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Harris bill Bill harris and friends
Lp [edizione] ristampa  stereo  usa  1957  fantasy 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Ristampa USA del 1983 su Fantasy, copertina senza barcode, label blu con scritte e logo Fantasy argentati, catalogo OJC-083. Originariamente pubblicato nel 1957 dalla Fantasy negli USA, uscito nel Regno Unito su Vocalion, questo album fu inciso a Los Angeles nel settembre del 1957 da Bill Harris (trombone), Ben Webster sax tenore), Jimmy Rowles (pianoforte), Red Mitchell (contrabbasso) e Stan Levey (batteria). Ricordato dalla critica come uno dei migliori album di Harris da band leader, questo lp lo vede insieme ad un gruppo di alto livello attraverso ispirate jams sopra classici standards, interpretati con un bop jazz melodico e caldamente espressivo. Questa la scaletta: "It might as well be spring", "Crazy rhythm", "Where are you", "Just one more chance", "I surrender dear", "I'm getting sentimental over you", "In a mellow tone". Originario di Philadelphia, Bill Harris (1916-1973) è ricordato dal critico Scott Yanow come uno dei pochi trombonisti di metà '900 non influenzati dal celebre J.J. Johnson rispetto al quale Harris sviluppò una propria voce distinta ed originale. Fra i tardi anni '30 e la metà dei '40, Harris suonò nelle orchestre di giganti come Gene Krupa, Benny Goodman e Woody Herman, fra gli altri: nella big band di quest'ultimo, il brano "Bijou" era quello in cui il trombonista si metteva più in luce; Harris lavorerà con Herman anche in seguito, nei tardi anni '40 e '50. Relativamente poche sono le sue sessioni e pubblicazioni come band leader, racchiuse per lo più fra il 1945 ed il 1957; fra il 1950 ed il 1954 si fece apprezzare con il Jazz at the Philarmonic, e nella seconda metà del decennio suonò spesso con Flip Philips, poi dagli anni '60 in poi la sua attività musicale andò diradandosi.
Euro
20,00
codice 333920
scheda
Harrison wilbert Kansas city
Lp [edizione] nuovo  stereo  hol  1959  relic 
blues rnr coun
Copertina lucida a busta senza codice a barre, label gialla con scritte nere e logo Relic in alto. Pubblicata dalla Relic, questa raccolta contiene sedici brani del bluesman Wilbert Harrison, in gran parte singoli originariamente usciti su Fury e Sphere fra la fine degli anni '50 ed i primi '60, oltre ad alcuni inediti dello stesso periodo. Non puo' mancare la sua hit ''Kansas City'', mentre e' presente anche ''Let's stick together'', singolo dal quale anni dopo prendera' forma la sua seconda hit ''Let's work together'', reinterpretata anche dai Canned Heat. Un'occasione per riscoprire un protagonista meno noto del r'n'b e del rock'n'roll, a meta' fra questi due stili. Questa la scaletta dei brani, alcuni in mono, altri in stereo: ''Kansas City'' (singolo, 1959), ''Cheatin' baby'' (singolo, 1959), ''Let's stick together'' (singolo, 1962), ''A woman in trouble'' (inedito), ''My love'' (singolo), ''C.C. rider'' (singolo, 1960), ''Since I fell for you'' (singolo, 1960), ''It's been a long time'' (inedito, 1959), ''Don't wreck my life'' (singolo, 1959), ''Little school girl'' (singolo, 1960), ''Messed around and fell in love'', ''Kansas City twist'' (singolo, 1962), ''Listen my darling'' (singolo, 1959), ''Pretty little woman'' (inedito), ''The horse'' (singolo, 1961), ''Goodbye Kansas City'' (singolo, 1960). Wilbert Harrison (1929-1994), proveniente dalla Carolina del nord, inizia fin dal 1950 a dedicarsi professionalmente alla musica e, malgrado numerose incisioni per diverse etichette, Š solo nel '59 che ottiene, in maniera "rocambolesca", il suo grande successo con "Kansas City", che altro non e' che il rifacimento di "K.C. Loving", una canzone di Leiber & Stoller gi… incisa nel '52 da Little Willie Littlefield, e che all'inizio entra nella classifica di Billboard al centesimo posto ed improvvisamente sale fino al primo, diventando uno dei grandi classici del R&R; tra tutte le numerose cover basti ricordare quella dei Beatles. In seguito, per tutti i '60, Harrison continuer… ad incidere per piccole etichette, fino a quando, nel '69 giunge la sua seconda ed ultima hit, "Let's work together", brano ripreso poi anche dai Canned Heat e da Brian Ferry. Uno dei musicisti pi— dotati in assoluto; infatti, oltre a cantare suona chitarra, piano, batteria ed armonica.
Euro
12,00
codice 3500797
scheda
Harrison wilbert kansas city/listen my darling
78 [edizione] originale  mono  usa  1959  fury 
  [vinile]  Very good blues rnr coun
rara stampa originale usa, uscito senza copertina, etichetta gialla con scritte nere e scritta "Fury records" in alto nera con Fury grande e records sotto piu' piccola, del primo, celeberrimo singolo, (qui a 78rpm), inciso per la Fury da Wilbert Harrison. Nato nel '29 in North Carolina, inizia fin dal 1950 a dedicarsi professionalmente alla musica e, malgrado numerose incisioni per diverse etichette, Š solo nel '59 che ottiene, in maniera "rocambolesca", il suo grande successo con la qui presente "Kansas City", che altro non e' che il rifacimento di quella "K.C. Loving", una canzone di Leiber & Stoller gi… incisa nel '52 da Little Willie Littlefield, e che all'inizio entra nella classifica di Billboard al centesimo posto ed improvvisamente sale fino al primo, diventando uno dei grandi classici del R&R; tra tutte le numerose cover basti ricordare quella dei Beatles. In seguito, per tutti i '60, Harrison continuer… ad incidere per piccole etichette, fino a quando, nel '69 giunge la sua seconda ed ultima hit, "Let's work together", brano ripreso poi anche dai Canned Heat e da Brian Ferry. Uno dei musicisti pi— dotati in assoluto; infatti, oltre a cantare suona chitarra, piano, batteria ed armonica.
