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4 Big guitars from texas
Trash twang and thunder (uk version)
Lp [edizione] originale stereo uk 1985 demon
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Prima stampa inglese, con artwork di copertina completamente diverso, con ordine dei brani parzialmente diverso e due pezzi in meno rispetto a quella USA ("Boss" e "Near East band"), copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, label rossa con scritte nere e logo Demon Records nero in alto, catalogo FIEND40, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati, ''a porky prime cut'' su quello del lato A e "porky" su quello del lato B. Pubblicato nel 1985 dalla Demon nel Regno Unito e dalla Jungle negli USA, il primo dei due album di questo supergruppo chitarristico basato ad Austin, Texas, precedente "That's cool, that's trash" (1986). Il gruppo si presentò con una formazione quasi completamente diversa su ciascuno dei suoi album: in questo primo lp erano formati da Don Leady (chitarra, già con Le Roi Brothers, Headhunters, Lou Ann and the Fliptops, Tailgators), Frankie Camaro (chitarra, già con Mars Needs Women, Moto-X), Denny Freeman (chitarra, già con The Storm, Cobras, Lou Ann Barton, Angela Strehli Band), Evan Johns (chitarra, già con H-Bombs, Le Roi Brothers), Keith Ferguson (basso, già con Johnny Winter, Doug Sahm, The Storm, Fabulous Thunderbirds, Tailgators) e Mike Buck (batteria, già con Fabulous Thunderbirds, Le Roi Brothers, Johnny Carroll, Five Careless Lovers). Un pedigree di tutto rispetto è quello esibito da questi veterani, che qui si cimentano con un set pressoché interamente strumentale di brani composti dai vari membri del progetto, con l'eccezione di una surfeggiante cover di "Il buono il brutto e il cattivo" di Ennio Morricone: molta è la varietà stilistica, ma tutta decisamente vintage, fra blues, rockabilly, richiami a gruppi storici come gli Shadows, e soprattutto tanto surf rock, spesso e volentieri veloce ed aggressivo.
Abigails
Tundra
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2014 annibale records
indie 2000
indie 2000
Edizione limitata a 500 copie, copertina ruvida fronte retro senza codice a barre, libretto di otto pagine, label custom color crema su di una facciata e nera sull'altra, con piccoli disegni, catalogo ANNBL005. Ristampa del 2016 ad opera della italiana Annibale Records, con artwork del fronte copertina in bianco e nero. Originariamente pubblicato nel settembre del 2014 dalla Burger negli USA, il secondo album, successivo a ''Songs of love and despair'' (2012), di questo gruppo americano di Los Angeles che include nella sua formazione Kyle Mullarky, gia' con The Grand Elegance e con The Shore, e Warren Thomas, anch'egli proveniente dai The Gran Elegance. Inciso nell'area di Topanga Canyon in California, ''Tundra'' e' un viaggio attraverso il roots rock ed il country rock americano che sembra ricondurci verso il sound di fine anni '60 e dei '70, filtrato attraverso l'estetica del rock ''desertico'' statunitense degli anni '80; potrebbe sembrare un'operazione nostalgica ma la musica che il gruppo riesce a tirar fuori da queste influenze classiche e' ancora vivida ed in piu' di un'occasione esaltante, anche forse per una vena ironica ed autoironica che si direbbe scorrere sotto i solchi, alimentata anche dalla voce profonda ed apparentemente ombrosa del cantante, che sembra figlia di un matrimonio fra Guy Kyser dei Thin White Rope e Johnny Cash, celebrato da un sobrio Lux Interior.
Akiyoshi / tabackin big band
Sumi-e
Lp [edizione] originale stereo jap 1979 insights
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima stampa giapponese su Insights, copertina cartonata senza barcode e con prezzo di 2.500 yen sul retro in basso a destra, inserto con foto e note in lingua giapponese, label grigia scura con scritte nere e logo Insights bianco in verticale a sinistra, catalogoRVJ-6061, vinile ambrato se posto controluce. Pubblicato nel 1979 dalla Insights in Giappone e nel 1980/81 dalla RCA in Francia, l'album accreditato alla Toshiko Akiyoshi - Lew Tabackin Big Band, registrato dal vivo a Saitama in Giappone il 2 ed il 3 febbraio del 1979 con una big band di diciassette elementi, che esegue quattro composizioni della Akiyoshi (pianoforte), con il consueto accompagnamento di Lew Tabackin (flauto, sax tenore) e, fra gli altri di Bobby Shew (tromba), Bill Reichenbach (trombone) e Gary Foster (sax alto). La band esegue un piacevole jazz orchestrale, frizzante e solare, con alcune contaminazioni con la musica dell'estremo oriente, messe in risalto dal flauto di Tabackin nel brano che da' il titolo all'album. Questa la scaletta dei brani: ''Sumi-e'', ''Hangin' loose'', ''Quadrille, anyone?'', ''A-10-205932''. Toshiko Akiyoshi, apprezzata pianista ed arrangiatrice jazz giapponese, forma la sua celebre big band con il marito Lew Tabackin a Los Angeles nel 1973; successivamente l'ensemble si sposterà a New York, diventando nel corso degli oltre trent'anni di attività una delle più famose ed apprezzate big band della fine del secolo, sia dalla critica che dal pubblico. Lo stile della Akiyoshi è noto per la contaminazione del jazz con la musica dell'estremo Oriente.
