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Daggerboard, henry franklin Daggerboard & the skipper (ltd. numbered)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2022  wide hive 
jazz
Edizione limitata numerata sul retro copertina, catalogo WH-0366. Pubblicato nel febbraio del 2022 dalla Wide Hive, il primo album in collaborazione fra i Daggerboard ed il veterano Henry Franklin è un'opera raffinata e di grande atmosfera, che richiama sia quelle del Miles Davis più autunnale che le produzioni della leggendaria label Black Jazz di fine anni '60 e primi '70. I brani, elettroacustici, fondono armoniosamente funk, jazz modale, bop ed echi della musica per il cinema più sofisticata e sottilmente noir; il lavoro di contrabbasso di Franklin è in evidenza con la sua classe e la sua emotività, così come anche la tromba, malinconica e lenta, dai richiami davisiani, di Erik Jekabson, e molto belli ed avvolgenti sono anche gli arrangiamenti di archi che danno un leggero tocco orchestrale. I Daggerboard sono un collettivo musicale basato nella zona della Bay Area in California, autori di una musica di grande atmosfera dove si fondono raffinato jazz, funk, influenze dal mondo delle colonne sonore. SI formano nel 2018 con alla guida il percussionista Gregory Howe ed il trombettista Erik Jekabson, già collaboratori del sassofonista Kamasi Washington nel progetto Throttle Elevator Music, e si avvalgono di un cast di strumentisti di grande esperienza sulla scena della Bay Area; il gruppo debutta su album nel 2021 con "Last days at studio A", seguito nel 2022 da "Daggerboard and the Skipper", collaborazione con il leggendario contrabbassista Henry Franklin. Nato nel 1940 a Los Angeles, Henry "The Skipper" Franklin è uno stimato contrabbassista e bassista jazz attivo sulla scena dagli anni '60; figlio del trombettista Sammy Franklin, Henry ebbe una formazione musicale sia classica che jazz, suonando già molto giovane sulla scena losangelina e condividendo i palchi con gente come Roy Ayers, Ornette Coleman e Don Cherry, fra gli altri. Fu sul finire degli anni '60 (1968) che Franklin si fece apprezzare da un più vasto pubblico, suonando con Hugh Masekela nella sua hit "Grazin' the grass" e nell'album "The promise of the future", per poi debuttare come band leader nel 1972 con "The skipper", raro album di culto uscito su Black Jazz, come il successivo "The skipper at home" (1974). Franklin è un musicista versatile, capace di misurarsi sia con il jazz melodico che con la fusion e con avventure in territori post bop, ma anche con la musica pop (nel 1979 suonò nell'album "Journey through the secret life of plants" di Stevie Wonder); la sua carriera con il jazz prosegue ancora nei primi due decenni del XXI secolo.
Euro
19,00
codice 2133937
scheda
Dalla lucio lucio dalla - 1979 lp (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1979  sony / rca 
cantautori
Ristampa del 2023, in vinile 180 grammi, rimasterizzata dai masters originali, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato in Italia nel gennaio del 1979 dopo ''Come e' profondo il mare'' e prima di ''Banana republic'', l' ottavo lp. Prodotto da Alessandro Colombini e Renzo Cremonini, testi e musiche di Lucio Dalla. Registrato con- Lucio Dalla: voce-tastiere-clarinetto-sax alto, Ron: chitarra acustica- pianoforte, Ricky Portera: chitarra elettrica-chitarra acustica, Marco Nanni: basso, Giovanni Pezzoli: batteria, coro: Lucio Dalla - Alessandro Colombini - Ron - Marco Ferradini - Ricky Portera, Aldo Banfi: sintetizzatore, Gianni Ziglioli: fisarmonica, Luciano Biasutti: tromba, background guitars: Cecco La Notte - Paolo Del Conte - Terzaghi, Roberto Colombo: steel guitar, Giampiero Reverberi. E' l' album che piu' di ogni altro riesce ad esprimere un suono da gruppo piu' che da solista; i brani, tutti celeberrimi ed ispiratissimi, soprattutto nei testi, sono melodici ma non banali, raccontano storie quotidiane con un angolazione bizzarra e diversa, tipica del primo Dalla. Francesco De Gregori, suo grande ammiratore, partecipa alla registrazione aprendo un periodo di collaborazione poi immortalato nel tour di ''Banana Republic''. ''Lucio dalla'' resta uno dei piu' grandi successi della musica della penisola ed un pezzo di storia della fine del decennio italiano. Contiene i seguenti brani- L'ultima luna, Stella di mare, La signora, Milano, Anna e Marco, Tango, Cosa sara' (scritta con Ron e cantata con Francesco De Gregori), Notte, L'anno che verra'.
Euro
30,00
codice 2134116
scheda
Dalton karen It's So Hard To Tell Who's Going To Love You The Best
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  elemental / capitol 
rock 60-70
ristampa del 2024, edizione limitata in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 20 dischi piu' importanti del folk americano, il primo, veramente leggendario, dei due albums pubblicati della artista americana ("In My Own TIme" su Paramount/Just Sunshine sara' due anni dopo il secondo e purtroppo ultimo), uno dei veri lavori di culto della musica americana degli anni '60, rimasto nell' oscurita', anche a causa della sua cronica irreperibilita', per decenni, e poi durante gli anni '90 riscoperto e valorizzato per quel capolavoro che indubbiamente e', influenzando innumerevoli artisti della scena musicale degli ultimi anni. Karen Dalton, cantante di rara sensibilita' la cui voce puo' essere accostata addirittura a quella di Billie Holiday, insieme delicatissima e di estrema espressivita' emotiva, carica di struggenti languori e malinconie, forse troppo inusuale ed inaccessibile per il pubblico americano, suonava chitarra a 12 corde e banjo, fu tra i personaggi principali del folk revival di New York, sconosciuta ai piu', nonostante l'ammirazione incondizionata di personaggi quali Bob Dylan e Fred Neil , questo a causa del fatto che detestava registrare ed ha inciso solo due albums. Nata in Oklahoma, arrivo' a New York nel 1960, accolta presto negli ambienti musicalmente piu' in fermento della citta'. Peter Stampfel degli Holy Modal Rounders, Fred Neil e Bob Dylan suonavano spesso con lei. Per incidere questo ''It's So Hard to Tell Who's Going to Love You the Best'' Nik Venet, che aveva cercato, senza sucesso, di registrarla molte volte, la invito' ad una session in studio con Fred Neil; appena arrivata, Neil gli chiese di suonare alcuni brani, che avrebbe registrato solo per la sua personale collezione, e cosi', in una sola sessione, senza sovraincisioni e tutto in presa diretta, nacque questo album, sospeso tra folk, blues ed un approccio talora quasi jazzato, che vede la partecipazione alle registrazioni, tra gli altri, di Harvey Brooks, all' epoca nel gruppo di Bob Dylan. Ne risulto' un disco straripante di arcana magia, un vero e proprio incantesimo che avviluppa con la forza di una musica apparentemente esile che si regge sul filo di emozioni raramente espresse con tale immediata capacita' e forza espressiva, ovviamente con la meravigliosa voce di Karen Dalton su tutto, indimenticabile. Tra i brani, reinventati dalla sensibilita' particolarissima dell' artista, le covers di "Little Bit of Rain" e "Blues On The Ceiling" di Fred Neil, "How Did The Feeling Feel To You" scritta da Tim Hardin, altre splendide reinterpretazioni e due traditional riarrangiati. Un disco assolutamente splendido.
