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Bombino Azel
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2016  v2 
world
Vinile pesante, inner sleeve, catalogo VVNL28711. Pubblicato nell'aprile del 2016 dalla Partisan negli USA e dalla V2 in Europa, il quinto album, successivo a ''Nomad'' (2013). Prodotto da Dave Longstreth dei Dirty Projectors ed inciso a Woodstock, nei pressi di New York, ''Azel'' riscuote rapidamente il plauso della critica, che evidenzia le qualita' ancora piu' originali cosi' come il talento strumentale e vocale sempre piu' in risalto rispetto al passato; Bombino e' capace qui di esprimere con grande fluidita' ed armonia la musica popolare sahariana insieme a molteplici influenze che vanno dal rock al funk al reggae, elaborando una musica radicata nell'Africa ma al tempo stesso cosmopolita ed universale, molto moderna. Oumara Moctar, in arte Bombino, e' un musicista tuareg nato nel 1980 nei pressi di Agadez, in Niger, poi costretto a fuggire in Algeria a causa della repressione contro i tuareg. In esilio impara a suonare la chitarra, entrando poi, una volta tornato ad Agadez, a far parte della band del chitarrista Haja Bebe e costituendo la propria band, Group Bombino. Appassionato di John Lee Hooker, Jimi Hendrix e Jimmy Page, oltre che di Ali Farka Toure', Bombino suona un blues desertico, ipnotico e mantrico, fra blues elettrico e tradizione africana; la sua chitarra, strumento chiave della sua musica, riesce ad essere melodica e ritmica allo stesso tempo.
Euro
25,00
codice 2133188
scheda
Bon iver 22, A million
lp [edizione] nuovo  stereo  fra  2016  jagjaguwar 
indie 2000
copertina apribile, inner viola, libretto formato 10", coupon per download, adesivo su cellophane, etichetta grigia e nera con scritte nere. “22, a million” è il terzo album a nome Bon Iver, progetto musicale di Justin Vernon. Il disco, come i precedenti – “For Emma, Forever Ago” (2007) e “Bon Iver, Bon Iver” (2011) – è pubblicato dalla Jagaguwar, è stato registrato agli April Base Studios a Fall Creek, Wisconsin e a Londra e Lisbona. In occasione dell’Eaux Claires Music & Arts Festival il gruppo ha suonato in anteprima i dieci brani dell’album. Il lavoro di Vernon, “dedicato a Richard Bunker e Bernice Johnson Reagon” e “nato da un loop di batteria creato da BJ Burton con una drum machine Roland “ (come dichiarato dallo stesso musicista americano in conferenza stampa), suona in maniera diversa dai dischi precedenti del progetto Bon Iver: un utilizzo diffuso di auto-tune, sampler, presenza capillare dell’elettronica. Abbandono totale del lo-fi degli esordi, per approdare ad una produzione strutturata nei suoni e nelle parti vocali. Bon Iver è un progetto musicale di Justin Vernon, avviato dopo lo scioglimento del gruppo indie folk DeYarmond Edison, di cui faceva parte. Ritiratosi per un periodo nello sperduto Wisconsin, Vernon compose e registro' il primo album a nome Bon Iver, ''For Emma, forever ago'', poi pubblicato dalla Jagjaguwar (2008). La sua musica, scarna ed in gran parte acustica, con echi folk e toni cantautoriali, e' stata accostata a Iron & Wine e Little Wings.
Euro
39,00
codice 2132051
scheda
Bon iver For emma, forever ago
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2008  4AD 
indie 2000
Inserto in cartoncino con i testi, label bianca con bordo dorato e scritte nere. Pubblicato dalla Jagjaguwar in USA e dalla 4 AD in Europa, nel febbraio del 2008, ''For Emma, forever ago'' e' il primo album di Bon Iver. Il progetto dell'americano Justin Vernon frutta qui un evocativo lavoro in gran parte acustico, composto da brani malinconici ed introspettivi, fra indie folk e canzone d'autore, dagli arrangiamenti scarni e sommessi, basati principalmente sulla chitarra acustica e sul falsetto di Vernon, che ricorda Marc Bolan (periodo Tyrannosaurus Rex) e Devendra Banhart ma con toni meno stridenti rispetto a questi. L'album venne composto e registrato in gran parte in una capanna nello Wisconsin, dove Vernon si era ritirato per qualche mese; alcuni critici hanno fatto accostamenti con Little Wings ed Iron & Wine. Bon Iver e' un progetto musicale di Justin Vernon, avviato dopo lo scioglimento del gruppo indie folk DeYarmond Edison, di cui faceva parte. Ritiratosi per un periodo nello sperduto Wisconsin, Vernon compose e registro' il primo album a nome Bon Iver, ''For Emma, forever ago'', poi pubblicato dalla Jagjaguwar (2008). La sua musica, scarna ed in gran parte acustica, con echi folk e toni cantautoriali, e' stata accostata a Iron & Wine e Little Wings.
