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Ritchie family
Arabian nights
Lp [edizione] originale stereo usa 1976 marlin
[vinile] Excellent [copertina] Very good soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Very good soul funky disco
prima stampa americana, coeprtina con moderati segni di invecchiamento, etichetta con veliero, catalogo MARLIN 2201, copia ancora fornita della originaria busta interna della Marlin. Pubblicato nel 1976 dalla Polydor in Gran Bretagna e dalla Marlin negli USA, dove arrivo' al 30esimo posto nella classifica billboard 200, il secondo album, successivo a ''Brazil'' (1975) e precedente ''Life is music'' (1977). Prodotto da Jacques Morali e da Ritchie Rome, ''Arabian nights'' e' un superclassico della disco music, nel quale spicca la trascinante hit ''The best disco in town'', un medley di recenti brani disco music rielaborato e cantato dalle tre ragazze, premiato dal pubblico con un decimo posto in classifica in Gran Bretagna ed un diciassettesimo posto nella billboard hot 100 americana, e soprattutto la prima posizione nella classifica dance a stelle e strisce. Questa la scaletta: ''The best disco in town'', ''Baby I'm on fire'', ''Romantic love'', ''Arabian nights (medley)''. Celeberrima realta' della disco music americana, le Ritchie Family prendono il nome dal produttore, Ritchie Rome; la band fu creata da Jacques Morali (scomparso nel 1991), lo stesso artefice dei Village People. Con formazione a trio composta da tre ragazze, Cheryl Jacks, Cassandra Wooten e Gwen Oliver furono una delle meraviglie del genere, riempiendo i dance floor di tutto il pianeta, specializzate in potenti ed irresistibili medley, la band dopo anni di gloria assoluta ebbe fine al tramonto dell'epoca classica del fenomeno disco music.
Ritual tension
blood of the kid
Lp [edizione] originale stereo usa 1987 cbgb / celluloid
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Il raro secondo dei tre albums della cult band newyorkese, nella originale stampa americana con copertina (con moderati segni di invecchiamento), "made in Canada", come in tutte le copie, senza codice a barre, etichetta "custom" da un lato e nera con scritte argento dall' altro, catalogo CBGB1003. Formati da Ivan Nahem (gia' nei pionieristici Velvet Crash, autore di un 7" come Ivan X nel 1983 e batterista in un paio di albums degli Swans, e qui impegnato come cantante), sono stati tra i piu' interessanti gruppi americani degli anni '80 a tentare la strada della destrutturazione della forma canzone a favore di una musica rumorosa ed abrasiva, dissonante e nevroticamente metropolitana, in brani devastati che rimandano piu' che ai contemporanei e concittadini Sonic Youth e Swans, piuttosto ai Pere Ubu piu' oscuri tanto quanto all' animalesca fisicita' dei Birthday Party, cosi' come la voce del cantante, spesso piu' urlata che cantata, psicoticamente teatrale, trova nei cantanti di quei due gruppi degli efficaci termini di paragone. Dopo il primo album "I Live Here" questo live, registrato benissimo allo storico CBGB's di New York tra il 31 luglio e l' 1 settembre del 1986, confermo' il gruppo come una delle realta' piu' stimolanti dell' underground americano, ma il successivo ed ultimo "Expelled", ancora un piccolo capolavoro, pur registrato nel 1988 uscira' solo anni dopo, a gruppo ormai sciolto. Il bassista Marc Sloan (gia' autore di un album a proprio nome nel 1985), oltre a suonare anche nei False Prophets diede vita all' effimero progetto Gawk, con cui pubblico' solo una cassetta. Da scoprire. Nel 2017 il gruppo pubblichera' un nuovo lavoro, con la nuova denominazione ex->tension.
Ritual tension
i live here
Lp [edizione] originale stereo usa 1986 sacrifice
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
l' originale rara stampa americana, copertina (con moderati segni di invecchiamento) senza barcode, etichetta nera con scritte argento, catalogo S624. Pubblicato nel 1986 dalla Sacrifice negli USA ed uscito anche in Gran Bretagna su Fundamental, il primo album dei Ritual Tension, precedente il live'' Blood of the kid'' (1987). Il gruppo americano e' qui al suo devastante esordio, un disco che mette insieme la nevrosi della no wave, l'abrasivita' degli Swans, la modernita' dei Sonic Youth, l' oscurita' dei Joy Division e selvaggi influssi punk, disco che fu celebrato dalla stampa piu' attenta alle sonorita' piu' innovative dell' alternative rock americano degli anni '80 ma rimase purtroppo, forse inevitabilmente, un culto per pochi. Cult band newyorchese, i Ritual Tension formati da Ivan Nahem (gia' nei pionieristici Velvet Crash, autore di un 7" come Ivan X nel 1983 e batterista in un paio di albums degli Swans, e qui impegnato come cantante), sono stati tra i piu' interessanti gruppi americani degli anni '80 a tentare la strada della destrutturazione della forma canzone a favore di una musica rumorosa ed abrasiva, dissonante e nevroticamente metropolitana, in brani devastati che rimandano piu' che ai contemporanei e concittadini Sonic Youth e Swans, piuttosto ai Pere Ubu piu' oscuri tanto quanto all' animalesca fisicita' dei Birthday Party, cosi' come la voce del cantante, spesso piu' urlata che cantata, psicoticamente teatrale, trova nei cantanti di quei due gruppi degli efficaci termini di paragone. Dopo il primo album "I Live Here" (1986), usci' il live ''Blood of the kid'' (1987), registrato benissimo allo storico CBGB's di New York tra il 31 luglio e l' 1 settembre del 1986, e confermo' il gruppo come una delle realta' piu' stimolanti dell' underground americano, ma il successivo ed ultimo "Expelled", ancora un piccolo capolavoro, pur registrato nel 1988 uscira' solo anni dopo, a gruppo ormai sciolto. Il bassista Marc Sloan (gia' autore di un album a proprio nome nel 1985), oltre a suonare anche nei False Prophets diede vita all' effimero progetto Gawk, con cui pubblico' solo una cassetta. Da scoprire. Nel 2017 il gruppo pubblichera' un nuovo lavoro, con la nuova denominazione ex->tension.
