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Aa.vv. (jazz, soul jazz, latin jazz)
Dance juice vol. 3
Lp [edizione] originale stereo ger 1955 bgp
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label grigia con scritte nere, logo con volto e basco in grigio piu' scuro a destra, catalogo BGP1022, ''made in west germany'' su retro copertina e label. Pubblicato nel 1988 dalla BGP, questo e' il terzo volume della serie di tre raccolte ''Dance juice'', che documenta i brillanti exploit del jazz piu' ballabile, andando a toccare inevitabilmente la vasta produzione di filoni come il soul jazz, il jazz vocale ed il latin jazz. Fior di jazzisti e di musicisti r'n'b si cimentarono con queste sonorita', come documenta questo album, che contiene brani di nomi di primo piano quali Johnny Lytle (uno dei piu' grandi vibrafonisti della storia del jazz), Ivan ''Boogaloo'' Jones (chitarrista in bilico fra blues, jazz, funk e sou jazz, attivo sopratutto negli anni '60 e '70 su Prestige) e Willis Jackson (sassofonista jazz e r'n'b, collaboratore e consorte della cantante Ruth Brown). Questa la scaletta: Latin Jazz Quintet, ''Milestones'' (1955); Johnny Lytle, ''Big john grady''; Andy and the Bey Sisters, ''Sister sadie'' (1964); Ivan ''Boogaloo'' Jones, ''6.30 blues'' (1969); Willis Jackson, ''Thunderbird'' (1962); Freddie Roach, ''Money (that's what I want)'' (1967); Mark Murphy, ''It's like love''; Frank Foster, ''Raunchy rita''.
Aa.vv. (jazz)
30 years of Blue note - three decades of jazz 1939-1969 (6lp box)
LPBOX [edizione] ristampa stereo ger 1939 blue note
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Box in cartoncino rigido, pubblicato in Germania nella meta' degli anni '70, copertina nella versione con sfondo nero, con pagina frontale apribile, contenente 3 doppi lps ed un ricco booklet di 12 pagine con foto e note, formato lp; le tre copertine dei doppi albums sono apribili, le etichette blu con logo nero e "A Division of United Artits GMBH..." in basso lungo la circonferenza, catalogo del box BST89000XJ, catalogo dei rispettivi doppi albums BST 89902/1-2 X, BST 89903/1-2 X e BST 89904/1-2 X. Contiene in una unica confezione i tre doppi albums gia' pubblicati nel 1969 dalla Blue Note, a commemorazione del trentennale di attivita' della storica label, con titolo "Blue Note's Three Decades of Jazz, 1939 to 1949 Vol.1", "Blue Note's Three Decades of Jazz, 1949 to 1959 Vol.1" e "Blue Note's Three Decades of Jazz, 1959 to 1969 Vol.1". Di seguito le rispettive note:
"Blue Note's Three Decades of Jazz, 1939 to 1949 Vol.1": Pubblicato nel 1969 dalla Blue Note, il primo di una serie di volumi commemorativi realizzati in occasione del trentennale della celebrata etichetta jazz fondata a New York nel 1939. Questo primo volume compila brani tratti da dischi della Blue Note incisi nel suo primo decennio di attivita', fra il 1939 ed il 1949, epoca di swing e be bop (ma in questi solchi ascoltiamo anche testimonianze di stili jazz piu' antichi). Troviamo qui brani incisi da artisti del calibro di Thelonious Monk, Albert Ammons, Sidney Becht, Tadd Dameron e James Moody, solo per citare i nomi piu' illustri, personaggi che hanno fatto la storia del jazz di quegli anni, insieme alla label Blue Note. Questa la scaletta (con date di incisione): Albert Ammons, ''Boogie woogie stomp'' (6/1/39); Port of Harlem Jazzmen, ''Port of harlem blues'' (7/4/39); Sideny Bechet Quintet, ''Summertime'' (8/6/39); Earl Hines, ''The father's getaway'' (29/7/39); Meade Lux Lewis, ''Honky tonk train blues'' (4/10/40); Edmond Hall's Celeste Quartet, ''Profoundly blue'' (5/2/41); George Lewis and his New Olreans Stompers, ''Climax rag'' (16/5/43); Josh White Trio, ''Milk cow blues''; James P. Johnson, ''Mule walk'' (15/12/43); Edmond Hall's All Star Quintet, ''Seein' red'' (25/1/44); James P. Johnson's Blue Note Jazzmen, ''After you've gone'' (4/3/44); Sidney DeParis' Blue Note Jazzmen, ''The call of the blues'' (21/6/44); Art Hodes' Chicagoans, ''Maple leaf rag'' (18/3/44); Sidney Bechet & his New Orleans Feetwarmers, ''Blue horizon'' (20/12/44); Ike Quebec Quintet, ''If I had you'' (25/9/44); Benny Morton's All Stars, ''Limehouse blues'' (31/1/45); Bunk Johnson – Sidney Bechet Orchestra, ''Milenberg joys'' (10/3/45); Tadd Dameron Sextet, ''Dameronia'' (26/9/47); Thelonious Monk Quintet, '''Round about midnight'' (21/11/47); Thelonious Monk Quartet, ''Epistrophy'' (2/7/48); James Moody and his Bop Men, ''Tin tin deo'' (12/48).
"Blue Note's Three Decades of Jazz, 1949 to 1959 Vol.1": Pubblicato nel 1969 dalla Blue Note, questo e' uno della serie di volumi commemorativi realizzati in occasione del trentennale della celebrata etichetta jazz fondata a New York nel 1939. Questo volume compila brani editi tratti da dischi della Blue Note incisi nel suo secondo decennio di attivita', fra il 1949 ed il 1959, epoca principalmente di be bop, cool e hard bop. Troviamo qui brani incisi da artisti del calibro di Thelonious Monk, Sonny Rollins, John Coltrane, Clifford Brown e Miles Davis, solo per citare i nomi piu' illustri, personaggi che hanno fatto la storia del jazz di quegli anni, insieme alla label Blue Note. Questa la scaletta (con date di incisione): Bud Powell Trio, ''A night in tunisia'' (1/5/51); Thelonious Monk Quintet, ''Criss cross'' (23/7/51); Milt Jackson Quintet, ''Bags' groove'' (7/4/52); Jay Jay Johnson Sextet, ''Get happy'' (22/6/53); Clifford Brown Sextet, ''Cherooke'' (28/8/53); Miles Davis Quartet, ''It never entered my mind'' (6/3/54); Horace Silver Quintet, ''Senor blues'' (10/11/56); Jimmy Smith, ''Yardbird suite'' (12/2/57); Sonny Clark, ''Speak low'' (1/9/57); John Coltrane Sextet, ''Blue train'' (15/9/57); Sonny Rollins Quartet, ''Tune up'' (22/9/57); Art Blakey's Jazz Messengers, ''Moanin''' (3/10/58); Lou Donaldson, ''Blues walk'' (28/7/58).
