti dal batterista Jaki Liebezeit (che veniva dal jazz!) e dal bassista Holger Czukay (autore come solista dell'eccezionale ''Canaxis'', 1969), melodie ora molto delicate e pop, ora dissonanti e schizofreniche, funk, jazz, psichedelia, minimalismo, pop, sperimentazione, suggestioni orientaleggianti, era estremamente originale e sarebbe poi risultata seminale per le generazioni successive. Inizialmente fronteggiati dal cantante e poeta afroamericano Malcolm Mooney (con loro nel primo album ''Monster movie'', 1969, ed in parte del secondo ''Soundtracks'', 1970), trovarono poi nel giapponese Kenji ''Damo'' Suzuki una voce più duratura, seppure tanto fuori dalle righe ed aliena quanto quella di Mooney, e realizzarono dischi fondamentali come ''Tago mago'' (1971) e ''Future days'' (1973).
Euro
35,00
codice 2137894
scheda
Caparezza Orbit orbit (planet nostos version)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  bmg 
indie 2000
edizione limitata in doppio vinile blu trasparente, copertina apribile, adesivo su cellophane. Note a cura della label: nuovo progetto discografico ed editoriale che unisce ed esalta le sue due anime, quella di musicista e quella di grande appassionato e sceneggiatore di fumetti. Infatti è un “disco-fumetto”: l’album è accompagnato da un fumetto scritto dallo stesso Caparezza in collaborazione con Sergio Bonelli Editore (non compreso in questa edizione). "Sono un appassionato lettore di fumetti, e creandone uno ho realizzato un sogno che avevo nel cassetto fin da bambino. Non potevo immaginare, però, che l'entusiasmo per questo nuovo percorso mi avrebbe motivato a concepire un intero nuovo album in studio, il nono" (Caparezza). Originario di Molfetta, Michele Salvemini e' uno dei piu' popolari cantautori e rapper italiani del nuovo secolo, capace di esprimere pungenti osservazioni sul costume italiano con un linguaggio ironico ed accessibile; inizialmente attivo come Mikimix, pubblica due album con quello pseudonimo nella seconda meta' degli anni '90, quindi ''si trasforma'' in Caparezza nel 1998.
Euro
42,00
codice 2139120
scheda
Caparezza Verita' supposte
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2003  emi 
indie 2000
ristampa in doppio vinile, copertina apribile. Il secondo album di Michele Salvemini ad uscire sotto la sigla Caparezza, originariamente pubblicato solo in cd nel giungo del 2003 dalla Extra Labels in Italia, dove giunse al quinto posto in classifica. Successivo a ''?!'' (2000) e precedente ''Habemus capa'' (2006), ''Verita' supposte'' fu il primo grande successo di pubblico per Caparezza, da cui furono tratti ben sei singoli, fra i quali ''Il secondo secondo me'' e ''Fuori dal tunnel'', grazie ad un efficacissimo intreccio fra pop ed hip hop che dosa sapientemente ironia, ritornelli sbarazzini e salaci osservazioni sulla societa' italiana contemporanea, espresse con un linguaggio quotidiano e stradaiolo che le rende accessibili alla comprensione di tutti. Originario di Molfetta, Michele Salvemini e' uno dei piu' popolari cantautori e rapper italiani del nuovo secolo, capace di esprimere pungenti osservazioni sul costume italiano con un linguaggio ironico ed accessibile; inizialmente attivo come Mikimix, pubblica due album con quello pseudonimo nella seconda meta' degli anni '90, quindi ''si trasforma'' in Caparezza nel 1998.
Euro
42,00
codice 2139121
scheda
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1991  atlantic 
cantautori
Ristampa in vinile 180 grammi, masterizzata dai master tapes originali, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Cgd, completa di inner sleeve. Pubblicato in Italia nel settembre del 1991 dopo ''All' una e trentacinque circa'' e prima di ''Camera a sud' '', il secondo album. Registrato al Condulmer studio con Ares tavolazzi, Massimo pitzianti, Fulvio puccinelli, Antonio de lorenzi, Mauro belluzzi, Massimo barbierato, Roberto Caviglione, Giancarlo Morelli, Luciano Girardenco, Maurizio Magnini, Mark Harris, Antonio Marangolo, Flaco Biondini. Contiene i seguenti brani: Modi'￾ , La regina del Florida, Notte Newyorkese , 25 aprile , Solo per me, Ultimo amore, ... E allora mambo!, Pasionaria, Cadillac, Notte di provincia. Musicista, cantautore e scrittore, nato in Germania nel 1965 da genitori originari dell'irpinia, Vinicio Capossela è considerato uno degli esponenti più interessanti della nuova musica d'autore italiana, con una musica che si fonda su radici folk, ma che spazia fino al jazz, arricchita dalla sua personalissima sensibilità ed ispirata da riferimenti letterari novecenteschi. Debutta su album nel 1990 con ''All'una e trentacinque circa''.
