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Burdon Eric & Animals
Twain Shall Meet
Lp [edizione] ristampa stereo ger 1968 mgm
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Bella ristampa tedesca di fine anni '70, copertina laminata frontee retro, pressoche' identica a quella della prima tiratura su Mgm, etichetta azzurra e dorata a spirale, catalogo 2354 044. Pubblicato in Usa nel marzo del 1968 dopo ''Winds of change'' e prima di ''Every one of us'', giunto al 79° posto delle classifiche americane e non entrato in quelle inglesi. Il terzo album a nome Eric Burdon & the Animals. Uno dei riconosciuti capolavori della psichedelia, certamente da inserire nei 50 migliori albums del genere, e' uno dei pochi casi in cui un disco, per la qualita' e l'importanza storica, diviene ''transgenere'' e diviene assolutamente necessario all'interno di ogni discografia, non importa che musica ascoltiate. Contiene alcuni dei brani cardine degli anni '60, come ''Monterey'', ''Sky pilot'' o ''All is one''. Album sperimentale e denso di invenzioni, rappresenta idealmente ma anche praticamente, la fusione delle piu' innovative e convincenti tendenze delle due sponde dell'oceano nel 1968. Veniva eseguito dal vivo in celeberrime rappresentazioni in cui la band si lanciava in lunghissime jam dove la durata dei brani si faceva chilometrica, rimaste scolpite nella memoria di coloro che assistettero a tali concerti. un album assolutamente straordinario e che ha oramai superato la soglia temporale divenendo un classico immortale, e tale rimarra' per sempre, insieme insieme al precedente, percche' davvero ha fatto la storia della cultura ''alternative'' e non solo quella californiana.
Burdon Eric & Animals
winds of change
Lp [edizione] originale stereo usa 1967 mgm
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
prima rara stampa americana, copia con qualche segno di invecchiamento su copertina e vinile, copertina cartonata ed apribile, con foratura promozionale in basso a sinistra, e con adesivo "Featuring San Franciscan Nights" sul fronte, etichetta nera con logo multicolore, catalogo SE4484, copia ancora corredata della originaria busta interna della Mgm con pubblicita' di altri albums dell' etichetta. Pubblicato in Usa nel settembre del 1967, prima di ''Twain shall meet'', giunto al numero 42 delle classifiche americane e non entrato in Uk (dove' usci' nell' ottobre dello stesso anno), segna il debutto della nuova band psichedelica del cantante degli Animals che nel frattempo si era trasferito dall' Inghilterra a San Francisco; il disco e', come a tutti noto, uno dei capolavori senza tempo della stagione dell' amore, vero crossroad tra le due sponde dell'oceano riunisce in se il lato sognante ed immaginifico della riva britannica e quello acido e improvvisato di quella californiana, e contiene alcuni brani che sono divenuti immortali, a cominciare dall' inno ''San Franciscan nights'', ma anche ''Yes, i'm experienced'', omaggio a Jimi Hendrix che in quegli stessi anni intraprese il viaggio opposto, dagli Usa a Londra, la cover straordinaria per energia e gusto della rollingstoniana ''Paint it black''; inoltre questo lavoro presenta anche elementi di vera sperimentazione, originalissimi. La band divenne a ragione una delle piu' considerate underground reality degli anni '60, chi si volesse capacitare delle qualita' del gruppo puo' sincerarsene assistendo alla loro performance nel film ''Monterey pop'' di Arthur Penebaker in cui eseguono proprio una straordinaria versione di ''Paint it black''. Sciolti gli Animals nel '66, Burdon, attratto dalla nuova scena californiana, attraversò l' Atlantico. Dopo un primo LP registrato con session men reclutati per l' occasione, fondò, sempre con musicisti inglesi, i New Animals (ci passarono, tra gli altri, Zoot Money ed Andy Summers), che furono tra i massimi interpreti del "flower power" e che Burdon stesso sciolse dopo la realizzazione del progetto piu' ambizioso: il doppio "Love is", per esplorare con i War territori assolutamente diversi.
Burdon eric and war (animals)
eric burdon declares war (gatefold + insert japan only!)
Lp [edizione] originale stereo jap 1970 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Bella originale stampa giapponese, copia priva dell' originario obi, copertina (con molto lievi segni di invecchiamento) cartonata in questa edizione giapponese apribile, con inserto incollato all' interno con note in giapponese e testi in inglese, etichetta rossa con logo nero e bianco in alto, catalogo MP-2133. Pubblicato in Usa nel maggio del 1970 dopo l' ultimo album con i nuovi Animals ''Love is'' e prima di ''Black man's Burdon'' (che sara' anche quello registrato con i War), giunto al numero 18 delle classifiche Usa ed al numero 50 di quelle Uk dove usci' nel settembre dello stesso anno. Il primo album con i War (gruppo afroamericano fino a quel momento operativo come Nightshift), lavoro assai sottovalutato ma assai piu' importante e riuscito di quanto non si pensi; tre dei cinque brani sono jams tra blues, jazz e psichedelia, due delle quali ("Tobacco Road" e "Blues For Memphis Slim") durano intorno ai 15 minuti. La fusione del funky jazz dei War con la voce di Burdon riesce ancora una volta a catturare lo spirito dei tempi in un disco, rivolzionario, duro, politico e metropolitano. "Spill The Wine", il singolo estratto, e' un travolgente hit e probabilmente uno dei 5 brani pi' belli mai scritti da Eric Burdon, sara' il primo successo dei War e l' ultimo di Burdon stesso. Chiude il disco la sperimentale "You're No Stranger", sopressa in tutte le ristampe successive per problemi legali di diritti e presente quindi solo in questa prima edizione.