Euro
31,00
codice 3036522
scheda
Dando shaft dando shaft (+4 extra tracks)
Lp [edizione] ristampa  stereo  ita  1971  akarma 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, realizzata dalla Akarma nel 2003, ed ormai rara, CORREDATA DI QUATTRO TRACCE AGGIUNTE, copertina cartonata lucida all' esterno, pressocche' identica a quella della prima molto rara tiratura su Rca Neon, etichetta bianca con scritte e logo neri da un lato, multicolorata con santone dall' altro; queste le tracce in piu' in questa edizione: "Lullaby" (versione alternativa di uno dei brani dell' album, "Till The Morning Comes"), "Thruxton" (inedita), "Spring Clog Dance" (primitiva versione del brano poi reintitolato "Sun Clog Dance" e pubblicato solo su singolo nel 1972), "Sun Clog Dance" (uscita appunto solo su singolo), catalogo AK 255. Il secondo album, uscito nel maggio del 1971 dopo "An Evening With..." e prima di "Lantaloon". Come il primo gia' splendido lavoro, un altro classico del folk progressive britannico, registrato dopo l' ingresso in formazione della cantante Polly Bolton, e caratterizzato da un approccio forse meno psichedelico e piu' legato alla tradizione ed al folk rock, con la forte influenza dei migliori Pentangle. I Dando Shaft sono stati una delle principali bands del folk progressive britannico, la loro formazione vedeva all' opera inizialmente 5 elementi ed i loro brani erano completamente acustici; musicalmente il gruppo proponeva una musica in cui ad elementi di chiara matrice folk si aggiungevano influenze psichedeliche, rock e, talora, progressive, dalle tessiture intricatissime e dagli arrangiamenti paragonabili alle migliori pagine dell' Incredible String Band del periodo di ''Hangman's beautiful daughter''. I testi del gruppo trattavano argomenti naturalistici e bucolici, reminiscenti talvolta del lavoro poetico dei cicli arturiani e di quello della tradizione orale druidica, erano cantati su una base che vedeva all' opera numerosi strumenti inusuali, tra cui un particolare tipo di percussioni ed il basso ad otto corde, il violoncello, la viola, la chitarra acustica a 6 e 12 corde, il violino. Dal secondo album vi e' la presenza nel gruppo di Polly Bolton, cantante raffinatissima e dalle eccezionali doti comunicative, che cantava in uno stato di quasi trance artistica. Con il passare degli anni la musica si fa' piu' sognante e lisergica, raggiungendo vette di assoluto lirismo paragonabili alle piu' alte pagine di Cob, Trees, Incredible string band, Shirley Collins. Purtroppo il continuo cambio di etichette non giovo' al gruppo che attanagliato dai debiti e con vendite scarsissime si sciolse dopo il terzo lp per riformarsi poi alla fine del decennio per un quarto onesto ma non trascendentale album.
Euro
32,00
codice 263590
scheda
Dando shaft Lantaloon
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  trading places 
rock 60-70
Ristampa del 2023, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1972 dopo ''Dando Shaft'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il terzo album. Lavoro pubblicato dopo che la Neon era stata chiusa, e' un' opera vicina nello spirito e nella qualita' musicale alle prime due, e contiene alcuni brani straordinari, quali "Road Song" e "Black Prince Of Paradise". Nonostante le vendite scarsissime l' RCA impressionata dalla qualita' dell' opera fece registrare nel 1973 un altro album al gruppo, che pero' per ragioni ancora non chiarite e' rimasto completamente inedito. I Dando Shaft sono stati una delle principali bands del folk progressive britannico, la loro formazione vedeva all' opera inizialmente 5 elementi ed i loro brani erano completamente acustici; musicalmente il gruppo proponeva un mix stupefacente tra folk e progressive con forti influenze psichedeliche ed hippies, dalle tessiture intricatissime e dagli arrangiamenti paragonabili alle migliori pagine dell' Incredible string band del periodo di ''Hangman's beautiful daughter''. I testi del gruppo trattavano argomenti naturalistici e bucolici, reminiscenti talvolta del lavoro poetico dei cicli arturiani e di quello della tradizione orale druidica, erano cantati su una base che vedeva all' opera numerosi strumenti inusuali, tra cui un particolare tipo di percussioni ed il basso ad otto corde, il violoncello, la viola, la chitarra acustica a 6 e 12 corde, il violino. Dal secondo album vi e' la presenza nella formazione di Polly Bolton, cantante raffinatissima e dalle eccezionali doti comunicative, che cantava in uno stato di quasi trance artistica. Con il passare degli anni la musica del gruppo si fa' piu' sognante e lisergica, raggiungendo vette di assoluto lirismo paragonabili alle piu' alte pagine di Cob, Trees, Incredible string band, Shirley Collins. Purtroppo il continuo cambio di etichette non giovo' al gruppo che attanagliato dai debiti e con vendite scarsissime si sciolse dopo il terzo lp per riformarsi poi alla fine del decennio per un quarto onesto ma non trascendente album.
Euro
23,00
codice 3036716
scheda
Daniele pino bella'mbriana
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1982  bagaria / atlantic 
cantautori
Ristampa del 2018, rimasterizzata digitalmente dai master tapes originali, in vinile 180 grammi, copertina con apertura dall' alto, pressoche' identica alla prima tiratura, completa di inner sleeve con foto e testi. Pubblicato in Italia nel luglio del 1982 dopo ''Vai Mo' '' e prima di ''Musicante'', il quinto album. Registrato allo Stone Castle studio di Carimate da Allan Goldberg. prodotto da Willy David e Pino Daniele, con Joe Amoruso, Alphonso Johnson, Wayne Shorter, Tullio De Piscopo, Rosario Jerman. E' il disco che contielne la celeberrima ''Annare' '', ovviamente la presenza dei due Weather Report, ovvero Wayne Shorter e Alphonso Johnson, condiziona abbastanza il suono del lavoro che e' virato decisamente su ritmi jazz fusion in cui la mediterraneita', pur se presente negli arrangiamenti e nelle sfumature, e' ora in secondo piano (forse la sola ''Annare' '' e' completamente memore del suono degli esordi. Ecco la lista dei brani contenuti: "Annare' ", "Tutta 'nata storia", "Bella m'briana", "Tarumbo' ", "I got the blues", "Mo basta", "Io vivo con te", "Ma che mania", "Toledo", "E po' che fa' ", "Maggio se ne va". Grande e' stata l'importanza del musicista nella scena del rock italiano; Pino Daniele balza alla ribalta delle cronache intorno alla meta' degli anni '70, momento topico per Napoli, che e' proprio in quegli anni alle prese con un deciso cambiamento musicale, che vede la vecchia guardia, Alan Sorrenti, Saint Just, lasciare il campo ad una musica meno eterea e progressiva ed assai piu' legata al clima anche duro della metropoli; e' il momento in cui si sviluppa il fenomeno passato alla storia come "Napolitan Power", tale movimento cercava di riassumere le molte anime della citta', la sua tradizione musicale basata sulla melodia mediterranea e sulla canzone ottocentesca, il tutto filtrato da una fusione di materiali sonori di origine afroamericana quali il blues, il rock, il jazz, il soul e persino i suoni etnici del vicino medioriente. Da questo retroterra emerge la figura del chitarrista, principale esponente del "rock napoletano", che presto superera' in popolarita' gli storici esponenti del movimento, come Enzo Avitabile, Tony Esposito, James Senese ed i suoi "Napoli Centrale"con i quali inizialmente Daniele collaboro', ma che, gia' nel 1975 all'uscita del primo LP ''Napoli Centrale'', aveva lasciato per la carriea solista. Da quel momento in poi diverra' celeberrimo non solo in Italia, dominando per almeno tre decenni la musica rock partenopea.
