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Lp [edizione] nuovo stereo usa 2013 thrill jockey
indie 90
indie 90
Completo di coupon per il download digitale e di inner sleeve, etichetta crema con scritte e disegni geometrici neri sul lato A, grigo/azzurro con scritte e disegni geometrico neri, Lp pubblicato dalla Thrill Jockey nel marzo 2013, dopo "Liars and prayers" (08), il quinto album di Thalia Zedek, qui a nome Thalia Zedek Band, come il precedente; disco con una formazione classica a 5 elementi, dove spiccano i contrappunti 'torturati' della viola di David Curry (Empty House Cooperative, Metal & Glass Ensamble), che enfatizzano maggiormente la voce sofferta e vissuta della Zelek, fra rabbia, orgoglio e malinconia, in un rock certamente vicino a Patti Smith, ma con un piglio piu' disincantato e perdente tipico dei novanta. Veterana della musica indipendente americana attiva dei primi anni '80, Thalia Zedek ha fatto parte di gruppi di rilievo come Uzi, Live Skull ed in particolare i Come insieme a Chris Brokaw, (precedentemente batterista dei Codeine, pionieri dello slow-core): guidati dalla sua voce rauca, rabbiosa e disperata, realizzano un grande album, divenuto un classico per la musica indie dei 90's, "Eleven:elven" (1992). I Come si sciolgono nel 1999 e Zedek da' avvio all'attivita' solista, pubblicando lavori come "Been here and gone" (2001) e "Liars and prayers" (2008).
Zeit
il cerchio degli antichi colori (+bonus 7")
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1981 black sweat
rock 60-70
rock 60-70
ristampa con copertina in cartoncino ruvido senza barcode, pressoche' identica alla prima molto rara tiratura uscita in Italia su Materiali Sonori, ma corredata di un prezioso bonus 7", con due brani inediti ("Kolo E Variazone" e "Corde D' Amore", registrate dal vivo in occasione del "Kunsertu 2" al Parco Trotter di Milano, durante il 1982). Pubblicato in Italia nel 1981 dopo ''Un giorno in una piazza del mediterraneo'', il secondo e purtroppo ultimo album. Questo gruppo fiorentino fu operativo tra il 1979 ed il 1981, autore di una musica originalissima che miscelava sonorità della tradizione italiana con atmosfere tipicamente mediterranee, mediorientali ed orientali, in un viaggio musicale straordinariamente stimolante. I loro album sono caratterizzati da un sapiente e brillantissimo utilizzo di una ricchissima strumentazione tradizionale, e si avvicinano agli esperimenti di "world music" condotti negli stessi anni da Mauro Pagani (che viene non a caso citato nei ringraziamenti), ma hanno un tono piu' ''cosmico'' e sperimentale, con elementi di etnica folk e progressivo.
Zeit
Un giorno in una piazza del mediterraneo
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1979 black sweat
rock 60-70
rock 60-70
Copertina senza codice a barre. Ristampa del 2017 ad opera della Black Sweat, pressoche' identica alla molto rara e ricercata prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1979 dalla Materiali Sonori in Italia, il primo dei due album di questa interessante formazione, precedente ''Il cerchio degli antichi colori'' (1981). Inciso da Paolo Casu (darbuka, bendir, dholak, piatti, bottiglione, metallofono), Paolo Chiavacci (violino, metallofono), Grazia Scaramelli (marranzano, tamburello, cimbali, sonagliere, triangoli) ed Andrea Tamassia (ciaramella, balalajka, chitarra, flauto dolce contralto, flauto di bambu, tamburello, campanaccio), e' un originale e suggestivo lavoro di sintesi etnomusicale che genera un idioma nuovo sospeso fra moderno ed antico, ora festante ora ipnotico ed onirico, attraverso brani strumentali acustici che suggeriscono influenze musicali mediterranee ed orientali, producendo risultati affini anche se non derivativi rispetto a gruppi precedenti come Aktuala e Third Ear Band, ai quali possono essere accostati per il lavoro di ricerca e la volonta' di sperimentare, ma dei quali gli Zeit non sono meri emuli. Questo gruppo fiorentino fu operativo tra il 1979 ed il 1981, autore di una musica originalissima che miscelava sonorità della tradizione italiana con atmosfere tipicamente mediterranee, mediorientali ed orientali, in un viaggio musicale straordinariamente stimolante. I loro album sono caratterizzati da un sapiente e brillantissimo utilizzo di una ricchissima strumentazione tradizionale, e si avvicinano agli esperimenti di "world music" condotti negli stessi anni da Mauro Pagani (che viene non a caso citato nei ringraziamenti), ma hanno un tono piu' ''cosmico'' e sperimentale, con elementi di etnica folk e progressivo.
Zeitenwende
Zeitenwende
Lp [edizione] originale stereo ger 1979 der andere song
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa, realizzata dalla tedesca Der Andere Song, copertina senza barcode, inner sleeve in carta con testi, label crema con scritte nere e logo Hansa/Der Andere Song rosso con disegno di uccello colorato lungo il bordo, catalogo 200875, logo GEMA in riquadro a sinistra. Pubblicato nel 1979 in Germania dalla Der Andere Song, sussidiaria della Hansa, il primo eponimo album, precedente ''Kaum zu glauben'' (1980). Il duo tedesco e' qui accompagnato da illustri collaboratori quali Yogi Karpenkiel dei Guru Guru e Bieber Gullatz, all'epoca con gli Emma Myldenberger. L'album si basa su di un folk rock prevalentemente acustico dagli arrangiamenti scarni quanto caldi ed evocativi, cantato in tedesco con voce maschile e femminile; lo strumento prevalente e' la chitarra acustica, con occasionali interventi di legni, basso ed altri strumenti a corda folk. Questo duo tedescodi Heidelberg era composto dai coniugi Ulrich Freise e Barbara Grosse-Freise, in precedenza nel gruppo folk medievaleggiante Elster Silberflug, artefici di due album a meta' anni '70; la coppia Freise si incammino' poi per la propria strada, formando gli Zeitenwende, autori di un folk rock elettroacustico evocativo e dai testi socialmente impegnati. Pubblicarono tre album: ''Zeitenwende'' (1979), ''Kaum zu glauben'' (1980) e ''Herren der nacht'' (1983).