Euro
350,00
codice 301314
scheda
Hawkins screamin' jay The singles 1954-1957
Lp [edizione] originale  stereo  eu  1954  rumble 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Copia ancora incellophanata, la prima stampa su Rumble, label grigia e viola, catalogo RUM201106. Pubblicata nel 2011 dalla Rumble, questa raccolta presenta quindici brani tratti da singoli risalenti a periodo 1954-57 del grande eccentrico di Cleveland, usciti prima dell'album di debutto su etichette quali Okeh, Timely, Wing, Mercury; non puo' mancare ovviamente il suo cavallo di battaglia ''I put a spell on you''. Questa la scaletta: ''Not anymore'' (1957), ''Baptize me in wine'' (1958), ''Please try to understand'' (1957), ''This is all'' (1955), ''(She put the) whamee (on me)'' (1955), ''You're all my life to me'' (1955), ''Well I tried'' (1955), ''Even though'' (1956), ''Talk about me'' (1956), ''I put a spell on you'' (1956), ''Little demon'' (1956), ''You made me love you'' (1957), ''Darling, please, forgive me'' (1957), ''Frenzy'' (1957), ''Person to person'' (1957). Screamin' Jay Hawkins, vero nome Jalacy J. Hawkins, e' stato probabilmente il piu' bizzarro interprete del rock'n'roll degli anni '50. Cresciuto a Cleveland in una famiglia adottiva, si dedica in gioventu' alla boxe ma finisce poi per intraprendere la carriera musicale, come pianista e cantante, nel gruppo di Tiny Grimes all'inizio degli anni '50. Nel 1956 arriva al successo con la sua celeberrima "I put a spell on you", che diverra' un classico della musica rock (fra le cover citiamo quella dei Creedence Clearwater Revival del 1968). Il suo modo di cantare e la voce possente gli valgono il soprannome "Screamin", urlante. Nel 1958 esce quindi il primo album ''At home with'', in cui la voce potentissima di Hawkins si esibisce in energici brani rock'n'roll e r'n'b, ma anche in ballate (tipo di composizione che lui prediligeva) come "Ol' man river" e bizzarri o, meglio, folli brani come l'indescrivibile "Hong Kong". Poco amato dall'establishment musicale americano, nel corso degli anni '60 suona in giro per l'Europa e l'Asia e pubblica alcuni album senza riscuotere molto successo. Screamin' Jay Hawkins era noto anche per le sue eccentriche esibizioni dal vivo, durante le quali usciva da una bara urlando, vestito con abiti sgargianti e strani copricapi, esibendosi in compagnia di un teschio, "Henry", che fumava una sigaretta; alcuni lo considerano percio' un precursore di musicisti rock molto scenici dal vivo come Arthur Brown e gli Who.
Euro
20,00
codice 254130
scheda
Haynes roy We three
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1958  new jazz / ojc / concord 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Ristampa del 2014, in vinile da 180 grammi, ormai fuori catalogo, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta viola ed argento, catalogo OJC-196 (NJ-8210) sull' etichetta, 0888072351189 sulla costola. Originariamente pubblicato nel 1958 dalla New Jazz, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 14 novembre del 1958, da Roy Haynes (batteria), Phineas Newborn (pianoforte) e Paul Chambers (contrabbasso). Il debutto vinilico da bandleader per il batterista afroamericano, ''We three'' vede in gran risalto il pianista Newborn, al quale Haynes lascia spazio attraverso questi sei brani di hard bop fluido e rilassato, che si lascia ascoltare con facilita'. Questa la scaletta: ''Reflection'', ''Sugar ray'', ''Solitaire'', ''After hours'', ''Sneakin' around'', ''Our delight''. Strumentista versatile e noto principalmente per la sua attivita' di sessionman e membro di prestigiosi ensemble, il batterista Roy Haynes ha suonato praticamente con tutti i grandi del jazz dagli anni '40 in poi, da Lester Young e Charlie Parker a Thelonious Monk, e poi con Gillespie, Coltrane, Davis, Chick Corea e Pat Metheny, solo per citarne una parte. Haynes ha avuto tuttavia anche una lunga carriera come band leader, iniziata a meta' anni '50 ed in corso ancora nei primi anni del nuovo secolo, quando l'oramai ottantenne jazzista continua ad ottenere riconoscimenti.
Euro
26,00
codice 248909
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1958  norton 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Copia ancora incellophanata, l' originale stampa, copertina lucida ricca di note e foto sul retro, etichetta in bianco e nero, catalogo Ed-358. Pubblicata nel 2010 dalla Norton, questa benemerita antologia compila tutti i brani dei cinque singoli su TNT e dei due su Renner usciti a nome Roy Head and the Traits fra il 1959 ed il 1962, oltre al singolo "One more time / Don't be blue" uscito nel 1965 a nome Roy Head (si tratta dei brani del primo singolo con i Traits, ma con l'aggiunta di sovraincisioni per opera della stessa TNT). Sono le primissime pubblicazioni di un giovanissimo Roy Head, accompagnato dai Traits, prima di raggiungere la fama nazionale con il fortunato singolo "Treat her right" del 1965. Autentiche gemme di rock'n'roll texano, grezze, asciutte e, per i tempi, selvagge, che resero il poco più che adolescente Head ed i Traits una delle più importanti realtà della scena rock'n'roll dello Stato della stella solitaria, ancor prima di sfondare a livello nazionale qualche anno dopo. Questa la scaletta: "One More Time" (1959), "Don't Be Blue" (1959), "Live It Up" (1960), "Yes I Do" (1960), "My Baby's Blue" (1960), "Here I Am In Love Again" (1960), "Summertime Love" (1960), "Your Turn To Cry" (1960), "Walking All Day" (1961), "Night Time Blues" (1961), "One More Time" (versione a nome Roy Head, 1965), "Don't Be Blue" (versione a nome Roy Head, 1965), "Little Mama" (1962), "Linda Lou" (1962), "Woe Woe" (1962), "Got My Mojo Working" (1962). Uno dei grandi protagonisti del primo rock'n'roll texano, Roy Head (1941-2020) calcava le scene del proprio Stato ancora giovanissimo, pubblicando il suo primo singolo "One more time" nel 1959; nel corso della sua carriera, capace di sintetizzare rockabilly, r'n'b, soul, country e swamp rock, Head ottenne un primo grandissimo successo solista nel 1965 con il singolo "Treat her right", giunto al secondo posto nella classifica nazionale con il suo esplosivo cocktail fra rock'n'roll e soul, poi negli anni '70 ottenne alcuni buoni successi nell'ambito del country & western. Quale che fosse lo stile con cui si cimentava, Head mantenne sempre la sua energia passionale e diretta, proponendo un personaggio funambolico e scoppiettante nei suoi rinomati concerti.