Euro
29,00
codice 2137869
scheda
Capra vaccina lino (aktuala) Metafisiche del suono (ltd. white)
Lp [edizione] originale  stereo  ita  2017  dark companion 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
La prima rara stampa del 2017, edizione in vinile bianco, limitata in 500 copie numerate a mano sul retro, copertina apribile in quattro parti, ripiegata attorno al disco, etichetta custom, catalogo DCLP002. Pubblicato dalla Dark Companion nel novembre del 2017, il quarto album solista di Lino Capra Vaccina, successivo al terzo ''Arcaico armonico'' (2015) e prima delle collaborazioni con Keith & Julie Tippets e Paolo Tofani per l' album "A Mid Autumn's Night Dream" e con gli Untitled Noise per l' album "Perpetual possibility" (entrambi usciti nel 2019). Questo nuovo lavoro del grande e poco conosciuto musicista italiano (vibrafono, timpani, wind chimes, campane, tabla, percussioni, pianoforte, archi, gong, metallofono) e' stato inciso con la collaborazione di Michael Tanner, aka Plinth (salterio, dulcimer, chitarra elettrica, autoharp), Alison Cotton (viola) e Camillo Mozzoni (oboe, oboe d'amore, corno inglese). Un altro splendido lavoro, in cui l'artista gioca mirabilmente con suono e silenzio, facendo efficace uso degli spazi per creare un'atmosfera contemplativa ed elevata; il percorso artistico di Capra Vaccina continua a riservare belle sorprese. Lino Capra Vaccina si affaccia al panorama musicale italiano negli anni '70 fondando, insieme ad altri originali artisti come Walter Maioli, uno dei piu' interessanti gruppi presenti sulla scena, gli Aktuala. Dopo aver studiato percussioni, pianoforte, composizione, storia della musica e canto corale presso la Civica Scuola di Musica di Milano, inizia successivamente una lunga e intensa collaborazione con Franco Battiato in qualita' di percussionista e coautore. Nel 1975, insieme a Battiato, Juri Camisasca e altri fonda il gruppo "Telaio Magnetico" e partecipa a una serie di concerti nell'Italia centro-meridionale, rimasti nella storia dell'avanguardia del periodo. Contemporaneamente a queste esperienze, ricerca e sviluppa un proprio linguaggio sonoro; come compositore realizza nel 1978 il suo primo disco "Antico adagio", considerato dalla critica come uno dei vertici assoluti della musica sperimentale italiana, con un tono sognante ed algido al tempo stesso memore della tradizione del Battiato dei primi anni '70, degli Aktuala e di Juri Camisasca. Il disco, mai distribuito e pressato in poche centinaia di copie vendute tramite i concerti, verra' proposto in numerosi concerti e trasmissioni radiotelevisive, quindi verra' infine ristampato nel febbraio 1995 su CD dall'etichetta Musicando. Dopo questo progetto, Capra Vaccina collabora a incisioni discografiche di diversi artisti: Juri Camisasca, Alice, Giorgio Gaber ecc. Come percussionista suona dal 1979 al 1985 nell'Orchestra del Teatro alla Scala sotto la direzione di maestri come Abbado, Pretre, Osawa ecc. approfondendo la propria esperienza nell'ambito della musica classica e contemporanea. Nel 1992 registra un nuovo disco "L'attesa", pubblicato per l'etichetta Lynx di Firenze. Ha realizzato commenti sonori per spot pubblicitari televisivi e cinematografici e per Pubblicita' Progresso.
Euro
35,00
codice 266267
scheda
Captain beefheart spotlight kid (ltd. clear deluxe 2lp, rsd 2024)
lp2 [edizione] ristampa  stereo  eu  1972  reprise 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Doppio album, copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, ma con ampia piegatura nell' angolo in alto a destra sul fronte, EDIZIONE LIMITATA, IN VINILE TRASPARENTE, REALIZZATA IN 4000 COPIE IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2024; ristampa rimasterizzata dai master tapes analogici originali, con copertina senza barcode, per l' occasione apribile, pressoche' identica sul fronte e sul retro a quella originaria (che pero' non era apribile, etichetta Reprise marrone, catalogo RCV1 726084 / 603497827657. L' album aggiunto per l' occasione comprende nove outtakes, rare o del tutto inedite, dalle sessions dell' album, che qui elenchiamo: "The Witch Doctor Life" (Instrumental), "Semi-Multicolored Caucasian" (Instrumental), "Your Love Brought Me To Life" (Instrumental), "Two Rips In A Haystack / Kiss Me My Love", "Harry Irene", "Best Batch Yet (Track) [Version 1], "I Can't Do This Unless I Can Do This / Seam Crooked Sam", "I'm Gonna Booglarize You Baby" (Full-Length Version) e "Pompadour Swamp" (Full-Length Version)." SPOTLIGHT KID": Pubblicato in Usa dalla Reprise nel febbraio del 1972 dopo ''Lick my decals off, baby'' e prima di "Clear spot", non entrato nelle classifiche americane e giunto al numero 44 di quelle inglesi. Il quinto album, il primo dopo l'allontanamento da Zappa per incomprensioni personali, registrato con il chitarrista Elliot Ingber, gia' nei Mothers di "Freak Out", nei Fraternity of Man, ospite dei Little Feat nel loro primo album (e poi in "Waiting for Columbus") e nei Juicy Groove. Il ritorno alla produzione piu' caustica dopo il periodo avantgarde puro di Trout Mask/Decals, album al solito atipico e bizzarro, che trova in brani quali "I'm Gonna Booglarize You Baby" una furia rilassata e ironica. La batteria e' uno strumento centrale in questo lp, "When It Blows Its Stacks", "Alice in Blunderland", ne sono esempi, contiene inoltre la meravigliosa "Grow Fins", dal testo surreale, "There Ain't No Santa Claus on the Evenin' Stage", che chiarisce gia' dal titolo il suo intento paradossale. La copertina ed il titolo stessi danno una idea piu' che chiara sull' ennesimo colpo di teatro del capitano. Un classico della sua discografia.