Burial
Burial
lp2 [edizione] nuovo stereo UK 2006 hyperdub/cargo
indie 2000
indie 2000
Vinile doppio, copertina liscia a busta, label custom fotografica marrone sfumato con scritte marroni. Pubblicato nel 2006 dalla Hyperdub/Cargo Records, questo e' il primo eponimo album di Burial, precedente a ''Untrue'' (2007). Il misterioso musicista elettronico inglese esordisce con questo album dai toni malinconici e dalle atmosfere notturne e spettrali, mescolando rap, jungle rallentata ed elettronica e dando vita a brani lenti e soffusi, con sporadici interventi vocali hip hop e percussioni ipnotiche e misurate. Accostato da alcuni critici al filone garage inglese ed inserito nell'ambito dubstep e grime, ''Burial'' e' un disco dalle tinte piu' fosche e dalle atmosfere piu' plumbee rispetto al successivo ''Untrue'' (2007), contraddistinto da maggiori interventi vocali e da un approccio musicale lievemente piu' energico. Misterioso ed elusivo musicista elettronico della zona sud di Londra, Burial e' artefice di un'elettronica dilatata ed oscura, con i ritmi presenti generalmente sullo sfondo, interventi vocali rap ed accostamenti a dub, grime e garage inglese. Inserito da alcuni nel filone dubstep, Burial e' influenzato dall'elettronica dance (ad esempio Luke Slater, Digital) ma la sua musica e' piu' d'atmosfera e votata all'ascolto. Il primo eponimo album esce nel 2006, seguito un anno dopo da ''Untrue''.
Burial
Comafields
12" [edizione] nuovo stereo eu 2025 hyperdub
indie 2000
indie 2000
EP contenente due tracce: Comafields di circa 12 minuti e Imaginary Festival da 11 minuti. Un ritorno al cuore del suono Burial: crepuscolare, riflessivo, fatto di spazi ampi e strade di notte.
Misterioso ed elusivo musicista elettronico della zona sud di Londra, Burial, alias di William Bevan, è artefice di un'elettronica dilatata ed oscura, con i ritmi presenti generalmente sullo sfondo, interventi vocali rap ed accostamenti a dub, grime e garage inglese. Inserito da alcuni nel filone dubstep, Burial e' influenzato dall'elettronica dance (ad esempio Luke Slater, Digital) ma la sua musica e' piu' d'atmosfera e votata all'ascolto. Il primo eponimo album esce nel 2006, seguito un anno dopo da ''Untrue'', ancora una volta accolto con enorme favore dalla critica.
Burial
untrue
lp2 [edizione] nuovo stereo UK 2007 hyperdub
indie 2000
indie 2000
Doppio album, copertina liscia a busta, label custom in bianco e nero. Pubblicato nel 2007 dalla Hyperdub/Cargo Records, "Untrue" e' il secondo album di Burial, segue l'apprezzato esordio omonimo del 2006, che e' stato album dell'anno per la rivista musicale inglese Wire. Disco che porta il suono di Burial, moniker del produttore londinese che ha scelto di rimanere nell'anonimato, alle radici del dubstep, nella riscoperta di generi quali l' UK Garage e il 2 Step, vede un uso predominate della voce, sia come elemento ritmico che melodico, manipolata e filtrata fino a plasmarla e renderla un tutt' uno con la base. L'approccio di Burial e' molto atmosferico ed emotivo, con una spiccata abilita' nel creare paesaggi sonori dilatati, popolati da suoni e rumori enigmatici, pervasi da un clima malinconico e oscuro. Misterioso ed elusivo musicista elettronico della zona sud di Londra, Burial e' artefice di un'elettronica dilatata ed oscura, con i ritmi presenti generalmente sullo sfondo, interventi vocali rap ed accostamenti a dub, grime e garage inglese. Inserito da alcuni nel filone dubstep, Burial e' influenzato dall'elettronica dance (ad esempio Luke Slater, Digital) ma la sua musica e' piu' d'atmosfera e votata all'ascolto. Il primo eponimo album esce nel 2006, seguito un anno dopo da ''Untrue'', ancora una volta accolto con enorme favore dalla critica.
Burnett t-bone
Truth decay
Lp [edizione] seconda stampa stereo ger 1980 line
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Seconda stampa tedesca, copertina lucida senza barcode, etichetta bianca con quadrettatura arancione, catalogo 6.24728, seconda versione con "Keine Vermietung!" in basso (indicazione subentrata nel 1982). Pubblicato nel 1980 dalla Chrysalis nel Regno Unito e dalla Takoma negli USA, il secondo album, successivo a "The B-52 band & the fabulous skylarks" (1972) e precedente "Proof through the night" (1983). Una valida sintesi fra uno stile compositivo quasi cantautorale nella sua profondità e nello spessore dei temi trattati, in alcuni casi quasi delle parabole, ed un vibrante roots rock molto elettrico, diretto e classicamente americano, ricco di riferimenti al blues, al rockabilly ed al country rock. Apprezzato musicista americano fra folk rock, musica poplare americana e rock, T-Bone Burnett debutto' come leader nel 1972 con ''The B-52 band & the fabulous skylarks'', quindi tre anni dopo prese parte al tour della leggendaria Rolling Thunder Revue di Bob Dylan, dopo di che formò la Alpha Band, nella seconda metà dei '70, e quindi nel 1980 riprese con l'album "Truth decay" quella che sarebbe divenuta una lunga ed apprezzatissima carriera solista, alternata a quella di produttore, che gli è valsa importanti riconoscimenti, in particolare una sfilza di Grammy awards ottenuti nel primo scorcio del XXI secolo.
