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Devo Hard core volume 2
LP2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1974  superior viaduct 
punk new wave
prima edizione vinilica (nel 1991 il disco usci' per la Ryko solo in versione cd) del 2013, doppio album, adesivo sul cellophane con autore e titolo indicati, corredato di inserto apribile con foto e testi, etichetta bianca con scritte nere. Dopo il fantastico "Hard-Core Volume 1" uscito nel 1990, ancora un imperdibile volume zeppo di storiche e straordinarie registrzioni inedite effettuate in studio dalla geniale band americana di Akron, Ohio TRA L' APRILE DEL 1974 ED IL DICEMBRE DEL 1977 (!!!). Attivi dal 1973, ben prima di giungere alla pubblicazione dei loro primi singoli autoprodotti e dal successivo incontro con Brian Eno che ne produsse il primo seminale album "Q.Are We Not Men? A:We Are Devo", i Devo avevano gia' elaborato appieno le loro teorie sulla "Devo-luzione" dell' uomo, il loro look futuristico e la loro musica ancor piu' avveniristica ai tempi di queste registrazioni davvero illuminanti, che trovano un possibile termine di paragone solo nei contemporanei esperimenti dei Residents e dei "vicini di casa" Pere Ubu (anche loro dell' Ohio, sebbene di Cleveland), capaci di dispensare intuizioni illuminanti e geniali che la musica degli anni a venire cogliera' ed elaborera' nell' arco del decennio a venire, dopo che l' esplosione del punk ne liberera' le energie creative. Di piu': il percorso dei Devo appare dopo l' ascolto di questo reperto (assolutamente imperdibile) assolutamente coerente con quello evidenziato dagli albums e, ironia della sorte, dalla loro "filosofia": un percoso che li vide progressivamente regredire verso la normalizzazione, giacche' i brani di questi nastri posseggono una vena sperimentale che anche i primi storici dischi del gruppo "addomesticarono" almeno in parte, come dimostra questa ricca serie di brani assolutamente inediti, tra influenze kraftwerkiane, pulsioni robotiche, umanissime desolazioni, sperimentazione, proto punk, proto wave e proto tutto. Indispensabile da un punto di vista storico, straordinario da quello puramente artistico.
Euro
35,00
codice 2134973
scheda
Diaframma Siberia (pink vinyl lp, gatefold sleeve + cd + booklet + poster)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1984  self 
punk new wave
ristampa del 2024, realizzata in occasione del 40esimo anniversario dall' uscita originaria del disco, in vinile rosa, copertina per l' occasione apribile, con note e foto all' interno, un cd allegato con i brani dell' album ed anche del materiale live registrato a Modena il 4 gennaio 1985, un booklet di 16 pagine ed un poster di 50x70 cm. che riproduce quello del "Siberia Tour" del 1985. Il primo storico album del gruppo fiorentino guidato da Federico Fiumani. Dopo un paio di singoli, partecipazioni a raccolte e l' ep "Altrove", e sostituito alla voce Nicola Vannini con Miro Sassolini, il gruppo, che si era ormai costruito un seguito di culto, riusci' con questo "Siberia" a dare forma a quella che va considerata la pietra miliare del "nuovo rock cantato in italiano", ispirandosi ancora palesemente al post punk britannico piu' crepuscolare, ma anche capaci di un lirismo in qualche modo "mediterraneo" e personale, che avra' grandissima influenza sulla scena italiana per alcuni anni, considerato da molti pietra miliare della new wave italiana. Sin dalla scelta della copertina e del titolo, il disco riusci' davvero ad essere l' espressione migliore della scena dark italiana, e sospinto dalla forza di brani come "Siberia", "Amsterdam", la liricissima "Impronte", "Delorenzo" o "Specchi d' Acqua" ebbe risultati di vendita senza precedenti per un disco "indipendente" in Italia.
Euro
31,00
codice 2134947
scheda
Diakité nfaly Hunter folk vol. 1 - tribute to toumani kone (ltd.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  ml  2024  mieruba 
world
Edizione limitata, corredata da libretto, label marroncina chiara con scritte marroni e nere, catalogo MRB-ML01-021. Pubblicato nel settembre del 2024 dalla Mieruba, il primo album di Nfaly Diakité, musicista maliano nato nel 1989 a Bamako, membro dei donsow, cacciatori animisti di etnia bambara, che formano da secoli una fratellanza, la donsoya, considerata una guardiana della cultura maliana, che porta avanti le tradizioni rituali della caccia, collegate ad una specifica musica vocale, melodica e ritmica, oltre che a danze, pratiche divinatorie e curative. Diakité, nipote di un importante leader della donsoya, si è formato musicalmente con due maestri donso della regione di Wassolo, Oumar Sidibé e Diakaria Diakité, e si è affermato nella comunità suonando e cantando alle cerimonie della fratellanza, prima di incontrare il percussionista Ibrahim Sarr e di unirsi al quintetto BKO, con il quale ha inciso un album ed ha suonato dal vivo negli Stati Uniti ed in Europa, attirando l'attenzione sul suo virtuosismo con lo ngoni, strumento a corde dell'Africa occidentale. Egli è anche un kono, figura forse assimilabile ad un cantastorie, che trasmette la storia e la cultura bambara attraverso la musica ed il canto, nel caso di Diakité con un approccio che innesta sulle tecniche tradizionali alcuni elementi sonori contemporanei. "Tribute to Toumani Koné", dedicato al grande poeta e cantastorie Toumani Koné, è il suo primo album, inciso a Bamako nel giugno del 2020; qui Nfaly è il solo cantante, e si accompagna suonando gli strumenti ngoni e keregne; l'album contiene brani cantati ed alcuni strumentali, che si dipanano con ritmiche precise ed abbastanza lineari, le quali insieme alle melodie spesso circolari degli strumenti creano un effetto ora ipnotico, ora energicamente trascinante.