Euro
25,00
codice 266355
scheda
Carella enzo Barbara e altri carella
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1979  sony 
musica italiana
Ristampa, copertina pressoché identica alla rara e ricercata prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1979 dalla It in Italia, il secondo album, successivo a "Vocazione" (1977) e precedente "Sfinge" (1981). Prodotto da Alfonso Bettini e Marco Luberti, collaboratori in questa veste anche del più famoso Riccardo Cocciante, l'album contiene il suo brano probabilmente più famoso, quella "Barbara" portata con ottimi risultati a Sanremo. La musica è un pop rock venato di fusion leggera, dai toni dolceamari e dai temi per lo più disimpegnati e sentimentali, espressi con una dose di giocosità e con un sound frizzante. Cantante romano, Enzo Carella (1952-2017) fu attivo musicalmente soprattutto nella seconda metà degli anni '70 e nei primi '80, prima di una lunga pausa, interrotta finalmente nel 1992. Fu scoperto da Alfonso Bettini, insieme a Marco Luberti produttore anche di Riccardo Cocciante, e pubblicò nel 1976 il suo primo singolo, "Fosse vero", il cui testo fu scritto da Pasquale Panella; la collaborazione di quest'ultimo sarà importantissima anche negli anni seguenti, quando scriverà tutti i testi dei suoi primi tre album, "Vocazione" (1977), "Barbara e altri carella" (1979) e "Sfinge" (1981). Carella ebbe il suo momento di maggior fama nel 1979, quando si piazzò al secondo posto al festival di Sanremo con la canzone "Barbara". Il suo quarto album "Carella de carellis" esce nel 1992, seguito nel 1995 da "Se non cantassi non sarei nessuno: l'odissea di Panella e Carella", lavoro concettuale ispirato dall'Odissea omerica. Nel 2007 uscirà il suo ultimo lp "Ahoh ye nànà".
Euro
29,00
codice 2139010
scheda
Carpenter john, cody carpenter, daniel davies Halloween ost (expanded ed. ltd. bone white with orange splatter)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  usa  2018  sacred bones 
soundtracks
Doppio album, ristampa del 2025, edizione limitata in vinile bianco ed arancione con effetto splatter, espansa a doppio album, e corredata di poster apribile a colori, con copertina esclusiva apribile e senza codice a barre, con titolo in lettere lucide sul fronte, contenente ben 45 tracce, invece delle 21 della prima versione del disco, realizzata dalla stessa Sacred Bones nell'ottobre del 2018. La colonna sonora dell'undicesimo film della saga filmica horror iniziata nel 1978 con il film ''Halloween'' diretto da John Carpenter, che fu autore anche delle musiche, come spesso accade nelle sue pellicole. Questo film del 2018, diretto invece da David Gordon Green, porta lo stesso titolo del primo capitolo della saga, e Carpenter e' ben presente ma come compositore delle musiche, che ha realizzato insieme a Daniel Davies ed al figlio Cody Carpenter. I tre rendono omaggio alle efficacissime sonorita' elettroniche minimali che caratterizzano la colonna sonora del film del 1978, senza cadere nella mera ripetizione, ma citando alcune delle sue piu' memorabili melodie e mantenendone lo spirito. Sonorita' principalmente elettroniche e di tastiere, caratterizzate da ripetizioni e bordoni che con la loro sottile insistenza alimentano fortemente l'atmosfera di pericolo, cupezza e tensione del film.