Euro
20,00
codice 254563
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1958  norton 
blues rnr coun
Catalogo Ed-358. Pubblicata nel 2010 dalla Norton, questa benemerita antologia compila tutti i brani dei cinque singoli su TNT e dei due su Renner usciti a nome Roy Head and the Traits fra il 1959 ed il 1962, oltre al singolo "One more time / Don't be blue" uscito nel 1965 a nome Roy Head (si tratta dei brani del primo singolo con i Traits, ma con l'aggiunta di sovraincisioni per opera della stessa TNT). Sono le primissime pubblicazioni di un giovanissimo Roy Head, accompagnato dai Traits, prima di raggiungere la fama nazionale con il fortunato singolo "Treat her right" del 1965. Autentiche gemme di rock'n'roll texano, grezze, asciutte e, per i tempi, selvagge, che resero il poco più che adolescente Head ed i Traits una delle più importanti realtà della scena rock'n'roll dello Stato della stella solitaria, ancor prima di sfondare a livello nazionale qualche anno dopo. Questa la scaletta: "One More Time" (1959), "Don't Be Blue" (1959), "Live It Up" (1960), "Yes I Do" (1960), "My Baby's Blue" (1960), "Here I Am In Love Again" (1960), "Summertime Love" (1960), "Your Turn To Cry" (1960), "Walking All Day" (1961), "Night Time Blues" (1961), "One More Time" (versione a nome Roy Head, 1965), "Don't Be Blue" (versione a nome Roy Head, 1965), "Little Mama" (1962), "Linda Lou" (1962), "Woe Woe" (1962), "Got My Mojo Working" (1962). Uno dei grandi protagonisti del primo rock'n'roll texano, Roy Head (1941-2020) calcava le scene del proprio Stato ancora giovanissimo, pubblicando il suo primo singolo "One more time" nel 1959; nel corso della sua carriera, capace di sintetizzare rockabilly, r'n'b, soul, country e swamp rock, Head ottenne un primo grandissimo successo solista nel 1965 con il singolo "Treat her right", giunto al secondo posto nella classifica nazionale con il suo esplosivo cocktail fra rock'n'roll e soul, poi negli anni '70 ottenne alcuni buoni successi nell'ambito del country & western. Quale che fosse lo stile con cui si cimentava, Head mantenne sempre la sua energia passionale e diretta, proponendo un personaggio funambolico e scoppiettante nei suoi rinomati concerti.
Euro
23,00
codice 3513930
scheda
Heath ted Recalls the fabulous dorseys
Lp [edizione] originale  mono  uk  1957  decca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good jazz
prima stampa inglese, copertina (con diversi segni di invecchiamento) laminata fronte retro, flipback su due lati sul retro, label marrone con ''deep groove'' in prossimita' del bordo, logo Decca ''unboxed'' argentato in alto, marchi NCB e BIEM in riquadri a sinistra, catalogo LK4224. Pubblicato nel 1957 dalla Decca nel Regno Unito, questo album e' un tributo ai grandi fratelli Dorsey, Tommy e Jimmy, scomparsi rispettivamente nel 1956 e nel 1957. I Dorsey, in particolare Tommy, furono fra i massimi band leaders di orchestre jazz fra gli anni '30 e '40, e Ted Heath, a sua volta ormai uno stimatissimo direttore di big band negli anni '50, rivisita qui una serie di brani associati al repertorio dei due fratelli americani, offrendoci un pregiato set di jazz orchestrale. Questa la scaletta: ''Opus 1'', ''I'll never smile again'', ''Amapola'', ''Melody in F'', ''Oodles and noodles'', ''Well, git it'', ''Song of india'', ''Chlo-e'', ''Green eyes'', ''Quiet please'', ''Marie'', ''Lieberstraum''. Nato a Wandsworth, sobborgo di Londra, Ted Heath (1902-1969) e' stato il piu famoso e riverito band leader di orchestre jazz della Gran Bretagna a meta' '900: la sua big band fu la piu' popolare del Regno Unito nel corso degli anni '50, ma la sua carriera era cominciata molto prima gia' all'inizio degli anni '20. Dopo varie esperienze musicali, nel 1928 Heath entro' nell'orchestra di Bert Ambrose, restandoci fino al 1936: in quegli anni, sotto la guida di Ambrose, imparo' la professione di band leader e divenne il piu' importante trombonista dell'Inghilterra. Verso la fine della seconda guerra mondiale, ispirato da Glenn Miller, Heath mise in piedi una big band all'americana ed inclinata verso la musica jazz, e negli anni post bellici consolido' la sua reputazione come band leader, e nel 1956 effettuo' il suo primo tour degli Stati Uniti. Negli anni '60 fece uso degli innovativi metodi di incisione della Decca, denominati Phase 4 Stereo, e continuo' a mietere successi nel corso del decennio fino a che problemi di salute non rallentarono la sua attivita'.
Euro
15,00
codice 329426
scheda
Henry pierre le microphone bien tempere
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1950  doxy 
classica cont.
Copertina lucida a busta senza codice a barre. Il pioniere della musica elettronica Pierre Henry, nasce come pianista classico e percussionista, ma diviene celeberrimo come una delle forze piu' importanti del momovimento avanguardista Francese della "musique concrete", che teorizza l'utlizzo di suoni reali, quali i treni sulle rotaie, l'abbaiare dei cani, i passi, etc, al posto degli strumenti tradizionali, tali suoni vengono poi manipolati elettronicamente in una maniera del tutto originale e mai tentata prima, ridefinendo l'idea stessa della musica e ponedo la domanda ''cosa e' la musica?'' sia all'ascoltatore che ai musicisti stessi. Il processo ha ispirato in maniera enorme gli artisti a venire di ogni epoca e genere, e Pierre Henry ed il suo maestro, Pierre Schaeffer, sono divenuti miti assoluti e tra glia artisti piu' citati del secolo scorso. Questo lavoro, "Le Microphone bien Tempere", fu scritto da Henry tra il 1950 e il 1952, e fu il primo tentativo di scrivere e plasmare la musica concreta. Ecco la lista dei brani inclusi: Lato A: 1. Batterie Fugace 2. Bidule en Ut (ouvre compos?e avec P. SCHAEFFER) 3. Fantasia 4. Dimanche noir I 5. Tarn Tarn II 6. Tam Tam concret 7. Tam Tam III 8. Micro rouge I 9. Tabou Clairon - Lato B: 1. Tam Tam IV 2. Vocalises 3. Sonatine 4. Antiphonie 5. Micro rouge II 6. Tam Tam I 7. Dimanche noir II.
