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Z'ev
Invisible man / the old sweat
Lp [edizione] originale stereo uk 1984 coercion
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima rara stampa, copertina ruvida fronte retro senza barcode e con distribuzione Red Rhino/The Cartel sul retro, label bianca con scritte nere su di una facciata e con disegno in bianco e nero sull'altra, catalogo CION001, groove message ''coercion'' sul lato A e ''coercive kunst'' sul lato B, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati e ''the exchange'' su quello del lato A. Pubblicato nel 1984 dalla Coercion in Gran Bretagna, il quarto album, successivo a ''Elemental music'' (1982) e precedente ''My favorite things'' (1985). L'album e' basato su registrazioni effettuate durante il 1978, il 1981 ed il 1984, che vanno a comporre sulla prima facciata l'opera ''The invisible man'', scandita da devastate ed ottundenti tempeste percussive, e sulla seconda ''The old sweat'', composizione piu' articolata, dove si alternano astratti e glaciali partiture elettroniche avanguardiste, ed esplosioni di dissonanze. Stefan Weisser, nella incarnazione della creatura Z'ev, e' tra i personaggi piu' importanti e sottovalutati della musica d'avanguardia e sperimentale; sovversivo e rivoluzionario culturale, studioso e praticante del suono e dei suoi significati profondi senza alcun confine tra teoria e pratica, le sue analisi su "usi pratici di numeri, ritmi e suoni" sono state pubblicate nel libro Rhythmajik del 1992 dove riformula completamente la tradizione mistica della Cabala, testo complesso e difficile che offre accesso a piani piu' elevati di coscienza. Nato a Los Angeles riceve due nomi Stefan Joel Weisser ed il nome giudaico Sha'ul Z'ev. Personaggio eccentrico e fantomatico inizio' ad utilizzare nomi diversi per indicare personalita' creative diverse. Yoel si e' occupato di musica percussiva, Shau'l Z'ev s'interesso' di studi cabalistici, Shau'l compose musica per organo e nastri, quest'ultimo sotto lo pseudonimo traslitterato in inglese Saul Zev compose voce e parole per il gruppo Uns che produceva ritmi e deliri a bassa teconologia. Weisser inizia i suoi studi musicali nel 1957, nel 1963 inizia la sua militanza in gruppi rock'n'roll a Los Angeles fino a giungere al 1966 quando formera' il gruppo Ariel che si sciogliera' dopo alcune trattative con l'etichetta Bizarre Records di Frank Zappa, dal 1969 al 1975 studia la musica tribale ghanese Ewe (ei-uei) con Alfred Ladzekpo per poi passare, insieme a Emmet Williams appartenente al movimento Fluxus, allo studio della poesia concreta che lo vedra' esecutore di alcune sue poesie a nome Stefan Weisser, ritorna alla musica e forma i Cellar M dalle cui ceneri si formeranno i Rythm and Noise, nel 1977 forma il gruppo To che si sciogliera' dopo un tour in Giappone, sempre nel 1977 si esibira' per la prima volta in un suo spettacolo percussivo, a nome Z'ev lavora e si esibisce con Johanna Went, Non, Dna, Rythm And Noise, Throbbing Gristle, Clock Dva, Cabaret Voltaire, Uns.
Z'ev
Outer bounds of sound
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2008 noiseville
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 300 copie, copertina liscia a busta senza codice a barre e con disegni su foglietti di carta incollati sul fronte e sul retro, piccolo inserto promozionale dell'etichetta Noiseville, label nera con scritte bianche, catalogo NOISEVILLE81. Pubblicato nel 2008 dalla Noiseville, nell'ambito della sua serie di lp ''Outer bound of sound'', questo album del seminale progetto del musicista sperimentale americano Stefan Weisser si compone di due lunghi brani in bilico fra una sorta di dark ambient siderale e rumorismo ''calmo'', e su oscuri tappeti percussivi riecheggianti dal profondo che sostengono voci narranti, il tutto vicino ai lavori di musicisti come Nurse With Wound ed i primi Current 93. Stefan Weisser, nella incarnazione della creatura Z'ev, e' tra i personaggi piu' importanti e sottovalutati della musica d'avanguardia e sperimentale; sovversivo e rivoluzionario culturale, studioso e praticante del suono e dei suoi significati profondi senza alcun confine tra teoria e pratica, le sue analisi su "usi pratici di numeri, ritmi e suoni" sono state pubblicate nel libro Rhythmajik del 1992 dove riformula completamente la tradizione mistica della Cabala, testo complesso e difficile che offre accesso a piani piu' elevati di coscienza. Nato a Los Angeles riceve due nomi Stefan Joel Weisser ed il nome giudaico Sha'ul Z'ev. Personaggio eccentrico e fantomatico inizio' ad utilizzare nomi diversi per indicare personalita' creative diverse. Yoel si e' occupato di musica percussiva, Shau'l Z'ev s'interesso' di studi cabalistici, Shau'l compose musica per organo e nastri, quest'ultimo sotto lo pseudonimo traslitterato in inglese Saul Zev compose voce e parole per il gruppo Uns che produceva ritmi e deliri a bassa teconologia. Weisser inizia i suoi studi musicali nel 1957, nel 1963 inizia la sua militanza in gruppi rock'n'roll a Los Angeles fino a giungere al 1966 quando formera' il gruppo Ariel che si sciogliera' dopo alcune trattative con l'etichetta Bizarre Records di Frank Zappa, dal 1969 al 1975 studia la musica tribale ghanese Ewe (ei-uei) con Alfred Ladzekpo per poi passare, insieme a Emmet Williams appartenente al movimento Fluxus, allo studio della poesia concreta che lo vedra' esecutore di alcune sue poesie a nome Stefan Weisser, ritorna alla musica e forma i Cellar M dalle cui ceneri si formeranno i Rythm and Noise, nel 1977 forma il gruppo To che si sciogliera' dopo un tour in Giappone, sempre nel 1977 si esibira' per la prima volta in un suo spettacolo percussivo, a nome Z'ev lavora e si esibisce con Johanna Went, Non, Dna, Rythm And Noise, Throbbing Gristle, Clock Dva, Cabaret Voltaire, Uns.