ROCKMAN JOEL AND FRIENDS
controversial
lp [edizione] originale stereo UK 1989 starmusic
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
L' originale stampa inglese, copertina (con lievi segni di invecchiamento) semilucida senza barcode, etichetta biancha con scritte nere, completo di inserto con testi. L' unico album dell' estemporaneo progetto del songwriter Joel Rockman, che per l' occasione aveva messo in piedi una band, con Mark Reich (gia' nei Killer HaLohetete, prima punk rock band in Israele, nei primi anni '80, poi trasferitosi per qualche tempo a Londra) e John O'Donnell (originario di Hong Kong, dove aveva suonato con bands come China Doll e Xian. "Controversial" e' un album alterno in cui trovano spazio deliri alcolici ("British Yobbos Abroad"), classic rock anni ottanta ("Hell" o "Conveyor Belt"), ballate semi-elettroniche pop post-wave ("Telephone Lover", "Status Symbol", "Violence on TV"), rock pop romantico ("Catcher in the rye", dedicata a John Lennon, "Daydreams over you" e "Freeloadin' woman") ed infine un rock ironico demenziale introspettivo ("Dracula is scared of getting Aids"). Il tutto con un approccio a tratti quasi cabarettistico e teatrale.
Roelens puccio
Research of sound (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 sounds from the screen
soundtracks
soundtracks
Ristampa del 2021, edizione limitata di 400 copie, copertina senza codice a barre, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1976 dalla Edipan in Italia, questo raro album del compositore italiano Puccio Roelens e' un piccolo mito dei ''library records'' italiani; similmente al successivo ''Rock satellite'' del 1977, ''Research of sound'' e' un torrido amalgama di jazz, funk e soul strumentale con arrangiamenti di ottoni ed archi installati su di un pulsante groove di basso e batteria, ora ipnotico ora dinamico e tirato; esplosivi sono episodi come ''Splash down''. Il disco presenta un sound ed un'atmosfera molto omogenei che lo fanno apparire come un'opera compiuta piuttosto che come una raccolta di basi strumentali di sottofondo. Questa la scaletta: ''Splash down'', ''Relaxation'', ''The taste of repeat'', ''Intimate conversation'', ''A silliness song'', ''Smooth and manly'', ''Exitement'', ''The road of the sadness'', ''Sweet foolishness'', ''Rhythm phasing blues''. Compositore, pianista, arrangiatore e produttore genovese, Amleto Armando Roelens, in arte Puccio Roelens (1919-1985), suona musica jazz nella seconda meta' degli anni '40, poi lavora nell'ambito delle colonne sonore e della produzione discografica, collaborando in quest'ultimo campo con la Vedette di Armando Sciascia. Roelens ha anche pubblicato alcuni dischi d'archivio (''library records'') a proprio nome o sotto la sigla Puccio Roelens Orchestra, fra gli anni '60 e '70.
Rolling Stones
Aftermath (1st press stereo!)
Lp [edizione] originale stereo uk 1966 decca
[vinile] Excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] excellent rock 60-70
Prima davvero molto rara stampa inglese in stereo (molto piu' rara rispetto a quella mono), copertina (con davvero lievi segni di invecchiamento) laminata sul fronte, nella versione; retrocopertina con in basso le indicazioni "Printed in England by Robert Stace" e "Laminated with Clarifoli". Etichetta "blue unboxed", blu con logo Decca non riquadrato in un rettangolo, con "deep groove", con anno di pubblicazione a sinistra (e non a destra come alcune altre copie ne' in basso come nella seconda stampa di poco successiva), nella versione con titoli scritti in caratteri "sans serif", cosi' come "Mick, Keith, Charlie, Brian & Bill" (tale indicazione e' nella versione in caratteri piccoli che sul lato A e' larga decisamente meno della prima riga di titoli), "N.C.B", "B.I.E.M.", "M.P.C.S." e "Mirage Music" a sinistra su quattro rispettive righe, tax code "KT"stampato a destra. Trail off matrix "2W" e "2W" sulle due facciate. Per molti critici il loro album migliore, uscito in Inghilterra nell'aprile del 1966 , dopo ''Out Of Our Heads'' e prima di ''Their Satanic'', giunse al primo posto delle classifiche UK ed al secondo di quelle USA dove fu pubblicato nel luglio del 1966. Il quarto album. Lavoro di importanza capitale nella carriera del gruppo, fu il primo interamente composto da Jagger-Richard, l'atmosfera e' qui davvero sinistra, ''Stupid Girl'' con i suoi versi misogini, i riferimenti alle droghe in ''Mother's Little Helper'', la vita di strada di ''High And Dry'', si compongono nel puzzle che, mai come in questo lp, dara' l'immagine di ''duri'' alla band londinese, ma c'e' molto di piu', gli arrangiamenti quasi jazz di Brian Jones in ''Under My Thumb'', quelli proto folk elisabettiani di ''Lady Jane'' in cui usa il Dulcimer, gli undici minuti di ''Goin' Home'', durata record per il 1966, i primi vagiti della psychedelia di marca dylaniano-beatlesiana che portera' a ''Paint It Black'', singolo del maggio del 1966, uscito un mese dopo questo lp, ma frutto delle stesse sessions. Un album praticamente perfetto che e' naturalmente, entrato di prepotenza nella storia della musica rock di ogni epoca. Immancabile.
Rolling Stones
exile on main street
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1972 rolling stones / universal / polydor
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2020, doppio album in vinile 180 grammi, rimasterizzata dai master tapes originali con sistema "Half-speed remastering" presso gli Abbey Road Studios; copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura (sebbene non piu' "unipak" con apertura per il disco all' interno), completa delle due inner sleeves. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1972 dopo ''Sticky fingers'' e prima di ''Goat's head soup'', giunto al numero 1 delle classifiche inglesi ed al numero 1 di quelle Usa. L' undicesimo album. Il loro unico doppio in studio, qui gli stones danno una prova molto piu' ''nera'' , confrontandosi con il blues, il soul, la black music dei decenni precedenti, il tutto rivestito da una patina di ruvido sporco rock'n'roll, l'album fu accolto in maniera contrastata dalla critica alla sua uscita, e' generalmente considerato oggi, specialmente in america, come la loro piu' grande opera , parte di questo cambiamento di opinione e' dovuto al fatto che si tratta di un doppio album, difficile da assimilare, con un mix di rock & roll, blues, soul, e country, meno sognante di Let It Bleed e meno pulito di Sticky Fingers , e che presenta la voce di Mick Jagger stranemente in secondo piano, la musica e' costruita su una serie di jams con Keith Richards e Mick Taylor che costruiscono di continuo spettacolari riffs ed assoli, il country e' revisitato con una sensibilita' molto british , vi sono incursioni nel soul ed anche nel gospel. tra i brani ve ne sono di indimenticabili "Rocks Off," "Tumbling Dice," "Torn and Frayed," "Happy," "Let It Loose," "Shine a Light," Sweet Virginia '' ''All down the line ''.