Zeitgeist (reivers)
Translate slowly
Lp [edizione] originale stereo uk 1985 db recs
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
l' originale stampa inglese, copertina (con abrasione di circa 3x2 cm. in alto a destra) senza barcode, e con il nome originario del gruppo Zeitgeist sul fronte, label crema con scritte nere, catalogo DBAT75. Pubblicato nel 1985 dalla DB Recs in Gran Bretagna e negli USA, il primo album del gruppo di Austin, l'unico ad uscire sotto l'originario nome Zeitgeist, prima che cambiassero nome in Reivers, con il quale pubblicarono il successivo lp ''Saturday'' (1987). Il gruppo americano si muove in questo esordio fra diversi stili di rock chitarristico americano impiegati negli anni '80, offrendo in alcuni episodi un approccio piu' vicino al delicato guitar pop dei R.E.M., in altri brani un sound piu' introspettivo, acustico e folkeggiante ma non tradizionale, giusto un po' venato di roots, ed infine, nei pezzi piu' energici e sanguigni emerge una vena non lontana dai californiani Dream Syndicate, complice anche la voce maschile di John Croslin, il cui timbro e stile sono affini a quelli di Steve Wynn (ad esempio nell'ottima ''Sound and the fury''), mentre la voce femminile di Kim Longacre e' piu' gentile ed apparentemente piu' influenzata dal country melodico. Accanto ai molti originali, troviamo anche due cover, una di Daniel Johnston (''Walking the cow'') ed una di Glenn Paxton (''Hill country theme''). Gruppo di Austin, Texas, i Reivers nacquero nel 1984 con il nome di Zeitgeist, sotto il quale realizzarono un unico album, ''Translate slowly'' (1985), prima di assumere la sigla definitiva in seguito ad un caso di omonimia con un gruppo di Minneapolis; come Reivers realizzarono quindi tre album, ''Saturday'' (1987), ''End of the day'' (1989) e ''Pop beloved'' (1991), prima di sciogliersi nel 1991. Il loro stile musicale era un rock chitarristico che incorporava elementi roots vicini a certo paisley underground o ma anche affine talora ai R.E.M. Il cantante e chitarrista John Croslin avrebbe in seguito collaborato con gli Spoon come produttore.
Zelienople
His / hers
Lp [edizione] nuovo stereo 2007 type
indie 2000
indie 2000
Edizione limitata a 500 copie (400 in vinile nero, come questa, e 100 in vinile bianco), copertina ruvida, label custom argento e bianca con scritte bianche, adesivo circolare sulla copertina. Pubblicato dalla Type nel giugno 2007, ''His/Hers'' e' il quinto album degli Zelienople, uscito dopo ''Stone Academy''. Il gruppo americano propone una musica estremamente rarefatta, in cui le percussioni sono quasi sempre ridotte ad ottundenti e cosmici tappeti di piatti, su cui si intrecciano minimali e sparsi accordi chitarre acustiche ed elettriche, che riportano alla mente la musica cosmica tedesca come alcuni lavori di Loren Mazzacane Connors (come l'ep ''The murder of Joan of Arc''), ma anche gli inglesi Flying Saucer Attack; il tutto immerso in un'atmosfera notturna al confine con il sonno e con sonorita' che talvolta sfiorano il low fi. Scarsi sono gli indecifrabili interventi vocali nel corso dei lunghi brani, alcuni dei quali hanno un andamento mantrico ed ipnotico, altri sono invece piu' rarefatti e spettrali. Gli Zelienople sono un trio basato a Chicago, attivo dal 1998, formato da Matt Christensen (chitarra, voce), Mike Weis (percussioni) e Brian Harding (chitarra, clarinetto); prendono il nome da una localita' della Pennsylvania. Provenienti da esperienze rock ma amanti del jazz, gli Zelienople hanno sviluppato uno stile in cui si incrociano psichedelia, musica cosmica (dai classici tedeschi ai Flying Saucer Attack), jazz, acid folk e sperimentazione libera (accostati a Jackie-O Motherfucker): il risultato e' una musica rarefatta e meditativa, a tratti ipnotica che puo' essere paragonata a gruppi come Charalmbides e Six Organs Of Admittance ma non strettamente. Il primo album del gruppo, ''Pajama avenue'', esce nel 2002, seguito da altre rare uscite fra cui ''His/hers'' (2007).