Zaimph / j. graf
Zaimph / j. graf (ltd. clear vinyl)
7" [edizione] originale stereo swe 2010 ideal recordings
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
Singolo in formato 7", prima rarissima stampa, pressata in edizione limitata in un totale di 100 esemplari in tre diverse versioni viniliche (una in vinile nero, una trasparente con sfumature rosa, e l'altra, come questo esemplare, uniformemente trasparente), copertina costituita da inserto con artwork in bianco e nero sul fronte e sul retro, label neutra bianca con logo iDEAL Recordings apposto con timbro in bianco e nero su di una facciata, catalogo iDEAL067. Pubblicato nel 2010 dalla svedese iDEAL Recordings, lo split 7" fra Zaimph e J.Graf, due progetti sperimentali femminili provenienti dagli Stati Uniti. Zaimph contribuisce con "Infinite higher demons", una trama chitarristica elettrica al confine fra noise e psichedelia, con un tocco orientaleggiante che si sente fra le increspature del suono; J. Graf propone invece "Gnawing the root", un brano più dilatato, melodico ed ipnotico, con delicate melodie di chitarra che si intrecciano con arie di flauto disperse dall'eco in un mantra sonico anch'esso dai contorni psichedelici. Zaimph è i progetto solista di Marcia Bassett, artista indipendente che crea una musica al confine fra il concettualismo ed il puro senso, impiegando strumento elettronici fai da te, chitarra preparata, field recordings e sintetizzatori digitali ed analogici; ha pubblicato numerose opere a partire dai primi anni del XXI secolo. J. Graf è sigla dietro la quale si cela Jenny Graf Sheppard / Bibulah, musicista e regista basata a Baltimora in Maryland, già attiva da metà anni '90 nel progetto Metalux con MV Carbon.
Zakarrias
zakarrias
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 tapestry
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa limitata in 500 copie, come indicato sul retro, copertina cartonata senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura pubblicata in Inghilterra su Deram nel 1971 e di grande valore collezionistico. Uno dei piu' rari albums su Deram, musicalmente e' un mix assai eclettico di hard rock alternato a brani piu' misticheggianti a base di chitarre acustiche, il tutto immerso in una groove bluesy folk; molto tipici e caratteristici i testi, dai temi romantici e sognanti, particolarmente belle le tracce piu' acustiche. Dopo la registrazone dell'album, che non ebbe alcun successo, si perderanno le tracce di Zakarrias, mentre per cio' che riguarda i componenti della band, Geoff Leigh entrera' nei Quiet Sun, sara' poi nei Mouseproof, Henry Cow e Radar Favourites. Peter Robinson, gia' con Chris Farlowe si unira' ai Quatermass prima, Curtis Maldoon poi, ed infine suonera' con Al Stewart.
Zakary thaks
a passage to india / it's the end
7" [edizione] nuovo mono usa 1966 Mojo-Bone Rekkids
rock 60-70
rock 60-70
Singolo in formato 7", edizione limitata di 1000 copie, copertina senza barcode, con note sul retro, etichetta amaranto, nera e giallo-crema, foro al centro largo. Uscito nell' ottobre del 2022, questo singolo della grande band texana autroce di una manciata di singoli tra il 1966 ed il 1969 contiene due preziose tracce registrate in studio durante il 1966, precedentemente inedite in vinile, ed apparse finora solo su pubblicazioni postume in cd. Sul lato A la notevolissima "A Passage To India", tra Yardbirds e psichedelia, registrata l' 1 novembre del 1966, sul lato B l' altrettanto bella "It's The End", magistrale garage che ha assorbito splendidamente la lezione dei Kinks, registrata il 25 settembre del 1966. Pur non avendo mai pubblicato un album, gli Zakary Thaks si sono ritagliati un posto fondamentale nella storia dal garage punk americano, grazie alla bellezza in particolare del loro primo singolo, "Bad Girl", registrato quando avevano un' eta' media di 16 anni. Avrebbero continuato ad animare la scena texana per anni, sciogliendosi infine nel '69, ma certo sono soprattutto le loro prime incisioni ad averli consegnati alla storia, tra i massimi esempi del garage punk americano di sempre. La straordinaria qualita' del materiale inedito di quel periodo venuto fuori negli anni dimostra ulteriormente la straordinaria levatura della band.
Zakary thaks
she's got you / sing for jax beer
7" [edizione] nuovo mono eu 1966 big beat
rock 60-70
rock 60-70
Singolo in formato 7", copertina in cartoncino neutro leggero, con adesivo dipresentazione sul fronte in alto, sagomata al centro in corrispondenza dell'e tichetta, etichetta color crema con logo nero e dorato sul lato A e logo rosso, crema e dorato sul lato B, foro al centro largo. Uscito nell' ottobre del 2013, questo singolo contiene sul lato A una magnifica "She's Got You", precedentemente inedita, rimasta chissa' come nei cassetti sin dalla sua registrazione, avvenuta nell' anno di grazia 1966, stellare esempio del garage punk della grande band texana di Corpus Christi, e sul lato B il divertente commercial registrato per la birra Jax nello stesso anno. Pur non avendo mai pubblicato un album, gli Zakary Thaks si sono ritagliati un posto fondamentale nella storia dal garage punk americano, grazie alla bellezza in particolare del loro primo singolo, "Bad Girl", registrato quando avevano un' eta' media di 16 ann. Avrebbero continuato ad animare la scena texana per anni, sciogliendosi infine nel '69, ma certo sono soprattutto le loro prime incisioni ad averli consegnati alla storia, tra i massimi esempi del garage punk americano di sempre.