Rolling Stones
exile on main street (coloured splatter vinyl)
lp2 [edizione] ristampa stereo cz 1972 globus international / rolling stones
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, rara ristampa ufficiale cecoslovacca del 1991, nella ancor piu' rara versione in vinile color magenta con striature splatter (il primo lp) e verde con striature splatter (il secondo), copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) non apribile, senza barcode, etichetta nera con scritte e logo argento, catalogo 21 0038-1 312. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1972 dopo ''Sticky fingers'' e prima di ''Goat's head soup'', giunto al numero 1 delle classifiche inglesi ed al numero 1 di quelle Usa. L' undicesimo album. Il loro unico doppio in studio, qui gli stones danno una prova molto piu' ''nera'' , confrontandosi con il blues, il soul, la black music dei decenni precedenti, il tutto rivestito da una patina di ruvido sporco rock'n'roll, l' album fu accolto in maniera contrastata dalla critica alla sua uscita, e' generalmente considerato oggi, specialmente in america, come la loro piu' grande opera , parte di questo cambiamento di opinione e' dovuto al fatto che si tratta di un doppio album, difficile da assimilare, con un mix di rock & roll, blues, soul, e country, meno sognante di Let It Bleed e meno pulito di Sticky Fingers , e che presenta la voce di Mick Jagger stranemente in secondo piano, la musica e' costruita su una serie di jams con Keith Richards e Mick Taylor che costruiscono di continuo spettacolari riffs ed assoli, il country e' revisitato con una sensibilita' molto british , vi sono incursioni nel soul ed anche nel gospel. tra i brani ve ne sono di indimenticabili "Rocks Off," "Tumbling Dice," "Torn and Frayed," "Happy," "Let It Loose," "Shine a Light", Sweet Virginia'', ''All down the line''.
Rolling Stones
Their satanic majesties request
Lp [edizione] terza stampa stereo jap 1967 london
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Terza rara stampa giapponese, del 1968, copertina apribile cartonata, senza piu' la parte tridimensionale "lenticular" della prima tiratura (pressata peraltro in Inghilterra, per il mercato giapponese), e senza l' obi della seconda tiratura, con testi in inglese e note in giapponese stampati all' interno (senza quindi l' inserto presente nella seconda stampa), etichetta blu ed argento con logo London "unboxed", quindi non in una cornice, senza "deep groove", catalogo SLC-192. Pubblicato in Inghilterrra l' 8 dicembre del 1967, prima di ''Beggars banquet'' e dopo ''Between the buttons'', giunto al numero tre delle classifiche Uk ed al numero cinque di quelle Usa, il sesto album. Lavoro dalla genesi complicatissima, in origine avrebbe dovuto intitolarsi ''Cosmic Christmas'', ed anche la copertina avrebbe dovuto essere diversa; all'epoca delle registrazioni il fotografo Michael Cooper venne fatto entrare di nascosto nella cella dove era detenuto per possesso di stupefacenti Mick Jagger per fotografare la copertina dell'album, ma l'operazione venne scoperta e la pellicola confiscata, si penso' poi ad una copertina in seta indiana non apribile con una placca in ottone, di cui esistono alcune copie di prova, per poi giungere infine a questo titolo ed a questa immagine (costata all' epoca 25.000 $) dove, nella foto tridimensionale compaiono, basta cercarle accuratamente , le foto dei 4 beatles ed una piantina di mariuana, riconosciute fonti ispirative del disco, dove suonano Steve Marriott, John Paul Jones e Nicky Hopkins tra gli altri. Gli Stones iniziarono le registrazioni a febbraio e le finirono solo pochi giorni prima della pubblicazione, tali sessions furono piu' volte interrotte dagli arresti a catena di Jagger, Richard e Jones, tutti per detenzione di stupefacenti, Jagger scrivera' il testo di ' '2.000 light years from home '' in carcere, inoltre i tempi stavano rapidamente cambiando, la salute mentale e fisica di Brian Jones stava degenerando a livelli preoccupanti, i rapporti tra il gruppo ed il manager Andrew Loog Oldham stavano rapidamente deteriorandosi, e gli Stones fecero di tutto per allontanarlo sia dagli studi Olimpyc Sound dove stavano registrando che dalla propria vita artistica, che la band avrebbe voluto maggiormante in sintonia con la '' new big thing '' , il periodo era quello della piena psychedelia, il 1967, l'anno in cui tutti suonavano come SGT. Pepper's, ed anche questo lavoro non fa eccezione, ma mentre il lavoro dei Beatles e' un album unitario con una sorta di filo conduttore, questo '' their satanic '' vede il gruppo alle prese con brani dalla struttura ancora classica, pensati separatamente, ma '' ricuciti'' in studio con soluzioni sonore, frammenti, arsngiamenti, uso di nastri preregistrati, elettronica, musica orientale, che gli conferiscono una atmosfera da happening oscuro e metafisico, meno ''concettuale'' di quello dei Beatles ma piu' originale, sofisticato ed interessante di quanto spesso non si creda, tra i brani moltissimi quelli celeberrimi, '' Sing This All Together '', ''She's a Rainbow, 2000 Light Years From Home'', e la splendida composizione di Bill Wyman ''In Another Land''. sara' l'unico episodio veramente '' floreale'' del loro catalogo, infatti fina dal successivo album il gruppo cambiera' nuovamente e ritornra', pur se da una prospettiva completamente diversa, al suono duro e blues degli inizi, certamente uno dei pochissimi albums ad entrare di diritto nella storia della musica rock, non solo per i propri contenuti musicali, ed uno degli affreschi piu' particolari ,originali, riusciti e coerenti dell' intero decennio.