Burnin red ivanhoe fet. john tchicai
9.11.1969
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1969 hobbit records
rock 60-70
rock 60-70
copertina apribile senza barcode; pubblicazione private press realizzata dalla Hobbit Records nel 2019, questo album contiene straordinarie registrazioni dal vivo (con eccellente qualita' sonora) effettuate alla Philarmonie di Berlino il 9 novembre del 1969, durante il festival Berliner Jazztage, poco dopo la pubblicazione del primo album ''M 144'' della storica band danese, che qui sposta ulteriormente in avanti il limite della contaminazione tra rock e jazz gia' sperimentata in "M 144", con sei brani, cinque dei quali gia' li' presenti, e quattro dei quali suonati con la presenza sul palco di John Tchicai all' alto sax (gia' con Albert Ayler e Don Cherry, tra gli altri), ch si aggiunge ai fiati gia' usati regolarmente dalla band, in un mix tra Pink Floyd, Jethro Tull, Cream e Colosseum, a cui si aggiungono spinte free-jazz, con brani di progressive dal forte sapore psichedelico ed underground e ricchi di spinte sperimentali. Questi i brani presenti: The Inner Landscape", "Purple Hearts", "Saxophonepiece", "You Got Enough", "Ivanhoe I Brondyerne" e "Medardus". Artefici di un rock eclettico che andava da influssi psichedelici e Cream a sonorita' progressive, molto stimati dal dj britannico John Peel, i Burnin Red Ivanhoe si formano a Copenhagen nel 1967, e pubblicano cinque albums tra il 1969 ed il 1974; sono unanimemente considerati come uno dei migliori e piu' originali gruppi europei degli anni '70.
Burzum
Filosofem
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1996 back on black
heavy metal
heavy metal
ristampa pressoche' identica alla prima davvero molto rara tiratura, doppio album con copertina apribile. Pubblicato in Inghilterra nel gennaio del dicembre del 1996 dopo ''Hvis LysetTar Oss'' e prima di ''Daudi Baldrs'', il terzo album. Burzum e' il progetto solista di Varg Vikernes (vero nome Christian Vikernes, conosciuto anche come Count Grishnackh), certamente la piu' nota figura del black metal Norvegese , nei suoi lavori solistai, assai sperimentali, il black metal, l' industrial, l' elettronica, e l' ambient dark si fondono in climi oscuri e ultraterreni, Vikernes e' passato alla storia per l'incredibile vicenda che nel 1993, dopo essere stato accusato di avere bruciato diverse chiese nell'area di Berger, uno di questi roghi quello della Fantoft Kirke fu immortalato nella copertina del disco a nome Burzum del 1993 Aske EP, lo vide, letteralmente, assassinare il musicista dei Mayhem Euronymous . La ''filosofia'' di Burzum, anti Giudeo-Cristiana, invoca il ritorno alle radici pagane culturali e religiose del nord Europa, tale ossessione e' assai comune nei circoli del black metal Norvegese, e ha portato numerosi elementi del movimento a misurarsi in piu' occasioni con la giustizia della nazione del nord Europa. Burzum debutta come solista nel 1992 , nel 1993 esce ''Det Som Engang Var'' mentre nel 1994 ''Hvis Lyset Tar Oss'' che vede la massiccia presenza dei synth e un avvicinamento al dark ambient, tale nuova svolta si concretizzera' proprio con questo '' Filosofem '' del 1996, in cui le movenze industriali/elettroniche si fanno ancora piu' evidenti, da notare che il disco era stato registrato, ma non ancora mixato, prima dell'incarcerazione a causa del delitto descritto sopra. Nonostante la lunga pena da scontare in carcere, Burzum continua a registrare e pubblicare lavori dalla prigione, Daudi Baldrs , la prima parte di una trilogia strumentale, e' uscita nel 1997, seguita dal secondo capitolo, Hlidskjalf, nel 1999.
Bush kate
Never for ever
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 parlophone / fish people
punk new wave
punk new wave
ristampa del novembre 2018 in vinile 180 grammi, rimasterizzata, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura su Emi. Pubblicato dalla EMI in Gran Bretagna nel settembre del 1980 dopo ''Lionheart'' (1978) e prima di ''The dreaming'' (1980), giunto al numero 1 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle USA, ''Never for ever'' e' il terzo bellissimo album di Kate Bush. Caratterizzato da atmosfere magicamente fiabesche, e' il disco della celeberrima (e magnifica) "Babooshka'', ma anche quello in cui Bush dimostro' inequivocabilmente la propria statura musicale, con uno stile capace di aprirsi alle piu' disparate influenze, mantenendo inalterata la sua malia, ed una voce assolutamente inconfondibile. Roy Harper e' ospite alla voce in un brano. Fascinosa e poliedrica artista, cantante dotata di una rara estensione vocale, Kate Bush giunse alla Emi grazie all'interessamento di Dave Gilmour dei Pink Floyd, che le produsse un nastro gia' nel '75, ancora diciassettenne. Rimane tutt'oggi fedele al proprio stile ed estranea ai trend contemporanei, ancora immersa nella propria dimensione creativa e visionaria.