Banfi Baffo (J.B. Banfi - biglietto per l' inferno)
Galaxy My Dear
LP [edizione] nuovo stereo eu 1978 wah wah
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2017, limitata in 500 copie, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Red Records, e corredata di esclusivo inserto con foto e note (scritte dall' autore). Pubblicato in Italia nel maggio del 1978 prima di ''Ma dolce vita''. Realizzato a nome J.B. Banfi, il primo album. Giuseppe Banfi, ex tastierista di Un Biglietto per l' Inferno, intraprese la carriera solistica con questo album nel 1978 (registrato almeno un anno prima), prodotto dalla piccola etichetta di stampo jazz Red Record. Ispirato dalla musica elettronica tedesca degli anni '70, Banfi attrasse l' interesse di Klaus Schulze dei Tangerine Dream, da lui incontrato gia' durante l' ultima tournee del Biglietto nel 1975. Schulze era stato contattato per essere il produttore del secondo album del gruppo, che pero' non venne realizzato all' epoca. "Galaxy my dear" e' interamente suonato da Banfi, e mostra forti punti di contatto con la musica cosmica tedesca, contenendo cinque lunghi brani strumentali il piu' lungo dei quali, "Goodbye my little star", tocca i 18 minuti. Il secondo album "Ma, dolce vita", venne registrato per l' etichetta di Schulze, Innovative Communication, e pubblicato in Germania; anche in questo caso un album elettronico interamente strumentale, mentre un terzo lavoro, "Hearth" del 1981, e' l' unico a contenere una sezione ritmica con musicisti ospiti. Dopo l' uscita di quest' ultimo album, Banfi lascio' la musica, creando uno studio di produzioni video a Milano, La Vetraia, ed e' tuttora coinvolto nelle recenti produzioni celebrative del Biglietto per l'Inferno. Note tratte da Augusto Croce, dal suo bellissimo sito internet e libro ItalianProg.
Big | brave
Nature morte (ltd lavender)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 thrill jockey
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile colorato lavanda. Il settimo album del trio canadese di Montreal, tra oscuro folk, post rock, shoegaze e doom metal con tocco industrial, guidati dalla caratteristica e bella voce di Robin Wattie. riferimenti Bardo pond, Lankum, Godspeed! you black emperor, Sunn O))), Emma Ruth Rundle, Swans.
Big 3 (mamas and papas)
Big 3
lp [edizione] seconda stampa mono usa 1963 fm
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
copia ancora in parte incellophanata, seconda comunque rara stampa americana, in mono, di poco successiva alla prima tiratura, copertina cartonata, etichetta grigia con logo e scritte neri, catalogo FM307. Pubblicato nel 1963 prima di ''Live At The Recording Studio'', non entrato nelle classifiche Usa e non pubblicato in Uk, il primo dei due albums dello storico trio basato a New York. Ricordati oggi per avere nelle proprie fila la pre-Mamas & Papas Cass Elliot e Tim Rose, i Big Three registrarono due notevoli albums di folk tra il 1963 ed il 1964. Insieme alla Elliot ed a Tim Rose (sua la versione di "Hey Joe" su cui si sarebbe basao Jimi Hendrix) e James Hendricks. Si esibirono dal vivo soprattutto nell' area di New York, tra gli animatori piu' importanti della nuova scena folk locale, facendo anche molte apparizioni televisive; i loro stile puo' ricordare il piu' celbre Kingston Trio, ma talora con un' attitudine piu' vicina al pop e con una piu' ricca strumentazione in studio anche se la maggior parte del materiale era comunque acustico, il repertorio si basava su traditional e covers (qui tra gli altri brani di Alan Lomax, Sonny Terry e Merle Travis), ma non mancavano i brani di loro composizione, in particolare scritti da Rose ("The Banjo Song"). Gia' molto bella la voce di Mama Cass, che qui peraltro tocca spesso corde lontane da quelle che saranno dei Mamas & Papas. I Big Three si sciolsero nel 1964, Rose si dedico' alla carriera solista, la Elliot ed Hendricks si unirono allora a Zal Yanovsky e Denny Doherty nei Mugwumps, che dopo un album presto si divisero a loro volta, dando vita a due celeberrimi gruppi, i Mamas & the Papas (con Elliot e Doherty) ed i Lovin' Spoonful (con Yanovsky e John Sebastian, che fu anche lui per qualche tempo in quel gruppo).
Big audio dynamite (clash)
Megatop phoenix
Lp [edizione] originale stereo uk 1989 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa inglese, copertina lucida con barcode, inserto/poster apribile con foto e testi, etichetta custom, catalogo CBS465790 1. Pubblicato nel settembre del 1989 dalla CBS in Gran Bretagna, dove giunse al 26esimo posto in classifica, e dalla Columbia negli USA, dove arrivo' alla 85esima posizione, il quarto album dei Big Audio Dynamite, uscito dopo ''Tighten up vol. 88'' (1988) e prima di ''Kool-aid'' (1990). L'ultimo album con la formazione originaria della band (Jones riformera' il gruppo nel 1990 con un organico diverso), questo lp rafforza ulteriormente la preponderanza degli elementi pop e dance gia' emersa nel disco precedente. Il classico stile vocale di Jones e' ancora presente e ricorda talvolta gli ultimi Clash (quelli meno duri e piu' languidi di ''Sandinista''), mentre la musica sembra fare anche concessioni a sonorita' elettroniche in alcuni episodi. Formatisi nel 1984 a Londra, i Big Audio Dynamite nacquero su impulso di Mick Jones, da poco uscito dai grandi Clash; il nuovo gruppo, pur mostrando affinita' con le composizioni piu' pop e melodiche dei Clash di fine anni '70/primi anni '80 ed ovviamente con le loro armonie vocali grazie alla voce di Jones, era indirizzato tuttavia verso un incrocio fra pop, dance alternativa e post punk melodico. Il primo album ''This is big audio dynamite'' (1985), pur non raggiungendo i piani alti delle classifiche, spiano' la strada al successivo ''No. 10, Upping St.'' (1986), che arrivo' all'undicesima posizione in patria e che beneficio' della collaborazione dell'ex compagno Joe Strummer in fase compositiva e di produzione. Il gruppo si sciolse nel 1989 per riformarsi poco dopo come Big Audio Dynamite II, sigla poi ridotta a Big Audio verso la meta' degli anni '90.