Zen circus
Canzoni contro la natura
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2014 la tempesta
indie 2000
indie 2000
Ristampa del 2022. Lp pubblicato dalla Tannen Records nel gennaio 2014, dopo "Nati per subire" (11), e prima di "La terza guerra mondiale" (2016), l'ottavo album della band toscana. Concept sulla natura dell'uomo, estrapolata dalla presenza di un'intervista di Pasolini al poeta Ungaretti, il quale afferma il costante contrasto dell'uomo con la natura, musicato con la rodata formula che prevede una miscela fra cantautorato italiano, folk e rock, fra Fabrizio De Andre', Rino Gaetano, Eugenio Finardi e la Premiata Forneria Marconi. Formazione attiva dalla fine degli anni '90, gli Zen Circus si formarono a Pisa. Gruppo apprezzato anche per le sue performance dal vivo, pubblicano il loro primo album "About thieves, farmers, tramps and policemen" nel 1999, seguito negli anno successivi da altri tre Lp's finche', nel 2007, l'americano Brian Ritchie, uno dei fondatori dei grandi Violent Femmes, collabora alle incisioni e produce il quinto album "Villa inferno" (2008), che vede anche la presenza di Kim (Pixies, Breeders) e Kelley Deal (Breeders) oltre a Jerry Harrison, tastierista dei Talking Heads, per un disco vicino a Clash, Gogol Bordello e Violent Femmes. Nel 2009 esce "Andate tutti affanculo", cui succede 2 anni dopo "Nati per subire".
Zen circus
L'ultima casa accogliente
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2020 polydor
indie 2000
indie 2000
iinner sleeve, etichette custom. Undicesimo album in studio per la band Toscana, uscito dopo "il fuoco in una stanza" del 2018 ed anticipato dal singolo Appesi alla luna. Liricamente incentrato sul corpo inteso come prigionia con liriche introspettive. Un album denso che mostra la band in ottima forma, un mix di ballate e brani rock di forte impatto.
Formazione attiva dalla fine degli anni '90, gli Zen Circus si formarono a Pisa. Gruppo apprezzato anche per le sue performance dal vivo, pubblicano il primo album "About thieves, farmers, tramps and policemen" nel 1999, seguito negli anno successivi da altri tre dischi, nel 2007, l'americano Brian Ritchie, uno dei fondatori dei grandi Violent Femmes, collabora con la band producendo il quinto lavoro del gruppo, "Villa inferno" (2008), che vede anche la presenza di Kim (Pixies, Breeders) e Kelley Deal (Breeders) oltre a Jerry Harrison, tastierista dei Talking Heads, per un disco vicino a Clash, Gogol Bordello e Violent Femmes. Nel 2009 esce "Andate tutti affanculo", seguito nell'autunno 2011 da "Nati per subire", da "Canzoni contro la natura" (2014), da "La terza guerra mondiale" (2016) e da "Il fuoco in una stanza" (2018).
Zen circus
Nati per subire
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2011 la tempesta
indie 2000
indie 2000
Ristampa del 2022. Lp pubblicato dalla Tannen Records nell'ottobre 2011, dopo "Andate tutti a fanculo" (09), il settimo album del band toscana, giunto alla posizione n.31 delle classifica italiana Secondo disco cantato interamente in italiano, con un suono ancora piu' organico e raffinato, basato su di un folk rock piu' elettrico del solito, e con la consueta attenzione ai testi, che si rivelano molto attuali, soprattutto su quanto sia triste l'Italia e viverci. Partecipano personaggi come Enrico Gabrielli, Giorgio Canali, Alessandro Fiori e Dente. Formazione attiva dalla fine degli anni '90, gli Zen Circus si formarono a Pisa. Gruppo apprezzato anche per le sue performance dal vivo, pubblicano il loro primo album "About thieves, farmers, tramps and policemen" nel 1999, seguito negli anno successivi da altri tre Lp's finche', nel 2007, l'americano Brian Ritchie, uno dei fondatori dei grandi Violent Femmes, collabora alle incisioni e produce il quinto album "Villa inferno" (2008), che vede anche la presenza di Kim (Pixies, Breeders) e Kelley Deal (Breeders) oltre a Jerry Harrison, tastierista dei Talking Heads, per un disco vicino a Clash, Gogol Bordello e Violent Femmes. Nel 2009 esce "Andate tutti affanculo".
Zenamon
Zenamon
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1984 private
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 150 copie, copertina lucida fronte retro. Ristampa del 2015 ad opera della Private, pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1984 dalla Polydor in Germania, il primo album di Zenamon, precedente ''Promenade'' (1988). Inciso in Germania nello studio di Christopher Franke dei Tangerine Dream, con la partecipazione di un gruppo di strumentisti che include Udo Hanten degli YOU, e Nandu Muley che suona il santoor, antico strumento a corde mediorientale, il primo album di Zenamon e' un lavoro strumentale che combina strumenti elettronici, acustici ed elettrici, influenze occidental ed orientali, elaborando una musica percorsa da quella vena minimalista e rilassata che si ritrovava gia' nei Kraftwerk di meta' anni '70 e nei brani piu' contemplativi e dilatati dei Neu!, ma anche da suggestive melodie mediorientali elaborate soprattutto dal santoor di Muley. Laddove la maggior parte dei brani, di durata medio / breve, presenta ritmiche e sonorita' piu' vicine ad una versione ''world'' e pop del rock elettronico e minimalista di scuola teutonica, la splendida e lunghissima ''Nandun'' esplora, nell'arco di ventuno minuti, paesaggi piu' orientali e spirituali, sposando le melodie del santoor e delle chitarre con tappeti di sintetizzatori, senza percussioni, e conducendo l'ascoltatore in ambientazioni meditative e fluttuanti. Jaime Mirtembaum Zenamon e' un musicista nato in Bolivia da genitori europei, che si e' formato musicalmente in Sud America dove e' stato studente di Abel Carlevaro, nella penisola iberica ed in Israele. Principalmente un chitarrista, Zenamon sintetizza influenze diversificate che vanno dall'avanguardia contemporanea al folk sudamericano fino alla pionieristica musica tedesca degli anni '70; ha insegnato alla Berlin Academy of Music (HDK) fra il 1980 ed il 1992, ed ha pubblicato a partire dal 1984 alcuni interessanti album.