"Blue Note's Three Decades of Jazz, 1959 to 1969 Vol.1": Pubblicato nel 1969 dalla Blue Note, questo e' uno della serie di volumi commemorativi realizzati in occasione del trentennale della celebrata etichetta jazz fondata a New York nel 1939. Questo volume compila brani editi tratti da dischi della Blue Note incisi nel suo terzo decennio di attivita', fra il 1959 ed il 1969, epoca in cui il jazz si apriva a sperimentazioni free e post bop, anche se la Blue Note continuo' a produrre principalmente sessioni di jazz meno avanguardista e brillanti ritorni in scena di jazzisti di generazioni meno giovani, pur senza trascurare del tutto le potenti spinte innovative espresse dalle frange piu' moderniste del movimento jazz, come testimonia la presenza in questa raccolta di artisti quali Eric Dolphy ed Ornette Coleman. Questa la scaletta (con date di incisione): Jimmy Smith, ''Back at the chicken shack'' (25/4/60); Ike Quebec, ''Blue & sentimental'' (16/12/61); Kenny Burrell, ''Chittlins con carne'' (7/1/63); Donald Byrd, ''Cristo redentor'' (12/1/63); Lee Morgan, ''The sidewinder'' (21/12/63); Eric Dolphy, ''Out to lunch'' (25/2/64); The Horace Silver Quintet, ''Song for my father'' (26/10/64); Stanley Turrentine, ''River's invitation'' (14/4/65); The Ornette Coleman Trio, ''European echoes'' (11/65); Lou Donaldson, ''Peepin''' (27/10/67).
Aa.vv. (jazz)
Americans in europe vol. 1
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1963 impulse abc
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
Bella copia con un microforo promozionale in basso a sinistra sulla copertina e con un ghirigori a penna biro nera presente in un'area della parte interna della copertina stessa, ristampa USA del 1972, copertina apribile cartonata, laminata all'esterno e liscia all'interno, label nera con bordo rosso, con i logos Impulse e ABC in riquadri multicolore in alto, "1972 ABC Records" in basso, catalogo AS-36. Originariamente pubblicato nel 1963 dalla Impulse, il primo dei due volumi che documentavano il bel concerto organizzato dal critico tedesco Joachim Berendt a Koblenz in Germania, il 3 gennaio del 1963, al quale parteciparono vari jazzisti americani residenti o operanti in Europa in quel periodo. I diversi ensemble che si susseguirono sul palco dettero ispirate performance di jazz principalmente bop o hard bop, e fra essi c'erano nomi di altissimo livello come Bud Powell, Kenny Clarke, Idrees Suleiman e Champion Jack Dupree. Qui di seguito la scaletta del primo volume. Kenny Clarke Trio (Kenny Clarke – batteria, Lou Bennett – organo, Jimmy Gourley – chitarra): ''No smokin''', ''Low life''; Idrees Suleiman Quartet (Idrees Suleiman – tromba, Bud Powell – piano, Jimmy Woode – contrabbasso, Joe Harris – batteria): ''I can't get started''; Bill Smith Quintet (Bill Smith – clarinetto, Herb Geller – sax alto, Jimmy Gourley – chitarra, Bob Carter – contrabbasso, Joe Harris – batteria): ''Freeway'', ''Pyramid''; Bud Powell Trio (Bud Powell – piano, Jimmy Woode – contrabbasso, Joe Harris – batteria): '''Round midnight''.
Aa.vv. (jazz)
Atlantic jazz: bebop
Lp [edizione] originale stereo ger 1952 atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label argento e nera con scritte nere e logo Atlantic argentato in alto, logo GEMA/BIEM in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 781702-1. Pubblicato nel 1986 dalla Atlantic negli USA ed in Europa, edito anche all'interno del cofanetto ''Atlantic jazz'' dello stesso anno, questo album è un manifesto della musica jazz bebop prodotta dalla label dei fratelli Ertegun negli anni '50 e '60, compilando sette brani editi, tratti da album pubblicati dall'etichetta, di musicisti fondamentali come Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, John Coltrane, Max Roach e Philly Joe Jones, fra gli altri. La Atlantic, nei suoi anni migliori, è stata una casa discografica attenta non solo alle migliori novità del rock e del soul, ma anche della musica jazz: questa propensione è celebrata negli anni '80 con le antologie della serie ''Atlantic jazz'', ciascuna delle quali compila brani editi afferenti ad un determinato filone della musica improvvisata di origine afroamericana. Questo volume è dedicato al bebop (o be bop), rivoluzionario movimento jazzistico che ebbe la sua genesi negli anni '40, che si contrapponeva alle correnti dominanti prima di esso, come lo swing ed il big band jazz, adottando formazioni di pochi membri, lanciandosi in lunghi ed arditi assoli, esprimendosi con un linguaggio musicale sempre più irregolare ed anticonvenzionale, che sfidava i canoni melodici e ritmici dell'epoca. Questa la scaletta: Dizzy Gillespie, ''Out love is here to stay'' (da ''Dizzy at home and abroad'', 1957); Thelonious Monk (con Art Blakey), ''Evidence'' (da ''Jazz Messengers with Thelonious Monk'', 1958); John Coltrane (con Milt Jackson), ''Bebop'' (da ''Bags & trane'', 1961); Sonny Stitt, ''Ko-ko'' (da ''Stitt plays bird'', 1964); Philly Joe Jones, ''Salt peanuts'' (da ''Philly Joe's beat'', 1960); Max Roach, ''Almost like me'' (da ''The Max Roach trio featuring the legendary Hasaan'', 1965); The Giants of Jazz (Gillespie, Blakey, Monk, et al.), ''Allen's alley'' (da ''The giants of jazz'', 1972).
Aa.vv. (jazz)
Atlantic jazz: fusion
Lp [edizione] originale stereo ger 1969 Atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label argento e nera con scritte nere e logo Atlantic argentato in alto, logo GEMA/BIEM in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 781711-1. Pubblicato nel 1986 dalla Atlantic negli USA ed in Europa, edito anche all'interno del cofanetto ''Atlantic jazz'' dello stesso anno, questo album è un manifesto della musica jazz fusion prodotta dalla label dei fratelli Ertegun negli anni '70, compilando sei brani editi, tratti da album pubblicati dall'etichetta, di autori di altissimo livello come Miroslav Vitous, Les McCann, Billy Cobham, Larry Coryell, i tedeschi Passport di Klus Doldinger e Jean-Luc Ponty. La Atlantic, nei suoi anni migliori, è stata una casa discografica attenta non solo alle migliori novità del rock e del soul, ma anche della musica jazz: questa propensione è celebrata negli anni '80 con le antologie della serie ''Atlantic jazz'', ciascuna delle quali compila brani editi afferenti ad un determinato filone della musica improvvisata di origine afroamericana. Questo volume è dedicato alla fusion, il movimento che ebbe la sua genesi alla fine degli anni '60 e la sua massima fioritura nei '70, incontro di musica acustica ed elettrica (e perfino elettronica, grazie ai synth), di jazz di matrice bop e soul e di sonorità funk e rock, con risultati spesso originalissimi e di alto valore artistico, prima che la commercializzazione del movimento prendesse il sopravvento. Questa la scaletta: Miroslav Vitous, ''Freedom jazz dance'' (da ''Infinite search'', 1970); Les McCann, ''Beaux J. Pooboo" (da ''Invitation to openness'', 1972); Billy Cobham, ''Quadrant 4" (da ''Spectrum'', 1973); Larry Coryell, ''Beneath the earth'' (da ''Back together again'', 1977); Passport, ''Homunculus'' (da ''Cross-collateral'', 1975); Jean-Luc Ponty, ''Egocentric molecules'' (da ''Cosmic messenger'', 1978).