Big audio dynamite (clash)
No.10 upping st.
Lp [edizione] seconda stampa stereo hol 1986 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
seconda stampa europea, pressata in Olanda, con label non più custom e con catalogo cambiato, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve con testi, foto e sagomatura sul lato di apertura, label rossa con logo CBS bianco in alto, piccolo logo BAD nero in alto a destra, BIEM/STEMRA a sinistra, catalogo 463398 1. Pubblicato nell'ottobre del 1986 dalla CBS in Gran Bretagna, dove giunse all'undicesimo posto in classifica, e dalla Columbia negli USA, dove arrivo' alla 135esima posizione, il secondo album del gruppo di Mick Jones, successivo a ''This is big audio dynamite'' (1985) e precedente ''Tighten up vol. 88'' (1988). Per la gioia e la sorpresa dei tanti fans dei Clash il disco vide rinnovarsi la collaborazione di Jones con l' altro Clash, il compianto Joe Strummer, che coprodusse il disco comparendo anche come coautore di cinque brani su nove! Il risultato e' un'eccellente raccolta di canzoni che suonano molto come una versione da "dancehall" dei Clash; qualcuno ne venne sconcertato, ma in ralta' il disco influenzo' non poco la scena degli anni a venire, quando la commistione sulla carta improbabile di rock e dance music si rivelo' essere una vera linfa vitale per l' altrimenti moribondo rock. Formatisi nel 1984 a Londra, i Big Audio Dynamite nacquero su impulso di Mick Jones, da poco uscito dai grandi Clash; il nuovo gruppo, pur mostrando affinita' con le composizioni piu' pop e melodiche dei Clash di fine anni '70/primi anni '80 ed ovviamente con le loro armonie vocali grazie alla voce di Jones, era indirizzato tuttavia verso un incrocio fra pop, dance alternativa e post punk melodico. Il primo album ''This is big audio dynamite'' (1985), pur non raggiungendo i piani alti delle classifiche, spiano' la strada al successivo ''No. 10, Upping St.'' (1986), che arrivo' all'undicesima posizione in patria e che beneficio' della collaborazione dell'ex compagno Joe Strummer in fase compositiva e di produzione. Il gruppo si sciolse nel 1989 per riformarsi poco dopo come Big Audio Dynamite II, sigla poi ridotta a Big Audio verso la meta' degli anni '90.
Big black
bulldozer (+ poster)
lpm [edizione] nuovo stereo usa 1983 Touch & go
punk new wave
punk new wave
ristampa pressocche' identica alla prima tiratura, copertina lucida senza barcode, corredata di coupon per scaricare l' album in formato mp3 e dell' originario poster apribile. Il secondo minialbum, originariamente uscito nel 1983 su Ruthless/Fevercon (rarissima quella edizione), Dopo l' acerbo "Lungs", 6 brani gia' perfettamente maturi che rappresentarono una svolta decisa nella storia dell' alternative rock americano, per la seminale band di Steve Albini (uno dei personaggi fondamentali del rock negli ultimi 20 anni, senza dubbio). Il sound del gruppo gia' perfettamente definitosi, tre anni prima del primo album, "Atomizer". Terrorismo sonoro per temerari, devastante, annichilente. Uno dei dischi che sancisce la nascita del noise rock americano, paternita' che i Big Black condividono con i Sonic Youth. Quando Steve Albini sciogliera' i Big Black, dara' vita a progetti che ne confermeranno la statura, ovvero i Rapeman prima e poi gli Shellac, non mancando di influenzare il corso del rock alternativo dedicandosi ad innumerevoli produzioni.
Big black
he's a whore / the model
7" [edizione] ristampa stereo usa 1987 touch & go
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", ristampa americana degli anni 2000, copertina in cartoncino senza barcode, con il retro che si differenzia dall' edizione inglese perche' il nome del guppo ed il titolo del brano sono scritti in bianco e non in nero, con barcode adesivo sul retro che riporta anche l' indirizzo del sito internet della Touch & Go, etichetta in bianco e nero, foro al centro piccolo, catalogo T&G 23. Uscito nel luglio del 1987 dalla Blast First in Gran Bretagna e dalla Touch & Go negli USA, contemporaneamente al secondo straordinario album ''Songs about fucking'', il singolo si presenta con una strepitosa copertina in cui i Big Black posano in pieno stile Cheap Thrick (sul fronte) e Kraftwerk (sul retro), e di queste due bands sono i due brani proposti: il power pop di "He's A Whore" dei Cheap Thrick ed il glaciale proto synth pop minimale di "The Model" ei Kraftwerk pero', nelle mani di Steve Albini e compagni, diventano qualcosa di radicalmente nuovo, piegati al terrorismo sonoro di questo gruppo imprescindibile. E se "The Model" e' anche uno dei brani di "Songs About Fucking", altrimenti inedita e' invece "He's A Whore". Uno dei gruppi piu' importanti di tutti gli anni '80; Albini sciogliera' di li' a poco il gruppo, formando prima i Rapeman e poi gli Shellac, non mancando di influenzare il corso del rock alternativo dedicandosi anche ad innumerevoli produzioni. Gruppo seminale nell'ambito del rock indipendente americano, i Big Black si formano a Evanston, Illinois, nel 1982. I loro pochi lavori avranno grande influenza sul rock alternativo e contribuiranno a delineare il noise rock insieme a gruppi come i Sonic Youth.