Euro
32,00
codice 2133754
scheda
Daniele pino nero a meta'
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1980  emi / universal 
cantautori
ristampa del 2018, con copertina pressoche' identica a quella della originaria ormai rara tiratura, e corredata di inner sleeve. Pubblicato in Italia nel febbraio del 1980 dopo ''Pino Daniele'' e prima di ''Vai Mo' '', il terzo album del cantautore napoletano (r.i.p.). Registrato allo Stone Castle Studio di Carimate da Allan Goldberg tra l'ottobre del 1979 ed il gennaio del 1980. Prodotto da Willy Ward, registrato con James Senese ed Enzo Avitabile tra gli altri, e' il disco che contielne la celeberrima ''I say i' sto cca' ''; il clima musicale e' ora molto piu' complesso, gli arrangiamenti si fanno eleborati e sofisticati, cosi come aumenta il numero dei collaboratori che include pressoche l' intero gotha del giro napoletano. Passa alla storia il sax duro e metropolitano di ''I Say i' sto cca' '', e chitarre acustiche ed elettriche, pianoforte elettrico, fiati, rendono episodi quali ''Musica musica'' o ''Appocundria'', vere rivelazioni per l' Italia dell' inizio del decennio. Ecco la lista dei brani contenuti "I say i' sto cca' ", "Musica musica", "Quanno chiove", "Puozze passa' nu guaio", "Voglio di piu' ", "Appocundria", "A me me piace o' blues", "E so cuntento e' sta' ", "Nun me scoccia' ", "Alleria", "A testa in giu' ", "Sotto o sole". Grande e' stata l'importanza del musicista nella scena del rock italiano; Pino Daniele balza alla ribalta delle cronache intorno alla meta' degli anni '70, momento topico per Napoli, che e' proprio in quegli anni alle prese con un deciso cambiamento musicale, che vede la vecchia guardia, Alan Sorrenti, Saint Just, lasciare il campo ad una musica meno eterea e progressiva ed assai piu' legata al clima anche duro della metropoli; e' il momento in cui si sviluppa il fenomeno passato alla storia come "Napolitan Power", tale movimento cercava di riassumere le molte anime della citta', la sua tradizione musicale basata sulla melodia mediterranea e sulla canzone ottocentesca, il tutto filtrato da una fusione di materiali sonori di origine afroamericana quali il blues, il rock, il jazz, il soul e persino i suoni etnici del vicino medioriente. Da questo retroterra emerge la figura del chitarrista, principale esponente del "rock napoletano", che presto superera' in popolarita' gli storici esponenti del movimento, come Enzo Avitabile, Tony Esposito, James Senese ed i suoi "Napoli Centrale"con i quali inizialmente Daniele collaboro', ma che, gia' nel 1975 all'uscita del primo LP ''Napoli Centrale'', aveva lasciato per la carriea solista. Da quel momento in poi diverra' celeberrimo non solo in Italia, dominando per almeno tre decenni la musica rock partenopea.
Euro
29,00
codice 2133919
scheda
Daniele pino Terra Mia
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  emi / universal 
cantautori
ristampa con copertina pressoche' identica a quella della originaria ormai rara tiratura, e corredata di inner sleeve con testi. Pubblicato in Italia nel novembre del 1977 prima di ''Pino Daniele'', non entrato nelle classifiche Italiane, il primo album del cantautore napoletano (r.i.p.). Registrato tra il luglio del 1976 e l'aprile del 1977 allo studio quattro di Roma, prodotto da Claudio Poggi con rosario iermano, enzo avitabile, rino zurzolo, enzo canoro, donatela brighel, dorina giangrande, antonio sinagra, piero montanari, amedeo forte, roberto spizzichino, testi e musiche di Pino Daniele. Lavoro in un certo senso rivoluzionario nella musica Italiana, per l'utilizzo dei testi e per le atmosfere cosmopolite delle musiche propone immediatamente quello stile caldo e carico di contaminazioni mediterranee ma anche blues e jazz che l'artista sviluppera' in futuro, registrato con musicisti Napoletani con un linguaggio fresco ed innovativo, vide '' na tazzurella e' cafe' '' entrare nella hit parade Italiana. ecco la lista dei brani contenuti- napule e', na tazzurella e' cafe', ce sta chi ce penza, suonno d'ajere, maronna mia, saglie saglie, terra mia, che colore, chi po dicere, fortunato, cammina cammina, o' padrone, liberta'. grande e' stata l'importanza del musicista nella scena del rock italiano, Pino Daniele balza alla ribalta delle cronache intorno alla meta' degli anni ''70, momento topico per Napoli, che e' proprio in quegli anni alle prese con un deciso cambiamento musicale, che vede la vecchia guardia, Alan Sorrenti, Saint Just, lasciare il campo ad una musica meno eterea e progressiva ed assai piu' legata al clima anche duro della metropoli, e' il momento in cui si sviluppa il fenomeno passato alla storia come "Napolitan Power", tale movimento cercava di riassumere le molte anime della citta', la sua tradizione musicale basata sulla melodia mediterranea e sulla canzone ottocentesca , il tutto filtrato da una fusione di materiali sonori di origine afroamericana quali il blues, il rock, il jazz, il soul e persino i suoni etnici del vicino medioriente, da questo retroterra emerge la figura del chitarrista, principale esponente del "rock napoletano", che presto superera' in popolarita' gli storici esponenti del movimento, Enzo Avitabile , Tony Esposito, James Senese ed infine i "Napoli Centrale"con i quali inizialmente Daniele collaboro', ma che, gia' nel 1975 all'uscita del primo LP ''Napoli Centrale'', abveva lasciato per la carriea solista. da quel momento in poi diverra' celeberrimo non solo in Italia, dominando per almeno tre decenni la musica rock partenopea.