Rollins sonny
brass / trio (sonny rollins and the big brass + 1)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 vinyl lovers
jazz
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), con copertina che si rifa sul fronte a quella della seconda versione del disco, uscita nel 1962 su Verve con titolo "Brass Trio", completamente diversa da quella della prima edizione realizzata nel 1958 dalla MetroJazz con titolo "Sonny Rollins and the Big Brass"), con l' ordine dei brani che rispecchia quello della versione su Verve ma con una traccia aggiunta per l' occasione: "It Could Happen To You", registrata dal solo Sonny Rollins il 12 giugno 1957. Contiene brani registrati dal grande sassofonista tenore il 10 luglio del 1958 ai Metroplitan Studios di New York City (le prime quattro tracce: "Who Cares?", "Love Is A Simple Thing", "Grand Street" e "Far Out East") ed un giorno dopo ai Beltone Studios sempre di New York City (le successive "What's My Name?", "If You Were The Only Girl In The World", "Manhattan" e "Body & Soul"), con l' accompagnamenti nei primi quattro brani di Henry Grimes al contrabasso, Nat Adderley alla cornetta, Roy Haynes alla batteria Rene Thomas alla chitarra, Dick Katz al piano, Billy Byers, Frank Rehak e Jimmy Cleveland ai tromboni, Clark Terry, Ernie Royal e Reunald Jones alle trombe e Don Butterfield alla tuba, nelle altre quattro tracce di Charles Wright alla batteria ed Henry Grimes al basso. Nato musicalmente all'ombra dei "boppers" della 52a Strada, e' divenuto in seguito uno dei personaggi centrali dell' hard bop, ma il suo fare espressivo e' stato talmente articolato e personale da sfuggire a qualsiasi classificazione. La sua creativita', originalita' di fraseggio e ricchezza improvvisativa hanno imposto il suo suono quale "essenza" dell' hard bop. Appare sulla scena nella seconda meta' degli anni '40 come il piu' innovativo ed interessante sassofonista tenore del gruppo dei nuovi "hard boppers", coniugando la concezione "hard" del sax tenore di Coleman Hawkins con quella piu' melodica e sfumata di Lester Young. I suoi referenti musicali sono variegati: dalla musica caraibica al gospel, dagli studi classici di pianoforte alla emulazione del trasgressivo Louis Jordan, che con i Tympany Five si era imposto con uno scatenato "jump and jive" di successo. Ha suonato con quasi tutti i Grandi del jazz come Hawkins, Parker, Monk, Davis, Coltrane, Roach, Powell, J.J. Johnson, Fats Navarro, Art Blakey, Modern Jazz Quartet, Elvin Jones, Corea, Hancock e molti altri. " Il jazz e' sempre stata una musica di integrazione... non e' soltanto musica, e' una forza sociale del nostro Paese, e parla di liberta' e di gente a cui le cose piacciono per quello che sono, di gente che non ha pregiudizi per quello che e' nero o bianco... La nuova musica e' stata il maggior segnale di quanto la societa' andasse cambiando in parallelo con la stessa musica. Fu l'inizio di un nuovo periodo, di un nuovo periodo per i neri all' interno della societa' americana". (Sonny Rollins). .
Rollins sonny
Plus four (+ bonus track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 vinyl lovers
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura uscita in America su Prestige (sebbene con alcune leggere variazioni dei colori), retro con foto e note supplementari; contiene una traccia aggiunta rispetto alla versione originaria: "The Scene Is Clean", registrata con la stessa formazione dell' album, ma alcune settimane prima. Pubblicato dalla Prestige nel 1956, inciso a New York il 22 marzo del 1956 con formazione a cinque composta da Sonny Rollins (sax tenore), Clifford Brown (tromba), Max Roach (batteria), Richie Powell (pianoforte) e George Morrow (contrabbasso). Inciso prima dell'acclamato "Saxophone colossus" (1956), "Plus 4" e' considerato uno dei lavori piu' convincenti del jazzista newyorkese, uno dei maggiori interpreti del sassofono tenore della storia del jazz, dal suono potente e torrenziale. Dopo aver suonato con Miles Davis e Thelonius Monk all'inizio degli anni '50, Rollins si afferma in quel decennio come il principale sassofonista tenore prima dell'avvento di John Coltrane, ritirandosi poi momentaneamente dalle scene nel 1959. In questo album Rollins ed il suo gruppo propongono un solido jazz di matrice hard bop, lungo una scaletta composta da cinque brani, "Valse hot", "Kiss and run", "Count your blessings", "I feel a song coming on" e "Pent-up horse".
Room (uk post punk)
new dream for old - extended version +2
12" [edizione] originale stereo uk 1984 red flame
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
ep in formato 12", copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida, senza costola e con sagomatura per l' estralazione del disco, sul retro, senza barcode, etichetta custom con scritte rosse e verdi, catalogo RFB40-12. La versione in formato 12" del singolo edito dalla Red Flame nell' aprile 1984, con tre brani (invece dei due del 7" corrispondente): "New Dreams for Old", poi inserita nel secondo ed ultimo album dei Room "In Evil Hour", e' presente in due versioni, tra cui una "extended versione" piu' lunga di quella poi sull' lp, e la bella "On the Beach", intrigante brano vicino agli esordi della band, e' tratta dal minialbum "Clear" del 1983. I Room si formano a Liverpool nei primi anni ottanta da Dave Jackson, Robyn Odlum, Becky Stringer e Clive Thomas; il gruppo grazie a tre singoli, di cui uno uscito su musicassetta, riusci' ad ottenere le attenzioni della Red Flame che li mise sotto contratto producendo alcuni degli episodi piu' affascinanti della wave anglosassone della prima meta' degli anni ottanta. Jackson e Stringer all' indomani dello scioglimento del gruppo formeranno i Benny Profane insieme a McKechnie dei Moder Eon e Sparks degli Ex-Post Facto.