Big black
Headache
12'' [edizione] nuovo stereo usa 1987 touch & go
punk new wave
punk new wave
Ristampa rimasterizzata, corredata di coupon con codice per il download digitale, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura, senza barcode, e completa di inserto. Uscito nel giugno del 1987 su Touch & Go negli USA e su Blast First/Mute in Gran Bretagna (dove giunse al terzo posto nella classifica indipendente), il 12'' pubblicato dalla band di Steve Albini, a poca distanza dall' ultimo album "Songs About Fucking", di cui questi quattro brani (inediti su lp) sono l' ideale complemento. Un' impressionante e stordente muro del suono, punto di arrivo insuperabile (e difatti Albini sciogliera' di li' a poco il gruppo, formando prima i Rapeman e poi gli Shellac, non mancando di influenzare il corso del rock alternativo dedicandosi ad innumerevoli produzioni ) per un gruppo che aveva iniziato nell' 82 la sua opera di terrorismo musicale, inventando con i Sonic Youth il noise rock.
Big black
heartbeat EP
7"EP [edizione] ristampa stereo usa 1987 Touch & go
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ep in formato 7", ristampa del primo decennio degli anni 2000, copertina lucida cona desivo con barcode sul retro, non piu' "Made in Canada", etichetta grigia con logo color bianco/crema, foro al centro piccolo, catalogo T&G21. Originariamente uscito nel 1987, il bellissimo EP della seminale band del compianto Steve Albini (uno dei personaggi fondamentali del rock negli ultimi 40 anni, senza dubbio), inizialmente allegato alle prime copie del 12" "Headache". La title track e' una cover di un brano degli Wire (dal loro "Chairs Missing"), naturalmente stravolto (ma neppure poi troppo) nella versione di questi terroristi del suono; i due retri ("Things to do today" e "I can't believe") sono altrimenti inediti. La band di Steve Albini aveva iniziato nell' 82 la sua opera di terrorismo musicale, inventando con i Sonic Youth il noise rock, giungendo pero' solo 4 anni dopo al primo album e chiudendo poco piu' di un anno dopo con il loro forse massimo capolavoro ("Songs About Fucking"); una musica tagliente ed abrasiva, scandita dal ritmo omicida di una batteria elettronica, capace di esprimere tutto il disagio e l' orrore della metropoli americana, cupa e disperata. Sciolti i Big Black Albini formo' prima i Rapeman e poi gli Shellac, non mancando di influenzare il corso del rock alternativo dedicandosi ad innumerevoli produzioni. Un gruppo fondamentale.
Big black
heartbeat EP
7"EP [edizione] nuovo stereo usa 1987 Touch & go
punk new wave
punk new wave
Copertina liscia ma non lucida come nella prima tiratura, senza barcode, etichetta grigia con logo color bianco/crema. La ristampa del bellissimo EP della seminale band di steve albini (uno dei personaggi fondamentali del rock negli ultimi 20 anni, senza dubbio) originariamente allegato alle prime copie del 12" "Headache", nalla versione con la copertina (senza codice a barre) con il cuore appeso ad un uncino. La title track e' una cover di un brani degli Wire (dal loro "Chairs Missing"), naturalmente stravolto (ma neppure poi troppo) nella versione di questi terroristi del suono; i due retri ("Things to do today" e "I can't believe") sono altrimenti inediti. terrorismo sonoro per temerari, devastante, annichilente.
Big black
Lungs
lpm [edizione] nuovo stereo usa 1982 touch & go
punk new wave
punk new wave
ristampa corredata di coupon con codice per il download digitale, con copertina (pressata in Canada) senza barcode, pressoche' identica alla prima assai rara tiratura, inizialmente autoprodotta su etichetta Ruthless, catalogo TG89, completo di inserto. Lo storico e seminale mini album d' esordio della band di Steve Albini, vero e proprio atto di nascita del noise rock americano, che i Big Black inventarono insieme con i Sonic Youth. Un disco di importanza storica incalcolabile; contiene sei brani, che per quanto acerbi iniziano quel viaggio sonoro di terrorismo musicale che avrebbe scosso l' alternative rock americano del decennio lasciando davvero il segno. Gia' il successivo minialbum "Bulldozer" un anno dopo portera' il segno di una accresciuta maturita', capace di superare quelle influenze post punk ancora qui presenti. Dopo i Big Black Albini romera' prima i Rapeman e poi gli Shellac, non mancando di influenzare il corso del rock alternativo dedicandosi ad innumerevoli produzioni.