Euro
29,00
codice 2133416
scheda
Bonobo Black sands
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2010  ninja tune 
indie 2000
inner sleeve, doppio vinile pesante, etichette custom. Il quarto album in studio, dubstep/trip-hop con arrangiamenti raffinati. Bonobo, al secolo Simon Green, è un musicista, dj, producer britannico classe 1976. Nel 1999 un suo brano, “Terrapin”, compare nella compilation, “When Shapes Join Together”, pubblicata dalla Tru Thoughts, che un anno dopo pubblicherà il suo disco d’esordio “Animal Magic”, un album autoprodotto e tra le produzioni down tempo più significative dei primi anni duemila. Nel 2001 firma con la Ninja Tune, etichetta che nel 2003 fa uscire il secondo disco di Green, “Dial ‘M’ for Monkey”, sempre sulla stessa lunghezza d’onda dell’album di debutto. Nel corso degli anni – dal 2003 ad oggi, 2017 – la Ninja Tune continua a pubblicare i dischi di Bonobo: “Days to come” (2006), “Black Sands” (2010) e “The North Borders” (2013) e “Migration” (2017).
Euro
33,00
codice 2132704
scheda
Bonobo Dial 'm' for monkey
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2003  ninja tune 
indie 2000
ristampa limitata in doppio vinile trasparente. Il secondo album, per la critica specializzata il miglior lavoro dell'artista inglese. Bonobo, al secolo Simon Green, è un musicista, dj, producer britannico classe 1976. Nel 1999 un suo brano, “Terrapin”, compare nella compilation, “When Shapes Join Together”, pubblicata dalla Tru Thoughts, che un anno dopo pubblicherà il suo disco d’esordio “Animal Magic”, un album autoprodotto e tra le produzioni down tempo più significative dei primi anni duemila. Nel 2001 firma con la Ninja Tune, etichetta che nel 2003 fa uscire il secondo disco di Green, “Dial ‘M’ for Monkey”, sempre sulla stessa lunghezza d’onda dell’album di debutto. Nel corso degli anni – dal 2003 ad oggi, 2017 – la Ninja Tune continua a pubblicare i dischi di Bonobo: “Days to come” (2006), “Black Sands” (2010) e “The North Borders” (2013) e “Migration” (2017).
Euro
49,00
codice 2132255
scheda
Boothe ken Let's get it on (50th anniversary ltd. numbered 180 gr. orange vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1974  music on vinyl 
reggae
Edizione limitata a 750 copie numerate in vinile da 180 grammi di colore arancione. Ristampa del 2024 ad opera della Music On Vinyl, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dell'originaria pubblicazione e pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1974 dalla Trojan nel Regno Unito, il settimo album solista. Prodotto da Lloyd Chalmers, che nello stesso anno aveva collaborato al grandissimo hit a 45 di Boothe "Everything I own", "Let's get it on" offre una deliziosa sintesi fra reggae e soul music, caratterizzata da toni ora soavi ora dolceamari, alimentati da entrambe le inclinazioni stilistiche; la voce di Boothe roca ed intensa, ma non particolarmente aggressiva, vicina sia ai cantanti soul afroamericani che a Rod Stewart, si presta bene al calore di questo set di canzoni, che include una famosa cover di "Is it because I'm black" di Syl Johnson e quella di "Let's get it on" di Marvin Gaye. Questa la scaletta completa: "That's The Way Nature Planned It", "Leaving Me", "My Love", "Come Back Baby", "Playground Of My Mind", "Let's Get It On", "African Lady", "Is It Because I'm Black", "Down By The River", "Dum Dum", "Whole World's Down On Me", "That's The Way Nature Planned It - Pt. 2". Ken Boothe e' stato, insieme a Delroy Wilson e ad Alton Ellis, uno dei cantanti reggae giamaicani che hanno abbracciato anche la soul music; nel 1974 ottenne una hit da primo posto in classifica in Gran Bretagna con "Everything I own". Boothe e' considerato uno dei massimi cantanti dell'era rocksteady, insieme al sopra citato Ellis; il suo stile piu' grintoso rispetto a quello del collega, gli valse l'appellativo di ''Wilson Pickett giamaicano'', e la sua carriera solista spicco' il volo sotto l'ala dell'influente Clement ''Coxsone'' Dodd, con frequenti intepretazioni di successi della musica soul statunitense.
Euro
32,00
codice 3516178
scheda
Boris Amplifier worship (ltd reissue)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1998  third man 
indie 2000
Ristampa rimasterizzata in edizione limitata in doppio vinile colorato del 2020, copertina apribile, adesivo su cellophane di presentazione. Considerato come il primo vero album del gruppo ed uno dei loro più intensi, uscito originariamente nel 1998 solo in CD, cinque lunghi brani, cavalcate drone/doom rock con inclinazione psichedelica. Formatisi nel 1994 a Tokyo, i Boris sono un trio dedito ad un duro e tirato incrocio fra moderno stoner, ossessivo acid rock alla Blue Cheer e noise; in alcuni dei suoi lavori il gruppo si e' anche cimentato con una ottindente forma di minimalismo, attraverso brani dalla durata di oltre un'ora. Autori di una prolifica discografia, sono influenzati anche dai Melvins (Boris e' anche il titolo di una canzone dell'album ''Bullhead'' del gruppo americano). Il loro album d'esordio, ''Absolutego'', esce nel 1996, seguito due anni dopo da ''Amplifier worship''. Hanno anche inciso in collaborazione con Keiji Haino, Sunn O))) e Merzbow; ''Pink'' (2006) e' considerato uno dei loro album migliori.