Bush kate
whole story (singles 78/86)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1986 emi / private
punk new wave
punk new wave
Ristampa private press, in vinile pesante, copertina lucida apribile, pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicata nel novembre del 1986 dalla EMI in Gran Bretagna, dove giunse al primo posto in classifica, e negli USA, dove giunse alla trentesima posizione, questa raccolta, uscita un anno dopo "Hounds of love", contiene tutti i maggiori successi della affascinante e sfuggente artista inglese, giunta alla Emi grazie all'interessamento di Dave Gilmour dei Pink Floyd, ed esplosa poco piu' che adolescente con lo strepitoso successo di "Wuthering Heights", qui presente in una nuova versione con nuovo mix e parte vocale completamente riregistrata; tra i brani, "Experiment IV", da poco pubblicata su singolo ma qui per la prima volta in un album. Un' artista unica ed assolutamente inconfondibile, solita proporre brani dalle atmosfere fiabesche ed arcane, in un percorso di maturazione interpretativa e compositiva qui efficacemente testimoniato. Questa la scaletta: ''Wuthering Heights'' (11/86, singolo), ''Cloudbusting'' (10/85, singolo), ''The man with the child in his eyes'' (5/78, singolo), ''Breathing'' (4/80, singolo), ''Wow'' (3/79, singolo), ''Hounds of love'' (2/86, singolo), ''Running up that hill'' (8/85, singolo), ''Army dreamers'' (9/80, singolo), ''Sat in your lap'' (7/81, singolo), ''Experiment IV'' (11/86, singolo), ''The dreamng'' (7/82, singolo), ''Babooshka'' (7/80, singolo).
Buzzcocks
a different kind of tension
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1979 domino
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2019, in vinile pesante, ottenuta dai master tapes originali, corredata di copupon con codice per il download digitale e di esclusivo inserto apribile di quattro pagine, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Uk su United Artists, completa dell' originaria inner sleeve. Il terzo ed ultimo album (prima di varie ricostituzioni) del seminale gruppo inglese di Manchester che nel gennaio del '76 si era autoprodotto il suo primo storico 7"ep "Spiral Scratch". Dopo "Another Music in a Different Kitchen" e "Love Bites", questo "A Different Kind of Tension", uscito nell' agosto del '79 e giunto al 26esimo posto delle classifiche inglesi (in America usci' nel gennaio del 1980 e giunse al 163esimo posto), e' un altro capolavoro irresistibile e fondamentale, geniale incontro tra punk e pop come tutti i lavori dei Buzzcocks, gruppo di enorme influenza, tanto sulla musica inglese dell' epoca quanto sulla "Green Day generation". Brani come la classica "Paradise", la title track (sembra di sentire i Wire...) o "You Say You Don't Love Me" (unico singolo che ne venne estratto, magnifica ed inattesa "love song") sono trai i piu' belli di sempre della band. La vena creativa del gruppo e' ancora straordinariamente fresca e vitale, ma l' esaurirsi delle spinte iniziali di una scena punk di cui furono tra i fondamentali animatori, e le incalzanti ambizioni soliste di Peter Shelley, che entro la fine dello stesso anno pubblichera' il suo primo album solista, causeranno, dopo una manciata di singoli, lo scioglimento del gruppo (Steve Diggle e John Maher formeranno i Flag of Convenience), prima di tante reunion negli anni a venire.
Buzzcocks
a different kind of tension (deluxe yellow)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1979 domino
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2019, in vinile pesante, EDIZIONE DELUXE, IN VINILE GIALLO, ottenuta dai master tapes originali, corredata di coupon con codice per il download digitale e di esclusivo inserto apribile di quattro pagine, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Uk su United Artists, completa dell' originaria inner sleeve. Il terzo ed ultimo album (prima di varie ricostituzioni) del seminale gruppo inglese di Manchester che nel gennaio del '76 si era autoprodotto il suo primo storico 7"ep "Spiral Scratch". Dopo "Another Music in a Different Kitchen" e "Love Bites", questo "A Different Kind of Tension", uscito nell' agosto del '79 e giunto al 26esimo posto delle classifiche inglesi (in America usci' nel gennaio del 1980 e giunse al 163esimo posto), e' un altro capolavoro irresistibile e fondamentale, geniale incontro tra punk e pop come tutti i lavori dei Buzzcocks, gruppo di enorme influenza, tanto sulla musica inglese dell' epoca quanto sulla "Green Day generation". Brani come la classica "Paradise", la title track (sembra di sentire i Wire...) o "You Say You Don't Love Me" (unico singolo che ne venne estratto, magnifica ed inattesa "love song") sono trai i piu' belli di sempre della band. La vena creativa del gruppo e' ancora straordinariamente fresca e vitale, ma l' esaurirsi delle spinte iniziali di una scena punk di cui furono tra i fondamentali animatori, e le incalzanti ambizioni soliste di Peter Shelley, che entro la fine dello stesso anno pubblichera' il suo primo album solista, causeranno, dopo una manciata di singoli, lo scioglimento del gruppo (Steve Diggle e John Maher formeranno i Flag of Convenience), prima di tante reunion negli anni a venire.