Rose of avalanche
velveteen + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 14T, "Goodbye Jim" inciso sul trail off del lato A; dodici pollici uscito nel settembre del 1986, e giunto al nono posto delle classifiche indipendenti inglesi; contiene tre brani all' epoca inediti: "Velveteen" e "Who Cares", lente ballate affascinanti, tra le migliori realizzazioni del gruppo, dove la voce di Philip si abbandona a sognanti trame, ed infine un terzo brano, "Just Like Yesterday", dove si accentua la matrice rock del gruppo. "Velveteen" sara' inclusa presto nella raccolta "Always There", rimarranno invece altrimenti inediti gli altri due brani. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce spesso loureediana di Philip Morris, non di rado accostabile a quella di Andrew Eldritch dei concittadini Sisters of Mercy, capace pero' anche di assumere personali toni trasognati. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta a Leeds da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra), attorno a cui si sviluppera' una formazione che nel tempo subira' una alcuni avvicendamenti d' organico, prevedendo sempre la presenza di due chitarre. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Ross diana and the supremes
Live at london's talk of the town
Lp [edizione] originale stereo usa 1968 motown
[vinile] Excellent [copertina] Good soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Good soul funky disco
prima stampa americana, copertina (con diversi segni di invecchiamento) cartonata, label blu con parte in alto che presenta una mappa della zona di Detroit, scritte argento, scritta ''Motown record corp. 2648 w. Grand blvd. Detroit 8, michigan'' bianca lungo il bordo in basso (scritta poi cambiata nel 1969), logo Motown multicolore in alto, catalogo MS-676. Pubblicato nell'agosto del 1968 dalla Motown, giunto al sesto posto in classifica in Gran Bretagna ed alla 57esima posizione negli USA, il secondo album dal vivo, preceduto nel 1965 da ''The Supremes at the Copa'' e precedente ''Farewell'', uscito nel 1970. L'album e' tratto dal loro tour europeo del 1968, e documenta fra le altre cose la prime apparizioni dal vivo fuori dagli USA del nuovo membro Cindy Birdsong, entrata l'anno prima al posto di Florence Ballard. Il trio presenta qui molte versioni succinte dei propri successi, sovente accorpate in medley (che sono ben cinque in questo lp). Questa la scaletta: ''Medley: with a song in my heart/stranger in paradise/wonderful wonderful/without a song'', ''Medley: Stop! In the name of love/come see about me/my world is empty without you/baby love'', ''Love is here anf now you're gone'', ''More'', ''You keep me hangin' on'', ''Medley: michelle/yesterday'', ''In and out of love'', ''Medley: the lady is a tramp/let's get away from it all'', ''The happening'', ''Medley: thoroughly modern millie/second hand rose/mame'', ''Reflections'', '''You're nobody till somebody loves you''. Uno dei piu' popolari complessi vocali della storia della musica afroamericana, nonche' uno dei maggiori successi commerciali della Motown, le Supremes si formano nel 1959 a Detroit, inizialmente in formazione a quattro e sotto il nome di Primettes; nel 1961 firmano un contratto con la Motown e si ribattezzano Supremes, riducendosi ad un terzetto alla fine dell'anno, composto da Diana Ross, Florence Ballard e Mary Wilson. Sotto la guida di Berry Gordy, boss dell'etichetta di Detroit, e con l'ausilio del trio di autori Holland-Dozier-Holland, le Supremes ottengono un eccezionale successo commerciale negli anni '60, sia all'estero che in patria, dove spesso rivaleggiano in cima alle classifiche con i Beatles. Oltre allo stile canoro rilassato e dolce di Diana Ross ed all'approccio pop, le Supremes sono contraddistinte da un look molto femminile e ricercato, che cattura l'attenzione sia del pubblico bianco che di quello afroamericano negli anni '60. Nel 1967 Florence Ballard esce dal gruppo ed il gruppo si ribattezza Diana Ross And The Supremes; Diana Ross abbandona a sua volta nel 1970 per lanciare la sua felice carriera solista ed il gruppo continua la sua attivita' fino al 1977 con Mary Wilson come unico membro originario.
Roys
kicked off the train
lp [edizione] originale stereo uk 1986 stiff / gates of heaven
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
l' originale stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento) senza barcode, etichetta custom su un lato e celeste con scritte nere sull'altro, catalogo SEEZ 61. Pubblicato nel febbraio 1986, in esclusiva dalla inglese Stiff, l' unico album del misconosciuto trio americano di Atlanta, Georgia, caitanato da A-Roy, basso e voce, registrato nella stessa formazione a tre dei due singoli autoprodotti con cui il gruppo aveva esordito nel 1981 (Peter V., chitarra e voce e Frog alla batteria). I Roys sono stati autori di questo unico lavoro dove confluiscono sonorita' post-wave e rock, dopo questa realizzazione scompariranno dalle scene musicali senza lasciare traccia alcuna dietro di se'. Un disco certamente minore, indeciso su una matrice decisamente underground e la voglia di emergere attraverso una produzione forse troppo "pulita", ma che contiene diversi ottimi brani di rock chitarristico, non distanti da certi gruppi della contemporanea scena svedese, come Playmates, Watermelon men o Wayward Souls; tra i migliori episodi dell' album da citare l' omonima "Kicked Off The Train", "Little Nam", "Dog Day", e la melanconica "Hard Time".
Rumour (Brinsley Schwarz)
Frogs sprouts clogs and krauts
lp [edizione] originale stereo uk 1979 stiff
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la originale stampa inglese con copertina (con davvero lievi segni di invecchiamento) lucida senza codice a barre, inner sleeve, ed etichetta bianca, rosa ed azzurra, catalogo SEEZ13. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1979 dopo ''Max'' e prima di ''Purity of essence''. Il secondo album della band inglese che soleva accompagnare, in studio e dal vivo, Graham Parker. Non semplici session men, pero': Brinsley Shwarz e Bob Andrews avevano suonato nei Brinsley Schwarz, Martin Belmont nei Ducks De Luxe, Andrew Bodnar e Steve Goulding negli Sky Rockets e nei Bontemps Roulez; ovvero, una larga fetta della scena che, nella prima meta' degli anni '70, aveva anticipato quel pub rock che fu base musicale importante per la nascita in terra d' albione del punk rock. E tra pub rock con influenze soul e r'n'b, ma anche pop e new wave, si muove la musica di questo disco, fresco e gidibile. La combinazione funziona eccezionalmente bene, vedi la splendida "Emotional Traffic".