Zalla m. (piero umiliani)
Folk group
Lp+cd [edizione] nuovo stereo ita 1974 schema
soundtracks
soundtracks
Copertina senza codice a barre, inserto esterno a protezione della costola, allegata versione cd dell'album. Ristampa del 2016 ad opera della Schema, pressoche' identica alla molto rara prima tiratura. Originariamente pubblicata nel 1974 dalla Sound Work Shop in Italia, all'interno della collana Background Music, ''The folk group'' e' uno degli album che il maestro Piero Umiliani pubblico' negli anni '70 sotto lo pseudonimo di M. Zalla, da lui utilizzato quando incideva lavori di difficile classificazione. Restiamo comunque nel ricco mondo dei dischi d'archivio con questo lp, nel quale Umiliani offre brani elettroacustici dai vaghi richiami folk e western (''Folk group'' o ''Night river'', perfetta per uno spaghetti western...), ma anche qualche episodio deliziosamente funkeggiante (''Underworld'') e pezzi dalle venature jazzate e latinoamericane (''Debut'', ''Pastime''); molto belle anche le atmosfere quasi medievaleggianti e rinascimentali della liricissima ''Spring song'', eseguita con chitarre acustiche. Il grande Pietro Umiliani e' stato un importantissimo e prolifco autore di colonne sonore cinematografiche e televisive, oltreche' di numerosi dischi d'archivio; fra le sue opere piu' famose e celebrate troviamo anche la colonna sonora de ''I soliti ignoti'' di Monicelli. Oltre a cio' Umiliani (originario di Firenze, 1926-2001) e' stato anche uno stimato jazzista.
Zamboni massimo (cccp, c.s.i.)
L'inerme è l'imbattibile (ltd. numbered)
Lp [edizione] nuovo stereo ita 2008 la scena dischi
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 300 copie numerate sul retro copertina, senza codice a barre, label custom, catalogo LSD006. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2021 ad opera de La Scena Dischi, originariamente uscito solo in cd per Il Manifesto nel 2008, il secondo album solista di Massimo Zamboni, già membro cofondatore dei CCCP e poi dei CSI, successivo a "Sorella sconfitta" (2004) ed alla colonna sonora "L'orizzonte degli eventi" (2005), e precedente "La macchia mongolica" (2020). In origine "L'inerme imbattibile" uscì contestualmente ad un DVD video di Stefano Savona, "Il tuffo della rondine", ed a un "quaderno" di 52 pagine di riflessioni e testi scritte da Zamboni sulla città di Mostar in Bosnia. Un'opera sulla fragilità della condizione umana, come situazione oggettiva ma anche come tema da riscoprire, ma anche sulla tragedia di Mostar afflitta dalle devastazioni della guerra. Rispetto al suo primo album, Zamboni fa qui un uso maggiore della sua voce, affidandosi meno alle voci ospiti, cantando testi ermetici, supportato da una musica soffusa, minimale ed introspettiva, dagli scarni arrangiamenti elettroacustici. Questa la scaletta: "Quasi Tutti", "Prove Tecniche Di Resurrezione", "Cranja", "Gloria Gracile", "Rivolta Cranica", "Quando Se Non Ora", "L'ovvio Diritto Al Nucleare Di Una Vergine Iraniana", "Nel Mattino Estremo", "Don't Forget", "Persona Non Grata".
Zamboni massimo (cccp, c.s.i.)
La macchia mongolica
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2020 universal
punk new wave
punk new wave
Copertina apribile, catalogo 0864615. Pubblicato nel gennaio del 2020 dalla Universa, il nuovo album solista di Massimo Zamboni, già membro cofondatore dei CCCP e poi dei CSI, è parte di un progetto che si articola in tre lavori distinti ma collegati, e che condividono lo stesso titolo: un libro, scritto da Zamboni con la figlia Caterina Russia, un film documentario, girato da Piergiorgio Casotti, e questo album, realizzato da Massimo (chitarra) con Cristiano Roversi (basso) e Simone Beneventi (percussioni). Tutta l'opera è ispirata dal forte rapporto di Zamboni e della sua famiglia con la Mongolia, paese già visitato negli anni '90 insieme a Giovanni Lindo Ferretti, in un viaggio che avrebbe poi ispirato il terzo bellissimo album dei CSI, "Tabula rasa elettrificata", uscito nel 1997, e poi un libro scritto dallo stesso Zamboni, "Mongolia in retromarcia" (2009); la figlia Caterina, nata pochi anni dopo quel viaggio con una peculiare macchia sulla pelle, nota come "macchia mongolica", che ricorre frequentemente nei bambini dell'Asia orientale per poi scomparire con la crescita, ma che mantiene nella cultura mongola anche una valenza culturale e spirituale, ha manifestato il desiderio di tornare in Mongolia, ed ecco che ora emerge questa suggestiva opera multimediale. L'album contiene musiche quasi interamente strumentali, con un unico pezzo cantato, "Lunghe d'ombre", ed è un lavoro dalle sonorità contemplative e dilatate, che sembrano riflettere lo sconfinato orizzonte dei paesaggi mongolici.
Zamboni massimo (cccp, c.s.i.)