Euro
28,00
codice 3516401
scheda
Didjits fuck the pigs / give it back
7" [edizione] seconda stampa  stereo  usa  1990  touch & go 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", la seconda stampa, in vinile nero, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) pressata in Canada come tutte le copie, senza barcode, etichetta nera con scritte bianche, foro al centro largo, catalogo T&G72. Pubblicato nel 1990 dalla Touch & Go, il secondo singolo; contiene sul lato A "Fuck the Pigs", altrimenti inedita, punk rock tra influenze detroitiane e venature hard, e sul retro una bella cover, peraltro molto fedele all' originale, di "Give it back" dei grandi Dickies. Potente e sguaiato gruppo fra hardcore, punk stradaiolo e hard rock'n'roll, i Didjits si formarono a Mattoon nell' Illinois e furono insieme per circa un decennio, fra il 1983 ed il 1993, durante il quale sfornarono alcuni notevoli album ed incendiarono i palchi con infuocate quanto bizzarre perfomance. Formati dai fratelli Sims, Rick (voce e chitarra) e Brad (batteria), manifestavano un umorismo politicamente scorretto ed un'attitudine grezza che porto' alcuni a definirli come ''white trash''; dopo il loro scioglimento, Rick Sims si uni' brevemente ai Supersuckers, per poi formare i Gaza Strippers.
Euro
6,00
codice 264196
scheda
Die cheerleader Filth by association
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1993  abstract 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good indie 90
L' originale stampa, realizzata dalla inglese Abstract, con vinile, come in tutte le copie, pressato in Francia, copertina (con abrasione sul retro in basso a destra di circa 1x3 cm.) lucida, completa di inner sleeve con foto e testi, etichetta verde con scritte nere, catalogo ABT 097, Pubblicato nell' ottobre 1993, prima dell' unico vero album "Son of filth" (1995), questo album contiene dodici brani: tutti i dieci brani primi 3 Ep's "D.C." (Ottobre 1992), "Saturation" (Febbraio 1993) e "69 hayloft action" (giugno 1993), piu' due inediti, "Gargoyle son" e "Washington D.C.", cover molto libera di "Somebody to love" dei Jefferson Airplane. Band che si forma nel 91 a Londra dalla cantante irlandese Sam Ireland, dalla chitarrista scozzese Rita Blazyca, dal batterista inglese Andy Semple e dalla bassista italiana Debbie Quargnolo (che sostituisce Sarah Corina). Fautori di un interessante mix fra new wave e rock chitarristico con in primo piano la voce rabbiosa e profonda della Ireland, hanno realizzato 3 Ep's, raccolti poi nella compilation "Filth by association" del 93 e un unico album "Son of fifth" del 93, che, per meta' comprende materiale vecchio remixato da Henry Rollins e David Bianco, mentre i pezzi nuovi sono prodotti da Steve Mack (That petrol emotion). Da notare che Iggy Pop, dopo averli ascoltati, invito' loro ad aprire i concerti delle sue date londinesi del tour del 93.
Euro
10,00
codice 264010
scheda
Dinosaur jr quest! fort apache studios 24/1/89
7"ep [edizione] seconda stampa  stereo  usa  1989  lo-fi records 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Ep in formato 7", seconda stampa, realizzata nel 1992, con copertina (nella versione in tinta arancione e nera) cambiata, dell' ep private press realizzato per la prima volta nel 1990 su etichetta Funky Groove Records (uscita anche quella non ufficiale), copertina ripiegata in due attorno al disco, etichette interamente bianche, foro al centro largo. Preziosa aggiunta alla discografia ufficiale della amata band americana, contiene tre fragorosissime tracce registrate il 24 gennaio del 1989 presso i Fort Apache Studios di Cambridge, Massachussetts: "Quest!" e' una nuova versione del brano tratto dal primo album "Dinosaur" del 1985, "Keep the Glove" era apparsa come b-side del singolo "Freak Scene" del dicembre 1987, anche questa pero' in una nuova versione, cosi' come anche "In a Jar", gia' sul secondo album "You're Living All Over Me" del dicembre 1987.
Euro
15,00
codice 264211
scheda
Dire straits brothers in arms (2lp version)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1985  vertigo / back to black 
rock 60-70
ristampa per audiofili, con i brani dell' album distribuiti su due vinili (pesanti 180 grammi) per una migliore resa sonora, masterizzata dai masters analogici originali, inner sleeves. Pubblicato dalla band inglese nel maggio 1985, uscito su Vertigo/Phonogram in Inghilterra e su Warner Bros negli Usa, dopo il precedente "Love over gold'' e prima di ''Money for nothing'', e giunto al primo posto delle classifiche inglesi ed americane. Si tratta di uno degli albums di maggiore successo nella storia del rock, ad oggi si calcola che abbia venduto circa 25.000.000 di copie, e contiene ben tre brani che furono al primo posto in 24 paesi. La musica prende il via dall' atmosferico jazz-rock di "Love Over Gold" e lo arricchisce di tentazioni pop creando un enorme best-seller. Il disco contiene brani celeberrimi, come "Money for Nothing", "Walk of Life", "So Far Away", "Why Worry", ma anche le piu' impegnate "Your Latest Trick" o Ride Across the River". Uno degli albums che hanno fatto la storia del pop rock degli anni '80 e ne hanno reinventato il suono.
Euro
44,00
codice 2134807
scheda
Dire straits Making movies
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1980  vertigo / mercury / universal 
rock 60-70
Ristampa con copertina pressoche' identica alla prima tiratura. Il terzo album dei Dire Straits di Mark Knopler, pubblicato in Inghilterra dalla Vertigo nell'ottobre del 1980 dopo ''Communique'' e prima di ''Love over gold '', giunto al quarto posto delle classifiche Uk ed al 19esimo di quelle Usa dove usci' nel novembre dello stesso anno per la Warner Bros. Prodotto da Jimmy Lovine, registrato con Roy Bittan della Street Band alla tastiera, ma senza il secondo chitarrista David Knopfler, e' il disco che introduce la prima svolta musicale della band; ora i riferimenti roots rock sono meno evidenti ed emergono invece contaminazioni jazz, country-rock e folk-rock. La vena di compositore di Mark Knopfler e' in grande spolvero, i testi si fanno piu' narrativi, come in "Romeo and Juliet", "Tunnel of Love" e "Skateaway", la produzione e' perfetta e incorpora nella musica della band elementi pop e new wave. Il disco, per molti critici, insieme al primo album, il loro capolavoro, sara' al solito un grande successo e rendera' il loro stile sempre piu' familiare e riconoscibile ad ogni latitudine.