Aa.vv. (jazz)
Atlantic jazz: introspection
Lp [edizione] originale stereo ger 1967 atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label argento e nera con scritte nere e logo Atlantic argentato in alto, logo GEMA/BIEM in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 781710-1. Pubblicato nel 1986 dalla Atlantic negli USA ed in Europa, edito anche all'interno del cofanetto ''Atlantic jazz'' dello stesso anno, questo album è un'antologia delle opere jazz più aperte ad eleganti e raffinate ''contaminazioni'' con la musica latinoamericana e quella europea, prodotte dalla label dei fratelli Ertegun fra gli anni '60 ed i '70, compilando sette brani editi, tratti da album pubblicati dall'etichetta, di autori di altissimo livello come Chick Corea, Joe Zawinul, Gary Burton e Keith Jarrett. La Atlantic, nei suoi anni migliori, è stata una casa discografica attenta non solo alle migliori novità del rock e del soul, ma anche della musica jazz: questa propensione è celebrata negli anni '80 con le antologie della serie ''Atlantic jazz'', ciascuna delle quali compila brani editi afferenti ad un determinato filone della musica improvvisata di origine afroamericana. Questo volume è dedicato alle produzioni di raffinatissimi autori di una nuova generazione jazzistica emersa fra gli anni '60 e '70, aperti a brillanti fusioni stilistiche, ma non strettamente nel contesto della fusion elettrica, bensì in quello di un incontro con il ricco patrimonio latinoamericano come con quello complesso ed intellettuale della musica europea contemporanea. Questa la scaletta: Hubert Laws, ''Yoruba'' (da ''Wild flower'', 1972); Chick Corea, ''Tones for joan's bones'' (da ''Tones for joan's bones'', 1968); Charles Lloyd, ''Forest flower – sunrise'' (da ''Forest flower'', 1967); Joe Zawinul, ''In a silent way'' (da ''Zawinul'', 1971); Keith Jarrett, ''Standing outside'' (da ''The mourning of a star'', 1971); Gary Burton, ''Chega de saudade (no more blues)'' (da ''Alone at last'', 1971); Gary Burton / Keith Jarrett, ''Fortune smiles'' (da ''Gary Burton & Keith Jarrett'', 1971).
Aa.vv. (jazz)
Atlantic jazz: kansas city
Lp [edizione] originale stereo ger 1956 atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label argento e nera con scritte nere e logo Atlantic argentato in alto, logo GEMA/BIEM in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 781701-1. Pubblicato nel 1986 dalla Atlantic negli USA ed in Europa, edito anche all'interno del cofanetto ''Atlantic jazz'' dello stesso anno, questo album è un manifesto della musica jazz di Kansas City prodotta dalla label dei fratelli Ertegun fra gli anni '50 ed i '70, compilando undici brani editi, tratti da album pubblicati dall'etichetta, di autori quali Joe Turner, Jay McShann, Buster Smith e Vic Dickenson; ascoltiamo quindi non solo musica strettamente jazz, ma anche aperture al blues. La Atlantic, nei suoi anni migliori, è stata una casa discografica attenta non solo alle migliori novità del rock e del soul, ma anche della musica jazz: questa propensione è celebrata negli anni '80 con le antologie della serie ''Atlantic jazz'', ciascuna delle quali compila brani editi afferenti ad un determinato filone della musica improvvisata di origine afroamericana. Questo volume è dedicato alla scena jazz di Kansas City dei decenni post bellici; essa era stata negli anni '20 e '30 una delle culle del jazz moderno, e dalla sua vivacissima scena musicale erano emersi alcuni protagonisti assoluti del jazz per big band di epoca swing, in primis Count Basie; questi solchi sono dedicati ad un periodo successivo, quello fra gli anni '50 e '70, ma i musicisti rappresentati sono ancora fortemente legati alla tradizione del jazz della città del Missouri. Questa la scaletta: Joe Turner, ''You're driving me crazy'' (da ''The boss of the blues sings kansas city jazz'', 1956); Vic Dickenson, ''The lamp is low" (da ''Mainstream'', 1958); Jay McShann, ''Hootie blues" (da ''The last of the blue devils'', 1978); Buster Smith, ''E-flat boogie'' (da ''The legendary buster smith'', 1960); Jay McShann, ''Confessin' the blues'' (da ''The last of the blue devils'', 1978); Jay McShann, ''Jumpin' at the woodside'' (da ''The last of the blue devils'', 1978); Joe Turner, ''Until the real thing comes along'' (da ''Big joe rides again'', 1960); Vic Dickenson, ''Undecided'' (da ''Mainstream'', 1958); T-Bone Walker, ''Evenin''' (da ''T-bone blues'', 1959); Buster Smith, ''Buster's tune'' (da ''The legendary buster smith'', 1960); Joe Turner, ''Piney brown blues'' (da ''The boss of the blues sings kansas city jazz'', 1956).
Aa.vv. (jazz)
Atlantic jazz: post bop
Lp [edizione] originale stereo ger 1955 atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label argento e nera con scritte nere e logo Atlantic argentato in alto, logo GEMA/BIEM in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 781705-1. Pubblicato nel 1986 dalla Atlantic negli USA ed in Europa, edito anche all'interno del cofanetto ''Atlantic jazz'' dello stesso anno, questo album è un manifesto dell'innovativa musica jazz storicamente raccolta sotto l'ombrello del ''post bop''; anche la label dei fratelli Ertegun fra gli anni '50 ed i '70 produsse opere di jazz innovativo, e questa antologia compila nove brani editi, tratti da album pubblicati dall'etichetta, di autori di altissimo livello come Lee Konitz, Sonny Rollins, John Coltrane e Freddie Hubbard. La Atlantic, nei suoi anni migliori, è stata una casa discografica attenta non solo alle migliori novità del rock e del soul, ma anche della musica jazz: questa propensione è celebrata negli anni '80 con le antologie della serie ''Atlantic jazz'', ciascuna delle quali compila brani editi afferenti ad un determinato filone della musica improvvisata di origine afroamericana. Questo volume è dedicato al jazz di matrice ''post bop'', una definizione che accomuna esperienze artistiche diversificate che vanno dal jazz melodico a quello rasente l'astrattismo, il cui minimo comun denominatore fu il superamento dei canoni del jazz mainstream e dello stesso hard bop, a partire dai tardi anni '50, con l'adozione della musica modale e di altre innovazioni o caratteri provenienti dall'esterno del mondo della musica jazz canonica. Questa la scaletta: The Teddy Charles Tentet, ''Lydian M-1'' (da ''The teddy charles tentet'', 1956); Lee Konitz, ''I can't get started'' (da ''Lee Konitz with Wayne Marsh'', 1955); Sonny Rollins / The Modern Jazz Quartet, ''Bags' groove'' (da ''The modern jazz quartet at music inn – volume 2'', 1958); The Jazz Modes, ''This 'n' that'' (da ''The jazz modes'', 1959); John Coltrane, ''Giant steps'' (da ''Giant steps'', 1960); The Slide Hampton Octet, ''Sister salvation'' (da ''Sister salvation'', 1960); Von Freeman, ''White sand'' (da ''Doin't it right now'', 1972); Freddie Hubbard, ''Misty'' (da ''Sweet return'', 1983); Gil Evans, ''Thoroughbred'' (da ''Svengali'', 1973).