Euro
37,00
codice 2133102
scheda
Boris Heavy rocks [2002]
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  usa  2002  third man records 
indie 2000
Per la prima volta in vinile in questa edizione del 2023, coppio vinile colorato, rimasterizzata con bonus tracks, copertina apribile con parti lucide. Il terzo album (escludendo collaborazioni) il primo a consistere principalmente di canzoni rock di durata normale invece che di lunghe suites. Formatisi nel 1994 a Tokyo, i Boris sono un trio dedito ad un duro e tirato incrocio fra moderno stoner, ossessivo acid rock alla Blue Cheer e noise; in alcuni dei suoi lavori il gruppo si e' anche cimentato con una ottindente forma di minimalismo, attraverso brani dalla durata di oltre un'ora. Autori di una prolifica discografia, sono influenzati anche dai Melvins (Boris e' anche il titolo di una canzone dell'album ''Bullhead'' del gruppo americano). Il loro album d'esordio, ''Absolutego'', esce nel 1996, seguito due anni dopo da ''Amplifier worship''. Hanno anche inciso in collaborazione con Keiji Haino, Sunn O))) e Merzbow; ''Pink'' (2006) e' considerato uno dei loro album migliori
Euro
45,00
codice 2133101
scheda
Boston third stage
Lp [edizione] originale  stereo  jap  1986  mca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
l' originale stampa giapponese, completa dell' originario obi, ancora intatto, con prezzo indicato di 2800 Yen, e di inserto apribile con testi in giapponeseed in inglese, copertina apribile, etichetta nera con logo del gruppo giallo/arancio in alto, catalogo P-13403. Pubblicato in USA nell' ottobre del 1986 dopo ''Don't look back'' e prima di ''Walk on'', giunto al numero 1 delle classifiche USA ed al numero 37 di quelle UK, il terzo album del gruppo hard rock fm statunitense. Uscito a sette anni di distanza dal precedente, non perche' il gruppo si fosse sciolto, ma per avere piu' tempo per registrare, con la band ancora saldamente in mano al cantante Brad Delp e soprattutto al maniaco del perfezionismo, il chitarrista e produttore Ton Sholz, fu disco d' oro; contiene due enormi hit single, ''Amanda'' e ''We' re ready''.
Euro
34,00
codice 262800
scheda
Bothy band (planxty) the bothy band
lp [edizione] ristampa  stereo  irl  1975  mulligan 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
ristampa irlandese del 1977, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita sempre su Mulligan nel 1975, ma con barcode, etichetta marroncina con logo con gnomo marrone a sinistra, con il lato delle rispettive facciate indicato con numero romano in basso, catalogo LUN002. Pubblicato in Irlanda nel febbraio del 1975 prima di "Old Hag You Have Killed Me", pubblicato anche dalla Polydor sia in Inghilterra (come "The Bothy Band 1975") che in Francia (come "Folk Celtique"), il primo album. Nonostante la sua straordinaria storia ed importanza la Bothy Band ha registrato unicamente tre lavori in studio; questo esordio, "The Bothy Band", e' considerato unanimemente dalla critica moderna come uno dei capolavori assoluti del folk irlandese, come i successivi "Old Hag You Have Killed Me" e "Out of the Wind Into the Sun", il tutto pordotto nei tre anni in cui il gruppo e' stato insieme. Considerati fin dalla loro apparizione come una delle massime e piu' interessanti bands dell' intero movimento celtico, propongono un repertorio perlopiu' basato sul classico folk irlandese ma reinterpretato con uno spirito un entusiasmo ed una capacita' musicale che ne fanno l' equivalente dei gruppi inglesi di folk rock. Formati nel 1975 da Donal Lunny , ex Planxty, con Paddy Keenan, Matt Molloy, Paddy Glackin, Tony MacMahon, Micheal o Domhnaill e Triona Ni' Dhomhnaill , gli ultimi due ex Skara Brae, iniziano come Seachtar, ma cambiano nome in Bothy Band dopo l' uscita di MacMahon. Incideranno il loro primo lavoro nel febbraio del 1975, quando suoneranno un leggendario concertro al Trinity College di Dublino. Dopo lo scioglimento del gruppo, Lunny torno' per qualche tempo nei Planxty prima di formare una band folk-rock chiamata Moving Hearts; Molloy entro' nei Chieftains; Triona Ni Dhomhnaill formo' i Touchstone e poi, col fratello Michael i Nightnoise; Kevin Burke si trasferì a Portland, negli Stati Uniti, dove partecipo' ad un album di Arlo Guthrie, in seguito incise due album in duo con l'altro ex-Bothy Band Michael O Dhomhnaill.