Euro
35,00
codice 2134903
scheda
Dirge Protect not disect
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1984  audio platter 
punk new wave
Copertina apribile, catalogo PLATE017LP. Pubblicata dalla Audio Platter in cd nel 2023 ed in vinile nel 2024, questa antologia compila registrazioni in studio e dal vivo risalenti al 1984, tratte dall'unica cassetta del gruppo, "Live at Vale social club" (registrata a Colwick, Nottingham, il 27 aprile di quell'anno), e da alcune compilations di autori vari, alle quali aveva contribuito, uscite anch'esse su cassetta intorno a metà anni '80; si tratta dei Dirge misconociuto gruppo anarco-punk britannico di Leicester, in attività fra il 1983 ed il 1986. Le grezze registrazioni qui compilate documentano un gruppo dal sound selvaggio e distorto, molto tirato ma articolato anche da repentini cambi ritmici, quasi stoogesiano ma declinato in modo ancora più primitivo in senso HC punk; pure il cantante ha un piglio ed un'abrasività che ricordano il primo Iggy Pop. Le loro canzoni riflettono il clima dell'Inghilterra tatcheriana in cui i movimenti radicali si trovavano a passare in quei primi anni '80, mettendo insieme disperazione e rabbia con idee libertarie e pacifiste. Questa la scaletta: "The Right To Refuse", "Bootiful", "Prostitute Dressed In White", "Morality", "Bloodsports", "Reality", "Blind", "Deaths The Fact", "Symbol Of War", "Death Queue", "Scarred Forever", "Walk Tall".
Euro
15,00
codice 3516387
scheda
Dirtbombs horndog fest
lp [edizione] originale  stereo  usa  1998  in the red 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, l' originale molto rara stampa, realizzata dalla americana In the Red, coeprtina senza barcode, completa di inner sleeve con artwork e testi, etichetta argento con scritte e logo neri, catalogo ITR 055. Pubblicato nel 1988, prima di "Ultraglide in Black" (2001), il primo album dei Dirtbombs di Detroit, Michigan, del grande Mick Collins, altrimenti noto per la sua militanza negli storici Gories, poi in Blacktop, King Sound Quartet e Screws, qui con Tom Potter, al basso, ex Bantam Roosters. Il primo tassello di una discografia che si sarebbe fatta col tempo cospicua e straordinaria; uno splendido tributo al garage punk piu' selvaggio e viscerale, interpretati con straordinaria verve vocale ed una band magnifica che riesce a rivitalizzare un sound troppo spesso vittima di operazioni filologiche ma sterili, grazie ad un approccio chitarristico a tratti quasi "noisy" e ad aperture inattese e riuscitissime alla musica nera, che verra' omaggiata esplicitamente nel successivo "Ultraglide in Black". Attivi in teoria dal 1992, i Dirtbombs, fondati dal cantante e chitarrista afroamericano di Detroit Mick Collins, esordirono su vinile solo nel 1997, alcuni anni dopo lo scioglimento dei Gories, storica band di cui Collins era il frontman. Partendo dall'abrasivo incrocio fra bassa fedelta', punk blues urbano dei Gories, quasi una colonna sonora dello squallore metropolitano, i Dirtbombs hanno espanso questo approccio contaminandolo con soul e glam. Il loro primo album ''Horndog fest'' esce nel 1998 dopo una serie di 7''; gli fara' seguito l'acclamato ''Ultraglide in black'' nel 2001, basato sulla devastazione punk rock di classici del soul e del funk. ''Dangerous magical noise'' esce quindi nel 2003, mentre il quarto album ''We have you surrounded'' vede la luce circa cinque anni dopo, nel 2008, seguito tre anni piu' tardi da "Party store".
Euro
60,00
codice 264109
scheda
Ditz Never exhale (ltd pink)
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  2025  autoproduzione 
indie 2000
edizione limitata in vinile rosa, adesivo su cellophane. "Il secondo album scritto durante il tour mondiale dopo l'uscita del primo album (al fianco di gruppi come IDLES) e poi registrato agli Holy Mountain Studios di Londra. Un disco dalle chiare influenze noise e post-rock, ma che rimane ancorato ad un post-punk aggressivo nato apposta per il pogo. Never Exhale parte con un intro dal sapore fantascientifico. La domanda è se si tratti di Space Odyssey oppure di Alien. Timidi suoni riecheggianti ci lasciano un po' sospesi nel dubbio finché non arrivano i sinistri schitarroni “DITZ signature”. Il dubbio svanisce di colpo: ci troviamo decisamente in Alien, nel primo inquietante Alien, e non solo. Il terrificante xenomorfo assetato di sangue è già di fronte a noi, pronto a divorarci per poi sputarci nel nuovo secondo album della band post-punk (revival) più aggressiva di Brighton. I DITZ sono tornati e si fanno sentire a chilometri di distanza, fino alle onde radio, col loro tipico sound spesso ma tagliente, capace di corrodere ogni “materiale sonoro”, un po' come la bava acida del già citato alieno di Ridley Scott. Un sound contraddistinto dalle cattive schitarrate tipiche del gruppo mescolato ad un suono di basso ciccione e massiccio, proprio come piace a noi, soprattutto se a cantarci sopra c'è una voce come quella della frontman Cal Francis. Proprio lei ci spiega che il titolo "Never Exhale" è il suono di una band che non si è mai fermata neanche per un respiro. " (note a cure di Alessio Cianchi, Radio Sherwood Padova) Gruppo di Brighton UK, formatosi nel 2016 ed arrivato solo al primo lp nel 2022 dopo vari cambi di formazione. Un esplosivo e corrosivo post-punk hardcore con inserti industrial, riferimenti Girl band/Gilla Band, Idles, Shame, At the drive-in.