La mia patria attuale
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2022 universal
punk new wave
punk new wave
Copertina apribile, inner sleeve con testi, label custom a colori con particolari dello artwork di copertina, diversi su ciascuna facciata, catalogo 4524558. Pubblicato nel gennaio del 2022 dalla Universal Music Group, il nuovo album solista di Massimo Zamboni, già membro cofondatore dei CCCP e poi dei CSI, successivo a "La macchia mongolica" (2020). "La mia patria attuale" è una profonda, spesso dolente e disillusa, riflessione su ciò che il paese e la società italiana sono divenuti nel corso degli ultimi decenni, sotto la luce (o forse meglio, sotto l'ombra) della pesante situazione generatasi con gli anni della pandemia, fra speranze tradite, incapacità di superare le contraddizioni della cultura e della mentalità italiana moderna, e forse anche nodi che vengono al pettine dopo anni di circoli viziosi. Musicalmente Zamboni, qui prodotto da Alessandro Stefana, chitarrista collaboratore di Vinicio Capossela, si muove fra scarni arrangiamenti acustici ed atmosferiche sonorità elettroacustiche, esprimendo una musica molto vicina al cantautorato (la critica ha suggerito accostamenti a De André e Guccini), come anche a gruppi come i CSI ed a vocalità che richiamano Giovanni Lindo Ferretti. Questa la scaletta: "Gli altri e il mare", "Canto degli sciagurati", "Ora ancora", "Italia chi amò", "Il nemico", "Tira ovunque un'aria sconsolata", "Nove ore", "La mia patria attuale", "Fermamente collettivamente", "Il modo emiliano di portare il pianto".
Zamfir gheorghe, marcel cellier
Flute de pan et orgue vol. 3
Lp [edizione] originale stereo FRA 1975 disques festival
[vinile] Excellent [copertina] Excellent world
[vinile] Excellent [copertina] Excellent world
Prima stampa francese, copertina apribile laminata all'esterno e liscia all'interno, label grigia con scritte bianche lungo il bordo e nere al centro, logo Disques Festival rosso in alto, logo SACEM a sinistra, catalogo FLD630, scritta ''MPO'' incisa a caratteri stampati sul trail off. Pubblicato nel 1975 dalla Disques Festival in Francia, questo e' il terzo volume delle collaborazioni musicali per flauto di pan ed organo prodotte da Gheorghes Zamfir e Marcel Cellier; quest'ultimo, organista, etnomusicologo e produttore svizzero (1925-2013), grande appassionato di musica rumena, fu uno degli scopritori di Zamfir, e fu fra le altre cose il compilatore ed il promotore dello splendido progetto ''Le mystere des voix bulgares'' (1975), primo capitolo di un'operazione di riscoperta e di divulgazione internazionale della musica vocale bulgara che avrebbe fatto storia. Zamfir e Cellier producono in questo lp una musica strumentale che ha per protagonista un antico strumento, il flauto di pan, che esprime in questi brani di origine balcanica sonorita' senza tempo, soavi e liriche, sostenute da misurati bordoni di organo. Questi i brani presenti: ''Balada sarpelui', ''Doina: mai la deal de resita'', ''Doina de jale'', ''Doina de la domasnea'', ''Doina: gheorghe mina boii bine'', ''Doina lui efta botoca''. Nato nel 1941 a Gaiesti, il musicista rumeno Gheorghe Zamfir e' considerato il piu' famoso suonatore di flauto di pan del '900; scoperto a livello internazionale negli anni '60 grazie anche all'interesse del musicologo e produttore svizzero Marcel Cellier (il curatore del celebre album ''Le mystere des voix bulgares'' del 1975), Zamfir ha revitalizzato questo antico strumento a fiato che stava per scomparire dal mondo musicale europeo, interpretando motivi folk rumeni ma poi anche arrangiando per lo strumento brani di musica classica e pop internazionale, ai quali dava un tocco lirico e rilassato, data la propensione del flauto di pan verso ritmi lenti ed atmosfere pastorali e distese. Ha lavorato anche nel mondo delle colonne sonore, e particolarmente apprezzato e' stato il suo lavoro per le musiche del film ''Picnic ad Hanging Rock'' del regista australiano Peter Weir.
Zanagoria
Insight modulation
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 wah wah
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 500 copie, copertina a busta lucida sul fronte e liscia sul retro, senza codice a barre e flipback su tre lati sul retro, adesivo di presentazione del disco sul cellophane. Ristampa del 2013 ad opera della Wah Wah, pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1972 su Gemelli in Italia, il leggendario album degli Zanagoria, oscuro gruppo italiano dietro cui pare si celasse l'organista e compositore Giorgio Carnini; gli Zanagoria sono autori anche di un album su CAM, uscito nello stesso 1972 con il titolo di ''Musiche da tutto il mondo'', e di un album a meta' con il grande Egisto Macchi, ''Neurotensivo'', uscito su Gemelli. Questo ''Insight modulation'' e' un ostico ed astratto lavoro strumentale sospeso fra pura avanguardia elettronica e musica cosmica tedesca, immerso in un'atmosfera siderale e misteriosa, accostata da alcuni a nomi come Ron Geesin e Louis & Bebe Barron, e che potrebbe stuzzicare l'interesse anche di chi e' appassionato a certa musica industrial (sul versante Nurse With Wound).
Zanda clive
Is here! with dat kinda thing
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1975 cree
jazz
jazz
Vinile da 180 grammi, allegato codice per il download digitale dell'album, copertina ruvida fronte retro, inserto. Ristampa del 2017 ad opera della Cree, pressoche' identica alla ultrarara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1975 dalla Gayap Productions in Trinidad e Tobago, in una tiratura di soli 350 esemplari, ecco uno dei piu' rari e leggendari album di musica caraibica degli anni '70. Originario di Trinidad, il pianista jazz e calypso Clive Zanda intraprese un lavoro di fusione fra questi due generi musicali nei primi anni '60, quando risiedeva in Inghilterra per motivi di studio. Tornato in patria nel 1971, collaboro' con Scofield Pilgrim, insegnante e promotore di musica jazz locale originario delle Barbados, alla creazione di una nuova musica che legasse le tradizioni locali con il jazz. Uno dei frutti piu' importanti di questo lavoro fu l'album ''Is Here!'', inciso nel settembre del 1975 da Zanda (pianoforte, percussioni) con Mike Georges (contrabbasso) e Toby Tobas (batteria, percussioni), mirabile e raffinata sintesi di jazz e calypso, che spazia fra episodi sincopati ed incalzanti, nei quali anche il pianoforte assume una forte connotazione ritmica, come ''Chip down'', a brani avvolgenti, lenti e lirici quali ''Ogun''. Un disco da riscoprire. Questa la scaletta: ''Chip down'', ''Fever'', ''Major to minor'', ''Fancy sailor'', ''Dat-kinda-ting'', ''Mr. Walker'', ''Caribbean lullaby'', ''Kitty kang'', ''Ogun''. Clive Zanda pubblichera' un altro album nel 1987, ''Pan-tastic-visions''.