Euro
47,00
codice 3039081
scheda
Case neko Neon grey midnight green
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  anti 
indie 90
copertina apribile, adesivo su cellophane. Ottavo album solista della cantautrice americana, il primo interamente autoprodotto, arriva dopo una pausa di sette anni dal precedente Hell-On (2018). Sebbene mantenga le sue radici country noir e art-rock, l'album introduce l'uso estensivo della PlainsSong Chamber Orchestra, che aggiunge un ricco strato di arrangiamenti orchestrali. Neko Case e' una cantautrice statunitense, conosciuta oltre che per la sua carriera solista, per esser parte del gruppo indie rock canadese dei New Pornographers; la sua musica e' country alternativo scarno, dettato da una voce profonda, con elementi tradizionali come bluegrass e honky tonky
Euro
29,00
codice 2138543
scheda
Case peter (nerves, plimsouls) The man with the blue postmodern fragmented neo-traditionalist guitar
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1989  geffen 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good punk new wave
Prima stampa europea, pressata in Germania, copertina (con due abrasioni sul retro) lucida fronte retro con barcode, completa di inner sleeve in carta lucida marrone, label nera con scritte argento e logo Geffen in grigio in alto, catalogo 924238-1. Pubblicato nel 1989 dalla Geffen, questo e' il secondo album solista di Peter Case, uscito dopo l'eponimo esordio del 1986 e prima di ''Six pack of love'' (1992). L'apprezzato secondo lp del cantautore americano lo vede cimentarsi insieme a numerosi ospiti illustri, fra cui David Lindley (ex Kaleidoscope USA), Ry Cooder, T. Bone Burnett e membri dei Los Lobos e della band di Tom Petty, dando luogo ad un lavoro fra canzone d'autore semi acustica, forte ispirazione dylaniana, blues e rock anni '80, ispirato e convincente, e con una manciata di brani assolutamente splendidi, come l' iniziale scarna e struggente "Charlie James", assolutamente memorabile ed in grado da sola di rendere consigliabile l' album, e la conclusiva agrodolce "Hidden Love". L'album ebbe come il precedente un modesto successo di pubblico ma fu assai apprezzato dalla critica, mentre Bruce Springsteen dichiaro' in un intervista a Rolling Stone che Case era il cantautore che ascoltava di piu' in quel periodo. L'americano Peter Case, dopo le esperienze con Plimsouls e Nerves fra la seconda meta' degli anni '70 e la prima parte degli anni '80, dette avvio ad una apprezzata carriera solista, sebbene il seguito di pubblico fosse ristretto a livello di culto. Il suo primo album solista usci' senza titolo nel 1986, beneficiando della collaborazione di illustri sessionmen, cosi' come il secondo ''The man with the blue...'', in cui suonavano gente come David Lindley e Ry Cooder, e che rivelo' ulteriormente le sue influenze blues, folk e dylaniane. La sua opera e' considerata una importante influenza sui cantautori degli anni '90.
Euro
10,00
codice 266756
scheda
Cash johnny american vi: ain't no grave
Lp [edizione] nuovo  stereo  cze  2010  american 
blues rnr coun
ristampa ufficiale, corredata di inner sleeve, copertina pressoche' identica alla prima ormai rara tiratura. Uscito nel febbraio del 2010, questo sesto capitolo della serie "American Recordings" contiene dieci bellissimi brani registrati nelle stesse sessions che avevano prodotto il gia' postumo "American V: A Hundred Highways" (2006), registrato poco prima della morte del grande artista americano, avvenuta il 12 settembre del 2003. Provato nel fisico e profondamente segnato dalla morte della moglie, Johnny Cash ha preferito in queste ultime registrazioni recuperare una dimensione musicale intima e scarna, rinunciando ai numerosi ospiti che avevano affollato i dischi precedenti e compiendo una scelta di brani meno "ad effetto", con qualche cover (Sheryl Crow, Kris Kristofferson e Tom Paxton, tra gli altri), un originale ("I Corinthians") e qualche brano tradizionale, come la splendida title track. Aleggia un senso di morte su queste registrazioni, inevitabilmente, e la voce di Cash e' davvero l' accompagnamento ideale in questo viaggio verso i meandri piu' bui delle nostre emozioni, apparentemente lontana dal vigore di pochi anni prima, ma almeno altrettanto profonda e dolorosamente intensa. Questi i brani : “Aint no grave” / “Redemption day” / “For the good times” / “First Corinthians” / “Where I'm bound” / “Satisfied mind” / “It don't hurt anymore” / “Cool clear water” / “Last night I had the strangest dream” / “Aloha”.