Euro
40,00
codice 2134941
scheda
Dom edge of time (remastered + insert)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  sommor 
rock 60-70
ristampa del 2024, rimasterizzata, coopertina in cartoncino pesante, senza barcode, pressoche' identica a quella della prima ultrarara tiratura, e corredatadi esclusivo inserto con note e foto. Il bellissimo e leggendario unico album di psichedelia cosmica del gruppo tedesco, uscito nel 1971 in Germania in pochissime enormemente rare copie autoprodotte su Melocord, certamente uno dei piu' elusivi albums dell' intera scena underground non solo tedesca ma europea dell' epoca, opera per cui l' aura leggendaria non e' per una volta ingiustificata, tutt' altro. Il gruppo prende vita su iniziativa di due fratelli ungheresi, un polacco ed un tedesco, che nel 1966 formano a Du￾sseldorf una beat band chiamata Early Birds; il gruppo cambia nome in Set Minds (inserendo il secondo chitarrista Gert Schlagenhaufer) e dopo altri vari cambi diviene finalmente Dom nel 1970. Il loro primo ed unico lavoro, uscito su stampa semiprivata nei primi mesi del 1971 e' uno dei piu' belli, unici ed originali della storia dell' intera musica tedesca. Lavoro dalle caratteristiche e dalle atmosfere uniche, "Edge Of Time" e' un opera di innovazione, originalita' e carisma enormi; la musica e' arcana e spaziale, innovativa dall' inizio alla fine, e fonde rock cosmico, folk, etnica, avant-garde, ma in una maniera cosi' unica che e' persino difficile da descrivere, passando dai piu' atmosferici Yatha Sidhra a collages elettroacustici, free-form rock, per giungere alla psichedelia underground degli Amon D￾uul 2, passando per i primi Agitation Free o Tangerine Dream, ricordando anche nei passaggi piu'a custici i Popol Vuh. Tutto questo e' la cornice per un testo poetico sognante e malinconico, semi recitato, che figura in copertina. Il brano omonimo, ''Edge Of Time'', enigmatico come la musica stessa, vede un superlativo organo a la Pink Floyd che fluttua e si espande in mirabili volute sonore come pochi altri episodi del decennio. "Edge Of Time", nonostante non sia certo un album di facile ascolto, e' divenuto uno dei piu' ricercati e leggendari artefatti del colezionismo mondiale, pressato all' epoca in circa 500 copie distribuite dal gruppo privatamente sulla piccola Melocord che ha pubblicato soltanto due albums, questo con catalogo 0001 e "Anima-sound-musik fur alle" con catalogo 0002.
Euro
29,00
codice 2134732
scheda
Doors Absolutamente en vivo (Absolutely live)
Lp2 [edizione] originale  stereo  mex  1970  gamma / Elektra 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good rock 60-70
Doppio album, prima molto rara stampa messicana, con titolo tradotto in "Absolutamente En Vivo" dall' inglese "Absolutely Live" (e con i titoli dei brani indicati sia in spagnolo che in inglese sul retrocopertina e sulle etichette), copertina (con alcune ondulature ed un parziale distacco della laminatura presso la costola, sul fronte) apribile, laminata all' esterno, etichetta blu con logo e scritte argento, con "deep groove", catalogo GX 01-440 e GX 01-441 sulle etichette dei rispettivi dischi, GX 01-440/41 sulla copertina. Ristampa italiana del 1977, copertina apribile, etichetta multicolore con farfalla, catalogo W62005, data sul trail off ''23/2/77'', timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa per intero il cerchio centrale. Pubblicato in Usa nell' agosto del 1970 dopo ''Morrison hotel'' e prima di ''L. A. Woman'', giunto al numero 8 delle classifiche Usa ed al numero 69 di quelle Uk dove usci' nel settembre dello stesso anno. Il sesto album. Si tratta dell' unica testimonianza delle leggendarie performances della band di Jim Morrison che ha visto la luce quando il gruppo era in vita, registrato durante il tour americano di ''Morrison hotel'' nei concerti tenuti dal luglio del 1969 al febbraio del 1970; contiene 9 lunghissimi brani, eccone la scaletta "Who do you love", "Medley (Alabama song, Backdoor man, Love hides, Five to one)", "Build me a woman", "When the music's over", "Close to you", "Universal mind", "Break on thru # 2", "The celebration of the lizard", "Soul kitchen".
Euro
40,00
codice 263998
scheda
Doors live at the bowl '68
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  elektra / rhino 
rock 60-70
doppio album in vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile, etichetta oro con grande "E" bianca in alto, adesivo di presentazione sul cellophane. Uscito nel 2012, questo doppio album contiene, per la prima volta pubblicato ufficialmente, l' intero leggendario concerto registrato all' Hollywood Bowl di Los Angeles, California, il 5 luglio del 1968, durante il tour di ''Waiting For The Sun'', da cui nel giugno del 1987 era gia' stato tratto il minialbum "Live at the Hollywood Bowl". Inutile spendere troppe parole per presentarne il contenuto: la registrazione e' eccellente, l' esecuzione del gruppo straordinariamente carica di tensione ed ispirata, con moltissimi brani assolutamente entrati nella storia del rock qui in versioni eccezionali, spesso superiori a quelle in studio. Ecco la lista completa dei brani: A1 Start Show/Intro A2 When The Music's Over A3 Alabama Song (Whiskey Bar) A4 Back Door Man A5 Five To One A6 Back Door Man (Reprise) B1 The Wasp (Texas Radio And The Big Beat) B2 Hello, I Love You B3 Moonlight Drive B4 Horse Latitudes B5 A Little Game B6 The Hill Dwellers B7 Spanish Caravan C1 Hey, What Would You Guys Like To Hear? C2 Wake Up! C3 Light My Fire C4 Light My Fire (Segue) C5 The Unknown Soldier D1 The End (Segue) D2 The End
Euro
40,00
codice 2135008
scheda
Doors Waiting for the sun (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  elektra / rhino 
rock 60-70
Bella ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata da Bruce Botnick (che gia' aveva lavorato alla versione originaria del disco), copertina apribile, con apertura per il disco all' interno, pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicato in Usa nell' agosto del 1968 dopo ''Strange days'' e prima di ''The Soft Parade'', giunto al numero 1 delle classifiche americane e pubblicato in uk nel settembre dello stesso anno dove giunse al numero 5 delle charts. Il terzo album. Lavoro meno psichedelico e piu' roots e blues dei precedenti, presenta anche una nuova vena melodica molto accentuata; brani quali ''Love street'', ''Wintertime love'', ''Summer's almost gone'' o ''Yes the river knows'' mostrano chiaramente questa faccia della band che era in penombra nei due lavori precedenti del 1967, ma per contro ''The unknown soldier'', ''Hello i love you'', ''Spanish caravan'' e ''Five to one'' sono invece completamente in tono con le prove che lo precedono. Da porre l'attenzione inoltre sulla presenza di ''Not to touch the earth'', unica parte rimasta del leggendario progetto poetico musicale di Jim Morrison purtroppo mai terminato ''The celebration of the lizard''. Uun album carico di energia e con inaspettate soluzioni sonore che si colloca artisticamente esattamente la' dove lo pone la data di uscita, ovvero tra l'energia dissacrante dei primi due lp's e la poesia introspettiva dei successivi.