Aa.vv. (jazz)
Atlantic jazz: the avant-garde
Lp [edizione] originale stereo ger 1959 atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label argento e nera con scritte nere e logo Atlantic argentato in alto, logo GEMA/BIEM in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 781709-1. Pubblicato nel 1986 dalla Atlantic negli USA ed in Europa, edito anche all'interno del cofanetto ''Atlantic jazz'' dello stesso anno, questo album è un manifesto della musica jazz più sperimentale prodotta dalla label dei fratelli Ertegun fra gli anni '50 ed i '70 compilando otto brani editi, tratti da album pubblicati dall'etichetta, di autori di altissimo livello come Roland Kirk, Chrales Mingus, Ornette Coleman e John Coltrane. La Atlantic, nei suoi anni migliori, è stata una casa discografica attenta non solo alle migliori novità del rock e del soul, ma anche della musica jazz: questa propensione è celebrata negli anni '80 con le antologie della serie ''Atlantic jazz'', ciascuna delle quali compila brani editi afferenti ad un determinato filone della musica improvvisata di origine afroamericana. Questo volume è dedicato al jazz d'avanguardia emerso fra la fine degli anni '50 ed i primi '70: si ascoltano brani che vanno dai primi vagiti di quella che sarebbe passata alla storia come ''new thing'' o free jazz, con artisti come Don Cherry (qui insieme a Coltrane) ed Ornette Coleman, ed episodi del ''post bop'' più radicale e anticonformista interpretati da Roland Kirk, John Coltrane o Charles Mingus. Questa la scaletta: Roland Kirk, ''Black mystery has been revealed'' (da ''Left & right'', 1969); Charles Mingus, ''Wednesday night prayer meeting'' (da ''Mingus at Antibes'', 1976, registrato nel 1960); Ornette Coleman, ''Eventually'' (da ''The shape of jazz to come'', 1959); Ornette Coleman, ''Lonely woman'' (da ''The shape of jazz to come'', 1959); John Coltrane / Don Cherry, ''Cherryco'' (da ''The avant-garde'', 1966); John Coltrane, ''Countdown'' (da ''The alternate takes'', 1974); Roland Kirk, ''The inflated tear'' (da ''The inflated tear'', 1968); The Art Ensemble Of Chicago, ''Nonaah'' (da ''Fanfare for the warriors'', 1974).
Aa.vv. (jazz)
Atlantic jazz: west coast
Lp [edizione] originale stereo ger 1947 Atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label argento e nera con scritte nere e logo Atlantic argentato in alto, logo GEMA/BIEM in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 781703-1. Pubblicato nel 1986 dalla Atlantic negli USA ed in Europa, edito anche all'interno del cofanetto ''Atlantic jazz'' dello stesso anno, questo album è un manifesto della musica jazz della costa occidentale degli Stati Uniti prodotta dalla label dei fratelli Ertegun fra gli anni '40 ed i '60, compilando nove brani editi, tratti da album pubblicati dall'etichetta, di autori di altissimo livello come Jimmy Giuffre, Shelly Manne, Shorty Rogers e Jack Montrose. La Atlantic, nei suoi anni migliori, è stata una casa discografica attenta non solo alle migliori novità del rock e del soul, ma anche della musica jazz: questa propensione è celebrata negli anni '80 con le antologie della serie ''Atlantic jazz'', ciascuna delle quali compila brani editi afferenti ad un determinato filone della musica improvvisata di origine afroamericana. Questo volume è dedicato al jazz westcoastiano dei primi decenni postbellici, movimento che ebbe il suo epicentro in California e soprattutto a Los Angeles, caratterizzato da un approccio intellettuale e dagli arrangiamenti raffinati, che però aveva anche una significativa diversificazione al suo interno. Questa la scaletta: Eddie Safranski and the Poll Cats, ''Sa-frantic'' (dall'omonimo 78 giri del 1948); Shorty Rogers, ''Not really the blues" (da ''The swinging Mr. Rogers'', 1955); Jack Montrose, ''Paradox" (da ''Arranged / played / composed'', 1955); Conte Candoli, ''Cheremoya'' (da ''West coast wailers'', 1955); Shorty Rogers, ''Blues way up there'' (da ''Way up there'', 1957); Jimmy Giuffre, ''The song is you'' (da ''The jimmy giuffre 3'', 1957), Jimmy Giuffre, ''Topsy'' (da ''Western suite'', 1960), Red Mitchell, ''Triplin' awhile'' (da ''Hear ye!!!! hear ye!!!!'', 1962), Shelly Manne, ''You name it'' (da ''Boss sounds'', 1966).
Aa.vv. (jazz)
Blue Note's Three Decades Of Jazz vol. 1 - 1959-1969
lp2 [edizione] ristampa stereo ger 1951 blue note
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
Bella copia con alcuni piccoli segni a penna biro sulla scaletta dei brani all'interno della copertina, ristampa tedesca degli anni '70, vinile doppio, copertina apribile, label blu con scritte nere lungo il bordo, argentate e nere al centro, logo Blue Note nero in alto a destra, logo GEMA senza riquadro in alto a sinistra, catalogo BST89904/1-2 X. Pubblicato nel 1969 dalla Blue Note, questo e' uno della serie di volumi commemorativi realizzati in occasione del trentennale della celebrata etichetta jazz fondata a New York nel 1939. Questo volume compila brani editi tratti da dischi della Blue Note incisi nel suo terzo decennio di attivita', fra il 1959 ed il 1969, epoca in cui il jazz si apriva a sperimentazioni free e post bop, anche se la Blue Note continuo' a produrre principalmente sessioni di jazz meno avanguardista e brillanti ritorni in scena di jazzisti di generazioni meno giovani, pur senza trascurare del tutto le potenti spinte innovative espresse dalle frange piu' moderniste del movimento jazz, come testimonia la presenza in questa raccolta di artisti quali Eric Dolphy ed Ornette Coleman. Questa la scaletta (con date di incisione): Jimmy Smith, ''Back at the chicken shack'' (25/4/60); Ike Quebec, ''Blue & sentimental'' (16/12/61); Kenny Burrell, ''Chittlins con carne'' (7/1/63); Donald Byrd, ''Cristo redentor'' (12/1/63); Lee Morgan, ''The sidewinder'' (21/12/63); Eric Dolphy, ''Out to lunch'' (25/2/64); The Horace Silver Quintet, ''Song for my father'' (26/10/64); Stanley Turrentine, ''River's invitation'' (14/4/65); The Ornette Coleman Trio, ''European echoes'' (11/65); Lou Donaldson, ''Peepin''' (27/10/67).
Aa.vv. (jazz)
Definitive jazz scene vol. 2
Lp [edizione] originale mono usa 1964 impulse
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
prima stampa USA in mono, copertina cartonata apribile, laminata all'esterno (con nastro adesivo trasparente lungo il bordo superiore del pannello posteriore e microforo promozionale in basso a sinistra), etichetta "orange black rim", arancio con fascia esterna nera, nella prima versione con “A PRODUCT OF ABC-PARAMOUNT RECORDS, INC.” in basso, catalogo A-100. Pubblicato nel 1964 dalla Impulse negli USA, il secondo di tre volumi di una serie di raccolte che compilano brani rari ed inediti (in questo secondo volume erano tutti precedentemente inediti) di alcuni giganti del jazz americano; si tratta di una raccolta stilisticamente molto eterogenea, ma indubbiamente popolata da nomi di altissimo livello, con brani che in alcuni casi non sono meno che splendidi. In questo primo volume troviamo i seguenti brani: Ray Charles, ''Without a song'' (inciso il 10/7/63 da da Ray Charles con un'orchestra arrangiata da Marty Paich e con i Jack Halloran Singers); Shirley Scott, ''The blues ain't nothin' but some pain'' (inciso il 14/5/64 da Shirley Scott, Bob Cranshaw ed Otis Finch); Lionel Hampton, ''Moon over my annie'' (inciso il 28/10/64 da Lionel Hampton, Clark Terry, Ben Webster, Hank Jones, Milt Hinton ed Osie Johnson); Oliver Nelson, ''Night lights'' (inciso il 11/11/64 da Oliver Nelson, arrangiatore, Thad Jones, Phil Woods, Phil Bodner, Pepper Adams, Roger Kelleway, Richard Davis e Grady Tate); J.J. Johnson, ''Gloria'' (inciso il 1/5/64 da J.J. Johnson, Harold Mabern, Arthur Harper Jr. e Frank Gant); John Coltrane, ''Dear old stockholm'' (inciso il 29/4/63 da John Coltrane, McCoy Tyner, Jimm Garrison ed Elvin Jones); McCoy Tyner, ''You'd be so nice to come home to'' (inciso il 4/6/63 da McCoy Tyner, Jimmy Garrison ed Albert Heath); Manny Albam, ''Blues company'' (inciso il 12/1/62 da Manny Albam, arrangiatore, Al De Risi, Bernie Glow, Nick Travis, Johnny Coles, Urbie Green, Bill Elton, Al Raph, Willie Dennis, Phil Woods, Oliver Nelson, Jim Hall, George Duvivier e Gus Johnson Jr.); Tommy Flanagan, ''Anything I do'' (inciso il 7/8/64 da Tommy Flanagan, Richard Davis e Connie Kay).