Big black
Racer x
lpm [edizione] nuovo stereo eu 1984 touch & go
punk new wave
punk new wave
ristampa pressocche' identica alla seconda tiratura, uscita su Touch and Go dopo la prima su Homestead, copertina lucida senza barcode, coupon per scaricare il disco in formato mp3, inserto con note e foto. Uscito nel 1984 in America su Homestead, il seminale terzo mini album, uscito dopo gli altri mini "Lungs" (1982) e "Bulldozer" (1983) e prima del primo vero album "Atomizer" (1986), con sei brani tra cui "Ugly American", considerata uno dei loro massimi capolavori, la splendida ed atipica "Sleep!", o ancora "The Big Playback", cover trasfigurata di un vecchio brano di James Brown. Uno dei gruppi piu' importanti di tutti gli anni '80, aveva iniziato nell' 82 la sua opera di terrorismo musicale, inventando con i Sonic Youth il noise rock.autore di un impressionante e stordente muro del suono. Quando Steve Albini sciogliera' i Big Black, dara' vita a progetti che ne confermeranno la statura, ovvero i Rapeman prima e poi gli Shellac, non mancando di influenzare il corso del rock alternativo dedicandosi ad innumerevoli produzioni.
Big black
Songs about fucking (180g)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1987 touch & go
punk new wave
punk new wave
Ristampa in vinile 180 g, rimasterizzata da Steve Albini e Bob Weston, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima tiratura, corredata di coupon con codice per il download digitale. Originariamente pubblicato nel luglio del 1987 dalla Blast First in Gran Bretagna e dalla Touch & Go negli USA, ''Songs about fucking'' e' il secondo ed ultimo album dei Big Black, successivo a ''Atomizer'' (1986). Uno dei dischi piu' importanti della seconda meta' degli anni '80, impressionante e stordente muro del suono, punto di arrivo insuperabile (e difatti Albini sciogliera' di li' a poco il gruppo, formando prima i Rapeman e poi gli Shellac, non mancando di influenzare il corso del rock alternativo dedicandosi ad innumerevoli produzioni) per un gruppo che aveva iniziato nel 1982 la sua opera di terrorismo musicale, inventando con i Sonic Youth il noise rock. se non suonasse strano, verrebbe anche voglia di parlare di "grandi canzoni"... comunque, un disco fondamentale. Gruppo seminale nell'ambito del rock indipendente americano, i Big Black si formano a Evanston, Illinois, nel 1982. I loro pochi lavori avranno grande influenza sul rock alternativo e contribuiranno a delineare il noise rock insieme a gruppi come i Sonic Youth.
Big black (funk)
Lion walk (purple vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 future shock
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa del 2021 ad opera della Future Shock, in vinile 180 grammi di colore porpora, limitata in sole 500 copie, copertina senza codice a barre pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla UNI negli USA, il terzo album, di poco successivo a "Elements now!" (1968) e precedente "Diggin' what you're doin'" (1971). Inciso con una formazione che include il sassofonista jazz Curtis Peagler, il versatile multistrumentista Owen Marshall, l'esperto batterista della scena di New Orleans John Boudreaux ed il pianista Phil Moore, "Lion walk" si apre con i venti minuti della title track, un ipnotizzante viaggio sonoro a ritmi medi che si dipana fra chitarra funkeggiante e blues, interventi di ottoni in stile jazz, ora melodico ora vicino all'avanguardia, ed un groove ritmico ricco e sfaccettato fra funk rallentato e forti influssi caraibici, elaborato con batteria e diverse percussioni, in primis le conga del leader Big Black. La seconda facciata è occupata da tre brani di durata consistente ma meno estesa, con le soavi melodie dai forti echi africani di "Love, sweet like a sugarcane", la spiritatissima "Tell me, do your conscience bother you?", sostenuta da un sincopato e dinamico groove funk / caraibico, che inizia con assoli di ottoni soul jazz per poi svilupparsi in una torrenziale cascata di percussioni, e la più breve "Come on down to the beach", più legata alla forma canzone e sostenuta sempre da una ritmica funkeggiante e di ispirazione cubana. Dietro lo pseudonimo di Big Black (da non confondere con il nome della indie rock band di Chicago) si cela il percussionista afroamericano Danny ray, nato a Savannah in Georgia negli anni '30 del '900. Avviò la sua carriera professionale negli anni '50, viaggiando in Florida ed alle Bahamas per familiarizzare con le percussioni e con la musica caraibica, suonando con la Calypso Band di Lord Flea, con il Calypso Eddie trio, con Jack Costanzo e con la Contemporary Jazz Orchestra; negli anni '60 era considerato uno dei migliori suonatori di congas e di ritmi afrocubani sulla scena jazz nordamericana e lavorò con Randy Weston, Ray Bryant ed Eric Dolphy, oltre a suonare con Dizzy Gillespie al festival jazz di Newport del 1965. Nella seconda metà del decennio cominciò a pubblicare album solisti per la UNI (saranno cinque gli lp fra il 1967 ed il 1972), proponendo una musica ibrica che fondeva jazz, funk strumentale e grooves afrocaraibici con le percussioni in gran risalto.