Zanicchi iva
Iva zanicchi (1965)
Lp [edizione] originale mono ita 1965 ri fi
[vinile] Excellent [copertina] Excellent musica italiana
[vinile] Excellent [copertina] Excellent musica italiana
prima stampa italiana, copertina cartonata apribile, laminata all'esterno (con alcune lievissime increspature sulla laminatura sul fronte), etichetta nera con fascia esterna arcobaleno, con "novembre 1965" a sinistra e con logo BIEM a destra, senza logo ''D.R.'', senza logo ne' timbro SIAE (il logo ed il marchio Siae compariranno nel 1970), catalogo RFLLP14014, senza data sul trail off. Pubblicato nel novembre del 1965 dalla Ri Fi in Italia, il primo album di Iva Zanicchi, precedente ''Fra noi'' (1967). Sulla scia del grande successo del singolo ''Come ti vorrei'' (1964), e dopo la partecipazione al festival di Sanremo del 1965 con il brano ''I tuoi anni più belli'', La Ri Fi fece finalmente uscire un lp della cantante emiliana; questo eponimo album contiene in gran parte brani già usciti su singolo, come consuetudine dell'epoca nel mondo della canzone, fra cui le due canzoni sopracitate. ''Come ti vorrei'', adattamento in italiano della ''Cry to me'' interpretata da Solomon Burke, è un interessante esempio di sintesi fra canzone popolare italiana e musica soul; questa integrazione fra la canzone italiana e le influenze internazionali dell'epoca (il nuovo pop, il soul) si ripresenta più volte nell'album. Questa la scaletta: ''Come ti vorrei'', ''Caro mio (cara mia)'', ''Non tornar mai'', ''Caldo è l'amore'', ''Credi'', ''I tuoi anni più belli'', ''Accarezzami amore'', ''Se'', ''Mi cercherai'', ''Ma l'amore no'', ''Non era vero'', ''Un altro giorno verrà''.
Zanov
Green ray (+7")
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 wah wah
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2018 rimasterizzata, autorizzata e supervisionata da Pierre Salkazanov, edizione limitata di 500 copie, corredata di bonus 7" con due tracce inedite, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Francia su Polydor, con esclusivo booklet di otto pagine con note e foto. Pubblicato nel 1976 dalla Polydor in Francia, il primo album, precedente ''Moebius 256 301'' (1977). Il primo di tre apprezzati lavori solisti, ''Green ray'' e' un lavoro puramente elettronico in cui attraverso tre lunghi brani strumentali, Zanov costruisce una suggestiva musica minimale ed oscillante nella quale continue onde di note di sintetizzatori investono ed ipnotizzano l'ascoltatore. Sebbene ci siano evidenti affinita' con l'elettronica cosmica berlinese di Klaus Schulze, Manuel Gottsching e certi Tangerine Dream, Zanov adotta tinte meno oscure e mantiene qui una buona dose di originalita' che trova miglior descrizione nell'ascolto piuttosto che nella penna. Zanov, al secolo Pierre Salkazanov, e' considerato uno dei pionieri della musica elettronica da ascolto francese, autore di pochi album fra la seconda meta' degli anni '70 ed i primi '80, piccoli classici nel loro genere, completamente suonati con sintetizzatori e sequenziatori e con qualche influenza della scuola elettronica berlinese di colleghi come Klaus Schulze. Salkazanov aveva iniziato la sua carriera musicale negli anni '60, suonando la chitarra in un gruppo strumentale influenzato dagli Shadows, Les Ambassadors, ma la scoperta dei sintetizzatori gli apri' un nuovo mondo che comincio' ad esplorare. Attratta l'attenzione della Polydor, sotto lo pseudonimo di Zanov pubblico' gli album ''Green ray'' (1976), ''Moebius 256 301'' (1977) e ''In course of time'' (1982); e' poi tornato a pubblicare nuovi dischi nel 2014 con ''Virtual future'', seguito nel 2016 da ''Open worlds''.
Zanov
In course of time
Lp [edizione] originale stereo fra 1983 ondes
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, sigillata e da noi aperta per controllo, prima stampa francese, copertina senza barcode, etichetta bianca con scritte nere, catalogo J7001. Pubblicato nel 1982 dalla Les Disques Solaris in Canada, e nel 1983 dalla Ondes il Francia, il terzo album, successivo a ''Moebius 256 301'' (1977) e precedente ''Virtual future'' (2014). Il terzo di tre apprezzati lavori solisti, ''In course of time'' fu inciso nek 1979; e' ancora una volta un lavoro puramente elettronico strumentale. La musica e' ancora minimale ed oscillante, generalmente avvolgente ed ipnotica, con punti di contatto importanti con l'elettronica cosmica berlinese di Klaus Schulze, Manuel Gottsching e Tangerine Dream. Come per le precedenti opere di Zanov, si potrebbe parlare qui di una via francese alla ''kosmische musick'', molto cinematica e suggeritrice di un immaginiario fantascientifico. Zanov, al secolo Pierre Salkazanov, e' considerato uno dei pionieri della musica elettronica da ascolto francese, autore di pochi album fra la seconda meta' degli anni '70 ed i primi '80, piccoli classici nel loro genere, completamente suonati con sintetizzatori e sequenziatori e con qualche influenza della scuola elettronica berlinese di colleghi come Klaus Schulze. Salkazanov aveva iniziato la sua carriera musicale negli anni '60, suonando la chitarra in un gruppo strumentale influenzato dagli Shadows, Les Ambassadors, ma la scoperta dei sintetizzatori gli apri' un nuovo mondo che comincio' ad esplorare. Attratta l'attenzione della Polydor, sotto lo pseudonimo di Zanov pubblico' gli album ''Green ray'' (1976), ''Moebius 256 301'' (1977) e ''In course of time'' (1982); e' poi tornato a pubblicare nuovi dischi nel 2014 con ''Virtual future'', seguito nel 2016 da ''Open worlds''.