Run-dmc
Run-dmc
Lp [edizione] terza stampa stereo uk 1984 4th & Broadway
[vinile] Excellent [copertina] Excellent hip-hop
[vinile] Excellent [copertina] Excellent hip-hop
Terza comunque rara stampa inglese, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura, etichetta con foglia e con logo Island in basso, catalogo BRLP506. Pubblicato nel marzo del 1984 dalla Profile negli USA, dove giunse al 53esimo posto in classifica, e dalla 4th & Broadway in Gran Bretagna, il primo epocale album dei Run DMC, precedente ''King of rock'' (1985). Un disco di enorme importanza nello sviluppo della musica hip hop, ''Run dmc'' introdusse un sound minimale e robusto, distante dal morbido funk preminente nello hip hop all'epoca, ed un canto piu' aggressivo e stradaiolo, incentrato su temi metropolitani. Formazione di grande importanza nella storia dello hip hop, i Run DMC sono stati fra i principali interpreti del genere negli anni '80, dopo i pionieri come Grandmaster Flash e prima dell'avvento dello hip hop poiticizzato dei Public Enemy e del gangsta. Formati a New York nel 1982 da Joseph Simmons (Run), fratello del noto discografico Russell, e da Darryl McDaniels (DMC), ai quali si uni' il dj Jason Mizell (Jam Master Jay), i Run DMC svilupparono uno hip hop basato sulla batteria e su campionamenti rock e metal, che sostenevano un rap scattante e frenetico. I loro primi tre album riscossero un crescente consenso, in particolare il terzo ''Raising hell'' (1986), che conteneva la cover di ''Walk this way'' degli Aerosmith, il primo crossover fra rock e hip hop a sfondare in classifica; gli anni successivi portarono ad un progressivo declino, in parte per problemi personali, in parte per l'avvento di nuove correnti nello hip hop, come il gangsta ed il rap politicizzato. Si sciolsero infine nel 2002.
Saint vitus
heavier than thou
lp2 [edizione] originale stereo usa 1991 sst
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, doppio album, la prima rara stampa, copertina con barcode, etichetta nere con scritte e logo bianchi, catalogo SST266, trail off che presenta l' incisione "Kdisc" su tutte le facciate e "JG" su tutte le facciate tranne la terza (incisioni non presenti nella successiva ristampa. La doppia raccolta uscita su SST nel 1991, e contenente materiale pubblicato tra il 1984 ed il 1988 in dischi che gia' all' epoca dell' uscita di questo doppio album risultavano di difficile reperibilita', tutti editi dalla SST della cult band californiana di Los Angeles dedita ad una musica diretta discendente di quella dei Black Sabbath. "White Magic/Black Magic" e "Saint Vitus" sono tratte dal primo album del 1984 "Saint Vitus", considerato da molti uno dei primi dischi mai pubblicati di "Doom Metal"; "War is our destiny" e "White stallions" provengono dal secondo album "Hallow's Victim" del 1985, l' ultimo registrato con l' originario cantante Scott Reagers (che molti anni dopo si riunira' alla band); "Born Too Late", "Clear Windowpane", "Dying Inside", "H.A.A.G." e "The Lost Feeling"facevano parte del terzo album "Born too Late" del 1986 (da cui resta qui escluso un solo brano), il primo registrato con il cantante ex Obsessed Scott "Wino" Weinrich, e considerato da molti il loro capolavoro; "Shooting Gallery", "Bitter Youth" e "Dragon Time" sono tratte dal quarto "Mournful Cries", ultimo uscito per la SST; "Look Behind You" e la cover della "Thisty and Miserable" dei Black Sabbath erano infine presenti in un 12" ep del 1987. Formatisi a Los Angeles nel 1979, inizialmente con il nome di Tyrant, i Saint Vitus sono stati negli anni '80 fra i pionieri del doom metal americano, insieme a Trouble e Obsessed; fedeli al sacro/diabolico verbo dei Black Sabbath, erano artefici di un metal lento ed ossessivo, contraddistinto da potenti riff di chitarra che colavano come lava attraverso lunghi brani. Il loro stile influenzera' senza dubbio lo stoner degli anni '90, carico anch'esso di riferimenti ai Sabbath. Il gruppo pubblico' i primi lavori presso la mitica SSI di Greg Ginn, fra cui l'album d'esordio eponimo del 1984 ed il secondo lp ''Born too late'' (1986), considerato da molti il loro migliore; dopo l'uscita di ''Die healing'' (1995) scomparvero dalle scene, lasciandosi dietro una scia di zolfo.
Saint vitus
Lillie: f-65 (purple-white-black splatter vinyl)
Lp [edizione] seconda stampa stereo eu 2012 season of mist
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, seconda stampa, realizzata nel giugno 2012, in vinile viola con striature bianche e nere con effetto splatter (come da secondo adesivo sul cellophane), edizione limitata di mille copie numerate a mano sul retro (questa la copia 882), copertina ruvida, allegato coupon per il download dell'album da internet (non sappiamo se ancora utilizzabile), inner sleeve con testi e foto, label grigio/nera con scritte e logo porpora, catalogo SOM258LP. Pubblicato nell'aprile del 2012 dalla Season Of Mist, l'ottavo album in studio, successivo a ''Die healing'' (1995) e prima di "Saint Vitus" (2019). Lo storico gruppo doom californiano ritorna a ben diciassette anni di distanza dal precedente album in studio; ''Lillie: f-65'' segna fra l'altro il ritorno su disco del cantante Scott Weinrich, che aveva lasciato il gruppo dopo ''V'' (1990), e la prima prova in studio del nuovo batterista Henry Vasquez. E' un disco di classico doom metal, con ritmi lenti ed inesorabili e potenti partiture chitarristiche figlie dei primi Black Sabbath, immerse in atmosfere cupe e da incubo. Formatisi a Los Angeles nel 1979, inizialmente con il nome di Tyrant, i Saint Vitus sono stati negli anni '80 fra i pionieri del doom metal americano, insieme a Trouble e Obsessed; fedeli al sacro/diabolico verbo dei Black Sabbath, erano artefici di un metal lento ed ossessivo, contraddistinto da potenti riff di chitarra che colavano come lava attraverso lunghi brani. Il loro stile influenzera' senza dubbio lo stoner degli anni '90, carico anch'esso di riferimenti ai Sabbath. Il gruppo pubblico' i primi lavori presso la mitica SSI di Greg Ginn, fra cui l'album d'esordio eponimo del 1984 ed il secondo lp ''Born too late'' (1986), considerato da molti il loro migliore; dopo l'uscita di ''Die healing'' (1995) scomparvero dalle scene, lasciandosi dietro una scia di zolfo.