Euro
28,00
codice 3036484
scheda
Danse society Heaven is waiting (clear blue vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  EU  1984  spittle 
punk new wave
ristampa del 2021, in vinile blu trasparente, rimasterizzata, e corredata di inner sleeve, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima tiratura su Arista. Il primo superbo album della band anglosassone. Uno dei piu' grandi capolavori espressi dal post punk inglese sospeso tra dark e new wave, meno cupo del precedente mini-album "Seduction" ma ancor piu' caratterizzato dal sound personalissimo, oscuro, introspettivo, propositivo ed affascinante che ha giustamente posto il nome dei Danse Society fra quello delle formazioni fondamentali di tutto il post-punk anglosassone. "Heaven Is Waiting" immortala il gruppo nel suo momento di maggiore maturita' artistica, dieci brani che nel loro evolversi non denotano alcun segno di caduta artistica ma al contrario ci consegnano tra le piu' ispirate realizzazioni del periodo. L'uscita dell'album datato Febbraio 1984 venne preceduta dalla pubblicazione dei singoli Wake Up (Agosto 1983) e Heaven Is Waiting (Ottobre 1983) che lasciavano presagire le trame racchiuse in questo piccolo capolavoro dove trovera' spazio anche la magnifica cover del brano 2000 Light Years From Home dei Rolling Stones che successivamente, nel Marzo del 1984, sara' pubblicata anche su singolo. I Danse Society si formano a Barnsley dalle ceneri degli Y? e dei Lips-X da Steve Rawlings, Paul Nash, Lyndon Scarfe, Paul Gilmartin, Patrick Hert e Paul Hampshire, in fase embrionale il gruppo adottera' il nome Danse Crazy, pseudonimo con il quale si presenteranno al Secondo Futurama Festival di Leeds nel Settembre del 1979, festival al quale parteciparono anche i Joy Division, Cabaret Voltaire, A Certain Ratio, OMD , Public Image Limited, Soft Cell e numerosi altri gruppi che caratterizzeranno la musica anglosassone dei primi anni ottanta. Successivamente alla realizzazione del primo dodici pollici There Is No Shame In Death, Paul Hampshire e Patrick Hertz lasceranno il gruppo e saranno sostituiti da Tim Wright che completera' la formazione. Autori di un sound capace di materializzare paesaggi sinistri e melanconici ma intrisi di una oscura e superba energia, i Danse Society sono gruppo culto della scena dark wave nata come deviazione e sviluppo della nuova anomalia post punk, capaci all'epoca di accogliere i plausi della critica specializzata, che ancora oggi li considera tra i migliori esponenti del genere a distanza di oltre venti anni dai loro esordi.
Euro
22,00
codice 2133717
scheda
Darkthrone transylvanian hunger
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  peaceville 
heavy metal
Ristampa con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di inner sleeve con testi ed artwork, catalogo VILELP43. Originariamente pubblicato nel febbraio del 1994 dalla Peaceville, dopo "Under a Funeral Moon" (1993) e prima di "Panzerfaust" (1995), il quarto album, registrato tra il novembre ed il dicembre 1993 su un quattro piste, con le parti vocali aggiunte all' inizio del 1994 (ed alcuni testi scritti da Varg Vikernes (Burzum); disco tra i piu' considerati del gruppo, e' anche quello dove i brani sono piu' veloci e serrati. Formatisi ad Oslo nel 1986 come Black Death e poi rinominatisi Darkthrone, questi norvegesi sono stati un influente gruppo per il metal underground del paese scandinavo, in particolare nell'ambito del black metal, ma hanno anche assorbito caratteri di stili come il death, il thrash e lo speed metal nel corso della loro lunga carriera. Inizialmente più vicini al death metal, realizzarono alcuni demos negli anni '80, quindi il primo album ''Soulside journey'' uscì nel 1991, ma fu con il successivo ''A blaze in the northern sky'' (1992) che abbracciarono con decisione il black metal, portando i critici ed i cronisti ad accostarli a seminali formazioni come i Mayhem. Il gruppo è ancora attivo nella seconda decade del nuovo secolo, ed ormai autore di una ricca discografia.
Euro
32,00
codice 2133805
scheda
Dave clark five Coast to coast
Lp [edizione] originale  mono  usa  1965  epic 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good rock 60-70
Prima rara stampa americana, copertina (con diversi peraltro non gravi segni di invecchiamento) cartonata, etichetta gialla con logo ovale in alto, nella primissima versione (cambiata dopo meno di un anno) con "Epic, Cbs..." e "...A product of CBS" in basso lungo la circonferenza, e "Nonbreakable" a sinistra, catalogo LN 24128. Pubblicato in USA nel dicembtre del 1964 dopo ''American Tour'' e prima di '' Weekend in London'', giunto al numero 6 delle classifiche USA e non pubblicato all'epoca in UK. Il quarto album USA. Il lavoro contente la notevolissima "Anyway You Want It" , probabilmente il loro brano piu' riuscito in assoluto, e' anche uno dei loro massimi verticio artistici e vede la loro personalissima riedizione del Merseybeat in perfetta forma e stile, tra i brani "To Me" con il sax di Dennis Payton, "I'm Left With You" . "Everybody Knows (I Still Love You)" con una delle miglior prestazioni del chitarrista ritmico Lenny Davidson e "When," , oltre a queste potentissimi rock 'n' roll quali "Say You Want Me" , "Don't You Know," "It's Not True." Sicuramente uno dei massimi lavori della British Invasion. Questi inglesi di Tottenham, guidati da Dave Clark e Mike Smith, ebbero, soprattutto nella prima meta' dei '60, uno straordinario successo sia in patria che in America, al mercato della quale furono riservati molti dei loro albums. La discografia inglese e quella americana di questo gruppo sono quindi complementari (esistono peraltro alcuni dischi usciti solo per il mercato Canadese).
Euro
23,00
codice 263620
scheda
Davis betty crashin' from passion (clear purple crush)
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1979  light in the attic 
soul funky disco
EDIZIONE IN VINILE VIOLA TRASPARENTE ("clear purple crush"), copertina apribile, con foto "paste-on" incollata sul fronte, con fascetta di presentazione ripiegata attorno alla costola, con booklet con foto inedite e testi. Per la prima volta in vinile, in questa edizione curata dalla Light in the Attic nel 2023, gia' pubblicato in cd varie volte a partire dal 1995, l' ennesimo album "perduto" della grande artista afroamericana, registrato nel 1979, tre anni dopo il quarto album "Is It Love Or Desire", ma purtroppo, come quello, rimasto per anni nei cassetti. Sciolto nel 1978 il suo gruppo, la Davis registro' questo album con il chitarrista Carlos Morales (unico superstite della sua vecchia band) e con l' aiuto di importanti musicisti come il batterista Alphonse Mouzon, il bassista Chuck Rainey e soprattutto Herbie Hancock alle tastiere, che gia' aveva suonato con la Davis molti anni prima), oltre alle backing vocals fornite da Anita e Bonnie Pointer delle Pointer Sisters, Patryce "Choc'let" Banks e Martha Reeves. L' album proponeva una Davis risoluta a percorrere diverse strade, vi compaiono persino occasionali elementi reggae e calypso, oltre a jazz, soul e disco, senza rinunciare ad episodi puramente funk che sono quelli in cui, forse, la sempre straordinaria voce della Davis si esprime al meglio, piu' che mai grintosa e sanguigna. Il momento della Davis era purtroppo passato, ma anche questa ultima parte della sua carriera meritava di essere portata alla luce, da aggiungere, come l' altro postumo "Is It Love Or Desire" (registrato nel 1976) alla fantastica trilogia di albums pubblicati tra il 1973 ed il 1975 dalla bellissima Betty Mabry, la splendida modella che Miles Davis sposo' nel '68 ma non ebbe il coraggio di trattenere che per un annetto, "troppo giovane e selvaggia", come lui scrivera' piu' tardi. Due i contributi fondamentali alla musica della sensule Betty: in primo luogo fu lei a portare Miles Davis ad avvicinarsi al rock ed alla psichedelia, alla musica di Hendrix ed a tutte le altre influenze che sfoceranno subito nella svolta elettrica di albums storici come "Filles de Kilimanjaro" (con Betty in copertina ed un brano a lei dedicato, "Mademoiselle Mabry") o "Bitches Brew"; in secondo luogo, per quanto a lungo misconosciuti, i suoi tre albums solisti sono tra i migliori frutti della musica nera americana della prima meta' degli anni '70, soprattutto il primo straordinario "Betty Davis", da molti considerato come uno dei piu' belli di sempre della storia della musica funky, con la grandissima band e la bellissima voce della Davis che riescono a trasmettere una carica ed una sensualita' animalesca straripante di rara potenza, tali da mandare ko anche il piu' smaliziato cultore della funky music, ma pure caratterizzati da influenze hendrixiane molto spiccate.