Zanov
Moebius 256 301 (+7")
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 wah wah
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2018 rimasterizzata, autorizzata e supervisionata da Pierre Salkazanov, edizione limitata di 500 copie, corredata di bonus 7" con due tracce inedite, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Francia su Polydor, con esclusivo booklet di otto pagine con note e foto. Pubblicato nel 1977 dalla Polydor in Francia, il secondo album, successivo a ''Green ray'' (1976) e precedente ''In course of time'' (1982). Il secondo di tre apprezzati lavori solisti, ''Moebous 256 301'' e' ancora una volta un lavoro puramente elettronico strumentale, inciso pero' con una strumentazione piu' ampia, che oltre al fido EMS VCS 3 include ARP 2600, sequenziatore ARP ed il pionieristico sintetizzatore RMI Harmonic. La musica e' ancora minimale ed oscillante, generalmente avvolgente ed ipnotica, ma a tratti quasi ossessiva e spigolosa, con punti di contatto importanti con l'elettronica cosmica berlinese di Klaus Schulze, Manuel Gottsching e Tangerine Dream, ma anche con certi Cluster; accanto alle onnipresenti oscillazioni e pulsazioni presenti del primo album ''Green ray'', qui Zanov ricama anche qualche melodia tastieristica slegata dalla circolarita'. Si potrebbe parlare qui di una via francese alla ''kosmische musick'', molto cinematica e suggeritrice di un immaginiario fantascientifico. Zanov, al secolo Pierre Salkazanov, e' considerato uno dei pionieri della musica elettronica da ascolto francese, autore di pochi album fra la seconda meta' degli anni '70 ed i primi '80, piccoli classici nel loro genere, completamente suonati con sintetizzatori e sequenziatori e con qualche influenza della scuola elettronica berlinese di colleghi come Klaus Schulze. Salkazanov aveva iniziato la sua carriera musicale negli anni '60, suonando la chitarra in un gruppo strumentale influenzato dagli Shadows, Les Ambassadors, ma la scoperta dei sintetizzatori gli apri' un nuovo mondo che comincio' ad esplorare. Attratta l'attenzione della Polydor, sotto lo pseudonimo di Zanov pubblico' gli album ''Green ray'' (1976), ''Moebius 256 301'' (1977) e ''In course of time'' (1982); e' poi tornato a pubblicare nuovi dischi nel 2014 con ''Virtual future'', seguito nel 2016 da ''Open worlds''.
Zap mama
Adventures in afropea (1991 zap mama album)
Lp [edizione] originale stereo eu 1991 crammed discs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent world
[vinile] Excellent [copertina] Excellent world
Copia ancora incellophanata ed ancora corredata del coupon per il download digitale dell'album (non sappiamo se ancora utilizzabile), la prima stampa vinilica, pressata finalmente nel 2019 dalla Crammed Discs, del primo eponimo album delle Zap Mama (e qui reintitolato "Adventures in afropea", da non confondere però con l'album americano "Adventures in afropea 1"), copertina con barcode 876623008064, inner sleeve con note e crediti, label custom rossa e marrone con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo CRAW3LP. Originariamente pubblicato nel 1991 dalla Crammed Discs solo in cd e solo in Europa (fu poi stampato negli USA dalla Luaka Bop nel 1992, inizialmente solo in cassetta, con il titolo di "Adventures in afropea 1" e con scaletta dei brani cambiata), il primo album del gruppo belga, precedente "Sabsylma" (1994). Lavoro quasi interamente a cappella (ci sono rari interventi di strumentazioni ritmiche, ma molto sullo sfondo), è un disco che esprime la musicalità poetica e corale del canto africano con un approccio moderno ed aperto ad incroci con altre culture non africane, un'opera solare e gioiosa, che esprime questo animo senza strepito ma con un tono gentile e misurato, e con raffinate ed articolate interazioni fra le cinque voci femmoinili del gruppo. Le Zap Mama sono un gruppo belga multietnico fondato nel 1989 a Bruxelles dalla cantante Marie Daulne, nata in Africa da padre belga e madre congolese, ma cresciuta in Belgio in un clima culturale europeo, attingendo progressivamente anche alle sue radici culturali africane, in particolare attraverso alcuni viaggi effettuati in Congo negli anni '80, durante i quali approfondì lo studio del canto indigeno, in particolare quello onomatopeico della musica pigmea. Al suo ritorno in Europa fondò con altre cantanti dal milieu etno-culturale misto europeo ed africano le Zap Mama, gruppo vocale che proponeva musica a cappella, senza l'uso di altri strumenti oltre alle loro voci, ed intrecciando le tradizioni della musica vocale africana con influssi di altre culture del pianeta, inclusa quella europea. Pubblicarono un primo eponimo album nel 1991 che, stampato negli USA poco dopo dalla Luaka Bop con il titolo di "Adventures in afropea 1", fu un grande successo per la label di David Byrne; seguiranno altri lavori nel corso degli anni '90 e 2000, che nel nuovo millennio si sposteranno progressivamente verso il pop e la world music ballabile, impiegando un linguaggio cosmopolita e interculturale.