Zeni geva
Desire for agony
Lp [edizione] originale stereo usa 1993 alternative tentacles
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
l' originale rara stampa americana, copertina pressata in Canada come in tutte le copie, con titolo riportato come "Agony For Desire" sulla costola, completa di inserto con testi in giapponese, etichetta argento e nera da un lato, amaranto ed argento con logo Alternative Tentacles dall' altro, catalogo VIRUS135. Pubblicato dalla Alternative Tentacles nel 1993, ''Desire for agony'' e' il settimo album degli Zeni Geva, uscito dopo ''Nai-ha'' (1992) e prima di ''Trance Europe experience'' (1995). Uno degli album degli Zeni Geva piu' noti in occidente, ''Desire for agony'' fu registrato dall'amico Steve Albini a Chicago nel 1993. Il noise rock furioso ed ossessivo del gruppo giapponese oscilla qui fra colate laviche alla Black Sabbath ed uno spigoloso e potente minimalismo, il tutto contrappuntato dalla voce quasi marziale di K.K. Null, misto fra quella di un samurai inviperito, un viscerale cantante hardcore ed un demone rantolante. Mitico gruppo underground giapponese fondato nel 1987 a Tokyo da Kazuyuki K Null (voce, chitarra), Mitsuru Tabata (chitarre, ex Boredoms) e Eito Noro (batteria). Autori di una musica estremamente potente, complessa ed ipnotica ma anche viscerale, con la voce furiosa di Null in evidenza su di una base sonora accostata al noise, al metal ed al math rock, gli Zeni Geva furono tra i primi gruppi indipendenti giapponesi ad essere apprezzati negli USA, dove vennero notati da Steve Albini, che li annovera fra le sue band preferite.
Zeni geva
Disgraceland
7" [edizione] originale stereo usa 1993 alternative tentacles
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa USA, copertina ripiegata in due attorno al disco, con note ed artwork anche all'interno e con barcode 721616-0127-74, label amaranto con logo Alternative Tentacles argento su di una facciata, nera ed grigia con scritte bianche e nere sull'altra, catalogo VIRUS127. Pubblicato nel 1993 dalla Alternative Tentacles in Gran Bretagna e negli USA, il singolo tratto dall'album ''Desire for agony'' (1993). Contiene il brano ''Disgraceland'', tratto dal sopracitato lp, e sulla b-side ''Autobody'' in una versione diversa da quella apparsa sull'album ''Nai-ha'' (1993). Cupissimo, claustrofobico ed dirompente noise rock. Mitico gruppo underground giapponese fondato nel 1987 a Tokyo da Kazuyuki K Null (voce, chitarra), Mitsuru Tabata (chitarre, ex Boredoms) e Eito Noro (batteria). Autori di una musica estremamente potente, complessa ed ipnotica ma anche viscerale, con la voce furiosa di Null in evidenza su di una base sonora accostata al noise, al metal ed al math rock, gli Zeni Geva furono tra i primi gruppi indipendenti giapponesi ad essere apprezzati negli USA, dove vennero notati da Steve Albini, che li annovera fra le sue band preferite.
Zenobi renzo
chiari di luna
Lp [edizione] originale stereo ita 1976 rca italiana
[vinile] Excellent [copertina] Excellent cantautori
[vinile] Excellent [copertina] Excellent cantautori
Prima rara stampa italiana, etichetta azzurra con logo ''Rca victor'' in bianco e scritte nere, catalogo TPL1 1198, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicato in Italia nel 1976 dopo "A Silvia" e prima di ''Danze'', il secondo album, copertina di Francesco De Gregori, Ron ospite al piano ed alle tastiere. Nonostante la mancanza di un brano trainante come "Silvia" (singolo dal primo album), l' album conferma la spiccata personalita' artistica e la sensibilita' del cantautore; tra i brani "E sei di nuovo solo" e "La musica", che restera' tra i suoi brani piu' classici. Cantautore romano, Zenobi inizia a suonare al Piper Club con un gruppo beat, poi passa al Folkstudio dove stringe amicizia con Francesco De Gregori, Edoardo De Angelis e Giorgio Lo Cascio. De Gregori lo chiama a partecipare alle registrazioni dei suoi primi albums, in cui il suo contributo e' senz' altro prezioso, e riesce a farlo firmare con la IT, per la quale esce il suo primo album "A Silvia", notevole successo nell' underground italiano e preludio al contratto con la Rca. Personaggio schivo e fortemente impegnato, con testi ermetici e complesse partiture musicali, e' stato anche collaboratore di Lucio Dalla, Piero Ciampi, Paolo Conte, Nada, Ron e molto altri. Dopo aver pubblicato 5 albums di grande livello artistico si ritira dalle scene per molti anni fino al ritorno del 1993, anch'esso pero' non baciato dalla fortuna che uno dei piu' originali ed emozionanti cantautori Italiani avrebbe certo meritato.