Byrds
Sanctuary 3
Lp [edizione] originale stereo usa 1969 sundazed / columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, e con adesivo sul cellophane nella sua prima versione, con sfondo blu ed azzurro, la prima stampa, in vinile 180 grammi, label rossa Columbia "360 sound", catalogo LP5066, trail off che in questa prima tiratura riporta l' incisione "Mojo" sul secondo lato, senza "@" su nessuno dei due lati. Pubblicato nel 2001 dalla Sundazed, questo album e' il terzo della serie "Sanctuary", che propone pregiate versioni alternative ed inediti del grande gruppo californiano. Questo terzo volume include brani incisi fra il giugno del 1969 ed il giugno del 1970, nel periodo in cui il gruppo realizzo' gli album ''Ballad of easy rider'' (1969) e ''Untitled'' (1970). Il gruppo californiano, ormai sotto la guida di Roger McGuinn dopo l'abbandono di Chris Hillman e Gram Parsons, e' in questo periodo in bilico fra il country rock e il pop rock dalle sonorita' anni '70, mostrate poi in ''Untitled''. Questa la scaletta dei brani, fino ad allora inediti: ''Ballad of easy rider (alternate mix)'' (18/06/1969), ''Oil in my lamp (alternate version)'' (19/06/1969), ''Mae Jean goes to Hollywood'' (28/07/1969), ''Fido (alternate mix)'' (05/08/1969), ''Lover of the bayou (studio version)'' (26/05/1970), ''White's lightning pt. 1'' (02/06/1970), ''All the things (alternate version)'' (26/05/1970), ''Kathleen's song (alternate version - take 3)'' (09/06/1970), ''Way behind the sun'' (cover dei Pentangle, 23/06/1969), ''Build it up (instrumental)'' (23/06/1969), ''It's all over now, baby blue (alternate mix)'' (22/07/1969), ''White's lightning pt. 2'' (02/06/1970).
Byrne david (talking heads)
who is the sky? (ltd. apple green)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2025 matador
punk new wave
punk new wave
EDIZIONE LIMITATA IN VINILE VERDE "APPLE GREEN". Copertina apribile, inner sleeve, adesivo di presentazione sul cellophane. Pubblicato nel settembre 2025, a distanza di sette anni dall' ultimo album in studio solista "American Utopia", il nuovo album dell' ex-Talking Heads. Descrizione completa a seguire.
Uno dei fondatori dei Talking Heads, David Byrne si dedica a progetti solisti anche prima dello scioglimento dello storico gruppo, partendo da "The Catherine wheel" (1981), musica per un balletto, e "My life in the bush with ghosts" (1981), quest'ultimo in collaborazione con Brian Eno. Byrne e' fortemente attratto dalla musica etnica sudamericana ed africana e verso la fine dell'esperienza dei Talking Heads realizza dischi in cui il pop si contamina con stili musicali tradizionali di varie parti del mondo. Nel 1988 fonda la sua etichetta, la Luaka Bop, e nel corso degli anni incide diverse musiche per balletti e colonne sonore, fra cui quella di "L'ultimo imperatore" di Bertolucci.
Byrne david (talking heads)
who is the sky? (ltd. lemon yellow)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2025 matador
punk new wave
punk new wave
EDIZIONE LIMITATA IN VINILE GIALLO "LEMON YELLOW", copertina apribile, inner sleeve, adesivo di presentazione sul cellophane. Pubblicato nel settembre 2025, a distanza di sette anni dall' ultimo album in studio solista "American Utopia", il nuovo album dell' ex-Talking Heads. Descrizione completa a seguire.
Uno dei fondatori dei Talking Heads, David Byrne si dedica a progetti solisti anche prima dello scioglimento dello storico gruppo, partendo da "The Catherine wheel" (1981), musica per un balletto, e "My life in the bush with ghosts" (1981), quest'ultimo in collaborazione con Brian Eno. Byrne e' fortemente attratto dalla musica etnica sudamericana ed africana e verso la fine dell'esperienza dei Talking Heads realizza dischi in cui il pop si contamina con stili musicali tradizionali di varie parti del mondo. Nel 1988 fonda la sua etichetta, la Luaka Bop, e nel corso degli anni incide diverse musiche per balletti e colonne sonore, fra cui quella di "L'ultimo imperatore" di Bertolucci.
Byrne david (talking heads) + aa.vv.
Sounds from true stories
Lp [edizione] originale stereo usa 1986 sire
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
L' originale stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento e cut promozionale a destra lungo il bordo superiore) con barcode, label custom nera e rossa, catalogo 1-25515 sull' etichetta, 9 25515-1 sulla copertina. Pubblicato nel 1986 dalla Sire, non entrato nelle classifiche ne' americane ne' inglesi, uscito prima di ''Music for the knee plays'' (1985) e prima di ''Rei momo'' (1989), questo disco solista di Byrne usci' pressoche' contemporaneamente all'omonimo album dei Talking Heads; questo album non e', come quello, ispirato al film "True Stories" di Byrne stesso, ma ne contiene la colonna sonora. Ritenuto dalla critica superiore al disco delle "teste parlanti", ha in effetti molte frecce al suo arco: il texano Terry Allen e' sempre in formissima ("Cocktail Desperado"); la "Road Song" composta dalla grande Meredith Monk ed arrangiata da Byrne e' incantevole; "Brownie's Theme" sembra rubata al repertorio dei Lounge Lizards; il Kronos Quartet commuove con la meravigliosa "Dinner Music". E piacciono anche gli altri contributi, piu' legati alle immagini del film, con o senza Byrne (particolarmente la malinconica "I love metal Buildings"). Fondatore del gruppo icona della new wave Talking Heads, David Byrne nella sua lunga carriera si e' dedicato all'esplorazione ed alla sperimentazione in molteplici settori: musica, cinema, arte visiva, fotografia. Surreale presenza scenica, pilastro fondamentale nella sintesi tra elettronica e proto-world music, Byrne ha da sempre dimostrato la sua grande versatilita' artistica componendo anche musiche per balletti e allestimenti teatrali ampliando cosi' ulteriormente il suo raggio d'azione; ''Sounds From True Stories'' e' testimone di questa sua naturale capacita' artistica che lo impone tra i piu' importanti protagonisti della musica, capace ancora oggi di imporsi ai favori della critica e del pubblico.