Euro
29,00
codice 2137957
scheda
Cash johnny At folsom prison (+bonus)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  columbia / legacy 
blues rnr coun
Vinile doppio da 180 grammi per audiofili, copertina apribile, libretto di sedici pagine formato lp con note e foto. Ristampa del 2015 del doppio album gia' edito nel 2011 dalla Music On Vinyl, versione deluxe con copertina apribile ed in vinile doppio, contenente otto brani in piu' rispetto alla prima tiratura (ed ovviamente facenti parte dello stesso concerto, vedi scaletta piu' in basso), ma senza i brani ''Give my love to rose'' e ''I got stripes'', presenti invece sulla prima tiratura del 1968. Originariamente pubblicato originariamente in Usa nel maggio del 1968 dalla Columbia dopo ''Carryn'on'' e prima di ''The holy land'', giunto al numero 13 delle classifiche USA e non entrato in quelle UK. Il quindicesimo album. ''At Folsom prison'' e' uno dei piu' celebri, se non il piu' celebre, album del grande cantante americano. Pubblicato in un anno che vide celebrare il matrimonio con June Carter e la rinascita di Cash dopo gli eccessi esistenziali del passato, ''At Folsom prison'' fu registrato dal vivo nella prigione di Folsom e la scaletta venne strutturata in modo da presentare brani che avessero a che fare con delitti, pentimento, solitudine e prigione; il pubblico di carcerati che assistette al concerto si elettrizzo' e trasmise l'emozione a Cash, alimentandone la carica espressiva durante l'esibizione. Uno dei dischi piu' acclamati di Cash e grande successo nelle classifiche country, ''At Folsom prison'' sara' seguito l'anno successivo dall'uscita di ''At San Quentin'', anch'esso registrato dal vivo in un carcere. Musicalmente l'album propone un agile country/rock'n'roll, da cui la rabbia che cova nell'artista emerge sovente a discapito dell'indirizzo melodico ed apparentemente solare dei brani. Questa la scaletta: ''Blue suede shoes'' (cantata da Carl Perkins, bonus track), ''This ole house'' (cantata dagli Statler Brothers, bonus track), ''Folsom prison blues'', ''Busted'' (bonus track), ''Dark as a dungeon'', ''I still miss someone'', ''Cocaine blues'', ''25 minutes to go'', ''I'm here to get my baby out of jail'' (bonus track), ''Orange blossom special'', ''The long black veil'', ''Send a picture of mother'', ''The wall'', ''Dirty old egg-sucking dog'', ''Flushed from the bathroom of your heart'', ''Joe bean'' (bonus track), ''Jackson'', ''I got a woman'' (bonus track), ''The legend of john henry's hammer'' (bonus track), ''June's poem'' (bonus track), ''Green, green grass of home'', Greystone chapel''. Johnny Cash (1932-2003) e' considerato il piu' grande country singer americano. ''Riscoperto'' dal pubblico rock dopo l'uscita del suo ultimo album ''The man comes around'' (2002), uno dei migliori lavori degli ultimi dieci anni, e' una delle leggende della musica americana ed ha senza alcun dubbio influenzato in maniera determinante tutto il movimento del Greenwich Village, Dylan compreso, senza contare l'importanza avuta nel country e nella cultura popolare americana.
Euro
28,00
codice 2139045
scheda
Cat heads Submarine
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1988  restless 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' originale stampa americana, copertina lucida con barcode, vinile ambrato se posto controluce, label grigia con grande logo Restless bianco ed azzurro al centro, catalogo 72236-1. Pubblicato nel 1988 dalla Restless negli USA, il secondo album dei Cat Heads, successivo a ''Hubba'' (1987). Indirizzandosi verso brani più melodici e dando più spazio alla voce femminile della batterista Melanie, questo album, co-prodotto da David Lowery dei Camper Van Beethoven, prende le mosse dai punti di forza di "Hubba" e li addolcisce senza perderne la freschezza; un variopino rock chitarristico ricco di elementi ora roots ed ora sottilmente psichedelici, brillante erede dei migliori gruppi della scena paisley underground californiana della prima meta' del decennio, che si esprime in splendidi brani come "Upside down", "Sister tabitha" e "Postcard". I Cat Heads erano una sorta di super gruppo underground di San Francisco, formato nel 1985 da Mark Zanandrea (ex Love Circus e Leaches), Sam Babbit (ex Ophelias), Alan Korn (ex X-Tal) e Melanie Clarin (batterista gia' attiva in numerose band della citta'). Autori di un vibrante ed originale intreccio fra punk, roots, folk rock e paisley underground, esordirono su album nel 1987 con ''Hubba'', prodotto da Matt Piucci, seguito nel 1988 da ''Submarine'', che venne invece prodotto da David Lowery dei Camper Van Beethoven, gruppo al quale i Cat Heads sono stati accostati da alcuni critici (MC Strong). La prima incarnazione della band si sciolse poco dopo, con Babbit e Korn che presto battezzarono gli Ex Cat Heads, autori di un finale album nel 1989, ''Our Frisco''. Alcuni ex membri del gruppo si ritroveranno in seguito insieme in altri progetti, fra cui Mudsills, Androgynauts e It Thing.
Euro
20,00
codice 266329
scheda
Catapilla changes (original sleeve)
Lp [edizione] ristampa  stereo  ita  1972  akarma 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
la terza versione della ristampa realizzata dalla Akarma, negli anni 2010, in vinile 180 grammi, copertina cartonata apribile e sagomata pressoche' identica alla rarissima prima tiratura uscita su Vertigo in Inghilterra, non piu' con effetto "textured" e con barcode, catalogo AK132. Pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1972 dopo ''Catapilla'', non entrato nelle classifiche Uk e non pubblicato all' epoca in Usa, il secondo ed ultimo album. Leggendario artefatto del progressive inglese, senz'altro il piu' raro tra i due lavori pubblicati, e' unanimemente considerato dalla critica moderna come uno dei migliori e piu' originali albums ad emergere nell'inghilterra dei primi anni '70. Musicalmente l'opera presenta brani lunghi e molto free form, con atmosfere languide e spirituali, a differenza di molti altri gruppi a loro contemporanei, la loro musica non era eccessiva e possedeva elementi di grande originalita' e spessore artistico, rifuggendo dallo sfoggio strumentale fine a se stesso. La band si forma in Inghilterra come trio nel 1969 con Robert Calvert al sax, Anna Meek alla voce e Graham Wilson alla chitarra, a loro si aggiungono altri quattro elementi prima della pubblicazione del primo album, tre dei quali cambieranno prima dell' uscita del secondo. La loro musica e' particolarissima, eterea, sospesa tra progresive, jazz, elementi folk, strutturata in brani lunghi ed in cui l'improvvisazione gioca un ruolo fondamentale, con un feeling spirituale e cristallino e la voce di anna meek in primo piano, la band aveva un suono davvero originalissimo ed i loro albums continuano ad essere tra i piu' ricercati dell'intero movimento.
