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Beau brummels
triangle
Lp [edizione] ristampa stereo gre 1967 Warner Bros
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Rara ristampa ufficiale, uscita nella prima meta' degli anni '80 solo in Grecia, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, etichetta bianca con logos grigi appena visibili sullo sfondo, logo rosso e argento in alto, catalogo WS1692. Pubblicato in Usa nel luglio del 1967 prima di ''Bradley's barn" e dopo ''Beau Brummels '66'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il quarto album. Registrato con Van Dyke Parks all' harpsicord nel brano "Magic Hollow", e' una di quelle opere che per la loro originalita' sono di difficile catalogazione, un blend di psichedelia, folk, country, venature blues ed accenni di sperimentazione, marchiato dagli splendidi giochi vocali che anticipano quelli del primo album di David Crosby nelle atmosfere. Tra i brani "Nine Pound Hammer" di Merle TRavis e "Old Kentucky Home" di Randy Newman, ma sono i brani originali a rivelare appieno la sorprendente maturazione del gruppo, ed il grende talento nella scrittura e negli arrangiamenti di Ron Elliott e Sal Valentino, Un VERO capolavoro che figura di diritto tra i massimi albums degli anni '60 non solo Californiani e di San Francisco. Guidati da Ron Elliott e Sal Valentino, fondatori, con i Byrds, prima del folk-rock e poi del country-rock, conservarono sempre nel loro sound un' impronta vagamente britannica, acquisita facendosi le ossa su brani di Beatles, Searchers e Stones. Strano destino il loro: baciati da un notevole successo sin dal primo singolo pubblicato, lo persero, con formazione gia' in via di sfaldamento, in corrispondenza dei loro dischi piu' belli e maturi.
Bebey francis
Psychedelic sanza 1982-1984
Lp2 [edizione] nuovo stereo fra 1983 born bad records
world
world
Copertina lucida , completa di inner sleeves lucidi con note curate dal figlio Patrick, etichette custom multicolorate, doppio Lp pubblicato dalla francese Born Bad Records nel settembre 2014, dopo "African electronic music 1975/82, prima di "La condition masculine", quarta compilation per lo scomparso artista africano, musicista, musicologo, giornalista, scultore e scrittore. Nato in Camerun nel 29, morto a Parigi nel 2001, ha composto piu' di 20 albums nella sua carriera, miscelando sonorita' africane con il pop ed elettronica, cantando in francese, inglese e duala; un mix sensuale di makossa camerunense con jazz e pop, evidenziato anche da questa speldida raccolta, dove Bebey si adopera con la sansa, strumento inventato dai Bantu, una sorta di xilofono dI legno (in pratica una tavoletta di legno su cui vengono fissate lamine di ferro o banbu' di diversa lunghezza, responsabili del suono, se toccate con dita o martelletto). Ecco la scaletta: "Sanza Nocturne", "Bissau", "Sanza Tristesse", "Africa Sanza", "Forest Nativity", "Sunny Crypt", "Binta Madiallo", "Tumu Pakara", "Di Saegri", "Ngoma Likembe", "Guinée".
Beck
Odelay
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1996 geffen
indie 90
indie 90
ristampa pressocche' identica alla prima rara tiratura, inserto, vinile 180 gr, etichette custom. Lp, pubblicato nel 96 dalla Bangload records, prima di "Mutations" e dopo "One foot in the grave", il quinto album, giunto alla posizione n.18 delle classifiche inglesi e al n.16 di quelle americane. Prodotto da Beck stesso con significativi contributi dei Dust Brothers e di Mario Caldato, è considerato da molti il suo capolavoro, uno dei migliori dischi del decennio; Beck raffina ulteriomente il suo eclettico stile, mescolando una moltitudine di generi musicali, dalla psichedelia alla musica orientale, dal blues all'hip pop, dall'indie all'easy listening, dentro canzoni che suonano pop e sperimentali allo stesso tempo. Beck Hansen, uno tra i più importanti esponenti della musica underground americana degli anni '90, è influenzato in gioventù sia dal blues rurale di Leadbelly e Mississippi John Hurt che dal noise e dallo hardcore; dopo alcuni anni trascorsi a New York, nel 1991 torna a Los Angeles, sua città natale, dove registra un 7" in 500 copie, "Loser", che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli USA. Reclutato dalla Geffen, da qui in poi ogni suo nuovo Lp, è un avvenimento internazionale, grazie ad un caleidoscopio sonoro in cui si intrecciano folk, noise, hip hop, psychedelia, tropicalia e pop.
Beck
Sea change
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2002 geffen
indie 90
indie 90
Ristampa in doppio vinile 180 grammi, copertina apribile, etichette custom. Il settimo album, in ordine di uscita, pubblicato nel Settembre del 2002, dopo "midnite vultures" e prima di "guero". Orientato verso sonorita' folk, prodotto dallo stesso produttore di "mutations", Nigel Godrich (Radiohead), con un suono disteso e avvolgente e uno stile cantautoriale piuttosto classico, distante dalle sonorita' sgargianti di "midnite vultures", il disco si presenta come un ciclo melanconico di canzoni dalle fascinose melodie, basate sulle chitarre acustiche sostenute da arrangiamenti di archi, in cui predominano influssi country e cantautorali primi anni '70. In qualche modo una rottura con quanto aveva prodotto Beck fino a quel momento. Uno tra i piu' importanti fenomeni della musica underground americana del decennio, inizia nel piu' classico dei modi, suonando cioe' standards delta blues, nel 1991 torna a los angeles, sua citta' natale, registra un 7'' in 500 copie, ''loser'', che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli States, reclutato dalla Geffen, da qui in poi ogni suo lp e' un avvenimento internazionale, veri imprevedibili caleidoscopici, insiemi di brani che spaziano tra folk, noise, hip hop, psychedelia.