Byrne david (talking heads) + aa.vv.
Sounds from true stories
Lp [edizione] originale stereo ita 1986 emi
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
L' originale stampa italiana, copertina (con moderati segni di invecchiamento) con barcode, label giallo crema con logo EMI rosso e giallo crema in basso, catalogo 64 2406681, data sul trail off dei due lati "4/11/86". Pubblicato nel 1986 dalla Sire, non entrato nelle classifiche ne' americane ne' inglesi, uscito prima di ''Music for the knee plays'' (1985) e prima di ''Rei momo'' (1989), questo disco solista di Byrne usci' pressoche' contemporaneamente all'omonimo album dei Talking Heads; questo album non e', come quello, ispirato al film "True Stories" di Byrne stesso, ma ne contiene la colonna sonora. Ritenuto dalla critica superiore al disco delle "teste parlanti", ha in effetti molte frecce al suo arco: il texano Terry Allen e' sempre in formissima ("Cocktail Desperado"); la "Road Song" composta dalla grande Meredith Monk ed arrangiata da Byrne e' incantevole; "Brownie's Theme" sembra rubata al repertorio dei Lounge Lizards; il Kronos Quartet commuove con la meravigliosa "Dinner Music". E piacciono anche gli altri contributi, piu' legati alle immagini del film, con o senza Byrne (particolarmente la malinconica "I love metal Buildings"). Fondatore del gruppo icona della new wave Talking Heads, David Byrne nella sua lunga carriera si e' dedicato all'esplorazione ed alla sperimentazione in molteplici settori: musica, cinema, arte visiva, fotografia. Surreale presenza scenica, pilastro fondamentale nella sintesi tra elettronica e proto-world music, Byrne ha da sempre dimostrato la sua grande versatilita' artistica componendo anche musiche per balletti e allestimenti teatrali ampliando cosi' ulteriormente il suo raggio d'azione; ''Sounds From True Stories'' e' testimone di questa sua naturale capacita' artistica che lo impone tra i piu' importanti protagonisti della musica, capace ancora oggi di imporsi ai favori della critica e del pubblico.
Byrne david & fatboy slim
here lies love
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2010 nonesuch
punk new wave
punk new wave
Doppio album, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina apribile, inserto apribile. Pubblicato nell' aprile del 2010 solo in cd, e finalmente nel 2023 in questa edizione vinilica, questo lavoro e' il frutto della collaborazione fra il celebre leader dei Talking Heads, David Byrne, ed il britannico ex-Housemartins Fatboy Slim. Molto ben accolto dalla critica, e divenuto poi un vero e proprio musical messo in scena per la prima volta nel 2013, si tratta di un concept dedicato alla vita di Imelda Marcos, gia' moglie del famigerato presidente delle Filippine Ferdinand Marcos. Si tratta di un' opera decisamente atipica nella discografia di entrambi gli artisti, lavoro assolutamente corale che vede i ventidue brani del disco affidati a numerose diverse voci, tutte femminili, ad eccezione di quella di Steve Earle cui e' affidato un brano, e quella di David Byrne, interprete di una traccia e co-interprete di un secondo brano. Questa la lista completa dei brani ed i relativi interpreti:
"Here Lies Love"(Florence Welch), "Every Drop of Rain" (Candie Payne & St. Vincent), "You'll Be Taken Care Of" (Tori Amos), "The Rose of Tacloban" (Martha Wainwright), "How Are You?" (Nellie McKay), "A Perfect Hand" (Steve Earle), "Eleven Days" (Cyndi Lauper), "When She Passed By" (Allison Moorer), "Walk Like a Woman" (Charmaine Clamor), "Don't You Agree?" (Roisín Murphy), "Pretty Face" (Camille), "Ladies in Blue" (Theresa Andersson), "Dancing Together" (Sharon Jones), "Men Will Do Anything" (Alice Russell), "The Whole Man" (Kate Pierson), "Never So Big" (Sia), "Please Don't" (Santigold), "American Troglodyte" (David Byrne), "Solano Avenue" (Nicole Atkins), "Order 1081" (Natalie Merchant), "Seven Years" (David Byrne & Shara Nova), "Why Don't You Love Me?" (Cyndi Lauper & Tori Amos).
C.s.i.