Euro
30,00
codice 266777
scheda
Catherine wheel balloon + 3
12" [edizione] originale  stereo  uk  1992  fontana 
  [vinile]  excellent  [copertina]  Very good indie 90
Ep in formato 12", la prima stampa inglese, copertina (con abrasione in alto a destra in corrispondenza probabilmente di una etichetta adesiva rimossa), etichetta Fontana blu e argento, catalogo CW 212. Pubblicato dalla Fontana nel gennaio del 1992 in Gran Bretagna, dove giunse al 59esimo posto in classifica, e negli USA, dove non entro' in classifica, "Balloon" e' il quarto 12" dei Catherine Wheel. Uscito dopo il 12" "Black metallic" (1991) e prima dell'album d'esordio "Ferment" (1992), questo ep contiene quattro brani, di cui tre inediti su lp, "Balloon" (poi inserita nell'album "Ferment"), "Intravenous", "Painful thing (live)" e "Let me down again (live)". Considerato uno dei loro migliori ep, si situa al livello dei precedenti ep, con il suo pop chitarristico venato di shoegazer. Formatisi nell'aprile del 1990 a Great Yarmuth in Inghilterra ad opera di Rob Dickinson, Brian Futter, Dave Hawes e Neil Sims. I Catherine Wheel si creano un fedele seguito all'inizio del decennio con i costanti concerti ed i primi singoli a base di un robusto ma melodico pop chitarristico, vicino agli shoegazer ma meno ottundente e dotato di una propria originale visione. In seguito beneficiano della collaborazione di Tim Friese-Greene dei Talk Talk, loro estimatore, alla realizzazione del loro primo album, "Ferment" (1992); il gruppo sopravvivera' al naufragio degli shoegazer, pubblicando dischi per tutto il decennio con un successo discreto, ma non spettacolare, in Gran Bretagna.
Euro
15,00
codice 266812
scheda
Catherine wheel She's my friend + 3
12" [edizione] seconda stampa  stereo  uk  1991  Wilde Club 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
seconda comunque rara stampa inglese, di poco successiva alla prima rara tiratura, copertina lucida CON barcode (assente nella prima stampa) etichetta bianca scritte nere, catalogo WILDE4. Pubblicato nel gennaio del 1991 dalla Wilde Club in Gran Bretagna, dove non entro' in classifica, e non pubblicato negli Stati Uniti, l'ep "She's my friend" e' il primo disco pubblicato dal gruppo fondato nell'aprile del 1990 a Great Yarmuth in Inghilterra da Rob Dickinson, Brian Futter, Dave Hawes e Neil Sims. Un magistrale esordio, "She's my friend" propone un suono vicino al coevo movimento shoegazer, in particolare ai primi Ride e Chapterhouse e, in misura minore, ai Dr Phibes And The House Of Wax Equations, ma avvolto in un'atmosfera piu' oscura e cupa, in cui ottundenti muri chitarristici fanno da contraltare ad un sognante cantato a due voci. Il 12" comprende quattro brani, "She's my friend" e "Salt", poi reincise per il loro primo album "Ferment" (1992, su Fontana), e le altrimenti inedite "Upside down" e "Wish". Formatisi nell'aprile del 1990 a Great Yarmuth in Inghilterra ad opera di Rob Dickinson, Brian Futter, Dave Hawes e Neil Sims, i Catherine Wheel si creano un fedele seguito all'inizio del decennio con i costanti concerti ed i primi singoli a base di un robusto ma melodico pop chitarristico, vicino agli shoegazer ma meno ottundente e dotato di una propria originale visione. In seguito beneficiano della collaborazione di Tim Friese-Greene dei Talk Talk, loro estimatore, alla realizzazione del loro primo album, "Ferment" (1992); il gruppo sopravvivera' al naufragio degli shoegazer, pubblicando dischi per tutto il decennio con un successo discreto, ma non spettacolare, in Gran Bretagna.