Sanders pharoah
Oh lord, let me do no wrong (ltd. 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1987 doctor jazz
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi. Ristampa pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1987 dalla Doctor Jazz negli USA, inciso a New York il 13 luglio del 1987 da Pharoah Sanders (sax tenore), Tarik Shah (basso), Greg Banoy (batteria), Donald Smith (piano elettrico), William S. Henderson III (pianoforte) e Leon Thomas (voce), "Oh lord..." fonde il jazz spirituale ereditato da John Coltrane con la fusion elettrica, il post bop (molto suggestiva a riguardo la lunga "Equinox") e perfino con occasionali divagazioni in generi altri (come il ritmo reggae della title track, cantata da Thomas). Lontano dalle sue esplorazioni free degli anni '60, Pharoah propone con questo disco un jazz melodico ed avvolgente, in cui la sua personalità non nasconde l'influenza di Coltrane ma la integra in un sound sassofonistico dalla marcata spiritualità. Questa la scaletta: "Oh Lord, Let Me Do No Wrong", "Equinox", "Polka Dots And Moonbeams", "If It Wasn't For A Woman", "Clear Out Of This World", "Next Time You See Me". Il sassofonista Pharoah Sanders (1940-2022), proveniente dallo Arkansas, è uno dei nomi più apprezzati fra quelli degli eroi jazz ancora in attività nel XXI secolo. Sanders si fece notare negli anni '60, collaborando con il grande John Coltrane negli ultimi e sperimentali lavori di quest'ultimo, ed indubbiamente risentì dell'influenza di Trane, oltre che mostrare affinità con un altro grande del free jazz, Albert Ayler.
Savoy brown
Lion's share
Lp [edizione] seconda stampa stereo uk 1972 decca
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
seconda comunque rara stampa inglese del 1973, copertina pressata da MacNeill Press, laminata sul fronte e liscia sul retro, etichetta blu e argento con logo Decca ''boxed'' in un rettangolo, "Made in England - the Decca Record co. ltd. '' in alto, anno di uscita "1973" e non piu' "1972" alla destra del foro centrale, e ''ffss Full Frequency Stereophonic Sound ffss'' sopra il foro centrale, matrice non al contrario sopra il numero di catalogo, con il titolo dell' album indicato sotto il foro centrale, catalogo SKL.5152. Pubblicato nel 1972 dopo "Hellbound train" e prima di "Jack the Toad", e giunto al numero 151 delle classifiche Usa, e non entrato in quelle Uk, il nono album. Contiene l' iniziale ''Shot in the Head", uno dei loro brani pu' celebri, con una magnifica slide guitar, che sara' per anni uno dei brani piu' eseguiti dal vivo. La band e' capitanata dal granitico Kim Simmonds, e vede qui alla voce l' ottimo Dave Walker, che sostituisce Chris Youlden. "Lion's Share" e' uno dei loro albums piu' solidi e grintosi, oltre alle composizioni autografe di blues elettrico intinto nell' hard, vi figurano eccellenti interpretazioni di brani di Howlin' Wolf ("Howling For My Darling") e Little Walter. Una delle più importanti formazioni rock blues inglesi a cavallo fra gli anni '60 e gli anni '70, i Savoy Brown nacquero a Londra nel 1968, fondati dal chitarrista Kim Simmonds; il gruppo, destinato a diventare una notevole attrazione dal vivo negli Stati Uniti nel decennio successivo, non ebbe invece significativi successi in patria. Caratterizzati da frequenti cambiamenti di formazione, con il solo Simmonds sempre presente, realizzarono numerosi album fra la fine degli anni '60 e la meta' degli anni '70, alcuni dei quali importanti per la storia del British blues (come ''Blue matter'' del 1969, che conteneva la loro classica ''Train to nowhere''), ed ancora altri lp negli anni '80 e '90.
Scherrer mario (nordland)
Squares and crossings
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1986 dee dee's picks
punk new wave
punk new wave
Vinile doppio, copertina senza codice a barre, corredata da fascia obi con note di presentazione dell'album, inner sleeves con rare foto e note che includono interviste esclusive a Mario Scherrer e Hotcha (Calypso Now), label bianca con scritte nere e logo Dee Dee's Picks nero in alto, catalogo DDP004. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2022 ad opera della Dee Dee's Picks, "Squares and crossings", unico album di Mario Scherrer, fu originariamente pubblicato dalla Calypso Now nel 1986 solo su musicassetta in Svizzera. L'opera era parte di una progettata serie di pubblicazioni denominata "The guild", che avrebbero dovuto essere composte da critici musicali svizzeri, ma Mario Scherrer fu l'unico a rispondere all'invito dell'etichetta elvetica specializzata in pubblicazioni su nastro, facendo di "Squares and crossings" un oggetto unico. L'opera esprime un post punk sperimentale e lontanissimo dal commercialismo, un incontro fra le sperimentazioni minimali ed ossessive dei primi Cabaret Voltaire con l'avanguardia elettronica, con la musique concrète e con il minimal synth, ma non impermeabile ad un senso della melodia avvolgente ed atmosferico, presente in particolare nelle parti vocali. Mario Scherrer è anche membro del gruppo new wave svizzero Nordland, formato nel 1985, autori di una manciata di singoli ed albums fra i tardi anni '80 ed i primi '90. Questa la scaletta: "Some Different Men", "The Came Along", "An Old Familiar Cry", "Sin-Claire", "Inside Of You", "Occultus Introitus", "Is David On The Floor", "Way Off", "You And I", "Kabbala", "By The Square", "Schürfung", "Crossing", "Fragment III", "Liturgica", "Nothing To explain", "Fashion Time".