Euro
30,00
codice 3036734
scheda
Davis miles Bitches brew live
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  music on vinyl 
jazz
Vinile doppio da 180 grammi, copertina ruvida a busta, librettto di dodici pagine con note storiche e foto a colori, label blu e viola con scritte bianche e rosse, catalogo MOVLP278, due adesivi di presentazione del disco applicati sulla busta protettiva. Pubblicato dalla Music On Vinyl nel 2011, questo album presenta nove registrazioni dal vivo, tratte dalle apparizioni di Davis al festival jazz di Newport del 1969 (5 luglio 1969, si tratta di tre brani, finora inediti) ed al festival dell'isola di Wight (29 agosto 1970, brani gia' editi nel 2009 dalla Columbia/Legacy). I brani documentano un momento chiave della svolta elettrica di Miles: la performance al festival di Newport ebbe luogo poche settimane prima delle sessioni che produssero il capolavoro ''Bitches brew'', e fra esse possiamo ascoltare la prima versione mai registrata professionalmente di ''Miles runs the voodoo down''; la formazione e' quella del cosidetto quintetto ''perduto'' (perche' non sono mai uscite incisioni in studio), composto da Davis, Chick Corea, Dave Holland, Jack DeJohnette e Wayne Shorter (anche se quest'ultimo non e' qui presente perche' non arrivo' in tempo per il concerto). La storica esibizione al festival di Wight e' potente testimonianza della nuova estetica abbracciata da Miles, unione di jazz, funk e rock; la formazione di questo concerto era composta da Davis, Gary Bartz (sax alto, sax soprano), Chick Corea (piano elettrico), Keith Jarrett (organo), Dave Holland (basso), JackDeJohnette (batteria) ed Airto Moreira (percussioni). Questa la scaletta: Newport 1969: ''Miles runs the voodoo down'', ''Sanctuary'', ''It's about that time/Theme''; Wight 1970: ''Directions'', ''Bitches brew'', ''It's about that time'', ''Sanctuary'', ''Spanish key'', ''The theme''.
Euro
35,00
codice 2134152
scheda
Davis miles Cookin' with the miles davis quintet (+1)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1957  jazz wax 
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressocche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura, con note e foto supplementari sul retro, arricchita della presenza di una traccia aggiunta ("When Lights Are Low", registrata il 19 maggio del 1953 con MIles Davis alla tromba, John Lewis al piano, Percy Healt al contrabasso e Max Roach alla batteria). L' album originariamente pubblicato dalla Prestige nel 1957, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 26 ottobre del 1956 con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Il primo capitolo della leggendaria tetralogia ad essere pubblicato, prima di ''Relaxin' with...'' (1957), questo lp ad opera del primo grande quintetto di Miles e' considerato insieme ai suoi tre ''fratelli'' uno dei capitoli fondamentali del bop, e del jazz in generale. L'album mostra in particolare la convivenza fra due grosse e diverse personalita' come Davis e Coltrane, con Miles che qui si mostra piuttosto vivace mentre il sassofonista alterna momenti di esuberanza con passaggi sensuali e rilassati, per un set complessivamente agile e svolazzante, con l'eccezione dello standard ''My funny valentine'' e di alcuni malinconici scivoli nello spirito blues. ''Cookin' with...'' fu registrato in una delle due sessioni che produssero anche ''Relaxin' with...'', ''Steamin' with...'' e ''Workin' with...'', nelle quali il quintetto incise in studio il repertorio che presentava all'epoca dal vivo. Questa la scaletta: ''My funny valentine'', ''Blues by five'', ''Airegin'', ''Tune up'' e ''When lights are low''.Copertina pressoche' identica all'originale rarissima stampa su Prestige, vinile 180 grammi, con l' aggiunta del brano "When Lights are Low", registrata il 19 maggio 1953. Ristampa dell'album originariamente pubblicato dalla Prestige nel 1957, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 26 ottobre del 1956 con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Il primo capitolo della leggendaria tetralogia ad essere pubblicato, prima di ''Relaxin' with...'' (1957), questo lp ad opera del primo grande quintetto di Miles e' considerato insieme ai suoi tre ''fratelli'' uno dei capitoli fondamentali del bop, e del jazz in generale. L'album mostra in particolare la convivenza fra due grosse e diverse personalita' come Davis e Coltrane, con Miles che qui si mostra piuttosto vivace mentre il sassofonista alterna momenti di esuberanza con passaggi sensuali e rilassati, per un set complessivamente agile e svolazzante, con l'eccezione dello standard ''My funny valentine'' e di alcuni malinconici scivoli nello spirito blues. ''Cookin' with...'' fu registrato in una delle due sessioni che produssero anche ''Relaxin' with...'', ''Steamin' with...'' e ''Workin' with...'', nelle quali il quintetto incise in studio il repertorio che presentava all'epoca dal vivo. Questa la scaletta: ''My funny valentine'', ''Blues by five'', ''Airegin'', ''Tune up'' e ''When lights are low''.