Euro
28,00
codice 262937
scheda
Bowie David A Divine Symmetry (An Alternative Journey Through Hunky Dory)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  parlophone 
rock 60-70
Corredato di inserto apribile in tre parti, questo album, pubblicato nel febbraio del 2023, contiene sostanzialmente una versione alternativa dell' immortale capolavoro "Hunky Dory", con gli stessi brani dell' album originario, nello stesso ordine (ma con l' aggiunta della poco nota "Bombers") in versioni inedite, demos o outtakes tratti dalle numerose registrazioni effettuate in preparazione di quel disco (quattro di queste tracce erano gia' comparse nel disco promozionale condiviso con Dana Gillespie, e noto anche come "Bowpromo lp", realizzato nell' agosto del 1971, prima dello stesso "Hunky Dory". Queste le note relative all' album nella sua forma originaria: Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1971 dopo ''The man who sold the world'' e prima di ''The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars", gunto al numero 93 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il quarto splendido album. Registrato con Mick Ronson e Rick Wakeman tra gli altri, e' prodotto da Ken Scott. Pensato come tributo e celebrazione di New York, e' un album molto diverso dal precedente, qui si perde traccia del rock con sfumature hippie e hard del passato recente , ma si recuperano sia il folk che i ritmi piu' dancehall, caleidoscopio in cui trovano posto tutte le anime del musicista, da quella piu' artistica e raffinata a quella piu' popolare e kitsch, erotica e da cabaret, e' una vera opera d' arte che reinventa il pop ed il rock degli anni '60 dandogli una dimensione completamente nuova e postmoderna. Anche negli arrangiamenti ci sono importanti novita', con la chitarra di Mick Ronson spesso in sottofondo per donare al pianoforte di Rick Wakeman la parte di strumento portante, mossa che si rivela azzeccatissima e che determina un clima sognante e malinconico ma allo stesso tempo metropolitano, particolarmente riuscito in brani monumentali quali ''Changes'' , ''Life on mars'', l' anthem omosex ''Oh! you pretty thing'', ''Quicksand'', e le bizzarre ''Andy warhol'' e ''Aong for Bob Dylan''. Non mancano poi anche i riferimenti all' esoterismo (in "Quicksand" Bowie canta: «"I'm closer to the Golden Dawn, immersed in Crowley's uniform of imagery»).
Euro
32,00
codice 2132836
scheda
Bowie david black tie white noise
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1993  iso records / parlophone 
rock 60-70
Doppio album, ristampa ufficiale del 2022, rimasterizzata, copertina pressoche' identica alla prima ormai molto rara tiratura, corredata di inner sleeves; gli stessi dodici brani dell' edizione originaria sono qui distribuiti su due lps invece che su un singolo disco, per una migliore qualita' di ascolto. Uscito nel giugno del 1993, dopo la parentesi con i Tin Machine ed a distanza di ben sei anni dal precedente lavoro solista "Never Let Me Down" (1987), e prima di "Outside" (1995), giunto al primo posto delle classifiche inglesi ed al 39esimo di quelle americane, il diciottesimo album in studio per l' artista inglese. Registrato con la presenza, tra gli altri, della chitarra di Mick Ronson, gia' con Bowie nel periodo "Ziggy Stardust", e purtroppo morto nello stesso anno, e coprodotto da Nile Rodgers, gia' in cabina di regia del celeberrimo "Let's Dance", il disco ebbe accoglienze non unanimamente positive da parte della critica; segnato dalla presenza dei singoli "Jump They Say", "Black Tie White Noise" e "Miracle Goodnight", e dalle covers di "Feel Free" dei Cream, "Nite Flights" di Scott Walker e di "I Know It's Gonna Happen Someday" di Morrissey, certo e' caratterizzato da una freschezza che da lungo tempo i dischi di Bowie non avevano, e da atmosfere particolarmente rilassate e positive, a riflettere un periodo felice della sua vita.
Euro
40,00
codice 2133195
scheda
Bowie david David bowie (il rock)
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1966  de agostini 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima stampa, pressata solo in Italia, disco originariamente allegato al fascicolo n. 66 de ''Il Rock'' della De Agostini, copertina lucida fronte retro senza barcode, label in azzurro sfumato con scritte nere, in alto il logo Deram bianco in rettangolo arancione ed il logo Il Rock in rosso e giallo, catalogo IGDA1133/134. Edita nel 1990 dalla De Agostini, questa antologia compila brani tratti dai primi singoli e dai primi due albums di David Bowie, dalla sua prima antologia "The world of David Bowie", uscita nel 1970 ma contenente anche brani fino ad allora inediti ed incisi a partire dal 1966, come la qui presente "Karma man", ed anche alcune tracce tratte dalla colonna sonora del film "Love you till tuesday", registrata nella seconda metà degli anni '60 ma pubblicata, come il film, nel 1984. Ancora lontanissimi dalla dalla musica visionaria di "Ziggy Stardust" o "Aladdin Sane", questi brani sono pero' fedeli testimonianze dell'epoca in cui beat, folk, blues, psichedelia, art rock e sperimentazione per la prima volta si fondevano alla musica pop, determinando cio' che sarebbe stato poi la nascita della ''musica rock'' rappresentante la ''cultura giovanile'' a tutti gli effetti. Canzoni storicamente fondamentali per l' evoluzione del Bowie da tutti conosciuto, ma anche altamente piacevoli per chi non sia particolarmente addentro alla sua musica dei '70. Questa la scaletta: "Love you till tuesday" (versione su singolo, 2/67, anche sulla colonna sonora "Love you till tuesday"), "London boys" (B-side del singolo "Rubber band", 12/66), "The laughing gnome" (singolo, 4/67), "Sell me a coat" (da "David Bowie", 1/67), "Join the gang" (da "David Bowie", 1/67), "In The Heart Of The Morning" (dalla raccolta "The world of David Bowie"), "Space oddity" (versione tratta dalla colonna sonora di "Love you tull Tuesday", molto più breve rispetto a quella sull'album "David Bowie" del 1969), "When I Live My Dream" (versione della colonna sonora di "Love you till Tuesday"), "Karma man" (inedito degli anni '60, dall'antologia "The world of David Bowie", 3/70), "Little bombardier" (da "David Bowie", 1/67), "Rubber band" (qui nella versione su singolo, 12/66), "She's got medals" (da "David Bowie", 1/67).