Zephyr
going back to colorado
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1971 bgo
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2019, copertina pressoche' idnetica a quella della prima rara tiratura su Warner Bros. Pubblicato in Usa nel settembre del 1971 dopo ''Zephyr'' e prima di ''Sunset Ride'' , non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il secondo album. Ultimo lavoro degli Zephyr a vedere in formazione Tommy Bolin, con la cantante Candy Givens che riocorda ancora assai da vicino Janis Joplin, vede la presenza, tra i brani, di "Miss Libertine" e "See My People Come Together''; certamente un classico ''minore" del blues chitarrsitico americano del decennio. Nati nell' autunno del 1968 (tra gli altri in formazione anche John Faris in formazione, ex Us Too, autori di vari singoli), giunsero alla registrazione di un demo nella primavera del '69 riuscendo ad avere un tour organizzato nella West Coast, con acclamate esibizioni al Fillmore West, all' Avalon Ballroom o al Whiskey-A Go-Go. Tra le varie etichette che offrirono loro un contratto, la Abc, per la cui sottoetichetta Probe usci' questo loro primo album, le cui registrazioni urono travagliate e contrastate, con un risultato comunque indiscutibilmente eccellente, teso ad esaltare la chitarra di Bolin e la voce della Givens in brani di potente heavy blues con alcuni passaggi vagamente jazzati ed influenze tardo psichedeliche che rendono, insieme alla voce della Givens, inevitabile il paragone con i Big Brother di Janis Joplin. Da li' inizieranno innumerevoli cambiamenti di line up, che non impediranno al gruppo di confermare le sue qualita' sia nel secondo album "Going Back To Colorado" del 1971 che nel terzo "Sunset Ride" del 1972, quest' ultimo dai sapori piu' westcoastiani, registrato senza piu' Tommy Bolin, che otterra' grande fama con la JAMES GANG e con i DEEP PURPLE (nell' unico album" Come Taste the Band", estromesso poi perche' ingestibile, nonostante il grande apporto dato al suono della storica band inglese), quindi anche solista, prima della prematura morte, a soli 25 anni, nel 1976, per overdose. Nel frattempo i Zephyr procederanno tra scioglimenti e ricostituzioni, ancora con un quarto album nel 1982 ("Heartbeat"), fino alla morte della Givens, annegata in una jacuzzi dopo un fatale mix di alcool e psicofarmaci.
Zeppegno ettore
Good time flat blues, stomps...
Lp [edizione] originale stereo ita 1981 dire
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Titolo completo ''Good time flat blues, stomps & others''. Prima stampa italiana, copertina apribile senza barcode, lucida all'esterno e liscia all'interno, label nera con grande logo Dire bianco al centro e scritte bianche, catalogo FO362. Pubblicato nel 1981 dalla Dire in Italia, inciso nel maggio del 1981 allo Studio 7 di Milano, il primo album solista del pianista Ettore Zeppegno. Prodotto da Tito Fontana, il fondatore della Dire, e' un disco che mostra l'amopre di Zeppegno per il jazz prebellico degli anni '20 e '30, con interpretazioni di brani di Louis Armstrong, W.C. Handy e Clarence Williams, eseguite con il solo pianoforte. Questa la scaletta: ''Cake walking babies back home'', ''Good time flat blues'', ''At the jazz band ball'', ''Got no blues'', ''Nobody but my baby'', ''My honey lovin' arms'', ''Come back sweet papa'', ''Melancholy blues'', ''Jazz me blues'', ''Ballin' the jack'', ''Aunt hagar's blues''. Stimato pianista italiano, considerato uno dei maggiori in Europa fra quelli ispirati dal jazz prebellico degli anni '20 e '30, con il quale si cimenta dagli anni '50, Ettore Zeppegno nacque a Torino e si stabili' nel 1957 a Roma. Ha lavorato alla RCA dalla fine degli anni '50 al 1998, senza trascurare l'attivita' di musicista che lo ha portato, oltre che a pubblicare dischi solisti, a suonare con Sidney Bechet, Barney Bigard, Lino Patruno, Fabiano Pellini e Minnie Minoprio.
Zerfas
Zerfas
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 cosmic rock
rock 60-70
rock 60-70
ristampa pressoche' identica alla prima rarissima tiratura, dell' unico album pressato in America su etichetta 700 West in sole 500 copie nel 1973, disco tra i piu' leggendari, per la sua rarita', di tutto l' underground statunitense degli anni '70, valutato ora oltre 1500 euro. Il gruppo, originario di Indianapolis, produsse questo unico consideratissimo concept album di rock con influenze psichedeliche e progressive, con rimandi alla psichedelia sia americana che inglese, talora beatlesiana, con possibili accostamenti ad Arthur Brown, Atomic Rooster, con organo e chitarre fuzz in primo piano, alternate a momenti piu' sognanti ed acustici, con riuscite armonie vocali ed ampio uso di effetti. I fratelli Zerfas furono anche nei Match 2, autori di un singolo nel '73, e nei Mo, autori di un album nel '76.
Zero
Carne humana
Lp [edizione] originale stereo bra 1987 emi
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
prima stampa brasiliana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza barcode, inserto apribile con testi, foto e crediti, label crema con scritte nere e logo del gruppo in alto, catalogo 066 748354 1. Pubblicato nel 1987 dalla EMI in Brasile, il primo album, successivo al mini lp d'esordio ''Passos no escuro'' (1985) e precedente ''Quinto elemento'' (2007). Il gruppo brasiliano esprime in questo lp una new wave melodica che mostra influssi dei new romantics come dei Simple Minds, mentre qua e la' evoca anche il ricordo dei primi Litfiba, seppure mantenendo un approccio piu' morbido e solare. Questo storico gruppo brasiliano fra new wave e pop rock venne formato a San Paolo nel 1983. Raggiunsero il loro periodo di maggior splendore nella seconda meta' degli anni '80, quando pubblicarono una manciata di 12'', il mini lp ''Passos en escuro'' (1985) ed il primo album ''Carne humana'' (1987), per poi sciogliersi nel 1989. Si sono riformati dieci anni dopo, nel 1999, e nel 2007 e' uscito un nuovo album, ''Quinto elemento''.