Euro
20,00
codice 266797
scheda
Cave nick Boatman's call
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1997  mute / bmg 
punk new wave
Ristampa in vinile 180 grammi, corredata di inner sleeve con testi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo LPSEEDS10. Uscito nel marzo del 1997, dopo "Murder Ballads" e prima di "No More Shall We Part", giunto al 22esimo posto delle classifiche inglesi ed al quinto di quelle australiane. Il decimo album in studio per l' artista australiano di Melbourne, ex Boys Next Door e Birthday Party, qui come sempre con i fidi Bad Seeds (per l' occasione composti da Mick Harvey, Blixa Bargeld, Martyn P. Casey, Conway Savage, Warren Ellis, Jim Sclavunos, Thomas Wydler, musicisti sul cui pedigree evitiamo di dilungarci...). Tra i dischi di Nick Cave, forse il piu' intimista ed uno dei piu' amati, composto da ballete composte e suonate al piano, con gli arrangiamenti scarni e misuratissimi, ma davvero preziosi, dei Bad Seeds, ed un tono carico di languori e malinconie, come evidente anche dai testi, parte dei quali pare dedicati a PJ Harvey, con cui Cave ebbe all' epoca una breve relazione ("West Country Girl", "Black Hair" e "Green Eyes"). Ne vennero tratti i singoli "Into My Arms" e "(Are You) The One That I've Been Waiting For?". Storica formazione fondata dal cantante e paroliere australiano Nick Cave in seguito allo scioglimento del suo precedente gruppo Birthday Party, i Bad Seeds presero spunto dal post punk e dal rock gotico, contaminandoli con gospel, blues ed art rock, a sorreggere le liriche oscure di Cave, spesso incentrate su amore e morte, dalle tinte forti e dallo stile quasi letterario. Fra i loro numerosi album, lavori come l'esordio ''From her to eternity'' (1984), ''Tender prey'' (1988) e ''Abattoir blues/The lyre of Orpheus'' (2004) beneficiano del plauso della critica, all'interno di una discografia complessivamente molto considerata.
Euro
30,00
codice 2138566
scheda
Cave nick and the bad seeds From her to eternity
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1984  mute / bmg 
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, completa di inner sleeve con testi, catalogo LPSEEDS1. Il primo album della carriera solista dell' artista australiano, uscito nel giugno del 1984, e giunto al primo posto della classifica indipendente inglese ed al 40esimo di quella "ufficiale", a pochi mesi dallo scioglimento dei Birthday Party (nati a loro volta dalle ceneri dei Boys Next Door), da cui proveniva anche il compagno di sempre Mick Harvey (chitarra e tastiere), a cui nei Bad Seeds, il gruppo che accompagna Cave, si aggiungono qui Blixa Bargeld degli Einsturzende Neubauten alla chitarra, l' ex Magazine Barry Adamson al basso e Hugo Race alla batteria. Due anni prima, l' album "Junkyard" aveva rappresentato per i Bithday Party un punto di non ritorno, estremizzazione di un percorso che mettendo insieme gli Stooges piu' violenti, il punk, il blues ed una vena maledetta ed oscura che accomunava il gruppo con certa scena inglese dark pur senza sminuirne l' originalita', decretando il culto per la quella band in Inghilterra, dove di fatto Cave e compagni si trasferirono; questo "From Her to Eternity" riesce nel non facile intento di dare una forma nuova e piu' che mai vitale alla stessa ispirazione che aveva generato i capolavori della vecchia band, con un Nick Cave ormai definitivamente protagonista della scena, con le sue interpretazioni viscerali e visionarie insieme, cupe e maledette, i suoi toni da predicatore, ed una musica che esplicita sempre di piu' il suo legame con certe radici, il blues innanzitutto, ma anche certa canzone d'autore che trovera' sempre piu' posto nell' ispirazione dei dischi successivi, e che qui ci regala la bella rilettura scarnificata di "Avalanche" di Cohen, quasi un' ossessione per Cave che ne interpretera' altri brani negli anni a venire. Le sonorita' non sono meno cupe e dissonanti di quelle dei dischi dei Birthday Party, ma l' approccio e' piu' propenso a percorrere i sentieri laceranti del viaggio interiore, raramente raggiungendo gli apici di violenza che erano stati della vecchia band, a cui ancora possono comunque essere ricollegati episodi aspri e spigolosi come ""Cabin Fever!"; la via che portera' Cave a produrre negli anni a venire alcuni capolavori della musica del decennio, e' indicata soprattutto dal gospel spettrale di "Well of Misery", dalla magnifica, oscura e lacerata "From Her To Eternity" (coscritta con l' affascinante Anita Lane) e dal lirismo malato di "A Box For Black Paul". Esattamente un anno dopo sara' la volta del secondo "The Firstborn is Dead".
Euro
31,00
codice 2138441
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  mute / bmg 
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, completa di inner sleeve con testi, catalogo LPSEEDS8. Il terzo album in studio dei '90 per l' artista australiano, uscito nell' aprile del '94, a due anni di distanza dal precedente "Henry's Dream" (ma tra i due c'e' anche l' album dal vivo "Live Seeds"), e registrato tra il settembre ed il dicembre el '93 con la stessa versione dei Bad Seeds dell' album precedente, che include i soliti Mick Harvey (con lui gia' nei Boys Next Door e quindi nei Birthday Party), Blixa Bargeld (degli Einsturzende Neubauten) e Thomas Wydler (dei Die Haut, oltre che nei Bad Seeds sin dal 1986), oltre a Conway Savage (ex Scarp Museum e Blue Ruin) e Martyn P. Casey (ex Triffids e Blackeyed Susans). "Let Love in" e' uno degli albums forse piu' accessibili di Nick Cave, non a caso giunto fino al 12esimo posto delle classifiche inglesi, risultato poi superato dal successivo "Murder Ballads", ma e' anche considerato da molti come uno dei vertici della sua lunga storia artistica, acclamatissimo dalla critica, ricco di brani di grande fascino come il singolo "Do You Love Me?" (qui in due parti, ad aprire e chiudere il disco), l' intensa "Loverman", poi non a caso coverizzata sia dai Metallica che da Martin Gore dei Depeche Mode, le aggressive "Thisty Dog" e soprattutto "Jangling Jack", dove Cave torna a graffiare come ai vecchi tempi, le atmosfere noir di "Red Right Hand". Tra gli ospiti Tex Perkins, Spencer P.Jones e il compianto David McComb.