Euro
34,00
codice 3037128
scheda
Dorham kenny Trompeta toccata
Lp [edizione] ristampa  stereo  fra  1965  blue note 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Rara ristampa francese del 1985, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) cartonata senza codice a barre, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, completa dell' originario obi, ancora intatto, etichetta Blue Note blu e bianca, catalogo BST 84181, dell'album originariamente pubblicato nel dalla Blue Note nel 1965, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Englewood Cliffs il 14 settembre del 1964 con formazione composta da Kenny Dorham (tromba), Joe Henderson (sax tenore), Tommy Flanagan (pianoforte), Richard Davis (contrabbasso) ed Albert Heath (batteria). L'ultimo album di Dorham come leader, nonostante l'ancor giovane eta', prima che una malattia ne stroncasse la carriera e la vita nel 1972, ''Trompeta toccata'' presenta quattro lunghi brani da lui composti con l'eccezione di ''Mamacita'', composizione di Joe Henderson. Un classico hard bop con suggestioni ritmiche latine nelle lunghe ''Trompeta toccata'' e ''Mamacita'' e' alla base di questo album. Questa la scaletta: ''Trompeta toccata'', ''Night watch'', ''Mamacita'', ''The fox''. Il texano Kenny Dorham (1924-1972) e' stato un eccellente ed originale trombettista, sebbene poco noto al grande pubblico; a meta' degli anni '40 suona nelle orchestre di Billy Eckstine e di Dizzy Gillespie ed alla fine del decennio e' il trombettista del quintetto di Charlie Parker. Successivamente suona con i Jazz Messengers ed il Max Roach Quintet, per poi iniziare la sua carriera di band leader con il Kenny Dorham Quintet (1953). I primi anni '60 lo vedono proseguire una apprezzata carriera solista, che andra' poi eclissandosi pochi anni dopo ed avra' termine con la morte avvenuta nel 1972 per malattia. Trombettista essenziale e lirico, Dorham e' considerato uno dei migliori esponenti del bop degli anni '40 e '50.
Euro
35,00
codice 264122
scheda
Douglas carol doctor's orders / baby don't let this good love die
7" [edizione] terza stampa  stereo  ita  1974  rca 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Very good soul funky disco
Singolo in formato 7", terza stampa italiana, vinile e copertina con moderati segni di invecchiamento, con data "5/75" sul retro, copia con leggeri segni di invecchiamento sulla copertina e sul vinile, etichetta Rca arancione, catalogo MB 10113. Pubblicato nel novembre del 1974, e giunto al numero 11 delle classifiche americane, il primo singolo, con una versione di "Doctor's Orders" (gia' portata ad un buon successo in Uk da Sunny del duo Sue and Sunny) di notevole efficacia, in una ammiccante chiave funky-disco; apparira' qualche mese dopo nel primo album "The Carol Douglas Album"; cosi' come il retro, "Baby don't let this good love die". Disco music condita da romantici arrangiamenti di archi e sostenuta da un groove morbido, che ben si sposa con la sua voce vellutata e delicata, in possesso di una elegante sensualità, e complessivamente ancora venato di elegante pop soul metropolitano. "Doctor's orders" fu il primo e più grande hit della cantante, giungendo "solo" alla seconda posizione nella classifica dance, ma arrivando all'undicesimo posto nella billboard hot 100, unico singolo della sua carriera a fare breccia nella classifica generale. Originaria di Brooklyn, figlia della cantante jazz Minnie Newsome (che ispirò la celebre canzone ''Minnie the moocher'' di Cab Calloway), e cugina del grande Sam Cooke, la cantante afroamericana Carol Douglas fu per un breve periodo una delle stelle più splendenti della disco music di metà anni '70, ricordata in particolare per la sua hit del 1975 ''Doctor's orders''. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo lavorando in televisione e nel teatro musicale, fu nei primi anni '70 la cantante delle redivive Chantels, uno dei primissimi ''girl groups'' ai loro esordi negli anni '50, quindi nel 1974 si dedicò alla carriera solista, che decollò con l'emergere della disco music; sebbene il suo successo commerciale presso il grande pubblico abbia avuto breve durata, i suoi lavori in ambito disco sono stati molto apprezzati sia dalla critica che dai fan della disco music. La sua carriera discografica è concentrata fra la metaà degli anni '70 ed i primi anni '80.
Euro
3,00
codice 264022
scheda
Dream syndicate These times
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2019  anti- 
punk new wave
edizione in vinile nero, pesante 180 grammi, copertina lucida ed inner sleeve semirigida con testi. Uscito nel maggio del 2019, a meno di due anni di distanza dall' album "How did i find myself here?" che aveva rappresentato l' atteso comeback album della grande band californiana di Los Angeles guidata da Steve Wynn, a distanza di quasi trenta anni dal quarto album in studio "Ghost Stories" (1988). Inciso da tre quarti della formazione di "Ghost Stories", con Wynn che ritrova i vecchi compagni Mark Walton e Dennis Duck (manca all' appello solo la chitarra di Paul Cutler, sostituito da Jason Victor, in passato con Wynn nei Miracle 3 e non solo), l' album vede anche la partecipazione dell' ex Green On Red Chris Cacavas (gia' in passato sorta di membro aggiunto nei Syndicate) e, alle backing vocals, Linda Pitmon (ex Zuzu's Petals, e gia' con Wynn nei Miracle 3 e nei Baseball Project), e soprattutto l' ex Long Ryders Stephen McCarthy (con Wynn gia' nei Danny & Dusty e nei Gutterball). L' album si distingue sia dai vecchi lavori dei Dream Syndicate (compreso il precedente) sia dai lavori solisti di Wynn, e rivela in molti brani un approccio piu' psichedelico, persino "progressive" (con tutte le cautele del caso), con un' inconsueta attenzione per suoni ed effetti, con le tastiere non di rado in primo piano. Non mancano comunque episodi piu' vicini allo stile chitarristico viscerale e sporco di consueto marchio Dream Syndicate. Forse un nuovo inizio, per la band di un musicista, Steve Wynn, che non ha mai smesso di fare dell' ottima musica, da solo, con gruppi piu' o meno estemporanei, in vari progetti e collaborazioni (Gutterball, Danny & Dusty, Baseball Project...).