Euro
15,00
codice 336599
scheda
Bowie David Heroes (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  EU  1977  parlophone 
rock 60-70
bella ristampa ufficiale, rimsaterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Rca, e corredata di inserto con testi. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1977 dopo ''Low'' e prima di ''Stage'', giunto al numero 3 delle classifiche inglesi ed al numero 35 di quelle Usa. L' undicesimo album ed il secondo capitolo della ''trilogia berlinese'' composta e registrata nella decadente capitale tedesca con Robert Fripp e Brian Eno, e' per molti il suo maggiore contributo artistico alla musica del secolo, ancora aperto il dibattito su quanto questi lavori influenzeranno la new wave o viceversa su quanto Bowie fu influenzato da essa. Il disco e' basato sulla formula di ''Low'', ovvero parte dei brani strumentali e parte cantati, continuano la ricerca e le sperimentazioni della coppia Bowie-Eno, il disco e' freddissimo, notturno e davvero duro, e Robert Fripp vi fornisce una delle sue massime interpretazioni con suoni di chitarra lancinanti e innovativi, mischiati ad elettronica; le influenze tedesche, Kraftwerk in testa, sono ora evidenti, inoltre il disco , bisogna dirlo, contiene quella che e' una delle canzoni piu' riuscite ed ammalianti di tutti i tempi, ''Heroes'', un inno che ancora oggi risplende di luce saturnina e mette i brividi; ma molti altri episodi meriterebbero una citazione, ci limitiamo alla megnificamente decadente "Sons of the Silent Age", anch' essa tra gli episodi piu' belli di sempre di Bowie, alle memorabili "Beauty & the Beast" e "Joe The Lion", ed ancora, tra gli strumentali, la desolata ed angosciante "Sense of Doubt", la atmosferica "Moss Garden".
Euro
34,00
codice 3036298
scheda
Bowie David Heroes (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  EU  1977  parlophone 
rock 60-70
bella ristampa ufficiale, rimsaterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Rca, e corredata di inserto con testi. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1977 dopo ''Low'' e prima di ''Stage'', giunto al numero 3 delle classifiche inglesi ed al numero 35 di quelle Usa. L' undicesimo album ed il secondo capitolo della ''trilogia berlinese'' composta e registrata nella decadente capitale tedesca con Robert Fripp e Brian Eno, e' per molti il suo maggiore contributo artistico alla musica del secolo, ancora aperto il dibattito su quanto questi lavori influenzeranno la new wave o viceversa su quanto Bowie fu influenzato da essa. Il disco e' basato sulla formula di ''Low'', ovvero parte dei brani strumentali e parte cantati, continuano la ricerca e le sperimentazioni della coppia Bowie-Eno, il disco e' freddissimo, notturno e davvero duro, e Robert Fripp vi fornisce una delle sue massime interpretazioni con suoni di chitarra lancinanti e innovativi, mischiati ad elettronica; le influenze tedesche, Kraftwerk in testa, sono ora evidenti, inoltre il disco , bisogna dirlo, contiene quella che e' una delle canzoni piu' riuscite ed ammalianti di tutti i tempi, ''Heroes'', un inno che ancora oggi risplende di luce saturnina e mette i brividi; ma molti altri episodi meriterebbero una citazione, ci limitiamo alla megnificamente decadente "Sons of the Silent Age", anch' essa tra gli episodi piu' belli di sempre di Bowie, alle memorabili "Beauty & the Beast" e "Joe The Lion", ed ancora, tra gli strumentali, la desolata ed angosciante "Sense of Doubt", la atmosferica "Moss Garden".
Euro
35,00
codice 2133083
scheda
Bowie david lost sessions vol. 2 (1970-1972)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  parachute 
rock 60-70
Doppio album, copertina apribile; pubblicato nell' ottobre del 2020, questo album e' il secondo di due volumi e contiene tredici brani registrati dal grande e compianto artista inglese tra il 1970 ed il 1972, in studio, dal vivo o durante varie sessions radiofoniche, perlopiu' inedite su album a livello ufficiale. Questa la lista dei brani contenuti in questo secondo volume: Tired Of My Life (Trident Studios 1970) / All The Madmen (Trident Studios 1970) / Queen Bitch (The Sunday Concert 03.06.71) / The Superman (The Sunday Concert 03.06.71) / Song For Bob Dylan (The Sunday Concert 03.06.71) / Andy Warhol (The Sunday Concert 03.06.71) / Kooks (Sounds Of Seventies 21.09.71) / Fill Your Heart (Sounds Of Seventies 21.09.71) / Amsterdam (Sounds Of Seventies 21.09.71) / Andy Warhol (Sounds Of Seventies 21.09.71) / Lady Stardust (Sounds Of Seventies 21.09.71) / White Light White Heat (Sounds Of Seventies 21.09.71) / Starman (Lift Off With Ayshea 21.06.72).