Euro
16,00
codice 2009172
scheda
Henry pierre Musique sans titre / spatiodynamisme
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1951  doxy 
classica cont.
Vinile da 180 grammi, copertina lucida a busta senza codice a barre, label grigia con scritte nere, catalogo DOZ404. Pubblicato nel 2010 dalla Doxy, questo disco contiene due composizioni di Pierre Henry, ''Musique sans titre'' composta nel 1951, e ''Spatiodynamisme'', incisa nel 1954. ''Musique sans titre'' e' considerato uno dei primi esperimenti di Henry con la musica concreta, mentre ''Spatiodynamisme'' e' basata sulle sonorita' di una scultura sonora di Nicholas Schoffer, di cui Henry registro' e manipolo' le sonorita', ispirandosi a ''L'arte dei rumori'' del futurista Luigi Russolo. Questa la scaletta: Musique sans titre: ''Les etoiles'', ''Les vacances'', ''Fete foraine'', ''Andante sacre''', ''Cinquieme mouvement'', ''La guerre''; Spatiodynamisme: ''Spatiodynamisme I'', ''Spatiodynamisme II'', ''Spatiodynamisme III''. Pierre Henry, musicista dall' educazione classica, fu uno dei migliori discepoli dello sperimentatore Pierre Schaeffer (1910-1995); insieme scrissero la rivoluzionaria "Symphonie pour un Homme Seul", registrata nel 1950. Henry diviene celeberrimo come una delle forze piu' importanti del movimento avanguardista Francese della "musique concrete", che teorizza l'utlizzo di suoni reali, quali i treni sulle rotaie, l'abbaiare dei cani, i passi, etc, al posto degli strumenti tradizionali; tali suoni vengono poi manipolati elettronicamente in una maniera del tutto originale e mai tentata prima, ridefinendo l'idea stessa della musica e ponedo la domanda ''cosa e' la musica?'' sia all'ascoltatore che ai musicisti stessi. Il processo ha ispirato in maniera enorme gli artisti a venire di ogni epoca e genere, e Pierre Henry ed il suo maestro, Pierre Schaeffer, sono divenuti miti assoluti e tra gli artisti piu' citati del secolo scorso.
Euro
16,00
codice 3503531
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1959  fantome phonographique 
classica cont.
Edizione limitata a 500 copie, numerate sull'adesivo di presentazione apposto sul cellophane, copertina senza codice a barre. Ristampa del 2018 ad opera della Fantome Phonographique, che riproduce l'artwork originario dell'album a 10" ma qui in formato 12". Originariamente pubblicato nel 1959 in Francia dalla Unidisc in formato 10", questo album contiene l'opera "Saint-exupéry", trasposizione in narrazione vocale e musica dell'omonimo libro del 1956 scritto da Luc Estang ed ispirato dalla vita del celebre pilota e scrittore Antoine De Saint Exupéry. Le musiche furono realizzate da Pierre Henry, le parti narrative raccontate dalle voci di una piccola troupe teatrale che includeva l'attore Paul Meurisse, famoso membro della Comedie Francaise. Si tratta quindi di un'opera ibrida, fra letteratura, con le voci narranti in primo piano, e musica sperimentale, costruita da Henry con strumenti elettronici e tecniche di "musique concrete". Pierre Henry, musicista dall' educazione classica, fu uno dei migliori discepoli dello sperimentatore Pierre Schaeffer (1910-1995); insieme scrissero la rivoluzionaria "Symphonie pour un Homme Seul", registrata nel 1950. Henry diviene celeberrimo come una delle forze più importanti del movimento avanguardista Francese della "musique concrete", che teorizza l'utlizzo di suoni reali, quali i treni sulle rotaie, l'abbaiare dei cani, i passi, etc, al posto degli strumenti tradizionali; tali suoni vengono poi manipolati elettronicamente in una maniera del tutto originale e mai tentata prima, ridefinendo l'idea stessa della musica e ponedo la domanda ''cosa è la musica?'' sia all'ascoltatore che ai musicisti stessi. Il processo ha ispirato in maniera enorme gli artisti a venire di ogni epoca e genere, e Pierre Henry ed il suo maestro, Pierre Schaeffer, sono divenuti miti assoluti e tra gli artisti più citati del secolo scorso.
Euro
19,00
codice 3512267
scheda
Henry pierre and pierre schaeffer symphonie pour un homme seul
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1950  modern silence 
classica cont.
Titolo completo "Symphonie pour un homme seul / Concerto des ambiguites". Ristampa del 2016, in vinile 180 grammi e limitata in 500 copie numerate a mano sul retrocopertina, con copertina diversa rispetto alla prima rara stampa su Philips del 1973. Pioniere della Elettronica ed Avanguardia, fondatore del movimento della musica Concreta Francese, Pierre Schaeffer, un ingegnere sonoro, teorizzava che ogni suono potesse essere musica e fu uno dei primi a sperimentare con i tape looping e i campionatori analogici. Fu anche uno dei primi a registrare su nastro magnetico. Ispirandosi ai futuristi Italiani, empatizzo' il doppio significato del termine "play", intendendo il suonare uno strumento ma anche il divertimento e la soddisfazione che da esso si puo' trarre. Pierre Henry, il grande musicista dall' educazione classica, fu uno dei migliori discepoli di Schaeffer, insieme scrissero questa rivoluzionaria "Symphonie pour un Homme Seul", registrata nel 1950. Nonostante il titolo, non si tratta di una sinfonia in termini classici, ma di una sorta di suite divisa in 12 movimenti, una sorta di collage musicale con frammenti vocali che sono a volte registrati al contrario, ripetuti, accelerati, alternati a suoni quali flauti, passi, porte che sbattono, suoni metallici e un pianoforte preparato. L'importanza dell'opera non risiede comunque soltanto nella sua natura, ma anche nell'influenza enorme che avra' sulle generazioni future di musicisti di diversa estrazione. Symphonie pour un Homme Seul, dopo mezzo secolo dalla sua uscita, continua a suscitare meraviglia e rimane uno dei piu' importanti pezzi della musica del novecento. Il lato ''Concerto'' rivela l'approccio di Henry con le dissonanze, generando un impatto sonoro che riproduce l'inquinamento sonoro dei tempi moderni. Ecco la lista del materiale incluso: Lato A - 12 mouvements: Prosopope I - Partita - Valse - Erotica - Scherzo - Collectif - Prosopope II - Eroica - Apostrophe - Intermezzo - Cadence - Strette; Lato B - 8 mouvements: Tendu - Epars - Diffus - Concis - Interm?de - Cadence - Etendu - Rassemble.