Beck jeff
Blow by blow (orange vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1975 sony / epic / legacy
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa ufficiale in vinile arancione, copertina pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato nel marzo del 1975 dopo ''Jeff Beck group'' e prima di ''Wired'', giunto al quarto posto delle classifiche americane, non entrato in quelle inglesi, fu prodotto da george martin, ed inciso con richard bailey, phil chenn, max middleton, considerato una pietra miliare nel campo della fusion e dl jazz rock, e' un album completamente strumentale, fu definito dai recensori inglesi come un ''all time peak'' , e '' one of rock's greatest instrumental works'', lavoro che apre nuove frontiere alla musica di fusione ed in cui beck dimostra che il suo immane talento chitarristico puo' essere indirizzato verso traguardi importanti se, come in questo caso, messo nelle mani di veri professionisti come sir george martin in persona. il disco e' infarcito di brani che la critica defini' indimenticabili, ricordiamo tra gli altri, ''Cause we've ended as lovers'' ''Freeway jam''.
Bedlam rovers
day boy / sweet talker
7" [edizione] originale stereo usa 1991 heyday
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Singolo in formato 7", l' originale stampa, pressata dalla americana Heyday, copertina in cartoncino marrone, ripiegato in tre attorno al disco, senza barcode, nella versione con artwork in blu metallizzato (il volto ed il nome della band e blu/nero, etichetta custom bianca e verde, catalogo HEY 021. Publicato nel 1991, tra il primo album "Frothing Green" (1990) ed il secondo "Wallow" (1992), contiene due brani altrimenti inediti: il folk del traditional "Danny Boy" che vira verso il folk-punk sul lato A, e sul retro una grintosa versione di "Sweet Talker" dei sottovalutati Sister Double Happiness che vede ospite alla voce proprio il cantante di quel gruppo, il grande Gary Floyd, ex-Dicks e poi nei Black Kali Ma (purtroppo morto enll' aprile del 2024). I Bedlam Rovers di San Francisco erano autori di un folk politicizzato che stilisticamente si ispirava soprattutto al folk britannico (ad esempio i Pogues), e che metteva insieme ad esso l'irruenza dello indie rock chitarristico. Realizzarono due album, ''Frothing green'' (1990) e ''Wallow'' (1993), oltre al 10'' ''Roll over'' (1992); la critica li ha accostati agli X-Tal, ma la loro musica possedeva alementi certo di maggiore spessore ed originalita'.
Beguiled
blue dirge
lp [edizione] originale stereo usa 1994 crypt
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
l' originale stampa, copertina (pressata in Canada come in tutte le copie) con qualche piegatura nell' angolo in alto a destra, etichetta gialla con scritte e logo rossi, catalogo CR-039, copia completa dell' originario inserto con foto e le date del tour del 1994 che portava sui palchi di mezza europa Beguiled e Fireworks; il secondo e purtroppo ultimo album gruppo di Los Angeles, pubblicato nel febbraio del 1994, a distanza di ben sei anni da quel "Gone Away" del 1988 che era stato uno degli ultimi sussulti della agonizzante scena garage degli anni '80. Dopo un inatteso ep "Black Gloves" nel 1993, la band confermo' con questo bellissimo album di essere piu' che mai in forma, con un suono piu' sporco e potente che mai (ottima la produzione, come ovvio, del mitico Mariconda dei Raunch Hands), primitivo e selvaggio, perfetto punto di incontro tra i primi Cramps e la Jon Spencer Blues Explosion degli inizi, tra deragliante garage e punk blues (con qualche eco dei primi Gun Club). Un grande disco nell' ambito di un genere che ha vissuto negli anni '90 una grande rinascita. I Beguiled, gruppo di Los Angeles, furono autori con il loro primo lp "Gone Away" del 1988 di uno degli ultimi sussulti della agonizzante scena garage degli anni '80, con il suo bollente e psicotico crossover fra proto punk, garage e selvaggio rock'n'roll, ideale figlio bastardo degli Stooges e dei primissimi Cramps. Dopo un inatteso ep "Black Gloves" nel 1993, la band confermo' con il secondo album ''Blue dirge'' (1994) di essere piu' che mai in forma, con un suono piu' sporco e potente che mai (ottima la produzione, come ovvio, del mitico Mariconda dei Raunch Hands), primitivo e selvaggio, perfetto punto di incontro tra i primi Cramps e la Jon Spencer Blues Explosion degli inizi, tra deragliante garage e punk blues.
Beirut
A study of losses
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2025 pompeii
indie 2000
indie 2000
doppio vinile blu trasparente inciso su tre lati, copertina apribile. Il settimo album in studio di Beirut, progetto musicale di Zach Condon, un'opera ambiziosa e concettuale, composta da 18 tracce per una durata complessiva di circa un'ora commissionato dalla compagnia circense svedese Kompani Giraff per accompagnare uno spettacolo acrobatico ispirato al romanzo tedesco Verzeichnis einiger Verluste (Inventario di alcune perdite) di Judith Schalansky, che esplora temi di perdita e impermanenza. Musicalmente il disco presenta sia il folk evocativo dei vecchi lavori che nuove proposte intrise di elettronica ambient.
I Beirut sono collettivo guidato da Zach Condon nato nel 2006 negli USA, la loro proposta musicale ha come coordinate sonore il folk balcanico, il chamber pop (e pure il folk) occidentale. Hanno all'attivo cinque dischi in studio - "Gulag Orkestar" (2006), "The Flying Club Cup" (2007), "The Rip Tide" (2011), "No No No" (2015) e "Gallipoli" (2019) - e sono apprezzati da pubblico e critica.