Big boy pete
Cosmic Genius Of Big Boy Pete 1965-1977
lp [edizione] nuovo stereo eu 1965 mono-tone
rock 60-70
rock 60-70
Copertina senza barcode, adesivo di presentazione sul fronte, inner sleeve con note. Pubblicato nel giugno del 2021, questo album contiene quattordici brani, alcuni dei quali inediti in vinile, dei quali sette (quelli della prima facciata) registrati durante gli anni '60 nei suoi studi personali a Norwich, Inghilterra (tra di essi i due brani dell' unico singolo pubblicato nel decennio, nel 1968, ovvero "Cold Turkey", niente a che vedere con l' omonimo brano di John Lennon, e "My Love Is Like A Spaceship", qui' pero' in versioni diverse), e sette (quelli della seconda facciata) registrati durante gli anni '70 nei suoi studi dopo il trasferimento a San Francisco. Questa la lista completa dei brani: A1 Cold Turkey A2 Baby I Got News For You A3 Knit Me A Kiss A4 Paranoia A5 Nasty Nazi A6 My Love Is Like A Spaceship A7 Me B1 Tic Tac Toe B2 The Blowjob Song B3 Pollination Blues B4 Soi Eighteen B5 Washington B6 Never Said I Loved You B7 Message To The A&R Man. Brani che profumano di incenso, ci fanno viaggiare indietro nel tempo fino ai tempi della psichedelia dell' Ufo Club e suonano sovente come i Beatles con un Barrett in formazione che non prende troppi acidi e non la smette di canticchiare le sue filastrocche geniali ed un po' folli...Big Boy Pete, al secolo Peter Miller, incise il suo primo disco nel lontano '58, un ep a nome Peter Miller & the Offbeats; poi formo' i Jaywalkers, che tra il '62 ed il '65 divisero il palco con Beatles e Stones e pubblicarono una manciata di singoli come Peter Jay & the Jaywalkers, iniziando nel frattempo a comporre per numerose giovani bands. Nel '66 finalmente pubblico' due magnifici singoli a nome Big Boy Pete, oggi di enorme valore collezionistico, ma resto' ai margini della scena "ufficiale", tanto da trasferirsi in America e scomparire dalle scene, fino alla comparsa di un album pubblicato come Pete Miller nel 1974 ("Music From LittleFlint"). Da allora non ha smesso di registrare per suo puro diletto, riprendendo a pubblicare dischi dalla meta' degli anni '80 come Big Boy Pete o Shig & Buzz, e divenendo nel frattempo oggetto di culto grazie ad alcune pubblicazioni retrospettive, come questa, assolutamente da non perdere, che rivela tutto il grezzo ed insieme reffinato talento di questo artista.
Big boy pete
Cosmic genius of big boy pete 1966-1979 - volume 2
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1966 mono-tone
rock 60-70
rock 60-70
Copertina senza barcode, adesivo di presentazione sul fronte, inner sleeve con testi e note, catalogo 051. Pubblicato nel gennaio del 2022, questo album, seguito della antologia del 2021 "The cosmic Genius Of Big Boy Pete 1965-1977", contiene come quello quattordici brani, tre dei quali inediti, gli altri tratti da dischi editi a partire dai tardi anni '90, ma tutti registrati fra il 1966 ed il 1979, Brani che profumano di incenso, ci fanno viaggiare indietro nel tempo fino ai tempi della psichedelia dell' Ufo Club e suonano sovente come i Beatles con un Barrett in formazione che non prende troppi acidi e non la smette di canticchiare le sue filastrocche geniali ed un po' folli... Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Strontium Ninety Nel (dall'album "Return to catatonia", 1998) 2. Convercircles (dall'album "Return to catatonia", 1998) 3. Nothingness Minus The Fun (da "The margetson demos", 2000) 4. Peter Pan 5. Flying Solo (da "Psycho-relics", 1999) 6. Summerland (dall'album "Return to catatonia", 1998) 7. Freeloader (da "Psycho-relics", 1999) SIDE 2: 1. Bad Girl 2. Going Up The Jungle 3. Burnt Out (inedito) 4. Not so Long Ago 5. Leave Us Alone (inedito) 6. Aunty Vera (inedito) 7. The King of Beretania. Big Boy Pete, al secolo Peter Miller, incise il suo primo disco nel lontano '58, un ep a nome Peter Miller & the Offbeats; poi formo' i Jaywalkers, che tra il '62 ed il '65 divisero il palco con Beatles e Stones e pubblicarono una manciata di singoli come Peter Jay & the Jaywalkers, iniziando nel frattempo a comporre per numerose giovani bands. Nel '66 finalmente pubblico' due magnifici singoli a nome Big Boy Pete, oggi di enorme valore collezionistico, ma resto' ai margini della scena "ufficiale", tanto da trasferirsi in America e scomparire dalle scene, fino alla comparsa di un album pubblicato come Pete Miller nel 1974 ("Music From LittleFlint"). Da allora non ha smesso di registrare per suo puro diletto, riprendendo a pubblicare dischi dalla meta' degli anni '80 come Big Boy Pete o Shig & Buzz, e divenendo nel frattempo oggetto di culto grazie ad alcune pubblicazioni retrospettive, come questa, assolutamente da non perdere, che rivela tutto il grezzo ed insieme reffinato talento di questo artista.