Euro
20,00
codice 2134153
scheda
Davis miles Kind of blue
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1959  columbia / sony / legacy 
jazz
ristampa con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Inciso ai Columbia 30th Studios di New York in due sessioni, il 2 marzo ed il 6 aprile del 1959, con formazione a sei composta da Miles Davis (tromba), Cannonball Adderley (sax alto), John Coltrane (sax tenore), Bill Evans (pianoforte, sostituito da Wynton Kelly nella sola ''Freddie freeloader''), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria). Disco epocale e riconosciuto capolavoro del jazz, ''Kind of blue'' e' considerato una delle massime espressioni del cosiddetto jazz modale, dove le improvvisazioni sono basate su scale piuttosto che su accordi, la cui teoria era stata sviluppata negli anni '50 dal pianista George Russell nel suo celebre libro ''Lydian chromatic concept of tonal organization''. Al di la' della valenza innovativa nella storia del jazz, ''Kind of blue'' e' anche un disco di grande carica emotiva e di atmosfera, che passa dai nervosi fraseggi dei fiati in ''So what'' alla struggente e splendida tristezza di 'Blue in green'', per arrivare alla solare ed al tempo stesso malinconica ''All blues''; per non dire poi del gruppo stellare che incise questo disco. Musica rilassata e concentrata sull'atmosfera piuttosto che sugli assoli, in contrasto con le esplosioni del be bop e dello hard bop, frutto di una delle piu' importanti svolte stilistiche compiute da Davis nella sua lunga carriera. Questa la scaletta dei brani: ''So what'', ''Freddie freeloader'', ''Blue in green'', ''Flamenco sketches'', ''All blues''.
Euro
28,00
codice 2134096
scheda
Davison brian brian davison's every which way (gatefold)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  long hair 
rock 60-70
ristampa rimasterizzata, con copertina per l' occasione apribile, pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, e corredata di esclusivo inserto apribile. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1970, non entrato nelle classifiche Uk e non pubblicato in Usa. Il primo ed unico misconosciuto e bellissimo album del progetto Every Wich Way guidato dall' inglese Brian Davidson, gia' con i Nice e poi nei Refugee, con Graham Bell, gia' con Skip Bifferty e poi con gli Arc, Geoffrey Peach, Alan Cartwright, poi nei Procol Harum, e John Hedley. Il disco si rivela uno dei piu' interessanti ed atipici del panorama inglese dell' epoca, proponendo una musica notturna evocativa e ricca di suggestivo fascino con forti influenze westocoastiane ma riproposte con un approccio raffinato ed una sensibilita' tipicamente inglesi, con screziature talora quasi jazz, con flauto e sax spesso in primo piano, influenze ai limiti del progressive e della sperimentazione, con possibili accostamenti in alcuni frangenti ai migliori Traffic del secondo album; sfortunatamente il progetto ha prodotto purtroppo solo questo lavoro, sottovalutatissimo, vero album di culto che non manchera' di affascinare, con i suoi toni agrodolci, chiunque abbia amato lavori ''diversi e devianti'' quali ''If only i could remember my name'' di David Crosby, ''The cycle is complete'' di Bruce Palmer , o ''End of the game'' di Peter Green.
Euro
29,00
codice 2133718
scheda
Dawkins jimmy All for business
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  fra  1973  delmark 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Seconda stampa francese del 1976, con note sul retro in lingue francese ed inglese, e non più solo in francese, copertina (con davvero assai lievi segni di invecchiamento) laminata fronte retro, con artwork completamente diverso rispetto alle prime stampe americana ed inglese, label bianca ed azzurra con scritte blu scuro, logo Delmark bianco e blu in alto, SACEM a destra, catalogo 900.207. Originariamente pubblicato nel 1973 dalla Delmark nel Regno Unito e negli USA, "All for business" è uno dei primi albums di Dawkins, inciso peraltro qualche anno prima, nell'ottobre e nel novembre del 1971, in quel di Chicago. Dawkins (chitarra, voce in un brano), è accompagnato in queste sessioni da Big Voice Odom (voce), Otis Rush (chitarra), Jim Conley (sax tenore), Sonny Thompson (organo, piano), Ernest Gatewood (basso), Charles Hicks (batteria tranne due brani) e Robert Crowder (batteria in due brani). Solido Chicago blues elettrico di scuola "West Side", con l'aggiunta di qualche sottile venatura soul; la chitarra solista di Dawkins ha un sound genuinamente blues, energico ed incisivo, non incline a giochi pirotecnici. Questa la scaletta: "All For Business", "Moon Man", "Down So Long", "Cotton Country", "Welfare Blues", "Having Such A Hard Time", "Contro", "Born In Poverty". Stimato esponente dello stile chitarristico della West Side di Chicago, Jimmy Dawkins (1936-2013) era originario del Mississippi, ma si trasferì a Chicago nel 1955; il suo era un blues elettrico incline al lato ombroso ed introspettivo, che raramente si impennava nei ritmi, e che si esprimeva senza teatralità,e che in alcuni suoi lavori presenta delle affinità con quello di Eric Clapton. Arrivato a Chicago, si costruì una carriera musicale attraverso lunghi anni, muovendosi in un ambiente, quello della West Side di Chicago, dove operavano nomi come Luther Allison e Magic Sam; fu proprio quest'ultimo che lo presentò al direttore della label Delmark Bob Koester, etichetta che nel 1969 pubblicò il suo primo album solista, l'apprezzato "Fast fingers", disco che sarebbe poi stato insignito del Gran Prix du Disque de Jazz nel 1971, primo capitolo di una discografia che si sarebbe poi estesa fino al primo decennio del XXI secolo.
Euro
26,00
codice 336809
scheda
Dawkins jimmy Blisterstring
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1976  delmark 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
L' originale rara stampa americana, copertina cartonata "textured" in rilievo sul fronte e sul retro, label bianca con scritte e logo blu, catalogo DS-641, indirizzo "4243 N.Lincoln, Chicago 60618" sull' etichetta e sul retrocopertina, vinile che assume colore ambrato se posto controluce. Pubblicato nel 1976 dalla Delmark negli USA ed accreditato alla Jimmy Dawkins Band, questo album esce nello stesso anno di un altro album solista di Dawkins, "I want to know". "Blisterstring" fu inciso nei celebrati Chess Studios di Chicago, con una formazione che accanto al leader Dawkins (voce, chitarra solista) vedeva Jimmy Johnson (chitarra ritmica), Sylvester Boines (basso) e Tyrone Centuray (batteria), ai quali si aggiungeva l'ospite Sonny Thompson (pianoforte). E' un album di solido Chicago blues elettrico di scuola "West Side", dal sound aggiornato da una sfumatura funkeggiante nella chitarra ritmica di Johnson (che impiega lo wah wah); la chitarra solista di Dawkins ha un sound invece più classico, energico ed incisivo con brevi sequenze che compongono anche gli assoli più lunghi, ma non incline a giochi pirotecnici. Stimato esponente dello stile chitarristico della West Side di Chicago, Jimmy Dawkins (1936-2013) era originario del Mississippi, ma si trasferì a Chicago nel 1955; il suo era un blues elettrico incline al lato ombroso ed introspettivo, che raramente si impennava nei ritmi, e che si esprimeva senza teatralità,e che in alcuni suoi lavori presenta delle affinità con quello di Eric Clapton. Arrivato a Chicago, si costruì una carriera musicale attraverso lunghi anni, muovendosi in un ambiente, quello della West Side di Chicago, dove operavano nomi come Luther Allison e Magic Sam; fu proprio quest'ultimo che lo presentò al direttore della label Delmark Bob Koester, etichetta che nel 1969 pubblicò il suo primo album solista, l'apprezzato "Fast fingers", disco che sarebbe poi stato insignito del Gran Prix du Disque de Jazz nel 1971, primo capitolo di una discografia che si sarebbe poi estesa fino al primo decennio del XXI secolo.