Bell madeline
Doin' things (ltd. yellow vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 mercury
soul funky disco
soul funky disco
Edizione limitata in vinile di colore giallo lime. Ristampa del 2023 ad opera della Mercury, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla Philips nel Regno Unito, il secondo album, successivo a "Bell's a poppin'" (uscito nel Regno Unito nel 1967, poi edito negli USA nel 1968 con il titolo di "I'm gonna make you love me") e precedente "Madeline Bell" (1971). Inciso in Inghilterra e prodotto da John Franz, "Doin' things" offre un avvolgente blend di soul e pop, che la critica ha paragonato ai lavori della Dusrty Springfield dello stesso periodo, anch'essi incisi in collaborazione con Franz, non solo per il sound, ma anche per lo stile canoro della Bell, la cui voce dolce e morbida, ma anche profondamente soul ed potentemente evocativa, ben si presta a questi arrangiamenti melodici fra musica bianca ed afroamericana. Fra i turnisti che parteciparono alle sessioni, troviamo John Paul Jones al basso, di lì a poco nei Led Zeppelin. Questa la scaletta: "Help Yourself", "After All Is Said And Done", "Doin' Things Together With You", "It's Up To You", "For Your Pleasure", "To Sir With Love", "Hold It", "Step Inside Love", "Gotta Get Away From Here", "No Sun Today", "Ain't Gonna Cry Any More", "Finding You, Loving You". Originaria del New Jersey, la cantante afroamericana Madeline Bell si fece conoscere su palcoscenici importanti all'inizio degli anni '60, cantando con il gruppo gospel The Bradford Singers di Alex Bradford, all'epoca uno dei più stimati cantanti gospel maschili degli Stati Uniti; rimase con il gruppo per un biennio, quindi si fece apprezzare come turnista per star come Dusty Springfield, Kiki Dee, Doris Troy e Lesley Duncan. Nel frattempo si stabilì in Inghilterra e nel 1967 vi pubblicò il suo primo album solista "Bell's a poppin'", lavoro in stile soul; nel 1968 uscì il suo primo album americano, "I'm gonna make you love me", che conteneva alcuni brani del primo lp inglese ed il suo primo grande successo, il singolo che dette il titolo al 33 giri, una cover della canzone di Dee Dee Warwick, che la voce della Bell portò al 26esimo posto nella billboard hot 100 statunitense. Nel 1969 la cantante si unì ai britannici Blue Mink, autori di una musica raffinata e magistralmente eseguita, non priva di tocchi originali, caratterizzata da un mix di pop, rock, soul e glam; rimase con loro per un quadriennio, poi si concentrò sulla carriera solista, pubblicando alcuni lp nel corso degli anni '70, e lavorando ancora come turnista, sempre basata in Inghilterra.
Belle and sebastian
Dear catastrophe waitress (2014 sleeve)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2003 rough trade
indie 90
indie 90
ristampa del 2014 con copertina completamente cambiata rispetto a quella originaria, doppio lp con copertina apribile, corredato di coupon con codice per scaricare l' album anche in formato digitale, etichette custom. Il quinto album in studio, se si esclude la colonna sonora "storytelling", della piu' famosa ed intrigante band del nuovo millennio. formatisi a Glasgow, scozia nel 1995 per iniziativa di Stuart Murdoch il quale, mentre stava seguendo un corso universitario sul business musicale decide di incidere un disco come saggio finale. Con altri 6 studenti forma il gruppo che si autofinanzia il primo album (Tigermilk, uscito in 1000 copie solo vinile) suscitando un forte interesse tra gli addetti ai lavori. Da qui la popolarita' aumenta in modo esponenziale grazie alle bellissime composizioni pervase da un'atmosfera malinconica ma allo stesso tempo dotate di una rara leggerezza, con un suono elettrico-acustico, in bilico tra folk orchestrale e sixties pop, nel corso degli anni sempre piu' raffinato, nel quale si ritrova gran parte della migliore tradizione britannica, e non solo, da Donovan a Nick Drake, da gruppi quali Smiths ai Velvet Underground & Nico, passando per il pop barocco psychedelico dei Left Banke.
Belly
King (rsd 2025)
lp [edizione] nuovo stereo uk 1995 4ad
indie 90
indie 90
ristampa in vinile verde, rimasterizzata in occasione del RECORD STORE DAY 2025. Lp, pubblicato nel febbraio 1995, dopo "Star" (93), il secondo ed ultimo album della band americana, giunto alla posizione n.6 delle classifiche britanniche e alla n.57 di quelle americane. Prodotto da Glyn Johns, "King" esprime, al contrario dell'indie rock provocatorio e stridente dei primi Ep e dell'Lp d'esordio "Star", una musica tendenzialmente pop, in cui la voce della Donelly e' in netta evidenza sul resto. Paradossalmente, nonostante la chiara vocazione pop e il buon successo ottenuto in Gran Bretagna, questo disco viene considerato un fallimento dalla critica e dai media, troppo poco suonato dalle radio, in quanto uscito in un momento storico-musicale nel quale tutto era concentrato sul grunge o sue derivazioni. Band basata a Providence, Rhode island, formata nel 1991 dall'ex Throwing muses e co-leader dei Breeders, Tanya Donelly, la quale recluta i fratelli Thomas (chitarra) e Chris Gorman (batteria). Dopo alcuni Ep, che mettono in evidenza un dream pop ipnotico e provocatorio, realizzano il debutto su Lp nel 93 "Star", che raggiunge il n.2 nel Regno Unito. Due anni dopo esce il secondo "King", considerato un fallimento, dopo cui la band si scioglie e la Donelly intraprende la carriera solista.