Zappa Frank
200 motels
lp2 [edizione] seconda stampa stereo ita 1971 united artists
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, seconda stampa italiana di meta' anni '70, copertina apribile laminata all' esterno ed all' interno, etichetta marroncina con logo marrone in alto, catalogo AUAL 224034, data incisa sul trail off "27-9-71" (nelle prime due facciate) e "28-9-71" (nelle ultime due facciate), timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa per intero il cerchio centrale. Pubblicato in Usa nell' ottobre del 1971 dopo ''Fillmore East June 71'' e prima di ''Just another band from L.A.'', giunto al numero 59 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il tredicesimo album. La colonna sonora del folle film girato da Frank Zappa, "200 Motels", ha sempre avuto una vita travagliata, la trama del film e' quasi impossibile da seguire, e cosi', ovviamente , lo e' il disco, questo non sara' un problema per gli appassionati del suo lavoro dei primi anni ''70, abituati alla bizzarria del chitarrista, sospeso, nel periodo, tra brani rock chitarristici e orchestrazioni con influenze che vanno dalla contemporanea al jazz, alla classica, con inserimenti di parti parlate, effetti, suoni trattati, ed abbastanza diversi dai primi albums, del periodo verve, in cui i brani erano piu' strutturati, ma anche meno seri, o ''stupidi'', degli ultimi albums degli anni 80''. opera che ha il suo punto forte nella irriverenza cinica, alla '' Uncle Meat'', e' un collage sonoro che ha fatto epoca e che continua a rimanere uno dei favoriti sia dalla critica che dagli ascoltatori.
Zappa Frank
200 motels (poster + book, red vinyl)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1971 zappa records
rock 60-70
rock 60-70
EDIZIONE IN VINILE ROSSO, doppio album in vinile 180 grammi, ristampa del 2021, rimasterizzata per l' occasione, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria del disco, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, e corredata sia dell' originario booklet che del poster apribile. Pubblicato in Usa nell' ottobre del 1971 dopo ''Fillmore East June 71'' e prima di ''Just another band from L.A.'', giunto al numero 59 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il tredicesimo album. La colonna sonora del folle film girato da Frank Zappa, "200 Motels", ha sempre avuto una vita travagliata, la trama del film e' quasi impossibile da seguire, e cosi', ovviamente , lo e' il disco, questo non sara' un problema per gli appassionati del suo lavoro dei primi anni ''70, abituati alla bizzarria del chitarrista, sospeso, nel periodo, tra brani rock chitarristici e orchestrazioni con influenze che vanno dalla contemporanea al jazz, alla classica, con inserimenti di parti parlate, effetti, suoni trattati, ed abbastanza diversi dai primi albums, del periodo verve, in cui i brani erano piu' strutturati, ma anche meno seri, o ''stupidi'', degli ultimi albums degli anni 80''. opera che ha il suo punto forte nella irriverenza cinica, alla '' Uncle Meat'', e' un collage sonoro che ha fatto epoca e che continua a rimanere uno dei favoriti sia dalla critica che dagli ascoltatori.
Zappa frank
Absolutely free (1st state cover!!!)
Lp [edizione] originale stereo usa 1967 verve
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima rara stampa americana nella versione monofonica, non si tratta pero' della gia' di per se' molto rara prima versione delle varie ormai note, ma, RARAMENTE VISTA IN VENDITA, ESISTENTE IN POCHE COPIE E RIPORTATA DA POCHISSIME FONTI (persino le copie promozionali da noi riscontrate di questo disco hanno la versione successiva della copertina), LA PRIMISSIMA VERSIONE CHE POSSIAMO DENOMINARE "FIRST STATE COVER": SENZA TITOLO SUL FRONTE DELLA COPERTINA E SENZA BORDATURA BIANCA ATTORNO AI CARATTERI DEL TITOLO SUL RETRO; questa bordatura bianca ebbe la funzione di censurare la scritta "War Means Work For All" presente nell' artwork, e fu dapprima sovraimpressa (insieme al titolo sul fronte) alle copertine gia' stampate, e poi stampata (e con essa anche il titolo sul fronte) nella versione definitiva. Ovviamente ancora con il numero di catalogo sul fronte della copertina, in alto a destra, non seguito da una "X". SI TRATTA PERDIPIU' DI UNA DELLE RICERCATISSIME COPIE SENZA IL TITOLO DELL' ALBUM SUL FRONTE IN ALTO A SINISTRA. Pronto gia' nel gennaio del 1967, l' album venne pubblicato solo a Maggio, a causa di una disputa tra Zappa e la Verve/M.G.M. relativa appunto alla copertina. In particolare, nel collage di immagini e frasi presente sul retrocopertina, preparato dallo stesso Zappa, e' leggibile la provocatoria frase "War Means Work For All", strategicamente stampata sopra la bandiera americana. Nella versione ''provvisoria'' del disco la Verve trovo' il modo di rendere meno leggibile la frase contornando il titolo dell' album con un largo bordo bianco, che copre alcune lettere della frase incriminata; immediatamente dopo (anche la versione mono esiste ancora in questa versione definitiva) pur restringendo il bordo bianco del titolo, la scritta fu stampata con caratteri piu' chiari e meno leggibili; copertina apribile e cartonata, con disco estraibile dall'alto, all' interno della copertina apribile, nella parte sinistra in alto a destra, compare la pubblicita' per richiedere un libretto con i testi dell' album e le ultime copie della mappa pubblicizzata in "Freak Out", tale annuncio venne presto rimosso, etichetta blu con scritte e logo argento, catalogo V-5013, copia ancora fornita della originaria busta interna della Verve. Pubblicato in Usa il 26 maggio del 1967 a nome "Mothers of Invention" prima di ''We're only in it for the money'' e dopo ''Freak out'', giunto al numero 41 delle classifiche americane e non entrato in quelle inglesi dove venne pubblicato nell' ottobre del 1967. Il secondo album. Il genio di Zappa gia' a pieno dispiegato, opera ancora piu' eccessiva e caleidoscopica del primo lavoro , costruita con l'uso di loops, sperimentazioni , nastri manipolati, sovrapposti agli strumenti elettrici delle mothers, include una mini rock opera ''brown shoes don't make it'', il cui stile cambia e si trasforma ad ogni minuto, ed il cui contenuto tocca temi che vanno da stravinsky al rock'n'roll, in un mood schizofrenico dai testi folli e grotteschi, con uno sguardo cinico e disincantato ed al solito carico di lucidissimi attacchi al conformismo ed alla cultura americana. provocazione estetico sociale senza freni, e' un album di difficilissima fruizione e che richiede grande impegno, predisposizione e lunghi ascolti per essere compreso appieno.