Euro
25,00
codice 336764
scheda
Dawson richard End of the middle
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  domino 
indie 2000
adadesivo su cellophane, coupon per download digitale. Il nuovo album (decimo ??) del cantautore inglese. Dalla presentazione a cura della Domino: ...End of the Middle è uno sguardo stranamente bello sui meccanismi dell'unità familiare, forse diverse generazioni della stessa famiglia: "Volevo che questo disco fosse su piccola scala e molto domestico", spiega Dawson, "per essere spogliato, nudo e crudo, e lasciare che i testi e le melodie parlassero per se stessi e per le persone nelle canzoni". Riducendo le cose al minimo, ciò che viene rivelato è una serie di musica straordinariamente equilibrata, stranamente elegante e bella. Autore di una musica radicata nella tradizione ma al tempo stesso eccentrica ed influenzata da culture musicali diverse, il cantautore britannico Richard Dawson è basato nella regione industriale del Tyneside, nel Nord dell'Inghilterra. La critica ha paragonato la sua musica ad artisti difficilmente classificabiili come Bonnie "Prince" Billy, Jandek, John Martyn, Mike Waterson, Adem e perfino Skip Spence, ma in certi episodi evoca anche il ricordo della grande Incredible String Band: Dawson opera una sintesi fra folk e folk rock britannico, blues acustico rurale e sfumature jazz e modernamente psichedeliche. Pubblica nel 2005 il suo primo album "Sings songs and plays guitar", seguito nel 2008 da "Motherland", nel 2011 da "The magic bridge", molto applaudito dalla critica, nel 2013 da "The glass trunk", nel 2017 da "Peasant" e nel 2019 da "2020". Nella sua musica Dawson si ispira anche al folklore ed alla storia medievale della sua terra, in particolare l'Inghilterra settentrionale.
Euro
29,00
codice 2134294
scheda
Dawson richard End of the middle (ltd)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  domino 
indie 2000
edizione limitata in vinile nero con inserto autografato, adesivo su cellophane, coupon per download digitale. Il nuovo album (decimo ??) del cantautore inglese. Dalla presentazione a cura della Domino: ...End of the Middle è uno sguardo stranamente bello sui meccanismi dell'unità familiare, forse diverse generazioni della stessa famiglia: "Volevo che questo disco fosse su piccola scala e molto domestico", spiega Dawson, "per essere spogliato, nudo e crudo, e lasciare che i testi e le melodie parlassero per se stessi e per le persone nelle canzoni". Riducendo le cose al minimo, ciò che viene rivelato è una serie di musica straordinariamente equilibrata, stranamente elegante e bella. Autore di una musica radicata nella tradizione ma al tempo stesso eccentrica ed influenzata da culture musicali diverse, il cantautore britannico Richard Dawson è basato nella regione industriale del Tyneside, nel Nord dell'Inghilterra. La critica ha paragonato la sua musica ad artisti difficilmente classificabiili come Bonnie "Prince" Billy, Jandek, John Martyn, Mike Waterson, Adem e perfino Skip Spence, ma in certi episodi evoca anche il ricordo della grande Incredible String Band: Dawson opera una sintesi fra folk e folk rock britannico, blues acustico rurale e sfumature jazz e modernamente psichedeliche. Pubblica nel 2005 il suo primo album "Sings songs and plays guitar", seguito nel 2008 da "Motherland", nel 2011 da "The magic bridge", molto applaudito dalla critica, nel 2013 da "The glass trunk", nel 2017 da "Peasant" e nel 2019 da "2020". Nella sua musica Dawson si ispira anche al folklore ed alla storia medievale della sua terra, in particolare l'Inghilterra settentrionale.
Euro
29,00
codice 2134314
scheda
De andre' fabrizio la buona novella (original sleeve + booklet)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  sony music 
cantautori
ristampa del 2024, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura su Produttori Associati (non fotografica come gran parte delle stempe successive), corredata di inner sleeve con foto, e di un esclusivo booklet. Pubblicato in Italia nel Novembre 1970 dopo ''Volume 3'' e prima di ''Non al Denaro Non all' Amore ne' al Cielo''. Il quinto album. A cura di Roberto Dan, arrangiamenti di Giampiero Reverberi Orchestra e coro "I musical" diretti da Giampiero Reverberi, Tecnici del suono: Walter Patergnani (Ricordi) - Mario Carulli (Fonorama) - Plinio Chiesa (Fonit-Cetra). Contiene i seguenti brani- Laudate Dominum , L'infanzia di Maria , Il ritorno di Giuseppe , Il sogno di Maria , Ave Maria, Maria nella bottega di un falegname , Via della Croce, Tre madri , Il testamento di Tito, Laudate hominem. De andre' rielabora i vangeli apocrifi, donandoci una rilettura inconsueta della vita di gesu cristo, da prospettive assolutamente inedite, il disco fece scalpore all'epoca della sua uscita destando grandissimo scandalo nell'italia dei primi '70, riascoltandolo si ha la netta sensazione di trovarci alle prese con un opera non solo provocatoria ed assoluatamente rivelatoria del clima del suo tempo, ma anche totalmente originale e lontanisima nello spirito nella riuscita e nelle intenzioni, dalla musica Italiana, sia quella piu' '' leggera'' che quella piu' impegnata. Un assoluto capolavoro ed un opera monumentale enormemente influente sull'intera storia artistica del Paese.
Euro
36,00
codice 2133913
scheda
De andre' fabrizio non al denaro non all' amore ne' al cielo (+booklet)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  sony 
cantautori
Ristampa del 2024, in vinile 180 grammi, corredata di esclusivo libretto con note, copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura, completa di inner sleeve con i testi. Pubblicato in Italia nel novembre del 1971 dopo ''La buona novella'' e prima di ''Storia di un impiegato''; testi di Fabrizio De Andre' e Giuseppe Bentivoglio, musiche di Fabrizio De Andre' e Nicola Piovani, arrangiamenti e direzione d'orchestra di Nicola Piovani. Registrato all' Ortophonic di Roma. Contiene i seguenti brani: Dormono sulla collina , Un matto , Un giudice , Un blasfemo, Un malato di cuore, Un medico, Un chimico, Un ottico , Il suonatore Jones , Concept album liberamente tratto dall'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters ( pubblicato nel 1915 in USA ) , i testi sono tratti , liberamente, dalle seguenti poesie- (il riferimento e' alla traduzione italiana di Fernanda Pivano - Editore Einaudi) La collina (Dormono sulla collina), Trainor, il farmacista (Un chimico) , Frank Drummer (Un matto) , Il dottor Siegfried Iseman (Un medico) , Wendell P. Bloyd (Un blasfemo), Francis Turner (Un malato di cuore) , Il giudice Selah Lively (Un giudice) , Dippold, l'ottico (Un ottico) , Il Suonatore Jones ( Il Suonatore Jones ). Narrazione effettuata con l'aiuto e l'ispirazione della nota Americanista ed intellettuale Fernanda Piovano; lavoro giustamente ritenuto straordinario ed entrato nella leggenda della musica Italiana cantautoriale e non, vi si narrano, in prima persona, le esistenze di personaggi seppelliti in un cimitero della frontiera, rese attuali dalla reinterpretazione di De Andre', e' considerato uno dei suoi lavori piu' commoventi e coinvolgenti, con partiture vocali e musicali tra le piu' belle in assoluto della sua carriera.