Benatar pat
Wide awake in dreamland
Lp [edizione] originale stereo usa 1988 Chrysalis
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, prima stampa USA, copertina (con foro promozionale in alto a sinistra) con barcode, inner sleeve con testi e foto, label bianca con farfalla multicolore sullo sfondo, catalogo OV41628. Pubblicato nel giugno del 1988 dalla Chrysalis nel Regno Unito, dove giunse all'undicesimo posto in classifica, e negli USA, dove arrivò alla 28esima posizione, il settimo album in studio, successivo a "Seven the hard way" (1985) e precedente "True love" (1991). Lavoro che combina in modo equilibrato energia e gentilezza, rock muscolare e pop melodico, "Wide awake in dreamland" si apre con la trascinante e dinamica "All fired up", singolo da top 20 in patria e contiene altri pezzi energici come "Let's stay together" (che sembra un curioso ibrido fra rockabilly ed elettro-rock) e l'anthemica "Cool zero", ma contempla anche brani molto più avvolgenti e cullanti come il mid tempo "One love", la dolente ballata "Too long a soldier" e l'interessante arrangiamento di "Suffer the little children", canzone struggente e dura da ascoltare che parla di abusi sui bambini. Nata con il nome di Patricia Andrzejewski a Brooklyn, Pat Benatar e' stata una delle piu' seguite performer del mainstream rock americano tra la fine degli anni '70 ed i primi anni '80; fu scoperta dalla etichetta Chrysalis che le affianco' il chitarrista Neil Geraldo, con cui poi si sarebbe sposata capace di assecondare la propensione della cantante ad alternare sensuali ballate con potenti brani di power pop venati di glam ed hard rock, che all' epoca la imposero nelle classifiche internazionali. La Benatar manterra' un buon successo per tutti gli anni '80, seppur senza più bissare quello enorme del terzo album "Precious time" (1981), diradando poi la sua attivita' gradualmente, ma senza mai abbandonare del tutto le scene.
Benson george
Giblet gravy (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 verve / elemental
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima tiratura del 1968, originariamente uscita su Verve. Il primo album di Benson per la prestigiosa Verve, prodotto da Creed Taylor, con il quale avrebbe portato avanti un fruttuoso sodalizio negli anni successivi, e' un lavoro dai toni solari e dalle sonorita' melodiche ed accessibili, in cui si intrecciano il jazz, il soul ed il funk, in bilico fra il groove di quest'ultimo e le imprevedibili derive jazz, complici l'eclettismo di Benson ed un ensemble che presenta gli enormi talenti di Herbie Hancock, Ron Carter e Billy Cobham, fra gli altri. Questi i brani presenti: ''Along came Mary'', ''Sunny'', ''What's new?'', ''Giblet gravy'', ''Walk on by'', ''Thunder walk'', ''Sack of woe'', ''Groovin''', ''Low down and dirty''. George Benson, noto ai piu' per il suo soft-soul dal facile ascolto, e' anche uno dei piu' grandi chitarristi nella storia del jazz. Nato nel '43 a Pittsburgh in Pennsylvania, inizia la sua attivita' di musicista come cantante rhythm and blues. Suona insieme all'organista Jimmy Smith ed a Brother Jack McDuff in alcune sessions per la Blue Note e la Prestige. Viene notato, durante una registrazione con Wes Montgomery, dal talent scout John Hammond che lo porta alla Columbia, dove incide alcuni album, (ad esempio, "The George Benson Cookbook"), dallo scarso successo commerciale, ma che lo rendono abbastanza famoso nell'ambiente musicale e che mostrano chiaramente la sua grande versatilita', tecnica chitarristica e capacita' di miscelare nella sua musica vari generi e varie influenze. Nel '67 incide per la Verve, con la produzione di Creed Taylor, il disco "Giblet Gravy", che in qualche modo "spiana" la strada al jazz funk dei '70. Poi, Taylor lo porta con se' alla divisione jazz della A&M (vedi in particolare l'album del '70 "The Other Side of Abbey Road", disco che consiste in una rielaborazione solo strumentale dell'album "Abbey Road" dei Beatles). Dal '71 al '76 incide, sempre prodotto da Taylor ma per la CTI, una serie di album sia jazz che rhythm and blues, avvalendosi della collaborazione di musicisti come Ron Carter, Joe Farrell e Stanley Turrentine. Taylor pero' non comprende le aspirazioni da cantante di Benson e quest'ultimo passa alla Warner Bros., per la quale, nel '76, incide "Breezin' ", il disco piu' venduto e premiato nella storia del jazz e che influenzera' tutta la sua musica a venire, caratterizzata da una miscela di pop, jazz e rhythm and blues dal facile ascolto. Esistono pero', nella produzione di Benson degli anni '80 e '90, alcuni album che segnano un ritorno ad una musica piu' complessa e meno commerciale, decisamente piu' improntata al jazz, come "Collaboration" (1980), insieme al chitarrista Earl Klugh e "Big Boss Band", insieme all' Orchestra di Count Basie (1990).