Aa.vv. (jazz)
Guitar album
LP2 [edizione] originale stereo hol 1972 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa europea di pressaggio olandese su CBS, con artwork di copertina diverso rispetto a quella USA (il retro di quella diventa qui il fronte), vinile doppio, copertina apribile laminata all'esterno e liscia all'interno, etichetta arancione con logo CBS centrale, scritte nere, con frecce a sinistra e logo STEMRA in riquadro a destra, catalogo CBS S 67275. Pubblicato nel 1972 dalla Columbia negli USA e dalla CBS in Europa, questo album, registrato dal vivo durante un concerto dato alla Town Hall di New York il 14 agosto del 1971, contiene performances di sette dei maggiori chitarristi jazz dell'epoca, alcuni dei quali si esibiscono con la chitarra acustica, altri con l'elettrica. Charlie Byrd, Joe Beck e Chuck Wayne suonano ciascuno alla guida di una formazione a trio; Tiny Grimes, dall'inclinazione swing, è qui presente in una delle sue relativamente poche registrazioni; Bucky Pizzarelli e George Barnes offrono alcuni deliziosi duetti, e John McLaughlin suona la sua chitarra in accompagnamento al canto della moglie Eve. Questa la scaletta: Willis Conover, "Introduction Narration"; Charlie Byrd, "It Don't Mean A Thing", "You've Got A Friend", "Jitterbug Waltz"; Joe Beck, "All Blues", "The Things We Did Last Summer", "Down Under", Bucky Pizzarelli and George Barnes, "Blue Skies", "Medley: Eleanor Rigby / Here, There And Everywhere", "Satin Doll", "Rose Room", "Theme From "Love Story", "Honeysuckle Rose"; Tiny Grimes, "Frantic", "Watermelon Man", "Blues For Connie", "Food For Thought", "Threequarter Moon"; Chuck Wayne, "Softly, As In A Morning Sunrise", "What's New", "All The Things You Are"; Eve and John McLaughlin, "Devotion".
Aa.vv. (jazz)
Intercollegiate music festival vol. 1
Lp [edizione] originale stereo usa 1967 impulse
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
prima stampa americana, copertina cartonata apribile, laminata all'esterno e liscia all'interno, label arancio al centro e nera lungo il bordo, con quattro loghi Impulse lungo il bordo e "A Product of Abc Records Inc" in basso, catalogo A-9145 sulla copertina, AS-9145 (seguito dalla lettera che indica il lato) sull' etichetta. Pubblicato nel 1967 dalla Impulse!, questo album contiene registrazioni dal vivo effettuate al primo Intercollegiate Music Festival, tenutosi a Miami fra il 4 ed il 6 maggio del 1967: fu il momento culminante di un concorso musicale al quale avevano partecipato centinaia di gruppi jazz formati da giovani studenti universitari americani. Questo album, prodotto da Bob Thiele, contiene brani registrati da tre degli ensemble che arrivarono a partecipare a questa fase finale dell'evento: sulla prima facciata troviamo la Ohio State University Jazz Workshop Band (poi autrice di un album autoprodotto), un'orchestra che continuava a portare alta la bandiera del jazz per big band, ispirata da maestri come Duke Ellington, e qui con i brani ''Machu picchu'', ''You turn me on sump'n fierce!'', ''Forever lost in my mind's eye'' e ''And se we swang''; sulla seconda facciata suonano prima il San Francisco State College Quintet, formazione di piu' piccole dimensioni dedita a bop e post bop, con due composizioni scritte da membri del quintetto, ''Kharisma for keiko'', dove viene impiegao anche un flauto pakistano oltre a strumenti piu' tradizionalmente jazz, e ''New jass'', ed infine il cantante Joe De Vito, dal Rider College di Trenton, accompagnato da un quartetto di strumentisti, che offre una performance di jazz vocale con ''A joyful noise'' e ''Thou swell''.
Aa.vv. (jazz)
Jazz in italy
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1960 honey pie
jazz
jazz
Label bianca con parte arancio in alto, scritte nere, logo Honey Pie nero ed arancio in alto, catalogo HONEY051. Pubblicata nel 2021 dalla Honey Pie, questa antologia compila brani tratti dalla serie di pubblicazioni "Jazz in Italy" uscite nel 1960 in formato 7"Ep su Cetra, tutte assai rare e ricercate, come il leggendario 7"EP "Jazz in Italy n. 2" dello Enrico Rava Quartet. Una splendida introduzione al vitale panorama jazz italiano degli anni '60, oltre che una occasione per assicurarsi tutti insieme brani di difficile reperimento nelle loro edizioni originali. Il trombettista Rava guida un quartetto che include il pianista Maurizio Lama in una interpretazione di "Line for Lyons"; Piero Umliano offre una "Piccola suite americana" composta da quattro movimenti che si ispirano a diversi stili e generi musicali statunitensi; il trombettista Sergio Fanni ed il sassofonista Eraldo Volante danno insieme ottime prove in "Duo" e "Circeo"; la Modern Jazz Gang di Sandro Brugnolini, ed il trombonista Dino Piana, in compagnia del sassofonista Gianni Basso e del contrabbassista Giorgio Azzolini, sono altri protagonisti della scaletta di questa antologia. Qui di seguito la lista dei brani. SIDE 1: 1. Enrico Rava Quartet - Line For Lyons 2. Maurizio Lama Trio - Tema For Franco 3. Sergio Fanni And His All Stars – Duo 4. Sergio Fanni And His All Stars – Circeo 5. Azzolini, Donadio, Mondini, Piana - Bags Groove; SIDE 2: 1. Piero Umiliani - Piccola Suite Americana (a. Charleston b. Blues Passacaglia c. Slow d. Boogie Woogie - Invenzione A Quattro Voci) 2. Modern Jazz Gang - The Drum Is A Tramp 3. Modern Jazz Gang - Blue Mirria 4. Dino Piana Quartet feat. Gianni Basso - Tempo Di Febbraio.