Big boy pete
return to catatonia
lp [edizione] nuovo stereo uk 1967 tenth planet
rock 60-70
rock 60-70
Etichetta bianca con scritte nere, senza codice a barre. Bellissimo album retrospettivo uscito nel 1998, in 1000 copie numerate del genietto misconosciuto della scena inglese piu' underground degli anni '60, con imperdibili registrazioni precedentemente inedite realizzate tra il 1966 ed il 1968: 14 brani che profumano di incenso, ci fanno viaggiare indietro nel tempo fino ai tempi della psichedelia dell' Ufo Club e suonano sovente come i Beatles con un Barrett in formazione che non prende troppi acidi e non la smette di canticchiare le sue filastrocche geniali ed un po' folli...Big Boy Pete, al secolo Peter Miller, incise il suo primo disco nel lontano '58, un ep a nome Peter Miller & the Offbeats; poi formo' i Jaywalkers, che tra il '62 ed il '65 divisero il palco con Beatles e Stones e pubblicarono una manciata di singoli come Peter Jay & the Jaywalkers, iniziando nel frattempo a comporre per numerose giovani bands. Nel '66 finalmente pubblico' due magnifici singoli a nome Big Boy Pete, oggi di enorme valore collezionistico, ma resto' ai margini della scena "ufficiale", tanto da trasferirsi in America e scomparire dalle scene, fino alla comparsa di un album pubblicato come Pete Miller nel 1974 ("Music From LittleFlint"). Da allora non ha smesso di registrare per suo puro diletto, riprendendo a pubblicare dischi dalla meta' degli anni '80 come Big Boy Pete o Shig & Buzz, e divenendo nel frattempo oggetto di culto grazie ad alcune pubblicazioni retrospettive, come questa, assolutamente da non perdere, che rivela tutto il grezzo ed insieme reffinato talento di questo artista.
Big boy pete (pete miller)
summerland
lp [edizione] nuovo stereo uk 1967 tenth planet
rock 60-70
rock 60-70
Imperdibile album retrospettivo uscito nel 1997, in vinile 190 grammi, copertina in cartoncino lucido senza barcode, etichetta bianca con scritte nere da un lato e in bianco e nero "optical" dall' altro, del genietto misconosciuto della scena inglese piu' underground degli anni '60, qui accreditato con il vero nome di Pete Miller, con bellissime registrazioni in studio precedentemente del tutto inedite realizzate tra il 1966 ed il 1968: 14 brani che ci mostrano il lato piu' "pop" di questo insostituibile personaggio, e suonano sovente come i Beatles con un Barrett in formazione che non prende troppi acidi e non la smette di canticchiare le sue filastrocche geniali ed un po' folli...Big Boy Pete, al secolo Peter Miller, incise il suo primo disco nel lontano '58, un ep a nome Peter Miller & the Offbeats; poi formo' i Jaywalkers, che tra il '62 ed il '65 divisero il palco con Beatles e Stones e pubblicarono una manciata di singoli come Peter Jay & the Jaywalkers, iniziando nel frattempo a comporre per numerose giovani bands. Nel '66 finalmente pubblico' due magnifici singoli a nome Big Boy Pete (il primo dei quali, "Baby I Got News From You", e' considerato da molti il primo artefatto della psichedelia inglese) oggi di enorme valore collezionistico, ma resto' ai margini della scena "ufficiale", tanto da trasferirsi in America e scomparire dalle scene, fino alla comparsa di un album pubblicato come Pete Miller nel 1974 ("Music From LittleFlint"). Da allora non ha smesso di registrare per suo puro diletto, riprendendo a pubblicare dischi dalla meta' degli anni '80 come Big Boy Pete o Shig & Buzz, e divenendo nel frattempo oggetto di culto grazie ad alcune pubblicazioni retrospettive, come questa, assolutamente da non perdere, che rivela tutto il grezzo ed insieme raffinato talento di questo artista.
Big boys
wreck collection (+bonus album)
lp2 [edizione] ristampa stereo usa 1979 gern blandsten
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
doppio album, ristampa del 2002, in vinile nero, ampliata a doppio album con l' aggiunta di un intero album bonus, copertina apribile (ricchissima di note all' interno) senza barcode completamente diversa da quella della originaria tiratura su Unseen Hand del 1989, etichetta custom marrone/oro e nera, catalogo GERN063. Imperdibile raccolta doppia della leggendaria hardcore punk band texana, con l' originario contenuto incluso nel primo dei due dischi, mentre il secondo arricchisce la gia' abbondante messe di inediti in studio, dal vivo e rarissimi brani tratti da singoli e raccolte, per un totale di 34 brani registrati tra il 79 e l' 83. La prima seminale band di Tim Kerr, poi anche nei Poison 13 e nei Jack o' Fire, oltre che titolare della T/K, una delle etichette piu' attive dei '90 in ambito garage punk blues. Paragonabili forse solo ai Minutemen, i Big Boys furono capaci di raccogliere l' eredita' del primo punk rock americano non solo spingendo sul pedale dell' acceleratore (sufficientemente abbassato, comunque, da poterli includere nella nascente scena hardcore) ma anche aprendosi a mille influenze diverse ed imprevedibili, dal funk al jazz, che fanno della loro produzione (due albums in studio, uno dal vivo a meta' con i Dicks, molti singoli e partecipazioni a raccolte, oltre a varie pubblicazioni postume) una delle piu' stimolanti ed influenti di tutta la scena americana dell' epoca. Ecco la lista completa dei brani : 1. Live Intro 2. Mutant Rock 3. PIL Beach 4. Shut Up 5. Manipulation 6. Rules 7. Funk Off 8. Damage 43 9. Distance 10. Horn Intro 11. We Got Soul 12. Frat Cars 13. History 14. Influence 15. Authority 16. GM 17. Red/Green 18. Sound On Sound 19. Baby Let's Play God 20. We're The Band 21. Wipe Out 22. TV 23. Lesson 24. Assault 25. "We Got The Normals" 26. Ambivalence 27. The Seed 28. Brick Wall 29. I'm Sorry 30. Same Old Blues 31. New Wave Slave 32. Detectives 33. Movies 34. "Start A Band!