Benson george
white rabbit (ltd. white)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 music on vinyl
soul funky disco
soul funky disco
ristampa del 2024, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, EDIZIONE LIMITATA DI 1000 COPIE, NUMERATE SUL RETRO, IN VINILE BIANCO, copertina apribile pressoche' identica a quella originaria, e con effetto textured in rilievo. Pubblicato nel dicembre del 1971, il secondo lp su CTI del chitarrista della Pennsylvania che dopo un inizio come "vocalist" e "session man", vedi la collaborazione con Wes Montgomery, ha, in qualita' di chitarrista, influenzato se non proprio ispirato la musica Jazz-Funk dei '70. Il disco vede, tra gli altri, la partecipazione di Herbie Hancock, Ron Carter e Billy Cobham. Prodotto da Creed Taylor e arrangiato da Don Sebesky. Il disco, caratterizzato da un sapore spagnoleggiante, contiene una ottima rielaborazione del tema di "California Dreamin' " (brano, tra l'altro, tratto da alcune armonie andaluse). George Benson, noto ai piu' per il suo soft-soul dal facile ascolto, e' anche uno dei piu' grandi chitarristi nella storia del jazz. Nato nel '43 a Pittsburgh in Pennsylvania, inizia la sua attivita' di musicista come cantante rhythm and blues. Suona insieme all'organista Jimmy Smith ed a Brother Jack McDuff in alcune sessions per la Blue Note e la Prestige. Viene notato, durante una registrazione con Wes Montgomery, dal talent scout John Hammond che lo porta alla Columbia, dove incide alcuni album, (ad esempio, "The George Benson Cookbook"), dallo scarso successo commerciale, ma che lo rendono abbastanza famoso nell'ambiente musicale e che mostrano chiaramente la sua grande versatilita', tecnica chitarristica e capacita' di miscelare nella sua musica vari generi e varie influenze. Nel '67 incide per la Verve, con la produzione di Creed Taylor, il disco "Giblet Gravy", che in qualche modo "spiana" la strada al jazz funk dei '70. Poi, Taylor lo porta con se' alla divisione jazz della A&M (vedi in particolare l'album del '70 "The Other Side of Abbey Road", disco che consiste in una rielaborazione solo strumentale dell'album "Abbey Road" dei Beatles). Dal '71 al '76 incide, sempre prodotto da Taylor ma per la CTI, una serie di album sia jazz che rhythm and blues, avvalendosi della collaborazione di musicisti come Ron Carter, Joe Farrell e Stanley Turrentine. Taylor pero' non comprende le aspirazioni da cantante di Benson e quest'ultimo passa alla Warner Bros., per la quale, nel '76, incide "Breezin' ", il disco piu' venduto e premiato nella storia del jazz e che influenzera' tutta la sua musica a venire, caratterizzata da una miscela di pop, jazz e rhythm and blues dal facile ascolto. Esistono pero', nella produzione di Benson degli anni '80 e '90, alcuni album che segnano un ritorno ad una musica piu' complessa e meno commerciale, decisamente piu' improntata al jazz, come "Collaboration" (1980), insieme al chitarrista Earl Klugh e "Big Boss Band", insieme all' Orchestra di Count Basie (1990).
Benvegnù paolo
H3+ (ltd)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2017 woodworm
indie 90
indie 90
edizione limitata numerata a mano su retro di 500 copie. vinile colorato 180 grammi, coupon per download. Il quinto album in studio dell'artista ex Scisma, lavoro ricco di partiture e sfumature non facilmente accessibili, con arrangiamenti di archi e la partecipazione del sax di Steven Brown dei Tuxedomoon.
Chitarrista e cantautore italiano, nativo di Milano, ma basato in Toscana, attivo inizialmente negli Scisma, con i quali pubblica "Bombardano Cortina" nel 93, "Rosemary plexiglas" nel 97 e "Armstrong" nel 99. Dopo lo scioglimento del gruppo intraprende la carriera solista agli inizi del nuovo millennio, proponendo una musica scarna ed intima, frutto di un cantautorato molto sentito ed ispirato. Nel 2003 esce il suo primo album solista dal titolo "Piccoli fragilissimi film", che riscuote un discreto successo sia di pubblico che di critica; seguono l'Ep "Cerchi nell'acqua" (05), gli albums "Le labbra" del 2009, "Proiettili buoni" con Marco Parente del 2009, la partecipazione al progetto "Il paese reale", voluto da Manuel Agnelli, "Dissolution" nel 2010, "Hermann" nel 2011 ed "Earth Hotel" nel 2014.
Benvegnù paolo
Piccoli fragilissimi film (ltd)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2003 santeria
indie 90
indie 90
edizione limitata espansa con brani bonus in vinile doppio colorato rosso e nero. Per la prima volta in vinile in questa stampa del 2024, rimasterizzata per l'occasione. il primo album solista dopo l'uscita dagli Scisma con brani sono molto più tranquilli e introspettivi rispetto al periodo con il gruppo, per la maggior parte accompagnati dal pianoforte.
Chitarrista e cantautore italiano, nativo di Milano, ma basato in Toscana, attivo inizialmente negli Scisma, con i quali pubblica "Bombardano Cortina" nel 93, "Rosemary plexiglas" nel 97 e "Armstrong" nel 99. Dopo lo scioglimento del gruppo intraprende la carriera solista agli inizi del nuovo millennio, proponendo una musica scarna ed intima, frutto di un cantautorato molto sentito ed ispirato. Nel 2003 esce il suo primo album solista dal titolo "Piccoli fragilissimi film", che riscuote un discreto successo sia di pubblico che di critica; seguono l'Ep "Cerchi nell'acqua" (05), gli albums "Le labbra" del 2009, "Proiettili buoni" con Marco Parente del 2009, la partecipazione al progetto "Il paese reale", voluto da Manuel Agnelli, "Dissolution" nel 2010, "Hermann" nel 2011 ed "Earth Hotel" nel 2014.