Zero (quicksilver messenger service)
Here goes nothin'
Lp [edizione] originale stereo usa 1987 relix
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa USA, copertina con barcode, label gialla con scritte nere e logo Relix Records nero in alto, catalogo RRLP2030. Pubblicato nel 1987 dalla Relix negli USA, il primo album, precedente "Nothin' goes here" (1990). Con il loro primo album, gli Zero tengono in vita lo spirito della jam band figlia della controcultura hippie della Bay area dei decenni precedenti, aggiornandone le sonorità a quelle degli anni '80, più pulite e scintillanti; stilisticamente, il gruppo suona un ibrido fra jazz rock elettrico, con ottimi intrecci fra chitarre (maneggiate da Steve Kimock e John Cipollina) ed ottoni, blues rock, venature funk e classiche disgressioni jam rock che richiamano i Dead degli anni '70 e '80. Gruppo composto da veterani della scena rock della Bay Area, gli Zero suonavano una musica ibrida fra il jazz rock, il blues ed il jam rock alla Grateful Dead degli anni '70/'80. Attivi fra il 1984 ed il 2000, furono fondati dal chitarrista Steve Kimock e dal batterista Greg Anton, entrambi già con la Heart Of Gold Band (aka Ghosts), attivi a San Francisco fra il 1979 ed il 1981 (e nella cui formazione passarono anche Keith e Donna Godchaux dopo la loro fuoriuscita dai Grateful Dead), insieme al grande John Cipollina, uno dei chitarristi delle leggende acid rock Quicksilver Messenger Service; da menzionare, fra i membri del gruppo, anche il sassofonista Martin Fierro, altro veterano della scena, con i Sir Douglas Quintet negli anni '60 e collaboratore dei Quicksilver e di Jerry Garcia. Gli Zero suonavano una musica in larga parte strumentale, che fondeva funk, blues, jazz rock e jam band nel contesto del sound melodico anni '80, ma non del tutto priva dello spirito libero della musica di San Francisco dei due decenni precedenti. Pubblicarono nel 1987 il primo album "Here goes nothin'", seguito nel 1990 da "Nothin' goes here", nel 1991 da "Live: go hear nothin'" (dal vivo), nel 1994 da "Chance in a million" e nel 1997 da "Zero"; in questi due ultimi lp il gruppo si avvalse dei testi composti dal paroliere Robert Hunter, storico collaboratore dei Dead.
Zero 7
Distractions (ltd. remixes)
12" [edizione] originale stereo uk 2002 ultimate dilemma
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
Ep in formato 12", prima rara stampa nella versione in edizione limitata a 2000 copie come indicato sull'adesivo applicato sul fronte, contenente remixaggi esclusivi (differenti da quella della versione del 12" con catalogo UDRX046), copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) con barcode 5055008304662, inner sleeve blu con sagomatura sul lato di apertura, label bianca con scritte nere, catalogo UDR046, scritta "damont" inciso sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel marzo del 2002 dalla Ultimate Dilemma nel Regno Unito, dove giunse al 45esimo posto in classifica, il singolo / 12" "Distractions" fu tratto dal primo album "Simple things" (2001). Questa versione limitata contiene la title track in tre diversi remix, tutti inediti su album, "Bugz In The Attic mix" (che conferisce un groove agitato e ballabile), "DJ Spinna remix" (che rallenta in chiave hip hop) e "Block 16 remix" (vicino alla deep house), Gli Zero 7, associati spesso alla elettronica downtempo, ma in effettivamente ispirati da un ventaglio più vasto di influenze, che include acid jazz, funk e soul, furono formati nel 1997 da due produttori, Henry Binns e Sam Hardaker, e pubblicarono i loro primi EPs nel 2000, seguiti nel 2001 dal primo album "Simple things", lavoro dal sound rilassato ed avvolgente, che intrecciava il downtempo con il funk, il soul e lo acid jazz, e nel quale comparivano come ospiti i cantanti Mozez, Sia Furler e Sophie Barker. Il secondo "When it falls" esce nel 2004, seguito nel 2006 da "Garden" (ancora una volta con la cantante Sia Furler a bordo), che ricevette una nomina ai Grammy Awards, ed il gruppo partecipò anche alla realizzazione della colonna sonora di "Garden state" (2004, uscito in Italia come "La mia vita a Garden State"); terminata la collaborazione con Sia Furler, il duo proseguì con una diversa cantante, Eska Mttungwazi, e pubblicò nel 2009 il quarto album "Yeah ghost", con influssi di pop elettronico ed ambient.