Euro
24,00
codice 3016395
scheda
Henry pierre, michel vitold and sylvia monfort L'occident est bleu / l'an cinquante-six (+ bonus tracks)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1958  aurora rising 
classica cont.
Ristampa del 2016 ad opera della Aurora Rising, pressoché identica alla rarissima prima tiratura ma con due bonus tracks, "Vocalises" (registrata nel 1950, posta alla fine della prima facciata) e "Diffus" (registrata nel 1952, posta alla fine della seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1958 dalla Discolivre in Francia, questo album contiene due lunghe tracce di fusione fra reading e musica: i testi di "L'occident est bleu" e di "L'an cinquante-six" furono scritti dall'eclettico compositore parigino Claude Pascal, e sono qui recitati rispettivamente dagli attori Michel Vitold e Sylvia Monfort, mentre le musiche sono realizzate dal geniale Pierre Henry, in un sodalizio fra letteratura e musica d'avanguardia. Pierre Henry, musicista dall' educazione classica, fu uno dei migliori discepoli dello sperimentatore Pierre Schaeffer (1910-1995); insieme scrissero la rivoluzionaria "Symphonie pour un Homme Seul", registrata nel 1950. Henry diviene celeberrimo come una delle forze più importanti del movimento avanguardista Francese della "musique concrete", che teorizza l'utlizzo di suoni reali, quali i treni sulle rotaie, l'abbaiare dei cani, i passi, etc, al posto degli strumenti tradizionali; tali suoni vengono poi manipolati elettronicamente in una maniera del tutto originale e mai tentata prima, ridefinendo l'idea stessa della musica e ponedo la domanda ''cosa è la musica?'' sia all'ascoltatore che ai musicisti stessi. Il processo ha ispirato in maniera enorme gli artisti a venire di ogni epoca e genere, e Pierre Henry ed il suo maestro, Pierre Schaeffer, sono divenuti miti assoluti e tra gli artisti più citati del secolo scorso.
Euro
18,00
codice 3514578
scheda
Hipp jutta Jutta hipp with zoot sims (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1956  blue note 
jazz
Ristampa del 2022, limitata in 1000 copie, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, con copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Blue Note, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 28 luglio del 1956, da Jutta Hipp (pianoforte), Jerry Lloyd (tromba), Zoot Sims (sax tenore), Ahmed Abdul Malik (contrabbasso) ed Ed Thigpen (batteria). Uno dei pochissimi album della pianista tedesca che, qui accompagnata dal grande sassofonista Zoot Sims, offre sei brani di caldo e fluente jazz melodico, che vanno dai ritmi lenti e dalle melodie languide e soavi di una splendida ''Violets for furs'' al groove festoso ed agile di ''Just blues'' e ''Down home''. Questa la scaletta completa: ''Just blues'', ''Violets for furs'', ''Down home'', ''Almost like being in love'', ''Wee-dot'', ''Too close for comfort''. Originaria di Lipsia, la pianista tedesca Jutta Hipp (1925-2003) e' ricordata per uno stile personale che pero' e' stato da piu' parti accostato a quello di Horace Silver. Si accosto' al jazz clandestinamente durante il regime nazista, che ovviamente osteggiava questo genere musicale, quindi suono' in Germania fra la seconda meta' degli anni '40 ed i primi '50, guidando un suo quintetto fra il 1953 ed il 1955, e facendosi notare da Leonad Feather, pianista e critico jazz, che favori' il suo trasferimento a New York, dove suono' spesso alla Hickory House ed incise tre album per la Blue Note, l'ultimo dei quali la vedeva accompagnata dal sassofonista Zoot Sims (1956), poco dopo pero' la Hipp abbandono' quasi totalmente la scena musicale, dedicandosi alla pittura e lavorando poi per decenni nel settore tessile, sempre negli Stati Uniti. Col tempo si era talmente allontanata dal mondo musicale che nel 2000 la Blue Note non sapeva piu' dove inviare le royalties a lei dovute; tre anni dopo mori' nel Queens, a New York, dove aveva vissuto in solitudine.
Euro
24,00
codice 3030119
scheda
Holcomb roscoe Across the rocky mountain
Lp [edizione] originale  stereo  eu  1959  jeanne dielman 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
Copia ancora sigillata nel cellophane, ma con una leggera piega sull'angolo superiore sinistro della copertina, prima stampa europea, label rossa con scritte nere, catalogo JD113. Pubblicato nel 2016 dalla Jeanne Dielman, questo album compila registrazioni effettuate nel 1959 dal grande musicista folk americano, sotto la supervisione del musicologo John Cohen. Un classico del folk appalachiano, in cui emergono il caratteristico stile vocale di Holcomb, spesso in un penetrante ed al tempo stesso malinconico falsetto, sostenuto da ipnotiche e penetranti melodie di banjo. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Across The Rocky Mountain 2. Graveyard Blues 3. Cripple Creek 4. True Love 5. Coney Island 6. Baby Let Your Hair Roll Down SIDE 2: 1. Wayfaring Stranger 2. Stingy Woman 3. East Virginia Blues 4. Single Girl 5. Black Eyed Susie 6. Hills Of Mexico. Considerato uno dei massimi esponenti del folk americano, in particolare quello degli Appalachi, Roscoe Holcomb (1912-1981) proveniva dalla cittadina di Daisy, nel Kentucky. Holcomb canto' a lungo per passione, senza ambizioni professionistiche, lavorando come minatore o contadino, fino a che non effettuo' le sue prime incisioni alla fine degli anni '50, diventando nei due decenni successivi uno dei piu' rinomati interpreti del folk appalachiano, con il suo stile vocale che univa un timbro molto acuto con toni spesso malinconici; Bob Dylan e' fra i suoi estimatori.