Berlin wall
War - demo recordings 1982-1983 (ltd. numbered blue cover)
Lp [edizione] nuovo stereo Hol 1982 supreme tool supplies
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 200 copie numerate sul fronte copertina, qui nella versione con lo artwork di colore azzurro (impiegata per 55 delle sopracitate 200 copie; 73 copie sono di colore giallo, e le rimanenti 72 di colore verde; la foto di frontecopertina è diversa per ciascuna delle tre versioni), senza codice a barre, copertina neutra bianca con artwork applicato tramite foglio incollato sul fronte, inserto con testi ed artwork, label bianca e nera, catalogo STS14. Pubblicata nel 2025 dalla olandese Supreme Tool Supplies, questa antologia, la prima pubblicazione in vinile dedicata ai Berlin Wall, compila sedici brani tratti registrazioni demo del 1982 e del 1983 da questo gruppo post punk olandese formato nel 1981 da ragazzi (e da una ragazza, cantante) giovanissimi, fra i quattordici ed i sedici anni di età, e provenienti dai piccoli villaggi di Asten e Someren, nel Sud del paese. Furono attivi per un paio d'anni, e dopo il loro scioglimento fecero uscire una rarissima cassetta, "Where's the limit?", su Midas Tapes (1983), contenente registrazioni di prova, interviste e brani live tratti dal loro ultimo concerto. Nel gennaio del 1983, il gruppo incise anche alcuni brani in studio, alcuni dei quali furono inseriti della cassetta compilation "6 scandals" della Midas Tapes, altri furono appartentemente perduti ma sono stati poi ritrovati a decenni di distanza. La musica dei Berlin Wall, spigolosa, pungente e nervosa, fa venire in mente un incrocio fra i Fall ed i Talking Heads più nevrotici, il tutto suonato in modo grezzo e con pochi fronzoli, chiaramente ispirato dall'urgenza del punk, e cantato da una ragazza con un tono caustico ed "anti-pop". Questa la scaletta: "The Truth", "Protection", "TV Generation", "My Little Middle Finger", "Bami", "Not Me", "Fascism", "I Hate Authority", "No House", "I Don't Wanna End As A Junky", "Ich Bin Verliebt", "Peace After Xmas", "Toneel", "War", "Rock For Money", "Where's The Limit ?".
Berline byron
Outrageus
Lp [edizione] originale stereo usa 1980 flying fish
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
Copia ancora incellophanata, prima stampa USA, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) senza barcode, etichetta bianca in basso e arancione in alto, catalogo 227. Pubblicato nel 1980 dalla Flying Fish negli USA, il quarto album solista (escludendo le varie collaborazioni con altri artisti), successivo a "Byron Berline & the L.A. Fiddle Band" (1980) e precedente "Jumpin' the strings" (1990). Accompagnato da un gruppo di validi collaboratori come Dan Crary (chitarra acustica), John Hickman (banjo), Jay Dee Manness (pedal steel) e Skip Cronover (dobro), e supportato da una pulsante sezione ritmica formata da Lee Sklar (basso) e Mark Cohen (batteria) oltre che da un terzetto di chitarristi elettrici che include i talenti di Vince Gill ed Albert Lee (quello che ha suonato con Chris Farlowe e Bill Wyman, non quello dei Ten Years After), Berline (violino) propone un lavoro interamente strumentale di divertentissimo e ispirato bluegrass elettroacustico, presentando un set di brani quasi interamente composti da lui, con l'eccezione del vecchio classico "Oklahoma stomp". Byron Berline (1944-2021) è stato uno dei più grandi violinisti della musica bluegrass, della quale ha contribuito ad ampliare i confini ed a far maturare il cosiddetto progressive bluegrass, aprendosi alle influenze di molteplici generi, dal rock al blues, dal pop e dal jazz moderno al country tradizionale. Nato in Kansas ma poi cresciuto nell'Oklahoma, Berline attirò giovanissimo le attenzioni dei Dillards, e suonò nel 1964 nel loro album "Pickin' and fiddlin'"; qualche anno dopo, nel 1967, si unì ai leggendari Blue Grass Boys del padre del bluegrass Bill Monroe, ma la sua permanenza durò pochi mesi a causa della chiamata alle armi. Tornato alla vita civile nel 1969, suonò con Dillard & Clark e nel brano "Country honk" dei Rolling Stones (1969), unendosi poi ai Flying Burrito Brothers nei primi anni '70 e poi fu uno dei fondatori dei Country Gazette, lavorando anche come turnista per artisti del calibro di Gram Parsons, Ian Matthews e Bert Jansch. Lasciati i Country Gazette nel 1975, formò poco dopo i Sundance e poi la L.A. Fiddle Band; sempre nella seconda metà degli anni '70 pubblicò i suoi primi albums solisti, ai quali poi ne aggiungerà saltuariamente di nuovi nel corso dei decenni, oltre a partecipare all'attività di gruppi come BCH e California.
Berninger matt (national)
Serpentine prison
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2020 book records
indie 90
indie 90
adesivo su cellophane, copertina apribile. “Serpentine Prison” (2020), primo album da solista di Matt Berninger. Prodotto da Booker T. Jones, il disco doveva essere inizialmente un album di cover ed è poi diventato un lavoro di inediti: la scrittura romantica decadente e la voce baritonale di Berninger al loro meglio. Matt Berninger è frontman dei National. I National sono un gruppo post punk, indie rock nato a Cincinnati e attivo dal 1999. I testi della band sono tutti scritti e cantati da Matt Berninger, cantante con voce baritonale. Con lui nella band, due coppie di gemelli: Aaron e Bryce Dessner, Scott e Bryan Devendorf. Il loro ultimo disco, "I Am Easy to Find", è uscito nel 2019 - l'ottavo della loro carriera, pubblicato - ancora una volta - dalla 4AD.