Euro
36,00
codice 2133914
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1975  sony / rca 
cantautori
ristampa rimasterizzata ed in vinile pesante, copertina pressoche' identica alla prima rara tiraura, corredata di inserto fotografico. Pubblicato in Italia nel gennaio del 1975 dopo ''Francesco De Gregori'' e prima di ''Bufalo Bill'', giunto al secondo posto delle classifiche italiane, il quarto album. Tutti i brani sono di De Gregori tranne ''Pablo'', co-scritto con Lucio Dalla, arrangiamenti di Fracesco De Gregori, tecnico del suono Ubaldo Consoli, partecipano Lucio Dalla, Mario Schiano, Nicador Parra. Contiene i seguenti brani: "Rimmel", "Pezzi di vetro", "Il signor Hood", "Pablo", "Buonanotte Fiorellino", "Le storie di ieri", "Quattro cani", "Piccola mela", "Piano bar". Uno dei capolavori assoluti della musica italiana, un album bellissimo, con testi che sono tra i piu' poetici ed originali mai ascoltati e la musica anch' essa notevole, con un tono notturno, delicato e malinconico, che ben si confa' alle parole; anche l' incisione e' passata alla storia, per la perfezione tecnica insolita in un album italiano del periodo. Questo sara' anche il disco che con le sue atmosfere colorate e con i suoi contenuti piu' comprensibili, gli attirera' la contestazione che puntuale lo colpira' nel 1975, in uno storico concerto al Palalido, dopo il quale De Gregori si ritirera' dalle scene per qualche tempo.
Euro
36,00
codice 3036486
scheda
De lucia paco Live... one summer night
Lp [edizione] originale  stereo  hol  1984  philips 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent
Prima stampa europea di pressaggio olandese su Philips, copertina lucida con barcode, con indicazione "Digital recording" sul fronte in basso, e con sul retro in alto l'indicazione anche del numero di catalogo dell'edizione su cassetta, ma senza quello della versione in cd, inner sleeve con crediti, foto e note biografiche, label grigia e blu, STEMRA in riquadro a sinistra, catalogo 822 540-1. Pubblicato nel 1984 dalla Mercury nel Regno Unito, l'album dal vivo accreditato al Paco De Lucia Sextet, composto da De Lucia (chitarra), Ramon De Algeciras (chitarra), Carlos Benavent (basso elettrico), Pepe De Lucia (voce, chitarra ritmica), Jorge Pardo (flauto, sax soprano) e Rubem Dantas (percussioni), contiene cinque lunghi brani di moderno flamenco, tutti composti da Paco De Lucia tranne l'introduzione chitarristica di "Alta mar", accreditata a John McLaughlin; molto ispirata ed emozionalmente potente la voce di Pepe De Lucia, anche se la scena è riservata sopratuttto alle splendide trame chitarristiche acustiche di Paco e di De Algeciras. Questa la scaletta: "Palenque", "Alta Mar", "Solo Quiero Caminar", "Chiquito", "Gitanos Andaluces". Il grande chitarrista spagnolo Paco De Lucia (1947-2014) e' considerato tra i piu' importanti innovatori dello strumento: gia' ispiratore e collaboratore di mostri sacri quali Carlos Santana e John Mc Laughlin, il suo stile e' sospeso tra il flamenco ed il jazz, con contaminazioni progressive e folk; egli e' il piu' importante chitarrista spagnolo del secolo insieme a Ramon Montoya, Nino Ricardo e Sabicas. Musicista di enorme importanza nella scena rock e jazz mondiale dai primi anni '70 fino ad oggi, l'inglese John McLaughlin inizia con Graham Bond, poi e' con i Lifetime in Usa, suona in ''Bitches brew'' e ''In a silent way'' di Miles Davis, e' preda del misticismo e fonda la Mahavishnu Orchestra, sempre imprevedibile ed incostante, rimane un solista di eccezionale valore ed un autentico caposcuola. Oltre a continuare a pubblicare dischi a proprio nome, McLaughlin dara' anche vita alla Mahavishnu Orchestra ed al progetto Shakti, autore anche di numerose collaborazioni con altri musicisti.
Euro
18,00
codice 336808
scheda
Dead kennedys Fresh fruit for rotten vegetables (uk artwork)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1980  cherry red / private 
punk new wave
ristampa private press, in vinile pesante, approntata sulla versione inglese del disco (con il fronte in bianco e nero e non in tinta arancione), uscita su Cherry Red, copertina lucida senza barcode, nella prima versione con il retro con i volti visibili nella foto del vecchio gruppo. Pubblicato nel settembre del 1980 dalla Cherry Red in Gran Bretagna, dove arrivo' al 33esimo posto in classifica, e nel novembre dello stesso anno dalla Faulty/I.R.S. Negli USA, dove non entro' in classifica, questo e' il primo classico ed immenso album della hard-core punk band californiana, precedente ''Plastic surgery disasters'' (1982). Nati a San Francisco nel gennaio 1978, sono stati sicuramente il piu' importante gruppo di punk hardcore americano, nonche' una delle band piu' seminali di sempre. Impegnati su piu' fronti, da quello politico alle produzioni discografiche, hanno fornito ispirazione e supporto a stuoli di gruppi, la musica moderna non sarebbe la stessa senza la loro presenza. Soprattutto, pero', hanno fornito con questo primo straordinario album (ricordiamo almeno i singoli che lo anticiparono, "California Uber Alles" e "Holiday in Cambodia", oltre a quello che presto ne venne tratto, l'altro inno "Kill the Poor"), una illuminante prova della possibilita' di superare i confini del punk rock allora conosciuto ed anche, contemporaneamente, dello hardcore che stava allargandosi velocemente a macchia d'olio, e che raramente negli anni a venire riuscira' ad esprimersi con la stessa liberta' creativa, qui supportata pero' dalla rara scintilla del genio. Saranno forse i dischi successivi della band, tutti eccellenti peraltro, a costituire un piu' accessibile esempio per le migliaia di band nel globo che si ispireranno ai Dead Kennedys, ma questo disco rimane unico ed insuperabile. Da sempre schierata nell'estrema sinistra, la band ha attaccato, con la sua graffiante ironia, l'intero sistema americano. Musicalmente, i Dead Kennedys miscelano la sperimentazione della scena punk inglese con l'energia di quella americana. I Dead Kennedys furono la principale punk-band "criminale" di San Francisco, capitanati dal cantante Jello Biafra (Eric Boucher), nato e cresciuto in Colorado, erede della tradizione impegnata della Baia, che ne ha fatto la voce morale del movimento punk californiano ed anche responsabile di molti gruppi punk sotto contratto nella sua etichetta, la Alternative Tentacles.
Euro
18,00
codice 2133878
scheda

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