Euro
28,00
codice 2132296
scheda
Bowie david toy (lost 2001 album)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2001  iso records / parlophone 
rock 60-70
Doppio album, prima edizione ufficiale dell' agosto 2022, rimasterizzata, corredata di inner sleeves; contiene dodici brani distribuiti su tre facciate, mentre la quarta facciata e' scolpita ("etched"). Pubblicato piu' volte come stampa privata, realizzato quindi in vinile per la prima volta ufficialmente in vinile in questa edizione, dopo che nel gennaio dello stesso 2022 ne era stata pubblicata una versione di sei 10" contenuti in un box, con molti brani aggiunti, "Toy" e' l' album che il "Duca Bianco" avrebbe dovuto pubblicare tra il 2001 ed il 2002, registrato tra il luglio e l' ottobre del 2000 a New York City, nato dal progetto di proporre delle nuove versioni di vecchi brani dell' artista, tra i suoi meno noti della primissima produzione del '60, a cui pero' si aggiunsero man mano dei nuovi episodi, fino al punto che il progetto originario venne infine abbandonato per portare piuttosto a quello che sara' presto "Heaten", nel 2002. L' album conferma la ritrovata vena di Bowie messa in mostra con il bell' album "Hours" del 1999. Tra i vecchi brani "Silly Boy Blue", originariamente nel primo album "David Bowie", e poi ancora rielaborazioni di "I Dig Everything", "Baby Loves That Way", "The London Boys" e "Conversation Piece". Tra i nuovi brani “Shadow Man” e “You’ve Got A Habit of Leaving” compariranno come b-sides di singoli tratti dal successivo album "Heaten".
Euro
47,00
codice 3036299
scheda
Bowie David Ziggy Stardust (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  parlophone 
rock 60-70
ristampa ufficiale, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Rca, e corredata di inner sleeve. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1972 dopo ''The man who sold the world'' e prima di ''Hunky dory'', giunto al numero 5 delle classifiche Uk ed al numero 75 di quelle Usa. Il quinto album. Una delle opere entrate di diritto nella storia della musica rock, per molti il suo capolavoro, registrato con gli Spiders guidati da Mick Ronson, e prodotto da Ken Scott, e' la saga del marziano dai capelli colorati, in tour sulla terra con gli Spiders, accostato frettolosamente da molta critica al suono che da un paio di anni aveva reso celebre Marc Bolan (1970-1972), e alle atmosfere di ''Arancia meccanica'' (1971), si tratta invece di un lavoro multifaccia; i testi sono ermetici, oscuri e paranoici come non mai, il futuro che evocano e' inquieto, post atomico, gli alieni sono incomprensibili e la musica si fa sempre piu' melodrammatica e narrativa. Qui il glam, inteso come fenomeno artistico ma anche come provocazione postmoderna, raggiunge il suo culmine, le chitarre sono lancinanti e distorte, i costumi esagerati e pieni di lustrini cosi' come le acconciature ed il trucco, l' identita' sessuale, per la prima volta cosi' esplicitamente, almeno nel rock, si perde e frantuma, e tutto diviene teatro, quasi una celebrazione della fine del decennio dell'estate dell' amore e al contempo della nascita di una nuova modernita'. Questo clima di decadenza e rinascita ("the rise and fall...", come recita il titolo) produce anche un enorme numero di brani che diverrano straordinari classici, come ''Ziggy Stardust'', ''Five years'', ''Rock and roll suicide'', ''Suffragette city'', ''Moonage daydream'', ''Hang onto yourself'', ''Lady stardust''... Sicuramente un lavoro contraddittorio e non certo ''universale'', ma che come pochi altri rimane scolpito nell' olimpo dei grandi classici della musica moderna.
Euro
29,00
codice 2132112
scheda
Bowie David Ziggy Stardust (ltd. picture disc)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  parlophone 
rock 60-70
ristampa ufficiale del 2022, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, EDIZIONE LIMITATA CON VINILE PICTURE DISC, copertina con parte sagomata "die-cut" sul fronte. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1972 dopo ''The man who sold the world'' e prima di ''Hunky dory'', giunto al numero 5 delle classifiche Uk ed al numero 75 di quelle Usa. Il quinto album. Una delle opere entrate di diritto nella storia della musica rock, per molti il suo capolavoro, registrato con gli Spiders guidati da Mick Ronson, e prodotto da Ken Scott, e' la saga del marziano dai capelli colorati, in tour sulla terra con gli Spiders, accostato frettolosamente da molta critica al suono che da un paio di anni aveva reso celebre Marc Bolan (1970-1972), e alle atmosfere di ''Arancia meccanica'' (1971), si tratta invece di un lavoro multifaccia; i testi sono ermetici, oscuri e paranoici come non mai, il futuro che evocano e' inquieto, post atomico, gli alieni sono incomprensibili e la musica si fa sempre piu' melodrammatica e narrativa. Qui il glam, inteso come fenomeno artistico ma anche come provocazione postmoderna, raggiunge il suo culmine, le chitarre sono lancinanti e distorte, i costumi esagerati e pieni di lustrini cosi' come le acconciature ed il trucco, l' identita' sessuale, per la prima volta cosi' esplicitamente, almeno nel rock, si perde e frantuma, e tutto diviene teatro, quasi una celebrazione della fine del decennio dell'estate dell' amore e al contempo della nascita di una nuova modernita'. Questo clima di decadenza e rinascita ("the rise and fall...", come recita il titolo) produce anche un enorme numero di brani che diverrano straordinari classici, come ''Ziggy Stardust'', ''Five years'', ''Rock and roll suicide'', ''Suffragette city'', ''Moonage daydream'', ''Hang onto yourself'', ''Lady stardust''... Sicuramente un lavoro contraddittorio e non certo ''universale'', ma che come pochi altri rimane scolpito nell' olimpo dei grandi classici della musica moderna.