Euro
10,00
codice 332495
scheda
Holiday billie All or nothing at all (+ 1 track)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1956  waxtime 
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima tiratura, con note supplementari sul retro e con una bonus track (''Moonlight on Vermont'', incisa il 3/1/57, posta alla fine della seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1959 dalla Verve, inciso in varie sessioni a Hollywood, California, il 14 ed il 18 agosto del 1956 ed il 3, 7 ed 8 gennaio del 1957, con formazione composta da Billie Holiday (voce), Ben Webster (sax tenore), Harry Edison (tromba), Jimmy Rowles (pianoforte), Barney Kessel (chitarra), Joe Mondragon (contrabbasso) e Red Mitchell (contrabbasso). Si tratta di una apprezzata raccolta che presenta alcune delle migliori incisioni effettuate dalla cantante per la Verve, con un gruppo di supporto di notevole livello. Holiday, qui fra blues e jazz e con una voce che appare in ottima forma, regala alcune intense performance caratterizzate dal suo unico stile vocale. Questa la scaletta: ''Do nothin' till you hear from me'', ''Cheek to cheek'', ''Ill wind'', ''Speak low'', ''I wished on the moon'', ''But not for me'', ''All or nothing at all'', ''We'll be together again'', ''Sophisticated lady'', ''April in Paris'', ''Say it isn't so'', ''Love is here to stay'', ''Moonlight on vermont'' (bonus track). Una delle piu' grandi cantanti della storia del jazz e della musica afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) e' ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Euro
20,00
codice 3032205
scheda
Holiday billie Body and soul (+1 track)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1957  waxtime 
jazz
ristampa in vinile da 180 grammi, rimasterizzata, copertina pressoche' identica sul fronte a quella della originaria rara tiratura, ma con note e foto supplementari sul retro e con un brano aggiunto per l' occasione: una seconda versione di "Comes Love", registrata nelle stesse sessions dell' album. Originariamente pubblicato dalla Verve, inciso ai Capitol Studios di Los Angeles in quattro sessioni, il 3, 4, 7 e 9 gennaio del 1957, con formazione composta da Billie Holiday (voce), Harry Edison (tromba), Ben Webster (sax tenore), Jimmy Rowles (pianoforte), Barney Kessel (chitarra), Alvin Stoller (batteria) e Red Mitchell (contrabbasso). La grande cantante, qui purtroppo negli ultimi anni di vita, in un momento in cui le traversie esistenziali le avevano ormai tolto la forma migliore, e' capace tuttavia di creare alcune perle. Questa la scaletta: ''Body and soul'', ''They can't take that away from me'', ''Darn that dream'', ''Let's call the whole thing off'', ''Comes love'', ''Gee, baby, ain't I good to you'',
Euro
20,00
codice 2121303
scheda
Holiday billie lady in satin
lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1958  columbia / de agostini 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
ristampa in vinile 180 grammi, originariamente allegata alla pubblicazione "Jazz 33 Giri" del 2011 distribuita nel circuito delle edicole, copertina senza barcode (con adesivo metallizzato Siae sul retro), pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura su Riverside, etichetta rossa e nera "Columbia 6 Eyes". Accreditato a Billie Holiday / Ray Ellis and His Orchestra, pubblicato dalla Columbia nel 1958, ''Lady in satin'' e' uno dei dischi piu' controversi della grande cantante afroamericana: la morte prematura l'avrebbe colta di li' a poco, e Billie cantava con una voce distrutta dai dolori di un'esistenza disordinata e difficile, e questo emerge nel tono del suo canto, che esprime stanchezza e male di vivere. Incise con Ray Ellis e la sua orchestra, che creano uno strano contrasto con le loro melodie levigate ed eteree in confronto alla voce rauca e vissuta di Billie Holiday, le registrazioni di ''Lady in satin'' furono indicate dalla stessa cantante come le sue preferite. Questa la scaletta: ''I'm a fool to want you'', ''For heaven's sake'', ''You don't know what love is'', ''I get along without you very well'', ''For all we know'', ''Violets in your furs'', ''You've changed'', ''It's easy to remember'', ''But beautiful'', ''Glad to be unhappy'', ''I'll be around''. Una delle piu' grandi cantanti della storia del jazz e della music afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) e' ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Euro
15,00
codice 245534
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Holiday billie Lady in satin (180 g)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1958  sony / legacy 
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, pressoche' identica alla prima ormai molto rara tiratura su Columbia. Pubblicato dalla Columbia nel 1958, ''Lady in satin'' e' uno dei dischi piu' controversi della grande cantante afroamericana: la morte prematura l'avrebbe colta di li' a poco, e Billie cantava con una voce distrutta dai dolori di un'esistenza disordinata e difficile, e questo emerge nel tono del suo canto, che esprime stanchezza e male di vivere. Incise con Ray Ellis e la sua orchestra, che creano uno strano contrasto con le loro melodie levigate ed eteree in confronto alla voce rauca e vissuta di Billie Holiday, le registrazioni di ''Lady in satin'' furono indicate dalla stessa cantante come le sue preferite. Questa la scaletta: ''I'm a fool to want you'', ''For heaven's sake'', ''You don't know what love is'', ''I get along without you very well'', ''For all we know'', ''Violets in your furs'', ''You've changed'', ''It's easy to remember'', ''But beautiful'', ''Glad to be unhappy'', ''I'll be around'', "The End of a Love Affair". Una delle piu' grandi cantanti della storia del jazz e della music afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) e' ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Euro
25,00
codice 2122381
scheda
Holiday billie lady sings the blues (+1 track)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1956  jazz wax 