Aa.vv. (jazz)
Jazzactuel part 1 and 2 (6lps)
LPBOX [edizione] originale stereo ita 1969 get back
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Sestuplo album in vinile 180 grammi, prima rara stampa vinilica, pressata in esclusiva dalla italiana Get Back, contenuto musicale inciso su undici facciate con la dodicesima scolpita ("etched"); con contenuto diviso in due tripli albums, con rispettive copertine, ciascuna lucida ed apribile in tre parti, senza barcode, completa di foglio in cartoncino ripiegata attorno alla costola, con crediti di ogni singolo brano sul retro, catalogo GET300. Pubblicata nel 2000 dalla Charly in cd e nel 2001 dalla italiana Get Back in vinile, questa è la monumentale antologia dedicata alla collana Jazzactuel della Byg Records. Compilata da Thurston Moore dei Sonic Youth e Byron Coley (poeta e critico musicale), entrambi appassionati conoscitori del catalogo Jazzactuel, questa antologia è un manifesto "postumo" di una delle serie di pubblicazioni più avventurose del jazz sperimentale ed in particolare del free, ma aperte anche alla musica elettronica ed allo art rock (vedi la presenza dei Gong), uscite fra il 1969 ed il 1971 sulla label francese Byg. Tratti dagli album usciti durante quegli anni, questi brani documentano un progetto radicale ed anticommerciale, selvaggiamente creativo ed anticonformista, che vide coinvolti artisti del calibro di Don Cherry, Anthony Braxton Dewey Redman, Jimmy Lyons, Alan Silva ed i Musica Elettronica Viva. I brani qui raccolti sono ascolti impegnativi, a volte ermetici ed ostici, che però costituiscono una tappa pressoché irrinunciabile per chi desidera esplorare i meandri del jazz sperimentale di quei fertili anni. Questa la scaletta: Sunny Murray "Red Cross" (da "Sunshine", 1969), Archie Shepp "Blase' " (da "Blase' ", 1969), Steve Lacy "Note" (da "Moon", 1971), Daevid Allen "Memories" (da "Bananamoon", 1971), Sonny Sharrock "Soon" (da "Monkie Pockie Boo", 1970), Jacques Coursil "Black Suite, Part 2 (Excerpt)" (da "Black Suite", 1971), Grachan Moncur III "Exploration" (da "New Africa", 1969), Clifford Thornton "Pan-African Festival" (da "Ketchaoua", 1969), Dave Burrell "Echo" (da "Echo", 1969), Sun Ra and His Solar Myth Arkestra "The Utter Nots" (da "The Solar-myth Approach Vol.2", 1972), Arthur Jones "Brother" (da "Scorpio", 1971), Burton Greene Ensemble "From 'Out of Bartok' " (da "Aquariana", 1969), Art Ensemble of Chicago "Get in Line" (da "A Jackson in Your House", 1969), Andrew Cyrille "Pioneering" (da "What About!", 1969), Paul Bley "Ramblin' " (da "Ramblin' ", 1969), Frank Wright, "One for john / China, part 2" (da "One for john", 1969); Dewey Redman, "Tarik" (da "Tarik", 1969); Acting Trio, "Cello discordato no. 9" (da "Acting trio", 1969); Don Cherry, "Teo-teo-can (excerpt)" (da Mu second part", 1969); Anthony Braxton, "B-Xo NO147a (excerpt)" (da Anthony Braxton", 1969); Jimmy Lyons, "Premonitions" (da "Other afternoons", 1969); Claude Delcloo / Arthur Jones, "Africanasia, part 1 (excerpt)" (da "Africanasia", 1969); Gong, "Squeezing sponges over policemen's heads / Foghat digs holes in space" (da "Camembert electrique", 1971); Musica Elettronica Viva, "The sound pool, part 1A" (da The sound pool", 1969); Kenneth Terroade, "Blessing" (da "Love rejoice", 1969); Alan Silva and the Celestial Communications Orchestra, "The seasons, part 6" (da "The seasons", 1970).
Aa.vv. (jazz)
Jazzactuel part 2
LP3 [edizione] originale stereo ita 1969 get back
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Triplo album in vinile pesante, prima stampa vinilica, pressata solo in Italia, contenuto musicale inciso su cinque facciate e con la sesta scolpita ("etched"), copertina apribile in tre, lucida all'esterno ed all'interno, senza barcode, catalogo GET300. Pubblicata nel 2001 dalla Charly in cd e dalla italiana Get Back in vinile, questa è la seconda parte della monumentale antologia dedicata alla collana Jazzactuel della Byg Records: in questa edizione vinilica, l'album fu pubblicato sotto forma di due tripli album separati ma originariamente venduti assieme in un unico pacchetto. Compilata da Thurston Moore (Sonic Youth) e Byron Coley (poeta e critico musicale), entrambi appassionati conoscitori del catalogo Jazzactuel, questa antologia è un manifesto "postumo" di una delle serie di pubblicazioni più avventurose del jazz sperimentale ed in particolare del free, ma aperte anche alla musica elettronica ed allo art rock (vedi la presenza dei Gong), uscite fra il 1969 ed il 1971 sulla label francese Byg. Tratti dagli album usciti durante quegli anni, questi brani documentano un progetto radicale ed anticommerciale, selvaggiamente creativo ed anticonformista, che vide coinvolti artisti del calibro di Don Cherry, Anthony Braxton Dewey Redman, Jimmy Lyons, Alan Silva ed i Musica Elettronica Viva. I brani qui raccolti sono ascolti impegnativi, a volte ermetici ed ostici, che però costituiscono una tappa pressoché irrinunciabile per chi desidera esplorare i meandri del jazz sperimentale di quei fertili anni. Questa la scaletta: Frank Wright, "One for john / China, part 2" (da "One for john", 1969); Dewey Redman, "Tarik" (da "Tarik", 1969); Acting Trio, "Cello discordato no. 9" (da "Acting trio", 1969); Don Cherry, "Teo-teo-can (excerpt)" (da Mu second part", 1969); Anthony Braxton, "B-Xo NO147a (excerpt)" (da Anthony Braxton", 1969); Jimmy Lyons, "Premonitions" (da "Other afternoons", 1969); Claude Delcloo / Arthur Jones, "Africanasia, part 1 (excerpt)" (da "Africanasia", 1969); Gong, "Squeezing sponges over policemen's heads / Foghat digs holes in space" (da "Camembert electrique", 1971); Musica Elettronica Viva, "The sound pool, part 1A" (da The sound pool", 1969); Kenneth Terroade, "Blessing" (da "Love rejoice", 1969); Alan Silva and the Celestial Communications Orchestra, "The seasons, part 6" (da "The seasons", 1970).
Aa.vv. (jazz)
Kansas city hot jazz 1926 to 1930
Lp [edizione] originale stereo uk 1926 bbc
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve in cartoncino con note accurate sulle incisioni e sagomatura sul lato di apertura, label nera con scritte bianche lungo il bordo ed argentate al centro, logo BBC Records, bianco, nero, rosso, verde e blu in alto, catalogo REB691. Pubblicato nel 1990 dalla BBC Records, questo album compila in formato digital stereo brani tratti da rari 78 giri degli anni '20 che testimoniano la vibrante scena jazz di Kansas City. La citta' del Missouri fu negli anni '20 e '30 una delle capitali del jazz americano insieme a New Orleans, Chicago e New York, e l'apporto di talentuosi jazzisti dell'area sud ovest degli Stati Uniti contribui' a creare un vero e proprio stile, il Kansas City Jazz, caratterizzato dall'andamento fluido, i lunghi assoli ed un forte sentore blues. Giganti del jazz orchestrale come Count Basie e Bennie Moten emersero appunto a Kansas City, e non va dimenticato che il grande Charlie Parker era nativo della citta', anche se temporalmente la musica di ''Bird'' e' al di fuori dell'ambito di questa raccolta. Questi i brani presenti: Bennie Moten's Kansas City Orchestra, ''Rite tite'' (17/7/29); Andy Kirk and his Twelve Clouds of joy, ''Travelin' that rocky road'' (9/10/30); Walter Page's Blue Devils, ''Squabblin''' (10/11/29); Hattie North, ''Lovin' that man blues'' (17/11/29); George E Lee and his Orchestra, ''Paseo strut'' (6/11/29); Bennie Moten's Kansas City Orchestra, ''Thick lip stomp'' (13/12/26), ''Missouri wobble'' (14/12/26), ''Ding dong blues'' (12/6/27), ''Get low-down blues'' (7/9/28), ''She's no trouble'' (7/9/28), ''South'' (7/9/28), ''Kansas city breakdown'' (7/9/28), ''Band box shuffle'' (23/10/29), ''New vine street blues'' (24/10/29); Andy Kirk and his Twelve Clouds of joy, ''Cloudy'' (7/11/29), ''Corky stomp'' (11/11/29), ''Mary's idea'' (30/4/30), ''Won't you be my baby'' (27/10/30).