Schickert gunter (gam) / udo erdenreich
Schickreich (ltd. clear vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 marmo music
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 150 copie in vinile trasparente, corredata da codice per il download digitale dell'album, copertina senza codice a barre, inserto con foto e note, label custom fotografica in bianco e nero con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo MARMOLP05. Pubblicato nel febbraio del 2024 dalla Marmo Music, "Schickreich" è frutto della collaborazione fra Gunther Schickert (chitarra) ed Udo Erdenreich (basso), già insieme nel gruppo psichedelico e space rock Ziguri, ed ai quali si unisce qui Mirko Olostiak (megafono); sotto la sigla Schickreich, i due musicisti tedeschi hanno suonato occasionalmente a partire dai tardi anni '80. L'album contiene tre lunghi brani, della durata che va da circa nove ad oltre ventisei minuti, che esprimono diverse sfaccettature della musica basata sui droni e su dilatazioni spaziali che si ricollegano alla musica cosmica degli anni '70; sulla prima facciata, ascoltiamo "Die Zukunft ist den Kindern und den Narren" registrata dal vivo nel 1988 a Berlino, insieme al sopracitato Mirko Olostiak, membro della Irren Offensive, un'associazione di supporto per pazienti psichiatrici al confine con l'avanguardia artistica, una performance rimasta inedita per trentacinque anni e per la prima volta pubblicata con questo disco. Sulla seconda facciata trovano posto invece due brani registrati nel 2008, "Kang ripoche" e "Mapam yu tso", da Schickert ed Erdenreich, con un approccio più meditativo e disteso. Il berlinese Gunther Schickert, considerato da alcuni critici (Rolf Semprebon) come uno dei pionieri della chitarra eco (echo guitar) insieme ad Achim Reichel, fu attivo negli anni '70 negli oscuri GAM, di cui alcune registrazioni sono state pubblicate postume. Schickert e' artefice poi di alcuni album solisti, partendo da ''Samtvogel'' (1974), seguito da ''Uberfallig'', registrato con il batterista Charles Heuer).
Schwartzeneggar (crass)
Way things are.... and other stories
Lp [edizione] originale stereo uk 1994 r.b. discs / gap recordings
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
l' originale stampa inglese, copertina (con leggeri segni di usura sul retro, copia distribuita in Italia con adesivo di importazione SIAE sul retro) semilucida senza barcode, inner sleeve con testi e sagomatura sul lato di apertura, label nera con scritte bianche, catalogo SEEP009 / GAP023. Pubblicato nel 1994 dalla R.B. Discs / Gap Recordings, questo è l'unico album del gruppo britannico formato dall'ex Crass Steve Ignorant (voce), con membri dei Tatcher On Acid (Andi Tuck e Ben Corrigan), Mark Pickstone dai Conflict e Bob Butler, futuro componente della ska punk band The 'Tone (in cui militerà anche il sopracitato Corrigan). Gli Schwartzeneggar avevano pubblicato tre singoli fra il 1992 ed il 1993, "Goodbye to all that", "Take your elbows off the table" e "Art XX craft", e suonarono assiduamente dal vivo nel Regno Unito ed in Europa continentale fra il 1993 ed il 1995, senza giungere però negli Stati Uniti. L'album "The way things are..." vede uno Steve Ignorant dalla voce ancora graffiante ed arrabiata, così come i suoi testi rimangono provocatori ed impegnati su temi sociali e politici, mentre musicalmente il gruppo adotta un approccio molto diretto ed anthemico, con un sound che fa un po' pensare agli ultimi Husker Du, melodico, dalle venature pop (con una tastiera che fa spesso capolino accanto alle chitarre sferraglianti), accompagnato ad una furia hardcore punk non ancora spenta e trascinante, che si ricollega al punk inglese dei primi anni '80 come anche ai californiani Dead Kennedys.
Seldom scene
New seldom scene album
Lp [edizione] originale stereo usa 1976 rebel
[vinile] Excellent [copertina] Fair rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Fair rock 60-70
Copia con alcuni segni di usura sulla copertina e con la costola superiore totalmente aperta, prima stampa USA, coperina "textured" fronte retro, inserto da compilare e spedire per acquistare logos di gruppi della Rebel Records da incollare sulle proprie t-shirts, label grigia (poi cambiata) con soldato della guerra civile che suona il banjo al centro, scritte nere lungo il bordo e blu al centro, logo Rebel blu e bianco in alto, catalogo SLP1561. Pubblicato nel 1976 dalla Rebel negli USA, il quinto album in studio, successivo a "Old train" (1974) ed al live "Live at the cellar door" (1975), e precedente "Baptizing" (1978). L'ultimo album in studio inciso con la formazione originaria, "The new seldom scene album" contiene un set di composizioni originali ed alcune covers, "If that's the way you feel" dei fratelli Stanley, "Easy ride from good times to the blues" di Herb Pedersen e due pezzi di Rodney Crowell, "California earthquake" e "Song for life". E' un lavoro in cui il gruppo si allontana in parte dal suo stile classico, pur restando fedele alla musica bluegrass: Mike Auldridge non usa solo il suo dobro, ma anche la pedal steel guitar, ed il gruppo si avvale occasionalmente di un batterista, Mark Cuff. La star Linda Ronstadt canta i cori nel brano "California earthquake". Storica ed importante formazione americana di Washington D.C., i Seldom Scene si formano nel 1971; sono considerati una delle piu' importanti, se non la piu' importante, fra le band della storia del bluegrass, filone della musica country piu' vicino alla tradizione e con il violino in prominenza, senza le aperture al pop di altre correnti del country post bellico. I Seldom Scene tuttavia non erano il tipico gruppo bluegrass, in quanto il dobro ricopriva spesso un ruolo piu' rilevante del violino nella loro musica, ed il gruppo arrangiava in modo originale (ed ovviamente in chiave bluegrass) brani della musica rock piuttosto che interpretare solo pezzi tradizionali. I loro primi album in particolare sono considerati notevolissimi lavori nel loro genere.
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