Zero 7
I have seen + 2
12" [edizione] originale stereo uk 2001 ultimate dilemma
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
Ep in formato 12", prima stampa inglese, vinile pesante, copertina con barcode 5055008304167, inner sleeve semirigida con artwork, crediti e sagomatura sul lato di apertura, label marrone con scritte bianche, catalogo UDR041. Pubblicato nel giugno del 2001 dalla Ultimate Dilemma nel Regno Unito, dove giunse al 76esimo posto in classifica, questo 12" contiene tre brani poi inseriti nel primo album del gruppo, "Simple things" (11/2001): "I have seen", un ipnotico episodio in mid tempo fra moderno funk morbido e raffinata canzone pop con arrangiamenti di archi, cantato melodico da crooner d'altri tempi offerto dall'ospite Mozez, "Salt water sound", brillante strumentale in cui piano elettrico, chitarra wah wah e contorni di archi dialogano in un ibrido funk / acid jazz che si ricollega al sound degli anni '70 ma reimmaginandolo in modo fresco e moderno, ed infine la avvolgente ballata pop soul "Spinning", cantata dalla delicata voce femminile di Sophie Barker. Gli Zero 7, associati spesso alla elettronica downtempo, ma in effettivamente ispirati da un ventaglio più vasto di influenze, che include acid jazz, funk e soul, furono formati nel 1997 da due produttori, Henry Binns e Sam Hardaker, e pubblicarono i loro primi EPs nel 2000, seguiti nel 2001 dal primo album "Simple things", lavoro dal sound rilassato ed avvolgente, che intrecciava il downtempo con il funk, il soul e lo acid jazz, e nel quale comparivano come ospiti i cantanti Mozez, Sia Furler e Sophie Barker. Il secondo "When it falls" esce nel 2004, seguito nel 2006 da "Garden" (ancora una volta con la cantante Sia Furler a bordo), che ricevette una nomina ai Grammy Awards, ed il gruppo partecipò anche alla realizzazione della colonna sonora di "Garden state" (2004, uscito in Italia come "La mia vita a Garden State"); terminata la collaborazione con Sia Furler, il duo proseguì con una diversa cantante, Eska Mttungwazi, e pubblicò nel 2009 il quarto album "Yeah ghost", con influssi di pop elettronico ed ambient.
Zero boys
Make it stop
Lp [edizione] originale stereo ger 1991 bitzcore
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa, realizzata in esclusiva dalla etichetta tedesca Bitzcore, nella versione in vinile nero, copertina con barcode, inserto apribile con testi e note, label verde con scritte nere, catalogo 01672. Pubblicato nel 1991 solo in Germania, dalla Bitzcore, il secondo sorprendente album, uscito dopo lo storico ''Vicious circle'' (1982) e prima di ''The heimlich maneuver'' (1993). Il riformato gruppo dell' Indiana realizzo' qui un lavoro certo storicamente non paragonabile al fenomenale e fondamentale primo album, ma davvero di grande efficacia, tale da non far rimpiangere troppo il glorioso passato del gruppo; l' accoglienza della critica fu in effetti assai positiva, non a caso il libro e sito "Flex" gli assegna addirittura un nove in pagella, tale da spingere la band a continuare non limitandosi ad un occasionale "come back". L' album propone un veloce hardcore punk, legato ai trascorsi della band ma maggiormente propenso ad aperture spiccatamente melodiche e a soluzioni stilistiche imprevedibili e moderne. Gli Zero Boys sono una storica e straordinaria hardcore punk band americana dell' Indiana, tra i massimi esempi dell' hardcore mondiale di sempre. Non una band qualunque, gli Zero Boys: come forse solo i Bad Brains ed i Black Flag, il loro e' un percorso che li porto' dalla seconda scena punk rock americana, a cui contribuirono con il loro primo 7"ep, fino all' hardcore di cui fornirono con il primo album ''Vicious circle'' (1982) uno dei massimi e piu' creativi esempi, proseguendo poi tra scioglimenti e ricostituzioni, in grado di dar vita nel '91 al secondo eccellente "Make It Stop", quindi ancora and un valido terzo album. Un gruppo originalissimo per spiegare la musica del quale vanno citati gruppi come i Weirdos o i Dickies, sebbene immaginandone la musica eseguita a velocita' ben piu' sostenute.
Zero boys
vicious circle
lp [edizione] originale stereo usa 1982 nimrod records
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
la prima rarissima stampa americana su Nimrod Records, con copertina (con diversi segni di invecchiamento) con sfondo giallo, ovviamente senza barcode, e con quattirdici brani, completa di inner sleeve con foto e testi, etichetta gialla e rossa, catalogo NIM-001. Dopo il primo 7"ep "Living In The 80's" del 1979, il primo seminale album della storica e straordinaria hardcore punk band americana dell' Indiana, tra i massimi esempi dell' hardcore mondiale di sempre. Non una band qualunque, i Zero Boys: come forse solo i Bad Brains ed i Black Flag, il loro e' un percorso che li porto' dalla seconda scena punk rock americana, a cui contribuirono con il loro primo 7"ep, fino all' hardcore di cui fornirono con questo disco uno dei massimi e piu' creativi esempi, proseguendo poi tra scioglimenti e ricostituzioni, in grado di dar vita nel '91 al secondo eccellente "Make It Stop", quindi ancora and un valido terzo album. Caratterizzato da un suono graffiante ed effilatissimo, e da una velocita' di esecuzione impressionante, tanto che la batteria e' stata da alcuni sospettata di essere stata registrata e poi accelerata artificialmente, "Vicious Circle" e' illuminato da una inesauribile fantasia compositiva e da intuizioni addirittura quasi pop, un' attitudine essenzialmente punk rock a dispetto della velocita' pazzesca; un gruppo originalissimo per spiegare la musica del quale vanno citati gruppi come i Weirdos o i Dickies, sebbene immaginandone la musica eseguita a velocita' ben piu' sostenute. Imperdibile.