Euro
29,00
codice 2134684
scheda
Drop nineteens 1991 (Ltd grey)
Lp [edizione] nuovo  stereo  cze  1991  wharf cat 
indie 90
Album che raccoglie i primi due demos rimasterizzati della band che furono spediti tramite cassetta alle etichette nel 1991. Dopo aver firmato con la Caroline Records, i Drop Nineteens decisero di scrivere un disco completamente nuovo, Delaware, per la loro prima uscita ufficiale, lasciando le canzoni di 1991 alle spalle, congelate nel tempo. Gruppo di Boston attivo nella prima metà degli anni '90, i Drop Nineteens sono ricordati come uno dei gruppi americani più rilevanti nel movimento shoegazer, che aveva il suo centro nel Regno Unito, tuttavia dettero a quello stile un tocco prettamente statunitense, nel quale la critica ravvisò anche l'influenza dei concittadini Pixies, e mostrarono anche un certo eclettismo che non ne rendeva facile la classificazione. Il loro primo album "Delaware" (1992), inciso con una formazione che includeva tre chitarristi, capaci di costruire ottundenti muri sonori fra noise e psichedelia, ma anche avvolgenti ed oniriche melodie, e raccolse buone critiche, ma non ebbe un significativo riscontro presso il pubblico americano; dopo l'abbandono della cantante e chitarrista Paula Kelley (più tardi negli Hot Rod e nei Boy Wonder) ed altri avvicendamenti nell'organico, solo due membri originari, il cantante e chitarrista ave Ackell ed il bassista Steve Zimmerman, erano rimasti nella formazione che incise il secondo ed ultimo lp "National coma" (1993), disco meno strettamente caratterizzato dallo shoegazer, e presto la band si sciolse definitivamente, con Ackell ed il batterista Pete Koeplin che sarebbero andati a formare i Fidel.
Euro
31,00
codice 2135060
scheda
Druids of stonehenge druids of stonehenge (creation)
lp [edizione] ristampa  stereo  usa  1968  sundazed 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, ristampa del 2011, ormai rara, in vinile di alta qualita', e rimasterizzata dai master tapes analogici originali, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura uscita in America nel 1968 su Uni, catalogo LP5331. L' unico album, riportato anche come "Creation", non entrato nelle classifiche americane, della leggendaria band formatasi presso la Columbia University di Syracuse, New York, ma presto trasferitasi a Los Angeles gia' nel 1966, dove furono tra i principali animatori della nascente scena psichedelica (durante quei primi giorni alla voce figurava Elliot Randall , che lascera' per i Sea Train prima di formare i Randall's Island nel 1971), pubblicando pero' solo nel '67 un singolo per la Uni Records e queso album nel 1968; prodotto da Jerry Goldstein, il disco include i due brani del citato singolo "A garden Where Nothing Grows" e "Painted Woman", entrambi originali cosi' come una manciata di altri brani del disco, e revisitazioni travolgenti in spirito garage psichedelico della classicissima "I Put A Spell On You" di Screamin' Jay Hawkins, di una dilatata "It's All Over Now Baby Blue" di Bob Dylan, di "Signed D.C." dei Love, inseieme ad altre efficacissime covers, con uno stile che riesce ad essere efficacemente sospeso tra il garage americano di meta' anni '60 da cui erano partiti ed il miglior rock chitarristico americano di fine decennio, ancora con forti echi della declinante scena psichedelica di cui erano a Los Angeles tra i primi e principali esponenti, in un percorso parallelo a quello dei Rolling Stones, certo tra le influenze maggiori della band. Il gruppo era cosi' celebre nel 1967 che i Rolling Stones, Eric Burdon e Jimi Hendrix andarono a vederli live quando erano la residence band al leggendario ''Ondine'', il piu' trendy ed avantgarde club di Manhattan degli anni '60, ed aprirono negli anni anche numerosi concerti per i Moby Grape, i Blues Project e la Big Brother & The Holding Company, il che da' un' idea della stima e della considerazione della quale il gruppo godeva durante il breve periodo nel quale fu in attivita'.