Aa.vv. (jazz)
Sources for madlib's shades of blue: untinted
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1959 music on vinyl
jazz
jazz
Vinile doppio da 180 grammi. Ristampa del 2018 ad opera della Music On Vinyl, pressoche' identica alla prima stampa. Originariamente pubblicato nel 2003, questo album compila una serie di incisioni tratte da dischi del catalogo della Blue Note (tranne una inedita), ed utilizzate da Madlib per la realizzazione del suo album ''Shades of blue''; pubblicato nel giugno del 2003 dalla stessa Blue Note, e' uno dei lavori piu' apprezzati del dj e produttore. La prestigiosa etichetta jazz Blue Note dette a Madlib la possibilita' di esplorare i suoi storici archivi, portando come risultato un album di reinterpretazioni e remix di classici brani jazz di musicisti come Wayne Shorter, Horace Silver e Bobby Hutcherson, trasfigurati da un caldo e fluido hip hop. Questo ''Sources...'' e' una pubblicazione in qualche modo complementare a ''Shades of blue'', in quanto compila le versioni originali, tratte da storici album della Blue Note, dei brani impiegati da Madlib per il suo disco. Questa la scaletta: Gene Harris & the Three Sounds, ''The look of slim'' (dall'album ''Elegant soul'', inciso nel 1968); Donald Byrd, ''Distant land'' (inedito tratto dalle sessioni dell'album ''Black byrd'', 1972); Ronnie Foster, ''Mystic brew'' (dall'album ''Two headed freap'', inciso nel 1972); Reuben Wilson, ''Stormy'' (dall'album ''Love bug'', inciso nel 1969); Bobbi Humphrey, ''Please set me at ease'' (dall'album ''Fancy dancer'', inciso nel 1975); Donald Byrd, ''Stepping into tomorrow'' (dall'album ''Stepping into tomorrow'', inciso nel 1974); Andrew Hill, ''Illusion'' (dall'album ''One for one'', incisione risalente al 1969); Bobby Hutcherson, ''Montara'' (dall'album ''Montara'', inciso nel 1975); Horace Silver, ''Sonf for my father'' (dall'album ''Song for my father'', inciso nel 1964); Wayne Shorter, ''Footprints'' (dall'album ''Adam's apple'', inciso nel 1966); Horace Silver, ''Peace'' (dall'album ''Blowin' the blues away'', inciso nel 1959); Herbie Hancock, ''Dolphin dance'' (dall'album ''Maiden voyage'', inciso nel 1965). Apprezzato produttore e dj in ambito hip hop, Madlib, vero nome Otis Jackson Jr., proviene dalla citta' californiana di Oxnard. Attivo dagli anni '90 inizialmente con i Lootpak, per poi avviare una importante collaborazione con l'etichetta Stones Throw come produttore; ha inciso anche sotto lo pseudonimo di Quasimoto. Il suo stile e' molto eclettico e ricettivo verso le sonorita' piu' disparate, in particolare il jazz ed il soul; fra le sue produzioni annovera anche l'esotica serie ''Beat Konducta''.
Aa.vv. (jazz)
Talkin' jazz volume 2: more themes from the black forest
Lp [edizione] originale stereo ger 1966 talkin' loud
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa vinilica, copertina con barcode 731452352910, label nera con scritte in marrone chiaro, grande logo Talkin' Loud su di una facciata, logo BIEM/STEMRA sull'altra, catalogo 523 529-1. Pubblicato nel 1994 dalla Talkin' Loud, il secondo volume della serie di compilations "Talkin' jazz", dopo il primo uscito nel 1993 e prima del terzo uscito nel 1997; questa serie di antologie fu curata dal DJ e discografico inglese Gilles Peterson, coinvolto fra le altre cose nella scena acid jazz e co-fondatore della celebre label omonima, la Acid Jazz. "Talkin' jazz" fornisce un affresco della scena jazz e soul jazz attiva in Germania fra gli anni '60 e '70 (da qui il riferimento alla Foresta Nera nel titolo), compilando piacevoli ed in molti casi interessantissimi episodi in cui si fondono jazz elettrico ed acustico, easy listening, soul / r'n'b e funk strumentali, canzone pop ed influssi esotici ed orientaleggianti (come l'impiego del sitar in alcuni brani, fra tutti l'ammaliante "Mathar" del Dave Pike Set che apre la scaletta). La maggior parte degli artisti rappresentati in questa compilation sono tedeschi, nomi di livello assoluto quali Wolfgang Dauner e Karin Krog, ma non mancano anche strumentisti anglosassoni come Dave Pike (vibrafonista americano che visse e lavorò in Europa continentale fra gli anni '60 e '70) e Dee Dee McNeill (cantante ed autrice di Detroit già coinvolta con la Motown). Questa la scaletta: Dave Pike Set, "Mathar" (dall'album "Noisy silence", 1969); Wolfgang Dauner, "Take off your shoes to feel the setting sun" (dall'album "The oimels", 1969); Johnny Teupen, "Love me" (dall'album "Harpedelic", 1970); Karin Krog, "Maiden voyage" (dall'album "Here and now", 1969); Catch Up!, "Onkel joe" (dall'album "Catch up!", 1975); Dee Dee Barry (McNeill) and the Movements, "Get out of my life woman" (dall'album "Soul hour", 1968); Dave Pike Set, "Big schlepp" (dall'album "Album", 1971); Knut Kiesewetter Train, "Roll on the left side" (dall'album "Stop! Watch and listen", 1970); Dieter Reith Trio, "Wives and lovers" (dall'album "A happy afternoon", 1967); Karel Velebny, "Nude" (dall'album "Nonet SHQ and woodwinds", 1968).
Aa.vv. (jazz)
The young lions - Lions of jazz
lp2 [edizione] ristampa stereo usa 1960 trip
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
ristampa americana dei primi anni '70, copertina cartonata con foratura promozionale in basso a destra, etichetta nera con logo argento; riedizione in doppio vinile su Trip dell'album originariamente pubblicato su Vee-Jay, inciso a New York in due sessioni, il 25 ed il 30 aprile del 1960: la prima con formazione composta da Lee Morgan (tromba), Frank Strozier (sax alto), Wayne Shorter (sax tenore), Bobby Timmons (pianoforte), Bob Cranshaw (contrabbasso), Albert Heath e Louis Hayes (batteria); la seconda con Nat Adderley (tromba), Yusef Lateef (sax tenore), Barry Harris (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) e Louis Hayes (batteria). Un apprezzato lavoro frutto di una collaborazione estemporanea fra alcuni ''giovani leoni'' del jazz dell'epoca, questo lp vede i musicisti impegnati in composizioni che toccano varie sfumature del bop, del quale alcuni critici apprezzano in particolare l'approccio ''democratico'', grazie al quale tutti i componenti fanno sentire bene la propria voce; una sorta di piccolo manifesto del messaggio portato da influenti musicisti come Lee Morgan, Wayne Shorter (compositore di gran parte dei brani sul primo vinile) e Yusef Lateef. La varieta' delle composizioni fa oscillare il disco tra infuocati tour de force e lente e rilassate ballate. Questa la scaletta dei brani: ''Seeds of sin'', ''Scourn'', ''Fat lady'', ''Peaches & cream'', ''That's right'', ''Hazing'', ''Rip de boom'', ''Teef'', ''I need you'', ''Back yard'', ''Sassy Ann''.