Zero kama
Zero kama (first album + goatherd and the beast + live in arnhem)
LPBOX [edizione] nuovo stereo rus 1984 infinite fog
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata, cofanetto contenente tre lp, label custom nera e grigia con scritte bianche, catalogo IF-99LP. Pubblicato nel marzo del 2020 dalla Infinite Fog, questo cofanetto contiene i brani del 10" "The goatherd and the beast", nove brani live ed una intervista registrati in Olanda nel 1985, e la ristampa di "The secret eye of L.A.Y.L.A.H.", il leggendario primo ed unico album di Zero Kama, originariamente pubblicato nel 1984 solo in musicassetta dalla austriaca Nekrophile Records, e poi in vinile nel 1988 dalla Permis De Construire. Mitico artefatto della musica industriale più esoterica e rituale, ''The Secret Eye of L.A.Y.L.A.H.'' è un'opera originalissima e conturbante che, con l'eccezione delle criptiche ed oscure voci del brano di apertura ''Death posture'', vicino ai primi Current 93, si basa su sonorità di strumenti a fiato ed a percussione che secondo le note sul retro copertina furono ricavati esclusivamente da ossa e teschi umani. Musicalmente è un lavoro dalle sonorità raccolte ed ancestrali, mai violente né dissonanti, portatrici di echi pagani e rituali, create con sonorità percussive e con fiati che richiamano il suono del flauto. Il cofanetto contiene poi i cinque brani del 10" "The goatherd and the beast", originariamente pubblicato nel 2001 (ma i brani in esso contenuti erano già apparsi in alcune compilations uscite negli anni '80), una intervista alla radio olandese risalente al 12 settembre del 1985, ed i nove brani già apparsi nel 2008 sul cd "Live In Arnhem & The Goatherd And The Beast", registrati dal vivo il 15 settembre del 1985 al De Doos di Arnhem, Olanda: "V.V.V.V.V.", "Quabalistic cross", "Seven nights of tantra", "The call of the aethyrs", "Prayer of zos", "2CR11 (Love always yeldeth)", "Pygmy dance", "Inauguration (of the pleasure dome)", "Kyrie (bdsm version)". Il misterioso progetto Zero Kama, attivo già a metà anni '80, è guidato da Michael DeWitt, proprietario della austriaca Nekrophile Records. Di indubbio fascino, il progetto Zero Kama ha rappresentato una delle entità più oscure ed intriganti della scena rituale ed esoterica post industriale, materializzatasi in un unico e rarissimo album, ''The Secret Eye of L.A.Y.L.A.H.'', uscito nel 1984 solo su cassetta e poi ristampato più volte in vinile ed in cd, oltreché in partecipazioni a pochissime quanto rare compilation.
Zero Renato
erozero
Lp [edizione] originale stereo ita 1979 zerolandia
[vinile] Excellent [copertina] excellent musica italiana
[vinile] Excellent [copertina] excellent musica italiana
la prima stampa italiana, copertina apribile lamiata all' esterno, senza barcode, etichetta custom, catalogo PL31436. Il sesto album di Renato Zero, pubblicato nel 1979 dopo "Zerolandia" e prima di "Tregua". Da Wikipedia: "Per la prima volta un disco dell'artista romano raggiunge la prima posizione nella hit parade degli album piu' venduti. Merito, soprattutto, del successo del singolo "Il carrozzone", apprezzata anche da un pubblico più ampio e popolare, coadiuvata dalla trascinante "Baratto" sul lato B, grandissimo successo nei juke-box e nelle discoteche. I testi sono tutti di Franca Evangelisti e di Renato Zero, composti insieme o separatamente. Gli arrangiamenti, la direzione d'orchestra e la produzione dell'album sono curati da Piero Pintucci, mentre il tecnico del suono è Maurizio Montanesi. Nei cori de "La rete d'oro", sono da segnalare le armonie del gruppo vocale femminile delle Baba Yaga. Congiuntamente a quelli del precedente Zerolandia del 1978, i brani dell'album costituiranno la colonna sonora del film/commedia musicale Ciao nì, uscito nello stesso anno.".
Zero Renato
leoni si nasce
Lp [edizione] originale stereo ita 1984 zerolandia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent musica italiana
[vinile] Excellent [copertina] Excellent musica italiana
la prima stampa italiana, copertina lucida senza barcode, inner sleeve con foto e testi, etchetta "custom", catalogo PL31731. Uscito nel 1984 dopo "Calore" e prima di "Identikit Zero", l' undicesimo album in studio del cantautore romano, giunto al primo posto delle classifiche italiane. Da Wikipedia:
Renato Zero con questo disco tira fuori la rabbia e la delusione per la chiusura del tendone itinerante Zerolandia, ufficialmente smantellato per motivi di sicurezza, ma secondo alcuni si tratto' di un vero e proprio boicottaggio nei confronti di un personaggio carismatico, che iniziava a dare fastidio nelle alte sfere. «Ma dove eri tu quando mi hanno sigillato il cuore», canta infatti in Giorni. Il cantautore in questo lavoro affronta diversi temi come la fretta dell'uomo, il futuro, il sospetto, con un indugio forse eccessivo (e sicuramente troppo avanti per i tempi) sul sesso e i ruoli sessuali, temi trattati con una seriosità piuttosto lontana dall'ironia del passato, che finiscono con l'alienargli anche il pubblico più fedele. Trainato dal singolo "Da uomo a uomo", pur raggiungendo il numero 1, l'album esce rapidamente dalla classifica e non vende tantissimo, ma rimane un gran pezzo da collezione, molto amato dai fans. Degna di nota la ballad "Per non essere così", in perfetta antitesi col più vecchio brano disco Mi vendo, in cui la figura del «prostituto felice» sembra aver lasciato spazio a un personaggio più triste e riflessivo, per niente contento della propria esistenza. Alla nuova immagine, percepita non più dissacrante e divertente, bensì vecchia e kitsch, pare accompagnarsi una crisi creativa che durerà qualche anno, almeno fino all'uscita di Voyeur nel 1989.
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