Ko de mondo
Lp2 [edizione] nuovo stereo EU 1994 universal
indie 90
indie 90
ristampa rimasterizzata, distribuita in doppio vinile, copertina apribile. Pubblicato in Italia nel 1994 dalla Black Out/Polygram, "Ko de mondo" è il primo lp dei C.S.I. gruppo nato dalla confluenza di ex membri degli storici CCCP (Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni) e di ex membri dei Litfiba (Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli). Questo esordio, ancora acerbo, non mostra ancora le potenzialità del gruppo, che esprimerà in dischi come "Linea gotica" e "Tabula rasa elettrificata" le sue opere più compiute; si tratta in ogni caso del punto di partenza di uno dei gruppi più importanti del rock italiano degli anni '90. La voce di Ferretti si fa qui meno rabbiosa e più profonda e meditativa rispetto al suo periodo con i CCCP: tappeti sonori ipnotici, contraddistinti dalle chitarre liquide ed acide, si stendono sotto il suo cantato mantrico. Non mancano alcuni episodi più movimentati, fra cui la tirata "Home sweet home", mentre chiude l'album uno dei loro brani più noti, la disincantata ballata "Fuochi nella notte (di San Giovanni)".
C'mon tigre
Racines (ltd + book)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2019 bdc
indie 2000
indie 2000
edizione limitata con libro di 84 pagine ricco di artworks di vari autori internazionali, copertina cartonata non chiusa, doppio vinile. "Racines" (2019) è il secondo lavoro discografico del collettivo C’mon Tigre.
Questo ritorno, a cinque anni di distanza dall'omonimo "C'mon Tigre", continua il discorso musicale funk, afro beat, world iniziato con il debutto, arricchito però da nuove sfumature sintetiche come raccontano i diretti interessati, «la composizione dei brani ha previsto sin dall’inizio l’utilizzo di macchine e sintetizzatori come base per l’intervento di strumenti acustici, l’obiettivo era di riprocessare in maniera più contemporanea il terreno dell’influenza mediterranea da cui il nostro progetto è indubbiamente partito»
C’mon Tigre, collettivo italiano funk afro beat attorno al quale ruotano artisti che provengono da tutto il mondo, in bilico tra tradizione e sperimentazione. Hanno all'attivo due album : l'omonimo "C'mon Tigre" (2014) e "Racines" (2019).
Cabaret voltaire
sensoria / cut the damn camera
12" [edizione] originale stereo uk 1984 some bizzare / virgin
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina lucida senza barcode e senza costola, etichettanella versione custom bianca e nera con scritte arancioni su di un lato e scritte verdi sull'altro, catalogo CVS 312; pubblicato nell' ottobre del 1984, il 12" che anticipo' l'uscita dell' album "Micro-phones", contenente la celebre "Sensoria", tratta da quell' lp, ma qui in versione piu' lunga, che diventera' uno dei classici della fase piu' elettronica della lunga storia artistica del progetto, e l' altrimenti inedita, incalzante "Cut the damn camera"; due brani che colgono il sound del gruppo nella sua piena maturita', pura elettronica capace di creare linee seminali oggi utilizzate dalla scena elettronica dance piu' evoluta. I Cabaret Voltaire nascono a Sheffield nei primi anni '70, prendono nome dal club dadaista fondato da Hugo Ball nella Zurigo del 1917 all'indomani della prima guerra mondiale; originariamente composti da sette elementi tra il 1973 e 1974 i Cabaret Voltaire produrranno una serie di demo tapes di musica sperimentale prima ancora di aver raggiunto lo stato definitivo di band musicale. Il collettivo si ridurra' ben presto al numero di tre elementi che nel 1976 producono in sole 25 copie la "Limited Edition"; introvabile demotape oggi oggetto di impossibili ricerche da parte dei piu' accaniti collezionisti. I Cabaret Voltaire sono tra i protagonisti indiscussi della prima scena industriale anglosassone (di cui condividono la paternita' insieme a Throbbing Gristle e Clock Dva); formazione seminale capace di determinare il corso della nuova musica elettronica, sonorita' ispirate al movimento dadaista e a William Burroghs, elettronica composta e assemblata a strumentazioni "classiche", sperimentazioni che sono ancora oggi punto fermo di ispirazione per molti musicisti. Veri outsider, Stephen "Mal" Mallinder, Richard H. Kirk e Chris Watson iniziarono a esplorare nuove sonorita' non senza difficolta'; durante le loro prime esibizioni a Sheffield, furono assaliti e costretti fisicamente a smettere di suonare; la totale indisposizione di una parte del pubblico non impedi' al gruppo di continuare le loro sperimentazioni, le esibizioni del gruppo si fecero rare ma questo gli permise di lavorare molto in studio e raffinare le loro avanguardie elettroniche tanto che nel 1977 riuscirono ad ottenere un contratto con la Rough Trade che diede loro ampia liberta' artistica. Ben presto i Cabaret Voltaire ottennero favorevoli consensi da parte del pubblico, consensi che gli permisero di dedicarsi totalmente alle sperimentazioni multimediali nei loro studio Western Works. Nel 1981 Chris Watson abbandono' il gruppo formando il progetto sperimentale Hafler Trio; Richard Kirk e Stephen Mallinder continuarono la loro propaganda artistica; in campo video fondarono la Double Vision pronta a tradurre le sperimentazioni musicali in sperimentazioni ed esplorazioni video, in campo musicale consolidarono fama e prestigio alla sigla Cabaret Voltaire imponendosi tra i gruppi fondamentali e protagonisti indiscussi della musica elettronica degli anni ottanta.