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima tiratura uscita originariamente su Clef Records nel 1956, con note e foto supplementari sul retro, e con l' aggiunta del brano "PS I Love You" tratto dalle stesse sessions. Questo classico album fu inciso in tre sessioni con diverse formazioni, di cui riportiamo i dettagli piu' avanti. Il titolo dell'album e' lo stesso della famosa autobiografia della cantante, pubblicata nello stesso anno. Considerato da alcuni uno degli ultimi dischi classici di Billie Holiday, con la presenza tra gli altri brani di una rabbrividente "Strange Fruit", vede la presenza di accompagnatori di eccezionale livello come Tony Scott, Wynton Kelly e Kenny Burrell. I brani ''Lady sings the blues'', ''Trav'lin' light'', ''I must have that man'', ''Some other spring'' furono incisi a New York il 6 giugno del 1956, con formazione composta da Charlie Shavers (tromba), Tony Scott (clarinetto, arrangiamenti), Paul Quinichette (sax tenore), Wynton Kelly (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Aaron Bell (contrabbasso), Lenny McBrowne (batteria) e Billie Holiday (voce); i brani ''Strange fruit'', ''No good man'', God bless the child'' e ''Good morning heartache'' furono incisi a New York il 7 giugno del 1956 con formazione composta da Charlie Shavers (tromba), Tony Scott (clarinetto, arrangiamenti), Paul Quinichette (sax tenore), Wynton Kelly (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Aaron Bell (contrabbasso), Lenny McBrowne (batteria) e Billie Holiday (voce); i brani ''Love me or leave me'', ''Too marvelous for words'', ''Willow weep for me'' e ''I thought about you'' furono incisi a Los Angeles il 3 settembre del 1954 con formazione composta da Harry Edison (tromba), Willie Smith (sax alto), Bobby Tucker (pianoforte), Barney Kessel (chitarra), Red Callender (contrabbasso), Chico Hamilton (batteria) e Billie Holiday (voce). Una delle piu' grandi cantanti della storia del jazz e della music afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) e' ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Euro
22,00
codice 2117005
scheda
Holiday billie Songs for distingue lovers (+2 tracks)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1957  waxtime 
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi, copertina a busta. Ristampa del 2011 ad opera della Waxtime, pressoche' identica alla prima tiratura ma con due bonus track (''Comes love'' e ''Moonlight on Vermont'', tratte dalle stesse sessioni del resto dell'album). Originariamente pubblicato nel 1958 dalla Verve, inciso a Hollywood in California il primo, il 3, 4 e l'8 gennaio del 1957, con formazione composta da Billie Holiday (voce), Ben Webster (sax tenore), Harry Edison (tromba), Jimmy Rowles (pianoforte), Barney Kessel (chitarra), Red Mitchell (contrabbasso) ed Alvin Stoller (batteria). La grande cantante, ormai prossima alla morte (avvenuta circa due anni dopo) e con una voce logorata, ci consegna tuttavia performance molto intense e non prive di momenti brumosi, sostenute da un complesso musicale di alto livello. Questa la scaletta: ''Day in, day out'', ''A foggy day'', ''Stars fell on Alabama'', ''Comes love'', ''One for my baby'', ''Just one of those things'', ''I didn't know what time it was'', ''Moonloght on Vermont''. Una delle piu' grandi cantanti della storia del jazz e della musica afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) e' ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Euro
21,00
codice 2083333
scheda
Holiday billie Velvet mood
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1956  jazz wax 
jazz
Vinile da 180 grammi per audiofili, ristampa limitata rimasterizzata, corredata di coupon per scaricare l' album anche in formato mp3, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Clef, inciso al Radio Recorders Studio di Los Angeles il 23 ed il 25 agosto del 1955 da Billie Holiday insieme a Harry Edison (tromba), Benny Carter (sax alto), Jimmy Rowles (pianoforte), Barney Kessel (chitarra), Larry Bunker (batteria) e John Simmons (contrabbasso), questo album a lungo rimasto fuori stampa vede la grande cantante cimentarsi con otto caldi brani fra jazz e blues, con una voce ancora limpida e vibrante. Questa la scaletta: ''Prelude to a kiss'', ''When your lover has gone'', ''Please don't talk about me when I'm gone'', ''Nice work if you can get it'', ''I gotta right to sing the blues'', ''What's new'', ''I hadn't anyone till you'', ''Everything I have is yours''. Una delle piu' grandi cantanti della storia del jazz e della musica afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) e' ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Euro
19,00
codice 3011320
scheda
Holly buddy Buddy Holly story vol.2 (with rare tracks)
Lp [edizione] ristampa  stereo  hol  1956  masters 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Ristamap del 1985, copertina lucida senza barcode, pressata in Olanda, etichetta rossa con scritte e logo neri, catalogo 201185 (con prefisso MA sulla copertina), data incisa sul trail off "20-11-85". Pubblicata per la prima volta nel 1979, solo omonima della raccolta dallo stesso titolo pubblicata dalla Coral nel 1969, questa include tredici brani registrati tra il 1954/55 ed il 1959, provenienti da 78 giri o 45 giri ormai rarissimi, o addirittura assolutamente inediti, coprendo tutto l' arco della storia artistica, davvero troppo breve, del grande rockers texano di Lubbock, Texas, partendo da una registrazione effettuata tra il 54 ed il 55 in compagnia di Bob Montgomery, con cui Holly (all' epoca ancora Charles Hardin "Buddy" Holley) si affaccio alla prima notorieta' locale conducendo uno show radiofonico che, prima indirizzato ad un pubblico "maturo", molto "country oriented", si oriento' sempre di piu' verso una musica piu' selvaggia e rock'n'roll divenendo un culto presso i giovani locali. Ecco la lista completa dei brani: 1. Part of Early in the Morning 2. Learning the Game 3. TV-Special With Dick Clark: It's So Easy" 4. Flower of My Heart: Buddy & Bob 5. That'll Be The Day/Peggy Sue/Oh Boy 6. Maybe Baby 7. Part From a Special With Dosc-Jockey Dale Owery From KTOP Topeka Kansas 8. Rip it up 9. Love is Strange 10. Gone 11. You're the One 12. A Tribute to Buddy Holly a)Thet'll be the day b) Maybe Baby c) Every Day d) Keep A Knockin' e)Well All Right f) Oh Boy 13. (Ummm, Oh Yeah) Dearest. Buddy Holly, da solo e con i Crickets che lo accompagnarono nella sua piu' esaltante stagione musicale, e' stato uno degli artisti piu' importanti di tutti i tempi, influenza a dir poco fondamentale per innumerevoli artisti e gruppi anche e soprattutto negli anni '60, iniziatore di una vera e propria scuola musicale che ha avuto come massimi rappresentanti i Beatles ed i Beach Boys, in contrapposizione ad un approccio piu' nero e blues che da Chuck Berry trovera' i suoi discepoli nei Rolling Stones e negli Animals. Il suo e' uno stile ancora vivo e palpitante di una irrefrenabile carica energetica e di modernita', assolutamente incredibile oggi come oltre 50 anni fa. Uno dei punti fermi assoluti della musica rock, autore di innumerevoli brani divenuti dei classici quali ''Not fade away'', ''Maybe baby'', ''That'll be the day'', ''Rock me my baby''.