Euro
40,00
codice 263980
scheda
LP3 [edizione] nuovo  stereo  ger  1977  shakey pictures / nyaobs 
rock 60-70
Vinile triplo, copertina apribile, label custom nera con disegni di anatre in bianco e nero e scritte bianche, catalogo 093624885061. Pubblicato nell'aprile del 2023 dalla Shakey Pictures, nell'ambito della Neil Young Archives Official Bootleg Series, questo album compila registrazioni dal vivo effettuate nel corso dell'estate del 1977 durante alcuni concerti dati nell'area di Santa Cruz, nella California settentrionale, che vedono protagonisti i Ducks, effimero gruppo di grande talento, nato dalla Jeff Blackburn Band quando Neil Young si unì improvvisamente a loro: la formazione era composta da Young (chitarra, armonica), l'ex Moby Grape Bob Mosley (basso), Johnny Craviotto, collaboratore di nomi del calibro di Ry Cooder ed Arlo Guthrie (batteria), e Jeff Blackburn (chitarra), cantautore che poi avrebbe contribuito alla scrittura della celebre "My my, hey hey (out of the blue)" di Neil Young. Il cantautore canadese registrò con ottima qualità sonora queste performances dal vivo dei Ducks, conservandole nei suoi archivi; il gruppo in ogni caso non aveva un singolo leader, in quanto tutti i membri contribuivano alle parti vocali e solo alcune delle canzoni del loro repertorio erano di Young, mentre molte erano firmate da Mosley o Blackburn. Suonarono qualche decina di concerti in locali minori nel corso di quell'anno, attirando sempre più pubblico via via che si spargeva la voce che Neil Young suonava con loro, e la loro esperienza si concluse dopo pochi mesi. La musica tramandata da questo "High flyin'" è un ruvido e sanguigno roots rock che evoca quello di tanti misconosciuti gruppi che si esibiscono nei bar o nei localini, ma espressa con la qualità assai sopra la media che un gruppo così talentuoso può offrire, alle prese con decine di canzoni fra country rock, blues e rock'n'roll potenziato. Molto ispirato appare Young anche come chitarrista in queste performances, dove non deve per forza ricoprire il ruolo della star né del solista, supportato da una tostissima sezione ritmica. Questa la scaletta: "I Am A Dreamer", "Younger Days", "Gypsey Wedding", "Are You Ready For The Country?", "Hold On Boys", "My My My (Poor Man)", "I’m Tore Down", "Hey Now", "Wide Eyed And Willing", "Truckin' Man", "Sail Away", "Gone Dead Train", "Silver Wings", "Human Highway", "Your Love", "I’m Ready", "Little Wing", "Car Tune", "Windward Passage", "Leaving Us Now", "Mr. Soul", "Two Riders", "Honky Tonk Man", "Sailor Man", "Silver Wings".
Euro
27,00
codice 3516385
scheda
Duran duran rio (expanded 2lp)
lp2 [edizione] ristampa  stereo  eu  1982  emi 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good punk new wave
copia ancora incellophanata, ma con apertura lungo il bordo superiore sotto il cellophane (di circa 5 cm.), rara ristampa del 2009, ampliata a doppio album, copertina in rilievo "textured", come quella della prima tiratura, con barcode 5099968454715 (cambiato nella successiva stampa doppia del 2014), inner sleeves con testi e foto, etichetta custom, catalogo EMCD3411; il secondo disco, aggiunto per l' occasione, contiene cinque brani dell' album ma in versioni con mix diversi, apparse in quattro casi nella versione americana dello stesso disco: "Rio" (Us album remix), "My Own Way" (carnival remix), "Lonely in Your Nightmare" (Us album remix), "Hungry Like the Wolf" (Us album remix) e "Hold Back the Rain" (Us album remix). Uscito nel maggio del 1982, giunto al secondo posto delle classifiche inglesi ed al sesto di quelle americane (usci' pero' in America nel gennaio del 1983), pubblicato dopo il primo "Duran Duran" e prima di "Seven and the Ragged Tiger", il secondo album. Dopo il loro primo omonimo album d'esordio che aveva raggiunto la terza posizione nelle charts anglosassoni e la decima in quelle americane, i Duran Duran assursero definitivamente al ruolo di stars internazionale con questo album, da cui vennero tratti ben quattro singoli, che raggiunsero la Top-20: "My Own Way", "Hungry Like The Wolf", "Save A Prayer" e "Rio". Nello stesso anno partirono per una serie di tour, in Australia, in Giappone, ed infine negli Stati Uniti come supporter dei Blondie. Tuttavia l' album "Rio", all'inizio, non suscito' molto interesse negli Stati Uniti; in Gran Bretagna la EMI promuoveva i Duran Duran come complesso dallo stile new romantic, di cui sono stati i piu' noti esponenti, che in sostanza metteva insieme l' elettropop ed una vena romantica e glam mutuata da Roxy Music, Bowie, Japan, ramo cadetto e tutto dandy della piu' pragmatica e seriosa scena new-wave; ma ancora negli Stati Uniti il new romantic doveva tracciare il suo cammino e questo provoco' inizialmente uno scarso all'album Rio, seconda realizzazione dei Duran Duran. La grande popolarita' del gruppo, legata ai loro successi, che iniziava a delineare quello che costituira' un vero fenomeno della musica degli anni ottanta, convinse la Capitol, sezione americana della EMI, a relizzare un diverso remix dell'album Rio, con la collaborazione di David Kershenbaum, l'album uscito nel novembre del 1982 ed accompagnato da un notevole battage pubblicitario, sei mesi dopo i successi europei, inizio' a salire anche nelle classifiche nelle americane dando vita alla fortunata saga dei golden boys di Birmingham, profeti dell'estetica neoromantica anni ottanta. I Duran Duran diventeranno un vero fenomeno che oltrepassera' i confini musicali e questo determinera' anche un automatico disinteresse da parte di una parte della critica specializzata che oggi, ormai lontani i fasti degli esordi, rivaluta ampiamente i loro lavori del gruppo che nascondevano dietro una facciata pop, una ricca individualita' artistica che raggiungera' il suo apice collettivo in Rio. L'album considerato capolavoro del gruppo e' caratterizzato da una seguenza immortale di brani, che oltre aver scavalcato tutte le classifiche mondiali, hanno rappresentato nel loro isieme, uno dei punti piu' forti e convincenti di una certa produzione pop; un disco energico ed intelligentemente equilibrato, grazie anche alla produzione accorta di Colin Thurston, gia' collaboratore di Tony Visconti per Iggy Pop e Bowie; un album, a partire dalla celebre copertina di Patrick Nagel, cosi' consapevolmente effimero che sublima la sua leggerezza in un compiacimento estetico, quasi un manifesto programmatico dei "vacui" anni ottanta.