Zappa frank
Absolutely free (mono, uk version)
Lp [edizione] originale stereo uk 1967 verve
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa inglese, nella rara versione monofonica, copia con moderati segni di invecchiamento sul vinile, copertina non apribile (a differenza di quella dell' edizione americana del disco), laminata sul fronte, flipback su tre lati sul retro, pressata da Garrod & Lofthouse, etichetta nera ed argento con "Sold in U.K. Subject to Resale...." in alto a destra, catalogo VLP.9174. Pubblicato in Usa il 26 maggio del 1967 a nome "Mothers of Invention" prima di ''We're only in it for the money'' e dopo ''Freak out'', giunto al numero 41 delle classifiche americane e non entrato in quelle inglesi dove venne pubblicato nell' ottobre del 1967, il secondo album. Il genio di Zappa gia' a pieno dispiegato, opera ancora piu' eccessiva e caleidoscopica del primo lavoro , costruita con l'uso di loops, sperimentazioni , nastri manipolati, sovrapposti agli strumenti elettrici delle mothers, include una mini rock opera ''brown shoes don't make it'', il cui stile cambia e si trasforma ad ogni minuto, ed il cui contenuto tocca temi che vanno da stravinsky al rock'n'roll, in un mood schizofrenico dai testi folli e grotteschi, con uno sguardo cinico e disincantato ed al solito carico di lucidissimi attacchi al conformismo ed alla cultura americana. provocazione estetico sociale senza freni, e' un album di difficilissima fruizione e che richiede grande impegno, predisposizione e lunghi ascolti per essere compreso appieno.
Zappa Frank
apostrophe (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 zappa / elemental
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2023, edizione limitata in vinile 180 grammi, copertina pressocche' identica a quella della prima tiratura uscita in Usa su Discreet. Pubblicato in Usa nell' aprile del 1974 dopo ''Overnite sensation'' e prima di ''Roxy & elsewhere'', giunto al numero 10 delle classifiche americane e non entrato in quelle Uk, dove usci' nel maggio dello stesso anno. Il 18esimo album. Simile sia nel contenuto che nelle vendite al suo predecessore ''Over-Nite Sensation'', ''Apostrophe'' e' il secondo disco d'oro della carriera di Zappa e il suo unico entrato nella top ten; contiene il singolo "Don't Eat the Yellow Snow" (in una versione diversa da quella del 45). La prima parte del disco e' basata su brani piu' brevi e rock, con folli storie cariche di humor e con pesantissimi riferimenti alla volgarita' della societa' americana, mentre la seconda facciata contiene lo strumentale che da' il nome al disco, registrato con Jack Bruce al basso, e gli altri due brani "Uncle Remus" e "Stink-Foot. "Apostrophe" e' stato definito dalla critica americana come ''vicino ad un concept album'', ma lo e' piu' nella sua forma letteraria e polemica che nei suoni e nella struttura.
Zappa frank
austin 1973
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1973 parachute
rock 60-70
rock 60-70
doppio album, copertina apribile; pubblicato nel 2021 dalla Parachute, questo album contiene la testimonianza dell' esibizione live del grande chitarrista americano e dei suoi Mothers of Invention all' Armadillo World Headquarters di Austin, Texas, il 26 ottobre 1973, all' epoca trasmessa anche radiofonicamente e di eccellente qualita' sonora, oltre che gia' oggetto di altre pubblicazioni private in passato. Accompagnato da Tom Fowler al basso, Chester Thompson alla batteria, George Duke alle tastiere, Ruth Underwood alle percussioni e Napoleon Murphy Brock al sax, Zappa esegue i seguenti brani: "Cosmik Debris", "Inca Roads", "Pygmy Twylyte", "The Idiot Bastard Son", "Creepnis", "Big Swifty", "San Clemente Magnetic Deviation Preamble", "Dickie's Such An Asshole", "Father Oblivion", "Mr. Green/King Kong/Chunga's Revenge".
Zappa frank
berlin 1978 - the classic german broadcast vol.1
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1978 parachute
rock 60-70
rock 60-70
doppio album in vinile 140 grammi, con copertina apribile; primo di due volumi pubblicati nel 2019 dalla Parachute, che contengono l' intero concerto (di ottima qualita' di registrazione e trasmesso all' epoca anche radiofonicamente) effettuato dal grande musicista americano alla Deutschlandhalle di Berlino, Germania, il 15 febbraio 1978, piche settimane prima dell' uscita del live "Zappa in New York". Questa la lista completa dei brani di questo primo volume:
A1 Intro A2 Dancin' Fool A3 Peaches En Regalia A4 The Torture Never Stops (Includes Rat Tomago) B1 Tryin' To Grow A Chin B2 City Of Tiny Lights B3 Baby Snakes B4 Pound For A Brown C1 I Have Been In You C2 Flakes D1 Broken Hearts Are For Assholes D2 King Kong Variations D3 Wild Love
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