Aa.vv. (jazz)
This is latin jazz volume 1
Lp [edizione] originale stereo ger 1950 bgp
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa tedesca, copertina lucida fronte retro con barcode, label grigia con logo BGP in grigio piu' scuro a destra, scritte in grigio scuro, catalogo BGP1023, scritta ''made in west germany'' sia sul retro copertina che sulla label. Pubblicata nel 1989 dalla BGP, etichetta gestita dai DJ Gilles Peterson e Baz Fe Jazz, la prima di una serie di compilation dedicate al latin jazz, filone fiorito negli Stati Uniti fra gli anni '50 e gli anni '70, quando l'incontro fra musicisti stranieri e jazzisti statunitensi di varia provenienza etnica genero' una musica in il jazz si fondeva con stili latinoamericani, trovando anche illustri interpreti, come mostra la scaletta del disco: Kenny Burrell, ''Nica's dream''; Cannonball Adderley, ''Sambop''; Johnny Lytle, ''Gunky''; Sonny Stitt, ''Baion baby''; Billy Taylor Trio, ''Mambo inn''; Jimmy Forrest, ''Tin tin deo''; Pucho & The Latin Soul Brothers, ''Caravan''; Mongo Santamaria with La Lupe, ''Montuneando''.
Aa.vv. (jimi hendrix, allman bros, leonard cohen...)
isle of wight - atlanta pop festival
lp3 [edizione] originale stereo hol 1971 cbs
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
Triplo album, la prima bellissima stampa olandese, copia con piccolo difetto di pressaggio che causa alcuni tic nel primo brano della seconda facciata, copertina (con lievissimi segni di invecchiamento) laminata all' esterno ed all' interno, apribile in tre parti, etichetta arancione con logo nero centrale, con frecce a sinistra, catalogo S66 311. Uscito nel 1971, la testimonianza dei primi due grandi festival rock degli anni '70, come annuncia la copertina. Contiene brani live ed inediti altrove registrati nei due leggendari festivals dell' estate del 1970 che chiusero, dopo Woodstock, la stagione dei raduni "open air". Il primo si tenne in Inghilterra sull' isola di Wight nel 1970 davanti a 100.000 spettatori, il secondo negli Usa a Byron, Georgia, il 14 luglio 1970 di fronte ad oltre 300.000 persone. Ecco la scaletta dei brani: A1 Johnny Winter – Mean Mistreater A2 Poco – Kind Woman A3 Poco – Grand Junction A4 Chambers Brothers – Love, Peace And Happiness A5 Allman Brothers Band – Statesborough Blues B1 Allman Brothers Band – Whippen Post B2 Mountain – Stormy Monday C1 Sly & The Family Stone – Stand! / You Can Make It If You Try C2 Cactus – No Need To Worry / Parchman Farm C3 David Bromberg – Mr. Bojangles D1 Ten Years After – I Can't Keep From Cryin' Sometimes D2 Procol Harum – Salty Dog E1 Leonard Cohen – Tonight Will Be Fine E2 Jimi Hendrix – Power To Love / Midnight Lightning / Foxy Lady F1 Kris Kristofferson – Blame It On The Stones / The Pilgrim - Chapter 33 F2 Miles Davis – Call It Anythin'.
Aa.vv. (joe gibbs & professionals)
Irie reggae hits
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1979 joe gibbs record globe
reggae
reggae
Copertina senza codice a barre. Ristampa del 2017, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicata dalla Joe Gibbs Record Globe in Giamaica, questa antologia compila dieci canzoni prodotte dal grande Joe Gibbs, ed incise nel suo studio con la talentuosa house band The Professionals, con diversi protagonisti al microfono; stilisticamente la scaletta propende verso il roots reggae, ma ci sono anche episodi lovers rock. I Professionals e Gibbs inevitabilmente conferiscono il loro marchio, ma anche i vari interpreti mostrano personalità, rendendo la scaletta ricca di sfumature. Dennis Brown dà una lettura vivace e lovers rock a "Come on little girl", rifacimento di un brano dei Melodians del 1968, i Culture si indirizzano verso il roots con "This train is bound for glory", dai toni spirituali ed approfonditi dal suono riecheggiante della batteria, Marcia Aitken e Ruddy Thomas duettano nel lovers rock di "The closer I get to you", Hortense Ellis dà una interpretazione reggae pop di "I can't stand the rain" della cantante soul Ann Peebles, Trinity dà un valido esempio di toasting in "Slim thing". Questa la scaletta completa: Dennis Brown, "Come On Little Girl"; The Mighty Diamonds, "Lovely Lady"; Culture, "This Train"; Ruddy Thomas and Marcia Aitken, "Closer I Get To You"; Ruddy Thomas, "Holiday"; Marcia Aitken, "Danger In Your Eyes"; Hortense Ellis, "I Can't Stand The Rain"; Earl Sixteen, "My Number One"; Trinity, "Slim Thing"; Lloyd Parks, "The Greatest Love". Il celebrato produttore Joe Gibbs, nato in Giamaica nel 1945 ed appassionato di elettronica, è tra i primi a mischiare la musica giamaicana con tecniche raffinate di produzione sonora; lavora con Lee Perry producendo alcuni tra i più leggendari brani dei '60 e '70 diventando uno dei più grandi eroi della musica giamaicana, inanellando risultati di successo dall'era rocksteady a quella dancehall. Scompare nel 2008.
Aa.vv. (John McLaughlin, capability brown...)
Beyond an empty dream - songs for a modern church
Lp [edizione] originale stereo uk 1975 charisma
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima stampa inglese, copertina (con una leggera piegatura visibile sul retro copertina in alto) laminata fronte e retro, pressata da "James Upton", con etichetta (con un piccolo adesivo con nome del precedente proprietario su un lato)"small mad hatter" con la mano del cappellaio matto che non tocca il buco centrale, e con "B&C" in basso, trail off matrix con "...A-3" sul lato A e "...B-3" sul lato B. Pubblicato nel 1975 dalla Charisma nel Regno Unito, questo album è frutto di contributi di differenti artisti, ad un progetto di musica religiosa e spirituale espressa con un linguaggio moderno, vicino all' hippie folk e con occasionali spunti progressivi melodici, il tutto cantato e suonato con un approccio delicato, introspettivo e contemplativo, e con le chitarre acustiche in particolare evidenza. La scaletta si apre con un pezzo di Clifford T. Ward, cantautore già membro negli anni '60 di Secrets / Simon's Secrets, autori di alcuni singoli, quindi ascoltiamo il primo dei cinque brani degli Anawim, oscuro progetto animato da Joan McGuinness (voce), Tom McGuinness (voce, chitarra acustica a 6 e 12 corde) e Kevin Peak (chitarra classica), un gruppo corale, la Chapterhouse Choral Society, che interpreta un brano dai forti toni liturgici accompagnato dall'organo, quindi il grande chitarrista fusion John McLaughlin, qui con la chitarra acustica e l'accompagnamento vocale della moglie Eve nel brano "Guru", ed in una insolita performance solo vocale in "The name of truth", infine il gruppo progressive Capability Brown, che chiude l'opera con "Sympathy", caratterizzata da un arrangiamento per archi ed organo.
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