Euro
30,00
codice 2138576
scheda
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1996  mute / bmg 
punk new wave
Doppio album in vinile 180 grammi, ristampa rimasterizzata, con i dieci brani originari distribuiti su due vinili per una migliore qualita' di ascolto, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo LPSEEDS9. Il nono album in studio con i Bad Seeds, da molti ritenuto uno dei capolavori dell' australiano ex Boys Next Door e Birthday Party, pubblicato nel febbraio del 1996 dalla Mute in Gran Brategna, dove giunse all'ottavo posto in classifica, e dalla Reprise negli USA, a quasi due anni di distanza dal precedente "Let Love In", e registrato tra il '93 ed il '95 con i fidi Bad Seeds, ovvero i soliti Mick Harvey (anche lui ex Boys Next Door e Birthday Party) e Blixa Bargeld degli Einsturzende Neubauten, oltre qui a Thomas Wydler dei Die Haut, Conway Savage, Martyn P.Casey (ex Triffids) e Jim Sclavunous (ex 8 Eyed Spy e Cramps). Il titolo non lascia spazio a dubbi, si tratta di canzoni di morte, permeate di un umore macabro, con alcuni episodi pervasi da humor sottile altri da sobrio orrore, ma pure di un romantico e torbido lirismo; le parti strumentali, suonate dai Bad Seeds, sono in genere scarne ed essenziali, e sottolineano con grande incisivita' l'atmosfera sinistra del disco, con uno stile che come al solito varia dal blues, al country, al lounge-jazz. In due distinti episodi Cave duetta con Kylie Minogue ("Where the wild roses grow") e P.J. Harvey (la ripresa del traditional "Henry lee"), e certo si tratta di due tra i piu' incisivi episodi del disco, insieme almeno a "O' malley's bar", brano di 10 minuti il cui testo racconta il massacro in un bar ad opera di un pazzo, che lentamente e metodicamente assassina una dozzina di avventori, e alla conclusiva cover di Dylan "Death is not the End", in cui Cave duetta con l' indimenticato Pogues Shane McGowan. "Murder Ballads" fu l' album fino a quel momento di maggior successo di Cave, ma soprattutto ne confermo' uno stato di ritrovata grazia, che gia' "Let Love In" aveva evidenziato e che il successivo "The Boatman's Call" confermera' presto. Una delle piu' intense e migliori prove mai registrate da Nick Cave con i Bad Seeds.
Euro
39,00
codice 2138604
scheda
Cave nick and the bad seeds no more shall we part
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2001  mute / bmg / pias 
punk new wave
ristampa ufficiale del doppio album, con due brani in piu' rispetto alla vesione su CD ("Grief Came Riding" e "Bless His Ever Loving Heart", presenti nella quarta facciata per quanto non accreditate sul retrocopertina), copertina ruvida pressocche' identica a quella della prima rara tiratura, inner sleeves, dell' undicesimo album del cantautore australiano, ex Boys Next Door e Birthday Party. Inciso con i fidi Bad Seeds agli Abbey Road Studios di Londra, a quattro anni di distanza dal precedente "The Boatman's Call", e' considerato da molti uno dei suoi massimi capolavori, certamente tra i dischi migliori e piu' scarni del secondo periodo di questo tormentato e straordinario artista, ormai considerabile come una sorta di Leonard Cohen dei nostri giorni. Lontano dagli estremismi di un tempo, giunto ad una piena maturita' che va via via raffinandosi ed arricchendosi di sfumature, Cave realizza con "No More Shall We Part" un disco oscuro e tenebrosissimo, ma lontano dagli eccessi e dagli estremismi di un tempo, in cui ognuno dei quattordici episodi, evocativi e carichi di struggimenti e malinconie, riesce a vibrare di vita propia, anche grazie all' aiuto dei soliti ispiratissimi Bad Seeds, qui con il compagno di sempre Mick Harvey, il violinista dei Dirty Three Warren Ellis, l' Einsturzende Neubauten Blixa Bargeld alla chitarra, alla batteria sia il batterista Jim Sclavunos (anche nei Cramps, tra gli altri) che il Die Haut Thomas Wydler, e l' ex Triffids Martin P.Casey al basso, tra gli altri. Ne vennero tratti i singoli "As I Sat Sadly By Her Side" e "Fifteen Feet of Pure White Snow", oltre a "Love Letter", che pero' fu realizzato solo in Australia.
Euro
40,00
codice 2139006
scheda

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