Berry chuck
Hail! Hail! Rock 'N' Roll (Original Motion Picture Soundtrack)
Lp [edizione] originale stereo can 1987 mca
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
l' originale stampa canadese, copertina con barcode, label con cielo azzurro, arcobaleno e nuvole sullo sfondo, catalogo MCA-6217. Pubblicata nel 1987 dalla MCA, prodotta da Keith Richards, questa e' la colonna sonora del film ''Hail! Hail! Rock'n'roll'', diretto da Taylor Hackford, a celebrazione del sessantesimo compleanno del padre del rock'n'roll: furono ripresi e registrati due concerti, il 16 ottobre del 1986 al Fox Theatre di St. Louis, Missouri, ed il 16 ottobre successivo al Berry Park di Wentzville, Missouri, nei quali Berry era accompagnato da uno stuolo di illustri collaboratori come il fido pianista Johnnie Johnson, il CHITARRISTA DEI ROLLING STONES KEITH RICHARDS, il bassista Joey Spampinato, il batterista Steve Jordan, il tastierista Chuck Leavell ed il sassofonista Bobby Keys (gia' collaboratore degli Stones negli anni '70). Parteciparono alle perfomances anche ospiti di grido quali ERIC CLAPTON, Robert Cray, Linda Ronstadt, Etta James e Julian Lennon, figlio del Beatle John. Una scaletta di superclassici del formidabile repertorio di Berry, una frizzante festa di rock'n'roll che nelle dita di Chuck diventa inossidabile, ancora in possesso di una voce limpida e di uno stile chitarristico vitale. Questa la scaletta: ''Maybellene'', ''Around and around'', ''Sweet little sixteen'', ''Brown eyed handsome man'', ''Memphis, tennessee'', ''Too much monkey business'', ''Back in the USA'', ''Wee wee hours'', ''Johnny B. Goode'', ''Little queenie'', ''Rock and roll music'', ''Roll over beethoven'', ''I'm through with love''. Una delle figure piu' importanti del rock and roll dei '50. Capace di fondere il rhythm and blues nero ed il country and western bianco; una fusione che insieme a testi innovativi per l'epoca, pieni di humour e dedicati ai giovani, dette origine ad un vero e proprio archetipo del rock and roll. Per questo e' stato definito il "padre fondatore" del genere; come disse John Lennon, "se il rock and roll avesse avuto un altro nome non avrebbe potuto essere che Chuck Berry". Charles Edward Anderson Berry, secondo alcune fonti nato a San Jose' in California nel '31, secondo altre a St. Louis nel '26, cresce comunque a St. Louis in una famiglia numerosa. Si avvicina seriamente alla chitarra all'inizio dei '50 e nel '52 entra a far parte del Johnny Johnson Trio che, oltre a lui, comprende il pianista Johnson (che restera' al suo fianco per tutti i decenni successivi) ed il batterista Ebby Harding. Nel maggio del '55, per la Chess di Chicago, effettua la sua prima session, riproponendo un vecchio pezzo intitolato "Ida Red" con il nuovo titolo di "Maybelline", miscelando in esso blues, jazz, country e rockabilly. Nell'agosto dello stesso anno il brano e' al quinto posto della classifica di Billboard, supera il milione di copie e vince il "Billboard Triple Award" come disco piu' venduto. Il suo periodo piu' prolifico e creativo va dal '56 al '59, nel quale sforna un gran numero di successi, ormai divenuti dei classici del rock and roll, come "Roll Over Beethoven" e "Brown Eyed Handsome Man" (1956), "School Days" e "Rock and Roll Music" (1957), "Sweet Little Sixteen", "Johnny B. Goode", "Beautiful Delilah", "Carol" e "Sweet Little Rock And Roller" (1958), "Almost Grown", "Back In The Usa" e "Memphis Tennessee" (1959). Proprio in questi anni accompagna la sua frenetica attivita' dal vivo con la personalissima invenzione della "duck walk", la camminata dell'anatra. Nel '64 effettua il suo primo tour inglese che lo porta a contatto con Animals, Beatles, Rolling Stones ed altri gruppi e musicisti che hanno trovato in lui una fonte di ispirazione. Verso la fine del '66 lascia la Chess e passa alla Mercury. Da qui in avanti la sua produzione conoscera' alti e bassi, senza mai giungere ai picchi del suo periodo d'oro.
Beta band
The beta band (anniversary)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1999 because music
indie 90
indie 90
ristampa contenente versione in cd, , copertina apribile, inner sleeves, etichette custom fotografiche. Pubblicato nel giugno del 1999 dalla Regal in Gran Bretagna, dove giunse al 18ø posto in classifica, e dalla Astralwerks negli USA, dove non entro' in classifica, questo e' l'eponimo album d'esordio dei Beta Band, precedente ''Hot shots 2'' (2001). Il gruppo scozzese esordi' con questo lp estremamente variegato, un vero caleidoscopio sonoro, in cui hip hop, canzone acustica, echi di krautrock, pop ed orchestrazioni venivano avvolte da un alone psichedelico, che porta alla mente gruppi come Flaming Lips e Mercury Rev ed anche il ''baggy'' sound di inizio decennio, ma con un crossover ancora piu' eclettico. I vari stili usati dal gruppo si scontrano e si mescolano, in particolare nei brani piu' lunghi. Formatisi ad Edimburgo nel 1997, i Beta Band erano inizialmente composti da tre amici di Edimburgo, il cantante Stephen Mason, il batterista Robin Jones, il DJ John MacLean, a cui in seguito dopo essersi trasferiti a Londra, si e' aggiunto il bassista Richard Greentree, tra le piu' considerevoli realta' della musica inglese della seconda meta' dei 90, imprevedibili e abili sperimentatori, con una musica eclettica che e' un mix di citazioni, elettronica, psichedelia, hip hop, krautrock. Il gruppo annuncio' lo scioglimento nel 2004, nonostante la stima della critica, apparentemente a causa dello scarso riscontro presso il pubblico.