Big brother & the holding co.
big brother & the holding co. (12 tracks version)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1967 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
ristampa della Music On Vinyl, in vinile 180 grammi per audiofili, copertina senza barcode, etichetta rossa "Columbia" con logos arancio lungo la circonferenza; si tratta della seconda versione del disco, uscita appunto su Columbia nel 1971, dopo quella su Mainstream, ed ha il pregio di avere due brani aggiunti (sono 12 invece dei 10 originari), i due inclusi soltanto qui sono ''Coo coo'' e ''Last time'', due originali della band, pubblicati pero' originariamente solo su singolo e non inclusi nell' album. Pubblicato in Usa nell'agosto del 1967 prima di ''Cheap thrills'' , giunto al numero 60 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk dove usci' nel novembre dello stesso anno, il primo album. Il gruppo californiano, con la cantante texana Janis Joplin, si era da poco esibito, con straordinario successo e realizzando una inaudita miscela di torrido blues e psichedelia acidissima, al festival di Monterey, ottenendo un contratto con la Columbia, quando la piccola etichetta Mainstream tiro' fuori dal cassetto queste splendide registrazioni in studio, altrimenti destinate a rimanere inedite, anticipando tutti e facendone il disco d' esordio della band. Restera' l' unico album in studio del gruppo con la Joplin, giacche' dopo "Cheap Thrills", registrato dal vivo, la cantante e la band separeranno le proprie strade. Tra i classici inclusi, l' intensa "Bye Bye Baby" (composizione di Powell St. John, che aveva suonato per qualche tempo con la Joplin nei Waller Creek Boys, e che compose in quegli anni diversi brani per i 13th Floor Elevators, prima di formare i Mother Earth), la vigorosa ed acida "Coo Coo", la indimenticabile "Down On Me".
Big brother & the holding co.
cheap thrills
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1968 columbia / de agostini
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, ma con una leggera ondulatura del vinile (senza peraltro conseguenze sull' ascolto), ristampa del 2015 in vinile 180 grammi, rimasterizzata, originariamente distribuita nel circuito delle edicole italiane nell' albito della serie di pubblicazioni "Blues in Vinile", copertina apribile senza barcode, con adesivo SIae metallizzato sul retro, pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta rossa con logo bianchi e scritta "360 sound 'stereo' ..." in bianco in basso, catalogo KCS9700. Pubblicato in Usa nell' agosto del 1968 dopo ''Big brother & the holding company'', e giunto al primo posto delle classifiche americane ma non entrato in quelle inglesi, il secondo album. Disco di culto a partire dalla copertina, realizzata dal grande Robert Crumb, considerato dalla critica come uno dei lavori maggiori e piu' influenti di tutti gli anni '60, contiene brani del calibro di ''Summertime'' (il celebre brano di Gershwin in una versione a dir poco reinventata, di struggente intensita'), ''Piece of my heart'' (che un anno prima era stata interpretata da Erma Franklin), ''Turtle blues'' (uno dei brani originali del disco) o "Ball and Chain di Big Mama Thortnton). Prima della sua pubblicazione fu preceduto da una attesa spasmodica e fu certamente uno dei dischi simbolo e di maggiore successo del 1968, pubblicato dalla Columbia dopo un anno di cause legali con la mainstream, la vecchia label del gruppo, che ne deteneva i diritti, ebbe recensioni entusiastiche, divenne disco d'oro in un mese e primo in classifica in una settimana; la voce della Joplin fu uno shock per il pubblico, nessuno prima di lei aveva usato toni cosi' emozionali, disperati forti ed intensi come lei fece in questo album, e la band, con il tipico San Francisco sound, acidamente chitarristico e talvolta orientaleggiante, fornisce un supporto ideale alle cavalcate senza freni del blues selvaggio ed acido della Joplin, che suonera' l' ultimo concerto con i Big Brother quando questo lp sara' ancora in testa alle classifiche.
Big brother & the holding co.
cheap thrills
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 columbia / sony
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa con copertina apribile, pressoche' identica a quella della originaria tiratura uscita in Usa su Columbia. Pubblicato in Usa nell' agosto del 1968 dopo ''Big brother & the holding company'', e giunto al primo posto delle classifiche americane ma non entrato in quelle inglesi, il secondo album. Disco di culto a partire dalla copertina, realizzata dal grande Robert Crumb, considerato dalla critica come uno dei lavori maggiori e piu' influenti di tutti gli anni '60, contiene brani del calibro di ''Summertime'' (il celebre brano di Gershwin in una versione a dir poco reinventata, di struggente intensita'), ''Piece of my heart'' (che un anno prima era stata interpretata da Erma Franklin), ''Turtle blues'' (uno dei brani originali del disco) o "Ball and Chain di Big Mama Thortnton). Prima della sua pubblicazione fu preceduto da una attesa spasmodica e fu certamente uno dei dischi simbolo e di maggiore successo del 1968, pubblicato dalla Columbia dopo un anno di cause legali con la mainstream, la vecchia label del gruppo, che ne deteneva i diritti, ebbe recensioni entusiastiche, divenne disco d'oro in un mese e primo in classifica in una settimana; la voce della Joplin fu uno shock per il pubblico, nessuno prima di lei aveva usato toni cosi' emozionali, disperati forti ed intensi come lei fece in questo album, e la band, con il tipico San Francisco sound, acidamente chitarristico e talvolta orientaleggiante, fornisce un supporto ideale alle cavalcate senza freni del blues selvaggio ed acido della Joplin, che suonera' l' ultimo concerto con i Big Brother quando questo lp sara' ancora in testa alle classifiche.
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