Euro
32,00
codice 3036325
scheda
Bowie lester brass fantasy I only have eyes for you
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1985  ecm 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
la prima stampa, realizzata dalla etichetta tedesca Ecm, copertina lucida senza barcode, completa di inserto con foto, etichetta verde scuro con logo e scritte argento, con "Made in W.Germany" sull' etichetta e "Printed in W.Germany" sul retrocopertina, catalogo 825902-1. Pubblicato dalla ECM nel 1985, questo e' il primo album della Lester Bowie's Brass Fantasy, uscito prima di ''Avant pop'' (1986). Inciso nel febbraio del 1985 ai Rawlston Recording Studios di New York con formazione composta da Lester Bowie (tromba), Stanton Davis (tromba, flicorno), Malachi Thompson (tromba), Bruce Purse (tromba), Craig Harris (trombone), Steve Turre (trombone), Vincent Chancey (corno francese), Bob Stewart (tuba) e Phillip Wilson (batteria). Il gruppo guidato dal grande Lester Bowie propone in questo album un jazz che alcuni critici hanno definito ''big band post moderna'', attraverso brani composti dall'ensemble ed un unico standard, il brano che da' il titolo allo lp. Tramite l'utilizzo di ben otto ottoni, i Brass Fantasy danno vita ad un jazz dal sapore di altri tempi, cercando contemporaneamente di svilupparlo in senso moderno; melodie da big band si alternano con momenti piu' sperimentali e rarefatti, lungo i sei brani ''I only have eyes for you'', ''Think'', ''Lament'', ''Coming back, Jamaica'', ''Nonet'' e ''When the spirit returns''. Importante esponente del jazz d'avanguardia degli anni '60 e '70, Lester Bowie (1941-1999) proviene dal Maryland e si fa le ossa suonando a St. Louis; nel 1965 si reca a Chicago dove collabora con la cantante Fontella Bass e, soprattutto, viene a contatto con il brulicante microcosmo del jazz sperimentale della citta' del vento. Conosce Roscoe Mitchell e Joseph Jarman ed e' fra i fondatori della AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians), un collettivo dedito alla sperimentazione di nuove soluzioni nella musica jazz. Alla fine del decennio da' vita insieme ad altri compagni alla storica formazione Art Ensemble Of Chicago, uno dei massimi gruppi di jazz d'avanguardia negli anni '70. Nei decenni successivi si dedica anche ad altri progetti, fra cui i Brass Fantasy, dediti ad esplorare nuove possibilita' della big band jazz, ed i Leaders. Bowie e' considerato uno dei maggiori trombettisti del free jazz, teso alla sperimentazione partendo dalle radici del jazz.
Euro
26,00
codice 262963
scheda
Boygenius (phoebe bridgers) The record (ltd orange swirl)
Lp [edizione] originale  stereo  eu  2023  interscope 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 2000
Copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, edizione limitata in vinile arancione con striature chiare ("orange swirl"), copertina apribile, etichetta custom. Il debutto su album, dopo un mini del 2018, del supergruppo indie americano formato da Julien Baker, Phoebe Bridgers, and Lucy Dacus. Una collaborazione che frutta un disco di indie-folk-rock americano descritto da NME come "un classico istantaneo" grazie alla splendida equilibrata alchimia ed armonia che si è venuta a creare nel gruppo dove ognuna delle artiste sembra completare l'altra. I brani passano da vivaci college rock come "$20" a intime ballate lo-fi, eloquente in questo caso la splendida "Emily I'm sorry".
Euro
45,00
codice 2119929
scheda
Boys the boys
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  call of the void 
punk new wave
ristampa del 2024, limitata in 1000 copie, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Nems, corredata di codice per il download digitale (che include rispetto al disco diverso materiale bonus). Il primo album della punk band londinese formata nel 1976 da John Plain, Kid Reid, Jack Black, Matt Dangerfield (ex London SS) e Casino Steel (ex- London SS ex-Holluwood Brats), originariamente su etichetta Nems. Realizzato dopo due singoli le cui facciate A sono qui inserite ("I Don't Care" e "First Time"), uscito nell' agosto del 1977, e' uno dei primi e migliori albums della scena punk inglese, magnifico esempio di sferragliante punk rock, sorta di versione anfetaminizzata del proto punk newyorkese dei New York Dolls e degli Hearbreakers (questi ultimi erano di base in Inghilterra all' epoca, e non mancarono di influenzarne la scena, troppo spesso fosilizzata sull' emulazione di Clash e Sex Pistols...), caratterizzato da influenze garage e r'n'r, ancora lontano dalla svolta "power pop" che presto la band ebbe ma certo compositivamente gia' di molte spanne al di sopra dei livelli consueti ai gruppi punk piu' o meno similari, come dimostra inequivocabilmente la bellezza di episodi a dir poco imperdibili come gli inni "Sick of You" e la gia' citata "I Don't Care", tra i migliori brani di punk rock inglese di sempre. Un grande disco, ancora purtroppo da troppi sottovalutato, a cui comunque sarebbe opportuno aggiungere il successivo "Alternative Chartbusters", mentre piacevolmente "accessori" sono i dischi successivi, tra cui uno a nome Yobs.