Betts Dickey (allman brothers)
Dickey Betts & Great Southern (Ltd. blue)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2025, in vinile 180 grammi per audiofili, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE BLU, PRESSATA IN 750 COPIE, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, e corredata di inserto fotografico. Pubblicato in USA nel 1977 dopo ''Highway Call'' e prima di ''Atlanta's burning down''. Il secondo album. Pubblicato tre anni dopo lo splendido esordio "Highway Call" e dopo innumerevoli cause e diatribe tra gli Allman Brothers, il chitarrista Dickey Betts pubblica il primo album con il suo nuovo gruppo, i Great Southern. Il disco vede la stessa verve del predecessore ma conbinata con il Rock Blues tipico degli Allmans, con utilizzo di slide guitar e rimandi al country , coadiuvato dall'armonica di Topper Price e dalla chitarra di Dan Toler. Splendide "Run Gypsy Run," "Sweet Virginia" , la base ritmica e' puro funky New Orleans , un grandissimo lavoro assai superiore a quanto il gruppo madre avrebbe prodotto in quegli stessi anni.
Bevis frond
focus on nature (ltd. purple)
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 2024 fire
punk new wave
punk new wave
doppio album, edizione limitata in vinile viola, copertina apribile, adesivo di presentazione sul cellophane, inserto apribile. Pubblicato dalla Fire nel marzo 2024, a quasi tre anni dal precedente "Little Eden" (settembre del 2021), il ventunesimo album in studio. Descrizione completa a seguire.
Nick Saloman e' personaggio fondamentale dell'underground psichedelico britannico; attivo sin dal '67 (due acetati con i Bevis Frond Museum e poi con i Dune), nel '75 negli Oddsocks che produssero un album di folk acustico molto raro, poi in piena era punk nei Von Trap Family e nei Room 13, fondo' la Woronzow nel 1980 realizzando come Bevis Frond un 7" ed un 12" due anni dopo (mai visti, ovviamente...), per ricomparire nella meta' degli anni '80 con due magnifici albums, "Miasma" ed il successivo "Inner Marshland", da molti considerati tra i capolavori della psichedelia inglese, capaci di mettere insieme una straordinaria vena heavy psichedelica con forti influenze hendrixiane, scintille di creativita' pop ed illuminazioni visionarie degne di Barrett. Ha collaborato anche con il leggendario Twink.
Bevis frond
Inner marshland (purple vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo uk 1987 fire
punk new wave
punk new wave
ristampa limitata, in vinile porpora trasparente, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, con fascetta di presentazione ripiegata attorno alla costola, corredata di codice per il download digitale (il download include sei tracce in piu', outtakes dalle sessions del precedente album "Miasma" e di questo (si tratta di Walking in the Lady's Garden", "Slave", "Run at the Sun", "Parapsynquiry", "the Great Mistake" e "Solid Vimto"). Il secondo album del progetto di Nick Saloman, originariamente autoprodotto su Woronzow; personaggio fondamentale dell' underground britannico, attivo sin dal '67 (due acetati con i Bevis Frond Museum e poi con i Dune), nel '75 negli Oddsocks che produssero un album di folk acustico molto raro, poi in piena era punk nei Von Trap Family e nei Room 13, Saloman fondo' la Woronzow nel 1980 realizzando come Bevis Frond un 7" ed un 12" due anni dopo, mai visti, ovviamente. Con "Miasma" e questo successivo "Inner Marshland", realizzati a breve distanza uno dall' altro, ha regalato qualche anno piu' tardi alla psichedelia inglese due dei suoi massimi capolavori di sempre, capaci di mettere insieme una forte influenza hendrixiana con scintille di creativita' pop ed illuminazioni psichedeliche degne di Barrett. Un masterpiece assoluto, quindi, ad altissimo tasso di acidita', che si eleva di molte spanne al di sopra della contemporanea ricca scena neopsichedelica mondiale, giustificando quel ruolo di culto che, insieme al gia' citato "Miasma", ha mantenuto attraverso il trascorrere degli anni.
Bevis frond
Son of walter
lp2 [edizione] originale stereo uk 1996 woronzow
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Doppio album, la rara prima stampa inglese, copertina lucida, con barcode, completa di inserto con testi e foto in bianco e nero, label nera con scritte bianche, con scarabocchi su di una facciata e logo Woronzow sull'altra, catalogo WOO28. Pubblicato nel 1996 dalla Woronzow, il decimo album, uscito dopo ''Sprawl'' (1995) e prima di ''North circular'' (1997). L'album segna il ritorno di Bevis Frond all'approcio dei primi album, ovvero con Nick Saloman che suona tutti gli strumenti e che effettua incisioni casalinghe, magnificamente e visceralmente grezze. Musicalmente l'album e' nel classico stile frondiano, con uno hard rock psichedelico che in alcuni brani sfocia nel freak out, ed alcune ballate folk rock o lisergiche che occasionalmente addolciscono le atmosfere, non privo peraltro qua' e la' di una vena pop che come sempre in alcuni episodi emerge brillantemente. Personaggio fondamentale dell' underground britannico, attivo sin dal '67 (due acetati con i Bevis Frond Museum e poi con i Dune), nel '75 negli Oddsocks che produssero un album di folk acustico molto raro, poi in piena era punk nei Von Trap Family e nei Room 13, fondo' la Woronzow nel 1980 realizzando come Bevis Frond un 7" ed un 12" due anni dopo (mai visti, ovviamente....), per ricomparire nella meta' degli anni '80 con due magnifici albums ("Miasma" ed il successivo "Inner Marshland") da molti considerati tra i capolavori della psichedelia inglese di sempre, capaci di mettere insieme una straordinaria vena heavy psichedelica con forti influenze hendrixiane con scintille di creativita' pop ed illuminazioni visionarie degne di Barrett; cosi' sara' anche negli anni successivi, con altri eccellenti album che ne alimenteranno il culto.
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