Cake (rock usa anni 90)
Comfort eagle (remastered)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2001 columbia
indie 90
indie 90
per la prima volta in vinile in edizione singola (era stato stampato per un cofanetto del rsd), rimasterizzato, vinile 180 grammi. Il quarto album, registrato ai Paradise Studios di Sacramento e a San Francisco, il primo album per la major Columbia. Musicalmente continua lo stile eclettico del gruppo fatto di funk-rock unendo jazz, rockabilly, rock sperimentale ed un po' di tradizione country.
I Cake, band alternative rock di Sacramento (California, USA), nascono nel 1993 e negli anni novanta ottengono ottimi riscontri di pubblico (diversi i singoli di successo) e di critica. La discografia della band - sei album in tutto tra 1994 e 2011 - si muove lungo un asse sonoro che interseca diversi generi (musicali) : rock, funk, pop, jazz, rap, country. I testi della canzoni, spesso bizzarri, contengono pieni di giochi di parole (opera del cantante John McCrea).
Il gruppo è stato spesso paragonato aThey Might Be Giants, dei Talking Heads e dei Camper Van Beethoven.
Cale j.j.
to tulsa and back (2lp+cd)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2004 because
rock 60-70
rock 60-70
doppio album in vinile 180 grammi, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina apribile, corredata di inner sleeves e di versione in cd dell' album. Per la prima volta in vinile in questa edizione della Because Music del 2019, l' album pubblicato nel giugno del 2004, ma solo in cd (dalla Sanctuary in Usa e dalla Blue Note/Capitol in Europa), tra gli albums "Live" (2001) e "The Road to Escondido" (coaccreditato ad Eric Clapton, 2006) e "To Tulsa and Back" (2004), il tredicesimo album in studio del grande cantautore e chitarrista americano scomparso nel luglio 2013. "To tulsa and back" segnò il ritorno discografico di Cale con un nuovo lavoro in studio, il primo dal 1996, quando era uscito "Guitar man"; l'album segnò anche il ritorno a sonorità più rock / blues ed "organiche", dopo le sperimentazioni basate soprattutto sui sintetizzatori dei suoi lp in studio degli anni '90: fu inciso con numerosi collaboratori e con una strumentazione basata su chitarre, basso e batteria, intrecciando come consueto per Cale spunti jazz con il rock ed il blues in un contesto rilassato ed ipnotizzante, tuttavia J.J. non rinunciò del tutto alle manipolazioni elettroniche ed alle tastiere, rendendo così il sound di "To tulsa and back" più pulito e futuribile rispetto ai suoi lavori più roots; dal punto di vista testuale, Cale canta non solo l'amore per il blues e per le donne in questo lp, ma scrive anche su temi politici ("Then problem", "One step") ed ecologici ("Stone river"). Nato in Oklahoma, J.J. Cale si trasferì prima a Nashville poi a Los Angeles, dove incise tra il '65 ed il '66 alcuni singoli per la Liberty, tra cui "After Midnight", ed un album con i Leathercoated Minds, tra folk-rock e psichedelia, per poi suonare per qualche tempo con Delaney & Bonnie. Lasciata Los Angeles, tornò a suonare ed incidere da solo, raggiungendo il successo prima per la cover che Clapton fece della sua "After Midnight", poi per una manciata di dischi caratterizzati dal tono basso e sussurrato della sua voce e dal suo personalissimo tocco chitarristico, ricco di citazioni blues, country, folk, rock'n'roll e jazz ed influenza fondamentale per molti chitarristi a venire, il Clapton solista in primis.
Cale john
helen of troy
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1975 island / universal
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2024, copertina pressocche' identica alla prima tiratura su Island, corredata di inner sleeve. Non pubblicato negli Stati Uniti, "Helen Of Troy" e' uscito nel novembre del 1975 in Inghilterra (dove non entro' nelle classifiche di vendita), otto mesi dopo dopo ''Slow Dazzle'' e prima di un periodo riservato a collaborazioni e produzioni (il disco successivo sara' il live 'Sabotage'' nel '79, quello in sudio arrivera' solo nel 1981 con "Honi Soit"), dato alle stampe dalla Island all' insaputa di Cale che avrebbe voluto ancora lavorare al disco, registrato con Phil Collins, Chris Spedding, Pat Donaldson e Brian Eno, sostanzialmente lo stesso gruppo del precedente "Slow Dazzle" dello stesso anno, con la sola aggiunta non secondaria di Brian Eno. Il comportamento della Island causo' ovviamente la conclusione del contratto tra l' artista gallese di nascita ma basato per lungo tempo a New York dove aveva militato nella prima e migliore formazione dei Velvet Underground, ma l' album e' comunque tra i migliori della discografia degli anni '70 di Cale, decisamente piu' ispirato del precedente "Slow Dazzle", con i suoi brani di rock asciutto e nervoso, a cui si alternano ballate lacerate e laceranti, con alcuni episodi davvero splendidi, come "Cable Hogue", dedicata al regista Sam Peckinpah, la memorabile "I Keep A Close Watch", la cover di Jonathan Richman "Pablo Picasso" (il cui primo album, registrato proprio con John Cale produttore anni prima, sara' pubblicato di li' a poco), quella "Leaving It Up To You" che venne piu' tardi sostituita in una seconda versione dell' album per i suoi riferimenti a Sharon Tate.
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