Euro
45,00
codice 264137
scheda
Dwarves Blood guts & pussy (+ 3 tracks)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1990  greedy 
punk new wave
Ristampa con copertina pressoche' identica alla prima tiratura, corredata di inner sleeve e contenente tre tracce bonus: "Bitch", "Motherfucker" e "Astroboy" (le ultime due tratte dal 7"ep "Drug Store" del 1990). Originariamente pubblicato nel luglio del 1990 dalla Sub Pop, il secondo album, successivo a ''Horror stories'' (1986) e precedente ''Thanl heaven for the little girls'' (1992). ''Blood guts & pussy'' e' un lavoro gia' molto distante dall'esordio: sono scomparse le influenze garage e le sfumature psichedeliche, a favore di un approccio crudamente punk e sferragliante, attraverso un set di brevissimi brani che in totale non supera i quindici minuti, durante i quali i Dwarves esprimono un umorismo sboccato e piuttosto demenziale fino ad essere (volutamente?) disgustoso, con i continui richiami al sesso ed alle perversioni. L'album, nonostante la sua breve durata, rimane uno dei lavori piu' apprezzati della discografia del gruppo di Chicago, un disco controverso ma propulso da una dirompente energia rock'n'roll e punk nelle sue sonorita'. Formatisi a Chicago nel 1985 sulle ceneri dei Suburban Nightmare (autori di un solo mini lp uscito in quell'anno), i Dwarves sono uno dei gruppi più controversi e, per molti, disgustosi dell'indie americano fra gli anni '80 ed i '90: i loro brani, carichi di ossessioni sessuali, riferimenti alla violenza ed uno stile di vita al limite, così come lo loro folli e brevissime esibizioni dal vivo, suscitano le ire dei benpensanti come di alcune femministe. Dopo gli inizi a base di garage acido, bassa fedeltà ed atmosfere da film dell'orrore di serie B, testimoniati da ''Horror stories'' (1986), il gruppo si sposta verso un suono più duro, in cui si incontrano la velocità dello hardcore, la potenza del metal e la malevolenza degli Stooges. ''Blood guts and pussy'' (1990) è uno dei loro album più considerati, uscito per la Sub Pop che li scaricherà qualche anno dopo. Il gruppo arricchirà in seguito il proprio suono con contaminazioni pop e industriali, mantenendo l'attitudine provocatoria che li ha sempre contraddistinti.
Euro
24,00
codice 3037208
scheda
Dwarves Sugarfix (+ 2 tracks)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1993  greedy worldwide 
punk new wave
Ristampa del 2022, rimasterizzata e con due brani aggiunti per l' occasione ("Down By the River" e "Goodnight Tacome", la prima gia' in un minicd uscito nel 1993, la seconda inedita), copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inner sleeve. Pubblicato nel luglio del 1993 dalla Sub Pop, il quarto album, successivo a ''Thank heaven for the little girls'' (1992) e precedente ''The dwarves are young and good looking'' (1997). Un altro assalto a ritmi elevati fra punk rock e proto punk, condito dalle consuete pose ossessionate da sesso, droga e humor nero, che culmina in episodi come ''Smack city'', carica di assurdi e scherzosi riferimenti alla scena musicale di Seattle ed a gruppi come Nirvana e Mudhoney. Il gruppo ha ormai maturato uno stile coeso, diretto e sferragliante, in cui le memorie garage affiorano ancora nel cantato di Blag Dahlia. Formatisi a Chicago nel 1985 sulle ceneri dei Suburban Nightmare (autori di un solo mini lp uscito in quell'anno), i Dwarves sono uno dei gruppi più controversi e, per molti, disgustosi dell'indie americano fra gli anni '80 ed i '90: i loro brani, carichi di ossessioni sessuali, riferimenti alla violenza ed uno stile di vita al limite, così come lo loro folli e brevissime esibizioni dal vivo, suscitano le ire dei benpensanti come di alcune femministe. Dopo gli inizi a base di garage acido, bassa fedeltà ed atmosfere da film dell'orrore di serie B, testimoniati da ''Horror stories'' (1986), il gruppo si sposta verso un suono più duro, in cui si incontrano la velocità dello hardcore, la potenza del metal e la malevolenza degli Stooges. ''Blood guts and pussy'' (1990) è uno dei loro album più considerati, uscito per la Sub Pop che li scaricherà qualche anno dopo. Il gruppo arricchirà in seguito il proprio suono con contaminazioni pop e industriali, mantenendo l'attitudine provocatoria che li ha sempre contraddistinti.
Euro
24,00
codice 3037039
scheda
Dwarves Thank heaven for little girls (+ 4)
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1991  greedy 
punk new wave
Ristampa del 2022, rimasterizzata e con quattro brani aggiunti per l' occasione ("Dairy Queen", "Lies" - 7" version, "Underworld" - 7 version e "The Scum Also Rises"), copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inner sleeve. ''Thank heaven for little girls'' e' il terzo album dei Dwarves, uscito per la Sub Pop dopo "Horror Stories" (1986), il mini "Toolin' For A Warm Teabag" (1988) e ''Blood guts and pussy'' (1990), e prima di ''Sugar fix'' (1993). Il provocatorio gruppo di Chicago mostra in questo lp un suono ormai distante dagli esordi fra garage e bassa fedelta' di ''Horror stories'', cimentandosi con un potente incrocio fra veloce punk rock ai limiti dell' hardcore ed influenze metalliche, attraverso brani tiratissimi e di breve durata, con una manciata di episodi piu' lenti dall' approccio quasi grunge. Blag Dahlia delizia le orecchie con la sua voce al vetriolo che canta di sesso, sangue e blasfemia varia. La versione su vinile sostituisce ''Johnny glue'' a ''Dairy queen'' rispetto a quella su cd. Formatisi a Chicago nel 1985 sulle ceneri dei Suburban Nightmare (autori di un solo mini lp uscito in quell'anno), i Dwarves sono uno dei gruppi piu' controversi e, per molti, disgustosi dell'indie americano fra gli anni '80 ed i '90: i loro brani, carichi di ossessioni sessuali, riferimenti alla violenza ed uno stile di vita ala limite, cosi' come lo loro folli e brevissime esibizioni dal vivo, suscitano le ire dei benpensanti come di alcune femministe. Dopo gli inizi a base di garage acido, bassa fedelta' ed atmosfere da film dell'orrore di serie B, testimoniati da ''Horror stories'' (1986), il gruppo si sposta verso un suono piu' duro, in cui si incontrano la velocita' dello hardcore, la potenza del metal e la malevolenza degli Stooges. ''Blood guts and pussy'' (1990) e' uno dei loro album piu' considerati, uscito per la Sub Pop che li scarichera' qualche anno dopo. Il gruppo arricchira' in seguito il proprio suono con contaminazioni pop e industriali, mantenendo l'attitudine provocatoria che li ha sempre contraddistinti.
Euro
24,00
codice 3037040
scheda

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