Euro
29,00
codice 2132486
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Brahem anouar Barzakh
Lp [edizione] nuovo  stereo  ger  1991  ecm 
world
ristampa del 2017, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di inserto. Pubblicato dalla ECM nel 1991, il primo bellissimo cult-album del musicista tunisino. Inciso nel settembre del 1990 al Rainbow Studio di Oslo da Anouar Brahem (oud), Bechir Selmi (violino) e Lassad Hosni (percussioni), l'album presenta un intreccio mirabile fra musica araba ed influssi jazz, dando luogo ad atmosfere ora intimiste attraverso sonorita' sparse e rarefatte, ora invece dinamiche e solari, quando sostenute dalle ritmiche piu' vivaci; rimane comunque un lavoro austero e mai sopra le righe, nel quale risaltano le poliedriche invenzioni per oud operate da Brahem. Compositore e suonatore di oud tunisino, Anouar Brahem, nato nel 1957 a Tunisi, e' un profondo conoscitore della musica tradizionale araba ma ha al tempo stesso operato un lavoro di modernizzazione e di confronto con la musica contemporanea internazionale, in particolare con il jazz, ed e' considerato sia un patria che all'estero un importante rinnovatore dell'approccio al suo strumento. Ha inciso con musicisti di diverse estrazioni musicali e provenienza, dal sassofonista norvegese Anja Garbarek al percussionista pachistano Shaukat Hussein, dagli importanti jazzisti inglesi John Surman e Dave Holland al fisarmonicista francese Richard Galliano.
Euro
31,00
codice 2132631
scheda
Brainticket cottonwoodhill
Lp+cd [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  lilith 
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, contenente anche la versione in cd del disco, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, uscita nel '71 in Svizzera su Halleluja ed in Germania su Belloaphon. Il primo album del gruppo svizzero, uscito nel novembre del 1971, prima di ''Psychonaut''. Considerato come uno dei piu' quotati ed interessanti albums di psichedelia-progressive ad essere pubblicati in europa, a parte le due tracce sognanti che aprono l'album, il resto e' un lungo e mantrico grrove tra funky e psichedelia a base di organo distorto e percussioni. mix anarcoide tra Can, Funkadelic, Faust, fu considerato alla sua uscita nel 1971 un album rivoluzionario. composto in massima parte da Dawn Muir che cerca qui di ''riprercorrere'' in musica le esperienze allucinogene a base di LSD , il disco e' struturato come un viaggio mentale che tocca l'estasi e la paranoia, la rivelazione e la confusione. il tutto in un clima reso incandescente dalle sonorita' aliene e dagli effetti strumentali elettronici e di studio, parte essenziale di un album strano e diverso che suona interessante e trascendente ancora oggi. i Brainticket furono esponenti del movimento cosiddetto '' Krautrock'' ma si trattava in realta' di una comune dedita al nomadismo che si spostava per l'europa e l'asia . nati musicalmente negli anni 60' con precedenti nel jazz e nel soul iniziano nel 1968, come Dee Dee Barry And The Movements, con Joel Vandroogenbroeck , Ron Bryer e Wolfgang Paap, influenzati dal suono del nascente movimento underground tedesco, successivamente vanno a vivere in una comune nel sud della germania, la loro formazione includeva elementi che provenivano da varie nazioni, come il tastierista Joel Van droogenbroeck che era belga. solo tre anni piu' tardi giungono alla registrazione di questo primo album, che sara' l'unico con la formazione originale, infatti, prima dell'uscita del seguente, il gruppo si divide in due tronconi, uno, che mantiene il nome, si trasferisce in italia, l'altro in svizzera, dove formeranno la hard rock band Toad.
Euro
29,00
codice 2132297
scheda
Braith george Extension (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1967  blue note / ume 
jazz
Ristampa del 2022, in vinile da 180 grammi, masterizzata dai master tapes analogici originali per mano di Kevin Gray, copertina pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1967 dalla Blue Note, questo fu l'ultimo dei tre album incisi da Braith per la storica label. Registrato al Rudy Vand Gerlder Studio di Englewood Cliffs, New Jersey, il 27 marzo del 1964, da George Braith (sax tenore, sax soprano, sax alto), Billy Gardner (organo), Grant Green (chitarra) e Clarence Johnson (batteria), "Extension" è considerato uno dei migliori album della relativamente scarna discografia del Braith solista, un delizioso lavoro radicato nel soul jazz, in cui le tessiture della chitarra di Green e dell'organo di Gardner si intrecciano per fornire la base su cui il leader fa scivolare i suoi assoli di sax. Una musica melodica e scorrevole, un jazz caldo e giocoso. Questa la scaletta: "Nut City", "Ethlyn's Love", "Out Here", "Extension", "Sweetville", "Ev'ry Time We Say Goodbye". Nato nel 1939 nel Bronx, George Braith è stato uno dei pochi jazzisti a seguire il difficile percorso tracciato da Roland Kirk, quello di suonare più strumenti allo stesso tempo; come Kirk, anche Braith suona i fiati, sia strumenti particolari come lo stritch che i canonici sassofoni, alto, tenore e soprano. Nato in una famiglia di origine caraibica, Braith formò ancora ragazzino un gruppo di musica calypso, ed adolescente si esibiva con un gruppo jazz; scoperto dla critico Nat Hentoff, suonò giovanissimo in Europa e sulla East Coast statunitense, sviluppando nel 1961 una tecnica che gli permetteva di suonare due ottoni contemporaneamente, lo stritch ed il sax soprano, ed il suo "Braithophone", costituito da due sassofoni soprano saldati insieme. Braith pubblicò pochi album come band leader, quasi tutti fra il 1963 ed il 1967 su Blue Note e Prestige, proponendo un jazz melodico che era vicino spesso e volentieri al soul jazz.
Euro
20,00
codice 2132705
scheda

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