Euro
16,00
codice 251188
scheda
Holly buddy That'll be the day (+2 tracks)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1958  waxtime 
blues rnr coun
risyampa limitata in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura su Decca, ma con una "cornice" bianca, e due brani aggiunti per l' occasione: "Take Your Time" e "Think It Over", registrate nel febbraio del 1958. Pubblicato nell'aprile del 1958 dalla Decca negli USA, dove non entro' in classifica, il secondo ed ultimo album solista non postumo di Buddy Holly, successivo all'eponimo primo lp, di poche settimane precedente, ed allo storico album dei Crickets uscito nel 1957. ''That'll be the day'' consiste di brani registrati nel 1956 a Nashville, quando Holly era ancora sotto contratto con la Decca: le sessioni, che non fruttarono all'epoca alcun singolo di successo, ma che vennero utilizzate per questo lp dopo i buoni risultati commerciali ottenuti da Holly con la Brunswick e la Coral nel 1957/58, presentano un Buddy Holly spesso piu' vicino al country piuttosto che al rock'n'roll che lo avrebbe reso immortale. Pertanto, anche se usci' dopo i due sopracitati e fondamentali album, questo ''That'll be the day'' e' in effetti piu' arcaico nel suo stile: la produzione non sembro' ancora aver messo a fuoco che cosa fosse il rock'n'roll e le cronache riportano un certo livello di incomprensione fra lo establishment musicale del country di Nashville e la nuova concezione musicale di Holly, ma si tratta comunque di un tassello storico e di un preludio ai fasti raggiunti poco dopo da Buddy, e contiene almeno un grande classico, ''Rock around with ollie vee''. Tra il 1954 ed il 1955, in compagnia di Bob Montgomery, Charles Hardin Holley (aka Buddy Holly) si affaccio' alla prima notorieta' locale conducendo uno show radiofonico che, prima indirizzato ad un pubblico "maturo", molto "country oriented", si oriento' sempre di piu' verso una musica piu' selvaggia e rock'n'roll divenendo un culto presso i giovani locali. Presto, da solo e con i Crickets che lo accompagnarono nella sua piu' esaltante stagione musicale, la sua musica ne avrebbe fatto uno degli artisti piu' importanti di tutti i tempi, influenza a dir poco fondamentale per innumerevoli artisti e gruppi anche e soprattutto negli anni '60, iniziatore di una vera e propria scuola musicale che ha avuto come massimi rappresentanti i Beatles ed i Beach Boys, in contrapposizione ad un approccio piu' afroamericano e blues che da Chuck Berry trovera' i suoi discepoli nei Rolling Stones e negli Animals. Il suo e' uno stile ancora vivo e palpitante di una irrefrenabile carica energetica e di modernita', assolutamente incredibile oggi come oltre 50 anni fa. Uno dei punti fermi assoluti della musica rock, autore di innumerevoli brani divenuti dei classici.
Euro
21,00
codice 3017932
scheda
Hooker john lee House of the blues (+2 tracks)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1951  waxtime 
blues rnr coun
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura, con note e foto supplementari sul retro e con due tracce aggiunte per l' occasione ("Baby You Ain't No Good" e "Bad Boy", registrate a Detroit, Michigan, nel 1954). Queste le note relative all' album nella sua forma originaria: Originariamente pubblicato nel 1960 dalla Chess, il primo album di Hooker ad uscire per la storica etichetta di Chicago, precedente ''Plays and sings the blues'' (1961). Uno dei pochi apprezzati lp su Chess di Hooker, questo album raccoglie dodici brani incisi fra il 1951 ed il 1954, fra i quali troviamo i sei dei suoi tre singoli usciti per la label di Phil e Leonard fra il 1952 ed il 1954. Troviamo qui alcuni importanti episodi quali ''Sugar mama'' e ''Ramblin' by myself''. Questa la scaletta: ''Walkin' the boogie'', ''Love blues'', ''Union station blues'', ''It's my own fault'', ''Leave my wife alone'', ''Ramblin' by myself'', ''Sugar mama'', ''Down at the landing'', ''Louise'', ''Ground hog blues'', ''High priced woman'', ''Women and money''. Una delle figure fondamentali della storia del blues, John Lee Hooker (1917-2001) nasce a Clarkdale nel Mississippi, da una famiglia religiosa che lo porta a contatto con gli spiritual e, successivamente, il patrigno Will Moore lo introduce al blues e lo influenza con il proprio stile. In gioventu' vive al sud, in particolare a Cincinnati, prima di trasferirsi a Detroit nel 1943, dove comincia a farsi un nome con il suo stile ipnotico, un personalissimo senso del ritmo ed una voce ruvida e profonda. Poco dopo si cimenta anche con la chitarra elettrica, dando alle stampe uno dei suoi brani piu' celebri, l'abrasiva e primitiva ''Boogie chillen'', nel 1948. L'attivita' di hooker fra gli anni '40 ed i '50 e' di grande importanza per la crescita del blues, in quanto costruisce un ponte fra il vecchio blues acustico del sud ed il nuovo blues elettrico delle metropoli del nord. Prima di accasarsi presso la Vee Jay nel 1955 e di dare quindi inizio al suo periodo di maggiore fama, Hooker incide per una miriade di etichette sotto molteplici pseudonimi al fine di evitare le limitazioni contrattuali. L'attivita' prosegue nei decenni successivi, rendendolo una leggenda vivente del blues, ispiratore anche di molti gruppi rock inglesi come Animals e Yardbirds, fino alla scomparsa avvenuta nel 2001.
Euro
19,00
codice 3031161
scheda

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